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[Opera] Brani d'opera cantati

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Messaggio Da maimeri Dom 13 Giu 2010, 14:39

devo STUDIARE questo thread
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Messaggio Da Brillianttrees Dom 13 Giu 2010, 15:04

Bea ha scritto:La stavo mettendo io. [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 981826 Proprio gemelline anche in questo, io e te, eh! [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 297113....


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[Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 2ro50tz

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Messaggio Da Brillianttrees Dom 13 Giu 2010, 15:28

Serse - Georg Friedrich Händel

Ombra mai fu [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 127384

Frondi tenere e belle
del mio platano amato,
per voi risplenda il fato.
Tuoni, lampi, e procelle
non v'oltraggino mai la cara pace,
né giunga a profanarvi
austro rapace.

Ombra mai fu
di vegetabile
cara ed amabile,
soave più.

Ombra mai fu
di vegetabile
cara ed amabile,
soave più.

Cara ed amabile,
ombra mai fu
di vegetabile
cara ed amabile,
soave più.




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Messaggio Da Brillianttrees Dom 13 Giu 2010, 15:47

Rinaldo - Georg Friedrich Händel

Libretto

Lascia ch'io pianga
mia cruda sorte,
e che sospiri la libertà!

E che sospiri,
e che sospiri la libertà!

Lascia ch'io pianga
mia cruda sorte,
e che sospiri la libertà!

Il duolo infranga
queste ritorte
de miei martiri
sol per pietà,
de miei martiri
sol per pietà.

Lascia ch'io pianga
mia cruda sorte,
e che sospiri la libertà!

E che sospiri,
e che sospiri la libertà!

Lascia ch'io pianga
mia cruda sorte,
e che sospiri la libertà!



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Messaggio Da Cantastorie Sab 19 Giu 2010, 13:17

Bizet - Carmen - En vain pour éviter -

Invano, per evitare risposte amare ...

E' la scena in cui Carmen interroga le carte su quel che l'aspetta: se sia amore o morte violenta.
Mischia, mischia le carte...sperando che allungando quel frangente si possa modificare l'esito e insieme per timore di leggere la risposta.
Carmen è l'alter-ego delle donne mansuete-remissive che non si oppongono a scelte altrui su di sè: lei sceglie e ha una sola certezza, pare: esiste solo Adesso, oggi. Non serve vivere oggi Per domani e se devo cmq morire, preferisco vivere secondo la mia maniera, non assecondando alcuno, accontentando alcuno.
Ogni "encore" ...sempre piu' in tono basso e profondo, di pancia diventa un'amplificazione, una conferma e una paura materializzata da quei suoni.



Testo - Francese/Italiano
[20. Trio] [20. Terzetto]

Mercédès Mercedes
Mêlons! Mescoliamo!

Frasquita Frasquita
Mêlons! Mescoliamo!

Mercédès Mercedes
Coupons! Tagliamo!

Frasquita Frasquita
Coupons! Tagliamo!

Mercédès Mercedes
Bien! c’est cela! Va bene così!

Frasquita Frasquita
Bien! c’est cela! Va bene così!

Mercédès Mercedes
Trois cartes ici, ... Tre carte qui, ...

Frasquita Frasquita
Trois cartes ici, ... Tre carte qui, ...

Mercédès Mercedes
Quatre là! Quattro là! ...

Frasquita Frasquita
Quatre là! Quattro là!

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Et maintenant, parlez, mes belles, Ed ora, parlate, mie belle,
De l’avenir, donnez-nous des nouvelles, ... Dell’avvenire dateci novelle, ...

Mercédès Mercedes
Dites-nous qui nous trahira! Diteci chi ci tradirà!

Frasquita Frasquita
Dites-nous qui nous trahira! Diteci chi ci tradirà!

Mercédès Mercedes
Dites-nous qui nous aimera! Diteci chi ci amerà!

Frasquita Frasquita
Dites-nous qui nous aimera! Diteci chi ci amerà!

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Parlez, parlez! Parlate, parlate!
Dites-nous qui nous trahira, Diteci chi ci tradirà,
Dites-nous qui nous aimera! Diteci chi ci amerà!

Frasquita Frasquita
Parlez! Parlate!

63

----------------------- Page 49-----------------------

Mercédès Mercedes
Parlez! Parlate!

Frasquita Frasquita
Moi,je vois un jeune amoureux Io vedo un giovane innamorato
Qui m’aime on ne peut davantage. Che mi ama quanto più non si può.

Mercédès Mercedes
Le mien est très riche et très vieux; Il mio è molto ricco e vecchio;
Mais il parle de mariage! Ma parla di matrimonio!

Frasquita (fièrement) Frasquita (fieramente)
Il me campe sur son cheval, Mi mette sul suo cavallo,
Et dans la montagne il m’entraîne! Mi porta sulla montagna!

Mercédès Mercedes
Dans un château presque royal, In un castello quasi regale,
Le mien m’installe en souveraine! Il mio mi istalla sovrana!

Frasquita Frasquita
De l’amour à n’en plus finir, Amore a non finire,
Tous les jours, nouvelles folies! Ogni giorno, nuove follie!

Mercédès Mercedes
De l’or tant que j’en puis tenir, Oro quanto ne posso prendere,
Des diamants, des pierreries! Diamanti, pietre preziose!

Frasquita Frasquita
Le mien devient un chef fameux, Il mio diventa un capo famoso,
Cent hommes marchent à sa suite! Dietro a lui marciano cento uomini!

Mercédès Mercedes
Le mien... en croirai-je mes yeux? Il mio... non credo ai miei occhi!
Oui... Il meurt! Sì... Muore!
(avec joie) (con gioia)
Ah!je suis veuve et j’hérite! Ah! sono vedova ed eredito!

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Ah! Ah!
Parlez encor, parlez, mes belles etc. Parlate ancora, parlate, mie belle ecc.
(du même) (c. s.)

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Parlez encor! Parlez encor! Parlate ancora! Parlate ancora!
Dites-nous qui nous trahira, Diteci chi ci tradirà,
Dites-nous qui nous aimera! Diteci chi ci amerà!

Mercédès Mercedes
Fortune! Fortuna!

Frasquita Frasquita
Amour! Amore!

Carmen Carmen
Voyons, que j’essaie à mon tour. Vediamo, ch’io provi a mia volta.
(Carmen tourne les cartes de son côté.) (Carmen a sua volta gira le carte.)
Carreau! Pique! La mort! Quadri! Picche! La morte!
J’ai bien lu... moi d’abord, ensuite lui... o letto bene... prima io, poi lui...
Pour tous les deux, la mort! Per tutti due, la morte!

En vain pour éviter les réponses amères, Invano, per evitare risposte amare,
En vain tu mêleras, Invano le mischierai,
Cela ne sert à rien, les cartes sont sincères Non serve a nulla, le carte sono sincere
Et ne mentiront pas! E non mentiranno!
Dans le livre d’en haut si ta page est heureuse, Se nel libro di lassù la tua pagina è fortunata,

64

----------------------- Page 50-----------------------

Mêle et coupe sans peur; Mischia e taglia senza paura;
La carte sous tes doigts se tournera joyeuse, La carta si volterà con gioia sotto le tue dita,
T’annonçant le bonheur! Annunciandoti la felicità!
Mais si tu dois mourir, si le mot redoutable Ma se devi morire, se la tremenda parola
Est écrit par le sort, È scritta dalla sorte,
Recommence vingt fois, la carte impitoyable Ricomincia venti volte, la carta impietosa
Répétera: la mort! Ripeterà: la morte!
(tournant les cartes) (voltando le carte)
Encor! Encor!Toujours la mort! Ancora!Ancora! Sempre la morte!

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Parlez encor, parlez, mes belles etc. Parlate ancora, parlate, mie belle ecc.
Parlez encor! Parlez encor! Parlate ancora! Parlate ancora!
Dites-nous qui nous trahira, Diteci chi ci tradirà,
Dites-nous qui nous aimera! Diteci chi ci amerà!

Carmen Carmen
Encor! Le désespoir! Ancora! La disperazione!
La mort! La mort! La morte! La morte!
Encor... la mort! Ancora... la morte!

Mercédès Mercedes
Fortune! Fortuna!

Frasquita Frasquita
Amour! Amore!

Carmen Carmen
Toujours la mort! Sempre la morte!

Mercédès Mercedes
Encor! Ancora!

Mercédès, Frasquita Mercedes, Frasquita
Encor! Ancora!

Mercédès, Frasquita, Carmen Mercedes, Frasquita, Carmen
Encor! encor! Ancora! ancora!
(Rentrent le Dancaïre et le Remendado.) (Rientrano il Dancairo e il Remendado.)
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Messaggio Da Cantastorie Sab 19 Giu 2010, 13:33

Carmen - Bizet - Je dis (Micaela)

Micaela è il personaggio-opposto a Carmen: diremmo la "brava ragazza da marito", preoccupata per Josè e timorosa di affrontare Carmen che le sembra un "diable" in grado di stravolgere-condizionare-tentare. Come se Carmene e Micaela non avessero nulla in comune, o come se si potesse dividere con un colpo netto devozione-perdizione..

In Carmen accade anche che i ruoli siano pressochè invertiti tra maschile e femminile nella coppia Carmen/Josè: se Carmen è chi ha autonomia di decisione e si comporta quasi come una dark-lady..Josè perde del tutto la stima-fiducia in sè, ritenendo impensabili vite possibili senza Carmen: come chi confonde possesso e amore, tempo presente con promesse futuro.



[22.Air] [22.Aria]

Je dis que rien ne m’épouvante, Dico che nulla mi spaventa,
Je dis, hélas! que je réponds de moi; Dico, ahimè!, che rispondo di me;

68

----------------------- Page 54-----------------------

Mais j’ai beau faire la vaillante, Ma ho un bel fare la coraggiosa,
Au fond du cœur je meurs d’effroi! In fondo al cuore muoio di paura!
Seule en ce lieu sauvage, Sola in questo luogo selvaggio,
Toute seule j’ai peur, Tutta sola ho paura,
Mais j’ai tort d’avoir peur; Ma ho torto di aver paura;
Vous me donnerez du courage, Voi mi darete forza,
Vous me protégerez, Seigneur! Voi mi proteggerete, Signore!
Je vais voir de près cette femme Vado a vedere da vicino quella donna
Dont les artifices maudits Le cui arti maledette
Ont fini par faire un infâme hanno finito col fare un infame
De celui que j’aimais jadis! Dell’uomo che un tempo amavo!
Elle est dangereuse... elle est belle!... È pericolosa... è bella!...
Mais je ne veux pas avoir peur!... Ma non voglio aver paura!...
Je parlerai haut devant elle... Parlerò schietto davanti a lei...
Ah! Seigneur, vous me protégerez! Ah!Voi mi proteggerete, Signore!
Je dis que rien ne m’épouvante etc. Dico che nulla mi spaventa ecc.
Protégez moi! Ô Seigneur! Proteggetemi! O Signore!
Donnez moi du courage! Datemi coraggio!
Protégez moi! Ô Seigneur! Proteggetemi! O Signore!
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Messaggio Da Cantastorie Sab 19 Giu 2010, 13:43

Carmen Bizet - Près de remparts -

Duetto Carmen/jose'




[10. Séguedille et Duo] [10. Seguidilla e Duetto]

Carmen Carmen
Près des remparts de Séville, Presso i bastioni di Siviglia,
Chez mon ami Lillas Pastia, Dal mio amico Lillas Pastia,
J’irai danser la séguedille Andrò a danzar la seguidilla
Et boire du manzanilla. E a bere manzanilla.
J’irai chez mon ami Lillas Pastia. Andrò dall’amico Lillas Pastia.
Oui, mais toute seule on s’ennuie, Sì, ma da sola ci si annoia,
Et les vrais plaisirs sont à deux; E i veri piaceri sono a due;
Donc, pour me tenir compagnie, Così, per farmi compagnia,
J’emmènerai mon amoureux! Ci porterò il mio amore!
(riant) (ridendo)
Mon amoureux... il est au diable... L’amore mio... è andato al diavolo...
Je l’ai mis à la porte hier! L’ho messo ieri alla porta!
Mon pauvre cœur très consolable, Il mio povero cuore tanto consolabile,
Mon cœur est libre comme l’air! Il mio cuore è libero come l’aria!
J’ai des galants à la douzaine, D’innamorati ne ho a dozzine,
Mais ils ne sont pas à mon gré. Ma non sono quelli che piacciono a me.
Voici la fin de la semaine: Ecco la fine della settimana:
Qui veut m’aimer? je l’aimerai! Chi vuole amarmi? io l’amerò!
Qui veut mon âme? Elle est à prendre! Chi vuole l’anima mia? È lì da prendere!
Vous arrivez au bon moment! Arrivate al momento buono!
Je n’ai guère le temps d’attendre, Non ho il tempo di aspettare,
Car avec mon nouvel amant Poiché con il mio nuovo amante
Près des remparts de Séville, Presso i bastioni di Siviglia,
Chez mon ami Lillas Pastia, Dal mio amico Lillas Pastia,
J’irai danser la séguedille Andrò a danzar la seguidilla
Et boire du manzanilla. E a bere manzanilla.
Oui,j’irai chez mon ami Pastia! Sì, andrò dal mio amico Pastia!

Don José (durement) Don José (con durezza)
Tais-toi! je t’avais dit de ne pas me parler! Taci! ti avevo detto di non parlarmi!

Carmen (simplement) Carmen (semplicemente)
Je ne te parle pas,je chante pour moi-même! Non ti parlo, canto per me sola!
Et je pense! Il n’est pas défendu de penser! E penso! Non è proibito pensare!
Je pense à certain officier qui m’aime Penso a un certo ufficiale che mi ama
Et qu’à mon tour je pourrais bien aimer! E che a mia volta potrei forse amare!

Don José (ému) Don José (commosso)
Carmen! Carmen!

Carmen (avec intention) Carmen (con intenzione)
Mon officier n’est pas un capitaine, Il mio ufficiale non è un capitano,
Pas même un lieutenant, il n’est que E neppure un tenente, è solo brigadiere;
[brigadier;
Mais c’est assez pour une bohémienne Ma per una zingara è abbastanza
Et je daigne m’en contenter! E ho la bontà di accontentarmi!

Don José Don José
Carmen,je suis comme un homme ivre; Carmen, sono come ubriaco;
Si je cède, si je me livre, Se cedo, se mi concedo,
Ta promesse, tu la tiendras, La tua promessa, la manterrai,
Ah! si je t’aime, Carmen, tu m’aimeras! Ah! se ti amo, Carmen, tu mi amerai!

Carmen Carmen
Oui. Sì.


(Don José délie la corde qui attache les mains (Don José scioglie la corda che tiene legate le
de Carmen.) mani di Carmen.)

25

----------------------- Page 22-----------------------

Don José Don José
Chez Lillas Pastia, ... Da Lillas Pastia, ...

Carmen Carmen
Nous danserons... la séguedille ... Noi danzeremo... la seguidilla ...

Don José Don José
Tu le promets! Carmen... Lo prometti! Carmen...

Carmen Carmen
En buvant du manzanilla. Bevendo manzanilla.

Don José Don José
Tu le promets!... Lo prometti!...

Carmen Carmen
Ah! Ah!
Près des remparts de Séville, Presso i bastioni di Siviglia,
Chez mon ami Lillas Pastia, Dal mio amico Lillas Pastia,
Nous danserons la séguedille Noi danzeremo la seguidilla
Et boirons du manzanilla. E berremo manzanilla.
Tra la la la la la la la... Tra la la la la la la là...
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Messaggio Da Cantastorie Sab 26 Giu 2010, 13:59

Là dove cade .....l'armonia -
Le cadenze all'Opera / strumentali


In generale ..sulle Cadenze in musica ..Click Qui


La cadenza vocale all'Opera

Nell'opera il termine cadenza indica un passaggio melodico, anche esteso e pressoché privo di accompagnamento, utilizzato poco prima della conclusione del brano.

Fino alla fine del XVIII secolo le cadenze delle arie d'opera erano quasi sempre scritte o improvvisate dai cantanti che le eseguivano. In seguito i compositori provvedettero a scrivere le cadenze vocali per esteso, ma i cantanti non smisero di modificarle o riscriverle. È celebre la lunghissima cadenza col flauto nell'aria della pazzia di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, forse composta dal soprano Teresa Brambilla e comunque assente nell'originale donizettiano. Nel corso del XX secolo i cantanti d'opera abdicarono quasi del tutto a tale ruolo di compositori aggiunti, ma in cambio si assistette ad un curioso fenomeno di codificazione di ciò che in origine costituiva un momento improvvisativo, o almeno estemporaneo, dell'evento musicale: l'editore Ricordi pubblicò le cadenze (e le variazioni) raccolte ed elaborate dal maestro Luigi Ricci, che i cantanti presero ad usare regolarmente in luogo di quelle - più in stile, oltre che normalmente più belle - delle partiture originali. Solo negli ultimi decenni del secolo la filologia ha cominciato ad aver ragione di questa tradizione.

Per quanto riguarda le cadenze strumentali, nei concerti per strumento solista e orchestra celebre è quella di Johann Sebastian Bach nel suo Concerto Brandeburghese n. 5 nel quale, verso la fine del primo tempo, l'orchestra tacet e il clavicembalo solista esegue un brano virtuosistico; viene considerata il primo esempio di cadenza nei concerti solistici. In Germania viene introdotto in partitura attraverso il termine Kadenz.

In questa accezione, la kadenz si riallaccia al precedente significato armonico in quanto si svolgeva in questi termini:
* l'orchestra si portava sul V grado della tonalità armonizzato con quarta e sesta (accordo di Tonica in 2° rivolto)
* questo era il "segnale d'inizio" della cadenza solistica e del tacet dell'orchestra, la quale, da qui in poi, assiste in silenzio all'improvvisazione del solista
* ultimo segnale era costituito dal trillo su armonia di Dominante, che il solista eseguiva poco prima di cadenzare sull'accordo di Tonica; contemporaneamente l'orchestra riprendeva a suonare e concludeva il brano.
********

La parte finale delle arie era quindi il terreno in cui il cantante - in autonomia dall'autore o appoggiandosi a partiture scrittegli apposta - poteva esprimere il "meglio" della propria capacità tecnico-vocale-espressiva. La cadenza è questo in fondo: un terreno franco, in cui il cantante possa esprimersi nel suo meglio virtuosistico, senza esser ingabbiato nelle note dell'autore.
La parte finale della scena della pazzia di Lucia è un duetto tra Flauto e Voce, nella quale Lucia ormai uscita di senno e prossima alla morte pian piano perde i contatti con la realtà e la logica (il suonoguida), allontanandosene sempre piu': se prima è un dialogo - che riprende il tempo felice della promessa di matrimonio con Edgardo - in seguito, voce-strumento, si conclude con una recisione tra le due parti e Lucia smarrita, senza contatti-puntifermi con la logica-realtà...si fantasmizza piu' che morire in scena.
Se essere savi significa mantenersi in stretto contattocontinuo con cio' che è contingente e reale e l'esser fuori di senno significa distaccarsene per lacerazione e strappi..quel suono è questo. Il testo, come spesso accade non è che un comprimario. Il tutto è nei suoni e nel gioco voce-flauto, in buonaparte NON scritto da Donizetti.




le parole
Il dolce suono mi colpi di sua voce!
Ah, quella voce m'e qui nel cor discesa!
Edgardo! io ti son resa, Edgardo, mio!
fuggita io son de tuoi nemici.
Un gelo me serpeggia nel sen!
trema ogni fibra!
vacilla il pie!
Presso la fonte meco t'assidi al quanto!
Ohime, sorge il tremendo fantasma e ne separa!
Qui ricovriamo, Edgardo, a pie dell'ara.
Sparsa e di rose!
Un armonia celeste, di, non ascolti?
Ah, l'inno suona di nozze!
Il rito per noi s'appresta! Oh, me felice!
Oh gioia che si sente, e non si dice!
Ardon gl'incensi!
Splendon le sacre faci, splendon intorno!
Ecco il ministro!
Porgime la destra!
Oh lieto giorno!
Al fin son tua, al fin sei mia,
a me ti dona un Dio.
Ogni piacer piu grato,
mi fia con te diviso
Del ciel clemente un riso
la vita a noi sara.
Cantastorie
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Messaggio Da Waltzing Matilda Gio 01 Lug 2010, 08:21

[Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 231685 qui si apre il mio buon giorno [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 304814
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Messaggio Da Brillianttrees Gio 01 Lug 2010, 12:58

L'Orfeo - Favola in musica di Claudio Monteverdi su libretto di Alessandro Striggio.

L'opera è tratta dalla Fabula di Orfeo di Poliziano. Si compone di un prologo ("Prosopoea della musica") e cinque atti. Fu rappresentata per la prima volta il 24 febbraio del 1607 nel palazzo ducale di Mantova. (Fonte: Wikipedia)




Dal mio permesso

Dal mio Permesso amato a voi ne vegno,
incliti eroi, sangue gentil de' regi,
di cui narra la Fama eccelsi pregi,
né giunge al ver perch'è tropp'alto il segno.

Io la Musica son, ch'ai dolci accenti
so far tranquillo ogni turbato core,
et hor di nobil ira, et hor d'amore
posso infiammar le più gelate menti.

Io su cetera d'or cantando soglio
mortal orecchio lusingar talora,
e in questa guisa a l'armonia sonora
de la lira del Ciel più l'alme invoglio.

Quinci a dirvi d'Orfeo desio mi sprona,
d'Orfeo che trasse al suo cantar le fere,
e servo fè l'Inferno a sue preghiere,
gloria immortal di Pindo e d'Elicona.

Or mentre i canti alterno, or lieti, or mesti,
non si mova augellin fra queste piante,
né s'oda in queste rive onda sonante,
et ogni auretta in suo cammin s'arresti.




Vi ricorda, o boschi ombrosi,
de' miei lunghi aspri tormenti,
quando i sassi a' miei lamenti
rispondean, fatti pietosi?

Dite, allor non vi sembrai
più d'ogni altro sconsolato?
Or fortuna ha stil cangiato
ed ha volto in festa i guai.

Vissi già mesto e dolente,
or gioisco e quegli affanni
che sofferti ho per tant'anni
fan più caro il ben presente.

Sol per te, bella Euridice,
benedico il mio tormento,
dopo 'l duol viè più contento,
dopo il mal viè più felice.



O tu ch'innanzi morte a queste rive
temerario te n' vieni, arresta i passi;
solcar quest'onde ad uom mortal non dassi,
né può coi morti albergo aver chi vive.

Che? Vuoi forse nemico al mio signore,
Cerbero trar da le tartaree porte?
O rapir brami sua cara consorte,
d'impudico desir acceso il core?

Pon freno al folle ardir, ch'entr'al mio legno
non accorrò più mai corporea salma,
sì de gli antichi oltraggi ancora ne l'alma
serbo acerba memoria e giusto sdegno.






















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Messaggio Da Cantastorie Sab 11 Set 2010, 11:38

Falstaff - Verdi


IL FINALE - Tutt'il resto è burla

FALSTAFF
Tutto nel mondo é burla.
L’uom é nato burlone…

TUTTI
Tutto nel mondo é burla.
L’uom é nato burlone,
La fede in cor gli ciurla,
Gli ciurla la ragione.
Tutti gabbati! Irride
L’un l’altro ogni mortal.
Ma ride ben chi ride
La risata final.


In note un commento e breve trama da QUI[/b]
Spoiler:


il Libretto
...in 10 minuti - 1970 - Gobbi/Barbieri


L'onore, ladri!




Quand'ero Paggio e Finale opera - Raimondi/Abbado


Ehi Taverniere ...Raimondi/Abbado




Una paginetta di analisi tecnico-musicale..
http://books.google.it/books?id=OWroucTuInoC&pg=PA558&lpg=PA558&dq=tutto+nel+mondo+%C3%A8+burla&source=bl&ots=WIO79Xb26V&sig=CfkjPWNUhr_-hbdvuKFgJsLLG48&hl=it&ei=XUWLTJ_qFoSLswbO1rzjAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CBoQ6AEwAjge#v=onepage&q=tutto%20nel%20mondo%20%C3%A8%20burla&f=false

Finale - Tutt'al mondo è burla


Finale in Recital ..
Falstaff: Tutto nel mondo e burla

Gala Verdi (Parma, 2001)

Marcelo Álvarez, José Carreras, José Cura, Daniela Dessì, Plácido Domingo, Barbara Frittoli, Ruggero Raimondi, Mariella Devia, Liciana D’Intino, Leo Nucci, Elisabete Matos y Gloria Scalchi
Dirección: Zubin Mehta,
Orquesta y Coro del Maggio Musicale Fiorentino.




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[Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 Empty Re: [Opera] Brani d'opera cantati

Messaggio Da Waltzing Matilda Gio 16 Set 2010, 08:40

ahhhhhh ci sono aggiornamenti e non li avevo vistiii SBAV!
Grazie amore amici
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Messaggio Da Cantastorie Sab 18 Set 2010, 11:18

Andrea Chenier di Umberto Giordano


Primo Quadro
Un dì all'azzurro spazio


L'azione si svolge nella serra del Castello di Coigny. La rivoluzione francese è ormai alle porte, ma la nobiltà francese continua a vivere un'esistenza spensierata. La contessa di Coigny dà una festa nel suo castello. Il giovane servitore Gerard è intento ad addobare la serra per la festa imminente e rimugina fra sé l'odio per i padroni. Solo un membro della famiglia si salva dal suo odio; la contessina Maddalena, della quale è segretamente innamorato.
Alla festa interviene il poeta Andrea Chénier, che subisce le critiche di Maddalena, la quale gli rimprovera di non scrivere poesie alla moda. Il giovane difende con vigore i suoi ideali contro i costumi corrotti dell'epoca, che stanno portando la società alla rovina. Nel frattempo scongiura Maddalena, la cui giovinezza lo ha colpito, di tenere in maggior conto un sentimento gentile come l'amore, caduto ormai nel disprezzo della società.



Un dì all’azzurro spazio
guardai profondo,
e ai prati colmi di viole,
pioveva loro il sole,
e folgorava d’oro il mondo:
parea la terra un immane tesor,
e a lei serviva di scrigno il firmamento.

Su dalla terra a la mia fronte
veniva una carezza viva, un bacio.
Gridai vinto d’amor:
T’amo tu che mi baci,
divinamente bella, o patria mia!
E volli pien d’amore pregar!
Varcai d’una chiesa la soglia;
là un prete ne le nicchie
dei santi e della Vergine,
accumulava doni -
e al sordo orecchio
un tremulo vegliardo
invan chiedeva pane
e invano stendea la mano!

Varcai degli abituri l’uscio;
un uom vi calunniava
bestemmiando il suolo
che l’erario a pena sazia
e contro a Dio scagliava
e contro agli uomini
le lagrime dei figli.

In cotanta miseria
la patrizia prole che fa?
(a Maddalena)
Sol l’occhio vostro
esprime umanamente qui
un guardo di pietà,
ond’io guardato ho a voi
si come a un angelo.
E dissi: Ecco la bellezza della vita!
Ma, poi, a le vostre parole,
un novello dolor m’ha colto in pieno petto.
O giovinetta bella,
d’un poeta non disprezzate il detto:

Udite! Non conoscete amor,
amor, divino dono, non lo schernir,
del mondo anima e vita è l’Amor!

.......

BBeata gggggiovintù

....................

Quadro finale
Il cortile della prigione. Andrea Chénier, assistito dall'amico Roucher, si appresta a morire e scrive i suoi ultimi versi. Gerard ha tentato di salvarlo ma Robespierre non ha accettato di riceverlo. Aiutata dal pentito Gerard, Maddalena riesce ad ottenere un colloquio con Chénier e a corrompere la guardia. All'alba, quando i soldati vengono a prelevare i condannati, si sostituisce ad una prigioniera, Idia Legrey, donandole il suo lasciapassare. Prende così posto sulla carretta a fianco dell'uomo che ama. I due amanti si avviano sereni incontro alla morte, rapiti nell'estasi del loro amore. In un angolo Gerard piange amare lacrime.

Come un bel dì di maggio

Come un bel dì di maggio
che con bacio di vento
e carezza di raggio, si
spegne in firmamento,
col bacio io d'una rima,
carezza di poesia,
salgo l'estrema cima
dell'esistenza mia.
La sfera che cammina
per ogni umana sorte
ecco già mi avvicina,
all'ora della morte,
e forse pria che
l'ulti'ma mia strofa sia finita,
m'annuncierà il carnefice
la fine della vita.
Sia Strofe, ultima Dea!
ancor dona al tuo poeta
la sfolgorante idea,
la fiamma consueta;
io, a te, mentre tu vivida
a me sgorghi
dal cuore,
darò per rima,
il gelido spiro d'un uom
che muore.

-----
Duetto finale
Vicino a te


Chénier
Vicino a te s'acqueta
l'irrequieta anima mia;
tu sei la meta d'ogni desio,
d'ogni sogno, d'ogni poesia!
(la guarda amorosamente)
Entro al tuo sguardo
l'iridescenza scerno
de li spazi infiniti.
Ti guardo; in questo fiotto verde
di tua larga pupilla erro coll'anima!

Maddalena
Per non lasciarti son qui;
non è un addio!
Vengo a morire con te!
Finì il soffrire!
La morte nell'amarti!
Ah! Chi la parola estrema dalle labbra
raccoglie, è Lui, l'Amor!

Chénier
Tu sei la meta dell'esistenza mia!

Chénier, Maddalena
Il nostro è amore d'anime!

Maddalena
Salvo una madre.
Maddalena all'alba ha nome
per la morte Idia Legray.
(guardando nel cortile)
Vedi? La luce incerta del crepuscolo
giù pe' squallidi androni già lumeggia.
(colle braccia avviluppando stretto a sè Chénier gli si abbandona tutta sul petto)
Abbracciami! Baciami! Amante!

Chénier (baciandola con violenza)
Orgoglio di bellezza!
(la bacia ancora)
Trionfo tu, de l'anima!
Il tuo amor, sublime amante,
è mare, è ciel, luce di sole
e d'astri ...
... È il mondo! È il mondo!

Maddalena
Amante! Amante!

Chénier, Maddalena
La nostra morte è il trionfo dell'amor!

Chénier
Ah benedico, benedico la sorte!

Maddalena
Nell'ora che si muore
eterni diveniamo!

Chénier
Morte!

Maddalena
Infinito!

Maddalena, Chénier
Amore! Amore!

(Il rullo dei tamburi annuncia l'arrivo della carretta.)

Chénier, Maddalena
È la morte!

Chénier
Ella vien col sole!

Maddalena
Ella vien col mattino!

Chénier
Ah, viene come l'aurora!

Maddalena
Col sole che la indora!

Chénier
Ne viene a noi dal cielo,
entro un vel di rose e viole!

Maddalena, Chénier
Amor! Amor! Infinito!
Amor! Amor!

Schmidt
Andrea Chénier!

Chénier
Son io!

Schmidt
Idia Legray!

Maddalena
Son io!

Maddalena, Chénier (salendo sulla carretta)
Viva la morte insiem!



Su "mamma morta2 - Maddalena e sequenza film Philadelfia rimandno al post precedente..

Il richiamo con la trama del terzo atto di Tosca è facile facile, ma a me quanto sopra richiama sempre una scena-film...



@ Matilda - Mi sono data un appuntamento settimanale con questo 3d - tra sab e domenica giro il bussolotto, scelgo un'Opera o qualcosa che mi coinvolge e collaziono-raccolgo.
Un pallino mio è sempre quello di mostrare-trovare collegamenti esterni al "mondo-opera" con altre forme di spettacolo o di letteratura perchè percepisco l'opera non come un mondo morto e chiuso, almeno se è morto e chiuso io ci sto là dentro e non esco
sparo
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Messaggio Da Cantastorie Dom 19 Set 2010, 15:48


Sul tubbb trovai l'intera opra Andrea Chenier - ed. 1961 con Del Monaco - Tebaldi - Protti...

[Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 953427 [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 953427
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Messaggio Da mambu Dom 19 Set 2010, 17:32

Canta, ti ho gia detto che ti amo? [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 483101

Non c'entra molto, ma giusto per dare l'idea che il poeta-rivoluzionario non era poi così romantico:

La jeune tarantine (de Idylles Marines) dedicato a Medea [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 232406
    Pleurez, doux alcyons, ô vous, oiseaux sacrés,
    Oiseaux chers à Thétis, doux alcyons, pleurez.


    Elle a vécu, Myrto, la jeune Tarentine.
    Un vaisseau la portait aux bords de Camarine.
    Là l'hymen, les chansons, les flûtes, lentement,
    Devaient la reconduire au seuil de son amant.
    Une clef vigilante a pour cette journée
    Dans le cèdre enfermé sa robe d'hyménée
    Et l'or dont au festin ses bras seraient parés
    Et pour ses blonds cheveux les parfums préparés.
    Mais, seule sur la proue, invoquant les étoiles,
    Le vent impétueux qui soufflait dans les voiles
    L'enveloppe. Étonnée, et loin des matelots,
    Elle crie, elle tombe, elle est au sein des flots.


    Elle est au sein des flots, la jeune Tarentine.
    Son beau corps a roulé sous la vague marine.
    Thétis, les yeux en pleurs, dans le creux d'un rocher
    Aux monstres dévorants eut soin de la cacher.
    Par ses ordres bientôt les belles Néréides
    L'élèvent au-dessus des demeures humides,
    Le portent au rivage, et dans ce monument
    L'ont, au cap du Zéphir, déposé mollement.
    Puis de loin à grands cris appelant leurs compagnes,
    Et les Nymphes des bois, des sources, des montagnes,
    Toutes frappant leur sein et traînant un long deuil,
    Répétèrent : « hélas ! » autour de son cercueil.


    Hélas ! chez ton amant tu n'es point ramenée.
    Tu n'as point revêtu ta robe d'hyménée.
    L'or autour de tes bras n'a point serré de nœuds.
    Les doux parfums n'ont point coulé sur tes cheveux.


    Trad (circa) in spoiler
    Spoiler:
    Molto classico, no? (su metrica e lingua c'è del nuovo, mi dicono....)

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Messaggio Da Cantastorie Lun 20 Set 2010, 12:55

nu, se me lo avrebbi detto prima penso che mi ricordassi uora timidone

cmq a prop. di Chénier da quel che ricordo le sù poesie hanno impronta spiratrice nei classici greco-latini...robba bucolico-epica-arcadiaca o giu' di là. Il tale idealista era sì rivoluzionario - nel senso di favorevole al mandar al macero ancien regime e monarchia... ma non robesperriano (dittatura-terrore-sommarprocessi e ghigliottine a gògò contro nemici di ceto et oppositorpolitici..insomma, famo fora tutti quelli che non ci guardano con occhi ridenti e volitivi, così non ci pensiamo piu') e nel periodo del terrore fu arrestato-processato-ghigliottinato in quattr e quattr'ott.

A prop. di Puglia e di jeune tarantina, U. Giordano era pugliese anche se mi pare visse mezzavita a Napoli e l'altra su lago maggiore...ma magari come diceva Enzino figlio di Federico lo svevo....gli mancava la magna puglia e piana....eccchiosssapppp sherlock
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Messaggio Da Waltzing Matilda Mer 22 Set 2010, 14:44

quanto mi piace Tito Gobbi!
Andrea Chenier è la prima volta che lo sento, me lo devo proprio riascoltare, poi con queste voci! grazie Canta bacio
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Messaggio Da Cantastorie Sab 25 Set 2010, 13:26

Norma - Bellini - Guerra Guerra

Riassunto del 2ndo Atto
Nel tempio d'Irminsul Norma apprende dall'amica Clotilde che il tentativo di Adalgisa è stato vano, e che Pollione ha maturato il folle progetto di rapire la fanciulla. In Norma affiora prepotente il desiderio di vendetta, e chiama a raccolta tutto il suo popolo: è il segnale della guerra. Subito Pollione è fatto prigioniero, reo di aver forzato il recinto delle giovani sacerdotesse. Sarà Norma che dovrà sacrificarlo, ma prima lo deve interrogare, e invita tutti a lasciarla sola con il colpevole. Norma promette salva la vita a Pollione se egli rinuncerà a Adalgisa, ma Pollione rifiuta, invita Norma ad ucciderlo, invocando pietà per Adalgisa. Furente Norma vuole vendetta, e a tutto il popolo nuovamente riunito annuncia un nuovo colpevole, una sacerdotessa che ha infranto i voti: e dopo un attimo di esitazione, non dice il nome di Adalgisa, ma il proprio. Solo ora Pollione si rende conto della nobiltà della donna che ha tradito, e sente di amarla nuovamente. Norma affida i figli al padre Oroveso che, piangente, la perdona, e sale serenamente al rogo insieme a Pollione.

In spoiler trovate il libretto della scena sesta e settima del secondo atto...quelle che ho inserito come audio e audiovideo.
Spoiler:

Solo audio - scena settima


Audio.Video - Scene sesta e settima




..........
Visto che il tema aleggia qui in forum ...
A proposito di presagi, oracoli, sacerdotesse, riti....
legame tra passioni private e oracoli-sibille-veggenti ....


Su Norma - OpraGlobal ci tornerò senz'altro...I momenti salienti sono non solo la stracelebre aria "casta diva", ma duetto-terzetto che concludono il primo atto in cui i tre personaggi Norma,Adalgisa,Pollione mostrano intrecci e conflitti che poi saranno sciolti nell'atto finale...

Intanto in spoiler trovate delle considerazioni musical-teatrali che rendono l'idea..


Spoiler:
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Messaggio Da Cantastorie Sab 02 Ott 2010, 17:10

Aggiungo sempre su Norma ....

Callas - Simionato e Callas-Barbieri:

Oh Rimembranza




NORMA
(Oh! Rimembranza!
Io fui così rapita
Al sol mirarlo in volto!)

ADALGISA
Ma non m'ascolti tu?

NORMA
Segui. T'ascolto.

ADALGISA
Sola, furtiva, al tempio
Io l'aspettai sovente,
Ed ogni dì più fervida
Crebbe la fiamma ardente.

NORMA
(Io stessa arsì così.)

ADALGISA
Vieni, ei dicea, concedi
Ch'io mi ti prostri ai piedi.


NORMA
(Oh, rimembranza!)

ADALGISA
Lascia che l'aura io spiri
NORMA
(Io fui così sedotta!)

ADALGISA
Dei dolci tuoi sospiri,
Del tuo bel crin le anella
Dammi, dammi poter baciar.

NORMA
(Oh, cari accenti!
Così li profferia,
Così trovava del mio cor la via!)

ADALGISA
Dolci qual arpa armonica
M'eran le sue parole,
Negli occhi suoi sorridere
Vedea più bello un sole.

NORMA
(L'incanto suo fu il mio!)
ADALGISA
Io fui perduta e il sono!

NORMA
Ah! Tergi il pianto!

ADALGISA
D'uopo ho del tuo perdono!

NORMA
Avrò pietade!

ADALGISA
Deh! Tu mi reggi e guida!

NORMA
Ah! Tergi il pianto!

ADALGISA
Me rassicura, o sgrida,
Salvami da me stessa,
Salvami, salvami dal mio cor!

NORMA
Ah! Tergi il pianto!
Te non lega eterno nodo,
Eterno nodo all'ara.

ADALGISA
Ah! Ripeti, o ciel,
Ripeti si lusinghieri accenti!

NORMA
Ah! Sì, fa core e abbracciami.
Perdono e ti compiango.
Dai voti tuoi ti libero,
I tuoi legami io frango.
Al caro oggetto unita
Vivrai felice ancor.

ADALGISA
Ripeti, o ciel,
Ripetimi si lusinghieri accenti!
Per te, per te, s'acquetano
I lunghi miei tormenti.
Tu rendi a me la vita,
Se non è colpa amor.

NORMA
Ma di': l'amato giovane
Quale fra noi si noma?

ADALGISA
Culla non ebbe in Gallia:
Roma gli è patria.

NORMA
Roma? Ed è? Prosegui !

Trio
Norma - Adalgisa - Pollione



Scena IX

ADALGISA
Il mira.
NORMA
Ei! Pollion!

ADALGISA
Qual ira!

NORMA
Costui, costui dicesti?
Ben io compresi?

ADALGISA
Ah! Sì.

POLLIONE
(inoltrandosi ad Adalgisa)
Misera te! Che festi?

ADALGISA
(smarrita)
Io?

NORMA
(a Pollione)
Tremi tu? E per chi?
E per chi tu tremi?
(Alcuni momenti di silenzio. Pollione è confuso,
Adalgisa tremante e Norma fremente.)
Oh, non tremare, o perfido,
Ah, non tremar per lei!
Essa non è colpevole,
Il malfattor tu sei!
Trema per te, fellon,
Pei figli tuoi,
Trema per me, fellon!

ADALGISA
(tremante)
Che ascolto? Ah! Deh parla!
Taci? T'arrestri! Ohimè!
(Si copre il volto colle mani; Norma l'afferra per un braccio,
e la costringe a mirar Pollione.)

NORMA
Oh! Di qual sei tu vittima
Crudo e funesto inganno!
Pria che costui conoscere
T'era il morir men danno!
Fonte d'eterne lagrime
Egli a te pur dischiuse
Come il mio cor deluse,
L'empio il tuo core tradì!

POLLIONE
Norma! De' tuoi rimproveri
Segno non farmi adesso!
Deh! A quest afflitta vergine
Sia respirar concesso!

ADALGISA
Oh, qual mistero orrible!
Trema il mio cor di chiedere,
Trema d'udire il vero!
Tutta comprendo, o misera,
Tutta la mia sventura,
Essa non ha misura,
S'ei m'ingannò così!

POLLIONE
Copra a quell'alma ingenua,
Copra nostr'onte un velo!

NORMA
Empio e tant'osi?

POLLIONE
Giudichi solo il cielo
Quali più di noi fallì!

NORMA
Perfido!

POLLIONE
(per allontanarsi)
Or basti.

NORMA
Fermati!

POLLIONE
(afferra Adalgisa)
Vieni.

ADALGISA
(dividendosi da lui)
Mi lascia, scostati!
Sposo sei tu infedele!

POLLIONE
Qual io mi fossi obblio.

ADALGISA
Mi lascia, scostati!

POLLIONE
(con tutto il fuoco)
L'amante tuo son io!

ADALGISA
Va, traditor!

POLLIONE
È mio destino amarti,
Destino costei lasciar!

NORMA
(reprimendo il furore)
Ebben! lo compi,
Lo compi e parti!
(ad Adalgisa)
Seguilo.

ADALGISA
(supplichevole)
Ah! No, giammai, ah, no.
Ah, pria spirar!

NORMA
(fissa Pollione sino che prorompe)
Vanne, sì, mi lascia, indegno,
Figli obblia, promesse, onore!
Maledetto dal mio sdegno
Non godrai d'un empio amore!

ADALGISA E POLLIONE
Ah!

POLLIONE
Fremi pure, e angoscia eterna
Pur m'imprechi il tuo furore!

NORMA
Te sull'onde e te sui venti
Seguiranno mie furie ardenti!
Mia vendetta e notte e giorno
Ruggirà intorno a te!

POLLIONE
(disperatamente)
Fremi pure, e angoscia eterna
Pur m'imprechi il tuo furore!
Quest'amor che mi governa
È di te, di me maggiore!

ADALGISA
(supplichevole)
Ah! Non fia ch'io costi
Al tuo core si rio dolore!

POLLIONE
Dio non v'ha che mali inventi
De' miei mali, ah, più cocenti!
Maledetto io fui quel giorno
Che il destin m'offerse a te.
Maledetto io fui per te!

ADALGISA
Ah! Non fia ch'io costi
Al tuo core si rio dolore!

NORMA
Parti!

ADALGISA
Ah, sian frapposti e mari e monti
Fra me sempre e il traditore!

NORMA
Indegno!

ADALGISA
Ah! Non fia ch'io costi
Al tuo core si rio dolore!

POLLIONE
Fremi pure!

NORMA
Te sull'onde e te sui venti
Seguiranno mie furie ardenti!

POLLIONE
Dio non v'ha che mali inventi
De' miei mali, ah, più cocenti!

ADALGISA
Soffocar saprò i lamenti,
Divorare i miei tormenti;
Morirò perchè ritorno
Faccia il crudo ai figli, a te!

NORMA
Maledetto dal mio sdegno
Non godrai d'un empio amore!

POLLIONE
Dio non v'ha che mali inventi
De' miei mali, ah, più cocenti!
(Squillano i sacri bronzi del tempio. Norma è chiamata ai riti.)

CORO
(di dentro)
Norma, Norma all'ara!
In tuon feroce
D'Irminsul tuonò la voce,
Norma al sacro altar!

NORMA
Ah! Suon di morte!
Ah, va, per te qui pronta ell'è!

ADALGISA
Ah! Suon di morte s'intima a te,
Va, per te qui pronta ell'è,
Ah, fuggi!

POLLIONE
Ah! Qual suon!
Sì, la sprezzo, sì, ma prima
Mi cadrà il tuo Nume al piè!
(Norma respinge d'un braccio Pollione, e gli accenna di uscire.
Pollione si allontana furente.)

.................................
Mira o Norma



ADALGISA
Mira, o Norma, a’ tuoi ginocchi
questi cari tuoi pargoletti!
Ah! Pietade di lor ti tocchi,
se non hai di te pietà!

NORMA
Ah! Perchè, perchè la mia costanza
voi scemar con molli affetti?
Più lusinghe, ah, più speranza
pesso a morte un cor non ha!

ADALGISA
Mira questi cari pargoletti,
questi cari, ah, li vedi, ah!
Mira, o Norma, a’ tuoi ginocchi, etc.

NORMA
Ah! Perchè, perchè la mia costanza, etc.


ADALGISA
Cedi! Deh, cedi!

NORMA
Ah! Lasciami! Ei t’ama.

ADALGISA
Ei già sen pente.

NORMA
E tu?

ADALGISA
L’amai. Quest’anima
Sol l’amistade or sente.

NORMA
O giovinetta! E vuoi?

ADALGISA
Renderti i dritti tuoi,
O teco al cielo agli uomini
Giuro celarmi ognor.

NORMA
Sì. Hai vinto. Abbracciami.
Trovo un’amica amor.

NORMA ED ADALGISA
Sì, fino all’ore estreme
compagna tua m’avrai.
Per ricovrarci insieme
Ampia è la terra assai.
Teco del fato all’onte
Ferma opporrò la fronte,
Finchè il tuo core a battere
Io senta sul mio cor, sì.


La prox settimana, niente morti e tristess...ho in testa Monsieur Rossini chissà
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Messaggio Da Cantastorie Sab 09 Ott 2010, 11:51

Lo so, ho scritto che avevo in mente qualcosa su Gioacchino...ma non ho ancora "chiuso" quel cap...

quindi per oggi faccio una virata a 450 gradi e....vi regalo tutt'altra atmosfera e piano musical-messinscenico..



Richard Wagner - L'oro del reno - valchirie - finale 1mo atto


TRAMA E NOTIZIE VARIE WIKI

http://it.wikipedia.org/wiki/La_Valchiria
La prima scena mostra il fuggiasco Siegmund che trova rifugio in un'abitazione. Sieglinde lo accoglie mentre suo marito Hunding è assente. Egli le spiega come, affrontato da molti nemici, sia stato costretto alla fuga e spinto da una tempesta a cercare rifugio presso di lei. Ma sa che una maledizione grava su di lui e si prepara a ripartire; ella però gli chiede di restare: è infatti attesa a sua volta da un oscuro destino. Ciò altro non è che la conseguenza della loro origine divina: i due sono fratelli, figli di Wotan e di una donna con la quale egli si è unito (nella speranza di generare l'eroe senza paura in grado di riconquistare il tesoro dei Nibelunghi) e, come tali, legati a lui.
Mentre la scena si chiude, i due si guardano con crescente passione.

Ritorna Hunding; sorpreso e sospettoso nei confronti di Siegmund per la di lui somiglianza con Sieglinde, lo invita con decisione a rivelare il suo nome; Siegmund mente affermando di chiamarsi Wehwalt (figlio del lupo). Racconta poi la sua storia e, per ultimo, di come la sua lotta per una donna costretta a sposarsi contro i propri sentimenti avesse causato una strage. Hunding riconosce così Siegmund come un nemico della sua tribù e, trattenuto dai doveri d'ospitalità dall'attaccarlo immediatamente, lo sfida comunque a un duello che avrà luogo l'indomani mattina.

Sieglinde, che è favorevole a Siegmund, ha addormentato Hunding con delle droghe e, negli ultimi bagliori del fuoco che si spegne, mostra al fratello (che è giunto alla casa senz'armi) il luogo ove nel giorno del suo matrimonio uno straniero ha conficcato una spada che, da allora, nessuno è riuscito a estrarre. Ella è convinta che Siegmund sia in grado di farlo e di liberarla dall'uomo che non ama. Improvvisamente la luce della luna illumina la scena: i due riconoscono l'uno nell'altro il volto del padre. Ella comprende di trovarsi davanti al fratello da cui era stata separata quand'era bambina. Egli estrae dal tronco di frassino la spada e le dà nome Nothung. A quel punto i due confessano l'un l'altra il proprio amore.



Messa in scena a Bayreuth per il festival Wagneriano 2010 - dirige C. Thielemann




LIBRETTO -

Valchirie

1mo Atto - Scena Terza - finale
http://www.rwagner.net/libretti/walkure/i-walk-a1s3.html


https://www.youtube.com/watch?v=FjcGWCbU6zE&feature=related

l'oro del reno - valchirie - finale 1mo atto
bayeroith - thielemann

LIBRETTO - traduzione in Italiano

Valchirie

1mo Atto - Scena Terza - finale

http://www.rwagner.net/libretti/walkure/i-walk-a1s3.html (doppio libretto tedesco-italiano)


(La porta rimane spalancata; fuori è stupenda notte di primavera;
la luna piena illumina l'interno e getta la sua chiara luce sulla coppia,
che si può così scorgere in piena limpidezza)



SIEGMUND

(in lieve incantamento)

Nessuno è uscito...
pure alcuno è entrato:
vedi, la primavera
sorride entro la sala!

(Siegmund trae con dolce violenza
Sieglinde a sé sul giaciglio,
così che ella viene a
sedersi vicino a lui. -
Crescente chiarore di luna)

Cedono le bufere invernali
alla voluttuosa luna,...
in mite luce
luce il nuovo tempo;...
su tiepide aure,
teneramente e gratamente,
meraviglie tessendo
egli si culla;
per foreste e per campi
spira il suo respiro;
ampio, aperto
ride il suo occhio:...
del canto di uccelli gioiosi
dolce esso risuona,
soavi profumi
esso esala:
dal suo caldo sangue fioriscono
fiori di voluttà,
germi e virgulti
dalla sua forza sorgono.
Con grazia di armi graziose
costringe egli il mondo;
inverno e bufera cedono
all'impetuoso assalto:...
ben dovette ai suoi coraggiosi colpi
cedere anche la porta crudele,
la insolente e rigida, che
noi... da lui separava...
Alla sua sorella
egli incontro si slanciava;
Passione allettò il tempo nuovo:
nel nostro petto
profonda ella si celava;
serena sorride ora alla luce.
La fidanzata sorella
liberò il fratello;
spezzato giace
quel che mai li separava;
giubilante si saluta
la giovane coppia:
congiunti sono passione e nuovo tempo!


SIEGLINDE

Il tempo nuovo tu sei,
verso il quale anelai,
nel gelido tempo d'inverno.
Te salutò il mio cuore
con sacro brivido,
quando primamente mi fiorì il tuo sguardo.
Straniero mondo solo e sempre io vedeva,
né m'era amico il vicino a me;
come se mai l'avessi conosciuto
era, quel che tuttavia a me veniva.
Ma te io conobbi
limpido, luminoso:
appena il mio occhio ti vide,
mio possesso fosti;
quel che nel mio seno ascondevo,
quel ch'io sono,
luminoso come il giorno
mi sorse,
come sonante ritmo
percosse il mio orecchio,
quando, in gelido solitario esilio,
primamente scorsi l'amico.

(Ella s'appende estasiata al suo collo,
e così stretta lo guarda in viso)


SIEGMUND

(con trasporto)

O dolcissima gioia!
O gioiosissima donna!


SIEGLINDE

(occhi negli occhi)

Oh lasciami vicina
verso te inclinare,
che chiara io scorga
l'augusta luce
che a te dallo sguardo,
e dal viso esulta
e così dolce a me i sensi costringe.


SIEGMUND


Nella luna primaverile
tu limpida luci;
maestosa ti cinge
l'onda dei capelli:
quel che m'inebria,
facilmente ora indovino...
poiché di piacere si pasce il mio sguardo.
SIEGLINDE

(gli ritrae i riccioli dalla fronte
e lo contempla stupita)

Come a te la fronte
sta aperta,
e delle vene la trama
sulle tempie s'intesse!
Dalla voluttà io tremo
che m'inebria!...
Meraviglia mi vuol ricordare:
te che oggi per la prima volta ho visto,
già vide il mio sguardo.


SIEGMUND

Un sogno d'amore
me pure ricorda:
in ardente anelito
già io ti vidi!



SIEGLINDE

Nel ruscello io scorsi
la mia propria immagine...
ed ora nuovamente la scorgo:
come un giorno ella emerse dallo stagno,
così tu oggi l'immagine mia rimandi!


SIEGMUND

Tu sei l'immagine
che in me nascondevo.

SIEGLINDE

(distogliendo rapida lo sguardo)

Oh taci! lasciami
la voce ascoltare:
mi sembra, il suo suono
avere udito bambina...

(esaltandosi)

Ma no! or ora l'ho udita,
quando il suono della mia voce
mi riecheggiò la foresta!


SIEGMUND

O amorosissimi suoni,
cui io ascolto!


SIEGLINDE

(spiando nuovamente nei suoi occhi)

Del tuo occhio il baleno
balenò già a me:
così il vecchio guardava
su di me, salutando,
quando donò conforto alla dolente.
Allo sguardo
lo riconobbe sua figlia...
già stavo per chiamarlo per nome!

(interrompendosi, quindi
proseguendo sommessa)

Wehwalt veramente ti nomini?


SIEGMUND

Non così mi nomino,
da che tu m'ami:
della più nobile dolcezza dominatore ora io sono!


SIEGLINDE

E Friedmund non puoi tu
felice nominarti?

SIEGMUND

Nominami tu,
come tu ami, ch'io mi nomini:
il nome io prendo da te!


SIEGLINDE

Pure Wolfe tu chiamasti il padre?

SIEGMUND

Un lupo egli fu alle volpi vili!
Ma colui, al quale così superbo
l'occhio raggiava,
come, o stupenda, a te nobile raggia,
egli era:... Wälse chiamato.



SIEGLINDE
(fuori di sé)

Se Wälse fu tuo padre,
e un wälside tu sei,
per te egli infisse
la sua spada nel fusto...
lascia, dunque, ch'io ti nomini,
com'io t'amo:
Siegmund...
così io ti nomino!



SIEGMUND
(balzando verso il tronco
ed afferrando l'elsa della spada)

Siegmund mi nomino
e Siegmund io sono!
Lo provi la spada
che senza timore impugno!
Wälse mi promise
che in prova suprema
l'avrei un giorno trovata:
ecco io l'afferro!
D'un sacro amore
suprema angoscia,
d'un bramoso amore
consumante angoscia,
chiara m'arde nel petto,
mi spinge ad agire ed a morire.
Notung! Notung!
così, o spada, io ti nomino...
Notung! Notung!
Lama invidiabile!
Della tua finezza mostra
il tagliente filo:
fuori del fodero a me!...

(Con poderoso sforzo
estrae la spada dal tronco
e la mostra a Sieglinde
presa dallo stupore e dall'entusiasmo)

Siegmund, il wälside,
tu vedi, o donna!
Dono nuziale
questo brando ti porta:
così egli sposa conquista
lo dolcissima donna;
alla nemica dimora
così egli t'invola.
Lontano di qui
ora seguimi,
via, della primavera
nella ridente dimora:
colà ti proteggerà Notung, la spada,
se Siegmund per amor tuo soccomberà!

(Egli l'ha abbracciata
per trascinarla fuori con sé)

SIEGLINDE

(si scioglie da lui,
al colmo dell'ebrezza,
e gli si pone innanzi)

Se tu sei Siegmund,
ch'io qui vedo...
Sieglinde io sono
che t'ha sospirato:
la sorella tua schietta
in uno hai conquistato con la spada!


SIEGMUND

Sposa e sorella
sei tu al fratello...
così dunque fiorisca il sangue dei Wälsidi!

(La trae a sé con furente ardore; ella cade con uno strido al suo petto. - La tela cala rapidamente)


http://www.rwagner.net/libretti/walkure/i-walk-a1s3.html
(doppio libretto tedesco-italiano in spoiler)

Spoiler:

Notizie da Wiki su Bayreuth e sul Teatro Opera che ospita il festival annuale....


Spoiler:

.......
Ascoltate la compenetrazione tra suoni orchestra e voci-duetto, si impastano come un tutt'uno....e la cosa incredibile e credo difficilissima è pensare che in quel teatro l'orchestra e direttor sono separati dal palco-scena, ossia non vedono un tubo e suonano...i cantanti non vedono l'orchestra-direttor e cantano. E il risultato è quello.

Lascio per ultima una nota d'attualità, reminiscenza di pregiudizi legati ad idee antisemite attribuite a Wagner nonchè al fatto che la sua musica fosse tra le preferenze di Hitler

la notizia è di qualche giorno fa, io l'ho letta credo mercoledì-giovedì scorso..
http://www.ilgiornale.it/spettacoli/orchestra_israeliana_bayreuth_casa_dellantisemita_wagner/06-10-2010/articolo-id=478248-page=0-comments=1
L’Orchestra da camera israeliana suonerà al festival di Bayreuth di musica wagneriana, rompendo il tabù riguardo al compositore antisemita. «L’orchestra si esibirà in apertura del festival», ha dichiarato alla radio israeliana Erella Talmi, che guida il direttivo dell’orchestra. L’invito a partecipare al festival della prossima estate era stato lanciato da Katerina Wagner, bisnipote del compositore tedesco, al direttore dell’orchestra, l’austriaco Roberto Paternostro. Erella Talmi ha spiegato che non si è voluto «rompere un tabù ma semplicemente accettare un invito che mostrava una nuova apertura». Dopo l’Olocausto i musicisti israeliani si sono attenuti alla regola non scritta di non eseguire brani di Wagner, uno dei compositori preferiti di Adolf Hitler.
A quel festival è stata invitata un'orchestra israeliana.



E' stata questa news che mi ha fatto cambiare-idea su cosa inserire qui questa settimana.
Io detesto "l'appropriazione dell'opera di un artista - non solo musicale" da parte di qualunque ideologia. L'arte è di tutti, è oltre il tempo e la contingenza...Wagner poteva avere idee antisemite - non lo so - ma la SUA musica non è portatrice di alcun pregiudizio/accusa/emarginazione.

fine dell'incursione và.
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Messaggio Da Cantastorie Sab 16 Ott 2010, 13:24

Cenerentola - G. Rossini


Trama e notissie in spoiler
Spoiler:


Duetto d'amour - Un soave non so che


Entrata del servitor-principecamuffo Dandini - "Come un'ape"


.................
Ramino - Sì ritrovarla io giuro

Duetto Don Magnifico - Dandini : Un segreto d'importanza..



2' Atto - Questo è un nodo avviluppato ...
adatto per chi ha la ERRE moscia o arrotata...


Finale - Rondo'



Video-Riassunto



il Libretto dettagliato lo trovate ixi ..
http://www.librettidopera.it/cenere/cenere.html

....
Rossini è il miglior "antidepressivo" che si trova sotto il sole, altro che chiacchiere e distintivi [Opera] Brani d'opera cantati - Pagina 6 953427
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Messaggio Da Cantastorie Sab 23 Ott 2010, 12:36

oggi mi son svegliata con l'animo "truce" Diavolo prrrr!

quindi scelgo il finale di Trovatore (Verdi) nel quale un'innamorata s'ammazza dopo aver sperato che ciò salvi la vita dell'omo suo, una figlia-madre è combattuta tra la vendetta-destino e l'affetto filiale (i figli sono solo quelli biologici o quelli che si crescono?), un rivale-fratello che assiste a una morte e ne causa un'altra senza ottenerne in cambio alcunchè se non la perdita dell'amor suo e l'aver ucciso un su' parente rapito in fasce. Ahhhhhhhhhh quanto me piace l'opera in cui le cose quando vanno male sono QUASI peggio della realtà tra viventi...che mi sta a diventà insostenibboli, altro che la leggerezza e l'esssere:(:(

..............
Il finale a quattro ... con Cossotto-Stella-Bastianini-Corelli - 1962 ...

l'Equilibrio e la Tempesta




il Libretto in nota
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Messaggio Da Amantide_Religiosa Lun 25 Ott 2010, 20:38

seunanotte ha scritto:Io amo Madama Butterfly,senti che intensità.....aspetto che tu mi dica di più Canta

un mio amico è letteralmente ossesionato con la Butterfly, molto bella infatti. amore La mia preferita, in assoluto, anche se difficile perchè ho diverse opere che preferisco è la Norma e Rigoletto. amore amore

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Messaggio Da Amantide_Religiosa Lun 25 Ott 2010, 20:41

Waltzing Matilda ha scritto:quanto mi piace Tito Gobbi!
Andrea Chenier è la prima volta che lo sento, me lo devo proprio riascoltare, poi con queste voci! grazie Canta bacio

Unico! Il più bel Radames di tutta la storia dell'opera, secondo me. Una curiosità però...come mai non aveva corretto quel diffetto della "th". Si dice che aveva rotto i denti, ma mi sembra una cosa un po' ridicola perchè i denti si riparano. Si sente parecchio in un CD di Aida che ho.

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Messaggio Da Cantastorie Mer 27 Ott 2010, 21:14

Amantide_Religiosa ha scritto:
seunanotte ha scritto:Io amo Madama Butterfly,senti che intensità.....aspetto che tu mi dica di più Canta

un mio amico è letteralmente ossesionato con la Butterfly, molto bella infatti. amore La mia preferita, in assoluto, anche se difficile perchè ho diverse opere che preferisco è la Norma e Rigoletto. amore amore


ok....il prox finesettimana punteremo l'attenzione canterina su Butterfly e l'universo suo, ho il dvd con Freni e Domingo con Karajan direktor se riesco estrapolo qualche pezzullo da quello e lo inserisco come video-suono...

@Amantide ...su Norma ho inserito qualche settimana fa alcune chicche in questo stesso 3d ...su Rigoletto, oltre a Bellafigliadell'amore - ho inserito un'audio.playlist dell'opera intera cantata da Gobbi-Callas-DiStefano quando fecero la presa diretta tv con Domingo che straziava il gobbo...messa in un altro 3d sull'opera aperto sempre in questa sezione Arte-forum....ma tornerò senz'altro a porre attenzione su Rigoletto e dintorni prossiamente chissà

Su Gobbi, per me è da schianto sia come Rigoletto, che come Jago ..che come Scarpia...ma anche comicissimo-furbo in BarbiereSiviglia, insomma è uno di quei miracoli di musica-teatro concentrati in un'unica persona. Rarità pressiose. ciao ciao
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