E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
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alexcda
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E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra



Ultima modifica di mambu il Lun 05 Ott 2009, 09:34 - modificato 1 volta.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
che peccato :core:
alexieanna- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra

io l'avevo scopertasolo l'anno scorso( che vergogna) grazie a un extra factor con rodini.
Alfonsina y el mar è un brano che non mi stanco di ascoltare mai.
ma ora più che mai c'è la voglia di assaporare tutta la sua arte.
quella sopravvive a dispetto di tutta questa immanenza.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Un amico anni fa mi ha fatto conoscere Mercedes Sosa. Non sapevo di questa notizia.
Una grande mancanza per la musica.
Una grande mancanza per la musica.
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Sono veramente triste e non ho tanta voglia di scrivere, ma mi sembra giusto suggerire
qualcosa a chi non la conosceva.
La cosa che mi piacerebbe far capire, è quanto era amata in tutta l'America Latina, Brasile
compreso. Forse solo Oum Kalsoum nei paesi arabi ha una popolarità paragonabile.
Per questo vi suggerirò qualche visione/ascolto perlopiù live, anche se la qualità audio è
inferiore.
Todo cambia, una poesia del cileno Julio Numhauser, dolore e dolcezza, nostalgia e speranza
https://www.youtube.com/watch?v=g8VqIFSrFUU
Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi,
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.
E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.
Cancion con todos, quasi un manifesto del Movimiento del Nuevo Canconiero dei primi '70
https://www.youtube.com/watch?v=icrCSlBGkl0
E camminando sento
tutta la pelle dell’America nella mia pelle
e scorre nel mio sangue un fiume
che libera nella mia voce la sua piena.
Tutte le voci, tutte,
tutte le mani, tutte,
tutto il sangue può essere
una canzone nel vento.
Canta insieme a me
fratello americano
libera la tua speranza
con un grido nella voce.
qualcosa a chi non la conosceva.
La cosa che mi piacerebbe far capire, è quanto era amata in tutta l'America Latina, Brasile
compreso. Forse solo Oum Kalsoum nei paesi arabi ha una popolarità paragonabile.
Per questo vi suggerirò qualche visione/ascolto perlopiù live, anche se la qualità audio è
inferiore.
Todo cambia, una poesia del cileno Julio Numhauser, dolore e dolcezza, nostalgia e speranza
https://www.youtube.com/watch?v=g8VqIFSrFUU
Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi,
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.
E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.
Cancion con todos, quasi un manifesto del Movimiento del Nuevo Canconiero dei primi '70
https://www.youtube.com/watch?v=icrCSlBGkl0
E camminando sento
tutta la pelle dell’America nella mia pelle
e scorre nel mio sangue un fiume
che libera nella mia voce la sua piena.
Tutte le voci, tutte,
tutte le mani, tutte,
tutto il sangue può essere
una canzone nel vento.
Canta insieme a me
fratello americano
libera la tua speranza
con un grido nella voce.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Alfonsina y el mar, dedicata alla morte della poetessa Alfonsina Storni. Versi del poeta argentino Félix Luna e musica di Ariel Ramirez, quello di Misa Criolla.
https://www.youtube.com/watch?v=UQHdTyIMX5o
Tata, abbassami la luce un po' di più
lasciami dormire in pace
e se lui chiama non dirgli che ci sono
di' che me ne sono andata.
Los Hermanos, la mia preferita fin da bimbo, del dio della musica latina Atahualpa Yupanqui
https://www.youtube.com/watch?v=tQsdPxPHTS4
così continuiamo ad andare consumati dalla solitudine
ci perdiamo per il mondo e torniamo a incontrarci
(...) e in noi i nostri morti, perché nessuno rimanga indietro
Zamba para no morir, di un poeta argentino, Hamlet Lima Quintana; anche questa una canzone di lontananza, dolore memoria e speranza
https://www.youtube.com/watch?v=RrIKHFhKSfA
https://www.youtube.com/watch?v=UQHdTyIMX5o
Tata, abbassami la luce un po' di più
lasciami dormire in pace
e se lui chiama non dirgli che ci sono
di' che me ne sono andata.
Los Hermanos, la mia preferita fin da bimbo, del dio della musica latina Atahualpa Yupanqui
https://www.youtube.com/watch?v=tQsdPxPHTS4
così continuiamo ad andare consumati dalla solitudine
ci perdiamo per il mondo e torniamo a incontrarci
(...) e in noi i nostri morti, perché nessuno rimanga indietro
Zamba para no morir, di un poeta argentino, Hamlet Lima Quintana; anche questa una canzone di lontananza, dolore memoria e speranza
https://www.youtube.com/watch?v=RrIKHFhKSfA
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Un piccola nota da pignolo qual sono: evitate il Cd 30 anhos, che purtroppo è quasi l'unico che si trova in Italia. Ci sono i soliti suoni normalizzati da zuppone-uòld-miusic e pure la sua voce è lavorata e banalizzata.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Razon de Vivir
La estrella azul
volver a los 17
Volver a los diecisiete
después de vivir un siglo
es como descifrar signos
sin ser sabio competente,
volver a ser de repente
tan frágil como un segundo,
volver a sentir profundo
como un niño frente a Dios,
eso es lo que siento yo
en este instante fecundo.
Se va enredando, enredando,
como en el muro la hiedra,
y va brotando, brotando,
como el musguito en la piedra.
Ay si si si
Mi paso retrocedido
cuando el de ustedes avanza,
el arco de las alianzas
ha penetrado en mi nido,
con todo su colorido
se ha paseado por mis venas
y hasta las duras cadenas
con que nos ata el destino
es como un diamante fino
que alumbra mi alma serena.
Lo que puede el sentimiento
no lo ha podido el saber,
ni el mas claro proceder
ni el más ancho pensamiento,
todo lo cambia el momento
cual mago condescendiente,
nos aleja dulcemente
de rencores y violencias,
sólo el amor con su ciencia
nos vuelve tan inocentes.
El amor es torbellino
de pureza original,
hasta el feroz animal
susurra su dulce trino,
detiene a los peregrinos,
libera a los prisioneros,
el amor con sus esmeros
al viejo lo vuelve niño
y al malo solo el cariño
lo vuelve puro y sincero.
De par en par la ventana
se abrió como por encanto,
entró el amor con su manto
como una tibia mañana,
al son de su bella diana
hizo brotar el jazmln,
volando cual serafín
al cielo le puso aretes
y mis años en diecisiete
los convirtió el querubín.
La estrella azul
volver a los 17
Volver a los diecisiete
después de vivir un siglo
es como descifrar signos
sin ser sabio competente,
volver a ser de repente
tan frágil como un segundo,
volver a sentir profundo
como un niño frente a Dios,
eso es lo que siento yo
en este instante fecundo.
Se va enredando, enredando,
como en el muro la hiedra,
y va brotando, brotando,
como el musguito en la piedra.
Ay si si si
Mi paso retrocedido
cuando el de ustedes avanza,
el arco de las alianzas
ha penetrado en mi nido,
con todo su colorido
se ha paseado por mis venas
y hasta las duras cadenas
con que nos ata el destino
es como un diamante fino
que alumbra mi alma serena.
Lo que puede el sentimiento
no lo ha podido el saber,
ni el mas claro proceder
ni el más ancho pensamiento,
todo lo cambia el momento
cual mago condescendiente,
nos aleja dulcemente
de rencores y violencias,
sólo el amor con su ciencia
nos vuelve tan inocentes.
El amor es torbellino
de pureza original,
hasta el feroz animal
susurra su dulce trino,
detiene a los peregrinos,
libera a los prisioneros,
el amor con sus esmeros
al viejo lo vuelve niño
y al malo solo el cariño
lo vuelve puro y sincero.
De par en par la ventana
se abrió como por encanto,
entró el amor con su manto
como una tibia mañana,
al son de su bella diana
hizo brotar el jazmln,
volando cual serafín
al cielo le puso aretes
y mis años en diecisiete
los convirtió el querubín.
Ultima modifica di alexcda il Lun 05 Ott 2009, 21:25 - modificato 1 volta.
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
mambu ha scritto:Un piccola nota da pignolo qual sono: evitate il Cd 30 anhos, che purtroppo è quasi l'unico che si trova in Italia. Ci sono i soliti suoni normalizzati da zuppone-uòld-miusic e pure la sua voce è lavorata e banalizzata.
'Oro' si trova(va) qui ed è molto bello
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Potete lasciare un messaggio nel "Libro de visitas"
http://www.mercedessosa.com.ar/
Le voci che riflettono l'anima, sono immortali...
Il suo ultimo lavoro con tanti cantautori famosi
http://www.mercedessosa.com.ar/
Le voci che riflettono l'anima, sono immortali...
Il suo ultimo lavoro con tanti cantautori famosi
Ultima modifica di Mgg il Mar 06 Ott 2009, 00:19 - modificato 2 volte.
Mgg- Utente Novizio: 16-149 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Mgg ha scritto:Potete lasciare un messaggio nel libro delle visite "Libro de visitas"
http://www.mercedessosa.com.ar/
Volevo riportare il messaggio lasciato dalla famiglia ch'è molto bello
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
A todos...
Somos
los nietos, los hermanos, los sobrinos, el hijo de quien fue para
nosotros algo más y distinto que una gran artista popular. Con ella
compartimos la vida, las alegrías y las angustias privadas. Porque esa
gran artista fue además nuestra abuela, nuestra hermana, nuestra tía,
nuestra mamá. Es por eso que queremos llegar a ustedes desde ese lugar
íntimo, lejos de la severidad y la dureza de los comunicados oficiales:
porque sabemos que también la quisieron y la siguen queriendo aún mucho
más allá de la cantante y de la artista que los acompañó tantas veces, a
la que han hecho parte de su familia aún sin tener lazos de sangre.
Es desde este lugar que
queremos contarles que Mercedes -la mamá, la tía, la abuela, la
hermana-abandonó este mundo el día de hoy. Pero también queremos
decirles que estuvo siempre acompañada-inclusive cuando ya no podía
saberlo- por un desfile interminable de amigos y artistas populares, y
en cada uno de ellos: Ustedes. Y que a pesar de lo triste de cualquier
agonía, pasó esos últimos momentos en paz, peleando aguerridamente
contra una muerte que terminó ganándole la pulseada.
Por cierto estamos conmovidos
y queremos compartir con ustedes esta tristeza. Aunque, al mismo tiempo, nos queda
la tranquilidad de que todos hicieron lo posible- incluida nuestra
Negra- para quedarse un ratito más entre nosotros.
Lo que más feliz la hacía a
Mercedes era cantar. Y seguramente ella hubiera querido cantarles
también en este final. De modo que así queremos recordarla y así los
invitamos a hacerlo con nosotros.
Infinitas gracias por ese
acompañamiento que jamás dejó de estar presente.
Familia de Mercedes
(da http://www.mercedessosa.com.ar/marcosmaster.htm)
Somos
los nietos, los hermanos, los sobrinos, el hijo de quien fue para
nosotros algo más y distinto que una gran artista popular. Con ella
compartimos la vida, las alegrías y las angustias privadas. Porque esa
gran artista fue además nuestra abuela, nuestra hermana, nuestra tía,
nuestra mamá. Es por eso que queremos llegar a ustedes desde ese lugar
íntimo, lejos de la severidad y la dureza de los comunicados oficiales:
porque sabemos que también la quisieron y la siguen queriendo aún mucho
más allá de la cantante y de la artista que los acompañó tantas veces, a
la que han hecho parte de su familia aún sin tener lazos de sangre.
Es desde este lugar que
queremos contarles que Mercedes -la mamá, la tía, la abuela, la
hermana-abandonó este mundo el día de hoy. Pero también queremos
decirles que estuvo siempre acompañada-inclusive cuando ya no podía
saberlo- por un desfile interminable de amigos y artistas populares, y
en cada uno de ellos: Ustedes. Y que a pesar de lo triste de cualquier
agonía, pasó esos últimos momentos en paz, peleando aguerridamente
contra una muerte que terminó ganándole la pulseada.
Por cierto estamos conmovidos
y queremos compartir con ustedes esta tristeza. Aunque, al mismo tiempo, nos queda
la tranquilidad de que todos hicieron lo posible- incluida nuestra
Negra- para quedarse un ratito más entre nosotros.
Lo que más feliz la hacía a
Mercedes era cantar. Y seguramente ella hubiera querido cantarles
también en este final. De modo que así queremos recordarla y así los
invitamos a hacerlo con nosotros.
Infinitas gracias por ese
acompañamiento que jamás dejó de estar presente.
Familia de Mercedes
(da http://www.mercedessosa.com.ar/marcosmaster.htm)
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Questo è il suo ultimo lavoro...
con tanti musicisti noti della scena latina
https://www.youtube.com/watch?v=rW5QTTgIfd0
Ci mancherà molto
con tanti musicisti noti della scena latina
https://www.youtube.com/watch?v=rW5QTTgIfd0
Ci mancherà molto
Mgg- Utente Novizio: 16-149 post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
mi ricordo anche io di quell'extra factor lepi, bellissimo.lepidezza ha scritto:
io l'avevo scopertasolo l'anno scorso( che vergogna) grazie a un extra factor con rodini.
Alfonsina y el mar è un brano che non mi stanco di ascoltare mai.
ma ora più che mai c'è la voglia di assaporare tutta la sua arte.
quella sopravvive a dispetto di tutta questa immanenza.
Grazie per questa canozone, è una delle mie preferite in assoluto e lei era ed è semplicemente meravigliosa.
Ho lasciato un messaggio sul e-mail indicato nella sua paggina. Grazie a Mgg per averlo portato qui.
_________________________________
""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
Yes Minister!

Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
da ilmanifesto del 6 ottobre
Sebastián Lacunza - BUENOS AIRES
LA VOZ
La Mercedes del popolo
Una folla in lacrime ha reso omaggio a La Negra, come veniva chiamata la
cantante argentina Mercedes Sosa. Simbolo della lotta alla dittatura,
si schierò contro i militari, fu arrestata e poi costretta all'esilio a
Parigi. Tornata nel 1982, affrontò la desolazione del momento con «Solo
le pido a Dios». L'ultimo album è «Cantora, un viaje intimo»
Le strade di Buenos Aires erano bagnate dopo una notte di tormenta, ma
ieri mattina erano ancora piene di uomini e donne che si accalcavano
per rendere l'ultimo omaggio a Mercedes Sosa, il cui corpo era vegliato
nella camera ardente montata nel Congresso. «La Negra», come era
conosciuta, icona per antonomasia della musica popolare
latino-americana e dell'impegno contro tutte le dittature, era morta
più di 24 ore prima, alle 5 e un quarto della mattina di domenica e il
popolo, a decine di migliaia e molti di loro «morochos» dalla
carnagione scura dell'Argentina profonda, era accorso silenzioso per il
commiato.
Il feretro di Mercedes sarebbe stato poi salutato da cantanti di tutte le
epoche e da una moltitudine nel tragitto dal Congresso alla Chacarita,
il maggior cimitero della capitale argentina. Dai balconi gettavano
fiori e sventolavano fazzoletti d'addio. Lacrime non solo qui a Buenos
Aires. Era morta un'interprete ineguagliabile della musica popolare
dell'America latina, e ancor di più. Lei stessa aveva detto poco tempo
fa che i premi e gli allori ricevuti nel mondo «non sono solo perché
canto ma anche perché penso. Penso agli esseri umani, penso alle
ingiustizie. Credo che se io non avessi pensato a queste cose, il mio
destino sarebbe stato un altro. Non mi sono sbagliata quando ho
cominciato a pensare ideologicamente». Lula da Silva, Michelle
Bachelet, Evo Morales, Hugo Chavez, i presidenti di Brasile, Cile,
Bolivia e Venezuela, hanno espresso il loro cordoglio e la presidente
argentina Cristina Fernandez, molto commossa, è andata di persona a
rendere omaggio alla salma in Congresso.
Su richiesta della Negra, le sue ceneri saranno disperse nei tre estremi dell'Argentina: Tucuman, la provincia in cui nacque il 9 luglio del 1935, la capitale culturale del nord argentino e culla dei volti dai tratti indigeni come quelli di
Mercedes; Mendoza, alla frontiera con il Cile, la provincia in cui
insieme al suo ex-marito Manuel Matus e Armando Tejada Gomez diede
nuova vita alla musica folcloristica negli anni '60; e Buenos Aires, la
città che le diede una proiezione mondiale.
Il destino ha voluto che nella notte di domenica, poche ore dopo la morte di Mercedes Sosa, nella piazza centrale di Tucuman fosse in programma un concerto con Leon Gieco, autore di una canzone che la voce della Negra rese un inno all'umanità. Il concerto di Gieco si è trasformato inevitabilmente in
un commosso omaggio a sua «sorella, madre e amica» quando lui e tutta
la piazza hanno intonato le parole della canzone: «Solo le pido a Dios/
que el engaño no me sea indiferente./Si un traidor puede mas que unos
cuantos/ que esos cuantos no lo olviden facilmente».
Rodolfo Braceli, biografo di Mercedes, le chiese una volta di definire in tre
parole la sua infanzia a Tucuman: «Né tre né due, ma una: felicità»,
per poi spiegare che la povertà della sua casa natale non aveva mai
significato la perdita della speranza. Un altro mondo.
La musica popolare è parte integrante della vita quotidiana delle famiglie e
delle scuole del nord argentino. Mercedes lasciò Tucuman come maestra
di danze folcloristiche e, dalla fine degli anni '50, Mendoza la trovò
già identificata nel comunismo.
Lei stessa raccontò che il mitico cantante Jorge Cafrune nel '65 l'adottò artisticamente, vinse pregiudizi e l'introdusse nei piani alti della musica popolare. Sarà stato per quello che Mercedes aprì la strada negli anni successivi a
decine di cantanti che oggi la piangono. Era felice e senza remore
quando sul palco poteva duettare con i suoi compagni: lo fece con
oscuri cantanti locali e con gente del calibro di Charly Garcia, Fito
Paes, Juan Manuel Serrat, Ariel Ramirez, Victor Heredia, Silvio
Rodriguez, Pablo Milanes, Joaquin Sabina, Teresa Parodi, Chico Buarque,
Caetano Veloso, Milton Nascimento e Luciano Pavarotti.
Tucuman, provincia devastata e traumatizzata dalla dittatura del '76-'83,
sarebbe rimasta il punto di riferimento della sua vita. Nei suoi toni,
nella naturalezza delle sue reazioni, nel suo repertorio (bisogna
risentire Luna tucumana di Atahualpa Yupanki), nel poncho colorato e
nei suoi ricordi.
In esilio negli anni '70 e '80, scelse un auto-esilio dalla sua provincia natale una volta tornata la democrazia,quando negli anni '90 i traumi del passato spinsero la società tucumanaa eleggere con il voto il genocida Antonio Domingo Bussi (oggi
condannato all'ergastolo) come governatore.
La crescita della suafama nella decade dei '70 fu inarrestabile, però il suo repertorio, con canzoni di Violeta Parra, Armando Tejada Gomez, Eduardo Fallù, Atahualpa e Cesar Isella, diventava sempre più scomodo per quegli anni
di dittature. Quando arrivò il golpe anche in Argentina, rimase nel
paese fin quando fu arrestata, nel '79, dopo un recital a La Plata. Poi
andò in esilio.
In questi giorni, la tv ha rimesso in onda un concerto intimo e bellissimo (ritrovabile in youtube cercando «Mercedes Sosa La cigarra»). Magra, giovane, malinconica, triste la si vedementre intona, in Svizzera davanti a un pubblico silenzioso, in pienoesilio, la canzone di Maria Estela Walsh che dice: «Tantas veces me borraron/ tantas desaparecì,/ A mi proprio entierro fui/ sola y
llorando./ Hice un nudo en el pañuelo/ pero me olvidé despues/ que no
era la unica vez,/ y volvì cantando».
Nel 1982 l'Argentina contava già 30 mila desaparecidos, e fra loro una buona parte dei suoi intellettuali e dei suoi sindacalisti più combattivi. Le isole Malvine
avevano significato la sconfitta più crudele davanti agli inglesi.
Circa 800 ragazzini poveri di provincia avevano lasciato la vita in
quella assurda guerra nel sud. La società era spezzata, mai più si
sarebbe recuperato i livelli accettabili di eguaglianza sociale che
aveva portato il peronismo. Gran parte della classe media cominciava a
rendersi conto dell'orrore che non aveva voluto vedere, e che anzi
aveva appoggiato. Come affrontare una simile desolazione?
Uno dei modi fu ascoltare Mercedes Sosa che cantava Solo le pido a Dios al
teatro dell'Opera della calle Corrientes, a pochi metri dall'obelisco
di Buenos Aires.
Era irrefrenabile. Negli anni seguenti, indemocrazia, percorse il mondo davanti a teatri sempre gremiti. Roma,New York, Berlino, Tel Aviv. Prima, però, si lanciò a testa bassacontro le dittature del continente. Lo stadio Centenario di Montevideo l'accolse trionfalmente nell '83. Qualche anno dopo fu la volta di
Santiago del Cile, dove si ricompose idealmente il duetto con Violeta
Parra. Tuttavia l'esilio aveva lasciato una ferita irrimarginabile in
Mercedes. Racconta suo figlio Fabian che la Negra lo chiamava da Madrid
sull'orlo del suicidio, e 15 anni dopo il ritorno entrò in una
depressione profonda, che lei stessa attribuì all'esilio. Ne uscì
cantando, come La cigarra.
Sebastián Lacunza - BUENOS AIRES
LA VOZ
La Mercedes del popolo
Una folla in lacrime ha reso omaggio a La Negra, come veniva chiamata la
cantante argentina Mercedes Sosa. Simbolo della lotta alla dittatura,
si schierò contro i militari, fu arrestata e poi costretta all'esilio a
Parigi. Tornata nel 1982, affrontò la desolazione del momento con «Solo
le pido a Dios». L'ultimo album è «Cantora, un viaje intimo»
Le strade di Buenos Aires erano bagnate dopo una notte di tormenta, ma
ieri mattina erano ancora piene di uomini e donne che si accalcavano
per rendere l'ultimo omaggio a Mercedes Sosa, il cui corpo era vegliato
nella camera ardente montata nel Congresso. «La Negra», come era
conosciuta, icona per antonomasia della musica popolare
latino-americana e dell'impegno contro tutte le dittature, era morta
più di 24 ore prima, alle 5 e un quarto della mattina di domenica e il
popolo, a decine di migliaia e molti di loro «morochos» dalla
carnagione scura dell'Argentina profonda, era accorso silenzioso per il
commiato.
Il feretro di Mercedes sarebbe stato poi salutato da cantanti di tutte le
epoche e da una moltitudine nel tragitto dal Congresso alla Chacarita,
il maggior cimitero della capitale argentina. Dai balconi gettavano
fiori e sventolavano fazzoletti d'addio. Lacrime non solo qui a Buenos
Aires. Era morta un'interprete ineguagliabile della musica popolare
dell'America latina, e ancor di più. Lei stessa aveva detto poco tempo
fa che i premi e gli allori ricevuti nel mondo «non sono solo perché
canto ma anche perché penso. Penso agli esseri umani, penso alle
ingiustizie. Credo che se io non avessi pensato a queste cose, il mio
destino sarebbe stato un altro. Non mi sono sbagliata quando ho
cominciato a pensare ideologicamente». Lula da Silva, Michelle
Bachelet, Evo Morales, Hugo Chavez, i presidenti di Brasile, Cile,
Bolivia e Venezuela, hanno espresso il loro cordoglio e la presidente
argentina Cristina Fernandez, molto commossa, è andata di persona a
rendere omaggio alla salma in Congresso.
Su richiesta della Negra, le sue ceneri saranno disperse nei tre estremi dell'Argentina: Tucuman, la provincia in cui nacque il 9 luglio del 1935, la capitale culturale del nord argentino e culla dei volti dai tratti indigeni come quelli di
Mercedes; Mendoza, alla frontiera con il Cile, la provincia in cui
insieme al suo ex-marito Manuel Matus e Armando Tejada Gomez diede
nuova vita alla musica folcloristica negli anni '60; e Buenos Aires, la
città che le diede una proiezione mondiale.
Il destino ha voluto che nella notte di domenica, poche ore dopo la morte di Mercedes Sosa, nella piazza centrale di Tucuman fosse in programma un concerto con Leon Gieco, autore di una canzone che la voce della Negra rese un inno all'umanità. Il concerto di Gieco si è trasformato inevitabilmente in
un commosso omaggio a sua «sorella, madre e amica» quando lui e tutta
la piazza hanno intonato le parole della canzone: «Solo le pido a Dios/
que el engaño no me sea indiferente./Si un traidor puede mas que unos
cuantos/ que esos cuantos no lo olviden facilmente».
Rodolfo Braceli, biografo di Mercedes, le chiese una volta di definire in tre
parole la sua infanzia a Tucuman: «Né tre né due, ma una: felicità»,
per poi spiegare che la povertà della sua casa natale non aveva mai
significato la perdita della speranza. Un altro mondo.
La musica popolare è parte integrante della vita quotidiana delle famiglie e
delle scuole del nord argentino. Mercedes lasciò Tucuman come maestra
di danze folcloristiche e, dalla fine degli anni '50, Mendoza la trovò
già identificata nel comunismo.
Lei stessa raccontò che il mitico cantante Jorge Cafrune nel '65 l'adottò artisticamente, vinse pregiudizi e l'introdusse nei piani alti della musica popolare. Sarà stato per quello che Mercedes aprì la strada negli anni successivi a
decine di cantanti che oggi la piangono. Era felice e senza remore
quando sul palco poteva duettare con i suoi compagni: lo fece con
oscuri cantanti locali e con gente del calibro di Charly Garcia, Fito
Paes, Juan Manuel Serrat, Ariel Ramirez, Victor Heredia, Silvio
Rodriguez, Pablo Milanes, Joaquin Sabina, Teresa Parodi, Chico Buarque,
Caetano Veloso, Milton Nascimento e Luciano Pavarotti.
Tucuman, provincia devastata e traumatizzata dalla dittatura del '76-'83,
sarebbe rimasta il punto di riferimento della sua vita. Nei suoi toni,
nella naturalezza delle sue reazioni, nel suo repertorio (bisogna
risentire Luna tucumana di Atahualpa Yupanki), nel poncho colorato e
nei suoi ricordi.
In esilio negli anni '70 e '80, scelse un auto-esilio dalla sua provincia natale una volta tornata la democrazia,quando negli anni '90 i traumi del passato spinsero la società tucumanaa eleggere con il voto il genocida Antonio Domingo Bussi (oggi
condannato all'ergastolo) come governatore.
La crescita della suafama nella decade dei '70 fu inarrestabile, però il suo repertorio, con canzoni di Violeta Parra, Armando Tejada Gomez, Eduardo Fallù, Atahualpa e Cesar Isella, diventava sempre più scomodo per quegli anni
di dittature. Quando arrivò il golpe anche in Argentina, rimase nel
paese fin quando fu arrestata, nel '79, dopo un recital a La Plata. Poi
andò in esilio.
In questi giorni, la tv ha rimesso in onda un concerto intimo e bellissimo (ritrovabile in youtube cercando «Mercedes Sosa La cigarra»). Magra, giovane, malinconica, triste la si vedementre intona, in Svizzera davanti a un pubblico silenzioso, in pienoesilio, la canzone di Maria Estela Walsh che dice: «Tantas veces me borraron/ tantas desaparecì,/ A mi proprio entierro fui/ sola y
llorando./ Hice un nudo en el pañuelo/ pero me olvidé despues/ que no
era la unica vez,/ y volvì cantando».
Nel 1982 l'Argentina contava già 30 mila desaparecidos, e fra loro una buona parte dei suoi intellettuali e dei suoi sindacalisti più combattivi. Le isole Malvine
avevano significato la sconfitta più crudele davanti agli inglesi.
Circa 800 ragazzini poveri di provincia avevano lasciato la vita in
quella assurda guerra nel sud. La società era spezzata, mai più si
sarebbe recuperato i livelli accettabili di eguaglianza sociale che
aveva portato il peronismo. Gran parte della classe media cominciava a
rendersi conto dell'orrore che non aveva voluto vedere, e che anzi
aveva appoggiato. Come affrontare una simile desolazione?
Uno dei modi fu ascoltare Mercedes Sosa che cantava Solo le pido a Dios al
teatro dell'Opera della calle Corrientes, a pochi metri dall'obelisco
di Buenos Aires.
Era irrefrenabile. Negli anni seguenti, indemocrazia, percorse il mondo davanti a teatri sempre gremiti. Roma,New York, Berlino, Tel Aviv. Prima, però, si lanciò a testa bassacontro le dittature del continente. Lo stadio Centenario di Montevideo l'accolse trionfalmente nell '83. Qualche anno dopo fu la volta di
Santiago del Cile, dove si ricompose idealmente il duetto con Violeta
Parra. Tuttavia l'esilio aveva lasciato una ferita irrimarginabile in
Mercedes. Racconta suo figlio Fabian che la Negra lo chiamava da Madrid
sull'orlo del suicidio, e 15 anni dopo il ritorno entrò in una
depressione profonda, che lei stessa attribuì all'esilio. Ne uscì
cantando, come La cigarra.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Cantando al sole come la cicala
dopo un anno sotto la terra,
come un sopravvissuto
che torna dalla guerra
Mercedes
dopo un anno sotto la terra,
come un sopravvissuto
che torna dalla guerra
Mercedes

Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
"Non mi sono sbagliata quando ho cominciato a pensare ideologicamente"
Semplicemente donna, semplicemente umana, semplicemente stupenda.
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
leggo solo ora tutti i contributi...grazie!
rimpiango solo di non averla scoperta e apprezzata prima.
mi riprometto di seminare la sua arte e la sua sensibilità.
rimpiango solo di non averla scoperta e apprezzata prima.
mi riprometto di seminare la sua arte e la sua sensibilità.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Grazie a canali brasiliani ed ecuadoreni ho fatto una playlist che riproduce per intero il concerto registrato negli studi di Lugano della Tv della Svizzera italiana nel 1982.
Incomincia con una bellissima intervista, in italiano e spagnolo e sottotitolata in brasiliano: Con un po' di sforzo è compresibile anche dagli anglocentrici e dice cose sulla musica veramente interessanti
https://www.youtube.com/profile?user=mambu14&view=playlists
Incomincia con una bellissima intervista, in italiano e spagnolo e sottotitolata in brasiliano: Con un po' di sforzo è compresibile anche dagli anglocentrici e dice cose sulla musica veramente interessanti
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mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
mambu ha scritto:Grazie a canali brasiliani ed ecuadoreni ho fatto una playlist che riproduce per intero il concerto registrato negli studi di Lugano della Tv della Svizzera italiana nel 1982.
Incomincia con una bellissima intervista, in italiano e spagnolo e sottotitolata in brasiliano: Con un po' di sforzo è compresibile anche dagli anglocentrici e dice cose sulla musica veramente interessanti
https://www.youtube.com/profile?user=mambu14&view=playlists
grazie mille!

Re: E' MORTA MERCEDES SOSA - Homenaje a La Negra
Un'altro concerto di Mercedes, quasi integrale, del 2006.
Lei è già molto malata, ma è ugualmente bravissima. Si capisce bene il rapporto tra la Cantora e la sua gente. E il divismo pop qui non c'entra niente.
Grazie a Otreao di averlo messo sul suo canale
https://www.youtube.com/my_playlists?pi=0&ps=20&sf=&sa=0&sq=&dm=0&p=6C8F4E989A51E44D
Lei è già molto malata, ma è ugualmente bravissima. Si capisce bene il rapporto tra la Cantora e la sua gente. E il divismo pop qui non c'entra niente.
Grazie a Otreao di averlo messo sul suo canale
https://www.youtube.com/my_playlists?pi=0&ps=20&sf=&sa=0&sq=&dm=0&p=6C8F4E989A51E44D
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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