La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
lepidezza ha scritto:sophia ,credimi ho in coda le tue e le altre mie domande.![]()
ho scoperto di recente cosa fossero i CDS
nonho alcuna competenza in economia..quindi soccorrimi !o abbattimi!
![]()
devo trovare qualcuno di voi che mi aiuti a finire il puzzle..
l'assassino è il maggiordomo americano?
la grecia è un diversivo o è una copertura per salvare il culo?
e perchè deve pagare tutto il mendicante senza un soldo?
la notte porta consiglio..
aiutooooooooo
RESISTI



Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Ti porto i sali...e la verdura che non centra ...Bess ha scritto:lepidezza ha scritto:sophia ,credimi ho in coda le tue e le altre mie domande.![]()
ho scoperto di recente cosa fossero i CDS
nonho alcuna competenza in economia..quindi soccorrimi !o abbattimi!
![]()
devo trovare qualcuno di voi che mi aiuti a finire il puzzle..
l'assassino è il maggiordomo americano?
la grecia è un diversivo o è una copertura per salvare il culo?
e perchè deve pagare tutto il mendicante senza un soldo?
la notte porta consiglio..
aiutooooooooo
RESISTI![]()
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sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Ohilà, ribuongiorno
Scusate se scompaio e riappaio ma sto connessa solo qualche oretta al mattino. Riprendo un attimo le fila del discorso. Se qualche economista vero mi leggerà chiedo perdono anticipatamente per le semplificazioni, ma sono solo una che da qualche tempo in qua ha sostituito i thriller con i report economici...
Partiamo dal debito sovrano: sono quelli che noi chiamiamo bot, cct e simili. Gli inglesi li chiamano bond, i tedeschi bund... insomma, quella roba lì. In pratica, lo stato ha bisogno di più soldi rispetto a quelli che incamera con tasse dirette e indirette e quindi "chiede in prestito" soldi. Ti vende un foglio di carta - ora manco quello, solo numerini - dove c'è scritto che se tu gli dai 10 euro lui a scadenza te ne ridà 10 più un tot. Oppure, come accade coi bot, tu gliene dai 10 meno un tot e lui a scadenza te ne torna dieci. Più lunga è la scadenza, più corposo sarà il "tot". Più l'economia è percepita come solida e l'inflazione bassa, meno corposo sarà il suddetto. A ogni scadenza, trimestrale o ventennale che sia, teoricamente lo stato rimborsa i soldi. In realtà emette nuovo debito a copertura del vecchio debito.
I CDS cosa sono? Un'assicurazione: tu compri debito da uno stato, ma c'è sempre il rischio più o meno remoto che lo stato non ti rimborsi i dindi alla scadenza. Allora cosa fai? Acquisti contestualmente una polizza che ti assicura contro il rischio di fallimento dello stato "credit default swap" appunto. Se chi compra il CDS è lo stesso che compra il bond, la cosa più o meno si regge in piedi (tenere a mente questo punto che poi ci torno): compro il rischio e cerco contestualmente quanto posso di pararmi il culo). Chi vende i CDS? Gigantesche compagnie assicurative che guadagnano sulla paranoia e campano finché nessuno fallisce. Dovessero veramente rimborsare i CDS starebbero nella merda come e più dello stato in fallimento.
La madre di tutti i casini: sei obbligato a possedere titoli di stato equivalenti ai cds che compri? NO! Ossia, puoi non comprare bot, ma comprare cds. Che te ne fai di una polizza contro il rischio se non stai rischiando? Nulla, direste voi. Eh, no... Se tu compri quando il rischio è basso, allora anche il cds lo paghi poco. Sale il rischio? Sale il valore del tuo cds. Lo rivendi e ti sei incamerato un sacco di soldi. Come sale il rischio? Sale quando un paese perde fiducia sui mercati. E come la perde? Perché Moody's o S&P dicono che non è più tanto affidabile. Le agenzie di rating sono enti sovranazionali composti da santi, onesti e indipendenti? No, sono private e proprietà di più o meno gli stessi che speculano sui CDS. Et voilà, abbiamo sfornato quella che ormai molti economisti chiamano "l'arma di distruzione finanziaria di massa". 1) compro i titoli di un paese indebitato a minchia ma protetto da un'area economica forte; 2) pago i miei burattini perché dicano che il paese indebitato a minchia sta ancora più a minchia e c'è il rischio che non riesca a onorare - in parte o in tutto - gli impegni; 3) selfulfilling prophecy: i boccaloni corrono dietro ai burattini e NON comprano più il debito dello stato inguaiato alle aste in corso. Ergo, lo stato inguaiato ora è VERAMENTE incapace di onorare i suoi debiti. Per convincere gli acquirenti, quindi, è costretto ad alzare tantissimo il famoso "tot" - l'interesse sul debito sovrano. Per fare un esempio, qualche settimana fa sui bond greci i potenziali compratori pretendevano il 19% di interesse (in un'area economica come quella europea che attualmente è in deflazione. In pratica, un suicidio per 4-5 generazioni di greci). Contestualmente allo schizzare verso l'alto degli interessi sul debito, schizza anche il valore delle polizze assicurative, ossia dei cds. A questo punto gli avvoltoi vendono e vanno a ricominciare il giochetto da un'altra parte (Spagna e Portogallo stanno preparando le mutande di ferro...).

Scusate se scompaio e riappaio ma sto connessa solo qualche oretta al mattino. Riprendo un attimo le fila del discorso. Se qualche economista vero mi leggerà chiedo perdono anticipatamente per le semplificazioni, ma sono solo una che da qualche tempo in qua ha sostituito i thriller con i report economici...
Partiamo dal debito sovrano: sono quelli che noi chiamiamo bot, cct e simili. Gli inglesi li chiamano bond, i tedeschi bund... insomma, quella roba lì. In pratica, lo stato ha bisogno di più soldi rispetto a quelli che incamera con tasse dirette e indirette e quindi "chiede in prestito" soldi. Ti vende un foglio di carta - ora manco quello, solo numerini - dove c'è scritto che se tu gli dai 10 euro lui a scadenza te ne ridà 10 più un tot. Oppure, come accade coi bot, tu gliene dai 10 meno un tot e lui a scadenza te ne torna dieci. Più lunga è la scadenza, più corposo sarà il "tot". Più l'economia è percepita come solida e l'inflazione bassa, meno corposo sarà il suddetto. A ogni scadenza, trimestrale o ventennale che sia, teoricamente lo stato rimborsa i soldi. In realtà emette nuovo debito a copertura del vecchio debito.
I CDS cosa sono? Un'assicurazione: tu compri debito da uno stato, ma c'è sempre il rischio più o meno remoto che lo stato non ti rimborsi i dindi alla scadenza. Allora cosa fai? Acquisti contestualmente una polizza che ti assicura contro il rischio di fallimento dello stato "credit default swap" appunto. Se chi compra il CDS è lo stesso che compra il bond, la cosa più o meno si regge in piedi (tenere a mente questo punto che poi ci torno): compro il rischio e cerco contestualmente quanto posso di pararmi il culo). Chi vende i CDS? Gigantesche compagnie assicurative che guadagnano sulla paranoia e campano finché nessuno fallisce. Dovessero veramente rimborsare i CDS starebbero nella merda come e più dello stato in fallimento.
La madre di tutti i casini: sei obbligato a possedere titoli di stato equivalenti ai cds che compri? NO! Ossia, puoi non comprare bot, ma comprare cds. Che te ne fai di una polizza contro il rischio se non stai rischiando? Nulla, direste voi. Eh, no... Se tu compri quando il rischio è basso, allora anche il cds lo paghi poco. Sale il rischio? Sale il valore del tuo cds. Lo rivendi e ti sei incamerato un sacco di soldi. Come sale il rischio? Sale quando un paese perde fiducia sui mercati. E come la perde? Perché Moody's o S&P dicono che non è più tanto affidabile. Le agenzie di rating sono enti sovranazionali composti da santi, onesti e indipendenti? No, sono private e proprietà di più o meno gli stessi che speculano sui CDS. Et voilà, abbiamo sfornato quella che ormai molti economisti chiamano "l'arma di distruzione finanziaria di massa". 1) compro i titoli di un paese indebitato a minchia ma protetto da un'area economica forte; 2) pago i miei burattini perché dicano che il paese indebitato a minchia sta ancora più a minchia e c'è il rischio che non riesca a onorare - in parte o in tutto - gli impegni; 3) selfulfilling prophecy: i boccaloni corrono dietro ai burattini e NON comprano più il debito dello stato inguaiato alle aste in corso. Ergo, lo stato inguaiato ora è VERAMENTE incapace di onorare i suoi debiti. Per convincere gli acquirenti, quindi, è costretto ad alzare tantissimo il famoso "tot" - l'interesse sul debito sovrano. Per fare un esempio, qualche settimana fa sui bond greci i potenziali compratori pretendevano il 19% di interesse (in un'area economica come quella europea che attualmente è in deflazione. In pratica, un suicidio per 4-5 generazioni di greci). Contestualmente allo schizzare verso l'alto degli interessi sul debito, schizza anche il valore delle polizze assicurative, ossia dei cds. A questo punto gli avvoltoi vendono e vanno a ricominciare il giochetto da un'altra parte (Spagna e Portogallo stanno preparando le mutande di ferro...).
Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Puntata 2: come ha reagito l'Europa?
Ha tirato fuori un sacco di soldi per garantire i debitori della Grecia. E' stata una buona idea? Sì e no. Sì, nel senso che si dà l'idea del "tutti per uno, uno per tutti" e "chi tocca il mio fratellino se la vede con me". Quindi, detta in soldoni, a sostegno dell'economia di tutti i paesi eurolini e dell'euro in sé. Perché, diciamocelo, tutta questa faccenda si basa molto su quei giochini da maschi a chi ce l'ha più lungo o a chi arruffa meglio il pelo. Quindi, davanti ad attacco frontale, bisogna arruffare il pelo ed esibire il pisello.
No, perché se non si disinnesca l'arma di distruzione è un palese invito a continuare il giochino. Qualche tentativo di disinnescare l'arma si inizia a intravedere (tutti quegli articoli che gettano cacca sulle agenzie di rating, p. es.). Ma se si vuole veramente raddrizzare la cosa bisogna cambiare le regole del gioco.
Ha tirato fuori un sacco di soldi per garantire i debitori della Grecia. E' stata una buona idea? Sì e no. Sì, nel senso che si dà l'idea del "tutti per uno, uno per tutti" e "chi tocca il mio fratellino se la vede con me". Quindi, detta in soldoni, a sostegno dell'economia di tutti i paesi eurolini e dell'euro in sé. Perché, diciamocelo, tutta questa faccenda si basa molto su quei giochini da maschi a chi ce l'ha più lungo o a chi arruffa meglio il pelo. Quindi, davanti ad attacco frontale, bisogna arruffare il pelo ed esibire il pisello.
No, perché se non si disinnesca l'arma di distruzione è un palese invito a continuare il giochino. Qualche tentativo di disinnescare l'arma si inizia a intravedere (tutti quegli articoli che gettano cacca sulle agenzie di rating, p. es.). Ma se si vuole veramente raddrizzare la cosa bisogna cambiare le regole del gioco.
Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Puntata 3: la cosa tocca l'Italia, e come?
Siamo o non siamo anche noi bocconcini appetibili per gli avvoltoi? Sì e no.
Abbiamo un bel po' di debito pubblico, questo è certo. Il che potenzialmente ci renderebbe appetibili (avete presente le gufatine che aveva tentato Moody's la settimana scorsa?).
Però... abbiamo un però che ci para abbastanza il deretano: il debito pubblico è comprato in maggioranza dagli italiani stessi (alzi la mano chi non ha mai comprato un bot - in persona o tramite genitori). Perché gli italiani sono tradizionalmente e mediamente abbastanza risparmini, abbastanza ricchini, e appena han qualche migliaiata di euro che gli avanza la buttano in bot. E li comprano in banche italiane, di proprietà prevalentemente italiana. Insomma, è tutto un giro masturbatorio di denaro tra italiani e italiani: lo stato si finanzia chiedendo soldi ai cittadini, i cittadini finanziano lo stato che fornisce loro servizi ancora notevolmente decenti e risparmiano così soldi che riprestano allo stato. Volemose bbene e per il momento regge. Volete fare un paragone con gli USA? Il minimo che vi toccherebbe pagare ogni anno per un'assicurazione sanitaria della minchia che vi revocherebbero alla prima chemioterapia va dai 6000 dollari in su. Un figlio all'università? Un annetto in una buona università, ovviamente privata, va dai 15.000 dollari in su di sola retta. Chiaro che non vi resterebbero tanti soldi da investire in bot, no?
Siamo o non siamo anche noi bocconcini appetibili per gli avvoltoi? Sì e no.
Abbiamo un bel po' di debito pubblico, questo è certo. Il che potenzialmente ci renderebbe appetibili (avete presente le gufatine che aveva tentato Moody's la settimana scorsa?).
Però... abbiamo un però che ci para abbastanza il deretano: il debito pubblico è comprato in maggioranza dagli italiani stessi (alzi la mano chi non ha mai comprato un bot - in persona o tramite genitori). Perché gli italiani sono tradizionalmente e mediamente abbastanza risparmini, abbastanza ricchini, e appena han qualche migliaiata di euro che gli avanza la buttano in bot. E li comprano in banche italiane, di proprietà prevalentemente italiana. Insomma, è tutto un giro masturbatorio di denaro tra italiani e italiani: lo stato si finanzia chiedendo soldi ai cittadini, i cittadini finanziano lo stato che fornisce loro servizi ancora notevolmente decenti e risparmiano così soldi che riprestano allo stato. Volemose bbene e per il momento regge. Volete fare un paragone con gli USA? Il minimo che vi toccherebbe pagare ogni anno per un'assicurazione sanitaria della minchia che vi revocherebbero alla prima chemioterapia va dai 6000 dollari in su. Un figlio all'università? Un annetto in una buona università, ovviamente privata, va dai 15.000 dollari in su di sola retta. Chiaro che non vi resterebbero tanti soldi da investire in bot, no?
Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
in questa vicenda mi sono imbattuto più volte nei CDS
cosa sono?
I Credit
Default Swap, i CDS, sono cosa alquanto perversa in quanto si limita alla
scommessa sul fallimento di qualcuno.
Funziona così:
cicciogattomaivisto, attento investitore che ha acquistato azioni cartaigienicaOil, ha paura che la cartaigienicaOil possa fallire e
trovarsi con un pugno di azioni che non valgono più neanche la carta su
cui sono stampate, dal momento che le azioni non si stampano ormai più
da alcuni secoli.
Così cicciogattomaivisto, investitore attento, si guarda intorno ed inizia a
valutare una proposta da cicciovolpemaivisto, assicuratore.
cicciovolpe gli propone infatti di assicurare cicciogatto contro il
rischio che la Cartaigienica Oil fallisca.
Gli propone una polizza che funziona in un modo molto semplice:
sinistra) e cicciogatto (a destra).
Ci sono pero’ alcuni
elementi da annotare:
1. L’accordo si puo’ fare su qualunque cosa: su una
azienda, su uno stato, su qualunque cosa possa fallire, anche a
prescindere dal fatto che cicciogatto ne possieda effettivamente le azioni o
meno. In teoria, Cicciogatto e Cicciovolpe possono accordare un credit default
swap ( CDS)sulla Dogsnrags LLC quotata alla borsa di Hong Kong, senza averla
mai nè vista nè conosciuta, nè tantomeno posseduta una azione.
2. Cosa più grave, l’accordo non è (quasi)
regolamentato, dato che è un contratto tra due parti e non ha altro
riscontro pratico. Vive in una sorta di far west economico-giuridico
dove (quasi) tutto è permesso.
3.
L’accordo puo’ essere ceduto a terzi ed ha un suo prezzo governato da
domanda e offerta. Naturalmente la quotazione del CDS aumenterà quanto
più aumentano le prospettive di default dell’entità sottostante.
Esiste un floridissimo mercato dei CDS, sempre
poco regolamentato, che si avvia a diventare ancora più florido . Per riassumere, stiamo probabilmente per assistere
alla nascita di un casino’ centralizzato dei CDS ed alla loro
consacrazione come strumento di distruzione economica mascherato da
contratto.
Si è andato dunque
sviluppando questo enorme mercato dove tante entità si comprano e si
vendono CDS, quei titoli che – ormai è chiaro – scommettono sul default
di qualcuno, per esempio di un paese.
Che so, uno a caso, la Grecia.
E come conseguenza finale, un mercato del genere si riempie
istantaneamente di sciacalli che sono pronti a guadagnare cifre
colossali sul deafult di qualcuno.
Questo aggrava particolarmente le cose in presenza di entità
come Goldman Sachs, JP Morgan e altre colossali banche di investimento.
http://informazionilibere.blogspot.com/2010/02/cosa-sono-i-cds-credit-default-swap.html
cosa sono?
I Credit
Default Swap, i CDS, sono cosa alquanto perversa in quanto si limita alla
scommessa sul fallimento di qualcuno.
Funziona così:
cicciogattomaivisto, attento investitore che ha acquistato azioni cartaigienicaOil, ha paura che la cartaigienicaOil possa fallire e
trovarsi con un pugno di azioni che non valgono più neanche la carta su
cui sono stampate, dal momento che le azioni non si stampano ormai più
da alcuni secoli.
Così cicciogattomaivisto, investitore attento, si guarda intorno ed inizia a
valutare una proposta da cicciovolpemaivisto, assicuratore.
cicciovolpe gli propone infatti di assicurare cicciogatto contro il
rischio che la Cartaigienica Oil fallisca.
Gli propone una polizza che funziona in un modo molto semplice:
- Se cartaigienicaOil fallisce, cicciovolpe paga – diciamo – 1000 euro a cicciogatto in un botto solo.
- Per contro, finchè la Cartaigienica Oil resta in vita, cicciogatto paga mensilmente 10 euro a cicciovolpe, che incassa e se la
spassa.
sinistra) e cicciogatto (a destra).

Ci sono pero’ alcuni
elementi da annotare:
1. L’accordo si puo’ fare su qualunque cosa: su una
azienda, su uno stato, su qualunque cosa possa fallire, anche a
prescindere dal fatto che cicciogatto ne possieda effettivamente le azioni o
meno. In teoria, Cicciogatto e Cicciovolpe possono accordare un credit default
swap ( CDS)sulla Dogsnrags LLC quotata alla borsa di Hong Kong, senza averla
mai nè vista nè conosciuta, nè tantomeno posseduta una azione.
2. Cosa più grave, l’accordo non è (quasi)
regolamentato, dato che è un contratto tra due parti e non ha altro
riscontro pratico. Vive in una sorta di far west economico-giuridico
dove (quasi) tutto è permesso.
3.
L’accordo puo’ essere ceduto a terzi ed ha un suo prezzo governato da
domanda e offerta. Naturalmente la quotazione del CDS aumenterà quanto
più aumentano le prospettive di default dell’entità sottostante.
Esiste un floridissimo mercato dei CDS, sempre
poco regolamentato, che si avvia a diventare ancora più florido . Per riassumere, stiamo probabilmente per assistere
alla nascita di un casino’ centralizzato dei CDS ed alla loro
consacrazione come strumento di distruzione economica mascherato da
contratto.
Si è andato dunque
sviluppando questo enorme mercato dove tante entità si comprano e si
vendono CDS, quei titoli che – ormai è chiaro – scommettono sul default
di qualcuno, per esempio di un paese.
Che so, uno a caso, la Grecia.

E come conseguenza finale, un mercato del genere si riempie
istantaneamente di sciacalli che sono pronti a guadagnare cifre
colossali sul deafult di qualcuno.
Questo aggrava particolarmente le cose in presenza di entità
come Goldman Sachs, JP Morgan e altre colossali banche di investimento.
http://informazionilibere.blogspot.com/2010/02/cosa-sono-i-cds-credit-default-swap.html
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
E mo' vi lascio a riflettere su quanto scritto e vado a guadagnarmi un po' di pane e bot
p.s.: Lepi, il blogger madonnaro non è il mio guru. E' solo uno dei molti che leggo (per chi fosse interessato è Zingales, che scrive anche su La Stampa. Il suo blog è Il Cigno Nero). Ma ripeto, ne leggo almeno altri 4-5 con regolarità. Se ti interessa posso fornirti una paginata di link interessanti

p.s.: Lepi, il blogger madonnaro non è il mio guru. E' solo uno dei molti che leggo (per chi fosse interessato è Zingales, che scrive anche su La Stampa. Il suo blog è Il Cigno Nero). Ma ripeto, ne leggo almeno altri 4-5 con regolarità. Se ti interessa posso fornirti una paginata di link interessanti

Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Grande Ghinda!
favolosa!
allora ci sono tanti al lupo al lupo per far salire il valore dei debiti di questo paese X
solo allora ci si tuffa nella speculazione dei cds.
no?
quindi la causa non è il solo debito di un paese( con le sue colpe di gestione)ma questo sistema di pagherò tossici
favolosa!

allora ci sono tanti al lupo al lupo per far salire il valore dei debiti di questo paese X
solo allora ci si tuffa nella speculazione dei cds.
no?
1) compro i titoli di un paese indebitato a minchia ma protetto da
un'area economica forte; 2) pago i miei burattini perché dicano che il
paese indebitato a minchia sta ancora più a minchia e c'è il rischio che
non riesca a onorare - in parte o in tutto - gli impegni; 3)
selfulfilling prophecy: i boccaloni corrono dietro ai burattini e NON
comprano più il debito dello stato inguaiato alle aste in corso. Per convincere gli acquirenti, quindi, è costretto ad alzare tantissimo
il famoso "tot" - l'interesse sul debito sovrano.allo schizzare verso l'alto degli interessi sul debito, schizza anche il
valore delle polizze assicurative, ossia dei cds. A questo punto gli
avvoltoi vendono.
Ricominciando a giocare altrove.
quindi la causa non è il solo debito di un paese( con le sue colpe di gestione)ma questo sistema di pagherò tossici
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Ghinda ha scritto:E mo' vi lascio a riflettere su quanto scritto e vado a guadagnarmi un po' di pane e bot![]()
p.s.: Lepi, il blogger madonnaro non è il mio guru. E' solo uno dei molti che leggo (per chi fosse interessato è Zingales, che scrive anche su La Stampa. Il suo blog è Il Cigno Nero). Ma ripeto, ne leggo almeno altri 4-5 con regolarità. Se ti interessa posso fornirti una paginata di link interessanti
che fai me lo chiedi.. vai di link.. e grazie per l'assistenza CEPU.
Sei fenomenale con la semplificazione,si capisce tutto e ci scappa anche una risata.. verde, ma ci scappa!

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Sì, uh, grazie: rileggendo il tuo quote mi sono accorta di un refusone. Il punto uno non dovrebbe essere "compro TITOLI di un paese indebitato a minchia" ma "compro CDS sui titoli di un paese indebitato a minchia". Chiaro, no? Piglio un paese che è strutturalmente debole per il tanto debito pubblico ma protetto da alleanze con paesi forti che hanno tutto l'interesse a non lasciarlo affondare, poi alzo artificialmente il rischio del suddetto paese e rivendo i CDS il cui valore nel frattempo è schizzato in alto.
Nota a margine: perché l'UK non partecipa, anzi osteggia? Perché 1) è fuori dall'euro; 2) la sterlina è carta straccia, quanto il dollaro e l'economia UK e altrettanto fasulla di quella dei cugini d'oltreoceano. Quindi in questa partita a briscola loro si fanno i segni coi cuginetti americani, non con i giocatori europei. Alla faccia dell'UE.
Nota alla nota: quando parlo di USA e UK in realtà non mi riferisco certo alla popolazione (e neanche al 100% ai politici, questi ultimi solo al 99%
). Ma mi riferisco al fatto che le grosse finanziarie private che gestiscono i giochetti hanno sede in quei paesi. Stiamo però parlando al massimo di qualche migliaiata di psicopatici - per me paragonabili ad autentici serial killer.
Nota a margine: perché l'UK non partecipa, anzi osteggia? Perché 1) è fuori dall'euro; 2) la sterlina è carta straccia, quanto il dollaro e l'economia UK e altrettanto fasulla di quella dei cugini d'oltreoceano. Quindi in questa partita a briscola loro si fanno i segni coi cuginetti americani, non con i giocatori europei. Alla faccia dell'UE.
Nota alla nota: quando parlo di USA e UK in realtà non mi riferisco certo alla popolazione (e neanche al 100% ai politici, questi ultimi solo al 99%

Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
quali sarebbero i segni che si fanno coi cuginetti americani?
Goldman SUCKs, moody..
mi illumineresti su queste migliaiata di psicopatici ?
Goldman SUCKs, moody..
mi illumineresti su queste migliaiata di psicopatici ?

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Dunque, partiamo da una premessa doverosa: USA e UK hanno un doppio vantaggio nella partita. Da un lato, i grossi investitori privati stanno tutti là. In secondo luogo, le loro economie sono ultratossiche e fasulle. Ma qui dovrei fare un riassuntino degli ultimi 20 anni d'economia e, davvero, è al di sopra delle mie capacità. Diciamo molto sbrigativamente che in questa contrapposizione tra economia reale (produzione e commercio di beni tangibili, da una cipolla all'ultimo modello di Ferrari che sia) e economia fittizia basata solo sui giochi d'azzardo finanziario-speculativi, USA e UK stanno all'80-90% nel mondo delle fiabe (la realtà l'hanno delocalizzata in Asia negli ultimi 20 anni...). Poiché le loro economie si reggono solo sulla fuffa, e le loro banche sono infarcite di materiale altamente radioattivo - come le cartolarizzazioni sui mutui subprime, per intenderci - e sostenute da carta straccia stampata a manetta dalla Fed e dalla Banca d'Inghilterra hanno un disperatissimo bisogno di un'Europa meno forte per scongiurare la fuga in massa dei principali acquirenti del loro debito pubblico (Cina, in primis). Quindi se riescono a riguadagnare terreno sull'euro - e magari nel frattempo ci scappa un bel guadagnino sul CDS ai danni dei contribuenti europei per la congrega degli psychokiller - è tutto grasso che cola (nel carpe diem, ovviamente, visto che il sistema economico occidentale è tutto uno zombie che cammina).
La migliaiata? Beh, tieni presente che tutti questi giochini sono pilotati da una manciata di fondi d'investimento privati (i cosiddetti hedge funds). Privati nel senso che sono fondi d'investimento come quelli che ti propone la tua banca, ma a questi non ci possiamo iscrivere certo né tu né io: sono a invito, e per partecipare devi già partire da un patrimonio personale di quelli che finanzierebbero uno staterello africano per una ventina d'anni.
La migliaiata? Beh, tieni presente che tutti questi giochini sono pilotati da una manciata di fondi d'investimento privati (i cosiddetti hedge funds). Privati nel senso che sono fondi d'investimento come quelli che ti propone la tua banca, ma a questi non ci possiamo iscrivere certo né tu né io: sono a invito, e per partecipare devi già partire da un patrimonio personale di quelli che finanzierebbero uno staterello africano per una ventina d'anni.
Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
le cartolarizzazioni sui mutui subprime:
A differenza dell’Italia, negli Stati Uniti si danno mutui per la casa per intero e anche a persone relativamente prive di garanzie. Perché?
Perché negli Stati Uniti è molto più facile che in Italia portar via la
casa a chi non paga.
Società specializzate prendono a prestito denaro a basso costo in
oriente, e particolarmente in Giappone, e offrono mutui a persone che
danno poche garanzie.
sono mutui di serie B (subprime)ad alto rischio, che
vengono spesso rivenduti (“cartolarizzati”) ad altre società finanziarie
specializzate in crediti dubbi.
negli ultimi 6-12 mesi i prezzi delle abitazioni hanno cominciato a
scendere.Per le società di mutui fondiari è più difficile cartolarizzare( RIVENDERE), per le
società di cartolarizzazione è diventa impossibile rivendere con
profitto l’immobile espropriato; e siccome l’economia rallenta,
il numero dei mutuatari insolventi aumenta.
le società di mutui e quelle di cartolarizzazione cominciano a
fallire. La quantità di mutui erogati rallenta e si riduce la
domanda di yen giapponesi (o delle monete di altri paesi asiatici)
ottenibili a basso tasso di interesse mentre aumenta la necessità di
ricomprare gli yen per restituire i prestiti scaduti.
il virus del subprime è uscito da questo ambito
ristretto: le società di cartolarizzazione, infatti, si
finanziano emettendo titoli di debito che trovano diffusione in tutto il
mondo
Mario Deaglio
A differenza dell’Italia, negli Stati Uniti si danno mutui per la casa per intero e anche a persone relativamente prive di garanzie. Perché?
Perché negli Stati Uniti è molto più facile che in Italia portar via la
casa a chi non paga.
Società specializzate prendono a prestito denaro a basso costo in
oriente, e particolarmente in Giappone, e offrono mutui a persone che
danno poche garanzie.
sono mutui di serie B (subprime)ad alto rischio, che
vengono spesso rivenduti (“cartolarizzati”) ad altre società finanziarie
specializzate in crediti dubbi.
negli ultimi 6-12 mesi i prezzi delle abitazioni hanno cominciato a
scendere.Per le società di mutui fondiari è più difficile cartolarizzare( RIVENDERE), per le
società di cartolarizzazione è diventa impossibile rivendere con
profitto l’immobile espropriato; e siccome l’economia rallenta,
il numero dei mutuatari insolventi aumenta.
le società di mutui e quelle di cartolarizzazione cominciano a
fallire. La quantità di mutui erogati rallenta e si riduce la
domanda di yen giapponesi (o delle monete di altri paesi asiatici)
ottenibili a basso tasso di interesse mentre aumenta la necessità di
ricomprare gli yen per restituire i prestiti scaduti.
il virus del subprime è uscito da questo ambito
ristretto: le società di cartolarizzazione, infatti, si
finanziano emettendo titoli di debito che trovano diffusione in tutto il
mondo
Mario Deaglio
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Ah, dimenticavo i link. Se ti va di legger libri, puoi partire da Joseph Stiglitz (magari da un libricino smilzo come: In un mondo imperfetto) e Amartya Sen. Entrambi Nobel per l'economia e voci fuori dal coretto "oh, quanto è bello il mercato". C'è anche l'ottima Vandana Shiva, che di mestiere sarebbe fisico ma scrive libri davvero interessanti di economia reale. Poi ti verrà voglia di leggere i libri che a loro volta citano e ti ritroverai con la vita rovinata come me
Per i blog economici, uh, ce n'è a iosa. Puoi cominciare da quello di Zingales, che ha il pregio di scrivere in modo molto netto. Se vuoi farti ogni tanto due risate "verdi", come dici tu, c'è il blog di Informazione scorretta (qui). Ci sarebbero un paio di blog di blogosfere, come Crisis (qui), e Petrolio (qui). Se ti va di navigare tra testi scritti in modo un po' più fumoso ma di contenuto sempre interessante c'è Icebergfinanza (qui).
Ne avrei ancora tanti, ma la cosa migliore è iniziare da uno o due, leggersi a ritroso le cose più salienti degli ultimi anni e seguire i link. In breve ci si può costruire una rete informativa alternativa più che valida. Personalmente, leggo dagli iperanarchici antistatalisti ai destrorsi più rigidi e faccio "media". Dopo un po' impari a distinguere l'opinione del blogger dal fatto descritto ed estrai l'informazione che vuoi. Tra l'altro, tra l'ultranarchico e lo statalista più sfegatato le differenze stanno tuttalpiù nelle ricette proposte. Le analisi, ahimè, sono piuttosto concordi (e volgono al peggio).

Per i blog economici, uh, ce n'è a iosa. Puoi cominciare da quello di Zingales, che ha il pregio di scrivere in modo molto netto. Se vuoi farti ogni tanto due risate "verdi", come dici tu, c'è il blog di Informazione scorretta (qui). Ci sarebbero un paio di blog di blogosfere, come Crisis (qui), e Petrolio (qui). Se ti va di navigare tra testi scritti in modo un po' più fumoso ma di contenuto sempre interessante c'è Icebergfinanza (qui).
Ne avrei ancora tanti, ma la cosa migliore è iniziare da uno o due, leggersi a ritroso le cose più salienti degli ultimi anni e seguire i link. In breve ci si può costruire una rete informativa alternativa più che valida. Personalmente, leggo dagli iperanarchici antistatalisti ai destrorsi più rigidi e faccio "media". Dopo un po' impari a distinguere l'opinione del blogger dal fatto descritto ed estrai l'informazione che vuoi. Tra l'altro, tra l'ultranarchico e lo statalista più sfegatato le differenze stanno tuttalpiù nelle ricette proposte. Le analisi, ahimè, sono piuttosto concordi (e volgono al peggio).
Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
@ Ghinda
grande!!!
Senti, mi piacerebbe avere la tua opinione su un paio di punti (più di un paio a dire il vero
):
1) al di là del "fondo-aiuti", che ne pensi del fatto che la BCE può ora operare sul mercato? A me pare una svolta non da poco....
2) pensi anche tu che prima o poi si arriverà a fare una Agenzia di rating pubblica in ambito UE?
3) come vedi il "nuovo" atteggiamento della SEC verso le banche d'affari (indagini Goldman e ora anche Morgan Stanley) .... la signora Shapiro mi sembra una tipa tosta ....
4) a livello interno, ti pare probabile l'introduzione da parte di Tremonti di una patrimoniale?
Grazie
(vado a pranzo
)


Senti, mi piacerebbe avere la tua opinione su un paio di punti (più di un paio a dire il vero

1) al di là del "fondo-aiuti", che ne pensi del fatto che la BCE può ora operare sul mercato? A me pare una svolta non da poco....
2) pensi anche tu che prima o poi si arriverà a fare una Agenzia di rating pubblica in ambito UE?
3) come vedi il "nuovo" atteggiamento della SEC verso le banche d'affari (indagini Goldman e ora anche Morgan Stanley) .... la signora Shapiro mi sembra una tipa tosta ....
4) a livello interno, ti pare probabile l'introduzione da parte di Tremonti di una patrimoniale?
Grazie

(vado a pranzo

Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Volentieri, ma domani: per oggi basta internet (vado a pranzo pure io
)

Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
e no cara mo ci spieghi il question time..Bess ha scritto:@ Ghinda![]()
grande!!!
Senti, mi piacerebbe avere la tua opinione su un paio di punti (più di un paio a dire il vero):
1) al di là del "fondo-aiuti", che ne pensi del fatto che la BCE può ora operare sul mercato? A me pare una svolta non da poco....
2) pensi anche tu che prima o poi si arriverà a fare una Agenzia di rating pubblica in ambito UE?
3) come vedi il "nuovo" atteggiamento della SEC verso le banche d'affari (indagini Goldman e ora anche Morgan Stanley) .... la signora Shapiro mi sembra una tipa tosta ....
4) a livello interno, ti pare probabile l'introduzione da parte di Tremonti di una patrimoniale?
Grazie![]()
(vado a pranzo)

che vordì che la BCE può operare nel mercato? a cosa ti riferisci?
what's agenzia di rating pubblica UE?
e la patvimoniale tremontiana ched'è?



lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
nooooo
lepi, ti stavo inviando la risposta .... ho perso tutto il post
devo riscriverlo
lepi, ti stavo inviando la risposta .... ho perso tutto il post
devo riscriverlo

Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
no bess..Bess ha scritto:nooooo
lepi, ti stavo inviando la risposta .... ho perso tutto il post
devo riscriverlo
segui il mio consiglio prima di cliccare su invia seleziona e copia sempe..
a me è successo troppe volte...
mannaggia quanto ti capisco!
aspetto anche fino a domani..



lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
lepidezza ha scritto:no bess..Bess ha scritto:nooooo
lepi, ti stavo inviando la risposta .... ho perso tutto il post
devo riscriverlo
segui il mio consiglio prima di cliccare su invia seleziona e copia sempe..
a me è successo troppe volte...
mannaggia quanto ti capisco!
aspetto anche fino a domani..![]()
![]()
che nervoso...
hai ragione, da adesso in avanti post lunghi su word ...
cerco di scriverlo questa sera, ora vado a farmi un giretto in altri lidi altrimenti fondo


Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
… ecco Lepi, data l’ora è un post un po’ frettoloso, mi rendo conto, ma intanto butto giù poi vediamo
- BCE: tra le misure approvate l’altra notte c’è anche quella che prevede che la BCE possa acquistare/vendere (sul mercato secondario, non in asta) titoli di stato e obbligazioni societarie dell’eurozona. Ad esempio, se si è in presenza di prezzi bassi e – specularmente – di alti rendimenti (come è successo per la Grecia, ma anche per Portogallo, ecc.), la BCE può intervenire acquistando titoli di stato di questi paesi, al fine di far salire i prezzi e ridurre i rendimenti, e conseguentemente l’onere sul debito. Il suo intervento quindi può porre un qualche freno ad eventuali manovre ribassiste/rialziste di tipo speculativo.
- Agenzia di rating UE: ormai è chiaro che le tre società private USA (che controllano praticamente il mercato mondiale del rating) sono di fatto un cartello a delinquere, per i conflitti di interesse che hanno e per le nefandezze fatte. Sono sempre più numerose le voci in sede UE che mettono in evidenza la necessità di rompere questo oligopolio, istituendo ad esempio un’agenzia pubblica che adotti un proprio sistema di valutazione della solidità finanziaria dei paesi eurozona (Brunetta al riguardo si è dichiarato contrario
). Nulla è delineato, il dibatto è aperto però c’è. Staremo a vedere.
- Patrimoniale: dunque, la mia domanda è dove troverà Tremonti i soldi a stretto giro? La crisi c’è, ora lo dicono pure loro, (d'altronde è aumentata la disoccupazione, sono calati i consumi, ecc….si fa un po’ fatica a dire che va tutto bene). Al tempo stesso è sparito il gruzzoletto (avanzo primario) ed è aumentato il deficit. La combinazione dei due aspetti porta a dire: ci vogliono risorse straordinarie – non possiamo indebitarci ulteriormente.
Di ricchezza ce n’è, e molta è in mano a pochi (che hanno anche sguazzato negli ultimi anni nel mercato immobiliare): i dati della Banca d’Italia indicano che la ricchezza delle famiglie italiane (immobili, terreni, titoli…) al netto dei debiti finanziari è pari a oltre 8.000 miliardi e che il 10% delle famiglie più ricche detiene circa 4.000 miliardi.
E’ vero che hanno tolto l’ICI sulla prima casa (creando disastri nei bilanci dei comuni, che stanno tagliando a man bassa i servizi sociali) , ma è così impossibile secondo voi l’introduzione di una “nuova” patrimoniale?

- BCE: tra le misure approvate l’altra notte c’è anche quella che prevede che la BCE possa acquistare/vendere (sul mercato secondario, non in asta) titoli di stato e obbligazioni societarie dell’eurozona. Ad esempio, se si è in presenza di prezzi bassi e – specularmente – di alti rendimenti (come è successo per la Grecia, ma anche per Portogallo, ecc.), la BCE può intervenire acquistando titoli di stato di questi paesi, al fine di far salire i prezzi e ridurre i rendimenti, e conseguentemente l’onere sul debito. Il suo intervento quindi può porre un qualche freno ad eventuali manovre ribassiste/rialziste di tipo speculativo.
- Agenzia di rating UE: ormai è chiaro che le tre società private USA (che controllano praticamente il mercato mondiale del rating) sono di fatto un cartello a delinquere, per i conflitti di interesse che hanno e per le nefandezze fatte. Sono sempre più numerose le voci in sede UE che mettono in evidenza la necessità di rompere questo oligopolio, istituendo ad esempio un’agenzia pubblica che adotti un proprio sistema di valutazione della solidità finanziaria dei paesi eurozona (Brunetta al riguardo si è dichiarato contrario

- Patrimoniale: dunque, la mia domanda è dove troverà Tremonti i soldi a stretto giro? La crisi c’è, ora lo dicono pure loro, (d'altronde è aumentata la disoccupazione, sono calati i consumi, ecc….si fa un po’ fatica a dire che va tutto bene). Al tempo stesso è sparito il gruzzoletto (avanzo primario) ed è aumentato il deficit. La combinazione dei due aspetti porta a dire: ci vogliono risorse straordinarie – non possiamo indebitarci ulteriormente.
Di ricchezza ce n’è, e molta è in mano a pochi (che hanno anche sguazzato negli ultimi anni nel mercato immobiliare): i dati della Banca d’Italia indicano che la ricchezza delle famiglie italiane (immobili, terreni, titoli…) al netto dei debiti finanziari è pari a oltre 8.000 miliardi e che il 10% delle famiglie più ricche detiene circa 4.000 miliardi.
E’ vero che hanno tolto l’ICI sulla prima casa (creando disastri nei bilanci dei comuni, che stanno tagliando a man bassa i servizi sociali) , ma è così impossibile secondo voi l’introduzione di una “nuova” patrimoniale?

Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
Eccomi - oggi in clamoroso ritardo su tutte le tabelle di marcia...
BCE che acquista titoli di stato sul mercato secondario? Mmmsee... va bene ma sempre lì si ritorna: palliativi. Bisogna scardinare tutta questa fuffocrimonosa economia del rischio, altrimenti non ci si schioda.
Rating UE: sì, può essere. Però preferirei che venissero spazzate via le agenzie di rating in blocco. Diciamocelo, sono nate in tempi in cui le informazioni erano inaccessibili ai più. Oggi come oggi qualsiasi ente finanziario, o anche un semplice cittadino mediamente istruito si può fare il rating da solo con internet, l'abc dell'economia e una grossa, grossissima dose di buon senso. Personalmente, e non solo in campo economico, diffido di ogni delega delle capacità di giudizio.
SEC all'attacco: per il momento sospendo il giudizio e guardo che succede. Va detto che gli USA sono un paese ben strano e contraddittorio, dove sono permesse le peggiori sperequazioni e nefandezze, accanto però a sistemi di controllo democratico di tutto rispetto. Cosa sta succedendo adesso? Probabilmente il sottotesto è: "ragazzi, avete esagerato, datevi una regolata prima che la gente scenda in piazza coi forconi e si rispolverino le ghigliottine". Tuttavia prevedo una semplice regolatina di forma, tanto per dare alla gente il tempo di dimenticare (e ce ne vuol poco, ahimè). Non è certo da una classe politica interamente sponsorizzata (altro che conflitto d'interesse nostrano...) che si può attendere una svolta significativa.
Patrimoniale in Italia? Mah... ne dubito fortemente. Per due ragioni. Innanzitutto l'italiano medio si sente "proprietario" anche quando ha un bilocale e due-bot-due in banca. Inoltre è culturalmente tirchio e risparmino (qui da noi il credito al consumo è ancora a livelli da campionato ultradilettanti...). Quindi qualsiasi politica che tenda a colpire il suo senso di brava cicala lo urta assai. Visto che il politico italiano media mira solo alla riconferma del cadreghino, la convergenza dei due spiriti rende alquanto improbabile una tassazione delle rendite.
A parte queste considerazioni da bar sport, c'è un dilemma economico sottostante a questa scelta. Alcuni dicono che le rendite vanno tassate non solo per spillare soldi, ma anche per contrastare la tendenza a bloccare troppa ricchezza. Tradotto: se mi tassano le rendite sarò meno interessato a seppellire i soldi e teoricamente - molto teoricamente - preferirò farli girare rivitalizzando così l'economia (e quindi, si presume, aumentando non solo il PIL ma anche il gettito fiscale). Ma come dissi ieri, il fatto che gli italiani siano risparmini e gran compratori dei propri titoli di stato è altrettanto vitale per la sopravvivenza della nazionalbaracca. Quindi no, non credo che si arriverà a una riforma sostanziale della tassazione sulle rendite. Al massimo una manovrina una tantum. Più facile invece che si svenda un po' d'argenteria di famiglia. La recente privatizzazione dell'Esercito Italiano la leggo in questa chiave: prossima svendita agevolata di un patrimonio immobiliare enorme. E forse anche uno dei tanti condoni che Tremonti aveva giurato di mai più fare
Nota su Tremonti: non ho letto suoi scritti, ma gente bene informata mi dice che si sta convertendo in estremista no global. Che detto da lui non vuol dire certo "un altro mondo è possibile" ma piuttosto "ripigliamoci i dazi". Toccherà superare l'antipatia e leggerlo con attenzione per capire quel che gli sta frullando in capoccia...
BCE che acquista titoli di stato sul mercato secondario? Mmmsee... va bene ma sempre lì si ritorna: palliativi. Bisogna scardinare tutta questa fuffocrimonosa economia del rischio, altrimenti non ci si schioda.
Rating UE: sì, può essere. Però preferirei che venissero spazzate via le agenzie di rating in blocco. Diciamocelo, sono nate in tempi in cui le informazioni erano inaccessibili ai più. Oggi come oggi qualsiasi ente finanziario, o anche un semplice cittadino mediamente istruito si può fare il rating da solo con internet, l'abc dell'economia e una grossa, grossissima dose di buon senso. Personalmente, e non solo in campo economico, diffido di ogni delega delle capacità di giudizio.
SEC all'attacco: per il momento sospendo il giudizio e guardo che succede. Va detto che gli USA sono un paese ben strano e contraddittorio, dove sono permesse le peggiori sperequazioni e nefandezze, accanto però a sistemi di controllo democratico di tutto rispetto. Cosa sta succedendo adesso? Probabilmente il sottotesto è: "ragazzi, avete esagerato, datevi una regolata prima che la gente scenda in piazza coi forconi e si rispolverino le ghigliottine". Tuttavia prevedo una semplice regolatina di forma, tanto per dare alla gente il tempo di dimenticare (e ce ne vuol poco, ahimè). Non è certo da una classe politica interamente sponsorizzata (altro che conflitto d'interesse nostrano...) che si può attendere una svolta significativa.
Patrimoniale in Italia? Mah... ne dubito fortemente. Per due ragioni. Innanzitutto l'italiano medio si sente "proprietario" anche quando ha un bilocale e due-bot-due in banca. Inoltre è culturalmente tirchio e risparmino (qui da noi il credito al consumo è ancora a livelli da campionato ultradilettanti...). Quindi qualsiasi politica che tenda a colpire il suo senso di brava cicala lo urta assai. Visto che il politico italiano media mira solo alla riconferma del cadreghino, la convergenza dei due spiriti rende alquanto improbabile una tassazione delle rendite.
A parte queste considerazioni da bar sport, c'è un dilemma economico sottostante a questa scelta. Alcuni dicono che le rendite vanno tassate non solo per spillare soldi, ma anche per contrastare la tendenza a bloccare troppa ricchezza. Tradotto: se mi tassano le rendite sarò meno interessato a seppellire i soldi e teoricamente - molto teoricamente - preferirò farli girare rivitalizzando così l'economia (e quindi, si presume, aumentando non solo il PIL ma anche il gettito fiscale). Ma come dissi ieri, il fatto che gli italiani siano risparmini e gran compratori dei propri titoli di stato è altrettanto vitale per la sopravvivenza della nazionalbaracca. Quindi no, non credo che si arriverà a una riforma sostanziale della tassazione sulle rendite. Al massimo una manovrina una tantum. Più facile invece che si svenda un po' d'argenteria di famiglia. La recente privatizzazione dell'Esercito Italiano la leggo in questa chiave: prossima svendita agevolata di un patrimonio immobiliare enorme. E forse anche uno dei tanti condoni che Tremonti aveva giurato di mai più fare

Nota su Tremonti: non ho letto suoi scritti, ma gente bene informata mi dice che si sta convertendo in estremista no global. Che detto da lui non vuol dire certo "un altro mondo è possibile" ma piuttosto "ripigliamoci i dazi". Toccherà superare l'antipatia e leggerlo con attenzione per capire quel che gli sta frullando in capoccia...
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Re: La crisi economica in Grecia .Quanto ci riguarda?
quando mi viene l'angoscia a leggervi.... 

xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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