Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
killer73 ha scritto:non vedo cosa c incastrano questi 2 inni con sanremo,non ne vedo l utilita',non ne vedo un valido perche',allora suonino anche qualche inno reale visto ...
Io non sono completamente daccordo. Se si tratta di festeggiare il 150 anni di unità d'Italia "Bella Ciao" ha una ragione per essere cantata la "Giovniezza" no!
Il 25 aprile è una festa nazione, della liberazione nazi-fascista. Non ci sono paragoni tra le due canzoni, per quello che rapresentano.
Concordo con Guccini (

Per questa ragione, se c'è una canzone che debba essere cantata a Sanremo per il festeggiamenti, è "Bella Ciao".
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
xenas ha scritto:Violatrix ha scritto:Cantastorie ha scritto:
tanto io Sanremo mica lo vedo
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Tu non vedi Sanremo? Io non vedo Sanremo (ho già fatto violenza a me stessa per vederlo lo scorso anno!)...
Ciò significa che... NON COPRIREMO SANREMO????????????????????????????
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a meno che non ci fottano con becucci, noemi, morgan, o affini......![]()
tanto canzoni di cacca canterano.


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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Amantide_Religiosa ha scritto:
Il 25 aprile è una festa nazione, della liberazione nazi-fascista.



qualcuno potrebbe non gradire in questo paese

sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
sickGirl ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:
Il 25 aprile è una festa nazione, della liberazione nazi-fascista.
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qualcuno potrebbe non gradire in questo paese![]()
Più di qualcuno

Per questo dico che una buona ragione per cantare "Bella Ciao" a Sanremo io la vedo.
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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
eh...la vedrei pure io se fossimo in un momento storico diverso (meno volgare ignorante corrotto stupido squallido etc.etc....Amantide_Religiosa ha scritto:sickGirl ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:
Il 25 aprile è una festa nazione, della liberazione nazi-fascista.
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qualcuno potrebbe non gradire in questo paese![]()
Più di qualcuno. Però che piace o no, fino adesso almeno (speriamo sempre) è questa la festa nazionale e non la marcia su Roma.
Per questo dico che una buona ragione per cantare "Bella Ciao" a Sanremo io la vedo.

sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Sanremo 2011. I Giornalisti Votano
Quattordici artisti (big) e otto Giovani (nuove proposte) per Sanremo 2011. E il giovedì una gara di canzoni storiche (sulla quale è già polemica) per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia. Voterà il pubblico da casa.
La migliore novità del regolamento di Sanremo 2011 è l'assenza della norma che, nella scorsa edizione, prevedeva la partecipazione automatica nel girone principale del vincitore di X Factor. Almeno sulla carta la luna di miele fra il Festival e i talent show sembra finita. Non ci sarà un altro Mengoni. Viene confermato il meccanismo delle eliminazioni e del “ripescaggio”; i big partiranno in 14 e arriveranno in 10 nella serata finale; i giovani partiranno in 8 e arriveranno in 4 nella finale del venerdì a loro dedicata.
Le giurie demoscopiche presenti in sala avranno pieni poteri nelle prime selezioni, il televoto giocherà un ruolo fondamentale nel ripescaggio (ma c'è un massimale di 5 voti a utenza per limitare il mercato dei voti attraverso i call center). Peserà sempre il voto dell'orchestra, mentre conterà meno il televoto ai fini della graduatoria finale. Infatti il nuovo regolamento attribuisce ai giornalisti della sala stampa diritto di voto e una sorta di “golden share” per avvantaggiare di tre posizioni un artista. La novità esautora il “Premio della Critica Mia Martini”, che era una sorta di oasi protetta assolutamente indipendente dall'organizzazione e dall'esito della gara. Ma c'è anche un altro aspetto. Se con il “question time” delle 13 i giornalisti erano già, di fatto, entrati a far parte dello spettacolo, ora entrano ufficialmente a far parte del sistema Sanremo con un conflitto di interessi evidente: dovranno infatti giudicare una graduatoria dopo aver contribuito a determinarla.
Intorno alla gara dei giovani (otto) viene costruito un meccanismo complesso: due arriveranno da AreaSanremo (ex Sanremo Lab), gli altri sei saranno scelti nel corso di «Domenica in…” che trasmetterà insieme, a Radiuno e a Internet, le canzoni molto prima del festival vero e proprio.
Mario Luzzatto Fegiz
Quattordici artisti (big) e otto Giovani (nuove proposte) per Sanremo 2011. E il giovedì una gara di canzoni storiche (sulla quale è già polemica) per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia. Voterà il pubblico da casa.
La migliore novità del regolamento di Sanremo 2011 è l'assenza della norma che, nella scorsa edizione, prevedeva la partecipazione automatica nel girone principale del vincitore di X Factor. Almeno sulla carta la luna di miele fra il Festival e i talent show sembra finita. Non ci sarà un altro Mengoni. Viene confermato il meccanismo delle eliminazioni e del “ripescaggio”; i big partiranno in 14 e arriveranno in 10 nella serata finale; i giovani partiranno in 8 e arriveranno in 4 nella finale del venerdì a loro dedicata.
Le giurie demoscopiche presenti in sala avranno pieni poteri nelle prime selezioni, il televoto giocherà un ruolo fondamentale nel ripescaggio (ma c'è un massimale di 5 voti a utenza per limitare il mercato dei voti attraverso i call center). Peserà sempre il voto dell'orchestra, mentre conterà meno il televoto ai fini della graduatoria finale. Infatti il nuovo regolamento attribuisce ai giornalisti della sala stampa diritto di voto e una sorta di “golden share” per avvantaggiare di tre posizioni un artista. La novità esautora il “Premio della Critica Mia Martini”, che era una sorta di oasi protetta assolutamente indipendente dall'organizzazione e dall'esito della gara. Ma c'è anche un altro aspetto. Se con il “question time” delle 13 i giornalisti erano già, di fatto, entrati a far parte dello spettacolo, ora entrano ufficialmente a far parte del sistema Sanremo con un conflitto di interessi evidente: dovranno infatti giudicare una graduatoria dopo aver contribuito a determinarla.
Intorno alla gara dei giovani (otto) viene costruito un meccanismo complesso: due arriveranno da AreaSanremo (ex Sanremo Lab), gli altri sei saranno scelti nel corso di «Domenica in…” che trasmetterà insieme, a Radiuno e a Internet, le canzoni molto prima del festival vero e proprio.
Mario Luzzatto Fegiz
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
...io la chiudo - per conto mio - dicendo che la mistificazione è far coincidere la resistenza partigiana come una lotta politico-militante, per cui "bellaciao" diventa l'inno degli stalinisti. L'ho già scritto, il termine definente di quella lotta è ANTI_FASCISTA, riunì per qualche mese tot persone, compreso chi non aveva alcun ideale politico da "proporre-perseguire". A testimoniare la multiformita' di quelle formazioni...si ripensi ai fatti ad es. di OSOPPO, in friuli (Mambu sicuramente ne sa cento piu' di me su questo) dove alcuni partigiani comunisti - legati ai titini - uccisero alcuni partigiani del partito d'Azione (repubblicani/antimonarchici)..tra quei morti ci fu lo zio di F. De Gregori..ad es.
Chi si schierò e difese il "Regime preesistente" o avendo meno di 20 anni non aveva conosciuto altro ed era figlio di "propaganda unica" o difendeva il proprio "pre-orto", tralasciando il dettaglio che difendere quel regime dittatoriale significava schierarsi con un esercito occupante che ci aveva "tirato in guerra", tra le altre schifezze compiute.
Conclusione? Bellaciao rappresenta una pagina sanguinosa sì, cruenta sì, con ingiustizie ed eccessi sì (non esiste guerra senza..peggio quella civile...)ma aveva per obiettivo la Democrazia persa vent'anni e passa prima....
La chiudo: ma è piu' "legittimo" che abbia cantato l'erede Savoia l'anno scorso di Bellaciao su quel palco?
E' Giovinezza che era fuoriposto....non Bellaciao...
ma vaglielo a far capire a quelle teste di ciuchi ammaestrati dacccchissoio
Chiudo il libro di storia và
Chi si schierò e difese il "Regime preesistente" o avendo meno di 20 anni non aveva conosciuto altro ed era figlio di "propaganda unica" o difendeva il proprio "pre-orto", tralasciando il dettaglio che difendere quel regime dittatoriale significava schierarsi con un esercito occupante che ci aveva "tirato in guerra", tra le altre schifezze compiute.
Conclusione? Bellaciao rappresenta una pagina sanguinosa sì, cruenta sì, con ingiustizie ed eccessi sì (non esiste guerra senza..peggio quella civile...)ma aveva per obiettivo la Democrazia persa vent'anni e passa prima....
La chiudo: ma è piu' "legittimo" che abbia cantato l'erede Savoia l'anno scorso di Bellaciao su quel palco?
E' Giovinezza che era fuoriposto....non Bellaciao...
ma vaglielo a far capire a quelle teste di ciuchi ammaestrati dacccchissoio
Chiudo il libro di storia và


Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Alla fine han deciso che non faranno né Giovinezza né Bella ciao.
Ottimo. Sui giornali è passata l'equazione Bella ciao=Giovinezza
Tornando alle canzonette come fonte per una storia sociale e culturale la mia proposta di oggi è questa
E' illuminante soprattutto se messa in relazione con certe barzellette anni 50/60 che recentemente hanno avuto un nuovo momento di splendore
La relazione con l'altro, con le culture premoderne, è uno dei problemi centrali dell'espansione dell'economia di mercato e della società industriale. Colonizzazione ed evangelizzazione si trovarono concordi nel creare il SELVAGGIO, una figura dell'altro come essere umano imperfetto e bisognoso d'aiuto.
L'immagine popolare del selvaggio è un bellissimo miscuglio di contraddizioni, una proiezione in negativo dell'europeo civile, ma sotto sotto rivelatrice di molte nostre paure e ossessioni.
Così appare vivere una vita non-razionale, mentre le nostre civiltà si autorappresentano come razionali, circondato e limitato da taboo; ma al tempo stesso gli attribuiamo pratiche che sono i nostri tabù, dal cannibalismo alla nudità alla sfrenatezza sessuale.
[sull'ossessione del maschio europeo per la potenza sessuale degli altri popoli ce ne sarebbe da di'; soprattutto rapportandola alla paura (desiderio?
) dello stupro sodomitico, il bunga bunga che è stato via via attribuito a tutti i "selvaggi", compresi i civilissimi arabi]
Ma nel dopoguerra pian piano la società europea si apre davvero al mondo e alcuni temi diventano sempre più di dominio comune, pur con alcune semplificazioni da volgarizzazione. E spesso al vecchio mito del selvaggio che mette gli esploratori nel pentolone si sovrappone una nuova immagine che viene dai movimenti anticoloniali e dall'antropologia.
E' proprio con questa sovrapposizione che scherza sapientemente il brano proposto. E per riflettere ancor di più i fermenti culturali e politici contemporanei inserisce anche l'elemento della critica al sistema occidentale dell'istruzione, la SQUOLA
'nzomma: in questa canzonetta ci sono Fanon, Lévi Straus, Illich... e Jacopetti
.
Il tutto in un popolarissimo programma per bimbi. E infatti da quella generazione siamo venuti su tutti con un forte spirito critico e una mentalità aperta
Ottimo. Sui giornali è passata l'equazione Bella ciao=Giovinezza

Tornando alle canzonette come fonte per una storia sociale e culturale la mia proposta di oggi è questa
E' illuminante soprattutto se messa in relazione con certe barzellette anni 50/60 che recentemente hanno avuto un nuovo momento di splendore

La relazione con l'altro, con le culture premoderne, è uno dei problemi centrali dell'espansione dell'economia di mercato e della società industriale. Colonizzazione ed evangelizzazione si trovarono concordi nel creare il SELVAGGIO, una figura dell'altro come essere umano imperfetto e bisognoso d'aiuto.
L'immagine popolare del selvaggio è un bellissimo miscuglio di contraddizioni, una proiezione in negativo dell'europeo civile, ma sotto sotto rivelatrice di molte nostre paure e ossessioni.
Così appare vivere una vita non-razionale, mentre le nostre civiltà si autorappresentano come razionali, circondato e limitato da taboo; ma al tempo stesso gli attribuiamo pratiche che sono i nostri tabù, dal cannibalismo alla nudità alla sfrenatezza sessuale.
[sull'ossessione del maschio europeo per la potenza sessuale degli altri popoli ce ne sarebbe da di'; soprattutto rapportandola alla paura (desiderio?

Ma nel dopoguerra pian piano la società europea si apre davvero al mondo e alcuni temi diventano sempre più di dominio comune, pur con alcune semplificazioni da volgarizzazione. E spesso al vecchio mito del selvaggio che mette gli esploratori nel pentolone si sovrappone una nuova immagine che viene dai movimenti anticoloniali e dall'antropologia.
E' proprio con questa sovrapposizione che scherza sapientemente il brano proposto. E per riflettere ancor di più i fermenti culturali e politici contemporanei inserisce anche l'elemento della critica al sistema occidentale dell'istruzione, la SQUOLA

'nzomma: in questa canzonetta ci sono Fanon, Lévi Straus, Illich... e Jacopetti

Il tutto in un popolarissimo programma per bimbi. E infatti da quella generazione siamo venuti su tutti con un forte spirito critico e una mentalità aperta

- Spoiler:
pietosa bugia
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
selvagggggggitude


Ultima modifica di Cantastorie il Ven 05 Nov 2010, 12:08 - modificato 1 volta.
Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
gentilmente, mambu, qual é la canzone che hai postato? (io ormai non vedo più i video...)
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
george bressanes le gorille
nanni svampa el gorilla
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
sì scusa Principè..le mie sono i tre "gorilla" di Brassens, De Andrè e Svampa..
quella di Mambu è una canzone zecchino d'oro "annibale cannibale Terribile" mi pare sia il titolo
quella di Mambu è una canzone zecchino d'oro "annibale cannibale Terribile" mi pare sia il titolo
Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
bellaprincipessa ha scritto:gentilmente, mambu, qual é la canzone che hai postato? (io ormai non vedo più i video...)
Scusa Princi

Racconta il mio maestro che in un viaggio
trovò nella foresta una tribù
che fossero cannibali proprio i più temibili
non lo sapeva ancor.
Tranquillo si sedette in mezzo a loro
e ad insegnar qualcosa incominciò.
Ma c'era lì un cannibale Annibale terribile
che gli parlò così:
Umba Lumba Mumba Dola.
Non volere andare a scuola
non volere noi imparare
come vivere in città.
Noi viviam nella foresta
per capirci sai ci basta
qualche semplice parola.
Umba Lumba Mumba Dola.
Pian piano li convinse il mio maestro
di starlo ad ascoltare almeno un po'.
Parlò di aritmetica di storia di grammatica
di un po' di civiltà.
E quando fu finita la lezione
sorrise soddisfatto intorno a sè.
Ma sempre quel cannibale Annibale terribile
Gli dichiarò così:
Umba Lumba Mumba Dola
Com'è bello andare a scuola
ora avere noi imparato
come vivere in città.
E per questo mio maestro
non ti mangeremo crudo
ti faremo in casseruola
Umba Lumba Mumba Dola.
Umba Lumba Mumba Dola
Com'è bello andare a scuola
ora avere noi imparato
come vivere in città.
E per questo mio maestro
non ti mangeremo crudo.
Ti faremo in casseruola
Umba Lumba Mumba Dola.
Umba Lumba Mumba Dola
Non volere andare a scuola
a noi basta una parola.
Umba Lumba Mumba Dola.
Oltre alle opposizioni binarie levistrossiane (foresta/città, crudo/cotto), c'è forse anche un ricordo della sapienza buddista (se incontri il maestro uccidilo

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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
COSMICO mambu!

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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Festival di Sanremo 2011: Roberto Vecchioni parteciperà alla kermesse
Roma, 5 nov. - (Adnkronos) - Primo colpo di Morandi per Sanremo e grande soddisfazione per lui ed il direttore artistico Gianmarco Mazzi per la conferma, data alla stampa, di Roberto Vecchioni in merito alla sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo. Dopo aver letto le dichiarazione del cantautore brianzolo a 'Il Fatto quotidiano', il conduttore dle festival incassa il si' e conferma che Vecchioni sara' sul palco dell'Ariston con un brano intitolato "Chiamami sempre amore".
''Roberto Vecchioni -dice Morandi- e' un cantautore che ha fatto la storia della musica del nostro paese e sono lieto che sia proprio lui il primo artista che conferma la sua presenza al Teatro Ariston. La sua canzone accresce la qualita' del Festival e sono davvero felice che abbia sciolto le riserve confermando per primo la sua partecipazione. Conosco Roberto da tanti anni e sono convinto che la sua cultura e la sua sensibilita' siano un privilegio per il Festival 2011''.
Sanremo/ Morandi: Felice della conferma di Roberto Vecchioni
"La sua canzone accresce la qualità del Festival"
Roma, 5 nov. (Apcom) - "Roberto Vecchioni è un cantautore che ha fatto la storia della musica del nostro paese e sono lieto che sia proprio lui il primo artista che conferma la sua presenza al Teatro Ariston". Così Gianni Morandi commenta la partecipazione di Roberto Vecchioni al prossimo Festival di Sanremo. "La sua canzone accresce la qualità del Festival e sono davvero felice che abbia sciolto le riserve confermando per primo la sua partecipazione. Conosco Roberto da tanti anni - conclude il conduttore del Festival - e sono convinto che la sua cultura e la sua sensibilità siano un privilegio per il Festival 2011".
Roma, 5 nov. - (Adnkronos) - Primo colpo di Morandi per Sanremo e grande soddisfazione per lui ed il direttore artistico Gianmarco Mazzi per la conferma, data alla stampa, di Roberto Vecchioni in merito alla sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo. Dopo aver letto le dichiarazione del cantautore brianzolo a 'Il Fatto quotidiano', il conduttore dle festival incassa il si' e conferma che Vecchioni sara' sul palco dell'Ariston con un brano intitolato "Chiamami sempre amore".
''Roberto Vecchioni -dice Morandi- e' un cantautore che ha fatto la storia della musica del nostro paese e sono lieto che sia proprio lui il primo artista che conferma la sua presenza al Teatro Ariston. La sua canzone accresce la qualita' del Festival e sono davvero felice che abbia sciolto le riserve confermando per primo la sua partecipazione. Conosco Roberto da tanti anni e sono convinto che la sua cultura e la sua sensibilita' siano un privilegio per il Festival 2011''.
Sanremo/ Morandi: Felice della conferma di Roberto Vecchioni
"La sua canzone accresce la qualità del Festival"
Roma, 5 nov. (Apcom) - "Roberto Vecchioni è un cantautore che ha fatto la storia della musica del nostro paese e sono lieto che sia proprio lui il primo artista che conferma la sua presenza al Teatro Ariston". Così Gianni Morandi commenta la partecipazione di Roberto Vecchioni al prossimo Festival di Sanremo. "La sua canzone accresce la qualità del Festival e sono davvero felice che abbia sciolto le riserve confermando per primo la sua partecipazione. Conosco Roberto da tanti anni - conclude il conduttore del Festival - e sono convinto che la sua cultura e la sua sensibilità siano un privilegio per il Festival 2011".
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Dimenticavo la proposta giornaliera di una canzone per la storia d'Italia (Morandi, Mazzi.... prendete appunti
)
Le ferie sono una delle novità della società affluente del secondodopoguerra. Quella che per secoli era una prerogativa dell'aristocrazia(la villeggiatura!) e in parte dell'alta borghesia, diventa una cosaalla portata dei lavoratori, anche se è sempre un'imitazione degradata;le ferie sono comunque un tempo eregolato dal tempo del lavoro in cuiperò masse sempre maggiori possono simulare la libertà dal lavoro checontinua ad essere di pochi.
Facendo parte del circolo virtuoso di maggiore redistribuzione -maggiori consumi - espansione del mercato, anche le ferie, come tutti imercati, necessitano di continua espansione; e così da quelle legateagli spostamenti più tradizionali, verso le campagne soprattutto, poiverso le pensioni di mari, fiumi, monti, e limitate alla bellastagione, si passò verso la fine degli anni '60 alla novità del turismoinvernale di massa. Che ha cambiato la storia delle nostre montagne.
Questo pezzo del 1971 celebra ironicamente il fenomeno del momento.Ironia nell'uso parodistico del linguaggio aulico della tradizionelirica, nella presentazione del valligiano dal nome terronico da cuidipendono le sorti dei turisti (si sa che il controllore degli impiantidi risalita è la figura di maggior potere nella società italica, ancorpiù dell'usciere di ministero e dell'agente di modelle e personaggitelevisivi), ma anche nella sardonica previsione dell'obbligatarinuncia ai moderni mezzi di trasoorto ("a piedi ci toccherà salir").
Di lì a due anni la crisi petrolifera abbatterà definitivamente molte illusioni

Le ferie sono una delle novità della società affluente del secondodopoguerra. Quella che per secoli era una prerogativa dell'aristocrazia(la villeggiatura!) e in parte dell'alta borghesia, diventa una cosaalla portata dei lavoratori, anche se è sempre un'imitazione degradata;le ferie sono comunque un tempo eregolato dal tempo del lavoro in cuiperò masse sempre maggiori possono simulare la libertà dal lavoro checontinua ad essere di pochi.
Facendo parte del circolo virtuoso di maggiore redistribuzione -maggiori consumi - espansione del mercato, anche le ferie, come tutti imercati, necessitano di continua espansione; e così da quelle legateagli spostamenti più tradizionali, verso le campagne soprattutto, poiverso le pensioni di mari, fiumi, monti, e limitate alla bellastagione, si passò verso la fine degli anni '60 alla novità del turismoinvernale di massa. Che ha cambiato la storia delle nostre montagne.
Questo pezzo del 1971 celebra ironicamente il fenomeno del momento.Ironia nell'uso parodistico del linguaggio aulico della tradizionelirica, nella presentazione del valligiano dal nome terronico da cuidipendono le sorti dei turisti (si sa che il controllore degli impiantidi risalita è la figura di maggior potere nella società italica, ancorpiù dell'usciere di ministero e dell'agente di modelle e personaggitelevisivi), ma anche nella sardonica previsione dell'obbligatarinuncia ai moderni mezzi di trasoorto ("a piedi ci toccherà salir").
Di lì a due anni la crisi petrolifera abbatterà definitivamente molte illusioni
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Una altro suggerimento per Morandi e la sua storia d'Italia attraverso le canzonette
Facciamo qualche passo avanti e parliamo
LA RIVOLUZIONE INFORMATICA
Nell'81 l'IBM fece uscire il PC con l'MS-DOS, nell'82 la rivista Time nominò il PC "Uomo dell'anno"
, nell'84 il primo Mac.
E nel Belpaese?
Nonostante la presenza dell'Olivetti che aveva presentato l'M20 nell'82, si può dire che la perfetta rappresentazione dell'atteggiamento comune fu data da Giorgio Almirante; il segratario del MSI, il partito neofascista, di fronte alle prime proiezioni (poi rivelatesi esatte) che davano il suo partito in forte perdita alle politiche dell'83, sbottò infastidito:
- Io non credo nel compùter! (da leggere come si scrive
)
Ma come sempre la rappresentazione più significativa ci viene da quell'inimitabile pensatoio che fu lo Zecchino d'Oro.
Nell'84 fu premiata per il miglior testo BIT, che da un lato celebra, dall'altra denigra il compùter. Sia la celebrazione che la denigrazione dimostrano la sostanziale ignoranza dell'oggetto in quistione.
Un'altra realizzazione delle nostra secolare scuola di retorica, olé olé
Testo
Chi ricorda i Pc dell'epoca si pisserà sotto all'idea che facessero tutto e rispondessero a tutto.
O forse è un altro caso di geniale profezia canzonettistica, in anticipo di almeno una diecina d'anni?
Non è da escludere, visto che il testo è dovuto al genio di Alessandra Valeri Manera, indimenticabile autrice di Kiss me Licia, Memole, Spank, Sailor Moon...

Facciamo qualche passo avanti e parliamo
LA RIVOLUZIONE INFORMATICA

Nell'81 l'IBM fece uscire il PC con l'MS-DOS, nell'82 la rivista Time nominò il PC "Uomo dell'anno"

E nel Belpaese?
Nonostante la presenza dell'Olivetti che aveva presentato l'M20 nell'82, si può dire che la perfetta rappresentazione dell'atteggiamento comune fu data da Giorgio Almirante; il segratario del MSI, il partito neofascista, di fronte alle prime proiezioni (poi rivelatesi esatte) che davano il suo partito in forte perdita alle politiche dell'83, sbottò infastidito:
- Io non credo nel compùter! (da leggere come si scrive

Ma come sempre la rappresentazione più significativa ci viene da quell'inimitabile pensatoio che fu lo Zecchino d'Oro.
Nell'84 fu premiata per il miglior testo BIT, che da un lato celebra, dall'altra denigra il compùter. Sia la celebrazione che la denigrazione dimostrano la sostanziale ignoranza dell'oggetto in quistione.
Un'altra realizzazione delle nostra secolare scuola di retorica, olé olé

Testo
- Spoiler:
- Ho un computer per amico,
Ma però che strano tipo!
Lui non mangia, lui non dorme
E la sua memoria è enorme.
Certamente è laureato,
Perché in tutto è preparato,
Tante cose mi ha insegnato...
«Bit» è il nome che gli ho dato...
Bit risponde a tutto
Senza mai sbagliare
Bit è un gran campione
Proprio da imitare
Digita istruzioni
Nel suo cervellone
Bit in due secondi
Ti dà la soluzione!
Sto con Bit per tutto il giorno,
Molti amici ho sempre intorno,
Perché Bit ci fa studiare
Ma gli piace anche giocare...
Quante sfide ai videogames!
Come vincere vorrei...
Bit però è proprio un drago,
Vince sempre, forse è un mago...
Bit risponde a tutto
Senza mai sbagliare
Bit è un gran campione
Proprio da imitare
Digita istruzioni
Nel suo cervellone
Bit in due secondi
Ti dà la soluzione!
Sono stufa di giocare
E adesso vorrei fare
Una bella canzoncina
Per la dolce mia mammina.
Spiego a Bit cosa ci vuole
Per comporre la canzone:
Tanto affetto e tanto amore
Come sento nel mio cuore...
Bit risponde a tutto
Senza mai sbagliare
Bit è un gran campione
Proprio da imitare
Ma per la canzone
Bit rimane muto
Il tasto dell'amore
Per lui è sconosciuto...!
Ho capito chiaramente:
Bit è dunque solamente
Un computer che è perfetto
Ma non sa cos'è l'affetto...
La scoperta mi ha colpito
Perché Bit è un vero amico,
Ma purtroppo non ha un cuore
Per sentire un po' d'amore...
Bit risponde a tutto
Senza mai sbagliare
Bit è un gran campione
Proprio da imitare
Ma per la canzone
Bit rimane muto
Il tasto dell'amore
Per lui è sconosciuto...
Chi ricorda i Pc dell'epoca si pisserà sotto all'idea che facessero tutto e rispondessero a tutto.

O forse è un altro caso di geniale profezia canzonettistica, in anticipo di almeno una diecina d'anni?

Non è da escludere, visto che il testo è dovuto al genio di Alessandra Valeri Manera, indimenticabile autrice di Kiss me Licia, Memole, Spank, Sailor Moon...

mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
mambu ho una confessione da farti..
sto copiaincollando le tue "nonsonosolocanzonette"dalla storia di bella ciao ad Annibale..fino ai gatti di marchionne
ti sto inoltrando ovunque
non ti dico i responsi!
per un attimo mi sono goduto i complimenti poi ho fatto coming out!
quindi adesso una pillola ogni dì.
sto copiaincollando le tue "nonsonosolocanzonette"dalla storia di bella ciao ad Annibale..fino ai gatti di marchionne
ti sto inoltrando ovunque
non ti dico i responsi!
per un attimo mi sono goduto i complimenti poi ho fatto coming out!
quindi adesso una pillola ogni dì.

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
accipicchia Lepi, quale onore; ma i miei suggerimenti erano per Mazza&Morandi, mica per te
Vabbe' dai... continuo.... mumble mumble... trovato!
Visto che si sono appassionati alla filologia delle canzonettericostruendo la storia di giovinezza e bella ciao, potrebbero applicarelo stesso criterio a una delle canzoni più famose e amate dell'ItaliaContemporanea
La donna cannone di Francesco De Gregori
Quello che non si sa è che De Gregori si "ispirò" a una canzone dello Zecchino d'Oro, vera fucina d'idee dell'Italia del dopoguerra. La canzone è
Serafino l'uomo sul filo
Come potete vedere c'è già tutto: il circo, il diverso, la fuga finale soprattutto
"nel cielo nero s'incamminò" canta cesco, e il camminare non si adatta molto a una che è stata sparata ma a uno che cammina sul filo sì
E cammina cammina cammina
Fra le stelle lontano lontano...
Poi diventa piccino piccino:
Serafino non torna più giù,
Non torna più giù, non torna più giù.
Mi pare che questi versi siano la prova diretta della filiazione del pezzo degregorico.
Ricordo inoltre che nei primi anni '70 il giovine e promettente cantautore romano partecipò allo Zecchino come autore, anche se usando uno pseudonimo (poco fantasioso: F. Gregori), e quindi venne a contatto con l'enorme patrimonio musicale dell'Antoniano di Bologna.
Naturalmente si guardò bene dal riconosere qualsisi debito con l'autore di Serafino. Ma non aveva tenuto conto che costui, tal Maresca, era di una nota famiglia camorristica, con amici, affiliati e agenti in tutta Italia. Uno di questi era il sedicente David Riondino, nota barba finta al servizio del miglior offerente, fosse l'ufficio D del SID o la casa del popolo di Poggibonsi.
Il Riondino mandò i primi avvisi al de Gregori tramite la sorella Chiara, nota frequentatrice del Folkstudio di Roma e devastatrice di timpani con i suoi quartetti vocali femminili, il cui repertorio di canti popolari e di lavoro era il terrore delle Feste dell'Unità dell'epoca.
Il de Gregori, nonostante le lesioni uditive permanenti riportate (testimoniante dalla sua carrierra successiva ed evidente anche oggi), rifiutò di sottostare al ricatto.
Allora il subdolo Riondino ricorse a mezzi meno violenti e cominciò a diffondere un brano presentato come omaggio parodia della Donna Cannone
David Riondino, Giuseppina che cammina sul filo
(poi inciso in Racconti Picarecschi dell'88, ed. CGD della nota agente bulgara Caterina Caselli)
Il messaggio era chiaro: il de Gregori rischiava lo sputtanamento a mezzo disco. Dovette abbozzare, congratularsi col Riondino facendogli i complimenti per la parodia, e cedere.
Dopo estenuanti trattative tra emissari professionisti
Da allora ogni anno il de Gregori è costretto a versare una consistente cifra a un agente del duo Maresca-Riondino
E' andata peggio a tutti gli altri possibili testimoni: la piccola Marcella Murgia e tutti coloro che avevano assistito allo Zecchino 1965 fecero una brutta fine; chi sciolto in un concerto di canti di risaia di Chiara Riondino, chi spinto al suicidio dall'ascolto coatto di un'antologia di canzoni d'amore del De Gregori.
I più fortunati morirono di cancro o arsi vivi nell'incendio della loro casa.

Vabbe' dai... continuo.... mumble mumble... trovato!
Visto che si sono appassionati alla filologia delle canzonettericostruendo la storia di giovinezza e bella ciao, potrebbero applicarelo stesso criterio a una delle canzoni più famose e amate dell'ItaliaContemporanea
La donna cannone di Francesco De Gregori
Quello che non si sa è che De Gregori si "ispirò" a una canzone dello Zecchino d'Oro, vera fucina d'idee dell'Italia del dopoguerra. La canzone è
Serafino l'uomo sul filo
Come potete vedere c'è già tutto: il circo, il diverso, la fuga finale soprattutto
"nel cielo nero s'incamminò" canta cesco, e il camminare non si adatta molto a una che è stata sparata ma a uno che cammina sul filo sì
E cammina cammina cammina
Fra le stelle lontano lontano...
Poi diventa piccino piccino:
Serafino non torna più giù,
Non torna più giù, non torna più giù.
Mi pare che questi versi siano la prova diretta della filiazione del pezzo degregorico.
Ricordo inoltre che nei primi anni '70 il giovine e promettente cantautore romano partecipò allo Zecchino come autore, anche se usando uno pseudonimo (poco fantasioso: F. Gregori), e quindi venne a contatto con l'enorme patrimonio musicale dell'Antoniano di Bologna.
Naturalmente si guardò bene dal riconosere qualsisi debito con l'autore di Serafino. Ma non aveva tenuto conto che costui, tal Maresca, era di una nota famiglia camorristica, con amici, affiliati e agenti in tutta Italia. Uno di questi era il sedicente David Riondino, nota barba finta al servizio del miglior offerente, fosse l'ufficio D del SID o la casa del popolo di Poggibonsi.
Il Riondino mandò i primi avvisi al de Gregori tramite la sorella Chiara, nota frequentatrice del Folkstudio di Roma e devastatrice di timpani con i suoi quartetti vocali femminili, il cui repertorio di canti popolari e di lavoro era il terrore delle Feste dell'Unità dell'epoca.
Il de Gregori, nonostante le lesioni uditive permanenti riportate (testimoniante dalla sua carrierra successiva ed evidente anche oggi), rifiutò di sottostare al ricatto.
Allora il subdolo Riondino ricorse a mezzi meno violenti e cominciò a diffondere un brano presentato come omaggio parodia della Donna Cannone
David Riondino, Giuseppina che cammina sul filo
(poi inciso in Racconti Picarecschi dell'88, ed. CGD della nota agente bulgara Caterina Caselli)
Il messaggio era chiaro: il de Gregori rischiava lo sputtanamento a mezzo disco. Dovette abbozzare, congratularsi col Riondino facendogli i complimenti per la parodia, e cedere.
Dopo estenuanti trattative tra emissari professionisti
- Spoiler:
Da allora ogni anno il de Gregori è costretto a versare una consistente cifra a un agente del duo Maresca-Riondino
- Spoiler:
E' andata peggio a tutti gli altri possibili testimoni: la piccola Marcella Murgia e tutti coloro che avevano assistito allo Zecchino 1965 fecero una brutta fine; chi sciolto in un concerto di canti di risaia di Chiara Riondino, chi spinto al suicidio dall'ascolto coatto di un'antologia di canzoni d'amore del De Gregori.
I più fortunati morirono di cancro o arsi vivi nell'incendio della loro casa.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)

questa me la posso vendere come scoop alla watergate..
il mio innato complottismo confermerebbe la storia.
MIIIIIIIIII mambu!
rivaluto lo zecchino d'oro!
altro che xfactor! e premio tenco!

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
lepidezza ha scritto:che?
questa me la posso vendere come scoop alla watergate..
il mio innato complottismo confermerebbe la storia.
MIIIIIIIIII mambu!
rivaluto lo zecchino d'oro!
altro che xfactor! e premio tenco!![]()
avevo iniziato che volevo fare un'analisi comparata dei pezzi, poi ho deviato grazie alla mia formazione a base di fumettacci e filmacci

potremmo venderla a Liofreddi e Faletti per la loro trasmissione sui misteri della musica

mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
stessa solfa per zucchero coi parenti di ciampi..
ma zucchero almeno non ruba dallo zecchino..
chi mi devi smontare prossimamente?
ma zucchero almeno non ruba dallo zecchino..
chi mi devi smontare prossimamente?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
questi tre erano i miei miti
e sono sicura che dietro ci sono almeno 23 complotti copieschi celati dal mantello de mago Zurlìgno.
BBonanott

Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)
Le canzonette dei caubòi. Ce ne stavano almeno un paio all'anno e ltredue/tre erano sui viaggi spaziale (la maggioranza sempre animalettiassortiti)
Spesso veicolavano messaggi non scontati. Ad aprire la strada fu un'altra canzone di fratelli caubòi, I fratelli del Far West nel 1966.
Fu la prima canzone italiana a rappresentare in maniera abbastanza esplicita, diciamo appena velata, l'amore tra due uomini.
Un cow-boy che sa ben impugnar la pistola,
Ed un altro che sa ben suonar la mandola,
Due fratelli che sembrano aver un cuor solo
Van cantando dall'Ovest all'Est, nel Far West:
«Siamo quel gran Gianni Gian,
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Galoppano i fratelli, per le valli se ne van
E in mille ritornelli canteran:
«Siamo quel gran Gianni Gian
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Galoppano i cavalli, monti e colli
varcheran,
Fin quando mille stelle spunteran.
Ci vuole una pistola che i banditi fa scappar
E arriva allora Gianni Gian.
Ci vuole una mandola attorno al fuoco per
sognar
E vien con la mandola Johnny John.
«Siamo quel gran Gianni Gian,
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Venite nel Far West con Gianni Gian con
Johnny John!
Cantate insieme a noi questa canzon!».
Tutto è abbastanza chiaro fin dai primi due versi. Magari si può criticare che presenti una coppia omosessuale sì, ma con il ruolo maschile e quello femminili ben divisi (la pistola e la mandola). Forse le metafore sono pure un po' fruste, nella lunga tradizione delle canzonette a doppio senso. Ma se 20 anni dopo roba simile la portò Arbore a Sanremo...
Il fatto che i due amanti si presentino come fratelli non deve creare scandalo. E' stato un espediente col quale nei secoli si son mascherate molte coppie omosessuali.
L'importanza di questo brano nell'avanzamento dei diritti civili è confermata dal fatto che Ang Lee ha ammesso di esservisi ispirato per il suo La montagna dei Culirotti
a dumàn con na nuova puntata dei
CLASSICI ZECCHINIANI DEL PENSIERO MODERNO
aggratis col Forum ICS
Spesso veicolavano messaggi non scontati. Ad aprire la strada fu un'altra canzone di fratelli caubòi, I fratelli del Far West nel 1966.
Fu la prima canzone italiana a rappresentare in maniera abbastanza esplicita, diciamo appena velata, l'amore tra due uomini.
Un cow-boy che sa ben impugnar la pistola,
Ed un altro che sa ben suonar la mandola,
Due fratelli che sembrano aver un cuor solo
Van cantando dall'Ovest all'Est, nel Far West:
«Siamo quel gran Gianni Gian,
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Galoppano i fratelli, per le valli se ne van
E in mille ritornelli canteran:
«Siamo quel gran Gianni Gian
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Galoppano i cavalli, monti e colli
varcheran,
Fin quando mille stelle spunteran.
Ci vuole una pistola che i banditi fa scappar
E arriva allora Gianni Gian.
Ci vuole una mandola attorno al fuoco per
sognar
E vien con la mandola Johnny John.
«Siamo quel gran Gianni Gian,
Quel buon Johnny John,
Che sempre d'accordo son!»
Venite nel Far West con Gianni Gian con
Johnny John!
Cantate insieme a noi questa canzon!».
Tutto è abbastanza chiaro fin dai primi due versi. Magari si può criticare che presenti una coppia omosessuale sì, ma con il ruolo maschile e quello femminili ben divisi (la pistola e la mandola). Forse le metafore sono pure un po' fruste, nella lunga tradizione delle canzonette a doppio senso. Ma se 20 anni dopo roba simile la portò Arbore a Sanremo...
Il fatto che i due amanti si presentino come fratelli non deve creare scandalo. E' stato un espediente col quale nei secoli si son mascherate molte coppie omosessuali.
L'importanza di questo brano nell'avanzamento dei diritti civili è confermata dal fatto che Ang Lee ha ammesso di esservisi ispirato per il suo La montagna dei Culirotti

CLASSICI ZECCHINIANI DEL PENSIERO MODERNO
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Re: Sanremo a rischio per Belen Il sindaco: "Se ha usato coca, io non la voglio" (campa cavallo che l'erba cresce)

ma erano avanti anni luce a brokebackmountain
sicuri che Ang Lee non avesse tutte le cassette dello zecchino?

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