Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
+35
vannibit
silvestra
bellaprincipessa
Brina78
killer73
wildwings88
nonhol'età
RebeMuso
Pearl
malwinka
Vale82
mariele4ever
didi
Karenina
sophia
sweet81
Amantide_Religiosa
willywonka2009
G.Kaplan
claire
Lavinia
Violatrix
minako-chan
miniatina
LucyGordon
xenas
VivaMatteo
pannasmontata
rossadavino
Mede@
alux
Gaufre
lepidezza
Chiara 75
Petra
39 partecipanti
Pagina 12 di 21
Pagina 12 di 21 • 1 ... 7 ... 11, 12, 13 ... 16 ... 21
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
sophia ha scritto:Mi pare che esprimere idee politiche in un concerto, acclamare idee politiche contrarie a quelle del governo, esprimere dissenso politico é un diritto costituzionalmenmte garantito.
Siamo in dittatura.
Dici benissimo Sophia.
Art. 21 Cost: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. [...] Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume."
Si può criticare, disapprovare e persino disprezzare un certo spettacolo e un certo modo di pensare ma non lo si può per questo impedire! E' inconcepibile che questi assessori, sindaci e pseudopolitici della Repubblica Italiana si esprimano e agiscano in questo modo. Siamo proprio in una dittatura, ogni giorno si permettono un abuso di potere e una censura in più. Ma mi chiedo: l'opinione pubblica è desta? Spesso ho l'impressione che, a parte una piccola parte, la popolazione sia ormai assopita e assuefatta a qualunque cosa, pigra, incapace di reagire...spero di sbagliarmi, scusate lo sfogo pessimistico.
Lavinia- Utente Residente: 150-500 Post
- Messaggi : 211
Data d'iscrizione : 22.06.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Gaufre ha scritto:dal Fatto Quotidiano del 18 agosto:
MUSICISTI CENSURATI di Valerio Venturi
Purché non parli
Bravo, bene, bis. Quanto ci piace
l'artista, la rockstar. Purché non
parli. Purché non prenda posizione sui
fattacci della politica, purchè non osi
avere una vita personale fuori canoni,
provocare, dire cose scomode. Certo, in
Italia non è nato il punk, non ha
bazzicato Patti Smith e neanche una
brutta copia di Marilyn Manson. Ma chi
non sa che il rocker è per definizione
“agent provocateur”? Siamo sicuri che la
musica debba solo intrattenere, parlare
di sole-cuore-amore? I cattivi d’Italia,
come Socrate corruttori della gioventù,
si chiamano Piero Pelù o Morgan. Basta
dire qualcosa di chiaro – neanche di
sinistra, per parafrasare Moretti – e
subito scatta la scomunica. Attaccano
Berlusconi? Sono anti-berlusconiani.
Criticano le politiche del governo?
Terroristi. E se ammettono di fare uso di
droga? Prepariamo i bastoni da picco e i
forconi, i tossici vanno cacciati. Cioè: i
tossici “alternativi”, quelli col capello
sbarazzino; se vanno in Mercedes con la
polo giusta nessun problema.
L’importante è non dire. O fare cose
conformiste anti-conformiste. Del tipo:
Corona scorrazzi pure su tv e rotocalchi,
visto che è figo. Morgan non rompa, non
faccia X-Factor, non Sanremo, né lui né
Belen, neanche se è difeso da sua santità
Mina. Ma il babau del giorno è
indubbiamente Piero Pelù, passato da
punk, raro pregio di dire le cose facendo
nomi e cognomi – a differenza di tanti
vaghi, rivoluzionari, impegnati e
alternativi artisti nostrani, che per
capire un testo ci vuole il Mago Otelma.
Il toscano è colpevole di lesa maestà: ha
criticato Berlusconi e Dell'Utri. Sbotta
tale Dalì (assessore alla cultura e alle
politiche giovanili della Provincia di
Palermo; l’altro Dalì si rivolterebbe nella
tomba): ”Invito tutti i primi cittadini
della Sicilia a non ospitare più artisti che
hanno come unico scopo il pontificare,
predicare e fare lotta politica.” Pelù ha
offeso: d'estate, solo estathè e armi di
distrazione di massa.
Applausi a questo articolo! Domani compro il fatto quotidiano!
Lavinia- Utente Residente: 150-500 Post
- Messaggi : 211
Data d'iscrizione : 22.06.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
La notte della coscienza: Morgan, Litfiba e Elton John artisti censurati
18-08-2010 Federica di Spilimbergo
Strana estate, quella del 2010. Un’estate in cui, per la prima volta, la musica, anzi, chi la fa, per fatti che poco c’entrano con l’arte, viene vessato. Viene impedito all’artista di essere tale, a causa della sua vita personale o del suo pensiero politico. Morgan. I Litfiba. Elton John. Tre artisti molto diversi tra loro per genere di musica, ma accomunati dalla ‘censura’ patita per qualcosa che con la loro musica non ha niente a che vedere.
Fatti gravi che rischiano di passare inosservati, persi tra le colonne dei quotidiani, soverchiati dalle love-story estive di questa o quella velina, con questo o quel calciatore.
Innanzi tutto Morgan. E’ ancora lui a far parlare di sé, ma questa volta in maniera assolutamente involontaria. I fatti: il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, decide di negare l’Arena di Verona a Marco Castoldi, in arte Morgan, perché ‘si droga’. Per i più disattenti, nell’inverno scorso, Morgan aveva rilasciato un’intervista nella quale ammetteva di fare uso di crack. I moralisti saltarono tutti in piedi, fino ad ottenerne l’esclusione dal Festival di Sanremo e, probabilmente, da X-Factor dove era stato giudice per le prime tre edizioni.
Un’ammissione, quella di Morgan, che gli è costata fin troppo, dal punto di vista professionale e umano. Adesso, dopo un periodo non certo facile, è in tour con l’Ensemble Symphony Orchestra di Massa Carrara: un concerto che, ovunque abbia fatto tappa, ha messo d’accordo critica e pubblico nell’affermare le qualità musicali e artistiche di Castoldi.
Ma a Verona questo non basta. A Verona, per suonare, è necessario fare il test anti-droga. Oppure – in classico stile 'fariseo' – drogarsi e non dirlo. Già, perché questo è il punto: Morgan non è senz’altro il solo musicista a fare uso di stupefacenti, ma è il solo a pagare per questo, avendo avuto il coraggio, la sfrontatezza o l’incoscienza di dirlo.
Archiviato il caso di Verona, scendiamo a sud e ci spostiamo nella sempre bellissima Sicilia, che ha dato i natali a tanti artisti presenti e passati. Qua hanno fatto tappa i Litfiba. Ed è così che il concerto di Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, diventa ‘pietra dello scandalo’.
I fatti: Pelù, ha aperto il concerto salutando «il popolo della Trinacria e gli spiriti liberi, a chi crede che Dell’Utri ci ha rotto il cazzo, giusto per mettere in chiaro subito le cose’» ed ha dato il benvenuto nello ‘stato libero di Litfiba’. Durante il concerto ha, poi, parlato della ‘morte della P2’, ha salutato 'la nascita della P3' e, naturalmente, ha ancora citato Dell’Utri, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra e 'papi-Silvio Berlusconi'.
Accostamenti che non sono stati graditi dall’assessore provinciale alle Politiche giovanili, l’azzurro Eusebio Dalì, di soli 34 anni, esponente del Pdl-Sicilia di Micciché, il quale non ha perso l’occasione per stare zitto e ha affermato che la band di Pelù e Renzulli «ha offeso l’intelligenza dei giovani siciliani, almeno di quelli, e sono proprio tanti, che sanno ascoltare buona musica, senza farsi fuorviare da squallidi messaggi populisti e demagogici».
Grave? Abbastanza, ma non troppo. Ad essere grave è qualcos’altro: la minaccia – forse qualcosa di più concreto – espressa da Dalì di non far più esibire gruppi ‘come i ‘Litfiba’ in Sicilia. Affidando le sue parole a un comunicato, l’illuminato assessore invita: «l'incolpevole sindaco Vasta e tutti i primi cittadini della Sicilia a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi». Ma non si limita a questo, invita il gruppo fiorentino «a chiedere scusa alla Sicilia, ai siciliani che sono per la stragrande maggioranza persone oneste e libere, a fare solo e semplicemente musica, lasciando stare la volgare propaganda, che tocca temi e concetti che di fatto disconoscono».
La follia di questa presa di posizione, in realtà, si commenta da sola. E’ imbarazzante perfino dover parlare di queste parole. Se gli auspici dell’assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Palermo saranno accolti, la regione Sicilia non avrà più modo di ascoltare nessun gruppo che, oltre a fare musica, pensi ed esprima le sue opinioni.
Affermazioni che definire gravissime è ancora eufemistico. Forse solo le dittature sudamericane possono vantare amministratori più liberali e illuminati di alcuni nostri esemplari.
Ultimo caso: Elton John. A lui potrebbe essere vietato di esibirsi a Trani, perché gay. Ora, che Elton John sia omossessuale è una notizia abbastanza risaputa anche nel più remoto angolo del mondo. Che per questo, nel Terzo Millennio, nella civilissima Italia, debba essere penalizzato e non possa suonare, fa onestamente accapponare la pelle.
I fatti: ad innescare la bomba, questa volta c’ha pensato il Vaticano, o meglio, un suo eminente esponente, il vescovo emerito di Grosseto, mons. Giacomo Babini, che, attraverso il web si scaglia contro gli omossessuali. Il sito è www.pontifex.roma.it, da dove la sua voce si eleva stentorea: «I cattolici farebbero bene ad occupare la piazza della cattedrale di Trani per protesta contro Elton John. Incredibile che canti davanti ad una chiesa. Non se ne può più degli omosessuali».
Comune e Curia di Trani per ora tacciono, ma che il concerto, già cambiato di location, dalla piazza principale della città, dove si affaccia il duomo, al piazzale del monastero di Colonna, sia in forse è una voce che rimbalza con sempre maggiore forza dal web ai giornali. Insomma: nel Terzo Millennio, a Trani non ci si esibisce di fronte alle chiese se gay. Dichiarati ovviamente.
Tre storie, diverse, ma accomunate dall’assurdità. Tre storie che raccontano l’Italia in cui viviamo e che ci fanno comprendere come l’ipocrisia sia alla base di tutto in questo Paese. Si faccia di tutto: ci si droghi, si sia gay o si abbia qualsiasi idea, purché questo non venga mai espresso in maniera chiara, palese, forte. Perché così le coscienze potranno dormire.
E allora.... Buonanotte, coscienza
http://www.loschermo.it/articoli/view/28558
18-08-2010 Federica di Spilimbergo
Strana estate, quella del 2010. Un’estate in cui, per la prima volta, la musica, anzi, chi la fa, per fatti che poco c’entrano con l’arte, viene vessato. Viene impedito all’artista di essere tale, a causa della sua vita personale o del suo pensiero politico. Morgan. I Litfiba. Elton John. Tre artisti molto diversi tra loro per genere di musica, ma accomunati dalla ‘censura’ patita per qualcosa che con la loro musica non ha niente a che vedere.
Fatti gravi che rischiano di passare inosservati, persi tra le colonne dei quotidiani, soverchiati dalle love-story estive di questa o quella velina, con questo o quel calciatore.
Innanzi tutto Morgan. E’ ancora lui a far parlare di sé, ma questa volta in maniera assolutamente involontaria. I fatti: il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, decide di negare l’Arena di Verona a Marco Castoldi, in arte Morgan, perché ‘si droga’. Per i più disattenti, nell’inverno scorso, Morgan aveva rilasciato un’intervista nella quale ammetteva di fare uso di crack. I moralisti saltarono tutti in piedi, fino ad ottenerne l’esclusione dal Festival di Sanremo e, probabilmente, da X-Factor dove era stato giudice per le prime tre edizioni.
Un’ammissione, quella di Morgan, che gli è costata fin troppo, dal punto di vista professionale e umano. Adesso, dopo un periodo non certo facile, è in tour con l’Ensemble Symphony Orchestra di Massa Carrara: un concerto che, ovunque abbia fatto tappa, ha messo d’accordo critica e pubblico nell’affermare le qualità musicali e artistiche di Castoldi.
Ma a Verona questo non basta. A Verona, per suonare, è necessario fare il test anti-droga. Oppure – in classico stile 'fariseo' – drogarsi e non dirlo. Già, perché questo è il punto: Morgan non è senz’altro il solo musicista a fare uso di stupefacenti, ma è il solo a pagare per questo, avendo avuto il coraggio, la sfrontatezza o l’incoscienza di dirlo.
Archiviato il caso di Verona, scendiamo a sud e ci spostiamo nella sempre bellissima Sicilia, che ha dato i natali a tanti artisti presenti e passati. Qua hanno fatto tappa i Litfiba. Ed è così che il concerto di Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, diventa ‘pietra dello scandalo’.
I fatti: Pelù, ha aperto il concerto salutando «il popolo della Trinacria e gli spiriti liberi, a chi crede che Dell’Utri ci ha rotto il cazzo, giusto per mettere in chiaro subito le cose’» ed ha dato il benvenuto nello ‘stato libero di Litfiba’. Durante il concerto ha, poi, parlato della ‘morte della P2’, ha salutato 'la nascita della P3' e, naturalmente, ha ancora citato Dell’Utri, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra e 'papi-Silvio Berlusconi'.
Accostamenti che non sono stati graditi dall’assessore provinciale alle Politiche giovanili, l’azzurro Eusebio Dalì, di soli 34 anni, esponente del Pdl-Sicilia di Micciché, il quale non ha perso l’occasione per stare zitto e ha affermato che la band di Pelù e Renzulli «ha offeso l’intelligenza dei giovani siciliani, almeno di quelli, e sono proprio tanti, che sanno ascoltare buona musica, senza farsi fuorviare da squallidi messaggi populisti e demagogici».
Grave? Abbastanza, ma non troppo. Ad essere grave è qualcos’altro: la minaccia – forse qualcosa di più concreto – espressa da Dalì di non far più esibire gruppi ‘come i ‘Litfiba’ in Sicilia. Affidando le sue parole a un comunicato, l’illuminato assessore invita: «l'incolpevole sindaco Vasta e tutti i primi cittadini della Sicilia a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi». Ma non si limita a questo, invita il gruppo fiorentino «a chiedere scusa alla Sicilia, ai siciliani che sono per la stragrande maggioranza persone oneste e libere, a fare solo e semplicemente musica, lasciando stare la volgare propaganda, che tocca temi e concetti che di fatto disconoscono».
La follia di questa presa di posizione, in realtà, si commenta da sola. E’ imbarazzante perfino dover parlare di queste parole. Se gli auspici dell’assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Palermo saranno accolti, la regione Sicilia non avrà più modo di ascoltare nessun gruppo che, oltre a fare musica, pensi ed esprima le sue opinioni.
Affermazioni che definire gravissime è ancora eufemistico. Forse solo le dittature sudamericane possono vantare amministratori più liberali e illuminati di alcuni nostri esemplari.
Ultimo caso: Elton John. A lui potrebbe essere vietato di esibirsi a Trani, perché gay. Ora, che Elton John sia omossessuale è una notizia abbastanza risaputa anche nel più remoto angolo del mondo. Che per questo, nel Terzo Millennio, nella civilissima Italia, debba essere penalizzato e non possa suonare, fa onestamente accapponare la pelle.
I fatti: ad innescare la bomba, questa volta c’ha pensato il Vaticano, o meglio, un suo eminente esponente, il vescovo emerito di Grosseto, mons. Giacomo Babini, che, attraverso il web si scaglia contro gli omossessuali. Il sito è www.pontifex.roma.it, da dove la sua voce si eleva stentorea: «I cattolici farebbero bene ad occupare la piazza della cattedrale di Trani per protesta contro Elton John. Incredibile che canti davanti ad una chiesa. Non se ne può più degli omosessuali».
Comune e Curia di Trani per ora tacciono, ma che il concerto, già cambiato di location, dalla piazza principale della città, dove si affaccia il duomo, al piazzale del monastero di Colonna, sia in forse è una voce che rimbalza con sempre maggiore forza dal web ai giornali. Insomma: nel Terzo Millennio, a Trani non ci si esibisce di fronte alle chiese se gay. Dichiarati ovviamente.
Tre storie, diverse, ma accomunate dall’assurdità. Tre storie che raccontano l’Italia in cui viviamo e che ci fanno comprendere come l’ipocrisia sia alla base di tutto in questo Paese. Si faccia di tutto: ci si droghi, si sia gay o si abbia qualsiasi idea, purché questo non venga mai espresso in maniera chiara, palese, forte. Perché così le coscienze potranno dormire.
E allora.... Buonanotte, coscienza
http://www.loschermo.it/articoli/view/28558
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 10160
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
lepidezza ha scritto:Come valuta tutta la sua vicenda?
«C'è un solo colpevole: la droga. Morgan è una delle poche persone di livello che ci sono in Italia. È un artista da coccolare, proteggere, e tenersi stretto. Sono preoccupato per lui, e voglio che stia di nuovo bene e torni presto a fare tante cose. È una persona che crede in quello che fa. E in Italia ci vuole gente così».
non so come termina l'intervista e bisogna sempre valutare la credibilità dei tagli e della trascrizione.
Ma se questo passaggio fosse fedele mostrerebbe che la posizione di Elio nei confronti di Morgan è tutt'altro che solidale per l'epurazione che ha subito.
Il colpevole è solo la droga?
Masi? Rai, Mazzi? Sanremo,Xfactor Magnolia Gori? Tosi e la caccia alle streghe?
E' perfettamente inutile stimare le doti e i meriti dell'artista se poi non esprimi condanna per quel che si è consumato ai suoi danni.
Speriamo che torni a fare tante cose e stia bene?
Ma non è mica infermo o inchiodato in una clinica di tossicodipendenti ed è per questo che non può lavorare a X factor.
E' perfettamente inutile osannare le capacità artistiche di Castoldi e tacere sulla mannaia che rai e produzione hanno fatto calare sulla sua testa.
Ma del resto uno che lo sostituisce come potrebbe?
E' ovvio che Elio appena arrivato non si potesse mettere a parlar male dei dirigenti.
Poi al di là di tutto contratti non rispettati, mancato Sanremo ecc. non si può negare che la causa a monte di tutto ciò sia la droga.
Pearl- Utente Aficionado: 501-2000 post
- Messaggi : 1233
Data d'iscrizione : 04.03.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Chiara 75 ha scritto:La notte della coscienza: Morgan, Litfiba e Elton John artisti censurati
18-08-2010 Federica di Spilimbergo
Strana estate, quella del 2010. Un’estate in cui, per la prima volta, la musica, anzi, chi la fa, per fatti che poco c’entrano con l’arte, viene vessato. Viene impedito all’artista di essere tale, a causa della sua vita personale o del suo pensiero politico. Morgan. I Litfiba. Elton John. Tre artisti molto diversi tra loro per genere di musica, ma accomunati dalla ‘censura’ patita per qualcosa che con la loro musica non ha niente a che vedere.
Fatti gravi che rischiano di passare inosservati, persi tra le colonne dei quotidiani, soverchiati dalle love-story estive di questa o quella velina, con questo o quel calciatore.
Innanzi tutto Morgan. E’ ancora lui a far parlare di sé, ma questa volta in maniera assolutamente involontaria. I fatti: il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, decide di negare l’Arena di Verona a Marco Castoldi, in arte Morgan, perché ‘si droga’. Per i più disattenti, nell’inverno scorso, Morgan aveva rilasciato un’intervista nella quale ammetteva di fare uso di crack. I moralisti saltarono tutti in piedi, fino ad ottenerne l’esclusione dal Festival di Sanremo e, probabilmente, da X-Factor dove era stato giudice per le prime tre edizioni.
Un’ammissione, quella di Morgan, che gli è costata fin troppo, dal punto di vista professionale e umano. Adesso, dopo un periodo non certo facile, è in tour con l’Ensemble Symphony Orchestra di Massa Carrara: un concerto che, ovunque abbia fatto tappa, ha messo d’accordo critica e pubblico nell’affermare le qualità musicali e artistiche di Castoldi.
Ma a Verona questo non basta. A Verona, per suonare, è necessario fare il test anti-droga. Oppure – in classico stile 'fariseo' – drogarsi e non dirlo. Già, perché questo è il punto: Morgan non è senz’altro il solo musicista a fare uso di stupefacenti, ma è il solo a pagare per questo, avendo avuto il coraggio, la sfrontatezza o l’incoscienza di dirlo.
Archiviato il caso di Verona, scendiamo a sud e ci spostiamo nella sempre bellissima Sicilia, che ha dato i natali a tanti artisti presenti e passati. Qua hanno fatto tappa i Litfiba. Ed è così che il concerto di Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, diventa ‘pietra dello scandalo’.
I fatti: Pelù, ha aperto il concerto salutando «il popolo della Trinacria e gli spiriti liberi, a chi crede che Dell’Utri ci ha rotto il cazzo, giusto per mettere in chiaro subito le cose’» ed ha dato il benvenuto nello ‘stato libero di Litfiba’. Durante il concerto ha, poi, parlato della ‘morte della P2’, ha salutato 'la nascita della P3' e, naturalmente, ha ancora citato Dell’Utri, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra e 'papi-Silvio Berlusconi'.
Accostamenti che non sono stati graditi dall’assessore provinciale alle Politiche giovanili, l’azzurro Eusebio Dalì, di soli 34 anni, esponente del Pdl-Sicilia di Micciché, il quale non ha perso l’occasione per stare zitto e ha affermato che la band di Pelù e Renzulli «ha offeso l’intelligenza dei giovani siciliani, almeno di quelli, e sono proprio tanti, che sanno ascoltare buona musica, senza farsi fuorviare da squallidi messaggi populisti e demagogici».
Grave? Abbastanza, ma non troppo. Ad essere grave è qualcos’altro: la minaccia – forse qualcosa di più concreto – espressa da Dalì di non far più esibire gruppi ‘come i ‘Litfiba’ in Sicilia. Affidando le sue parole a un comunicato, l’illuminato assessore invita: «l'incolpevole sindaco Vasta e tutti i primi cittadini della Sicilia a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi». Ma non si limita a questo, invita il gruppo fiorentino «a chiedere scusa alla Sicilia, ai siciliani che sono per la stragrande maggioranza persone oneste e libere, a fare solo e semplicemente musica, lasciando stare la volgare propaganda, che tocca temi e concetti che di fatto disconoscono».
La follia di questa presa di posizione, in realtà, si commenta da sola. E’ imbarazzante perfino dover parlare di queste parole. Se gli auspici dell’assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Palermo saranno accolti, la regione Sicilia non avrà più modo di ascoltare nessun gruppo che, oltre a fare musica, pensi ed esprima le sue opinioni.
Affermazioni che definire gravissime è ancora eufemistico. Forse solo le dittature sudamericane possono vantare amministratori più liberali e illuminati di alcuni nostri esemplari.
Ultimo caso: Elton John. A lui potrebbe essere vietato di esibirsi a Trani, perché gay. Ora, che Elton John sia omossessuale è una notizia abbastanza risaputa anche nel più remoto angolo del mondo. Che per questo, nel Terzo Millennio, nella civilissima Italia, debba essere penalizzato e non possa suonare, fa onestamente accapponare la pelle.
I fatti: ad innescare la bomba, questa volta c’ha pensato il Vaticano, o meglio, un suo eminente esponente, il vescovo emerito di Grosseto, mons. Giacomo Babini, che, attraverso il web si scaglia contro gli omossessuali. Il sito è www.pontifex.roma.it, da dove la sua voce si eleva stentorea: «I cattolici farebbero bene ad occupare la piazza della cattedrale di Trani per protesta contro Elton John. Incredibile che canti davanti ad una chiesa. Non se ne può più degli omosessuali».
Comune e Curia di Trani per ora tacciono, ma che il concerto, già cambiato di location, dalla piazza principale della città, dove si affaccia il duomo, al piazzale del monastero di Colonna, sia in forse è una voce che rimbalza con sempre maggiore forza dal web ai giornali. Insomma: nel Terzo Millennio, a Trani non ci si esibisce di fronte alle chiese se gay. Dichiarati ovviamente.
Tre storie, diverse, ma accomunate dall’assurdità. Tre storie che raccontano l’Italia in cui viviamo e che ci fanno comprendere come l’ipocrisia sia alla base di tutto in questo Paese. Si faccia di tutto: ci si droghi, si sia gay o si abbia qualsiasi idea, purché questo non venga mai espresso in maniera chiara, palese, forte. Perché così le coscienze potranno dormire.
E allora.... Buonanotte, coscienza
http://www.loschermo.it/articoli/view/28558
Alè!
Toto-censura (suggerimento per le iniziative di Giops ): a quale cantante toccherà la prossima volta? Ricchi premi per chi indovina per primo!
Lavinia- Utente Residente: 150-500 Post
- Messaggi : 211
Data d'iscrizione : 22.06.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Elio è un gran paraculo.
_________________________________
***Metamorgan***
***QQMI***
***MARCOSANTORO***
Mede@- Admin Medea
- Messaggi : 26469
Data d'iscrizione : 22.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Mede@ ha scritto:Elio è un gran paraculo.
quoto Medea
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 7187
Data d'iscrizione : 06.10.09
Località : Ortona
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
lepidezza ha scritto:Come valuta tutta la sua vicenda?
«C'è un solo colpevole: la droga. Morgan è una delle poche persone di livello che ci sono in Italia. È un artista da coccolare, proteggere, e tenersi stretto. Sono preoccupato per lui, e voglio che stia di nuovo bene e torni presto a fare tante cose. È una persona che crede in quello che fa. E in Italia ci vuole gente così».
non so come termina l'intervista e bisogna sempre valutare la credibilità dei tagli e della trascrizione.
Ma se questo passaggio fosse fedele mostrerebbe che la posizione di Elio nei confronti di Morgan è tutt'altro che solidale per l'epurazione che ha subito.
Il colpevole è solo la droga?
Masi? Rai, Mazzi? Sanremo,Xfactor Magnolia Gori? Tosi e la caccia alle streghe?
E' perfettamente inutile stimare le doti e i meriti dell'artista se poi non esprimi condanna per quel che si è consumato ai suoi danni.
Speriamo che torni a fare tante cose e stia bene?
Ma non è mica infermo o inchiodato in una clinica di tossicodipendenti ed è per questo che non può lavorare a X factor.
E' perfettamente inutile osannare le capacità artistiche di Castoldi e tacere sulla mannaia che rai e produzione hanno fatto calare sulla sua testa.
Ma del resto uno che lo sostituisce come potrebbe?
Ti straquoto. E' quello che ho pensato io ieri sera e che ho detto conversando con qualcuno. In soldoni, tra le righe, ha detto che deve star fuori dalle scatole fin che non è disintossicato e poi tornerà a fare delle cose.
Ho visto alcuni giorni fa un video del programma di Pezzi che andava in onda su MTV nel '98 dove ospiti c'erano Elio e Morgan. La differenza abissale fra i due si vedeva d'allora. Poi sia lui che Ruggeri hanno in testa di dimostrare che sono più bravi, si accomodino ma non rompano prima del tempo.
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5120
Data d'iscrizione : 14.02.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Mede@ ha scritto:Elio è un gran paraculo.
Una vera perla di saggezza
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5120
Data d'iscrizione : 14.02.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
nonhol'età ha scritto:Mede@ ha scritto:Elio è un gran paraculo.
Una vera perla di saggezza
Ho il dono della sintesi
_________________________________
***Metamorgan***
***QQMI***
***MARCOSANTORO***
Mede@- Admin Medea
- Messaggi : 26469
Data d'iscrizione : 22.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Mede@ ha scritto:Elio è un gran paraculo.
Abbiamo trovato il re dei paraculo allora....
pochi giorni fa Ventura dopo la dichiarazione su Morgan
è stata eletta regina!!
Chi ha il pelo sullo stomaco (ma non sulla lingua ) impari come si fa
pannasmontata- Utente Residente: 150-500 Post
- Messaggi : 452
Data d'iscrizione : 31.03.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Il Giornale, giovedì 19 agosto 2010
La Lega riabilita il ribelle Morgan: canterà al Teatro Romano di Verona
di Stefano Zurlo
Pace fatta col sindaco Tosi che non voleva concedere lo spazio cittadino dopo l’outing dell’artista sull’uso di cocaina. Oggi l’incontro in municipio
Una stretta di mano fra il sindaco leghista e l’artista trasgressivo. Un’ipotesi che solo poche ore fa sembrava fantascienza, invece l’arte diplomatica può produrre miracoli. Perfino colmare il Mar Rosso dell’incomunicabilità che separava Flavio Tosi, il borgomastro decisionista di Verona, e Morgan, l’idolo di X Factor. «Morgan non canterà mai a Verona», aveva sentenziato Tosi e Morgan, attraverso il suo avvocato, l’aveva diffidato. Pareva tutto finito e pure malamente, ma dietro le quinte delle dichiarazioni e contro-dichiarazioni aggressive l’entourage del primo cittadino e lo staff del cantante lavoravano per ricucire. E questa mattina lo storico incontro dovrebbe aver luogo nella cornice istituzionale del municipio.
Con Morgan non si può mai sapere, ma le indiscrezioni della vigilia, superblindata per non compromettere il delicato momento, sono chiare: i due ci hanno ripensato. O meglio, Tosi ha preso per buone le smentite e le rettifiche diffuse a raffica da Morgan a proposito del tormentone sulle droghe. In un’intervista al mensile Max, il cantante aveva affermato di far uso di cocaina. Quel colloquio gli aveva procurato un sacco di guai, cominciando dall’esclusione del festival di Sanremo e allora l’artista ha cercato di recuperare il terreno perduto.
Ispirato dal suo avvocato Giampaolo Cicconi, il cantante ha provato a rettificare, anzi a smentire i contenuti di quell’intervista, poi in tutte le occasioni possibili e immaginabili ha preso le distanze dal personaggio ultratrasgressivo ormai messo al bando dal sistema dei media. L’artista ha cercato di ridipingere la propria immagine, di sfuggire al ruolo, in verità un po’ scontato, di icona maledetta. Ma il tentativo di risalire la china non è facile. Perfino l’attrice Asia Argento, con cui Morgan aveva avuto una relazione da cui era nata una figlia, è partita dalla cocaina per arrivare a chiedere, nientemeno, la decadenza di Morgan dalla potestà. La causa è in corso, senza esclusione di colpi, e ancora una volta il cantante deve combattere contro quell’immagine quasi luciferina di sé che lo precede ovunque vada.
Se i rapporti con l’ex compagna si sono fatti pessimi, si può immaginare il muro che il sindaco Tosi ha innalzato per proteggere i suoi giovani dalla sirena Morgan. «Morgan danneggia i messaggi antidroga- ha spiegato il sindaco - dunque non gli daremo il Teatro Romano, che è di proprietà comunale, la sera del 4 settembre».
Una posizione intransigente nel più puro spirito leghista. Del resto da sempre la Lega si erge come baluardo della civiltà e delle tradizioni squassate da personaggi alla Morgan che sembrano fatti apposta per sovvertire le regole. Se a questo si aggiunge che Verona è una città ultrasensibile al tema delle droghe, una città che nel passato è stata flagellata dal’eroina, si capisce il perché della crociata leghista. Ma le precisazioni e le correzioni di Morgan devono aver fatto cambiare idea al sindaco. In gran segreto. Inutile proseguire una battaglia di principio quando l’artista ha pubblicamente preso le distanze da quell’intervista e ha sconfessato le sue esternazioni più scandalose. Meglio stringersi la mano e meglio, molto meglio, ascoltare la sua voce la sera del 4 settembre. Anche perché la tribù dei suoi fan è molto estesa.
La pace può essere firmata a metà strada; Morgan ha chiarito, nessuno vuole farsi del male in un conflitto che è andato anche troppo avanti. Al clima di distensione ha contribuito anche il programma radiofonico La zanzara che ospitato, in due successive puntate, i contendenti. Attraverso il microfono di Giuseppe Cruciani, Morgan e il sindaco si sono parlati. Oggi si vedranno riservatamente. Per darsi appuntamento al teatro Romano, la sera del 4 settembre.
http://www.ilgiornale.it/interni/la_lega_riabilita_ribelle_morgan_cantera_teatro_romano_verona/19-08-2010/articolo-id=467787-page=0-comments=1
La Lega riabilita il ribelle Morgan: canterà al Teatro Romano di Verona
di Stefano Zurlo
Pace fatta col sindaco Tosi che non voleva concedere lo spazio cittadino dopo l’outing dell’artista sull’uso di cocaina. Oggi l’incontro in municipio
Una stretta di mano fra il sindaco leghista e l’artista trasgressivo. Un’ipotesi che solo poche ore fa sembrava fantascienza, invece l’arte diplomatica può produrre miracoli. Perfino colmare il Mar Rosso dell’incomunicabilità che separava Flavio Tosi, il borgomastro decisionista di Verona, e Morgan, l’idolo di X Factor. «Morgan non canterà mai a Verona», aveva sentenziato Tosi e Morgan, attraverso il suo avvocato, l’aveva diffidato. Pareva tutto finito e pure malamente, ma dietro le quinte delle dichiarazioni e contro-dichiarazioni aggressive l’entourage del primo cittadino e lo staff del cantante lavoravano per ricucire. E questa mattina lo storico incontro dovrebbe aver luogo nella cornice istituzionale del municipio.
Con Morgan non si può mai sapere, ma le indiscrezioni della vigilia, superblindata per non compromettere il delicato momento, sono chiare: i due ci hanno ripensato. O meglio, Tosi ha preso per buone le smentite e le rettifiche diffuse a raffica da Morgan a proposito del tormentone sulle droghe. In un’intervista al mensile Max, il cantante aveva affermato di far uso di cocaina. Quel colloquio gli aveva procurato un sacco di guai, cominciando dall’esclusione del festival di Sanremo e allora l’artista ha cercato di recuperare il terreno perduto.
Ispirato dal suo avvocato Giampaolo Cicconi, il cantante ha provato a rettificare, anzi a smentire i contenuti di quell’intervista, poi in tutte le occasioni possibili e immaginabili ha preso le distanze dal personaggio ultratrasgressivo ormai messo al bando dal sistema dei media. L’artista ha cercato di ridipingere la propria immagine, di sfuggire al ruolo, in verità un po’ scontato, di icona maledetta. Ma il tentativo di risalire la china non è facile. Perfino l’attrice Asia Argento, con cui Morgan aveva avuto una relazione da cui era nata una figlia, è partita dalla cocaina per arrivare a chiedere, nientemeno, la decadenza di Morgan dalla potestà. La causa è in corso, senza esclusione di colpi, e ancora una volta il cantante deve combattere contro quell’immagine quasi luciferina di sé che lo precede ovunque vada.
Se i rapporti con l’ex compagna si sono fatti pessimi, si può immaginare il muro che il sindaco Tosi ha innalzato per proteggere i suoi giovani dalla sirena Morgan. «Morgan danneggia i messaggi antidroga- ha spiegato il sindaco - dunque non gli daremo il Teatro Romano, che è di proprietà comunale, la sera del 4 settembre».
Una posizione intransigente nel più puro spirito leghista. Del resto da sempre la Lega si erge come baluardo della civiltà e delle tradizioni squassate da personaggi alla Morgan che sembrano fatti apposta per sovvertire le regole. Se a questo si aggiunge che Verona è una città ultrasensibile al tema delle droghe, una città che nel passato è stata flagellata dal’eroina, si capisce il perché della crociata leghista. Ma le precisazioni e le correzioni di Morgan devono aver fatto cambiare idea al sindaco. In gran segreto. Inutile proseguire una battaglia di principio quando l’artista ha pubblicamente preso le distanze da quell’intervista e ha sconfessato le sue esternazioni più scandalose. Meglio stringersi la mano e meglio, molto meglio, ascoltare la sua voce la sera del 4 settembre. Anche perché la tribù dei suoi fan è molto estesa.
La pace può essere firmata a metà strada; Morgan ha chiarito, nessuno vuole farsi del male in un conflitto che è andato anche troppo avanti. Al clima di distensione ha contribuito anche il programma radiofonico La zanzara che ospitato, in due successive puntate, i contendenti. Attraverso il microfono di Giuseppe Cruciani, Morgan e il sindaco si sono parlati. Oggi si vedranno riservatamente. Per darsi appuntamento al teatro Romano, la sera del 4 settembre.
http://www.ilgiornale.it/interni/la_lega_riabilita_ribelle_morgan_cantera_teatro_romano_verona/19-08-2010/articolo-id=467787-page=0-comments=1
malwinka- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5521
Data d'iscrizione : 15.04.10
Località : Varsavia
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Grazie mille, Malwi.
Speriamo in bene, anche perchè non conviene a nessuno dei due contendenti barricarsi nelle proprie posizioni.
Comunque era meglio se il Giornale lo scriveva domani l'articolo perchè qualsiasi piccola cosa può pregiudicare il buon esito.
Speriamo in bene, anche perchè non conviene a nessuno dei due contendenti barricarsi nelle proprie posizioni.
Comunque era meglio se il Giornale lo scriveva domani l'articolo perchè qualsiasi piccola cosa può pregiudicare il buon esito.
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5120
Data d'iscrizione : 14.02.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Penso che se la notizia è già uscita, qualcosa di concreto già c'è, io sono ottimista.
Pearl- Utente Aficionado: 501-2000 post
- Messaggi : 1233
Data d'iscrizione : 04.03.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
nonhol'età ha scritto:Grazie mille, Malwi.
Speriamo in bene, anche perchè non conviene a nessuno dei due contendenti barricarsi nelle proprie posizioni.
Comunque era meglio se il Giornale lo scriveva domani l'articolo perchè qualsiasi piccola cosa può pregiudicare il buon esito.
Stavo per scrivere la stessa cosa...Io sono ancora molto scettica.
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 10160
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Chiara, mare in tempesta???
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5120
Data d'iscrizione : 14.02.10
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
nonhol'età ha scritto:Chiara, mare in tempesta???
Mare in tempesta,ma in fondo c'è il faro...La guida,l'approdo,il rifugio...
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 10160
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Direi che non mi pare sbalorditivo che l'unico giornale a pubblicare la notizia sia il Giornale... la notizia gli è stata data, ovviamente.nonhol'età ha scritto:Grazie mille, Malwi.
Speriamo in bene, anche perchè non conviene a nessuno dei due contendenti barricarsi nelle proprie posizioni.
Comunque era meglio se il Giornale lo scriveva domani l'articolo perchè qualsiasi piccola cosa può pregiudicare il buon esito.
Gaufre- Forum Expatriée
- Messaggi : 9992
Data d'iscrizione : 22.11.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
ancora sul caso Elton John
- Spoiler:
- Elton John, no al concerto, è omosessuale
Com’è lontano il tempo di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, faro indistinto per uomini e donne al di là delle loro abitudini sessuali. Il Vescovo che – come scrive Nichi Vendola
nella prefazione a “Teologia degli oppressi” – insegnava la bellezza
della convivenza, che è qualcosa di più della tolleranza. Questi sono i
tempi bui di una Chiesa che crea solchi anziché accorciare le distanze,
più propensa a dialogare con il potere che ad accogliere le storie
dell’umanità fatte di “carne, fatica, sangue, dolore, emarginazione,
offese, violenza”. L’omosessualità è tornata con forza a essere il male
da combattere, la ragione di crociate della modernità.
Popstar nel mirino
L’ultimo bersaglio in ordine di tempo è una delle popstar più famose nel panorama internazionale: Elton John che, a questo punto è d’obbligo dire “dovrebbe” esibirsi in concerto a Trani il 22 settembre prossimo nella Piazza Duomo,
su cui si affaccia la Cattedrale. “I cattolici farebbero bene ad
occupare la piazza della cattedrale di Trani per protesta. Incredibile
che canti davanti ad una chiesai”, tuona Monsignor Giacomo Babini,
vescovo emerito di Grosseto, dal sito cattolico pontifex.roma.it. E come se non bastasse aggiunge: ”Meglio non nascere che vivere certe esistenze.
Oggi i cattolici sono chiamati all’impegno militante, e davanti alla
omosessualità francamente non se ne può più. Ora meglio che quella
piazza la occupino i sani cattolici che i sostenitori del cantante tra i
quali facile trovare soggetti dalle tendenze strane”. Pronta la
risposta – ancora più sconcertante e se si vuole violenta – del
titolare del sito, il vescovo toscano Bruno Volpe che chiama i fedeli
alla rivolta: “Un vescovo non può impedire di fare svolgere una
manifestazione pubblica o un concerto sul suolo comunale, ma i cattolici
hanno il diritto di farsi sentire e prima che quella piazza la occupi
certa gente, tanto vale che la invadano loro”. Inutile dire che gli
amministratori, organizzatori del concerto, tra cui il sindaco di Trani,
l’ex consigliere comunale di An Giuseppe Tarantini, e il sindaco di
Margherita di Savoia, Gabriella Carlucci, (componente della commissione
cultura del Pdl alla Camera), non se lo sono fatti ripetere due volte e
hanno spostato l’evento nella Piazza del Monastero di Colonna.
Tace, almeno ufficialmente, il vescovo di Trani monsignor Giovanni
Battista Pichierri, che la cronaca ricorda per aver difeso Silvio
Berlusconi in occasione dell’inchiesta della procura di Trani Rai-Agcom:
“Credo che sia diritto di un cittadino e di un governante, in qualsiasi
latitudine del mondo, chiedere alle autorità competenti che i programmi
della tv siano per lo meno imparziali. Le trasmissioni televisive e in
genere le informazioni devono essere orientate alla ricerca del bene
comune e del progresso e dunque rispettose della dignità delle persone.
Se poi sono ideologicamente orientate o prevenute questo è un errore che
va corretto”. Un chiaro riferimento ad Annozero, il programma di Michele Santoro
che il premier avrebbe voluto far chiudere facendo pressioni sul
direttore dell’Agcom Innocenzi. “In effetti, ultimamente qualche volta
si è esagerato con programmi evidentemente tendenziosi dimenticando che
in politica il bene non sta tutto da una parte e neanche il male.
Occorre seguire linee rispettose della dignità delle persone nella
informazione, di imparzialità e pluralismo”. Continua il vescovo di
Trani Pichierri aggiungendo un attacco anche alla magistratura
politicizzata: “In politica non esistono satana o nemici, ma avversari
che bisogna sempre rispettare con le armi della dialettica e mai
dell’insulto o della via giudiziaria. Certo se qualcuno ha sbagliato, è
giusto che la magistratura faccia il suo compito, ma senza fare il tifo
per nessuno o contro nessuno”.
L’ironia vietata
E quando non ci pensa la Chiesa a censurare i legittimi orientamenti
sessuali arriva la censura politica. Bersaglio sempre la musica. I
giovani che fanno capo alla corrente di Gianfranco Micciché hanno
duramente attaccato i Litfiba perché il cantante Piero Pelù dal palco
durante il concerto di Campofelice di Roccella ha ironizzato sulla P3,
su “Papi” e affermato che il senatore Marcello Dell’Utri : “Ci ha rotto
il c…”. Apriti cielo. La prima a scatenare l’attacco è stata Costanza
Castello, coordinatrice dei club del Pdl-Sicilia: “La libertà di
espressione quando diventa libero sfogo dei sentimenti più squallidi,
offensivi e di incitamento all’odio non può essere difesa ad oltranza ma
si espone necessariamente alla critica e al biasimo. E noi ci sentiamo
profondamente toccati dalla mancanza assoluta di rispetto dei Litfiba
nei confronti di quei siciliani che pur amando la loro musica e le loro
canzoni non tollerano questi comportamenti di violenza verbale”. Fino ad
inoltrare alla band toscana la richiesta di rimborso del biglietto
perché continua la giovane attivista del Pdl “i concerti rock di
politico dovrebbero avere ben poco”. Il concerto sarebbe stato stato
“incitamento all’odio” e i Litfiba sarebbero venuti meno “moralmente” ai
loro obblighi contrattuali con il pubblico. Evidentemente la band non
ha visto che nel contratto c’era una clausola: “Non nominare il nome di Berlusconi invano”.
Poco importa se tutto questo equivale al contravvenire al diritto
sancito dall’articolo 21 della Costituzione, della libertà di
manifestare il proprio pensiero. Eppure la chiamano libertà di critica.
Solidarietà ai Litfiba è arrivata da Leoluca Orlando. Mentre il sindaco
di San Mauro Castelverde Mario Azzolini, vuole dare la cittadinanza
onoraria delle Madonie alla band toscana e il sindaco di Pollina Gulotta
sta organizzando un dibattito pubblico con il gruppo musicale.
Solidarietà nociva per il consigliere Pdl della Provincia di Palermo
Vincenzo Lomeo che spiega: “Fare a gara per esprimere la solidarietà più
singolare ai Litfiba non aiuta il sano dibattito politico”. Per la
Chiesa è sano chi non è gay. Per il Pdl non è sano chi critica
Berlusconi e il suo più stretto e fedele senatore, Marcello Dell’Utri. E
la chiamano democrazia.
da il Fatto Quotidiano del 19 agosto 2010
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/19/elton-johnno-al-concertoe-omosessuale/51351/
Gaufre- Forum Expatriée
- Messaggi : 9992
Data d'iscrizione : 22.11.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
il calo di consensi per la chiesa infatti non è un caso.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
L'assessore Dalì contro i Litfiba:"non si può fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi"."Invece bisogna comprarsi televisioni,fondare partiti,farsi eleggere,diventare presidente del consiglio e farsi tante altre cose".
E' pro- pro-, è proibito! HUAH!
Litfiba dal palco attaccano Dell'Utri.
Che risponde, silenziosamente, con un bacio.
spinoza.it
E' pro- pro-, è proibito! HUAH!
Litfiba dal palco attaccano Dell'Utri.
Che risponde, silenziosamente, con un bacio.
spinoza.it
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Monsignor Giacomo Babini: "No al concerto di Elton John a Trani".
Vuole essere l'unico in città con un abbigliamento ridicolo.
”Meglio non nascere che vivere certe esistenze".
Come quella di Monsignor Babini.
spinoza.it
Vuole essere l'unico in città con un abbigliamento ridicolo.
”Meglio non nascere che vivere certe esistenze".
Come quella di Monsignor Babini.
spinoza.it
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Mah, speriamo che il Sindaco abbia davvero acceso il cervello, ma anche io aspetterei a cantar vittoria..
Comunque quoto anche io la perla di saggezza di Medea: "Elio è un gran paraculo". Mi hai tolto le parole di bocca, non potevi esprimerti meglio. =D
Comunque quoto anche io la perla di saggezza di Medea: "Elio è un gran paraculo". Mi hai tolto le parole di bocca, non potevi esprimerti meglio. =D
RebeMuso- Utente Aficionado: 501-2000 post
- Messaggi : 760
Data d'iscrizione : 20.11.09
Località : Alessandria
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
tra i paraculi ci sono tutti quelli che partecipano a xfactor dopo l'epurazione e la censura ingiustificata.
Ci sono tutti quelli che fanno spallucce e non si esprimono contro l'ingiustizia.
maionchi elio ruggeri tatangelo facchinetto.
Ventura visto che ha un conflitto di interessi( magnolia di gori produce l'isola)anche con la rete ..
non mi risulta che fazio abbia detto alcunchè
clerici e mazzi e tutti gli artisti che non hanno condannato la censura a un collega( poteva capitare a loro)come è accaduto con Busi.
La solidarietà la si pretende ma difficilmente la si da.
Ci sono tutti quelli che fanno spallucce e non si esprimono contro l'ingiustizia.
maionchi elio ruggeri tatangelo facchinetto.
Ventura visto che ha un conflitto di interessi( magnolia di gori produce l'isola)anche con la rete ..
non mi risulta che fazio abbia detto alcunchè
clerici e mazzi e tutti gli artisti che non hanno condannato la censura a un collega( poteva capitare a loro)come è accaduto con Busi.
La solidarietà la si pretende ma difficilmente la si da.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Veto di Flavio Tosi al concerto di Morgan a Verona
Bravo, concordo
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 5120
Data d'iscrizione : 14.02.10
Pagina 12 di 21 • 1 ... 7 ... 11, 12, 13 ... 16 ... 21
Argomenti simili
» ciao a tutti :) mi presento..sono sofia :)
» Morgan in concerto
» FOTO E VIDEO DEI LIVE
» Messaggi per Morgan.
» Morgan [Thread ufficiale SOLO x Factor]
» Morgan in concerto
» FOTO E VIDEO DEI LIVE
» Messaggi per Morgan.
» Morgan [Thread ufficiale SOLO x Factor]
Pagina 12 di 21
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|