Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Allora vinco io, perchè navigo bene e sono buona buonaLucadev ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:Non andra' bene manco questo. Non siete un popolo che ama ballare.
vero, siamo un popolo di santi e navigatori, dovrebbero fare una trasmissione in cui si fa la gara a chi naviga meglio e chi è più santo
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Brina78 ha scritto:Allora vinco io, perchè navigo bene e sono buona buonaLucadev ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:Non andra' bene manco questo. Non siete un popolo che ama ballare.
vero, siamo un popolo di santi e navigatori, dovrebbero fare una trasmissione in cui si fa la gara a chi naviga meglio e chi è più santo
non basta, bisogna avere l'xfactor per l'uno e/o per l'altro, per esempio tu riesci a tramutare il tavernello in vino ?
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Io no, e tu ci riesci a trasformare una tegola con l'1% di cacao in un dolcetto che ha fatto impazzire generazioni di bomboloni mignon?Lucadev ha scritto:Brina78 ha scritto:Allora vinco io, perchè navigo bene e sono buona buonaLucadev ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:Non andra' bene manco questo. Non siete un popolo che ama ballare.
vero, siamo un popolo di santi e navigatori, dovrebbero fare una trasmissione in cui si fa la gara a chi naviga meglio e chi è più santo
non basta, bisogna avere l'xfactor per l'uno e/o per l'altro, per esempio tu riesci a tramutare il tavernello in vino ?
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Brina78 ha scritto:
Io no, e tu ci riesci a trasformare una tegola con l'1% di cacao in un dolcetto che ha fatto impazzire generazioni di bomboloni mignon?
non sapevo facessero le tegole con l'1% di cacao adesso ho capito perchè il mio tetto è sempre pieno di piccioni
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
tu riesci a tramutare il tavernello in vino ?
informazione piccola piccola, il tavernello è fatto veramente col vino
informazione piccola piccola, il tavernello è fatto veramente col vino
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
rossadavino ha scritto:tu riesci a tramutare il tavernello in vino ?
informazione piccola piccola, il tavernello è fatto veramente col vino
Noemi9999- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Certo che xaftto fa diventare famosi proprio tutti
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
non vorrei sembrare scortese ma.........chi caxxo sono?
Vale82- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Facile sono le torte di mele cagate da John Lennon e da Paul McCartney in un cesso tedesco, recuperate dal famigerato vassoio
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Vale82 ha scritto:non vorrei sembrare scortese ma.........chi caxxo sono?
avevano fatto la selezione per entrare nella quarta serata mi sembra
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Fear grazie, ora è tutto chiarissimo
cioè ci sono passati per un quarto d'ora si e no e scrivono "dopo l'esperienza di xfactor"
cioè ci sono passati per un quarto d'ora si e no e scrivono "dopo l'esperienza di xfactor"
Vale82- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Renga e i talent
http://www.tvblog.it/post/22617/renga-e-i-talent
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Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
X FACTOR 4/ Mangiarotti: è mancato il nuovo Marco Mengoni
X Factor 4 atto finale. Stasera si disputa l’attesa finale che decreterà il vincitore della quarta edizione. Si saprà chi, fra Nathalie, Davide e Nevruz, sarà il vincitore. E’ l’occasione per ripercorrere questa ultima edizione del programma. Marco Mangiarotti, decano della critica musicale italiana, nonché grande esperto di programmi televisivi (è stato più volte giudice esterno a programmi come Amici), attualmente editorialista e critico del quotidiano Il Giorno e del Qn (Quotidiano Nazionale di Giorno, Carlino e Nazione), è la persona più affidabile oggi in Italia per chiedergli un parere a tutto tondo su X Factor 4.
C’è chi, come il critico televisivo Aldo Grasso, ha detto che quest’anno il programma ha fallito. O nella sua parte reality o in quella talent, che X Factor ha perso una delle sue dimensioni. Lei come giudica queste parole?
Io dico che è venuto meno alle attese in entrambi gli aspetti, quello del reality e quello del talent. Il 10% di share, con qualche picco in su e in giù, di questa edizione, che è una produzione di grande qualità e quindi costosa, è un risultato negativo. E questo risultato negativo non si può spiegare solo con una contro programmazione forte. E’ fallita la parte reality, e cioè l’interazione fra giudici e ragazzi, visto che a X Factor manca la “casa”. Anche il cast ha creato dei problemi. Da critico musicale, pur apprezzando una buona qualità media, non ho percepito un nuovo Marco Mengoni o una Noemi.
Crede che qualcuno dei concorrenti eliminati avrebbe meritato di andare in finale?
Direi di no. Stefano ad esempio era il reality buono quello che a me piace, ma non credo meritasse la finale più di altri. Non ho mai avuto la sensazione di trovarmi di fronte un concorrente di qualità superiore o di impatto popolare superiore. Nevruz poi a me non piace e sono in difficoltà quando sento una persona che stimo molto come Elio definirlo un grande artista. Natalie non mi dispiace, anche se ha avuto una lunga crisi di identità, ed è riuscita a ritrovarsi solo nelle ultime puntate. Quello che funziona meglio è Davide, che però è più un concorrente da Amici che da X Factor. Ad Amici invece c’era una concorrente come Annalisa che poteva fare grande figura a X Factor ma fu eliminata durante i provini lo stesso anno che venne eliminato Valerio Scanu.
Dunque il suo parere su X Factor 4 è…
Io ho sempre detto sin dalla prima edizione di X Factor che non sono mai stato convinto della bontà di un format importato dal mondo televisivo anglosassone in Italia. Frequentando da anni un format fatto e rifatto in casa come Amici, un programma molto italiano, ho sempre trovato in X Factor una gabbia che non ci corrisponde: il suo show a orologeria, i giudici che devono fare i fenomeni all’American Idol, il fatto che se devi cambiare qualcosa devi sentire il proprietario del format. Ricordo che dissi a Giorgio Gori produttore del programma ‘guarda che secondo me questa cosa qui non diventerà mai il successo che è all’estero’ e purtroppo fin’ora ho avuto ragione. Il programma poi è anche piaciuto a un target alto, ha avuto protagonisti di spessore da Noemi a Mengoni, ma non ha mai avuto un impatto veramente popolare. Piuttosto di culto. Se fai un programma che deve licenziare i protagonisti della musica pop, devi avere numeri da hit parade pop, una contraddizione insanabile. C’è un vizio di format, formale, di contenuti e di scelta, in X Factor.
I giudici di quest’anno rispetto a quelli passati? In una puntata si sono confrontati i vecchi e i nuovi, cosa che Ruggeri ha giudicato “poco rispettosa del loro lavoro di tre mesi, con cui i giudici vecchi non c’entravano niente”
Capisco la stizza di Enrico Ruggeri. Quando un programma va male se cominci a aggiungere ospiti che non centrano nulla, dimostri il panico che stai vivendo. Portare un comico che si mette a fare imitazioni in un programma di questo genere è pura follia, lo dico in modo affettuoso naturalmente, gli autori sono bravissimi. Ma hanno dimostrato di non sapere più dove andare, probabilmente per via della pressione da ascolto: devi portare a casa il risultato, alla fine le provi tutte (ragionandoci sopra). Portare i vecchi giudici, ha ragione Enrico, non ha avuto molto senso, non c’entravano nulla, era più carino portarne uno a puntata a fare l’ospite. La Simona Ventura del 2010 non ha più nulla a che fare con X Factor. Claudia Mori è passata senza lasciare un segno particolarmente profondo, Morgan invece era la parte più stimolante. Più discutibile anche, se vogliamo, ma anche musicalmente il più motivato. Morgan era diventato il senso stesso del programma. I giudici di quest’anno? Stimo moltissimo Elio ma è stato il senso del programma? E’ diventato piuttosto il senso positivo delle contraddizioni stesse del programma. Da attento giudice del canto e della personalità dei concorrenti si è lasciato guidare da un buonismo fatto di generosità e di sentimento che però ha confuso ancor di più le idee. Anna Tatangelo: è stata chiamata per attirare un pubblico giovane e pop, ma poi è stata messa in difficoltà e in discussione. Secondo me un piccolo suicidio annunciato di nessun senso perché se metti la Tatangelo nel programma devi anche metterla in condizione di essere se stessa. Con lei non fai discussioni su Bach o sui Beatles. Quando invece è andata alla serata dal vivo ai Magazzini Generali, è stata bravissima.
Enrico Ruggeri: lui ha un problema caratteriale. E’ una persona colta, ha scritto canzoni straordinarie, ha una conoscenza della musica classica da ambiente familiare e di quella rock per passione, però ha una psicologia un po’ complicata. Tende all’ambivalenza. Difficilmente entra dritto nelle cose, ha portato nel programma, dal punto di vista dialettico, la sua personalità per così dire doppia, che è ricchezza e saggezza ma una complicazione a livello comunicativo. Enrico ha funzionato a metà sia nelle scelte musicali che come giudice.
E’ stata una edizione dove si è puntato di più sui talenti musicali o sui “casi umani”?
E’ un approccio interessante, questo. In una edizione come questa dove, come un cercatore d’oro, non hai trovato pepite ma solo pagliuzze, ti metti per forza a pigiare sul pedale dei casi umani. E’ stato il caso di Nevruz e di Stefano, anche dei Kymera. Una scelta comunque fatta con molta eleganza.
Chi vincerà stasera?
Non ne ho la minima idea. Fino ad oggi quello che ha avuto il voto più forte è Davide, che sarebbe anche un vincitore coerente con questa edizione. Nevruz non mi convince. Nathalie invece non mi dispiace anche se non ha una personalità fortissima. Diciamo che forse il pubblico di Davide sarà quello dai “polpastrelli” più caldi e veloci nel televoto, quindi riuscirà a farlo vincere, come peraltro si è visto all’ultimo Sanremo… Anche se l’ala del pubblico radical chic preferirebbe la vittoria di Nevruz. Sarebbe un risultato sconvolgente da tutti i punti di vista.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2010/11/23/X-FACTOR-4-Mangiarotti-e-mancato-il-nuovo-Marco-Mengoni/3/128832/
X Factor 4 atto finale. Stasera si disputa l’attesa finale che decreterà il vincitore della quarta edizione. Si saprà chi, fra Nathalie, Davide e Nevruz, sarà il vincitore. E’ l’occasione per ripercorrere questa ultima edizione del programma. Marco Mangiarotti, decano della critica musicale italiana, nonché grande esperto di programmi televisivi (è stato più volte giudice esterno a programmi come Amici), attualmente editorialista e critico del quotidiano Il Giorno e del Qn (Quotidiano Nazionale di Giorno, Carlino e Nazione), è la persona più affidabile oggi in Italia per chiedergli un parere a tutto tondo su X Factor 4.
C’è chi, come il critico televisivo Aldo Grasso, ha detto che quest’anno il programma ha fallito. O nella sua parte reality o in quella talent, che X Factor ha perso una delle sue dimensioni. Lei come giudica queste parole?
Io dico che è venuto meno alle attese in entrambi gli aspetti, quello del reality e quello del talent. Il 10% di share, con qualche picco in su e in giù, di questa edizione, che è una produzione di grande qualità e quindi costosa, è un risultato negativo. E questo risultato negativo non si può spiegare solo con una contro programmazione forte. E’ fallita la parte reality, e cioè l’interazione fra giudici e ragazzi, visto che a X Factor manca la “casa”. Anche il cast ha creato dei problemi. Da critico musicale, pur apprezzando una buona qualità media, non ho percepito un nuovo Marco Mengoni o una Noemi.
Crede che qualcuno dei concorrenti eliminati avrebbe meritato di andare in finale?
Direi di no. Stefano ad esempio era il reality buono quello che a me piace, ma non credo meritasse la finale più di altri. Non ho mai avuto la sensazione di trovarmi di fronte un concorrente di qualità superiore o di impatto popolare superiore. Nevruz poi a me non piace e sono in difficoltà quando sento una persona che stimo molto come Elio definirlo un grande artista. Natalie non mi dispiace, anche se ha avuto una lunga crisi di identità, ed è riuscita a ritrovarsi solo nelle ultime puntate. Quello che funziona meglio è Davide, che però è più un concorrente da Amici che da X Factor. Ad Amici invece c’era una concorrente come Annalisa che poteva fare grande figura a X Factor ma fu eliminata durante i provini lo stesso anno che venne eliminato Valerio Scanu.
Dunque il suo parere su X Factor 4 è…
Io ho sempre detto sin dalla prima edizione di X Factor che non sono mai stato convinto della bontà di un format importato dal mondo televisivo anglosassone in Italia. Frequentando da anni un format fatto e rifatto in casa come Amici, un programma molto italiano, ho sempre trovato in X Factor una gabbia che non ci corrisponde: il suo show a orologeria, i giudici che devono fare i fenomeni all’American Idol, il fatto che se devi cambiare qualcosa devi sentire il proprietario del format. Ricordo che dissi a Giorgio Gori produttore del programma ‘guarda che secondo me questa cosa qui non diventerà mai il successo che è all’estero’ e purtroppo fin’ora ho avuto ragione. Il programma poi è anche piaciuto a un target alto, ha avuto protagonisti di spessore da Noemi a Mengoni, ma non ha mai avuto un impatto veramente popolare. Piuttosto di culto. Se fai un programma che deve licenziare i protagonisti della musica pop, devi avere numeri da hit parade pop, una contraddizione insanabile. C’è un vizio di format, formale, di contenuti e di scelta, in X Factor.
I giudici di quest’anno rispetto a quelli passati? In una puntata si sono confrontati i vecchi e i nuovi, cosa che Ruggeri ha giudicato “poco rispettosa del loro lavoro di tre mesi, con cui i giudici vecchi non c’entravano niente”
Capisco la stizza di Enrico Ruggeri. Quando un programma va male se cominci a aggiungere ospiti che non centrano nulla, dimostri il panico che stai vivendo. Portare un comico che si mette a fare imitazioni in un programma di questo genere è pura follia, lo dico in modo affettuoso naturalmente, gli autori sono bravissimi. Ma hanno dimostrato di non sapere più dove andare, probabilmente per via della pressione da ascolto: devi portare a casa il risultato, alla fine le provi tutte (ragionandoci sopra). Portare i vecchi giudici, ha ragione Enrico, non ha avuto molto senso, non c’entravano nulla, era più carino portarne uno a puntata a fare l’ospite. La Simona Ventura del 2010 non ha più nulla a che fare con X Factor. Claudia Mori è passata senza lasciare un segno particolarmente profondo, Morgan invece era la parte più stimolante. Più discutibile anche, se vogliamo, ma anche musicalmente il più motivato. Morgan era diventato il senso stesso del programma. I giudici di quest’anno? Stimo moltissimo Elio ma è stato il senso del programma? E’ diventato piuttosto il senso positivo delle contraddizioni stesse del programma. Da attento giudice del canto e della personalità dei concorrenti si è lasciato guidare da un buonismo fatto di generosità e di sentimento che però ha confuso ancor di più le idee. Anna Tatangelo: è stata chiamata per attirare un pubblico giovane e pop, ma poi è stata messa in difficoltà e in discussione. Secondo me un piccolo suicidio annunciato di nessun senso perché se metti la Tatangelo nel programma devi anche metterla in condizione di essere se stessa. Con lei non fai discussioni su Bach o sui Beatles. Quando invece è andata alla serata dal vivo ai Magazzini Generali, è stata bravissima.
Enrico Ruggeri: lui ha un problema caratteriale. E’ una persona colta, ha scritto canzoni straordinarie, ha una conoscenza della musica classica da ambiente familiare e di quella rock per passione, però ha una psicologia un po’ complicata. Tende all’ambivalenza. Difficilmente entra dritto nelle cose, ha portato nel programma, dal punto di vista dialettico, la sua personalità per così dire doppia, che è ricchezza e saggezza ma una complicazione a livello comunicativo. Enrico ha funzionato a metà sia nelle scelte musicali che come giudice.
E’ stata una edizione dove si è puntato di più sui talenti musicali o sui “casi umani”?
E’ un approccio interessante, questo. In una edizione come questa dove, come un cercatore d’oro, non hai trovato pepite ma solo pagliuzze, ti metti per forza a pigiare sul pedale dei casi umani. E’ stato il caso di Nevruz e di Stefano, anche dei Kymera. Una scelta comunque fatta con molta eleganza.
Chi vincerà stasera?
Non ne ho la minima idea. Fino ad oggi quello che ha avuto il voto più forte è Davide, che sarebbe anche un vincitore coerente con questa edizione. Nevruz non mi convince. Nathalie invece non mi dispiace anche se non ha una personalità fortissima. Diciamo che forse il pubblico di Davide sarà quello dai “polpastrelli” più caldi e veloci nel televoto, quindi riuscirà a farlo vincere, come peraltro si è visto all’ultimo Sanremo… Anche se l’ala del pubblico radical chic preferirebbe la vittoria di Nevruz. Sarebbe un risultato sconvolgente da tutti i punti di vista.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2010/11/23/X-FACTOR-4-Mangiarotti-e-mancato-il-nuovo-Marco-Mengoni/3/128832/
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Chiara 75 ha scritto:
Il programma poi è anche piaciuto a un target alto, ha avuto protagonisti di spessore da Noemi a Mengoni, ma non ha mai avuto un impatto veramente popolare. Piuttosto di culto. Se fai un programma che deve licenziare i protagonisti della musica pop, devi avere numeri da hit parade pop, una contraddizione insanabile. C’è un vizio di format, formale, di contenuti e di scelta, in X Factor.
Ecco, per me X Factor avrebbe dovuto rafforzare e migliorare questo aspetto. Avrebbe dovuto puntare su questo aspetto e sarebbe diventato la sua forza. Avrebbero dovuto capirlo già nella seconda edizione.
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Amantide_Religiosa ha scritto:Chiara 75 ha scritto:
Il programma poi è anche piaciuto a un target alto, ha avuto protagonisti di spessore da Noemi a Mengoni, ma non ha mai avuto un impatto veramente popolare. Piuttosto di culto. Se fai un programma che deve licenziare i protagonisti della musica pop, devi avere numeri da hit parade pop, una contraddizione insanabile. C’è un vizio di format, formale, di contenuti e di scelta, in X Factor.
Ecco, per me X Factor avrebbe dovuto rafforzare e migliorare questo aspetto. Avrebbe dovuto puntare su questo aspetto e sarebbe diventato la sua forza. Avrebbero dovuto capirlo già nella seconda edizione.
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
ma non c'è stata la solita conferenza stampa prefinale? si vergognavano troppo?
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=61125&titolo=X%20Factor%20%20Nevruz,%20Anti-Nevruz%20e%20Contro-Nevruz
La finale
X Factor : Nevruz, Anti-Nevruz e Contro-Nevruz
Davide, Nathalie e Nevruz alle battute finali, ospiti i Take That
Milano - Dal caso umano con lacrima in primo piano al mobbing sadico inflitto alla Tatangelo, dal balbuziente sospirante alla cicciona che canta woman in love come se fossimo negli anni settanta, passando per la coppia molto eighties, molto gay e molto trasformista, con tanto di kimono. Non hanno lasciato nulla di intentato gli autori per salvare questa quarta edizione di X Factor, rovinosamente orfana di Morgan.
Lo share è andato giù lo stesso, ma il tutto è comunque sembrato meno baracconaro e melò di Amici, ed è pur sempre un traguardo.
Finalisti come da copione, il bello disneyano, l'agitatissimo tendente al punk, ma in versione bar della provincia modenese e la cantautrice, clone del clone di tutti i cloni di Joni Mitchell.
Dato per favorito il primo, Davide, molto telefilm americano, un Saranno Famosi ambientato in un college della linda Svizzera invece che nella livida New York fine anni 70.
Sarà per sempre usata contro di lui una versione imbarazzante di Sally cantata assieme ad un imbarazzato Morgan, nè sfumata nè beffarda, praticamente più lamentosa di quella sfoggiata dalla Mannoia. Sembrava un teen ager da oratorio che racconta le ultime disgrazie di una vecchia carampana fallita.
Era Vasco e sembrava Baglioni, una macchia indelebile sulla sua carriera di performer.
Zero chance per Nevruz, a quanto pare, che ha interpretato egregiamente il ruolo del mattacchione di paese, quello che fa stramberie inaudite che lo renderanno leggendario a Brescello o a Rubiera, e sotto i portici non si parlerà che di lui. Troppo di tutto Nevruz, troppo smalto, troppi capelli, troppo falsetto, e in definitiva troppo ego.
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Ospiti della serata ciò che resta dei Take That e della loro carriera fondata sul vuoto. Che il trio li osservi e si levi il cappello, perchè non tutti i vuoti sono uguali, a quanto pare.
Agnese Bazzoni
La finale
X Factor : Nevruz, Anti-Nevruz e Contro-Nevruz
Davide, Nathalie e Nevruz alle battute finali, ospiti i Take That
Milano - Dal caso umano con lacrima in primo piano al mobbing sadico inflitto alla Tatangelo, dal balbuziente sospirante alla cicciona che canta woman in love come se fossimo negli anni settanta, passando per la coppia molto eighties, molto gay e molto trasformista, con tanto di kimono. Non hanno lasciato nulla di intentato gli autori per salvare questa quarta edizione di X Factor, rovinosamente orfana di Morgan.
Lo share è andato giù lo stesso, ma il tutto è comunque sembrato meno baracconaro e melò di Amici, ed è pur sempre un traguardo.
Finalisti come da copione, il bello disneyano, l'agitatissimo tendente al punk, ma in versione bar della provincia modenese e la cantautrice, clone del clone di tutti i cloni di Joni Mitchell.
Dato per favorito il primo, Davide, molto telefilm americano, un Saranno Famosi ambientato in un college della linda Svizzera invece che nella livida New York fine anni 70.
Sarà per sempre usata contro di lui una versione imbarazzante di Sally cantata assieme ad un imbarazzato Morgan, nè sfumata nè beffarda, praticamente più lamentosa di quella sfoggiata dalla Mannoia. Sembrava un teen ager da oratorio che racconta le ultime disgrazie di una vecchia carampana fallita.
Era Vasco e sembrava Baglioni, una macchia indelebile sulla sua carriera di performer.
Zero chance per Nevruz, a quanto pare, che ha interpretato egregiamente il ruolo del mattacchione di paese, quello che fa stramberie inaudite che lo renderanno leggendario a Brescello o a Rubiera, e sotto i portici non si parlerà che di lui. Troppo di tutto Nevruz, troppo smalto, troppi capelli, troppo falsetto, e in definitiva troppo ego.
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Ospiti della serata ciò che resta dei Take That e della loro carriera fondata sul vuoto. Che il trio li osservi e si levi il cappello, perchè non tutti i vuoti sono uguali, a quanto pare.
Agnese Bazzoni
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
mambu ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:Chiara 75 ha scritto:
Il programma poi è anche piaciuto a un target alto, ha avuto protagonisti di spessore da Noemi a Mengoni, ma non ha mai avuto un impatto veramente popolare. Piuttosto di culto. Se fai un programma che deve licenziare i protagonisti della musica pop, devi avere numeri da hit parade pop, una contraddizione insanabile. C’è un vizio di format, formale, di contenuti e di scelta, in X Factor.
Ecco, per me X Factor avrebbe dovuto rafforzare e migliorare questo aspetto. Avrebbe dovuto puntare su questo aspetto e sarebbe diventato la sua forza. Avrebbero dovuto capirlo già nella seconda edizione.
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Non sopporto questi pseudo giornalisti che si danno arie da grandi intenditori e parlano fransé senza nemmeno conoscerlo, per potersi dare un tono (senza riuscirci, peraltro)miniatina ha scritto:http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=61125&titolo=X%20Factor%20%20Nevruz,%20Anti-Nevruz%20e%20Contro-Nevruz
La finale
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Lo share è andato giù lo stesso, ma il tutto è comunque sembrato meno baracconaro e melò di Amici, ed è pur sempre un traguardo.
Finalisti come da copione, il bello disneyano, l'agitatissimo tendente al punk, ma in versione bar della provincia modenese e la cantautrice, clone del clone di tutti i cloni di Joni Mitchell.
Dato per favorito il primo, Davide, molto telefilm americano, un Saranno Famosi ambientato in un college della linda Svizzera invece che nella livida New York fine anni 70.
Sarà per sempre usata contro di lui una versione imbarazzante di Sally cantata assieme ad un imbarazzato Morgan, nè sfumata nè beffarda, praticamente più lamentosa di quella sfoggiata dalla Mannoia. Sembrava un teen ager da oratorio che racconta le ultime disgrazie di una vecchia carampana fallita.
Era Vasco e sembrava Baglioni, una macchia indelebile sulla sua carriera di performer.
Zero chance per Nevruz, a quanto pare, che ha interpretato egregiamente il ruolo del mattacchione di paese, quello che fa stramberie inaudite che lo renderanno leggendario a Brescello o a Rubiera, e sotto i portici non si parlerà che di lui. Troppo di tutto Nevruz, troppo smalto, troppi capelli, troppo falsetto, e in definitiva troppo ego.
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Ospiti della serata ciò che resta dei Take That e della loro carriera fondata sul vuoto. Che il trio li osservi e si levi il cappello, perchè non tutti i vuoti sono uguali, a quanto pare.
Agnese Bazzoni
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Ammazza quanta acidita'.secondo me se sta giornalista trombasse di piu ne gioverebbe il suo umore.ma se il suo umore e' cosi forse ho capito perche non tromba.miniatina ha scritto:http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=61125&titolo=X%20Factor%20%20Nevruz,%20Anti-Nevruz%20e%20Contro-Nevruz
La finale
X Factor : Nevruz, Anti-Nevruz e Contro-Nevruz
Davide, Nathalie e Nevruz alle battute finali, ospiti i Take That
Milano - Dal caso umano con lacrima in primo piano al mobbing sadico inflitto alla Tatangelo, dal balbuziente sospirante alla cicciona che canta woman in love come se fossimo negli anni settanta, passando per la coppia molto eighties, molto gay e molto trasformista, con tanto di kimono. Non hanno lasciato nulla di intentato gli autori per salvare questa quarta edizione di X Factor, rovinosamente orfana di Morgan.
Lo share è andato giù lo stesso, ma il tutto è comunque sembrato meno baracconaro e melò di Amici, ed è pur sempre un traguardo.
Finalisti come da copione, il bello disneyano, l'agitatissimo tendente al punk, ma in versione bar della provincia modenese e la cantautrice, clone del clone di tutti i cloni di Joni Mitchell.
Dato per favorito il primo, Davide, molto telefilm americano, un Saranno Famosi ambientato in un college della linda Svizzera invece che nella livida New York fine anni 70.
Sarà per sempre usata contro di lui una versione imbarazzante di Sally cantata assieme ad un imbarazzato Morgan, nè sfumata nè beffarda, praticamente più lamentosa di quella sfoggiata dalla Mannoia. Sembrava un teen ager da oratorio che racconta le ultime disgrazie di una vecchia carampana fallita.
Era Vasco e sembrava Baglioni, una macchia indelebile sulla sua carriera di performer.
Zero chance per Nevruz, a quanto pare, che ha interpretato egregiamente il ruolo del mattacchione di paese, quello che fa stramberie inaudite che lo renderanno leggendario a Brescello o a Rubiera, e sotto i portici non si parlerà che di lui. Troppo di tutto Nevruz, troppo smalto, troppi capelli, troppo falsetto, e in definitiva troppo ego.
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Ospiti della serata ciò che resta dei Take That e della loro carriera fondata sul vuoto. Che il trio li osservi e si levi il cappello, perchè non tutti i vuoti sono uguali, a quanto pare.
Agnese Bazzoni
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
mamma mia che acidità
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
killer73 ha scritto:miniatina ha scritto:http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=61125&titolo=X%20Factor%20%20Nevruz,%20Anti-Nevruz%20e%20Contro-Nevruz
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Agnese Bazzoni
Ammazza quanta acidita'.secondo me se sta giornalista trombasse di piu ne gioverebbe il suo umore.ma se il suo umore e' cosi forse ho capito perche non tromba.
e comunque la tenda canadese non la usano più manco in Canada
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Gaufre ha scritto:Non sopporto questi pseudo giornalisti che si danno arie da grandi intenditori e parlano fransé senza nemmeno conoscerlo, per potersi dare un tono (senza riuscirci, peraltro)miniatina ha scritto:http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=61125&titolo=X%20Factor%20%20Nevruz,%20Anti-Nevruz%20e%20Contro-Nevruz
La finale
X Factor : Nevruz, Anti-Nevruz e Contro-Nevruz
Davide, Nathalie e Nevruz alle battute finali, ospiti i Take That
Milano - Dal caso umano con lacrima in primo piano al mobbing sadico inflitto alla Tatangelo, dal balbuziente sospirante alla cicciona che canta woman in love come se fossimo negli anni settanta, passando per la coppia molto eighties, molto gay e molto trasformista, con tanto di kimono. Non hanno lasciato nulla di intentato gli autori per salvare questa quarta edizione di X Factor, rovinosamente orfana di Morgan.
Lo share è andato giù lo stesso, ma il tutto è comunque sembrato meno baracconaro e melò di Amici, ed è pur sempre un traguardo.
Finalisti come da copione, il bello disneyano, l'agitatissimo tendente al punk, ma in versione bar della provincia modenese e la cantautrice, clone del clone di tutti i cloni di Joni Mitchell.
Dato per favorito il primo, Davide, molto telefilm americano, un Saranno Famosi ambientato in un college della linda Svizzera invece che nella livida New York fine anni 70.
Sarà per sempre usata contro di lui una versione imbarazzante di Sally cantata assieme ad un imbarazzato Morgan, nè sfumata nè beffarda, praticamente più lamentosa di quella sfoggiata dalla Mannoia. Sembrava un teen ager da oratorio che racconta le ultime disgrazie di una vecchia carampana fallita.
Era Vasco e sembrava Baglioni, una macchia indelebile sulla sua carriera di performer.
Zero chance per Nevruz, a quanto pare, che ha interpretato egregiamente il ruolo del mattacchione di paese, quello che fa stramberie inaudite che lo renderanno leggendario a Brescello o a Rubiera, e sotto i portici non si parlerà che di lui. Troppo di tutto Nevruz, troppo smalto, troppi capelli, troppo falsetto, e in definitiva troppo ego.
La franco-romana Nathalie potrebbe invece essere la sorpresa. Discretina, perfettina, silenziosa, dice di sentirsi una figlia dei fiori e di essere tisana-dipendente. Certo, le dichiarazioni controverse non sono il suo forte.
In deficit di divismo la ragazza, basti ricordarsi come ha massacrato Ray of Light di Madonna, forse non proprio il suo stile visto che tende ad arrossire, le piace il look etnico e sogna di andare in Australia con la sua tenda canadese.
Urgesi scelta di campo, o le paturnie da fille bien rangé alla Carmen Consoli, o il movimento di bacino alla pop idol.
Ospiti della serata ciò che resta dei Take That e della loro carriera fondata sul vuoto. Che il trio li osservi e si levi il cappello, perchè non tutti i vuoti sono uguali, a quanto pare.
Agnese Bazzoni
come non quotarti gaufrette
e poi mi spiegherà dov'é che ha sentito nevruz cantare in falsetto
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
«Meglio l’allegria di X Factor che maestri e predicatori»
Di recente ha scoperto il suo ultimo mestiere, quello dell’innamorato. Cantante, dj, organizzatore di eventi, presentatore televisivo, talent scout, protagonista di reality, autore di programmi. Argento vivo, fuoco, energia allo stato puro, che mille impegni ha ma, nell’incontro con una donna, capisce che «tutto questo si può fare anche dedicandosi a un’altra persona».
Insomma Francesco Facchinetti ieri sera, con il gran finale della quarta edizione di X Factor, ha coronato una stagione iniziata meravigliosamente quest’estate con i baci sulle Dolomiti con la sua Alessia (Marcuzzi) e continuate con una buona riuscita del programma che più gli sta a cuore. Settimane di voli aerei su è giù tra Milano, Roma e Mariano. Lui che guarda lei al lunedì al Grande Fratello, lei che lo segue a X Factor. Sembra una favola, infatti è la Tv, ma per loro due è una bella realtà.
Dunque, Francesco, prima le cose più importanti: come va con Alessia?
«Pura felicità. Prima di incontrare lei pensavo che una relazione potesse essere un ostacolo alla mia vita professionale. Sono impegnato in mille attività: ho scoperto che riesco a farle tutte ugualmente e sono pure più contento».
Hai pure cambiato idea sul «Grande fratello...»
«No, ho detto in tempi non sospetti che la vera forza della trasmissione è lei perché riesce a renderla leggera, brillante, glamour e a condurla con serenità nonostante i lati più retrivi. E comunque l’edizione italiana è molto meno trash di quelle che vanno in onda negli altri Paesi».
Ma veniamo al tuo di programma, bilancio della quarta annata, amata e odiata dal pubblico.
«In un anno in cui è cambiato tutto, devo dire che alla fine mi sembra sia venuta bene. È stata un’edizione piena di cose, con cantanti molto diversi tra di loro, che hanno portato belle storie personali e si sono mostrati più naturali, e questo si vede anche negli inediti».
Questione Tatangelo: dei quattro giudici la più criticata...
«Troppo facile prendersela con la più giovane e inesperta. Lei si è confrontata con tre mostri sacri, Mara Maionchi da noi dalla prima edizione, Elio e Ruggeri che hanno alle spalle un’importante storia musicale ed è ovvio che ha dovuto subire il loro prestigio. Però quando si è trasformata da Lady Tata in sora Tata ha mostrato anche di sapersi sporcare le mani e dire cose che agli altri veniva più difficile».
Altra critica: lo show sembrava un ricettacolo di casi umani...
«Chi fa questo mestiere è un caso umano di natura. Dai più grandi, come Jovanotti o Baglioni, chi utilizza la musica per esprimersi ha vissuto vicende difficili, ha un’umanità e una sensibilità diversa dal comune. Prendiamo il caso di Stefano Filipponi: è stato un privilegio averlo sul palco, la sua presenza ha arricchito tutti, ha mostrato come da un difetto si possa ricavare una grande dote».
Ma Nevruz ci è o ci fa?
«È un artista. Se ci è o ci fa non lo so e alla fine conta poco. La storia della musica è piena di artisti che ci hanno preso per il culo: quelli che vivevano come dannati sono morti veramente, gli altri ci hanno giocato. Ho conosciuto Marilyn Manson quando è venuto in Italia: tutte le sere chiamava la mamma per dirle che le mancava. Nevruz è un personaggio che sa comunicare qualcosa: lui divide, chi lo odia, chi lo ama, e questa è la differenza che fa un artista».
Finito «X Factor», ora ti aspetta un’altra missione, testare programmi pilota per Raidue tra dicembre e gennaio: un nuovo gioco («101 modi per vincere un quiz») e forse uno show sul ballo.
«Quello che Raidue chiede io faccio. Sono un soldatino e il mio contratto con la Rai va avanti fino al 2012. Ovviamente cercherò di valutare meglio gli show che mi vengono proposti... (il riferimento è al flop del programma Il più grande italiano di tutti i tempi, che non si adattava al presentatore)».
C’è il rischio che l’anno prossimo «X Factor» non si faccia.
«Non sono cose che mi competono. Se non si farà, come detto, sono a disposizione per altro. Se si farà mi piacerebbe esserne ancora alla guida visto che lo considero un pezzetto di me».
Cosa vuoi fare ancora in Tv?
«Tutto ciò che è allegro, divertente, leggero. Per me la televisione è uno strumento invasivo, per questo mi piacciono solo trasmissioni per divertire. Non sopporto i monologhi, i maestri e tutto ciò che ti vuole insegnare o imporre un’idea, che vengano da Fabio Fazio o da qualsiasi altro, di qualunque connotazione politica sia. La gente si dovrebbe informare leggendo libri e giornali: tutti quelli che ascoltano Saviano dovrebbero invece comprare il suo libro. E trovo orribile un’informazione dilagante su casi come quello di Sarah Scazzi. I bambini in Tv dovrebbero guardare programmi come il Bim Bum Bam di quand’ero piccolo io».
http://www.ilgiornale.it/spettacoli/meglio_lallegria_x_factor_che_maestri_e_predicatori/24-11-2010/articolo-id=489047-page=0-comments=1
Di recente ha scoperto il suo ultimo mestiere, quello dell’innamorato. Cantante, dj, organizzatore di eventi, presentatore televisivo, talent scout, protagonista di reality, autore di programmi. Argento vivo, fuoco, energia allo stato puro, che mille impegni ha ma, nell’incontro con una donna, capisce che «tutto questo si può fare anche dedicandosi a un’altra persona».
Insomma Francesco Facchinetti ieri sera, con il gran finale della quarta edizione di X Factor, ha coronato una stagione iniziata meravigliosamente quest’estate con i baci sulle Dolomiti con la sua Alessia (Marcuzzi) e continuate con una buona riuscita del programma che più gli sta a cuore. Settimane di voli aerei su è giù tra Milano, Roma e Mariano. Lui che guarda lei al lunedì al Grande Fratello, lei che lo segue a X Factor. Sembra una favola, infatti è la Tv, ma per loro due è una bella realtà.
Dunque, Francesco, prima le cose più importanti: come va con Alessia?
«Pura felicità. Prima di incontrare lei pensavo che una relazione potesse essere un ostacolo alla mia vita professionale. Sono impegnato in mille attività: ho scoperto che riesco a farle tutte ugualmente e sono pure più contento».
Hai pure cambiato idea sul «Grande fratello...»
«No, ho detto in tempi non sospetti che la vera forza della trasmissione è lei perché riesce a renderla leggera, brillante, glamour e a condurla con serenità nonostante i lati più retrivi. E comunque l’edizione italiana è molto meno trash di quelle che vanno in onda negli altri Paesi».
Ma veniamo al tuo di programma, bilancio della quarta annata, amata e odiata dal pubblico.
«In un anno in cui è cambiato tutto, devo dire che alla fine mi sembra sia venuta bene. È stata un’edizione piena di cose, con cantanti molto diversi tra di loro, che hanno portato belle storie personali e si sono mostrati più naturali, e questo si vede anche negli inediti».
Questione Tatangelo: dei quattro giudici la più criticata...
«Troppo facile prendersela con la più giovane e inesperta. Lei si è confrontata con tre mostri sacri, Mara Maionchi da noi dalla prima edizione, Elio e Ruggeri che hanno alle spalle un’importante storia musicale ed è ovvio che ha dovuto subire il loro prestigio. Però quando si è trasformata da Lady Tata in sora Tata ha mostrato anche di sapersi sporcare le mani e dire cose che agli altri veniva più difficile».
Altra critica: lo show sembrava un ricettacolo di casi umani...
«Chi fa questo mestiere è un caso umano di natura. Dai più grandi, come Jovanotti o Baglioni, chi utilizza la musica per esprimersi ha vissuto vicende difficili, ha un’umanità e una sensibilità diversa dal comune. Prendiamo il caso di Stefano Filipponi: è stato un privilegio averlo sul palco, la sua presenza ha arricchito tutti, ha mostrato come da un difetto si possa ricavare una grande dote».
Ma Nevruz ci è o ci fa?
«È un artista. Se ci è o ci fa non lo so e alla fine conta poco. La storia della musica è piena di artisti che ci hanno preso per il culo: quelli che vivevano come dannati sono morti veramente, gli altri ci hanno giocato. Ho conosciuto Marilyn Manson quando è venuto in Italia: tutte le sere chiamava la mamma per dirle che le mancava. Nevruz è un personaggio che sa comunicare qualcosa: lui divide, chi lo odia, chi lo ama, e questa è la differenza che fa un artista».
Finito «X Factor», ora ti aspetta un’altra missione, testare programmi pilota per Raidue tra dicembre e gennaio: un nuovo gioco («101 modi per vincere un quiz») e forse uno show sul ballo.
«Quello che Raidue chiede io faccio. Sono un soldatino e il mio contratto con la Rai va avanti fino al 2012. Ovviamente cercherò di valutare meglio gli show che mi vengono proposti... (il riferimento è al flop del programma Il più grande italiano di tutti i tempi, che non si adattava al presentatore)».
C’è il rischio che l’anno prossimo «X Factor» non si faccia.
«Non sono cose che mi competono. Se non si farà, come detto, sono a disposizione per altro. Se si farà mi piacerebbe esserne ancora alla guida visto che lo considero un pezzetto di me».
Cosa vuoi fare ancora in Tv?
«Tutto ciò che è allegro, divertente, leggero. Per me la televisione è uno strumento invasivo, per questo mi piacciono solo trasmissioni per divertire. Non sopporto i monologhi, i maestri e tutto ciò che ti vuole insegnare o imporre un’idea, che vengano da Fabio Fazio o da qualsiasi altro, di qualunque connotazione politica sia. La gente si dovrebbe informare leggendo libri e giornali: tutti quelli che ascoltano Saviano dovrebbero invece comprare il suo libro. E trovo orribile un’informazione dilagante su casi come quello di Sarah Scazzi. I bambini in Tv dovrebbero guardare programmi come il Bim Bum Bam di quand’ero piccolo io».
http://www.ilgiornale.it/spettacoli/meglio_lallegria_x_factor_che_maestri_e_predicatori/24-11-2010/articolo-id=489047-page=0-comments=1
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Xf4 - Rassegna Stampa sul Webbe
Chiara 75 ha scritto:
«Quello che Raidue chiede io faccio. Sono un soldatino e il mio contratto con la Rai va avanti fino al 2012. Ovviamente cercherò di valutare meglio gli show che mi vengono proposti...
Cosa vuoi fare ancora in Tv?
«Tutto ciò che è allegro, divertente, leggero. [b]Per me la televisione è uno strumento invasivo, per questo mi piacciono solo trasmissioni per divertire. Non sopporto i monologhi, i maestri e tutto ciò che ti vuole insegnare o imporre un’idea, che vengano da Fabio Fazio o da qualsiasi altro, di qualunque connotazione politica sia. La gente si dovrebbe informare leggendo libri e giornali: tutti quelli che ascoltano Saviano dovrebbero invece comprare il suo libro».
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