Carla Fracci attacca Alemanno

LA CONTESTAZIONE
Carla Fracci attacca Alemanno
"Vergogna, vergogna, farabutto"
L'ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera è intervenuta all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche e si è scagliata contro il sindaco: "Per due anni non mi ha mai ricevuto"

"Vergogna, vergogna, farabutto". Arrivato al Teatro dell'Opera per intervenire all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato affrontato a brutto muso da Carla Fracci, che di recente ha visto non rinnovato il suo contratto di direzione del corpo di ballo del teatro romano.

Alemanno aveva appena finito di parlare, accolto da qualche applauso e molti fischi. L'etoile, seduta in prima fila accanto al sindaco di Bari, Michele Emiliano, si è alzata di scatto, è andata dal primo cittadino di Roma e ha cominciato ad inveire, visibilmente alterata. Alemanno non ha reagito. "Vergogna - ripeteva la Fracci - per due anni non mi ha mai ricevuto. E sono cose che non dico per me - ha aggiunto - ma per il futuro di questo teatro". Per placare gli animi sono intervenuti il sindaco Emiliano e i parlamentari del Pd, Vincenzo Vita ed Emilia De Biasi. Intanto dal pubblico c'era chi urlava: "Fate parlare Carla Fracci".

Erano circa le 16 quando gli impegati del teatro romano hanno riempito la sala. Dalla galleria ai palchi, fino alla piccionaia. Appena il primo cittadino ha parlato ("è necessario affrontare in maniera seria la fase del negoziato per modificare il decreto Bondi", aveva detto Alemanno), i lavoratori sono esplosi in un boato di urla, fischi e insulti contro Alemanno. "Non basta 'modificare' il decreto - hanno detto - è necessario 'ritirarlo' del tutto".

In testa alla protesta l'ormai ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera, Carla Fracci, che si è scagliata a gran voce contro il sindaco di Roma, puntando il dito davanti al suo viso urlando: "Vergogna". Rossa in volto, la ballerina ha anche toccato con le mani la gamba di Alemanno e bacchettando ripetutamente l'indice sul suo viso ha detto: "E' colpa tua". Per Alemanno la Fracci si lamentava perché "non gli ho dato un appuntamento. Glielo concederò, ma il problema di fondo è che lei vorrebbe rinnovare un contratto che dura ormai da troppi anni, e per il Teatro dell'Opera di Roma è giusto voltare pagina". E ha continuato: "Con tutto il rispetto per il suo valore artistico mi dispiace ma il rapporto con la Fracci è ormai superato e dobbiamo dare spazio ai giovani e ad altre offerte artistiche".

La giornata di protesta contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo (Fus), si era aperta all'insegna della musica. Alle 12 orchestra, coro e corpo di ballo del teatro avevano tenuto sotto la pioggia uno spettacolo all'aperto, in piazza Beniamino Gigli. Alle 14 poi tutti in sala per discutere della "Riforma di sistema dello spettacolo dal vivo, riordino Fondazioni lirico sinfoniche, decreto ministeriale". Ad ascoltare anche i rappresentanti sindacali di tutte le fondazioni e i sindaci di Bari, di Genova e di Roma.

"La contestazione al sindaco è di chiara matrice ideologica - ha sottolineato il presidente della commissione cultura del Comune di Roma, Federico Mollicone - E' inaccettabile sia nei modi che nei termini". E contro la Fracci, Mollicone annuncia che verificherà "quanto siano costate, in questi ultimi anni, le produzioni curate dall'ex direttrice del corpo di ballo e quali sono state le agenzie chiamate a realizzarle, invitandola altresì a non lanciarsi in atteggiamenti intollerabili e che poco hanno a che vedere con una etoile, che per tutti è stata un'icona di stile e compostezza".

E anche dal Partito democratico arrivano le prime reazioni. Plaudendo la sinergia messa in atto dalle sigle sindacali e i lavoratori, i democratici chiedono l'immediato ritiro del decreto per la sua incostituzionalità. "Siamo vicini ai lavoratori del settore che per primi risentono degli effetti di una ennesima ed inutile decretazione d'urgenza. Per questo - ha spiegato Marco Miccoli, segretario romano del Partito - inviteremo i nostri rappresentanti in Campidoglio a presentare celermente un ordine del giorno sull'argomento".

Ad Alemanno è arrivata nel pomeriggio la solidarietà del sottosegretario Francesco Giro. "Piena solidarietà - ha scritto Giro in una nota - ad Alemanno dopo la contestazione della Fracci". "Il clima - sempre secondo Giro - è troppo incandescente, perché qualcuno, invece di cercare soluzioni condivise e soprattutto praticabili, si ostina a gettare benzina sul fuoco, e fra questi non è certamente il governo". E ha aggiunto: "Noi, al contrario, ci siamo assunti la responsabilità di affrontare un'autentica emergenza che, da un lato i sovrintendenti, dall'altro i sindacati non erano riusciti a risolvere in qualche modo. Lo dimostra il congelamento al 2003"


http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/17/news/fracci_contro_alemanno-4136779/?ref=HRER2-1

... ma quanti bei segnali in questo paese

Mede@ ha scritto:LA CONTESTAZIONE
Carla Fracci attacca Alemanno
"Vergogna, vergogna, farabutto"
L'ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera è intervenuta all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche e si è scagliata contro il sindaco: "Per due anni non mi ha mai ricevuto"

"Vergogna, vergogna, farabutto". Arrivato al Teatro dell'Opera per intervenire all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato affrontato a brutto muso da Carla Fracci, che di recente ha visto non rinnovato il suo contratto di direzione del corpo di ballo del teatro romano.

Alemanno aveva appena finito di parlare, accolto da qualche applauso e molti fischi. L'etoile, seduta in prima fila accanto al sindaco di Bari, Michele Emiliano, si è alzata di scatto, è andata dal primo cittadino di Roma e ha cominciato ad inveire, visibilmente alterata. Alemanno non ha reagito. "Vergogna - ripeteva la Fracci - per due anni non mi ha mai ricevuto. E sono cose che non dico per me - ha aggiunto - ma per il futuro di questo teatro". Per placare gli animi sono intervenuti il sindaco Emiliano e i parlamentari del Pd, Vincenzo Vita ed Emilia De Biasi. Intanto dal pubblico c'era chi urlava: "Fate parlare Carla Fracci".

Erano circa le 16 quando gli impegati del teatro romano hanno riempito la sala. Dalla galleria ai palchi, fino alla piccionaia. Appena il primo cittadino ha parlato ("è necessario affrontare in maniera seria la fase del negoziato per modificare il decreto Bondi", aveva detto Alemanno), i lavoratori sono esplosi in un boato di urla, fischi e insulti contro Alemanno. "Non basta 'modificare' il decreto - hanno detto - è necessario 'ritirarlo' del tutto".

In testa alla protesta l'ormai ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera, Carla Fracci, che si è scagliata a gran voce contro il sindaco di Roma, puntando il dito davanti al suo viso urlando: "Vergogna". Rossa in volto, la ballerina ha anche toccato con le mani la gamba di Alemanno e bacchettando ripetutamente l'indice sul suo viso ha detto: "E' colpa tua". Per Alemanno la Fracci si lamentava perché "non gli ho dato un appuntamento. Glielo concederò, ma il problema di fondo è che lei vorrebbe rinnovare un contratto che dura ormai da troppi anni, e per il Teatro dell'Opera di Roma è giusto voltare pagina". E ha continuato: "Con tutto il rispetto per il suo valore artistico mi dispiace ma il rapporto con la Fracci è ormai superato e dobbiamo dare spazio ai giovani e ad altre offerte artistiche".

La giornata di protesta contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo (Fus), si era aperta all'insegna della musica. Alle 12 orchestra, coro e corpo di ballo del teatro avevano tenuto sotto la pioggia uno spettacolo all'aperto, in piazza Beniamino Gigli. Alle 14 poi tutti in sala per discutere della "Riforma di sistema dello spettacolo dal vivo, riordino Fondazioni lirico sinfoniche, decreto ministeriale". Ad ascoltare anche i rappresentanti sindacali di tutte le fondazioni e i sindaci di Bari, di Genova e di Roma.

"La contestazione al sindaco è di chiara matrice ideologica - ha sottolineato il presidente della commissione cultura del Comune di Roma, Federico Mollicone - E' inaccettabile sia nei modi che nei termini". E contro la Fracci, Mollicone annuncia che verificherà "quanto siano costate, in questi ultimi anni, le produzioni curate dall'ex direttrice del corpo di ballo e quali sono state le agenzie chiamate a realizzarle, invitandola altresì a non lanciarsi in atteggiamenti intollerabili e che poco hanno a che vedere con una etoile, che per tutti è stata un'icona di stile e compostezza".

E anche dal Partito democratico arrivano le prime reazioni. Plaudendo la sinergia messa in atto dalle sigle sindacali e i lavoratori, i democratici chiedono l'immediato ritiro del decreto per la sua incostituzionalità. "Siamo vicini ai lavoratori del settore che per primi risentono degli effetti di una ennesima ed inutile decretazione d'urgenza. Per questo - ha spiegato Marco Miccoli, segretario romano del Partito - inviteremo i nostri rappresentanti in Campidoglio a presentare celermente un ordine del giorno sull'argomento".

Ad Alemanno è arrivata nel pomeriggio la solidarietà del sottosegretario Francesco Giro. "Piena solidarietà - ha scritto Giro in una nota - ad Alemanno dopo la contestazione della Fracci". "Il clima - sempre secondo Giro - è troppo incandescente, perché qualcuno, invece di cercare soluzioni condivise e soprattutto praticabili, si ostina a gettare benzina sul fuoco, e fra questi non è certamente il governo". E ha aggiunto: "Noi, al contrario, ci siamo assunti la responsabilità di affrontare un'autentica emergenza che, da un lato i sovrintendenti, dall'altro i sindacati non erano riusciti a risolvere in qualche modo. Lo dimostra il congelamento al 2003"


http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/17/news/fracci_contro_alemanno-4136779/?ref=HRER2-1

Ma Alemanno il vaffanculo come lo voleva inframezzato da una serie di volteggi sulle punte?
Grande Carla.

a parte che non ho mai sentito l'espressione a brutto muso ma semai a muso duro, cmq vabè.

cmq fare incazzare un 'ètoile di quasi 80 anni la vedo dura. proprio perchè sono perosne rigorose che conoscono l a disciplina. pensano che la grande arte si faccia con 4 lire.

che vogliano affossare l'opera di roma per favorire la scala? non ci voglio manco pensare, gesù

maimeri ha scritto:a parte che non ho mai sentito l'espressione a brutto muso ma semai a muso duro, cmq vabè.

cmq fare incazzare un 'ètoile di quasi 80 anni la vedo dura. proprio perchè sono perosne rigorose che conoscono l a disciplina. pensano che la grande arte si faccia con 4 lire.

che vogliano affossare l'opera di roma per favorire la scala? non ci voglio manco pensare, gesù

Purtroppo dalle manganellate che ho visto a Milano credo che ci sia un affossamento complessivo nazionale.

due anni senza riceverla e ha anche il coraggio di fare il risentito...
e quest'altro fenomeno: Ad Alemanno è arrivata nel pomeriggio la solidarietà del sottosegretario Francesco Giro. "Piena solidarietà - ha scritto Giro in una nota ..."
appare evidente che i C.....sono sempre due.

Non mi sarei mai immaginata la Fracci incazzata ....
chapeau Carla ...

Ussignor, roba che le venisse un ictus! Chissà che pressione aveva...
Certo che per far alterare così una come lei, che in pubblico è sempre stata il paradigma dell'eleganza e della compostezza....
(poi magari da brava "stella" in privato sarà una jena con i controBIP e di sicuro si sarà fatta le sue belle litigate per arrivare dov'è arrivata, ma non ha mai tradito la sua immagine pubblica serafica, almeno non mi risulta)

A prescindere dalle ragioni profonde, per cui puoi anche valutare che può essere ora di un ricambio generazionale, qui prima di tutto è questione di rispetto e buona educazione: è davvero segno di decadimento dei valori basilari (toh, che strano) negare un colloquio ad una persona senza motivazioni valide nè scusanti (questo a prescindere da chi), a maggior ragione se anziana e quindi non sa se e quanto potrà aspettare, per giunta ad un'icona nazionale, un pezzo di Storia, rappresentante della migliore Italia a livello internazionale.... sarebbe come negare un colloquio a Rita Levi Montalcini, per dire.

DOPO LA LITE
Fracci contro sindaco, Alemanno :
«Brutto episodio, spero si possa riparare»
Il sindaco commenta il diverbio scoppiato ieri con il direttore uscente della compagnia del Teatro dell'Opera

ROMA - Il giorno dopo la lite tra Carla Fracci e il sindaco di Roma Gianni Alemanno il sindaco fa sapere: «Adesso vedremo cosa si riesce a fare perchè è stato un brutto episodio. Spero si possa riparare in qualche modo». La dichiarazione avvenuta n Campidoglio a margine della presentazione del piano straordinario di manutenzione stradale, è un auspicio ma ha anche il tono di un invito. Il direttore uscente della compagnia del Teatro dell'Opera di Roma, Carla Fracci aveva rimproverato il sindaco davanti alle telecamere e ai fotografi: «Vergogna - aveva detto - in due anni non mi ha mai ricevuto».

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_maggio_18/fraccia-alemanno-brutto-episodio-1703039536092.shtml

mai avrei immaginato di poter vedere la fracci con una faccia così incazzata, giuro.

la sua incazzatura mi fa molto dispiacere, perchè vuol proprio dire che se una persona anziana, che si presume abbia visto molte ingiustizie e molti tramacci politici, ha ancora voglia di incazzarsi così, vuol dire che stanno succedendo delle cose che vanno ben oltre ogni limite di sopportazione.

Io immagino che chiedesse di esser ricevuta in quanto "DIRETTORE" del corpo di ballo dell'Opera di Roma...per chiedere o proporre qualcosa di A R T I S T I C O al beneamato sindaco della capitale

Il non essere ricevuta non è solo un atto personale di scortesia, ma per me è "NON FARE" il proprio lavoro di sindaco di una capitale che ha anche dei DOVERI di promozione/produzione/sostegno culturale :)

ah si, sono parole difficili e la Cultura non porta quattrini:)

Se un'etoile indiscussa, che nulla ha da "ottenere" perchè ha già ottenuto il max dalla sua professione arriva a risentirsi e alterarsi in quel modo ...pensate quanto possano avercele girate tutte quelle persone - artisti e maestranze - che FANNO CULTURA in questo paese del menga che se una cosa decente ha da esporre di sè è la produzione della Bellezza come valore assoluto.

Ah già....bisogna tagliare costi e si va col tritacarne a palla, senza distinguere.

Il discorso è duplice. Gli enti lirici e i teatri dell'opera sono i capitoli più onerosi della spesa pubblica per lo spettacolo, perché dietro un grande ente sono nate spesso decine di fondazioni inutili succhiasoldi. Le colpe sono sia di sinistra che di destra perché è una situazione che va avanti da anni. Detto questo, la destra al potere, ne approfitta per rinnovare tutti i vertici, dal teatro dell'Opera a Rai cinema, esclusivamente per clientelismo, e ci vanno di mezzo anche persone come Carla Fracci.

Da chiarire comunque che la spesa pubblica per lo spettacolo, è una goccia rispetto a milioni di euro buttati per l'editoria o per salvare, ad esempio, compagnie aeree asfittiche.

Il fatto che non abbiano trovato un accordo tra le Parti e sia calato un Decreto dal Governo che a quanto pare non ha condotto alcun opera di "ascolto" e men che meno di intermediazione tra le parti (Enti lirici da un lato e sindacati di categoria dall'altra..credo ..) significa che l'unica necessità di cui s'è tenuto conto era quella di trovare un Settore a cui tagliare le penne, alla rinfusa...senza distinguere e senza dare certezze in merito alle attività dei singoli enti lirici:
Quanti spettacoli saranno in grado di metter in piedi nell'arco della prox stagione? Quanto lavoreranno orchestrali...cantanti..ballerini...elettricisti...costumisti..scenografi..attrezzisti..etc etc etc).
Uno spettacolo in teatro occupa tot centinaia di persone che hanno per professione un lavoro che richiede il "tenersi in forma" continuativamente.
Voglio dire che non sono professioni da fare a "mezzo-servizio" ...ti occupano l'intera giornata lavorativa..sia quando vai in scena che quando provi...o quando semplicemente fai tot ore di esercizio quotidiano.
Mah....cecità.

Cantastorie ha scritto:Io immagino che chiedesse di esser ricevuta in quanto "DIRETTORE" del corpo di ballo dell'Opera di Roma...per chiedere o proporre qualcosa di A R T I S T I C O al beneamato sindaco della capitale

Il non essere ricevuta non è solo un atto personale di scortesia, ma per me è "NON FARE" il proprio lavoro di sindaco di una capitale che ha anche dei DOVERI di promozione/produzione/sostegno culturale :)

ah si, sono parole difficili e la Cultura non porta quattrini:)

Se un'etoile indiscussa, che nulla ha da "ottenere" perchè ha già ottenuto il max dalla sua professione arriva a risentirsi e alterarsi in quel modo ...pensate quanto possano avercele girate tutte quelle persone - artisti e maestranze - che FANNO CULTURA in questo paese del menga che se una cosa decente ha da esporre di sè è la produzione della Bellezza come valore assoluto.

Ah già....bisogna tagliare costi e si va col tritacarne a palla, senza distinguere.

tra l'altro il titolo di ètoile non è che te lo dà il pubblico, è un titolo gerarchico all'interno di un corpo di ballo.

Emmaris ha scritto:Il discorso è duplice. Gli enti lirici e i teatri dell'opera sono i capitoli più onerosi della spesa pubblica per lo spettacolo, perché dietro un grande ente sono nate spesso decine di fondazioni inutili succhiasoldi. Le colpe sono sia di sinistra che di destra perché è una situazione che va avanti da anni. Detto questo, la destra al potere, ne approfitta per rinnovare tutti i vertici, dal teatro dell'Opera a Rai cinema, esclusivamente per clientelismo, e ci vanno di mezzo anche persone come Carla Fracci.

Da chiarire comunque che la spesa pubblica per lo spettacolo, è una goccia rispetto a milioni di euro buttati per l'editoria o per salvare, ad esempio, compagnie aeree asfittiche.

si ma i soldi per lo spettacolo non sono un capitolo a parte distinto dall'editoria?

scusami ma non ti seguo, cosa c'entrano le compagnie aeree? ci sono degli editori intramacciati con le compagnie aeree in italia?

Cantastorie ha scritto:Il fatto che non abbiano trovato un accordo tra le Parti e sia calato un Decreto dal Governo che a quanto pare non ha condotto alcun opera di "ascolto" e men che meno di intermediazione tra le parti (Enti lirici da un lato e sindacati di categoria dall'altra..credo ..) significa che l'unica necessità di cui s'è tenuto conto era quella di trovare un Settore a cui tagliare le penne, alla rinfusa...senza distinguere e senza dare certezze in merito alle attività dei singoli enti lirici:
Quanti spettacoli saranno in grado di metter in piedi nell'arco della prox stagione? Quanto lavoreranno orchestrali...cantanti..ballerini...elettricisti...costumisti..scenografi..attrezzisti..etc etc etc).
Uno spettacolo in teatro occupa tot centinaia di persone che hanno per professione un lavoro che richiede il "tenersi in forma" continuativamente.
Voglio dire che non sono professioni da fare a "mezzo-servizio" ...ti occupano l'intera giornata lavorativa..sia quando vai in scena che quando provi...o quando semplicemente fai tot ore di esercizio quotidiano.
Mah....cecità.

riso amaro: ci sono delle città che non hanno avuto la stagione lirica quest'anno.

maimeri ha scritto:
si ma i soldi per lo spettacolo non sono un capitolo a parte distinto dall'editoria?

scusami ma non ti seguo, cosa c'entrano le compagnie aeree? ci sono degli editori intramacciati con le compagnie aeree in italia?

In che senso? Il governo è uno, i soldi sono quelli. Decidono di buttare soldi per l'Alitalia, o finanziare i giornali perché gli servono a fini elettorali, e lo spettacolo lo lasciano allegramente collassare. Una politica ottusa perché investire nello spettacolo crea risorse, come hanno benissimo capito in Francia, o Nichi Vendola in Puglia.

vbè che siamo in italia ma io pensavo che i soldi per gli spettacoli non c'entrassero niente con il resto. vabè penso in maniera troppo lineare e onesta per lo standard proposto dalla gente che ci governa

Emmaris ha scritto:

maimeri ha scritto:
si ma i soldi per lo spettacolo non sono un capitolo a parte distinto dall'editoria?

scusami ma non ti seguo, cosa c'entrano le compagnie aeree? ci sono degli editori intramacciati con le compagnie aeree in italia?

In che senso? Il governo è uno, i soldi sono quelli. Decidono di buttare soldi per l'Alitalia, o finanziare i giornali perché gli servono a fini elettorali, e lo spettacolo lo lasciano allegramente collassare. Una politica ottusa perché investire nello spettacolo crea risorse, come hanno benissimo capito in Francia, o Nichi Vendola in Puglia.

della francia lo sapevo, spiegami cosa sta facendo nichi vendola in puglia perchè in merito son pco informata riguardo alle sue iniziative per gli spettacoli

Non so se Emma si riferisce all'Apulia Film Commission

spiega spiega

Praticamente ha inaugurato due Cineporti (uno a Bari e uno a Lecce), ti copio direttamente :sorriso4: :


I Cineporti sono sedi in cui preparare un film: direttori di produzione e organizzatori generali, insieme al loro staff di produzione, vi troveranno comodi uffici con postazioni disponibili, connessioni wi-fi, telefoniche e fax. Troveranno ogni comfort per depositare in sicurezza materiali, attrezzature, per parcheggiare camion, mezzi di scena. Per realizzare casting e prove d’attore. Per svolgere ogni riunione in un ambiente confortevole e accogliente, come solo la Puglia sa essere.

Il Cineporto barese sarà realizzato (entro dicembre 2008) in un padiglione della bellissima Fiera del Levante.
La struttura, di 1.200 mq, sarà interamente dedicata al cinema, alle arti visive ed alle produzioni cinematografiche e artistiche.
Oltre alla sede dell’AFC, saranno allestiti uffici di preparazione alla produzione audiovisiva, sale casting, sale costumi, sale trucco e parruccheria, attrezzerie e deposito scenografie, una sala multimediale per 85 posti dotata delle più moderne tecnologie di proiezione digitale, spazi per allestire mostre e installazioni, bar e spazio conviviale, spazi per formazione professionale e sale riunioni.

Il Cineporto leccese, invece, sarà allestito nelle Manifatture Knos, di proprietà della Provincia di Lecce, entro ottobre 2008.
All’interno di un padiglione di 4.000 mq, uno dei più incredibili contenitori culturali europei, una vasta area sarà a disposizione delle produzioni cinematografiche e audiovisive con uffici di preparazione alla produzione audiovisiva, sale casting, costumi e trucco, attrezzerie e deposito scenografie, spazi per allestire mostre e installazioni.


Questo il sito quando potrai/ete:

http://www.apuliafilmcommission.it/

che bel sito, ma quindi è tutto operativo e funzionante.

che bello.

che poi in puglia avete dei mangiarini... pane e pomodoro tutta la vita