NUOVO ALBUM DI MARCO "RE MATTO"

Bella analisi Joe ...
ovviamente e anche Gaufre ...

EffeCi ha scritto:Guarda Dada, che Marco è il primo critico di se stesso. E qui ho letto solo critiche costruttive ed interessate alla crescita di un artista. Non siamo per Marco e lo stimiamo tanto, da volerlo vedere eccellere per il talento innato che ci ha mostrato ogni volta che ha curato al massimo le sue esibizioni: leggi X Factor e San Remo. Su quei due palchi è stato sfolgorante. Ha messo in atto la sua filosofia: canta come se fosse l'ultima volta che lo fai, come se non ci fosse un domani. Deve farlo anche quando incide un brano in studio e deve esserci cura in tutto, nella produzione e nella ricerca sonora. Ma lui questo lo sa e lo sanno anche i professionisti che lavorano con lui. Non si fa un disco in un mese, nemmeno per scherzo.
Comunque a me "Credimi ancora" piace molto e la ascolto tantissimo.

Gaufre, sì, sono critica, ma sostengo che Marco abbia qualcosa per cui vale veramente la pena di aspettare il prossimo album, che dovrà per forza essere una cosa fatta con tutti i crismi. Marco è un po' magico, almeno per me.

Oggi ho rivisto il suo percorso xfactoriano. Un sogno.

comunque stavo notando come "fino a ieri" e "in viaggio verso me" abbiano entusiasmato tutti :sorriso4:

Anche a me Marco è un po magico. Ha del magico. Ed è per quello che sollecito l'eccelenza intorno a lui.
E indispensabile.
Ma che fine avrebbero fatto i Beatles se avessero (?) firmato per la Decca anziche la Parlophone dove presiedava l'altro mezzo pazzo di George Martin? (nel senso buono s'intende). Un buon gruppo sicuramente. Ma Martin fu indispensabile alla crescita musicale dei quattro a renderle geniali.
Ci vuole una squadra forte attorno a se. Un genio solo lasciato a se non va da nessuna parte. Marco è un genio nell' interpretare. Ci vuole la produzione artistica adeguata.
I Calabrese sono capace di cambiare la storia della musica italianna ?
Perche con Marco tutto puo cambiare, basta la squadra vincente.
Aspettiamo...Sempre fiducioso.

Joe ha scritto:Anche a me Marco è un po magico. Ha del magico. Ed è per quello che sollecito l'eccelenza intorno a lui.
E indispensabile.
Ma che fine avrebbero fatto i Beatles se avessero (?) firmato per la Decca anziche la Parlophone dove presiedava l'altro mezzo pazzo di George Martin? (nel senso buono s'intende). Un buon gruppo sicuramente. Ma Martin fu indispensabile alla crescita musicale dei quattro a renderle geniali.
Ci vuole una squadra forte attorno a se. Un genio solo lasciato a se non va da nessuna parte. Marco è un genio nell' interpretare. Ci vuole la produzione artistica adeguata.
I Calabrese sono capace di cambiare la storia della musica italianna ?
Perche con Marco tutto puo cambiare, basta la squadra vincente.
Aspettiamo...Sempre fiducioso.

Anche io ho molti dubbi sul suo team. Secondo me, però, Marco è molto affezionato ai Calabrese ed almeno per un altro cd non li molla.

Joe ha scritto:Anche a me Marco è un po magico. Ha del magico. Ed è per quello che sollecito l'eccelenza intorno a lui.
E indispensabile.
Ma che fine avrebbero fatto i Beatles se avessero (?) firmato per la Decca anziche la Parlophone dove presiedava l'altro mezzo pazzo di George Martin? (nel senso buono s'intende). Un buon gruppo sicuramente. Ma Martin fu indispensabile alla crescita musicale dei quattro a renderle geniali.
Ci vuole una squadra forte attorno a se. Un genio solo lasciato a se non va da nessuna parte. Marco è un genio nell' interpretare. Ci vuole la produzione artistica adeguata.
I Calabrese sono capace di cambiare la storia della musica italianna ?
Perche con Marco tutto puo cambiare, basta la squadra vincente.
Aspettiamo...Sempre fiducioso.

ok, riconfermo il mio apprezzamento per questo thread.
Le critiche fanno bene, fanno crescere e Marco le sa prendere. Condivido quasi tutto quello che viene scritto.

Però, secondo me, bisogna anche avere una gradualità in tutte le cose, anche nelle aspettative (almeno chi voglia avercela).
Tutti noi vogliamo il massimo dal Mengoni, però mi chiedo quanto sia realistico aspettarsi, nel giro di un anno, il soddisfacimento di aspettative enormi quali "l'eccellenza internazionale" o addirittura "un cambiamento nella storia della musica italiana" ...

cioè, ad una serie di giuste e lucide critiche costruttive dovrebbe corrispondere una aspettativa un po' terrena :sorriso4:

l'attenuante che Marco ha 21 anni e poca esperienza non è campata in aria
va bene definirlo il "Celestiale", ma nessuno fa miracoli :sorriso4:

non è facile nemmeno trovare uno staff che sia alla sua altezza. Cioè, rendiamoci conto che produttori e autori che riescano a soddisfare le qualità di Marco e a farne il redentore della musica italiana, non si trovano con la raccolta punti delle merendine.
Non è facile.

L'unica cosa sulla quale non sono proprio d'accordo è l'equiparazione tra i due EP dal punto di vista del cantato.
Marco rende molto di più in "Re Matto" rispetto al taglia e cuci che è stato fatto per "Dove si vola", dove si sente tutta la voce di uno che si è svegliato da poche ore ... per me non c'è confronto.
Sempre ribadendo quello che scriviamo da tempo infinito, che comunque Marco non rende bene su cd, almeno per adesso

I Calabrese.... mah......
Fosse per me, sradicherei Giorgia, Baroni e tutto il genere similare dalla mente di chiunque stia nei dintorni di Marco e anche dalla sua, se questo è lo stile che tenta di aleggiarvi minacciosamente. Fosse per me, il nome di Mika non verrebbe mai fatto, perché proprio non mi piace e non desidero che Marco canti quelle canzoncine melense e vacue, adatte giusto per fare i tormentoni alla pubblicità. Vade retro falsetti e gingilli leziosi. Vade retro gorgheggi e lagne varie. Sfoderiamo il carattere e l'intensità, entriamo nel profondo della musica. Via le soluzioni facili, avanti la ricerca, lo stile, l'eccellenza.

Giusto Joe, ma come si fa a trovare un altro George Martin? E poi ci vorrebbero anche Lennon & Mc Cartney e quelli non si trovano in giro.

ForsesiForseno ha scritto:ok, riconfermo il mio apprezzamento per questo thread.
Le critiche fanno bene, fanno crescere e Marco le sa prendere. Condivido quasi tutto quello che viene scritto.

Però, secondo me, bisogna anche avere una gradualità in tutte le cose, anche nelle aspettative (almeno chi voglia avercela).
Tutti noi vogliamo il massimo dal Mengoni, però mi chiedo quanto sia realistico aspettarsi, nel giro di un anno, il soddisfacimento di aspettative enormi quali "l'eccellenza internazionale" o addirittura "un cambiamento nella storia della musica italiana" ...

cioè, ad una serie di giuste e lucide critiche costruttive dovrebbe corrispondere una aspettativa un po' terrena :sorriso4:

l'attenuante che Marco ha 21 anni e poca esperienza non è campata in aria
va bene definirlo il "Celestiale", ma nessuno fa miracoli :sorriso4:

non è facile nemmeno trovare uno staff che sia alla sua altezza. Cioè, rendiamoci conto che produttori e autori che riescano a soddisfare le qualità di Marco e a farne il redentore della musica italiana, non si trovano con la raccolta punti delle merendine.
Non è facile.

L'unica cosa sulla quale non sono proprio d'accordo è l'equiparazione tra i due EP dal punto di vista del cantato.
Marco rende molto di più in "Re Matto" rispetto al taglia e cuci che è stato fatto per "Dove si vola", dove si sente tutta la voce di uno che si è svegliato da poche ore ... per me non c'è confronto.
Sempre ribadendo quello che scriviamo da tempo infinito, che comunque Marco non rende bene su cd, almeno per adesso

ci aspettiamo troppo e troppo in fretta,auguriamoci che continui a migliorare questo si

Beh McCartney c'è
Anche io non amo particolarmente il genere Giorgia, Baroni. Voci stupende, poche canzoni da ricordare. Si è visto tutta l'impronta dei Calabrese su Lontanissimo da te ed anche su alcune ballad dell'EP. Il genere è quello. Ma Marco si fida di loro. Un po' come Noemi con quel Calvetti.
Io spero che arrivi Mina e che se lo porti via.

Attenti Anna e ForseSi...non ho mai detto questo...
Ho criticato un lavoro specifico, di carattere artistico, sottolineando che c'è diletantismo (tanto Marco è cosi bravo) e sarebbe una via sbagliata per Marco per una carriera di eccellenza. E ho sempre ribadito nelle due tre post che restavo fiducioso. Ma attenti, quando si arriva a un certo successo, è difficile cambiar strada. Dunque io aspetto, lo ribadisco, sempre fiducioso. Ma come dice EffeCi, i Calabresi? Mah!!!

sì però sta storia dello stile Giorgia e Baroni rischia di diventare un luogo comune. Non se po' tira' fori tanto per gradire, sempre e comunque.

In Stanco, in Questa notte, in Fino a ieri, in La Guerra, io non vedo nemmeno mezza unghia dello stile Giorgia Baroni.

Nelle altre c'è più un discorso di melenso che eviterei abbondantemente anche io (per carità )

Per il resto si fa anche confusione tra lo stile e la voce.

A molti addetti ai lavori Marco, già dai tempi "rock" di xfactor ricordava Baroni, quindi a prescindere da un repertorio firmato dai Calabrese.

Inoltre mi sembrerebbe di sminuire la presenza di Mengoni stesso, che non è lì a fare la calzetta (come direbbe lui) e lo dimostra il fatto che, brutto o bello che sia, questo EP non è un prodotto stile Giorgia/Baroni ... sempre se avete presente il repertorio dei due

Marco non è esattamente un idiota eh! :sorriso4:

echo86 ha scritto:Anche io ho molti dubbi sul suo team. Secondo me, però, Marco è molto affezionato ai Calabrese ed almeno per un altro cd non li molla.

Forse é più esatto dire che sono loro che non molleranno lui.....

Joe ha scritto:Attenti Anna e ForseSi...non ho mai detto questo...
Ho criticato un lavoro specifico, di carattere artistico, sottolineando che c'è diletantismo (tanto Marco è cosi bravo) e sarebbe una via sbagliata per Marco per una carriera di eccellenza. E ho sempre ribadito nelle due tre post che restavo fiducioso. Ma attenti, quando si arriva a un certo successo, è difficile cambiar strada. Dunque io aspetto, lo ribadisco, sempre fiducioso. Ma come dice EffeCi, i Calabresi? Mah!!!

sì Joe, la sfiducia non era riferita al tuo discorso, però le aspettative, anche se condivisibili, sono un po' altine in tempi brevi
anche io non voglio che rimanga ingabbiato a vita con la sola esperienza dei Calabrese; un artista più conosce, più sperimenta e meglio è, però penso ci sarà tempo per ampliare i propri orizzonti

Sì, ma io non ho detto che l'ep è stile Giorgia/Baroni. Ho detto che per me deve stare alla larga da quell'aura e il team di produttori attuale potrebbe indurre in tentazione. Tra l'altro, vorrebbe duettare con Giorgia. Per carità, lei è bravissima e quando iniziò mi piaceva da matti, ma quando cantava il jazz e faceva cose raffinate. Invece, per il mio gusto, Giorgia ora sta sprecando le sue doti con canzoni piuttosto mediocri.
Comunque si è capito che l'ep di Marco è un abbozzo fatto per uscire durante San Remo. L'ha detto mille volte e va già grassa così. In altre circostanze, si fa prima un bel disco e poi si va in tournèe. Qui arriva il tour addirittura dopo l'ep e la questua nelle librerie. Bruciamo le tappe. Attendiamo fiduciosi che fra un anno i ritmi di Marco siano quelli consoni ad un artista, con il tempo per creare il suo stile e convincere gli scettici.
Certo, se appena finisce Amici, ci troviamo in classifica altri talent, via uno sotto l'altro, rischiamo di dare ragione ai critici della vecchia guardia. Ci vuole un disinfestante per questa epidemia. Non si capisce più dove sia il confine fra la musica e l'autosuggestione mediatica di massa delle adolescenti. Cultura musicale: zero.

EffeCi ha scritto:I Calabrese.... mah......
Fosse per me, sradicherei Giorgia, Baroni e tutto il genere similare dalla mente di chiunque stia nei dintorni di Marco e anche dalla sua, se questo è lo stile che tenta di aleggiarvi minacciosamente. Fosse per me, il nome di Mika non verrebbe mai fatto, perché proprio non mi piace e non desidero che Marco canti quelle canzoncine melense e vacue, adatte giusto per fare i tormentoni alla pubblicità. Vade retro falsetti e gingilli leziosi. Vade retro gorgheggi e lagne varie. Sfoderiamo il carattere e l'intensità, entriamo nel profondo della musica. Via le soluzioni facili, avanti la ricerca, lo stile, l'eccellenza.

Giusto Joe, ma come si fa a trovare un altro George Martin? E poi ci vorrebbero anche Lennon & Mc Cartney e quelli non si trovano in giro.

Io non mi rendo conto ancora del miracolo che c'è stato nel 57 e poi nel 62 in quell'angolo ristretto chiamato Britain.
Sto ancora riflettendo su questo miracolo.......

Che bello scoprire che non sono la sola che pur adorando la voce e le
doti interpretative di Marco concordino con me che col suo potenziale
potrebbe dare di più!
Neanche a me piace molto lo stile dei Calabrese , lo vedrei meglio
attorniato da gente come Corrado Rustici e Caterina Caselli ( il Team
dei Negramaro di Elisa di Malika Ayane....).
Credo che con le suo doti potrebbe fare molto di più ....ma resto
fiduciosa! è giovanissimo e ha ancora molto da dare...spero solo che
non si perda ! Sarebbe davvero un peccato e una grossa perdita perchè
ha un potenziale artisco incredibile...Incrocio le dita !
Cmq Credimi ancora mi pare un buon inizio specie rispetto a Dove si
vola che adesso mi piaciucchia , ma che al primo ascolto , con le
aspettative date dal percorso fatto con Morgan mi lasciò di ghiaccio!
Si può far di meglio ma è un buon inizio...del resto ha appena
cominciato!

@ Effeci. Ma non ti quoto per niente

Spoiler:

scusami Effeci, sai quanto apprezzi generalmente i tuoi pensieri
però faccio fatica a seguirti in questo caso
se non hai visto tracce di Giorgia/Baroni in un EP bozza, non vedo perchè dovresti vederle nel prossimo album. Proprio in nome del fatto che i Calabrese siano in ballo, questo non ti fa pensare che ci sia un piccolo ingrediente diverso? :sorriso4:
Una cosa è Giorgia, una Baroni e un'altra è Marco Mengoni.
Te ne sei accorta da "Re Matto"? Io sì, lo sento che c'è il suo zampino, dal modo di cantare, da un testo come "Credimi ancora", da uno stile eterogeneo (non mi risulta che i Calabrese abbiano mai progettato un cd così vario, almeno per artisti conosciuti) ... e bada bene che non sto parlando di qualità. In questo preciso discorso non si parla di quanto sia venuto bene, ci si può chiedere quanto la variante Mengoni (per suo volere o semplicemente perchè ispira in loro qualcosa di diverso) possa evitare un copia incolla di produzioni già sentite.
Ti faccio un esempio, tra tanti altri artisti mi sembra di aver letto che i Calabrese abbiano lavorato anche con Patty Pravo ... che con Giorgia non ha nulla a che spartire.

In Italia, girano da anni gli stessi gruppi di produzione che sono sempre gli stessi, lavorano per un numero infinito di artisti, tutti diversi tra loro, ma non per questo si copiano a vicenda ...

Carmen Consoli è stata fortemente influenzata da Battiato, ci ha collaborato spesso ... di Battiato non ha nulla

tu lo sapevi che la signora Ciccone ha prodotto, per un periodo, Alanis Morissette? Agli antipodi :sorriso4:

ForseSi, ho solo detto che, se quello fosse lo stile che tenta di aleggiare, lo bandirei. L'ho scritto perchè il nome di Giorgia si è fatto a ripetizione. E non lo dico perché non mi piaccia Giorgia, ma sono le sue canzoni che non mi piacciono e ho letto che i Calabrese sono il suo team. Spero solo che Marco non si faccia influenzare da quel gusto, anche perché lui stesso ha detto che gli piacerebbe duettare con lei. Ma è solo un mio mettere le mani avanti.
Del guazzabuglio che è l'ep Re Matto, non posso dire nulla di definito. Lo ascolto spesso in macchina, divertendomi, e mi fa piacere sentire la voce di Marco. Alcuni momenti mi paiono ben riusciti, interpretativamente. Si sente la voglia di tentare generi che lo interessano, c'è un embrione di qualcosa, ma ancora non si capisce bene cosa. Il disco è poco curato e Marco stesso ha detto che volutamente non l'ha ripulito. Secondo me, proprio non c'è stato il tempo.
Non è che pensi che in questo ep si senta lo stile giorgesco, anche perché Marco va più volentieri sul ritmato, mi pare.
Prevengo, in pratica.
E poi, quando sento citare Mika, proprio non posso fare a meno di obiettare con tutta me stessa. No, no e poi no. Distinguiamoci da un prodotto così di facile ascolto e poca qualità artistica. Non mi piace per niente. Usa e getta. Scusate, ma è quello che penso.

ma certamente
sul discorso del prodotto sono d'accordo, ci aspettiamo di meglio ... questo non era in discussione

mi interessava capire di più la questione Giorgia/Baroni che sta diventando un leit motiv da incubo, un po' inflazionato, una specie di disco incantato che si aziona anche senza ragioni concrete ... ma questo aspetto me lo hai appena chiarito :sorriso4:

I Calabrese sono stati produttori solo del primo cd di Giorgia (escludendo i dischi precedenti di cover registrate live in qualche club romano o almeno così mi sembra di ricordare) e credo che c'entrino qualcosa in Stonata. Dopo i Calabrese è stata prodotta da Celso Valli, da Pino Daniele e da altri.
Invece Baroni è rimasto sempre legato ai Calabrese.
Dopo XF invece non ha più nominato Mika (per fortuna)

Sono convinta che abbia le idee moooolto più chiare di quanto qualcuno pensa ed io non vedo l'ora di vederlo dal vivo.

ForsesiForseno ha scritto:ma certamente
sul discorso del prodotto sono d'accordo, ci aspettiamo di meglio ... questo non era in discussione

mi interessava capire di più la questione Giorgia/Baroni che sta diventando un leit motiv da incubo, un po' inflazionato, una specie di disco incantato che si aziona anche senza ragioni concrete ... ma questo aspetto me lo hai appena chiarito :sorriso4:

non conosco ne Giorgia ne Baroni. Qualle sarebbe in quel caso l'incubo? Una somiglianza con l'ultimo lavoro dei Calabrese su re matto?
Non è una presa in giro ForseSi, io non le conosco proprio.