UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
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UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
A volte si arriva tanto in alto senza neanche accorgersi o si crede di esserci arrivati.
Poi di colpa il nulla.
Autodistruzione, mancanza di talento, fattori esterni..............cerchiamo di ricordare qualcuno di cui valga la pena tirar
fuori il nome?
Poi di colpa il nulla.
Autodistruzione, mancanza di talento, fattori esterni..............cerchiamo di ricordare qualcuno di cui valga la pena tirar
fuori il nome?
Ultima modifica di LucyGordon il Sab 10 Lug 2010, 01:22 - modificato 1 volta.
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
D'arcy Elizabeth Wretzky

Da bambina studia balletto classico, violino e oboe, incoraggiata dalla madre musicista. Le sue passioni sono i film di fantascienza di serie b, Star Trek, Beatles e My Bloody Valentine.
Nel 1986, durante l'ultimo anno di liceo, è vittima di un incidente d'auto in cui si rompe una gamba. Finisce in ospedale, dove i medici gli provocano un'assuefazione alla morfina che scompare subito, ma che per qualche tempo gli procura il soprannome di "Sister Morphine".
Dopo essersi diplomata alla Mohr High School di South Haven, dove ha coltivato la passione per il post-punk, soggiorna per qualche tempo in Francia per far parte di una band senza fortuna. Gira un po' l'Europa e infine torna negli Stati Uniti atterrando a Chicago. Arrivata all'O'Hara Airport decide di dare un occhiata alla città; se ne innamora, e si trasferisce lì insieme a una delle sue due sorelle.
L'incontro con Billy Corgan avviene per strada davanti al locale dove si sono esibiti i Dan Reed Network. D'arcy dice a un suo amico:"Sono veramente bravi" e Billy si intromette dicendo:"Stai dicendo un mare di stronzate, fingono alla grande.". Lei ribatte:"Chi cazzo ti credi di essere?". Durante la discussione, poi, emerge il fatto che lei sa suonare il violino, e Billy le offre il posto di bassista.
Nascono gli Smashing Pumpkins
Negli Smashing Pumpkins incontra James Iha, con cui ha una relazione che dura circa 3 anni. L'amore finisce creando non pochi problemi quando è ora di entrare in studio per registrare Siamese Dream; ma, passato il momento di crisi, tra loro rimane una profonda amicizia. Nel 1994 fondano insieme l'etichetta indipendente Scratchie Records.
D'arcy lascia gli Smashing Pumpkins nel 1999, dopo aver lavorato all'album Machina/The Machines of God. Non viene data nessuna motivazione per questo abbandono. Le uniche parole a riguardo sono di Billy. "È stata tutta una serie di cose che l'ha spinta al punto in cui era - dice - è stato molto strano perché le ho detto: se lasciare questa band ti può salvare la vita, allora lascia la band". Per il tour 2000 verrà sostituita da Melissa Auf der Maur.
Nel 2000 viene arrestata per possesso di droga. Non è accusata formalmente di aver commesso un crimine, ma è obbligata dalla corte a seguire un programma di recupero, completato il quale le accuse vengono ritirate.
Dal 2000 è scomparsa dalla vita pubblica. Attualmente risulta essere divorziata dal marito Kerry Brown, batterista dei Catherine e produttore degli stessi Smashing Pumpkins. Possiede un allevamento di cavalli nel Michigan, dove vive occupandosi anche di alcuni negozi di antiquariato.
D'arcy, ormai lontana dal mondo della musica, non ha preso parte alla reunion della band nel 2007.
Nel 2008 intenta insieme a James Iha una causa contro la Virgin Records, rea di aver distribuito suonerie per cellulari tratte da canzoni degli Smashing Pumpkins senza il loro permesso.
Il 9 luglio 2009 D'arcy chiama la radio alternativa di Chicago Q101 per informazioni su un brano appena sentito. Dopo dieci anni di silenzio mediatico, l'ex bassista parla una decina di minuti con l'incredulo conduttore Ryan Manno di musica, della propria vita, dei problemi che la affliggono e la tengono lontana dal music business ed esprime la sua nostalgia per Chicago. Nessun riferimento ai Pumpkins, se non qualche accenno alle particolarità della voce di Billy in risposta ad una domanda di Manno.
D'arcy Wretzky Fans

Da bambina studia balletto classico, violino e oboe, incoraggiata dalla madre musicista. Le sue passioni sono i film di fantascienza di serie b, Star Trek, Beatles e My Bloody Valentine.
Nel 1986, durante l'ultimo anno di liceo, è vittima di un incidente d'auto in cui si rompe una gamba. Finisce in ospedale, dove i medici gli provocano un'assuefazione alla morfina che scompare subito, ma che per qualche tempo gli procura il soprannome di "Sister Morphine".
Dopo essersi diplomata alla Mohr High School di South Haven, dove ha coltivato la passione per il post-punk, soggiorna per qualche tempo in Francia per far parte di una band senza fortuna. Gira un po' l'Europa e infine torna negli Stati Uniti atterrando a Chicago. Arrivata all'O'Hara Airport decide di dare un occhiata alla città; se ne innamora, e si trasferisce lì insieme a una delle sue due sorelle.
L'incontro con Billy Corgan avviene per strada davanti al locale dove si sono esibiti i Dan Reed Network. D'arcy dice a un suo amico:"Sono veramente bravi" e Billy si intromette dicendo:"Stai dicendo un mare di stronzate, fingono alla grande.". Lei ribatte:"Chi cazzo ti credi di essere?". Durante la discussione, poi, emerge il fatto che lei sa suonare il violino, e Billy le offre il posto di bassista.
Nascono gli Smashing Pumpkins
Negli Smashing Pumpkins incontra James Iha, con cui ha una relazione che dura circa 3 anni. L'amore finisce creando non pochi problemi quando è ora di entrare in studio per registrare Siamese Dream; ma, passato il momento di crisi, tra loro rimane una profonda amicizia. Nel 1994 fondano insieme l'etichetta indipendente Scratchie Records.
D'arcy lascia gli Smashing Pumpkins nel 1999, dopo aver lavorato all'album Machina/The Machines of God. Non viene data nessuna motivazione per questo abbandono. Le uniche parole a riguardo sono di Billy. "È stata tutta una serie di cose che l'ha spinta al punto in cui era - dice - è stato molto strano perché le ho detto: se lasciare questa band ti può salvare la vita, allora lascia la band". Per il tour 2000 verrà sostituita da Melissa Auf der Maur.
Nel 2000 viene arrestata per possesso di droga. Non è accusata formalmente di aver commesso un crimine, ma è obbligata dalla corte a seguire un programma di recupero, completato il quale le accuse vengono ritirate.
Dal 2000 è scomparsa dalla vita pubblica. Attualmente risulta essere divorziata dal marito Kerry Brown, batterista dei Catherine e produttore degli stessi Smashing Pumpkins. Possiede un allevamento di cavalli nel Michigan, dove vive occupandosi anche di alcuni negozi di antiquariato.
D'arcy, ormai lontana dal mondo della musica, non ha preso parte alla reunion della band nel 2007.
Nel 2008 intenta insieme a James Iha una causa contro la Virgin Records, rea di aver distribuito suonerie per cellulari tratte da canzoni degli Smashing Pumpkins senza il loro permesso.
Il 9 luglio 2009 D'arcy chiama la radio alternativa di Chicago Q101 per informazioni su un brano appena sentito. Dopo dieci anni di silenzio mediatico, l'ex bassista parla una decina di minuti con l'incredulo conduttore Ryan Manno di musica, della propria vita, dei problemi che la affliggono e la tengono lontana dal music business ed esprime la sua nostalgia per Chicago. Nessun riferimento ai Pumpkins, se non qualche accenno alle particolarità della voce di Billy in risposta ad una domanda di Manno.
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LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
bel post, si possono postare anche artisti italiani eccetera?
pensa che quando ho letto il titolod el post pensavo che parlassid elle stelle cadenti che sempre più spesso non sono stelle ma spazzatura spaziale che orbita intorno alla terra
pensa che quando ho letto il titolod el post pensavo che parlassid elle stelle cadenti che sempre più spesso non sono stelle ma spazzatura spaziale che orbita intorno alla terra

maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
grande lucy..
meterore significative le tue non i camei tv di latta.

meterore significative le tue non i camei tv di latta.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
maimeri ha scritto:bel post, si possono postare anche artisti italiani eccetera?
pensa che quando ho letto il titolod el post pensavo che parlassid elle stelle cadenti che sempre più spesso non sono stelle ma spazzatura spaziale che orbita intorno alla terra
che ti eri fumata ?

lepidezza ha scritto:grande lucy..![]()
meterore significative le tue non i camei tv di latta.
.......

LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
Me la canto e me la suono
Natja Brunckhorst

Al primo colpo forse non vi dice molto, ma cercate di ricordare questo nome.
Nel 1981 tutto il mondo parlava di lei e della sua angosciante, ma magnifica interpretazione nel film " I ragazzi dello Zoo di Berlino".
Adesso ve la ricordate?
Natja Brunckhorst nasce il 26 Settembre 1966 a Berlino, Germania.
È conosciuta per la sua interpretazione di Christiane F. nel film drammatico di Uli Edel Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino del 1981. L'anno dopo prende parte al cast di Querelle, film di Rainer Werner Fassbinder, accanto a Brad Davis, Franco Nero e Jeanne Moreau. Dopo l'inaspettato successo a soli quattordici anni, l'attrice abbandona la carriera per seguire le scuole in Inghilterra.
Dopo una breve permanenza a Parigi torna poi in Germania nel 1987 per frequentare una scuola d'arte drammatica a Bochum. Da allora in poi lavora per cinema e televisione in numerosi piccoli ruoli. Nel 2000 prende parte a La principessa + Il guerriero e alla serie TV tedesca Dr. Sommerfeld.
Dal 1994 lavora anche come sceneggiatrice, curando gli script di numerose serie, tra cui quello di Lady Cop (titolo originale Die Kommissarin), fiction poliziesca prodotta nel 1994 in Germania e andata in onda dal 2007 su RaiUno.
È stata sposata con l'attore tedesco Dominic Raake, col quale ha avuto una figlia nel 1991. Ora vive a Monaco.
movieplayer

Natja Brunckhorst

Al primo colpo forse non vi dice molto, ma cercate di ricordare questo nome.
Nel 1981 tutto il mondo parlava di lei e della sua angosciante, ma magnifica interpretazione nel film " I ragazzi dello Zoo di Berlino".
Adesso ve la ricordate?
- Spoiler:
Natja Brunckhorst nasce il 26 Settembre 1966 a Berlino, Germania.
È conosciuta per la sua interpretazione di Christiane F. nel film drammatico di Uli Edel Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino del 1981. L'anno dopo prende parte al cast di Querelle, film di Rainer Werner Fassbinder, accanto a Brad Davis, Franco Nero e Jeanne Moreau. Dopo l'inaspettato successo a soli quattordici anni, l'attrice abbandona la carriera per seguire le scuole in Inghilterra.
Dopo una breve permanenza a Parigi torna poi in Germania nel 1987 per frequentare una scuola d'arte drammatica a Bochum. Da allora in poi lavora per cinema e televisione in numerosi piccoli ruoli. Nel 2000 prende parte a La principessa + Il guerriero e alla serie TV tedesca Dr. Sommerfeld.
Dal 1994 lavora anche come sceneggiatrice, curando gli script di numerose serie, tra cui quello di Lady Cop (titolo originale Die Kommissarin), fiction poliziesca prodotta nel 1994 in Germania e andata in onda dal 2007 su RaiUno.
È stata sposata con l'attore tedesco Dominic Raake, col quale ha avuto una figlia nel 1991. Ora vive a Monaco.
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LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
Zack De La Rocha


La sua storia ha inizio ad Irvine, in California, dove si ritrovò ad essere un giovane messicano in un area che durante gli anni '70 e '80 era popolata prevalentemente da bianchi. Dei suoi genitori immigrati dal Messico, sua madre era dottoressa in antropologia, mentre suo padre, Roberto de la Rocha, era un conosciuto artista visuale, famoso soprattutto per i suoi murales che ritraevano in maggior parte agricoltori dell'era Zapatista. I suoi genitori si separarono quando lui era molto giovane, quindi divideva il suo tempo equamente tra i due.All'età di 13 anni, suo padre subì un tremendo esaurimento nervoso, che portò le sue idee religiose agli estremi. Si ritrovò quindi, in un momento di follia del padre, a dover distruggere i suoi lavori. Non riuscendo a sopportare questo stato di cose, si trasferì in pianta stabile a vivere con sua madre.Durante gli anni successivi, Zack ritrovò il senso di rabbia e isolamento che lo pervadeva, ascoltando gruppi hardcore punk come Minor Threat, Black Flag e Bad Religion. Fu così che entrò a far parte della sua prima band, gli Hardstance, nella quale oltre a cantare suonava anche la chitarra. La band successivamente mutò il nome in Inside Out, e iniziò ad avere un discreto seguito nell'ambito locale. La band pubblicò anche un EP, No Spiritual Surrender, su Revelation Records nel 1990.Cresciuto in un'area dove vivevano tanti bianchi ma pochissimi messicani, Zack fu segnato fin dall'infanzia dalle ingiustizie subite per via di discriminazioni e razzismo. Crescendo, sviluppa forti ideali politici, e decide di dover combattere per rendere il mondo un posto migliore.
Più avanti iniziò ad interessarsi all'hip hop, seguendo artisti come KRS-One e Run DMC. Nello stesso periodo conobbe Tom Morello, con il quale iniziò una collaborazione sia musicale che intellettuale, e da qui prese vita nel 1991 il progetto dei
Rage Against the Machine.
subito dopo la formazione della band, de la Rocha diventò uno dei "combattenti" per le cause libertarie più in vista di tutto il mondo. Il video di Freedom tratto dal primo album dei RATM, espone la situazione di Leonard Peltier, un nativo americano accusato dell'omicidio di due agenti dell'FBI. Successivamente de la Rocha diventa il portavoce del movimento Free Mumia Abu-Jamal, movimento nato per la liberazione appunto di Mumia Abu-Jamal, giornalista e attivista politico, condannato per l'omicidio di un poliziotto. Si fece anche carico di portare avanti la causa del padre, in supporto ai ribelli dell'EZLN in Messico.Questa attività lo porterà fino a testimoniare alle Nazioni Unite contro il trattamento riservato dagli Stati Uniti a Mumia Abu-Jamal. La musica e i messaggi espressi dalla band, diventano per lui così importanti, che non considererà un successo un album se esso non porterà a tangibili cambiamenti dal punto di vista politico.
Negli anni successivi diventò sempre più irrequieto, per il fatto di non essere riuscito ad ottenere quello che sperava. Iniziò quindi a stringere collaborazioni con artisti come KRS-One e Chuck D..Verso la fine del 2000, arrivò quindi a separarsi dai Rage Against the Machine, per motivazioni sempre legate agli obiettivi che si era prefissato.
Successivamente al distacco dai RATM, ha continuato la sua attività per le cause libertarie.
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
io mi scoccio a scrivere tutto il papiello, farò copia incolla da wiki
PAUL KING
Paul King (Coventry , Regno Unito, 20 novembre 1961) è un cantante britannico del genere new wave, famoso soprattutto per essere stato il cantante della band che portava il suo cognome, i King, nonché, successivamente, musicista e VJ/presentatore televisivo.
Dopo essersi laureato alla Coventry Drama School, Paul considera per un po' l'idea di entrare nella polizia delle West Midlands, per poi finire nella band rock/ska The Reluctant Stereotypes, di cui faceva parte anche il produttore discografico Paul Sampson. Il gruppo pubblica un album e tre singoli, all'inizio degli anni ottanta, sulla scia del sottogenere new wave dello ska detto 2 Tone, tipico della scena musicale di Coventry.[1]
Dopo lo scioglimento della band The Reluctant Stereotypes, il
cantante forma The Raw Screens che, dopo una lunga gavetta, servita a
perfezionare la propria forma d'arte e il proprio stile (definiti da
Paul e dal manager Perry Haines come «multi-tone», in opposizione al più noto «two-tone», sottogenere new wave dello ska), vengono rilanciati, nel 1983, con il solo cognome di Paul, come King.[2]
Come cantante dei King, Paul era famoso per il suo particolare taglio di capelli (detto, in inglese, «cockatoo») e i tipici anfibi Dr. Martens, verniciati con spray colorato - un look che è stato descritto "...come quello del personaggio del film Chitty Chitty Bang Bang. Ma cavolo se piaceva alle ragazze!".[3] Questo look vincente, già in parte modificato (con l'aggiunta di spiazzanti elementi New Romantic, quali, per esempio, le giacche o i completi eleganti) durante la promozione del secondo album del gruppo, nel 1985-1986, verrà definitivamente abbandonato nel lavoro solista, dal 1987
in poi, con esiti non molto fortunati, almeno dal punto di vista
strettamente musicale (per l'occasione, Paul si taglierà anche i
capelli).
Nonostante i King in qualità di band non durano che poco più di un paio d'anni, entrambi gli album da loro pubblicati, Steps in Time e Bitter Sweet, tutti e due prodotti da Richard James Burgess, già dietro ai primi successi degli Spandau Ballet, entrano nella Top 10 e ottengono il disco d'oro, dando vita a un totale di cinque singoli di successo, di cui 2 Top 10 (Love & Pride e Alone without You), un Top 20 (The Taste of Your Tears) e 2 Top 30 (Won't You Hold My Hand Now e Torture).
Dopo lo scioglimento del gruppo, Paul King inizia la carriera solista, pubblicando l'album Joy, prodotto dallo statunitense Dan Hartman.[4] Maggiormente orientato verso un pop rock / funky / soul
più orecchiabile del sound aspro e tagliente della band, il disco,
snobbato anche dai fans del gruppo, non ottiene un grande successo di
vendite, né viene apprezzato dalla critica. L'unico brano più o meno
noto, che non va però oltre il Numero 59 nella madrepatria, è il primo
estratto, I Know, incentrato sull'inedito ampio uso dei fiati, i cui disegni stilizzati compaiono anche nel videoclip, colorato e vagamente psichedelico, che accompagna il pezzo.
Dopo che il secondo singolo solista, Follow My Heart, non riesce ad entrare in classifica, dal 1988 a oggi, Paul è comparso soltanto in TV, prima come VJ per MTV, nel 1989, e poi come presentatore per VH1, ma sempre meno di frequente. L'ultimo lavoro musicale da lui pubblicato è la canzone Smug and Irritating, nel 1988. Dopo il passaggio a VH1, Paul diventa famoso per il suo intervento in quello che si definisce in lingua inglese un «infomercial», uno spot televisivo principalmente informativo sulle compilation anni ottanta. I programmi per cui è ricordato sono soprattutto MTV's Greatest Hits e 120 Minutes.
Dopo dieci anni di silenzio in campo musicale, nel 1998, è finalmente uscita una raccolta congiunta, intitolata The Best of King - Love & Pride,
contenente 18 brani, che ripropone i grandi successi e le tracce più
note dei King, compresa l'unica hit minore di Paul King come solista, I Know, oltre ad alcuni lati B inediti e remix dei singoli più famosi.
com'è lui oggi


PAUL KING
Paul King (Coventry , Regno Unito, 20 novembre 1961) è un cantante britannico del genere new wave, famoso soprattutto per essere stato il cantante della band che portava il suo cognome, i King, nonché, successivamente, musicista e VJ/presentatore televisivo.
Dopo essersi laureato alla Coventry Drama School, Paul considera per un po' l'idea di entrare nella polizia delle West Midlands, per poi finire nella band rock/ska The Reluctant Stereotypes, di cui faceva parte anche il produttore discografico Paul Sampson. Il gruppo pubblica un album e tre singoli, all'inizio degli anni ottanta, sulla scia del sottogenere new wave dello ska detto 2 Tone, tipico della scena musicale di Coventry.[1]
Dopo lo scioglimento della band The Reluctant Stereotypes, il
cantante forma The Raw Screens che, dopo una lunga gavetta, servita a
perfezionare la propria forma d'arte e il proprio stile (definiti da
Paul e dal manager Perry Haines come «multi-tone», in opposizione al più noto «two-tone», sottogenere new wave dello ska), vengono rilanciati, nel 1983, con il solo cognome di Paul, come King.[2]
Come cantante dei King, Paul era famoso per il suo particolare taglio di capelli (detto, in inglese, «cockatoo») e i tipici anfibi Dr. Martens, verniciati con spray colorato - un look che è stato descritto "...come quello del personaggio del film Chitty Chitty Bang Bang. Ma cavolo se piaceva alle ragazze!".[3] Questo look vincente, già in parte modificato (con l'aggiunta di spiazzanti elementi New Romantic, quali, per esempio, le giacche o i completi eleganti) durante la promozione del secondo album del gruppo, nel 1985-1986, verrà definitivamente abbandonato nel lavoro solista, dal 1987
in poi, con esiti non molto fortunati, almeno dal punto di vista
strettamente musicale (per l'occasione, Paul si taglierà anche i
capelli).
Nonostante i King in qualità di band non durano che poco più di un paio d'anni, entrambi gli album da loro pubblicati, Steps in Time e Bitter Sweet, tutti e due prodotti da Richard James Burgess, già dietro ai primi successi degli Spandau Ballet, entrano nella Top 10 e ottengono il disco d'oro, dando vita a un totale di cinque singoli di successo, di cui 2 Top 10 (Love & Pride e Alone without You), un Top 20 (The Taste of Your Tears) e 2 Top 30 (Won't You Hold My Hand Now e Torture).
Dopo lo scioglimento del gruppo, Paul King inizia la carriera solista, pubblicando l'album Joy, prodotto dallo statunitense Dan Hartman.[4] Maggiormente orientato verso un pop rock / funky / soul
più orecchiabile del sound aspro e tagliente della band, il disco,
snobbato anche dai fans del gruppo, non ottiene un grande successo di
vendite, né viene apprezzato dalla critica. L'unico brano più o meno
noto, che non va però oltre il Numero 59 nella madrepatria, è il primo
estratto, I Know, incentrato sull'inedito ampio uso dei fiati, i cui disegni stilizzati compaiono anche nel videoclip, colorato e vagamente psichedelico, che accompagna il pezzo.
Dopo che il secondo singolo solista, Follow My Heart, non riesce ad entrare in classifica, dal 1988 a oggi, Paul è comparso soltanto in TV, prima come VJ per MTV, nel 1989, e poi come presentatore per VH1, ma sempre meno di frequente. L'ultimo lavoro musicale da lui pubblicato è la canzone Smug and Irritating, nel 1988. Dopo il passaggio a VH1, Paul diventa famoso per il suo intervento in quello che si definisce in lingua inglese un «infomercial», uno spot televisivo principalmente informativo sulle compilation anni ottanta. I programmi per cui è ricordato sono soprattutto MTV's Greatest Hits e 120 Minutes.
Dopo dieci anni di silenzio in campo musicale, nel 1998, è finalmente uscita una raccolta congiunta, intitolata The Best of King - Love & Pride,
contenente 18 brani, che ripropone i grandi successi e le tracce più
note dei King, compresa l'unica hit minore di Paul King come solista, I Know, oltre ad alcuni lati B inediti e remix dei singoli più famosi.
com'è lui oggi

maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
LucyGordon ha scritto:Zack De La Rocha
La sua storia ha inizio ad Irvine, in California, dove si ritrovò ad essere un giovane messicano in un area che durante gli anni '70 e '80 era popolata prevalentemente da bianchi. Dei suoi genitori immigrati dal Messico, sua madre era dottoressa in antropologia, mentre suo padre, Roberto de la Rocha, era un conosciuto artista visuale, famoso soprattutto per i suoi murales che ritraevano in maggior parte agricoltori dell'era Zapatista. I suoi genitori si separarono quando lui era molto giovane, quindi divideva il suo tempo equamente tra i due.All'età di 13 anni, suo padre subì un tremendo esaurimento nervoso, che portò le sue idee religiose agli estremi. Si ritrovò quindi, in un momento di follia del padre, a dover distruggere i suoi lavori. Non riuscendo a sopportare questo stato di cose, si trasferì in pianta stabile a vivere con sua madre.Durante gli anni successivi, Zack ritrovò il senso di rabbia e isolamento che lo pervadeva, ascoltando gruppi hardcore punk come Minor Threat, Black Flag e Bad Religion. Fu così che entrò a far parte della sua prima band, gli Hardstance, nella quale oltre a cantare suonava anche la chitarra. La band successivamente mutò il nome in Inside Out, e iniziò ad avere un discreto seguito nell'ambito locale. La band pubblicò anche un EP, No Spiritual Surrender, su Revelation Records nel 1990.Cresciuto in un'area dove vivevano tanti bianchi ma pochissimi messicani, Zack fu segnato fin dall'infanzia dalle ingiustizie subite per via di discriminazioni e razzismo. Crescendo, sviluppa forti ideali politici, e decide di dover combattere per rendere il mondo un posto migliore.
Più avanti iniziò ad interessarsi all'hip hop, seguendo artisti come KRS-One e Run DMC. Nello stesso periodo conobbe Tom Morello, con il quale iniziò una collaborazione sia musicale che intellettuale, e da qui prese vita nel 1991 il progetto dei
Rage Against the Machine.
subito dopo la formazione della band, de la Rocha diventò uno dei "combattenti" per le cause libertarie più in vista di tutto il mondo. Il video di Freedom tratto dal primo album dei RATM, espone la situazione di Leonard Peltier, un nativo americano accusato dell'omicidio di due agenti dell'FBI. Successivamente de la Rocha diventa il portavoce del movimento Free Mumia Abu-Jamal, movimento nato per la liberazione appunto di Mumia Abu-Jamal, giornalista e attivista politico, condannato per l'omicidio di un poliziotto. Si fece anche carico di portare avanti la causa del padre, in supporto ai ribelli dell'EZLN in Messico.Questa attività lo porterà fino a testimoniare alle Nazioni Unite contro il trattamento riservato dagli Stati Uniti a Mumia Abu-Jamal. La musica e i messaggi espressi dalla band, diventano per lui così importanti, che non considererà un successo un album se esso non porterà a tangibili cambiamenti dal punto di vista politico.
Negli anni successivi diventò sempre più irrequieto, per il fatto di non essere riuscito ad ottenere quello che sperava. Iniziò quindi a stringere collaborazioni con artisti come KRS-One e Chuck D..Verso la fine del 2000, arrivò quindi a separarsi dai Rage Against the Machine, per motivazioni sempre legate agli obiettivi che si era prefissato.
Successivamente al distacco dai RATM, ha continuato la sua attività per le cause libertarie.
Mitico!

Fear mi parlo l'anno scorso della madre,mi pare lui lavori con lei.
Ho visto il resto dei rage con cornell negli audioslave..
de la rocha insostituibile.
quest'anno la sua killing in the name è stato il singolo di Natale più venduto in UK a distanza di anni per volere della rete in aperta protesta con le produzioni commerciali di xfactor
Non è stato scelto un brano a caso nè un genio a caso.

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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
quest'anno la sua killing in the name è stato il singolo di
Natale più venduto in UK a distanza di anni per volere della rete in
aperta protesta con le produzioni commerciali di xfactor
ho un vago ricordo di questa notizia, linkino al videino?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
maimeri ha scritto:quest'anno la sua killing in the name è stato il singolo di
Natale più venduto in UK a distanza di anni per volere della rete in
aperta protesta con le produzioni commerciali di xfactor
ho un vago ricordo di questa notizia, linkino al videino?



LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
Facebook, Rage Against the Machine contro
X-Factor

Foto del gruppo di sostegno su Facebook
Jon Morter e sua moglie Tracy, decisi a impedire che per
il quinto anno di fila X-Factor dominasse la classifica, hanno lanciato
una sfida via social network: “Stanchi del fatto che il nuovo uscito dal
karaoke di Simon Cowell (il produttore di X-Factor, ndr) sia il numero
uno a Natale?”.
Da quattro anni a questa parte, la canzone in cima alla classifica
natalizia inglese dei singoli è sempre quella la vincitrice di X-Factor.
Sembrava che la situazione sarebbe stata la stessa anche per il 2009 ma
a mettere i bastoni tra le ruote a Joe McElderry,
vincitore dell’edizione di quest’anno, è arrivato
Facebook. Morter e Tracy, hanno scritto: “Allora
chi ci sta a fare un acquisto di massa del brano ‘Killing In The Name’
come protesta alla monotonia di X-Factor?“.
La proposta ha avuto così tanto successo che il gruppo su Facebook ha
sfiorato il milione di iscritti e, quel che più conta, è riuscita
nell’intento: Killing In The Name, acquistata tramite
download, è in testa alla classifica. C’è un che di simbolico nel fatto
che una canzone di protesta sconfigga la creatura di Cowell,
il quale dava per scontato vincere anche quest’anno, ma forse ancora
più significativo è il nome del gruppo che l’ha scritta, ossia i
Rage Against The Machine (Furia contro la macchina). La furia
contro X-Factor ha avuto ragione del successo costruito a tavolino.
Killing in The Name ha così stabilito un nuovo record per quanto
riguarda i brani scaricati in una sola settimana in Gran
Bretagna. I membri dei Rage Against The Machine hanno
apertamente sostenuto l’iniziativa ma anche nomi celebri della musica,
tra cui Paul McCartney, si sono esposti in favore.X Factor: continua il boicottaggio natalizio
Nato quasi per gioco, con un
gruppo su Facebook ideato da due amici stanchi di
vedere i singoli di X Factor finire sempre ai primi
posti delle classifiche inglesi, il “boicottaggio natalizio” contro i
singoli del talent show sta assumendo proporzioni impreviste. Nonostante
il gruppo, che aveva raggiunto oltre 200mila iscritti,
sia stato rimosso dagli amministratori, facendo gridare allo scandalo
gli utenti, la battaglia lanciata dal popolo della rete contro Simon
Cowell, influente discografico inglese nonché ideatore di X Factor
accusato di veicolare le vendite dei singoli sotto Natale,
si è rivelata molto efficace.
I promotori del boicottaggio avevano invitato tutti i cittadini
inglesi stanchi di questa situazione a non comprare “The Climb”,
singolo-cover del vincitore di X Factor Joe McElderry, ma “Killing
in the name“, storico pezzo contro la guerra e il razzismo dei
Rage Against The Machine, gruppo di protesta inglese
che ha fatto della ribellione sociale la sua bandiera.
I membri dei RATM sono scesi in campo in prima persona, promuovendo la
campagna a favore del loro singolo attraverso Twitter e il loro sito
ufficiale; un “battaglia” che, così, si combatte tutta a
colpi di mouse.
Mancano ancora alcune ore prima di decretare il vincitore ma oggi
“Killing in the name” è primo in classifica, mentre
“The Climb” deve recuperare un distacco di 9mila vendite.
Nel frattempo l’iniziativa contro Simon Cowell trova l’appoggio anche di
Paul McCartney: “Tutti si aspettano che Joe ce la
faccia, – ha detto l’ex-Beatles a Sky – e sicuramente venderà un sacco
di dischi. E se arriva al primo posto, in bocca al lupo a lui. Ma sarebbe
divertente in un certo senso se una band come i Rage Against
The Machine ce la facessero, perchè allora dimostrerebbe qualcosa”.
da noi in italia?i bluevertigo? gli afterhours..anchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladoccia
X-Factor

Foto del gruppo di sostegno su Facebook
Jon Morter e sua moglie Tracy, decisi a impedire che per
il quinto anno di fila X-Factor dominasse la classifica, hanno lanciato
una sfida via social network: “Stanchi del fatto che il nuovo uscito dal
karaoke di Simon Cowell (il produttore di X-Factor, ndr) sia il numero
uno a Natale?”.
Da quattro anni a questa parte, la canzone in cima alla classifica
natalizia inglese dei singoli è sempre quella la vincitrice di X-Factor.
Sembrava che la situazione sarebbe stata la stessa anche per il 2009 ma
a mettere i bastoni tra le ruote a Joe McElderry,
vincitore dell’edizione di quest’anno, è arrivato
Facebook. Morter e Tracy, hanno scritto: “Allora
chi ci sta a fare un acquisto di massa del brano ‘Killing In The Name’
come protesta alla monotonia di X-Factor?“.
La proposta ha avuto così tanto successo che il gruppo su Facebook ha
sfiorato il milione di iscritti e, quel che più conta, è riuscita
nell’intento: Killing In The Name, acquistata tramite
download, è in testa alla classifica. C’è un che di simbolico nel fatto
che una canzone di protesta sconfigga la creatura di Cowell,
il quale dava per scontato vincere anche quest’anno, ma forse ancora
più significativo è il nome del gruppo che l’ha scritta, ossia i
Rage Against The Machine (Furia contro la macchina). La furia
contro X-Factor ha avuto ragione del successo costruito a tavolino.
Killing in The Name ha così stabilito un nuovo record per quanto
riguarda i brani scaricati in una sola settimana in Gran
Bretagna. I membri dei Rage Against The Machine hanno
apertamente sostenuto l’iniziativa ma anche nomi celebri della musica,
tra cui Paul McCartney, si sono esposti in favore.X Factor: continua il boicottaggio natalizio

gruppo su Facebook ideato da due amici stanchi di
vedere i singoli di X Factor finire sempre ai primi
posti delle classifiche inglesi, il “boicottaggio natalizio” contro i
singoli del talent show sta assumendo proporzioni impreviste. Nonostante
il gruppo, che aveva raggiunto oltre 200mila iscritti,
sia stato rimosso dagli amministratori, facendo gridare allo scandalo
gli utenti, la battaglia lanciata dal popolo della rete contro Simon
Cowell, influente discografico inglese nonché ideatore di X Factor
accusato di veicolare le vendite dei singoli sotto Natale,
si è rivelata molto efficace.
I promotori del boicottaggio avevano invitato tutti i cittadini
inglesi stanchi di questa situazione a non comprare “The Climb”,
singolo-cover del vincitore di X Factor Joe McElderry, ma “Killing
in the name“, storico pezzo contro la guerra e il razzismo dei
Rage Against The Machine, gruppo di protesta inglese
che ha fatto della ribellione sociale la sua bandiera.
I membri dei RATM sono scesi in campo in prima persona, promuovendo la
campagna a favore del loro singolo attraverso Twitter e il loro sito
ufficiale; un “battaglia” che, così, si combatte tutta a
colpi di mouse.
Mancano ancora alcune ore prima di decretare il vincitore ma oggi
“Killing in the name” è primo in classifica, mentre
“The Climb” deve recuperare un distacco di 9mila vendite.
Nel frattempo l’iniziativa contro Simon Cowell trova l’appoggio anche di
Paul McCartney: “Tutti si aspettano che Joe ce la
faccia, – ha detto l’ex-Beatles a Sky – e sicuramente venderà un sacco
di dischi. E se arriva al primo posto, in bocca al lupo a lui. Ma sarebbe
divertente in un certo senso se una band come i Rage Against
The Machine ce la facessero, perchè allora dimostrerebbe qualcosa”.
da noi in italia?i bluevertigo? gli afterhours..anchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladocciaanchetutififoggia...tiseifattoladoccia

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
grazie lepi, dopo me lo leggo
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?
letto. ora mi ricordo meglio, grazie
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: UNA VOLTA ERANO STELLE ....... e adesso?

L'anno è il 1954. Siamo vicini alla mezzanotte. Una donna, in un avvolgente vestito nero, compare attraverso un corridoio ricoperto di ragnatele. La luce fioca dei candelabri disegna le pareti. Lei si ferma. Urla in modo isterico dentro la telecamera. Le successive, solenni parole sono "Buonasera. Io sono Vampira".
Cominciava così il primo show dell'orrore a tarda notte in America. Conosciuta solo come Vampira, più tardi apparirà in alcuni film, il più famoso dei quali è il cult-movie Plan 9 from outer space. E' grazie a questo film che molti fans la conoscono oggi.
Il suo vero nome è Maila Nurmi, ed è nata l'11 dicembre 1921 a Petsamo, in Finlandia. Arrivò negli Stati Uniti da piccola, insieme al padre. Apparve per la prima volta in TV in uno show di Mike Todd chiamato Scandali di Fantasmi. Fu in questo show che il regista Howard Hawks la scoprì: aveva in mente di fare di lei la nuova Lauren Bacall! Il piano del regista però non ebbe buon esito e Maila finì con il trovare lavoro come ballerina. A quel tempo era sposata con il regista, sceneggiatore e attore Dean Riesner.
L'idea del personaggio di Vampira nacque ad un ballo in costume a cui partecipò con il marito. Il produttore Hunt Stromberg Jr. la vide e venne colpito dalla sua figura avvolta nel vestito nero aderente con l'ampio scollo a "V" e con il sangue che le colava sul seno. L'impatto visivo sul produttore fu tale da fargli immediatamente percepire come lei potesse essere la persona giusta per presentare lo spettacolo della KABC di Los Angeles del Sabato sera, dedicato ai film dell'orrore.
Il "costume di scena", oltre all'immancabile vestito nero, comprendeva anche lunghi capelli nero corvino (nonostante lei sia bionda naturale) e lunghe unghie dipinte color rosso sangue. Famoso era anche il suo vezzo di fumare da un bocchino estremamente lungo.
Il suo show enfatizzava il gusto per il macabro e l'allestimento del set, che comprendeva decine di ragnatele, candelabri ed un sofà vittoriano decorato con teschi, simulava l'interno di un bar con il tavolino da caffè ricavato da una tomba e con un banco contornato di svariate bottiglie contenenti veleno o qualcosa di simile.
Vampira accoglieva gli spettatori con la frase "Spero che voi siate stati tanto fortunati da aver passato una settimana orribile"; quindi proseguiva lo show con la preparazione di un cocktail che avrebbe assolutamente ucciso tutti all'istante e con la presentazione di un ospedale per aspiranti suicidi, detto la "Croce Rossa". Il suo passatempo preferito sulla scena consisteva comunque nell'andare in giro per lo studio con una candela accesa a cercare il suo cucciolo di ragno, Rollo.
I film che Vampira presentava avevano titoli come White Zombie oppure L'isola della nebbia. Il primo (del 1932) ha l'onore di essere stato l'antesignano dei film sugli zombi; inoltre era anche il primo film interpretato dal grande Bela Lugosi dopo il successo di Dracula del 1931. Secondo molti critici, il ritratto che egli fa del Dr. Legrende, il creatore di schiavi-zombi ad Haiti, rappresenta una delle sue migliori interpretazioni. Il secondo, invece, aveva come attori principali George Zucco e Lionel Atwill, un duo entusiasmante, e raccontava la favola di un tesoro nascosto in un'isola.
Lo show di Vampira si concludeva con la frase "Fate brutti sogni, cari"; quindi si allontanava lungo il corridoio mentre si passava le unghie tra i capelli ridendo come una pazza.
Vampira però non era confinata al solo show del sabato sera. A volte faceva delle apparizioni anche in pieno giorno. In queste occasioni portava sempre con sé un ombrello nero con il manico in legno sostenendo che, seppure c'era il sole, sperava scoppiasse un temporale.
Quando qualcuno le chiedeva un autografo, la sua risposta era che lei concedeva epigrafi, non autografi. Le piaceva anche lanciare uno dei suoi urli orrendi per strada, davanti ai semafori, e fu proprio questo suo gusto per la teatralità che la rese così famosa da essere richiesta come ospite d'onore in numerosi show televisivi. Le riviste "Life" e "Newsweek" nel momento culminante della sua fama le dedicarono importanti articoli. Venne anche nominata "maggiore personalità femminile" del 1954 dall'Accademia delle arti e delle scienze televisive degli Stati Uniti.
Un aspetto chiaccherato della sua vita riguarda il fatto che lei era una cliente fissa del ristorante beat "Googie's", molto frequentato a quei tempi anche da James Dean. Quello che è veramente successo tra loro rimane un segreto: all'epoca un giornale di pettegolezzi li definì una coppia, ma Dean negò questa affermazione. "Non esco con le streghe" furono le sue parole. Maila sostenne che erano semplicemente amici, che condividevono un macabro senso dell'humour e che non erano mai stati amanti.
Nel 1956 Maila prese parte al famoso Plan 9 from outer space, il film che le ha dato la popolarità presso chi non era ancora nato all'epoca in cui lei faceva il suo show in TV. Recentemente Maila ha dichiarato che considerava l'intera produzione come prettamente amatoriale e che fece il film esclusivamente per necessità di soldi. Il nome del film, durante la lavorazione, era Grave robbers from outer space, titolo che definisce la trama in modo più preciso, se di trama si può parlare. La produzione era di J.Edwards Reynolds per la DCA e il regista era il "delizioso inetto" Ed Wood Jr., famoso anche per il suo amore per i travestimenti femminili e per la sua amicizia con Bela Lugosi.
Viste le tante difficoltà nate durante la lavorazione, Maila non avrebbe mai immaginato che il film sarebbe assurto al ruolo di cult-movie e che la sua popolarità sarebbe cresciuta con lui. Il primo problema del resto fu dato proprio dalla morte di Bela Lugosi. Le riprese che lo riguardavano erano solo un filmino casalingo, ma tutto il film fu costruito intorno ad esse, con un poco convincente falso attore a interpretare la parte di Lugosi. La trama vedeva degli alieni che decidono di resuscitare i morti allo scopo di conquistare la terra e Vampira interpretava la parte della moglie morta di Lugosi che ritorna in vita come zombie al loro servizio.
Dopo Plan 9 from outer space, che uscì solo nel 1958, con due anni di ritardo, Vampira apparve in tre produzioni a basso budget prodotte da Alfred Zugsmith. Questi film, girati tra il 1958 e il 1960 erano The big operator, un gangster-movie con Mickey Rooney, The Beat Generation, un thrilling e Sex kittens go to college, che venne rititolato per la TV Beauty and the robot. I primi due film condividevano alcuni membri del cast, come Ray Danton, Ackie Coogan, Mamie Van Doren. Il terzo film era il seguito di High school confidential e di College Confidential. Come nei due precedenti anche in questo film era presente Mamie Van Doren, che qui interpretava una spogliarellista, acerrima rivale di Maila.
Vampira ha dichiarato di essere apparsa anche in un altro film di Ed Wood Jr. intitolato Night of the Ghouls del 1959 e conosciuto anche con il titolo di Revenge of the Death.
Il suo ultimo film fu The magic sword, un fantasy prodotto e diretto da Bert I. Gordon, il regista che qualche anno prima aveva diretto The amazing colossal man. Maila era irriconoscibile, se non fosse per le unghie che continuavano a dare al suo personaggio un che di "vampiresco". Gli altri attori erano Anne Helm, Gary Lockwood, Basil Rathbone, Richard Kiel e Angelo Rositto. Il film, del 1962, è considerato uno dei lavori migliori di Gordon.
Molte persone però in quegli anni continuavano ad identificarla competamente con il personaggio di Vampira e questo fatto provocò dei grossi problemi alla sua carriera artistica. Inoltre la morte dell'amico James Dean l'aveva turbata molto e la costante associazione con la fine del suo personaggio era divenuta insostenibile. I giornali presentarono Vampira come una Madonna Nera ed uno di essi (il "Whisper") arrivò ad affermare che lei aveva lanciato una maledizione sul giovane attore provocandone la morte. Tutta questa pubblicità negativa le costò anche il posto in TV, nell'ottobre 1955. Così nei primi anni '60 Maila sparì completamente dalle scene.
Ma già nei primi anni ‘80 Vampira è stata riscoperta. Quando Harry e Michael Medved per primi decretarono Plan 9 come il peggior film della storia del cinema questo cominciò ad acquistare una discreta fama e a venire mostrato in alcuni circuiti alternativi. Così anche il personaggio di Vampira cominciò a tornare in auge. Nell'Aprile 1981 Maila uscì dal suo ritiro per apparire in un cortometraggio dal titolo Bungalow invader, in cui, ovviamente, compare vestita da Vampira. Accettò di partecipare a questo lavoro in quanto la legava una stretta amicizia con il proprietario del locale in cui il film venne girato, John Deaven. Inoltre pensava che fosse un buon segno il fatto che lui avesse le stesse iniziali di James Dean.
Durante la festa di Halloween del 1987 Maila ritornò in televisione, nello spettacolo Late Show della Fox TV. Era vestita in nero con lunghe unghie nere, aveva Rollo appollaiato sulla spalla, e indossava un cappello nero e gli occhiali da sole in stile anni ‘50. Quando si tolse gli occhiali e mostrò i suoi occhi azzurri fu visibile a tutti che era ancora in gran forma. Durante lo spettacolo definì Elvira, colei che l'aveva sostituita nel ruolo di "dark-ladies televisiva", come una "Judy Canova con le ragnatele". Disse che la KHJ l'aveva contattata nel 1981 per dare una nuova vita allo spettacolo di Elvira lavorando per tre mesi sul set e sul guardaroba. Chiaramente fu subito querelata da Cassandra Peterson (Elvira) e portata in tribunale dove vinse la causa per dieci milioni di dollari.
Sempre nella sua apparizione del 1987 Maila dette anche dimostrazione del famoso urlo di Vampira sostenendo che per lei non era altro che un modo per rilassarsi.
Agli inizi degli anni ‘90 la fama di Vampira è cresciuta ancora di più e si sono susseguiti articoli, interviste, approfondimenti legati al suo personaggio. Addirittura un gruppo musicale gotico americano, gli Astrovamps, dal look decisamente macabro/neoromantico, hanno inciso nel 1993 una canzone a lei dedicata. Successivamente Vampira ha cominciato a lavorare come consulente tecnico per il film di Tim Burton Ed Wood in cui sono state ricostruite tutte le fasi della lavorazione del film Plan 9 from outer space. La parte di Vampira è interpretata da Lisa Marie, la fidanzata del regista e davvero il lavoro di make-up è stato così buono da non riuscire quasi a riconoscere la falsa dall'originale!
Fonte: ver sacrum
E' morta il 18 gennaio del 2008........forse!
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