Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Joe ha scritto:non mi si apre.
prova questo
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Strawberry Fields ha scritto:Joe ha scritto:non mi si apre.
prova questo
Joe- Utente Residente: 150-500 Post
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Beatles, a "neverending story" o segno di tempi stagnanti?
Da Il Corriere on line:
"Liam Gallagher farà un film sugli ultimi anni dei Beatles. La nuova casa di produzione cinematografica dell\'ex frontman degli Oasis sta sviluppando un biopic tratto dal libro «The Longest Cocktail Party» di Richard Di Lello. Il libro racconta ascesa e caduta della casa discografica dei Beatles, la Apple, tra il \'68 e il \'70 quando la band si sciolse.
Quello di Gallagher è solo l'ultimo progetto di una lunga serie di film dedicati ai Beatles o anche soltanto alle loro canzoni. L'ultimo celebre esempio è «Across the universe»".
Pare saperne qualcosa delle saghe alla "parenti serpenti" il turbolento Liam che, ora, si converte alla cinematografia come ormai sempre più di moda in questa contemporaneità artistica sempre più eclettica e contaminata/contaminante. Ma quello che colpisce è che dopo 40 anni l'ispirazione, musical-cinematografica e non, guarda ancora al quartetto di Liverpool...
E' chiaro, nella storia musicale ed in quella in generale, mezzo secolo è un istante, ma che le più o meno recenti band musicali non riescano a fare a meno di certe muse "classiche" credo la dica lunga sullo status della creatività contemporanea. Negli ultimi decenni troppo spesso si sono, avventatamente, instaurati parallelismi o addirittura paragoni diretti fra nuovi gruppi e la band pop per antonomasia, i Beatles: ricordare tutte queste occasioni sarebbe difficile, quanto inutile. Tutti dissolti nel porto delle nebbie e, al massimo, consegnati al ricordo giovanilistico dei propri fan.
Certo, il nuovo ha da sempre dovuto confrontarsi con il passato, è la dialettica indissolubile di moderno e classico, ma credo sia comunque avvertibile ed evidente una certa stagnazione costante - per certi tratti involutiva e stancamente replicativa - dagli anni '80 in poi.
Salvo rare, anche di rilievo, eccezioni, il mainstream musicale risulta talmente appiattito che i/le nuovi/e divi/e sulla scena nella migliore delle ipotesi risultano replicanti più o meno tecnicamente talentuosi.
I corsi e ricorsi storici appartengono anche all'arte, quella musicale inclusa, ma la reinvenzione creativa, attraverso una rielaborazione artistica personale e soprattutto attualizzata, è cosa ben diversa dallo scimmiottamento a metà fra l'omaggio deferente ai classici ed il plagio più subdolo da ispirazione latitante.
"Un libro originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare" (Chateaubriand)
Basta traslare in contesto musicale...
Joe- Utente Residente: 150-500 Post
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Qualcuno ha a casa il Box of vision dei fab four? http://store.boxofvision.com/
Sto mettendo dei soldi da parte per comprare qualcosa di speciale sui Beatles,..il box degli album rimasterizzati ahimè costa un pò troppo..allora ho puntato su questo,...sembra carino.che ne pensate?
Sto mettendo dei soldi da parte per comprare qualcosa di speciale sui Beatles,..il box degli album rimasterizzati ahimè costa un pò troppo..allora ho puntato su questo,...sembra carino.che ne pensate?
Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Ma non mi dire ... è soltanto da tutta la vita che li "omaggia"Joe ha scritto:
"Liam Gallagher farà un film sugli ultimi anni dei Beatles.
Strawberry Fields- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
anny_skod ha scritto:Qualcuno ha a casa il Box of vision dei fab four? http://store.boxofvision.com/
Sto mettendo dei soldi da parte per comprare qualcosa di speciale sui Beatles,..il box degli album rimasterizzati ahimè costa un pò troppo..allora ho puntato su questo,...sembra carino.che ne pensate?
Ciao Anny !
Il box of vision non è altro che un box vuoto dove si mettono i CD rimasterizzati...
L’unica curiosita è il libro (format 33 giri) di 200 pagine con foto degli album originale inglese e amercani (che erano diversi).
Io non c’è l’ho anche se ho comprato i due box mono e stereo. Mi bastano i loro coffanetti.
Ora tutto dipende dal significato delle tue parole “comprare qualcosa di speciale sui Beatles”...
Se non c’è l’hai, ti consiglio “L’Anthology” in 6 DVD, é da non perdere !
Joe- Utente Residente: 150-500 Post
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Joe ha scritto:anny_skod ha scritto:Qualcuno ha a casa il Box of vision dei fab four? http://store.boxofvision.com/
Sto mettendo dei soldi da parte per comprare qualcosa di speciale sui Beatles,..il box degli album rimasterizzati ahimè costa un pò troppo..allora ho puntato su questo,...sembra carino.che ne pensate?
Ciao Anny !
Il box of vision non è altro che un box vuoto dove si mettono i CD rimasterizzati...
L’unica curiosita è il libro (format 33 giri) di 200 pagine con foto degli album originale inglese e amercani (che erano diversi).
Io non c’è l’ho anche se ho comprato i due box mono e stereo. Mi bastano i loro coffanetti.
Ora tutto dipende dal significato delle tue parole “comprare qualcosa di speciale sui Beatles”...
Se non c’è l’hai, ti consiglio “L’Anthology” in 6 DVD, é da non perdere !
si..infatti stamattina l'ho adocchiata alla feltrinelli e sarà mia il prima possibile.
Lo so che è vuoto,..ho fatto il 'tour virtuale' sul sito per vedere com'é...mi è piaciuto il libro,..anche se pensandoci con quel prezzo potrei comprare cose più interessanti,..o acquistarlo più in là..era un ripiego al sogno del box..lo so,tutt'altra storia...
grazie joe
Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Paul McCartney: 'La reunion dei Beatles ci sarebbe stata'
Non tanto in omaggio alla pletora di reunion che c'è stata negli ultimi anni, ma per altri motivi i Beatles sarebbero tornati insieme su un palco. Ne è convinto Paul McCartney. Sebbene a livello puramente teorico, visto che John Lennon non è più tra noi da trent'anni quasi esatti e George Harrison da nove, Sir Paul ha riferito d'essere certo che una specie di reunion dei Fab nel 2010 ci sarebbe stata. "Ci sarebbe stata", ha detto Macca. "Figuriamoci che ci chiesero perfino di fare dei concerti subito dopo lo scioglimento. Assurdo. 'Ma come, ma se ci siamo appena sciolti!', pensai. Io inoltre avevo i Wings quindi ero un po' preso con altre cose. In quel periodo non era certo un'idea brillante, ma adesso, dopo tanto tempo, penso che non ci sarebbero stati problemi. Qualcuno avrebbe detto: 'Ma sì, ma dai, giusto per divertirci'. O magari per un progetto benefico. O magari perché qualcuno di noi si era incontrato e aveva detto 'facciamolo'. Ma, tristemente, sono solo ipotesi".
http://www.rockol.it/news-143509/Paul-McCartney--%27La-reunion-dei-Beatles-ci-sarebbe-stata%27
Non tanto in omaggio alla pletora di reunion che c'è stata negli ultimi anni, ma per altri motivi i Beatles sarebbero tornati insieme su un palco. Ne è convinto Paul McCartney. Sebbene a livello puramente teorico, visto che John Lennon non è più tra noi da trent'anni quasi esatti e George Harrison da nove, Sir Paul ha riferito d'essere certo che una specie di reunion dei Fab nel 2010 ci sarebbe stata. "Ci sarebbe stata", ha detto Macca. "Figuriamoci che ci chiesero perfino di fare dei concerti subito dopo lo scioglimento. Assurdo. 'Ma come, ma se ci siamo appena sciolti!', pensai. Io inoltre avevo i Wings quindi ero un po' preso con altre cose. In quel periodo non era certo un'idea brillante, ma adesso, dopo tanto tempo, penso che non ci sarebbero stati problemi. Qualcuno avrebbe detto: 'Ma sì, ma dai, giusto per divertirci'. O magari per un progetto benefico. O magari perché qualcuno di noi si era incontrato e aveva detto 'facciamolo'. Ma, tristemente, sono solo ipotesi".
http://www.rockol.it/news-143509/Paul-McCartney--%27La-reunion-dei-Beatles-ci-sarebbe-stata%27
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Martin Scorsese, pronto un documentario su George Harrison
Il regista Martin Scorsese ha ultimato la lavorazione di un documentario sullo scomparso chitarrista dei Beatles George Harrison, provvisoriamente intitolato "Living in the material world: George Harrison": come riferito da Variety, il lungometraggio - attualmente in fase di montaggio - potrebbe raggiungere le sale già nel corso del prossimo anno. La pellicola ripercorrerà la carriera del musicista dal suo ingresso nei Fab Four fino agli ultimi anni della sua vita: la vedova di Harrison, Olivia, ha passato in rassegna - per raccogliere del materiale utile al soggetto - centinaia di note e appunti mai pubblicati del grande chitarrista. Anche Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono, Eric Clapton e Phil Spector hanno contribuito alla realizzazione del film concedendo interviste esclusive alle camere del Maestro di origini italiane, al momento impegnato - insieme alla vedova Harrison - sulla croisette di Cannes nella ricerca di un distributore per la propria ultima creazione.
http://www.rockol.it/news-143523/Martin-Scorsese,-pronto-un-documentario-su-George-Harrison
Il regista Martin Scorsese ha ultimato la lavorazione di un documentario sullo scomparso chitarrista dei Beatles George Harrison, provvisoriamente intitolato "Living in the material world: George Harrison": come riferito da Variety, il lungometraggio - attualmente in fase di montaggio - potrebbe raggiungere le sale già nel corso del prossimo anno. La pellicola ripercorrerà la carriera del musicista dal suo ingresso nei Fab Four fino agli ultimi anni della sua vita: la vedova di Harrison, Olivia, ha passato in rassegna - per raccogliere del materiale utile al soggetto - centinaia di note e appunti mai pubblicati del grande chitarrista. Anche Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono, Eric Clapton e Phil Spector hanno contribuito alla realizzazione del film concedendo interviste esclusive alle camere del Maestro di origini italiane, al momento impegnato - insieme alla vedova Harrison - sulla croisette di Cannes nella ricerca di un distributore per la propria ultima creazione.
http://www.rockol.it/news-143523/Martin-Scorsese,-pronto-un-documentario-su-George-Harrison
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Libri e retroscena, riecco i Fab Four
Nessun filmato del tour in Italia dei Beatles nel
1965 . Perché in Rai non sapevano chi fossero. La figlia
dell'organizzatore Leo Wachter svela come andò.
Certo,
le schiere opposte dei fan sono meno agguerrite, anzi, nel rito dell'I
remember sono pure disposte ad abbracciarsi. Ma è destino che Rolling
Stones e Beatles si confrontino. Così, mentre Jagger spopola sulla
Croisette, i quattro di Liverpool invadono la scena con due libri e
molti retroscena. I più gustosi, che squarciano non solo vezzi e tic dei
Fab Four ma soprattutto come funzionava in Italia lo show-biz negli
anni del boom, li racconta Patrizia Wächter in «Papà Leo» in uscita per
Bompiani. Leo, italianissimo nonostante il nome (ebreo), fu l'impresario
che portò in Italia i Beatles, nel giugno 1965. Un colpaccio che non si
ripetè più. Tre tappe - Milano, Genova e Roma - vissute come un sogno
trasgressivo dai nostri teen agers ancora poco emancipati rispetto ai
coetanei europei e guardate con sospetto dai perbenisti (un deputato
democristiano, tanto per mettere i bastoni tra le ruote, fece
un'interrogazone parlamentare per sapere se erano state pagate le tasse
sui compensi degli «scarafaggi»). Patrizia, adolescente, seguì con papà
Leo i cinque giorni tricolori dei Beatles. E ora marca le differenze tra
i concerti di oggi e quelli di 45 anni fa. «Gli accordi spesso si
basavano più sulla parola che sugli impegni scritti. E i contratti si
articolavano in poche righe, altro che le complicate clausole odierne».
Poche pretese, anche di ingaggio (a un divo come Xavier Cugat si davano
200 mila lire a sera) poco seguito. Nella carovana, oltre a Ringo, Paul,
John e George solo altre cinque persone: il produttore Brian Epstein,
la segretaria Wendy Hanson (la sola tra loro che parlasse italiano),
l'amico tuttofare con compiti amministrativi Neil Aspinall, Lacolm Evans
e Alf Bicknell, nel doppio ruolo di responsabili degli strumenti e di
guardie del corpo. I Beatles non erano ancora i mitici, ma interessavano
gli intellettuali nostrani. Natalia Aspesi fece il viaggio con loro da
Torino, dove arrivarono da Lione con un Trans Europe Express, a Milano
(al Velodromo Vigorelli, il 24 giugno, la prima uscita). Durante il
viaggio Paul fece un sermone sulla necessità di essere felici, John e
Ringo non spiccicarono una parola, George si limitò al «Ciao». Al
concerto meneghino - 40 minuti, prima cantò Peppino di Capri, la
presentatrice era, come il cavolo a merenda, Rossella Como - andarono
Giovanni Arpino e Valentina Cortese.
A Roma, Cinema Adriano (quattro concerti il 27 e il 28 giugno dopo che
non si erano resi disponibili l'Olimpico, il Flaminio e il Palasport)
c'erano, entusiasti, Mastroianni, Rascel, Sordi, Delia Scala, Giulietta
Masina, Garinei e Giovannini. Ma quando Wächter annunciò la tournée a un
dirigente Rai, quello impassibile: «E chi sono, i Beatles?». Così,
neanche uno straccio di ripresa per il tour. E nessuno, in un mondo che
andava a un'altra velocità e non conosceva gli agenti-stritolatutto,
pensò a filmare. Spartano il resto. L'impresario, dandosi da dare come
un matto, riuscì a trovare la sponsorizzazione della Coca Cola per il
manifesto. Gli spostamenti del gruppo avvennero con due decapottabili e
furgoni Alfa Romeo messi a disposizione solo perché il cognato di Leo
era dirigente dell'azienda automobilistica.
A Roma, a causa della location più arrangiata, biglietti meno cari che a
Milano (dove si pagarono dalle tremila alle mille lire). Nella Capitale
i Fab Four dormirono al Parco dei Principi. L'unica richiesta di Paul,
un bagno nella piscina dell'albergo, cosa che gli riuscì all'alba, dopo
un giro in centro accompagnati da Gianni Minà e un gelato a Piazza
Navona. Alla colazione in terrazza si sentivano i versi degli animati in
gabbia nel vicino zoo. «Ecco i Beatles», rise Ringo.
articolo di Lidia Lombardi letto sul sito il Tempo.it
certo che alla rai hanno sempre lavorato persone "sveglie"
Nessun filmato del tour in Italia dei Beatles nel
1965 . Perché in Rai non sapevano chi fossero. La figlia
dell'organizzatore Leo Wachter svela come andò.
Certo,
le schiere opposte dei fan sono meno agguerrite, anzi, nel rito dell'I
remember sono pure disposte ad abbracciarsi. Ma è destino che Rolling
Stones e Beatles si confrontino. Così, mentre Jagger spopola sulla
Croisette, i quattro di Liverpool invadono la scena con due libri e
molti retroscena. I più gustosi, che squarciano non solo vezzi e tic dei
Fab Four ma soprattutto come funzionava in Italia lo show-biz negli
anni del boom, li racconta Patrizia Wächter in «Papà Leo» in uscita per
Bompiani. Leo, italianissimo nonostante il nome (ebreo), fu l'impresario
che portò in Italia i Beatles, nel giugno 1965. Un colpaccio che non si
ripetè più. Tre tappe - Milano, Genova e Roma - vissute come un sogno
trasgressivo dai nostri teen agers ancora poco emancipati rispetto ai
coetanei europei e guardate con sospetto dai perbenisti (un deputato
democristiano, tanto per mettere i bastoni tra le ruote, fece
un'interrogazone parlamentare per sapere se erano state pagate le tasse
sui compensi degli «scarafaggi»). Patrizia, adolescente, seguì con papà
Leo i cinque giorni tricolori dei Beatles. E ora marca le differenze tra
i concerti di oggi e quelli di 45 anni fa. «Gli accordi spesso si
basavano più sulla parola che sugli impegni scritti. E i contratti si
articolavano in poche righe, altro che le complicate clausole odierne».
Poche pretese, anche di ingaggio (a un divo come Xavier Cugat si davano
200 mila lire a sera) poco seguito. Nella carovana, oltre a Ringo, Paul,
John e George solo altre cinque persone: il produttore Brian Epstein,
la segretaria Wendy Hanson (la sola tra loro che parlasse italiano),
l'amico tuttofare con compiti amministrativi Neil Aspinall, Lacolm Evans
e Alf Bicknell, nel doppio ruolo di responsabili degli strumenti e di
guardie del corpo. I Beatles non erano ancora i mitici, ma interessavano
gli intellettuali nostrani. Natalia Aspesi fece il viaggio con loro da
Torino, dove arrivarono da Lione con un Trans Europe Express, a Milano
(al Velodromo Vigorelli, il 24 giugno, la prima uscita). Durante il
viaggio Paul fece un sermone sulla necessità di essere felici, John e
Ringo non spiccicarono una parola, George si limitò al «Ciao». Al
concerto meneghino - 40 minuti, prima cantò Peppino di Capri, la
presentatrice era, come il cavolo a merenda, Rossella Como - andarono
Giovanni Arpino e Valentina Cortese.
A Roma, Cinema Adriano (quattro concerti il 27 e il 28 giugno dopo che
non si erano resi disponibili l'Olimpico, il Flaminio e il Palasport)
c'erano, entusiasti, Mastroianni, Rascel, Sordi, Delia Scala, Giulietta
Masina, Garinei e Giovannini. Ma quando Wächter annunciò la tournée a un
dirigente Rai, quello impassibile: «E chi sono, i Beatles?». Così,
neanche uno straccio di ripresa per il tour. E nessuno, in un mondo che
andava a un'altra velocità e non conosceva gli agenti-stritolatutto,
pensò a filmare. Spartano il resto. L'impresario, dandosi da dare come
un matto, riuscì a trovare la sponsorizzazione della Coca Cola per il
manifesto. Gli spostamenti del gruppo avvennero con due decapottabili e
furgoni Alfa Romeo messi a disposizione solo perché il cognato di Leo
era dirigente dell'azienda automobilistica.
A Roma, a causa della location più arrangiata, biglietti meno cari che a
Milano (dove si pagarono dalle tremila alle mille lire). Nella Capitale
i Fab Four dormirono al Parco dei Principi. L'unica richiesta di Paul,
un bagno nella piscina dell'albergo, cosa che gli riuscì all'alba, dopo
un giro in centro accompagnati da Gianni Minà e un gelato a Piazza
Navona. Alla colazione in terrazza si sentivano i versi degli animati in
gabbia nel vicino zoo. «Ecco i Beatles», rise Ringo.
articolo di Lidia Lombardi letto sul sito il Tempo.it
certo che alla rai hanno sempre lavorato persone "sveglie"
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Domani a Milano il Beatles Day 2010
Notizia del 23 giugno 2010 - 21:01
Giornata in memoria del concerto del 1965
(ANSA) - MILANO, 23 GIU - Domani, esattamente 45 anni dopo il concerto dei Beatles a Milano, la citta' e la Lombardia ospitano il 'Beatles Day 2010'. 'Non poteva che essere un palcoscenico unico, come il Belvedere al 31/mo piano del grattacielo Pirelli - spiega il presidente della Regione Lombardia, Formigoni - ad accogliere un evento eccezionale come questo'. Tra gli ingredienti della serata ci saranno, oltre all'immancabile razione di musica, anche un convegno in piazza Duca d'Aosta.
http://magazine.libero.it/ansa/musica/generali/ne.php?id=11668903&ssonc=1991731408
Notizia del 23 giugno 2010 - 21:01
Giornata in memoria del concerto del 1965
(ANSA) - MILANO, 23 GIU - Domani, esattamente 45 anni dopo il concerto dei Beatles a Milano, la citta' e la Lombardia ospitano il 'Beatles Day 2010'. 'Non poteva che essere un palcoscenico unico, come il Belvedere al 31/mo piano del grattacielo Pirelli - spiega il presidente della Regione Lombardia, Formigoni - ad accogliere un evento eccezionale come questo'. Tra gli ingredienti della serata ci saranno, oltre all'immancabile razione di musica, anche un convegno in piazza Duca d'Aosta.
http://magazine.libero.it/ansa/musica/generali/ne.php?id=11668903&ssonc=1991731408
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Re: Il 10 aprile 1970 si scioglievano i Beatles...
Si chiama Mary Lu Zahalan Kennedy (nella foto in Penny Lane Street) ed è la prima persona al mondo ad essersi laureata con una specializzazione in "Beatlesologia". La neodottoressa, cinquantreenne cantante, attrice ed ex finalista al concorso di Miss Canada, ha concluso per prima il master in "Beatles, Popolar music e Society" proposto dalla Hope University di Liverpool. Al corso hanno preso parte altri undici studenti
Dichiara: 'sono fiera di questo riconoscimento. Il corso è stata una sfida che mostra l'impatto che i Beatles hanno avuto e ancora hanno oggi nel mondo.
Read more: http://www.dailymail.co.uk/news/article-1350805/Mary-Lu-Zahalan-Kennedy-graduates-Masters-degree-Beatles-studies.html#ixzz1CKGo0wF3
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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