quando i vampiri facevano paura
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xenas
dino75
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quando i vampiri facevano paura
Da quando i vampiri hanno smesso di spaventare la gente? Da
quando lo spazio non è più l’ultima frontiera dell’uomo? Soprattutto perché?
Ricordo da piccolo la paura che incutevano certe figure orrorifiche quali
vampiri, licantropi, morti viventi e creature delle tenebre, terrorizzavano con
il loro incidere da animali assetati di sangue, cacciatori instancabili e mai a
dieta, certo l’elemento “romantico” li ha sempre accompagnati e anche
riguardando film come “lost boys” si poteva scorgere il mito del vivere eterno
e giovane ma alla fine il mostro era sempre il mostro, oggi cosa abbiamo:
discendenti effeminati di quei cari succhiasangue e vittime predestinate in
odore di libertinaggio acuta, uomini lupo fighetti e per nulla spauracchi, così
che la psiche che muove la paura ormai ha abbandonato i cari vecchi mostri per
inoltrarsi nel “soggetto umano” ovvero serial-killer, omicidi, criminali
incalliti, addio fantasia è tornato l’uomo e la paura non è più irreale ma
tremendamente vicina a noi: il nostro vicino, un nostro parente, uno
sconosciuto, la cronaca di tutti i giorni, che tristezza, poveri mostri li
abbiamo uccisi tutti; per non parlare della Fantascienza quella con la F
maiuscola, quella classica fatta di uomini che viaggiano fisicamente nel cosmo
che si scontrano con civiltà aliene o con pianeti inospitali, quella
fantascienza che faceva della “ragione umana” il vero deus ex machina di un
mondo fantastico e sorprendente, che ti apriva gli occhi, la mente e il cuore e
che ti spingeva fuori di casa a guardare il cielo e le stelle o ad immaginare
che sotto uno specchio di acqua vivessero le più incredibili creature, tutto
finito; adesso c’è la genetica umana, l’etere becero di un computer, quella
maledetta scena in cui Tom muove dei pannelli con le mani in “minority report”
(chissà se Spielberg si rendeva conto del guaio che stava facendo girando
quella scena) e lo spazio serve solo per far scontrare qualche nave spaziale,
tutto finito come gli astronauti di ritorno
al domani di R. Hubbard si resero
conto di non appartenere più al tempo che gli consegna una terra futura, loro estemporanei pionieri
del futuro fanno paradossalmente parte del passato, non so voi ma io preferivo
quando al buio potevo dare forma alle creature più bizzarre e non ad un uomo
con un coltello, preferivo quando tra le stelle si intravedevano pianeti che
contenevano vita e sogni, preferivo chiudere gli occhi e trovarmi giù nell’oceano
fitto di creature meravigliosamente spaventose, la realtà è la più terrificante
delle ipotesi. La fantasia è morta?
In mezzo ad avvoltoi
basilischi scorpioni vipere linci scimmie sciacalli, in mezzo a mostri
Che grugniscono
latrano s’avventano con rostri, nell’infame serraglio di vizi e di passioni,
uno ce n’è più basso
più maligno più immondo che volentieri senza gesto alcuno né chiasso
della terra farebbe un
immenso sconquasso e in un solo sbadiglio ingoierebbe il mondo: la Noia.
ringrazio chi ha letto queste mie considerazioni in una giornata di luglio calda e lavorativa.
quando lo spazio non è più l’ultima frontiera dell’uomo? Soprattutto perché?
Ricordo da piccolo la paura che incutevano certe figure orrorifiche quali
vampiri, licantropi, morti viventi e creature delle tenebre, terrorizzavano con
il loro incidere da animali assetati di sangue, cacciatori instancabili e mai a
dieta, certo l’elemento “romantico” li ha sempre accompagnati e anche
riguardando film come “lost boys” si poteva scorgere il mito del vivere eterno
e giovane ma alla fine il mostro era sempre il mostro, oggi cosa abbiamo:
discendenti effeminati di quei cari succhiasangue e vittime predestinate in
odore di libertinaggio acuta, uomini lupo fighetti e per nulla spauracchi, così
che la psiche che muove la paura ormai ha abbandonato i cari vecchi mostri per
inoltrarsi nel “soggetto umano” ovvero serial-killer, omicidi, criminali
incalliti, addio fantasia è tornato l’uomo e la paura non è più irreale ma
tremendamente vicina a noi: il nostro vicino, un nostro parente, uno
sconosciuto, la cronaca di tutti i giorni, che tristezza, poveri mostri li
abbiamo uccisi tutti; per non parlare della Fantascienza quella con la F
maiuscola, quella classica fatta di uomini che viaggiano fisicamente nel cosmo
che si scontrano con civiltà aliene o con pianeti inospitali, quella
fantascienza che faceva della “ragione umana” il vero deus ex machina di un
mondo fantastico e sorprendente, che ti apriva gli occhi, la mente e il cuore e
che ti spingeva fuori di casa a guardare il cielo e le stelle o ad immaginare
che sotto uno specchio di acqua vivessero le più incredibili creature, tutto
finito; adesso c’è la genetica umana, l’etere becero di un computer, quella
maledetta scena in cui Tom muove dei pannelli con le mani in “minority report”
(chissà se Spielberg si rendeva conto del guaio che stava facendo girando
quella scena) e lo spazio serve solo per far scontrare qualche nave spaziale,
tutto finito come gli astronauti di ritorno
al domani di R. Hubbard si resero
conto di non appartenere più al tempo che gli consegna una terra futura, loro estemporanei pionieri
del futuro fanno paradossalmente parte del passato, non so voi ma io preferivo
quando al buio potevo dare forma alle creature più bizzarre e non ad un uomo
con un coltello, preferivo quando tra le stelle si intravedevano pianeti che
contenevano vita e sogni, preferivo chiudere gli occhi e trovarmi giù nell’oceano
fitto di creature meravigliosamente spaventose, la realtà è la più terrificante
delle ipotesi. La fantasia è morta?
In mezzo ad avvoltoi
basilischi scorpioni vipere linci scimmie sciacalli, in mezzo a mostri
Che grugniscono
latrano s’avventano con rostri, nell’infame serraglio di vizi e di passioni,
uno ce n’è più basso
più maligno più immondo che volentieri senza gesto alcuno né chiasso
della terra farebbe un
immenso sconquasso e in un solo sbadiglio ingoierebbe il mondo: la Noia.
ringrazio chi ha letto queste mie considerazioni in una giornata di luglio calda e lavorativa.

dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
I vampiri non fanno più paure da quando sono stati trasformati in eroi.... è quello che si fa oggi, vedi mangano... I nuovi vampiri sono in strada e si chiamano extracomunitari, poveri, diversi e a loro si da una caccia senza quartiere....
Per la fantascienza guarda battlestar galactica, credo abbia gli elementi che cerchi....
La fantasia non è morta, l'abbiamo solo delegata ad altri....
Per la fantascienza guarda battlestar galactica, credo abbia gli elementi che cerchi....
La fantasia non è morta, l'abbiamo solo delegata ad altri....
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: quando i vampiri facevano paura
xenas ha scritto:I vampiri non fanno più paure da quando sono stati trasformati in eroi.... è quello che si fa oggi, vedi mangano... I nuovi vampiri sono in strada e si chiamano extracomunitari, poveri, diversi e a loro si da una caccia senza quartiere....
Per la fantascienza guarda battlestar galactica, credo abbia gli elementi che cerchi....
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tutto tristemente vero, ma chi lo ha deciso? E perchè siamo arrivati a questo? La realtà ha ucciso la fantasia?
p.s. ho visto qualche puntata di battlestar galactica, non mi ha fatto una buonissima impressione, mi sembra un banale drama con ambientazione spaziale, comunque la mia riflessione era estesa a tutti i campi.
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
dino75 ha scritto:xenas ha scritto:I vampiri non fanno più paure da quando sono stati trasformati in eroi.... è quello che si fa oggi, vedi mangano... I nuovi vampiri sono in strada e si chiamano extracomunitari, poveri, diversi e a loro si da una caccia senza quartiere....
Per la fantascienza guarda battlestar galactica, credo abbia gli elementi che cerchi....
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tutto tristemente vero, ma chi lo ha deciso? E perchè siamo arrivati a questo? La realtà ha ucciso la fantasia?
p.s. ho visto qualche puntata di battlestar galactica, non mi ha fatto una buonissima impressione, mi sembra un banale drama con ambientazione spaziale, comunque la mia riflessione era estesa a tutti i campi.
no è la cultura. non puoi aver paura di una cosa che sai che non esiste... credo sia normale evoluzione. La fantasia invece la deleghiamo a cinema e tv quindi non dobbiamo più sforzarci di immaginare nulla. Anche i nostri sogni abbiamo delegato ad altri e infatti sono tutti uguali, soldi, potere e gloria...
PS: si alcune puntate ma merita e ha pure una morale sotto

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Re: quando i vampiri facevano paura
che triste considerazione, almeno la paura era sempre accompagnata dalla speranza, oggi cosa ci danno per avere fiducia? Alimentare la paura nel "diverso" sottolineando una diversità che di fatto non esiste e cercare di omologare la "vita" a favore della solita elite di miserabli uomini assetati di potere.
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
La fantasia è stata accantonata e soppiantata da miti moderni e feroci: cellulari videogames internet TV ritmi ossessivi fra scuola e sports ... il tempo dei giochi della comunione con il prossimo è stata surrogata da questi nuovi miti.
Poi di quali mostri o paure si può fantasticare? Quando la realtà è tremendamente più atroce.
Gli adulti che non sanno difendere i propri figli.
San Giuliano 31 ottobre 2002
Beslan 3 settembre 2004.
Poi di quali mostri o paure si può fantasticare? Quando la realtà è tremendamente più atroce.
Gli adulti che non sanno difendere i propri figli.
San Giuliano 31 ottobre 2002
Beslan 3 settembre 2004.
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: quando i vampiri facevano paura
dino75 ha scritto:che triste considerazione, almeno la paura era sempre accompagnata dalla speranza, oggi cosa ci danno per avere fiducia? Alimentare la paura nel "diverso" sottolineando una diversità che di fatto non esiste e cercare di omologare la "vita" a favore della solita elite di miserabli uomini assetati di potere.

xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: quando i vampiri facevano paura
quindi ad ogni epoca i loro mostri per il controllo sociale, e a noi sono toccati extracomunitari, homosessuali e comunisti (questi ultimi esistono solo nella mente di Mr.B.)... mi verrebbe da dire checculo!
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
dino75 ha scritto:quindi ad ogni epoca i loro mostri per il controllo sociale, e a noi sono toccati extracomunitari, homosessuali e comunisti (questi ultimi esistono solo nella mente di Mr.B.)... mi verrebbe da dire checculo!
fossero solo questi... c'è la paura dei pedofili, che impedisce una semplice carezza ai bambini e limita il controllo sociale che prima veniva fatto dall'intera comunità su tutti i bambini, c'è la paura di perdere il lavoro, di diventare vecchi, di ammalarsi...di restare soli... tutte paure che prima non esistevano.... l'uomo aveva creato le comunità proprio per cacciare queste paure
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Re: quando i vampiri facevano paura
mi è venuta in mente...
- Spoiler:
- Se una ragazza, vuole di sera
andare sola per strada
non lo può fare
non è corretto
che non sia accompagnata
Andare sola per la città
e non c'è niente di male
ma una ragazza
chissà perché
questo non lo può fare
Andare sola, per la città
mi sembra un fatto normale
ma una ragazza
chissà perché
questo non lo può fare
E' un incantesimo strano, che la colpisce da sempre
mentre il duemila, non è più tanto lontano
Tutte le sere rinchiusa in casa
ma questa volta ha deciso
e vuole andare
per la città
sola col suo sorriso
Sola per strada col suo sorriso
e chi può farle del male
se ci saranno
mille ragazze
che la vorranno imitare!...
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Re: quando i vampiri facevano paura
Sei proprio sicuro che la fantasia sia morta in quanto ha sostituito l'uomo al lupo mannaro?
Io credo che adesso come sempre la paura abbia per oggetto l'ignoto, la cui personificazione muta col mutare delle problematiche collettive.
Il mondo fatto di streghe e bestie feroci non inquieta più perchè sono personaggi del tutto inesistenti e razionalizzati. Di chi dovremmo aver paura? Del mago Othelma? O dei cani randagi? (Io da questi, in realtà, sono terrorizzata, ma è un altro paio di maniche
).
Anche l'universo ormai ci è familiare, non ha senso esorcizzarlo giocando a guerre stellari.
Direi che le nostre paure da fisiocentriche sono diventate androcentriche, anche se il mistero della forza viscerale e distruttiva della Creazione torna a terrorizzare la narrativa scritta e cinematografica in concomitanza col reale verificarsi di tremende catastrofi naturali.
Non è cambiato molto. Oggi come ieri la paura vive fuori dalla porta di casa.
Io credo che adesso come sempre la paura abbia per oggetto l'ignoto, la cui personificazione muta col mutare delle problematiche collettive.
Il mondo fatto di streghe e bestie feroci non inquieta più perchè sono personaggi del tutto inesistenti e razionalizzati. Di chi dovremmo aver paura? Del mago Othelma? O dei cani randagi? (Io da questi, in realtà, sono terrorizzata, ma è un altro paio di maniche

Anche l'universo ormai ci è familiare, non ha senso esorcizzarlo giocando a guerre stellari.
Direi che le nostre paure da fisiocentriche sono diventate androcentriche, anche se il mistero della forza viscerale e distruttiva della Creazione torna a terrorizzare la narrativa scritta e cinematografica in concomitanza col reale verificarsi di tremende catastrofi naturali.
Non è cambiato molto. Oggi come ieri la paura vive fuori dalla porta di casa.
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
Brina78 ha scritto:Direi che le nostre paure da fisiocentriche sono diventate androcentriche, anche se il mistero della forza viscerale e distruttiva della Creazione torna a terrorizzare la narrativa scritta e cinematografica in concomitanza col reale verificarsi di tremende catastrofi naturali.






Qualcuno ha del Valium?
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: quando i vampiri facevano paura
LucyGordon ha scritto:Brina78 ha scritto:Direi che le nostre paure da fisiocentriche sono diventate androcentriche, anche se il mistero della forza viscerale e distruttiva della Creazione torna a terrorizzare la narrativa scritta e cinematografica in concomitanza col reale verificarsi di tremende catastrofi naturali.![]()
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Qualcuno ha del Valium?





Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
Brina78 ha scritto:Sei proprio sicuro che la fantasia sia morta in quanto ha sostituito l'uomo al lupo mannaro?
Io credo che adesso come sempre la paura abbia per oggetto l'ignoto, la cui personificazione muta col mutare delle problematiche collettive.
Il mondo fatto di streghe e bestie feroci non inquieta più perchè sono personaggi del tutto inesistenti e razionalizzati. Di chi dovremmo aver paura? Del mago Othelma? O dei cani randagi? (Io da questi, in realtà, sono terrorizzata, ma è un altro paio di maniche).
(1)Anche l'universo ormai ci è familiare, non ha senso esorcizzarlo giocando a guerre stellari.
Direi che le nostre paure da fisiocentriche sono diventate androcentriche, anche se il mistero della forza viscerale e distruttiva della Creazione torna a terrorizzare la narrativa scritta e cinematografica in concomitanza col reale verificarsi di tremende catastrofi naturali.
Non è cambiato molto. Oggi come ieri la paura vive fuori dalla porta di casa.
ho dovuto rileggere diverse volte il tuo intervento e devo dire che lo trovo molto interessante anche se non lo condivido.
1 - dire che l'universo ci sia familiare è un concetto decisamente androcentrico lì dove per tale termine intendiamo il concetto di superuomo al centro di tutto e senza timore di Dio, cio non esclude comunque il concetto fisiocentrico, cioè coesione con la natura: ecosistema. Quindi non vedo la ragione per cui si sia passati dalla esplorazione del cosmo alla esplorazione dell'etere (creazione umana senza misteri), il non è cambiato molto dal mio punto di vista è completamente ribaltato, tutto è cambiato se diferente è il modo di pensare e fuori dalla porta non ci sono ad aspettare alieni o zombie ma marocchini e rumeni, la fantasia è andata a farsi benedire in nome della iperrealtà alla matrix, ci mettono dei nemici davanti agli occhi che non esistono e noi li temiamo, scrittori, registi, pittori hanno tutti perso l'ispirazione.
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
io ho paura di questi esseri...metà animali e metà non-so-cosa:


Ospite- Ospite
Re: quando i vampiri facevano paura
Io penso che la paura sia un sentimento intimamente legato alla sopravvivenza, e dunque all'affermazione del sè.
Cosa mina la vita dell'uomo, cosa ne minaccia la negazione, cosa ne determina il pericolo estremo?
Se oggi la scienza riesce a scandagliare molti dei misteri che un tempo agitavano le menti artistiche e non, legate al mondo extra-umano, l'unico spazio per la fascinazione orrorifica rimane lo stesso uomo, e le degenerazioni che potrebbe manifestare.
Io non trovo sia diverso il modo di pensare, ma il suo orizzonte.
Cosa mina la vita dell'uomo, cosa ne minaccia la negazione, cosa ne determina il pericolo estremo?
Se oggi la scienza riesce a scandagliare molti dei misteri che un tempo agitavano le menti artistiche e non, legate al mondo extra-umano, l'unico spazio per la fascinazione orrorifica rimane lo stesso uomo, e le degenerazioni che potrebbe manifestare.
Io non trovo sia diverso il modo di pensare, ma il suo orizzonte.
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
Brina78 ha scritto:Io penso che la paura sia un sentimento intimamente legato alla sopravvivenza, e dunque all'affermazione del sè.
Cosa mina la vita dell'uomo, cosa ne minaccia la negazione, cosa ne determina il pericolo estremo?
Se oggi la scienza riesce a scandagliare molti dei misteri che un tempo agitavano le menti artistiche e non, legate al mondo extra-umano, l'unico spazio per la fascinazione orrorifica rimane lo stesso uomo, e le degenerazioni che potrebbe manifestare.
Io non trovo sia diverso il modo di pensare, ma il suo orizzonte.
il tutto è anche legato alla perdita di spiritualità e alla laicizzazione della società. Scompare il concetto di male demoniaco.....
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: quando i vampiri facevano paura
Aggiungiamoci anche che l'evoluzione del pudore ha modificato e reso più espliciti i linguaggi.xenas ha scritto:Brina78 ha scritto:Io penso che la paura sia un sentimento intimamente legato alla sopravvivenza, e dunque all'affermazione del sè.
Cosa mina la vita dell'uomo, cosa ne minaccia la negazione, cosa ne determina il pericolo estremo?
Se oggi la scienza riesce a scandagliare molti dei misteri che un tempo agitavano le menti artistiche e non, legate al mondo extra-umano, l'unico spazio per la fascinazione orrorifica rimane lo stesso uomo, e le degenerazioni che potrebbe manifestare.
Io non trovo sia diverso il modo di pensare, ma il suo orizzonte.
il tutto è anche legato alla perdita di spiritualità e alla laicizzazione della società. Scompare il concetto di male demoniaco.....
La vecchina in apparenza buona che offre dolcetti ai bambini allo scopo di accattivarseli e poi mangiarli oggi sarebbe spogliata da ogni metafora in maniera più crudele ma ugualmente terrorizzante.
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
Da quando si è passati dal vampiro tutt'altro che figo dei romanzi (compreso il Dracula di Stoker) e di Murnau, al Conte esotico e affascinante interpretato da Bela Lugosi nel '31, in cui il morso era una maniera "accettabile" di presentare la penetrazione.
_________________________________
Se vuoi perdere la fede diventa amico di un prete.
(G. I. Gurdjieff)
Violatrix- Fondatrice
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Re: quando i vampiri facevano paura
...e visto che oggi la penetrazione non fa paura più a nessuno...
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: quando i vampiri facevano paura
d'cordissimo con bea. però non è vero che la penetrazione non fa più paura, pensate a quale universo si è creato con film come attrazione fatale o con malattie nuove come l'aids. anzi se vai a vedere bela lugosi era affascinantissimo, è stato il primo dracula seducente e onestamente irresistibile della cinematografia. se vi rivedete il film noterete che il morso non è mai mostrato perchè era qualcosa di troppo esplicito e questo enfatizza la valenza erotica e al tempo stesso mortale del gesto
io credo che appunto la paura sia insita nell'uomo solo che oggi un buon horro si muove sul piano tecnologico: penso a the ring con la cosa del monitor .
se poi vogliamo parlare di fantascienza e mistero,lì ci si muove sul piano scientifico: frankestein era fodnamentalmente un giallo fantascientifico di stampo medico, così come dottor jeckill e mister hide. questi romanzi si basavano sulle nuove scoperte scientifiche we oggi c'è un ritorno al film in costume in cui viene sfruttata e ricreata la conscenza dell'epoca riproposta col senno di poi ( coi mezzi che avevano all'epoca era possibile fare questo questo e questo? e se avessereo avuto le conscenze di oggi relative a fenomeni chinici e fisici sempre esistiti che avrebbero fatto?) ecco allora film come the prestige o the illusionist.
oggi la scienza è sempre più settoriale, analitica e specializzata, per fare un buon film di fantascienza bisogna fare deglis tudi appronfonditi. e per creare una sensazione di paura o di mistero bisognerebbe avere il coraggio di spogliarsi delle convenzioni, perchè la paura e il mistero sono qualcosa che appunto minano le certezze.
tutte le serie tv trasgressive che vanno di moda oggi, anche quelle più seguite e innovative, come six feet under, in qualke modo desperate housewife, visitors, o define gravity, che ho visto ieri per la prima volta e che mi è piaciuto fino a chè non ho visto il finale della puntata, sarebbero molto più efficaci se nell'impianto narrativo non ci fosse sempre un più o meno velato intento educatorio o ,peggio ancora, il commento finale, con tanto di musica adeguata in cui si fa la predica su cosa sia bene e cosa sia male tipo sermone protestante.
per questo io adoro american dad: ironizza, mostrando la verità nuda e cruda senza alcun intentpo paternalistico
io credo che appunto la paura sia insita nell'uomo solo che oggi un buon horro si muove sul piano tecnologico: penso a the ring con la cosa del monitor .
se poi vogliamo parlare di fantascienza e mistero,lì ci si muove sul piano scientifico: frankestein era fodnamentalmente un giallo fantascientifico di stampo medico, così come dottor jeckill e mister hide. questi romanzi si basavano sulle nuove scoperte scientifiche we oggi c'è un ritorno al film in costume in cui viene sfruttata e ricreata la conscenza dell'epoca riproposta col senno di poi ( coi mezzi che avevano all'epoca era possibile fare questo questo e questo? e se avessereo avuto le conscenze di oggi relative a fenomeni chinici e fisici sempre esistiti che avrebbero fatto?) ecco allora film come the prestige o the illusionist.
oggi la scienza è sempre più settoriale, analitica e specializzata, per fare un buon film di fantascienza bisogna fare deglis tudi appronfonditi. e per creare una sensazione di paura o di mistero bisognerebbe avere il coraggio di spogliarsi delle convenzioni, perchè la paura e il mistero sono qualcosa che appunto minano le certezze.
tutte le serie tv trasgressive che vanno di moda oggi, anche quelle più seguite e innovative, come six feet under, in qualke modo desperate housewife, visitors, o define gravity, che ho visto ieri per la prima volta e che mi è piaciuto fino a chè non ho visto il finale della puntata, sarebbero molto più efficaci se nell'impianto narrativo non ci fosse sempre un più o meno velato intento educatorio o ,peggio ancora, il commento finale, con tanto di musica adeguata in cui si fa la predica su cosa sia bene e cosa sia male tipo sermone protestante.
per questo io adoro american dad: ironizza, mostrando la verità nuda e cruda senza alcun intentpo paternalistico
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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