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La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?

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Messaggio Da lepidezza Lun 24 Mag 2010, 13:00

fear arrivano le tue dispense di economia! La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 27272
no perchè giops al solito sopravvaluta le mie conoscenze in materia.

io intanto ho capito che hai voglia il federalismo fiscale se non c'è uno straccio di regola in questo far west delle speculazioni e dei cds..
l'inghilterra sta per collassare.. leggo.. confermate?
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Messaggio Da giops Lun 24 Mag 2010, 13:14

L'Inghilterra non entra in zoma Euro perchè dovrebbe fare talmente tante riforme a livello economico che sarebbe più facile attentare alla vita della Regina. Ovvio la Sterlina per ora va bene, se la cava.

Comunque si il federalismo fiscale è impossibile in Italia, ma portare dei forti vincoli all'indebitamento non credo che sia impossibile. Cioè le regioni Italiane si indebitano con lo Stato Italiano, che si indebita con l'UE, che poi a differenza del nostro sistema, torna sempre a riscuotere ciò che ha prestato. Le regioni del Sud sono povere? oppure i soldi sono tutti in mano di quei pochi mafiosi che sono poi introdotti nelle politiche comunali e provinciali di quei territori? (Berlusconi voleva togliere di mezzo le province, perchè secondo voi ha deciso, perchè è lui che ha deciso, di non farlo più?).
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Messaggio Da Amantide_Religiosa Lun 24 Mag 2010, 13:31

giops ha scritto:L'Inghilterra non entra in zoma Euro perchè dovrebbe fare talmente tante riforme a livello economico che sarebbe più facile attentare alla vita della Regina. Ovvio la Sterlina per ora va bene, se la cava.

Comunque si il federalismo fiscale è impossibile in Italia, ma portare dei forti vincoli all'indebitamento non credo che sia impossibile. Cioè le regioni Italiane si indebitano con lo Stato Italiano, che si indebita con l'UE, che poi a differenza del nostro sistema, torna sempre a riscuotere ciò che ha prestato. Le regioni del Sud sono povere? oppure i soldi sono tutti in mano di quei pochi mafiosi che sono poi introdotti nelle politiche comunali e provinciali di quei territori? (Berlusconi voleva togliere di mezzo le province, perchè secondo voi ha deciso, perchè è lui che ha deciso, di non farlo più?).

Cioè? Spiegami sta cosa delle province che non lo capito bene....non capisco molto dell'economia anche ma cerco di tenermi informata. La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 483101

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Messaggio Da lepidezza Lun 24 Mag 2010, 13:34

no, l'inghilterra sta per collassare con la sterlina..giops..questo ho capito.

intanto vi sottopongo questo articolo: mal comune mezzo gaudio,
o facciamo scuola?o tutto il mondo è paese?

Lunedì 24 Maggio 2010 00:00

La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 Ipad01-265x300C’è un’Europa che chiede di stringere la cinghia, tenta di
salvare l’Euro che affonda e stanzia un maxi prestito per salvare la
Grecia. E c’è un’Europa che, invece, spende 850 milioni di Euro
per la nuova sede della Bce e decide che i personal computer non sono
sufficienti e gli eurodeputati hanno bisogno dei
nuovissimi, e abbastanza costosi, iPad della Apple.

A denunciarlo è il settimanale
britannico Sunday Times, che dedica all’argomento due copiosi
reportage. Nella prima inchiesta, sotto la lente d’ingrandimento del
Times, c’è il Parlamento Ue ed in particolare un nuovo progetto,
chiamato “it Mobility” che prevede, appunto, uno stanziamento cospicuo
per dotare i 736 parlamentari di altrettanti iPad. Spiega il Times che,
però, a Bruxelles, gli eurodeputati, alcuni dei quali non hanno la
benchè minima idea del modo in cui si accenda un computer, hanno da
poco ricevuto dei portatili Hp nuovi di zecca. Gli iPad, quindi...



sarebbero un’inutile spesa aggiuntiva.

Non la pensa così, però, Klaus Welle,
Segretario Generale del Parlamento Europeo, uno dei promotori della
proposta. Un altro deputato, che, forse per pudore, preferisce rimanere
anonimo ha spiegato al settimanale che i pc ci sono, è vero, ma che
“sono molto più lenti degli iPad e che oramai i personal computer hanno
fatto il loro tempo”. Forse vero, forse no: il punto, casomai, è che
per un parlamentare spendere poco più di 500 euro per acquistare
privatamente un iPad, non esattamente un lusso oltre budget. Lecito
quindi, desiderare un iPad, basta andare al negozio e comprarlo
di tasca propria
.

Nel secondo reportage, invece, il Sunday
Times prende di petto la Banca centrale europea. In questo momento di
crisi, infatti, la Bce sta inaugurando i lavori della sua nuova sede a
Francoforte. Un’impresa non esattamente economica: in un primo momento
doveva costare 500 milioni di euro. Al momento della posa della prima
pietra, il preventivo è già schizzato a 850 milioni. Forse perchè
l’Euro nel frattempo si è decisamente indebolito…

Fatto sta che il progetto, due torri di
185 metri nell’area dell’ex mercato della città tedesca stride
decisamente con il momento di crisi che l’Europa sta attraversando. E
gli inglesi, che europei non si sono mai sentiti più di tanto, non
perdono occasione per farlo notare.

Scritto da blitz quotidiano

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Messaggio Da giops Lun 24 Mag 2010, 13:46

Amantide_Religiosa ha scritto:
giops ha scritto:L'Inghilterra non entra in zoma Euro perchè dovrebbe fare talmente tante riforme a livello economico che sarebbe più facile attentare alla vita della Regina. Ovvio la Sterlina per ora va bene, se la cava.

Comunque si il federalismo fiscale è impossibile in Italia, ma portare dei forti vincoli all'indebitamento non credo che sia impossibile. Cioè le regioni Italiane si indebitano con lo Stato Italiano, che si indebita con l'UE, che poi a differenza del nostro sistema, torna sempre a riscuotere ciò che ha prestato. Le regioni del Sud sono povere? oppure i soldi sono tutti in mano di quei pochi mafiosi che sono poi introdotti nelle politiche comunali e provinciali di quei territori? (Berlusconi voleva togliere di mezzo le province, perchè secondo voi ha deciso, perchè è lui che ha deciso, di non farlo più?).

Cioè? Spiegami sta cosa delle province che non lo capito bene....non capisco molto dell'economia anche ma cerco di tenermi informata. La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 483101
Beh le province se venissero eliminate una volta e per sempre ci sarebbe un maggiore risparmio che potrebbe aiutare le regioni stesse a crescere, ma poi i potenti all'interno delle province (che lavorano li) dove possono guadagnare i soldi quelli puliti (o cosi tali)? E' purtropp un giro vizioso
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Messaggio Da lepidezza Lun 24 Mag 2010, 13:55

Il deficit di bilancio inglese è al 13% del Pil, un dato molto alto
proprio come quello di Atene, di gran lunga superiore, a quel che si può
sapere, anche alla tanto vituperata Italia.

Fra Grecia e Gran Bretagna però c’è una differenza: la Grecia può
fare appello alle banche tedesche e francesi, interessate a evitare un
crollo di Atene perché detengono un’enorme quantità di titoli del debito
greco; la Gran Bretagna invece non può beneficiare di aiuti esterni e
la Banca centrale inglese si è già appesantita dopo aver aiutato gli
istituti di credito locali.

Il problema a questo punto si sposta dal piano solo finanziario a
quello ben più complesso della politica. Senza una maggioranza forte e
coesa infatti Londra non può affrontare questo burrascoso periodo
economico.


non mi risulta che cochi e renato o luca e paolo a Downing Street rappresentino la risposta forte di cui sopra. La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 448469
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Messaggio Da giops Lun 24 Mag 2010, 14:06

Si ma c'è una differenza sostanziale. Non si possono equiparare i deficit di un paese solo perchè hanno la stessa percentuale. La Grecia sarà pure del 13% ma su quale base di Pil (inferiore a quello Italiano)? mentre la Gran Bretagna ha il 13% ma su quale base di Pil? I due Pil dei due stati sono distanti anni luce. Quindi il Deficit della Grecia risulta essere quantitavamente minore rispetto a quello della Gran Bretagna ma più dannoso rispetto al 2.
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Messaggio Da Amantide_Religiosa Lun 24 Mag 2010, 16:08

giops ha scritto:Si ma c'è una differenza sostanziale. Non si possono equiparare i deficit di un paese solo perchè hanno la stessa percentuale. La Grecia sarà pure del 13% ma su quale base di Pil (inferiore a quello Italiano)? mentre la Gran Bretagna ha il 13% ma su quale base di Pil? I due Pil dei due stati sono distanti anni luce. Quindi il Deficit della Grecia risulta essere quantitavamente minore rispetto a quello della Gran Bretagna ma più dannoso rispetto al 2.


Insomma, per capirci meglio. Un ricco (come la GB) se lo può pure permettere, fino a un certo punto, un debito. Uno con le pezze al cul (come la Gecia) no. Giusto?

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Messaggio Da giops Lun 24 Mag 2010, 16:22

Amantide_Religiosa ha scritto:
giops ha scritto:Si ma c'è una differenza sostanziale. Non si possono equiparare i deficit di un paese solo perchè hanno la stessa percentuale. La Grecia sarà pure del 13% ma su quale base di Pil (inferiore a quello Italiano)? mentre la Gran Bretagna ha il 13% ma su quale base di Pil? I due Pil dei due stati sono distanti anni luce. Quindi il Deficit della Grecia risulta essere quantitavamente minore rispetto a quello della Gran Bretagna ma più dannoso rispetto al 2.



Insomma, per capirci meglio. Un ricco (come la GB) se lo può pure permettere, fino a un certo punto, un debito. Uno con le pezze al cul (come la Gecia) no. Giusto?
Giusterrimo. Inoltre c'è da dire che soprattutto un paese come la Greecia che ha un mercato tutto incentrato sull'import/export. Ecco anche la differenza con Spagna. Credo che da pagina 6 ci dovrebbe ssere la mia analisi economica sulla risi Greca e le differenze con l'Italia e la Spagna.
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Messaggio Da Ghinda Lun 24 Mag 2010, 16:36

Scusate se interrompo il filo del discorso, ma sto ancora ghignando e la devo condividere con voi.
Da un blog greco, con gentilissima traduzione di questo blogger La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 277752

Tempo fa Billy comprò da un contadino un asino per 100 dollari.
Il contadino gli assicurò che gli avrebbe consegnato l’asino il giorno seguente.

Il giorno dopo il contadino si recò da Billy e gli disse: “Mi dispiace ma ho cattive notizie: l’asino è morto.”
Billy rispose: “Allora dammi indietro i miei 100 dollari”
E il contadino: “Non posso, li ho già spesi”.
A quel punto Billy si fece pensieroso, poi disse al contadino: “Va bene, allora dammi l’asino morto.”
- “E che te ne fai di un asino morto, Billy?”
- “Organizzo una lotteria e lo metto come premio”
Il contadino gli disse ironico: “Non puoi vendere biglietti con un asino morto in palio”.
Allorché Billy rispose: “Certo che posso, semplicemente non dirò a nessuno che è morto”.

Un mese dopo il contadino incontrò di nuovo Billy, così gli chiese: “Come è andata a finire con l’asino morto?”
- “L’ho messo come premio ad una lotteria, ho venduto 500 biglietti a due dollari l’uno e così ho guadagnato 998 dollari”
- “E non si è lamentato nessuno?”
- “Solo il tipo che ha vinto la lotteria, e per farlo smettere di lagnarsi gli ho restituito i suoi due dollari”

Billy attualmente lavora per la Goldman Sachs.
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Messaggio Da lepidezza Lun 31 Mag 2010, 08:06


Francia,
Spagna e italiani eterni secondi





La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 Summer_fat_cat_cartoon
L'inossidabile tgcom ci racconta oggi, tra le
principali news dal mondo, della gatta soriana finita in lavatrice e
miracolosamente sopravvissuta al lavaggio ad acqua fredda grazie alla
tempestiva fleboclisi.

Fa il paio con l'altra notizia del bambino
di 2 anni che fuma 40 sigarette al giorno.

Già.Intanto,
mentre il mondo va a rotoli....

Francia,
protesta in piazza


Da Reuters
<blockquote>
Centinaia di migliaia di lavoratori hanno
manifestato oggi
in diverse città della Francia per protestare contro il progetto del
governo di alzare l'età minima per la pensione oltre i 60 anni,
nell'ambito della riforma del costoso
sistema pensionistico.
I leader dei sindacati hanno detto che
la protesta di oggi è la prima di una
lunga lotta
per difendere l'età pensionabile, che era stata
ridotta dall'ex-presidente socialista Francois Mitterrand. L'attuale governo, alle prese con il
tentativo di tenere il deficit sotto controllo, sostiene che non ci sia
altra scelta che alzarla.</blockquote>

Spagna, sciopero generale
da Swissinfo<blockquote>I
due principali sindacati spagnoli, Ugt e Comisiones Obreras (Ccoo),
hanno annunciato oggi che indiranno uno sciopero generale se le
trattative in corso con la Ceoe (la Confindustria spagnola) per
raggiungere un accordo sulla riforma del mercato del lavoro falliranno e
il governo imporrà per decreto una riforma che considerano 'lesiva'
dei diritti sociali: lo riferisce l'edizione elettronica di "El Pais".

I
sindacati hanno più volte affermato che le proposte del governo - che
mirano a ridurre il profondo divario di protezione tra i lavoratori a
tempo indeterminato e i precari, come chiede l'Fmi - vanno proprio in
quella direzione. In particolare Ugt e Ccoo lamentano che il margine di
manovra dei negoziati si è notevolmente ridotto con l'approvazione
della manovra aggiuntiva da 15 miliardi di euro presentata la scorsa
settimana dall'esecutivo.</blockquote>
....gli
italiani brillano per il loro genio.
Italiani, eterni secondi
da Asca
<blockquote>
CGIL, ''SCIOPERO GENERALE ENTRO FINE
GIUGNO''. MA RESTA SOLA
''La prossima settimana al comitato direttivo
proporro' lo sciopero generale per fine mese con manifestazioni su
base territoriali
''. Lo ha dichiarato il segretario generale
della Cgil, Guglielmo Epifani, riferendosi al comitato che si terra'
il 7, 8 e 9 giugno. Epifani, a margine di una conferenza stampa a Roma,
ha annunciato la proposta che ha come obiettivo ''quello di far
cambiare i contenuti'' della manovra varata dal Cdm di ieri.

CISL
E UIL PRENDONO LE DISTANZE.


Epifani, pero', non trova spalla
nelle altre due maggiori confederazioni sindacali. ''Il sindacato e' spaccato da diverso tempo.
E' l'undicesimo sciopero in due anni che la Cgil proclama ma non mi
pare che in tempi di crisi scioperare sia la scelta migliore. Quando c'e' la crisi lo sciopero non serve
'',
ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, entrando
all'assemblea di Confindustria.

[....]

Quanto alla Uil, ''Non mi viene nessun commento ma solo battute'' sullo
sciopero della Cgil, dice il leader Luigi Angeletti, liquidando cosi' i
cronisti che gli chiedono un commento sullo sciopero indetto ieri dal
sindacato guidato da Guglielmo Epifani contro la manovra del governo.
Anche Angeletti ha parlato entrando all'assemblea di Confindustria.


quando mancheranno i soldi per il campionato di calcio vedrete che
rivoluzione in questo paese!


http://informazionescorretta.blogspot.com/.
</blockquote>
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Messaggio Da lepidezza Lun 14 Giu 2010, 09:36

La cosidetta“operazione salvataggio” della Grecia o“aiuto” del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea e' una bastonata collettiva ai cittadini greci. ' La Grecia non si troverebbe in questa situazione se non avesse gia' perduto la sua sovranita'. Come l'hanno persa sotto i colpi del mercato finanziario mondiale, tutti gli altri Stati Europei. E la perdita coincide nella consegna del suo debito alla speculazione finanziaria internazionale.

Vedremo cosa succedera' ad altri due governi “socialisti”, Spagna e Portogallo, che stanno anticipando le mosse per evitare di trovarsi nella stessa situazione della Grecia. Ma le anticipano obbedendo alle direttive della finanza internazionale adottate dall'Unione Europea. Il che significa che la loro situazione s'aggravera' comunque, e il servizio sul debito, imposto dagli speculatori, diventera' sempre piu' grave. Perche'?

Semplicemente perche' non si puo' trovare una soluzione all'interno della logica che ha prodotto il disastro della finanza mondiale, ai cui inizi (inizi, non fine) stiamo assistendo.
Diranno, i giornali e le tv, che e' colpa dei greci, degli spagnoli, dei portoghesi, poi degli italiani, che vivono “al di sopra delle loro possibilita'”.

E i gonzi ci crederanno, aiutati in questo dagli economisti di regime (quasi tutti) che hanno magnificato la truffa, essendone ampiamente remunerati.
La storia vera e' un'altra. E' la storia dell'Impero di questi ultimi 20 anni.
Che ha imposto al mondo intero la sua globalizzazione. E cos'e' stata, in sostanza, la globalizzazione americana? Un trucco, inventato dall'elite finanziaria americana (protetta e fortificata dal dollaro come moneta mondiale, ) per costringere il mondo intero a pagare il suo debito, estero e di bilancio. Un popolo, quello americano (e quello delle elites dei paesi ricchi e dei paesi meno ricchi) e' divenuto a tal punto consumatore compulsivo da essere ormai incapace di risparmiare diventando debitore cronico inguaribile. In primo luogo le classi medie americane.
Tutto e' stato fatto per tenerle (per tenerci) al guinzaglio con uno smodato livello di consumi, cioe' con un parossistico indebitamento. Il risparmio interno americano e' da tempo con segno negativo (consumi che superano i redditi).
Chi paga? Paghera' il resto del mondo.
Come?
Attraverso la deregulation: la piu' gigantesca e spregiudicata manovra di raggiro violento mai tentata nella storia umana.
In cosa e' consistita la manovra?

Nel consegnare ai mercati (a Wall Steet, che e' il mercato numero uno) gli strumenti per determinare, dall'esterno, le politiche economiche dei singoli paesi. E come si fa?

Acquistando i titoli di debito di quei paesi, mettendoli in vendita e determinando i
tassi d'interesse per il loro servizio. E' cosi' che tutti gli Stati sono diventati debitori, chi piu', chi meno. Non solo: debitori impossibilitati a pagare e costretti a indebitarsi ulteriormente presso gli stessi strozzini. Per fare questo serviva pero' un trucco preliminare: rendere le Banche Centrali del tutto indipendenti dai rispettivi governi e privatizzarle. In tal modo le Banche Centrali hanno lavorato per costringere i governi a sottomettersi ai
mercati finanziari. Quindi qualche centinaio di persone, mai elette da nessuno, ha stretto una miriade di lacci attorno al collo dei popoli.

Quando i mercati finanziari sono crollati per conto proprio, ecco questa gang mondiale correre in soccorso alle banche truffatrici per salvarle. Con cosa? Con prestiti pubblici, pagati dai cittadini, a tassi quasi nulli.
Ma le banche truffatrici, cosi' salvate, non hanno allargato il cappio con cui tenevano e tengono impiccati gli Stati ex sovrani. Che ora vanno in bancarotta uno dietro l'altro. E, per non andare in bancarotta, impongono misure
restrittive drammatiche sui redditi della gente comune e sui servizi vitali per la popolazion
e.

Cioe': per tenere in vita la speculazione selvaggia, che ha prodotto mondialmente, in questi ultimi decenni, un trasferimento netto di ricchezza dai poveri verso i ricchi attorno al 20% del Pil mondiale, si impoveriscono ancora gli strati piu' poveri della popolazione.
Il rigore viene imposto non agli speculatori, ma ai cittadini.


Si spezza un patto sociale creando le condizioni per una esplosione di conflitti, dal quale sperano, sempre loro, di uscirne con soluzioni autoritarie.
C'e' una soluzione (ma non la si sente proporre dai sindacati, dai partiti che dovrebbero essere di sinistra, dalle opposizioni).
1)Nazionalizzare il debito degli Stati e sottrarlo ai mercati finanziari. Il Giappone l'ha fatto, l'Argentina anche: entrambi ne sono usciti benissimo.

2)Rinazionalizzare le Banche Centrali e' la seconda mossa indispensabile.

3)Respingere la decisione europea di inasprire i controlli degli Stati da parte dei mercati finanziari.


E' la fine dell'Europa, dell'euro? Niente affatto. E' la fine della truffa.
In ogni caso chi agita questi spauracchi dovrebbe sapere che questo meccanismo e' gia' al collasso, e non lo salvera' neppure la somma di sacrifici che si richiedono ai popoli incolpevoli e raggirati.
Hanno ragione i greci che dicono: “non pagheremo”. Questa e' la
risposta che deve risuonare in ogni piazza d'Europa.

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Messaggio Da Ghinda Lun 14 Giu 2010, 15:40

Sì, certo: l'unica soluzione vera al problema sarebbe smetterla di privatizzare i guadagni e socializzare le perdite. Ma ti pare che questa sia la tendenza del nostro paese? Tranquillo, Lepi, tanto lo sanno benissimo tutti gli italiani che è colpa degli immigrati clandestini**, no?

**per chi mi conoscesse proprio, trattasi di ironia. E' che in queste occasioni mi torna sempre alla mente un geniale episodio dei Simpson dove il sindaco giustificava l'aumento delle tasse con la frase "è colpa degli immigrati clandestini" (a dimostrazione del fatto che sì, noi c'abbiamo la Lega - che chiulo - ma non è che il resto del mondo se la passi diversamente).
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Messaggio Da lepidezza Mar 05 Ott 2010, 13:22

l'ideale sarebbe offrire un quadro più ampio.
C'è un sacco di gente che ha capito che le cose non vanno e si sta organizzando.Qual'è il limite di questa esperienza: che sono moltissime in Italia le "alternative" di liste comunali autonome, movimenti..sono centinaia e centinaia.Il problema qual'è? E' che ciascuna di queste Alternative vede un pezzo del problema, un pezzo del mosaico.Quello che manca ancora è costruire una visione di insieme.E trasformarlo in un discorso politico.Che lo trasformi in reale rappresentanza nelle istituzioni.
Nel Parlamento.
E fondamentale capire che o ci riuniamo e trasformiamo questa miriade di esperienze in alternative che avviano la transizione in un programma politico o sarà una sconfitta.Perchè arriverà prima la crisi. E sarà una crisi devastante dal punto di vista democratico.Perchè quelli che hanno il potere sono in gran parte stupidi e incolti, ma non sono tutti stupidi e incolti.C'è già chi pensa e sa già sa che LORO gestiranno la penuria di beni.
Loro, questi pochi,sanno che verrà il momento in cui loro stessi gestiranno la penuria.
Ad un certo punto ci diranno:"Non è colpa nostra se non c'è più energia per tutti.Non è colpa nostra se non c'è più petrolio per tutti." Già lo dice Marchionne:"non c'è più salario per tutti rinunciamo al salario per tutti, non è mica colpa mia, se vogliamo essere concorrenziali...dobbiamo fare in questo modo."
Lo faranno anche coi beni.Ci selezioneranno e ci diranno: a te spetta un viaggio aereo alla settimana,a te spetta una vacanza di sette giorni, a te 5 litri di benzina.
Un bellissimo saggio di kenneth moore, giornalista americano dice proprio questo:Attenzione che ci stanno preparando un epoca in cui saranno Loro a razionare i beni limitati che saranno disponibili.Come succede coi paesi in via di sviluppo.
Sull'Herald Tribune un articolo di un economista americano sosteneva che la Grecia è stata salvata da 113 miliardi erogati dagli altri paesi europei, in gran parte la Germania,ma il meccanismo del ripiano del debito della Grecia le costerà in 3 anni 154 miliardi di euro.
Cioè tu chiedi ai greci di svenarsi,ridurre le loro pensioni,ridurre gli ospedali,le scuole,i consumi.
Ci sono intere vie di Atene che chiudono, non singoli negozi,300 mila impiegati nella capitale che perderanno il posto di lavoro.Allora chiedi loro di fare questo sacrificio per pagare il debito ,sapendo che fra tre anni devono pagare un 15% di interessi sul debito che hanno acquisito?
Cosa vuol dire? Che la grecia, il governo greco ormai non conta più niente , non decide lui, decidono i mercati.Decide la Goldman sachs( o sucks)all'inizio e poi i mercati.
L'esempio greco riguarda i comuni per lo stesso meccanismo.Lo stato italiano non ha più soldi da erogare alle comunità locali.
I comuni devono ridurre i servizi.
Come se ne esce?
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La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 Empty Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?

Messaggio Da mambu Mar 05 Ott 2010, 14:02

Fino a qualche anno fa ce ne sbattevamo perché queste cose (la finanza che vincola le politiche economiche e sociali di un paese) riguardavano paesi lontani, dell'Africa o dell'America meridionale
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Messaggio Da lepidezza Mar 05 Ott 2010, 14:05

perchè dici che adesso ce ne interessiamo?
Io fatico come una bestia a capire come mai non se ne parli in maniera più chiara
Invece questi argomenti non finiscono sull'agenda ..non ci entrano proprio.
Il fatto s'è svegliato ieri..
il manifesto?
Perchè è tutto così lontano complesso da convincermi ad ignorarlo e preoccuparmene?

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Messaggio Da lepidezza Mer 06 Ott 2010, 14:34

Cioè tu chiedi ai greci di svenarsi,ridurre le loro pensioni,ridurre gli ospedali,le scuole,i consumi.
Ci sono intere vie di Atene che chiudono, non singoli negozi,300 mila impiegati nella capitale che perderanno il posto di lavoro.Allora chiedi loro di fare questo sacrificio per pagare il debito ,sapendo che fra tre anni devono pagare un 15% di interessi sul debito che hanno acquisito?
Cosa vuol dire? Che la grecia, il governo greco ormai non conta più niente , non decide lui, decidono i mercati.Decide la Goldman sachs( o sucks)all'inizio e poi i mercati.
L'esempio greco riguarda i comuni per lo stesso meccanismo.Lo stato italiano non ha più soldi da erogare alle comunità locali.
I comuni devono ridurre i servizi.
Come se ne esce?


La soluzione è sottrarci al ricatto bancario.
Una delle cose che nessuno spiega è il signoraggio bancario.
Che è l'origine di tutto questo disastro.
La nazionalizzazione della Banca Italiana dovrebbe far parte del programma di queste alternative.
Perchè quasi nessuno sa che la Banca d'Italia è privata.
Ed è di proprietà di Banco S.Paolo ,Unicredit etc.
Noi compriamo con il loro denaro.
Non siamo sovrani per niente.
Quindi una delle cose che potremmo inziare a dire è:liberiamoci del ricatto bancario.
In italia al quadrato, ma ovunque è una associazione a delinquere.
La struttura finanziaria mondiale è una truffa colossale.
l'America ha portato l'intero mondo nel disastro producendo i cosidetti subprime.
Come facevano a produrre denaro?
Loro dicevano:"estendiamo i crediti per l'acquisto delle case!Chiunque lo voglia, glielo diamo."
Non si preoccupavano di sapere se sarebbe stato pagato,l'essenziale era (per la Goldman Sacks o Lemhan Brothers) poter dire: "Nel mio portafoglio io ho 20 miliardi di capitale!"
Tutto fasullo ovviamente,ma siccome i conti lì si fanno ogni 3 mesi il discorso era:
"Io presento il bilancio,ogni 3 mesi ho una valanga di denaro che arriva e che cosa faccio,? Le mie azioni aumentano e i capitali di tutto il mondo vanno a finire su goldman sacks e lemhan broters.
Perchè tu, sulla base di questa truffa, ai tuoi beni gli assicuri un interesse altissimo.
Tutto il mondo è andato a investire su wall street che stava truffando quello americano e il popolo di tutto il mondo.

la lemhan è fallita..
la Goldman è rimasta da sola.

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Messaggio Da Ghinda Sab 06 Nov 2010, 11:56

Sempre sul tema "Doohnibor", ossia del togliere ai poveri per dare ai ricchi...

Ora tocca all'Irlanda WUB
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Messaggio Da mambu Sab 06 Nov 2010, 13:42

Ghinda ha scritto:Sempre sul tema "Doohnibor", ossia del togliere ai poveri per dare ai ricchi...

Ora tocca all'Irlanda La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 698128

bei tempi quando ci spiegavano che dovevamo fare tutti come l'Irlanda La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 953427

attirare investimenti eliminando tasse e tenendo basso il costo del lavoro grazie al controllo dell'inflazione con rigida politica monetaria.

la mitica curva di Laffer non ha mai avuto una realizzazione pratuica, ha sempre creato disastri, ma chissà come continuano a propagandarla.

Si appellassero alla potenza della magia farebbe miglior figura La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 661249
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Messaggio Da lepidezza Sab 06 Nov 2010, 14:09

no spiegatemi perchè gli Usa stampano( ancora oggi) trilioni di dollari perchè i titoli e quindi il debito più imponente del mondo non glielo paga più manco la Cina e la fed stabilisce che sono i popoli europei a pagare in diritti indennità e welfare ciò che banche conniventi e governi hanno permesso in nome del liberismo più sfrenato.

Come fanno a parlarci di ripresa e crescita?
ma su quali basi?
non siamo scollegati dal resto del mondo..
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Messaggio Da lepidezza Mer 12 Gen 2011, 11:02

La Lega Nord e Bossi fanno la voce grossa sul "federalismo", ma è sulla politica economica che si gioca la partita decisiva e da cui dipende la vita del governo Berlusconi. Tremonti solo tre anni fa vestiva ancora i panni ammiccanti del critico della globalizzazione, della "gabbia di ferro" di Maastricht, e anche dell'ideologia liberoscambista. Oggi, da Ministro, veste quelli del rigorismo fiscale e monetario.
l'analisi di Tremonti, ovvero la sua analogia col videogame («E' come vivere in un videogame. Compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito ne spunta un altro più forte del primo»), è assolutamente calzante. Siamo alle porte di un nuovo crack finanziario, che avrà questa volta come epicentro l'Europa, grazie al mix esplosivo dell'implosione dei debiti pubblici e di quelli del sistema bancario , la qual cosa metterebbe a repentaglio la sopravvivenza della moneta unica

Morale della favola: quasi quattro anni dopo lo scoppio della crisi, non solo non ne siamo fuori (come va blaterando Berlusconi), ma ci ritroviamo al punto di partenza, alle prese col rischio di crack ancor più devastanti.

Nell'anno del Signore 2011 (dati del Hudson Institute di Washington) nella sola eurozona verranno messi in vendita, circa 800 miliardi di euro di titoli pubblici, compresi quindi i cosiddetti "virtuosi", Germania e Francia in testa, che da soli emetteranno 389 miliardi. Ai titoli pubblici che attenderanno di essere acquistati vanno aggiunti i 400 attesi dalle banche. In tutto fa circa 1.200 miliardi. Una cifra già di per sé astronomica.

Il 2011 sarà dunque, sotto questo profilo, un anno terribilis per tutto l'Occidente imperialista.
Il Berlusconi sa che il suo destino, e il consenso di cui va tanto fiero, già agli sgoccioli per le infinite mancate promesse, si gioca tutto su questo fronte, sul fronte della crisi economica, di ciò che riuscirà a fare per rilanciare un ciclo economico in depressione. Le cartucce dell'ottimismo sono ormai bagnate. Il suo stesso blocco sociale si attende una svolta, mentre nel paese cominciano a vedersi i lampi di un nuovo conflitto sociale. Non ci vuole molto per comprendere che Berlusconi non riuscirà a farla franca anche stavolta e che sarà travolto, con o senza "ribaltone", con o senza elezioni anticipate.

Il guaio è che diventa davvero probabile che il suo successore sia proprio l'attuale Ministro dell'Economia, che oltre ad essere l'uomo dei poteri forti europei (leggi i banchieri), piace agli antiberlusconiani, ai leghisti e ora anche ai transfughi finiani. Di fatto, quello attuale, dati i poteri esorbitanti del Ministero dell'Economia (dopo che il centro-sinistro Prodi concentrò in un unico Ministero quelli del Bilancio, del Tesoro, delle Finanze e dei Lavori pubblici), è già un governo Tremonti, dove il Cavaliere è ridotto a fare la parte della comparsa.

Da Tremonti a Tremonti quindi, e nessuna svolta, poiché, come diceva Mario Missiroli «una roba seria non si può fare, che ci conosciamo tutti».

Moreno Pasquinelli
Fonte: http://sollevazione.blogspot.com
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Messaggio Da lepidezza Lun 09 Mag 2011, 10:48

ghinda dove sei?
MICHAEL SNYDER
Economic Collapse

La crisi del debito greco è sul punto di andare fuori controllo? Secondo Der Spiegel, il governo della Grecia sta considerando di lasciare l’Euro e ripristinare la propria moneta. Se accadesse, i mercati finanziari mondiali precipiterebbero nel caos e questo potrebbe significare la fine dell’euro come divisa paneuropea. Ma il governo greco deve comunque fare qualcosa per risolvere il problema del debito. A questo punto, la Grecia ci sta letteralmente affondando dentro. Le emissioni di obbligazioni a 10 anni hanno raggiunto uno strepitoso rendimento del 15,51%. Non c’è modo che tutto questo possa essere sostenibile, anche nel breve termine.

La Grecia sta andando velocemente in bancarotta. Anche se adottasse delle misure brutali di austerity, il debito continuerebbe a esplodere. Ci sono proteste contro il governo quasi ogni giorno e la Grecia è nel caos. Sfortunatamente, siccome la Grecia fa parte dell’euro, non può stampare moneta per cercare di uscire dallo stato di crisi. Ci sono delle indiscrezioni secondo cui la Grecia sta pensando di lasciare l’euro e tutto ciò sarebbe un grosso problema per l’intero sistema finanziario.

Un recente articolo uscito su Der Spiegel ha ancora una volta portato questi rumors in superficie. Der Spiegel riferisce di avere alcuni documenti segreti del governo greco che discutono il progetto di lasciare l’euro. Der Spiegel dichiara inoltre che una riunione segreta sulla crisi si è tenuta venerdì in Lussemburgo.


La Grecia è davvero in una posizione critica; andranno in bancarotta se rimarranno nell’euro e ci andranno comunque se lo lasceranno.

Nel frattempo, le proteste antigovernative continuano. Il popolo greco non è contento. L’economia greca sta andando a pezzi come un vestito da 20 dollari. La Grecia potrebbe essere la scintilla che farà scoppiare il panico finanziario che si estenderebbe in tutt’Europa.

Non è solamente la Grecia che sta affrontando una terribile crisi debitoria. I problemi finanziari in Europa sono diffusi in tutto il continente.

Molti Americani sono ossessionati dalla morte del dollaro USA, ma la verità è che c’è una forte possibilità che l’euro collassi ancor prima.

Teniamo un occhio sull'Europa. La crisi europea del debito potrebbe far sprofondare l’intero sistema finanziario nel caos in qualsiasi momento. Le cose non sono assolutamente stabili come sembrano.



Micheal Snyder

Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com/

Link: http://theeconomiccollapseblog.com/archives/the-greek-debt-crisis-escalates-is-greece-threatening-to-leave-the-euro
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Messaggio Da lepidezza Gio 10 Nov 2011, 12:10

DI GREG PALAST
www.gregpalast.com
COME GOLDMAN HA SACCHEGGIATO LA GRECIA
La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 Goldman_sachs_fraud_826985
Ci è stato detto che l’economia greca è andata a pezzi per via di un mucchio di sputaolive, ingurgitatori di ouzo e di scansafatiche greci che si rifiutano di lavorare per due giornate di fila, vanno in pensione quando sono ancora adolescenti con sussidi da pascià e che hanno fatto bisboccia con la spesa sociale usando il denaro preso a prestito. Ora che il conto va pagato e i greci lo dovranno fare con tasse più alte e tagli al loro superfluo stato sociale, si rivoltano, urlano nelle strade, sfasciano le finestre e bruciano le banche.

Non me la bevo. Non me la bevo per il documento segnato dalla scritta "DISTRIBUZIONE RISERVATA".

Mi fermo all’atto di accusa: la Grecia è la scena di un delitto. Il popolo è vittima di una frode, di una truffa, di una febbre e di una fandonia. E – coprite le orecchie dei bambini – una banca di nome Goldman Sachs ha in mano la pistola che ancora scotta.

********

Quello che segue è un adattamento di un estratto da “Vultures' Picnic”, il nuovo libro di Greg Palast in uscita la prossima settimana, la ricerca di un investigatore sugli scrocconi del petrolio, i pirati del potere e i bari dell’alta finanza.

********

Nel 2002 Goldman Sachs acquistò segretamente 2,3 miliardi di debito del governo greco, lo convertì in yen e in dollari, e poi lo rivendette immediatamente alla Grecia.

Goldman prese una grossa somma in questo scambio.

Goldman era così stupida?

Goldman è stupida, come una volpe. Lo scambio era una fregatura, con Goldman che stabilì un fasullo e ridicolo tasso di cambio per la transazione. Perché?

Goldman fece un accordo segreto con il governo greco allora in carica. Il gioco: nascondere un forte passivo di bilancio. La finta perdita di Goldman era allo stesso tempo un finto guadagno del governo greco.

Goldman andrebbe avuto indietro le sue “perdite” concedendo al governo un prestito a tassi da usuraio.

Con questo folle e costoso raggiro, il governo di destra fautore del libero mercato fu in grado di poter dire che il suo deficit non aveva mai sorpassato il tre per cento del PIL. Forte. Una cosa sporca, ma davvero abile.

Ma le fandonie non costano poco, di questi tempi: oltre al pagamento per gli interessi assassini, Goldman imputò ai greci più di un quarto di miliardi di dollari di tasse.

Quando salì al potere il nuovo governo dei socialisti di George Papandreou, aprirono i bilanci e i pipistrelli di Goldman se ne volarono via. Gli investitori andarono su tutte le furie, chiedendo così tassi di interesse iperbolici per prestare altri soldi in modo da restituire questo debito.

I possessori delle obbligazioni greche, terrorizzati, corsero ad acquistare un’assicurazione sulla possibile bancarotta del paese. Il prezzo per le assicurazioni dei bond, chiamate credit default swap (o CDS), salì anch’esso alle stelle. Chi ha fatto un bel po’ di soldi vendere i CD? Goldman.

E questi paracaduti marci, i CDS venduti da Goldman e da altri? Non sapevano che stavano passando ai propri clienti degli stronzoli placcati in oro?

Si tratta di una specialità di Goldman. Nel 2007, mentre le altre banche stavano vendendo i CDS e i CDO sospetti, Goldman tenne una posizione “short” contro questi titoli. Infatti, Goldman stava scommettendo che i suoi "prodotti" finanziari sarebbero finiti nel cesso. Goldman riuscì a incassare un altro mezzo miliardo di dollari con loro imbroglio sullo "short".

Ma, invece di ammanettare il CEO di Goldman, Lloyd Blankfein, e portarlo in parata in una gabbia per le strade di Atene, stiamo dando la colpa al popolo greco, la vittima della frode. Cornuto e mazziato. Lo spread sulle obbligazioni greche (il termine usato per il premio di rischio pagato sul debito corrotto della Grecia) è ora salito a – tenetevi pronti – 14.000 dollari per family all’anno.

L’Euro-nazione, il memo segreto Geithner memo e l’Ecuador connection

Perché il governo greco ha affidato il suo destino nelle mani viscide di Goldman? Che diavolo c’era nel documento "RISERVATO"? E perché sono dovuto andare a Ginevra per ottenerlo, per gettarlo di fronte al Direttore Generale dell’OMC per l’autenticazione, un banchiere francese inquietante su cui non proverei neppure a sputarci sopra, per poi dirigermi a Quito per condividerlo con il grato Presidente dell’Ecuador?

Per darvi tutte le risposte, ho dovuto scrivere un libro, “Vultures' Picnic––in Pursuit of Petroleum Pigs, Power Pirates and High-Finance Fraudsters”.

Ma se voi leggete le mie storie sul Guardian o guardando i miei report su BBC Newsnight, saprete i fatti; ma voglio davvero farvi entrare nelle indagini, passare da un continente all’altro e seguirmi per potervi offrire una visione d’insieme delle Bestie. Le Bestie e le loro mogli da esposizione, i loro fattorini delle agenzie di intelligence, i concubini politici e i picchiatori. E dietro, c’è un sacco di divertimento se non vi fa venire la pelle d’oca.

**********************************************

Fonte: Lazy Ouzo-Swilling, Olive-Pit Spitting Greeks Or, How Goldman Sacked Greece

La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda? - Pagina 6 Economic_airplane_crash_351885
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Messaggio Da lepidezza Sab 12 Nov 2011, 15:19

mambu ha scritto:Fino a qualche anno fa ce ne sbattevamo perché queste cose (la finanza che vincola le politiche economiche e sociali di un paese) riguardavano paesi lontani, dell'Africa o dell'America meridionale

esattamente mambu.
Stesso meccanismo del debito applicato nei paesi "in via di sviluppo"con la cessione di materie prime e privatizzazione dei tesori di famiglia in cambio di riduzione debito e aiuti finanziari.

ma oggi ho trovato anche questo e adesso è evidente che l'esperimento sulla Grecia dovrebbe insegnarci qualcosa mentre gioiamo per la caduta di B e la nomina di napolitano.
Stesso schema in Italia come in Grecia. war war war war war war war war war war war war war war war

I greci sono spacciati, non possiamo far più nulla. Dobbiamo lasciarli andare e vederli morire, come fossimo i pochi che sono riusciti a salire sull’ultima scialuppa rimasta e che devono rassegnarsi ad abbandonare gli altri naufraghi ai pescecani che li stanno già dilaniando. Lo so, è orrendo allontanarsi mentre quelli urlano da non poter sopportare. Non abbiamo scelta

I criminali dall’Unione Europea, , hanno firmato la condanna a morte dei greci nel summit europeo del 26 ottobre, dove all’insaputa della stampa e delle televisioni la seguente clausola è stata imposta di forza ad Atene:

La giurisdizione legale sui titoli di Stato greci ancora in circolazione (cioè non ripagati) passa dalla sovranità greca a quella inglese.

Traduco: la Grecia non è più padrona del proprio debito, che da ora è gestito legalmente dalla Corona britannica sotto leggi britanniche.

Conseguenze: Primo, la Grecia può essere ora trascinata in tribunale dai suoi creditori senza poter esercitare uno straccio di difesa sovrana con le proprie leggi. Parlamento e giustizia greci valgono ormai meno di nulla. Secondo, la Grecia in questo modo non potrà più rinegoziare il proprio debito per salvare la nazione. Non lo potrà fare né in Euro, né in Dracme (cioè proporre ai creditori di accontentarsi di rimborsi inferiori in Euro o di rimborsi in Dracme). Infatti non è più legalmente proprietaria del suo debito, e verrebbe massacrata dai creditori che per farlo userebbero le leggi di un altro Paese (notoriamente e sfacciatamente pro-business).
Ma questo significa soprattutto che NON PUO’ PIU’ ABBANDONARE L’EUROZONA, perché la condizione essenziale del default sovrano è di poter poi dire al mondo intero: “Rinegozio il MIO debito alle MIE condizioni e con la MIA moneta”. L’hanno chiusa dentro a chiave, hanno buttato la chiave, e lì deve morire. Fermi: parliamo di sofferenze vere, gente vera, oggi, e destini troncati. Crimini contro l'umanità.

La cosa che fa urlare di furia è anche che fra l’altro questa condanna a morte gli è stata imposta in cambio di un pacchetto di aiuti che sono proprio ciò che ne torturerà l’economia lentamente fino al decesso, perché sono le… famose misure di austerità che sono oggi piombate anche qui da noi. I greci sono perduti.

Mi rimane solo una magrissima speranza: che il sadismo franco-tedesco, dopo aver macellato milioni di famiglie greche, irlandesi, portoghesi e italiane, inizi a divorare se stesso, collassando anche la scialuppa dove troneggiano Francia e Germania, che forse comincinano già ora a rendersene conto.

E rimaniamo noi su quella scialuppa, ancora interi, adulti vaccinati, che messi di fronte alla fine dei vostri figli state lì inermi, laureati, diplomati, occupati, macchinati, Ipaddati, pensate ma cosa possiamo fare?”. Cosa potete fare? Se non sapete difendervi per sopravvivere allora schiattate.Come carne da pescecani.

Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
Link: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=267
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Messaggio Da Amantide_Religiosa Sab 12 Nov 2011, 15:41

scusate, ma i greci, italiano e altri, hanno qualche responsabilità per questo "crimine contro l'umanità" oppure no?! No perchè si sta facendo un paragone che sinceramente a me non piace. Troppo facile piangere e fare la vittima dopo che hai magniato e sperperato i soldi con i tuoi "amici" e vari bussiness.

_________________________________
""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
Yes Minister! :neve:
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