"Solo un uomo e una donna sono coppia"

mariele4ever ha scritto:Ovviamente intendevo matrimonio civile... la legislazione c'è già, sarebbe un doppione no?

No, non credo sia un doppione... è una cosa diversa. Ha forse dei vincoli meno rigidi rispetto al matrimonio tradizionale (ho amici etero pacsati), se non ricordo male. Ci si può separare più facilmente.

Gaufre ha scritto:

mariele4ever ha scritto:Ovviamente intendevo matrimonio civile... la legislazione c'è già, sarebbe un doppione no?

No, non credo sia un doppione... è una cosa diversa. Ha forse dei vincoli meno rigidi rispetto al matrimonio tradizionale (ho amici etero pacsati), se non ricordo male. Ci si può separare più facilmente.

Sono sicura che ne avevamo già discusso mesi fa. Ho cercato un po', ma non lo riesco a rintracciare, sarà perso in qualche gasfom.
Io mi sento piuttosto vicina all'opinione di Mariele. Sai cos'è Gaufre, che se il problema è l'eccessiva (e paternalistica) lentezza legale nella trafila per arrivare al divorzio, allora è quello che si deve cambiare, senza creare situazioni che, giuridicamente, rischiano di incasinare tutto.
Io (e non solo io per fortuna) sono convinta che è ora che si metta mano ad una riforma organica del diritto di famiglia, dove "organica" è la parola chiave.

mariele4ever ha scritto:E lo so... ma allora perché non modificare la legislazione esistente, che si fa prima? Perché dovrebbero sussistere due situazioni con uguali diritti ma con diversi doveri?

Perché anche se in Francia il divorzio si ottiene in tempi molto più brevi rispetto all'Italia (1 anno invece che 3), il Pacs ti permette una separazione più rapida e in genere meno onerosa dal punto di vista legale. Comunque, anche dal punto di vista dei diritti-doveri, credo che ci siano delle differenze tra matrimonio e pacs. La ragione per cui si è istituito il pacs in questo modo penso sia quella di equiparare tutti i tipi di unione, tra tutte le categorie: se l'avessero fatta come dici tu, sarebbe stata una legge discriminatoria rispetto alle unioni eterosessuali (perché tutti gli altri sì e loro no?).

mariele4ever ha scritto:Allora aboliamo il matrimonio civile e regoliamo tutte le unioni coi PACS.

Mi sembrerebbe una giusta soluzione, che non verrà mai messa in pratica, purtroppo.

ma infatti ciò che è fuorviante nel messaggio della proposta di legge in Italia è l'idea che la famiglia sia costituita da un uomo e una donna
mentre ci sono spesso consaguinei che non essendosi sposati si sono fatti compagnia.
e magari dopo che il resto della famiglia se n'è sbattuto le palle alla morte dell'uno arrivano alla spicciolata a pretendere la spartizione dei beni..
ci sono pacs che stabiliscono i diritti delle coppie di fatto senza che questo implichi una relazione sessuale.. manco di quelle si interessa la santa madre chiesa..e i cattolici che sbandierano i valori cristiani.

Brina78 ha scritto:
Io (e non solo io per fortuna) sono convinta che è ora che si metta mano ad una riforma organica del diritto di famiglia, dove "organica" è la parola chiave.

Brina, purtroppo non la faranno mai, questa riforma!

lepidezza ha scritto:ma infatti ciò che è fuorviante nel messaggio della proposta di legge in Italia è l'idea che la famiglia sia costituita da un uomo e una donna
mentre ci sono spesso consaguinei che non essendosi sposati si sono fatti compagnia.
e magari dopo che il resto della famiglia se n'è sbattuto le palle alla morte dell'uno arrivano alla spicciolata a pretendere la spartizione dei beni..
ci sono pacs che stabiliscono le coppie di fatto senza che questo implichi una relazione sessuale.. manco di quelle si interessa la santa madre chiesa..e i cattolici che sbandierano i valori cristiani.

Sì, è proprio questo il punto...

Allora, la questione per me è in questi termini.
Il matrimonio è un atto formale da cui nasce una rete veramente importante di situazioni giuridiche, fatte di diritti e doveri, non solo reciproci tra i coniugi, ma anche nei confronti dello Stato e di terzi.
Mi sembra ovvia la necessità di scandire le "forme" di questo vincolo, e meglio le modalità con cui si possa realizzare, anche per offrirne adeguata pubblicità ai terzi che ne abbiano interesse.
Lo potete chiamare "matrimonio", o "pacs", o "titti&silvestrino", ma comunque dev'esserci un atto che lo riconosca, e devono esserci delle leggi che ne regolamentano gli effetti.
Io sono d'accordissimo che anche i gay accedano a questa forma giuridica. Ma, di più, che ne prendano parte anche altre forme di affettività che si vogliano comporre in "famiglia" e inserire in quella rete tipica di rapporti.
Ma resto contraria ad una concorrenza tra schemi poco definiti e chiari, ad un matrimonio "rigido" e ad uno "flessibile", soprattutto dal momento in cui non s'introduce una riforma globale che riguardi anche i tantissimi istituti che, come accennavo, entrano a far parte del vincolo familiare.

una coppia matura di amici miei i cui figli ormai si sono sposati,hanno conosciuto una signora come quella descritta da non ho l'età..sola e bisognosa di cure e attenzioni, ma non rimbambita e con handicap( i parenti aspettano che schiatti)Dopo essere andati a trovarla hanno stretto amicizia e dal momento che l'anziana signora non può muoversi agilmente e visto che abitavano lontani le hanno proposto di andare a stare da loro.
Premetto che questa coppia è benestante, ma la signora ha deciso di fare un nuovo testamento e alla sua morte vuole lasciare i suoi pochi soldi e la sua casa ai suoi veri affetti da un anno.
potete immaginarvi la reazione dei parenti...
i pacs stabilirebbero anche questo tipo di "famiglia"..
quella cioè che è basata sui legami veri e non biologici ..

Brina78 ha scritto:Allora, la questione per me è in questi termini.
Il matrimonio è un atto formale da cui nasce una rete veramente importante di situazioni giuridiche, fatte di diritti e doveri, non solo reciproci tra i coniugi, ma anche nei confronti dello Stato e di terzi.
Mi sembra ovvia la necessità di scandire le "forme" di questo vincolo, e meglio le modalità con cui si possa realizzare, anche per offrirne adeguata pubblicità ai terzi che ne abbiano interesse.
Lo potete chiamare "matrimonio", o "pacs", o "titti&silvestrino", ma comunque dev'esserci un atto che lo riconosca, e devono esserci delle leggi che ne regolamentano gli effetti.
Io sono d'accordissimo che anche i gay accedano a questa forma giuridica. Ma, di più, che ne prendano parte anche altre forme di affettività che si vogliano comporre in "famiglia" e inserire in quella rete tipica di rapporti.
Ma resto contraria ad una concorrenza tra schemi poco definiti e chiari, ad un matrimonio "rigido" e ad uno "flessibile", soprattutto dal momento in cui non s'introduce una riforma globale che riguardi anche i tantissimi istituti che, come accennavo, entrano a far parte del vincolo familiare.

mi spieghi il grassetto al microscopio?

Se i politici non si vogliono esporre su questo argomento facessero un referendum, tipo divorzio. A questi punti, che scelga la gente!

già me li vedo i manifesti della CEI e di casini e i cristiani dell'ultim'ora..una camapagna mediatica per fare il lavaggio del cervello:
sei contro il matrimonio? vogliono uccidere il matrimonio vota no!

lepidezza ha scritto:
mi spieghi il grassetto al microscopio?

Allora, il problema di scrivere una legge (parliamo di teoria, è chiaro) è che si deve necessariamente fare uno sforzo di astrazione e cercare di bilanciare i diversi valori in gioco. Se la legge è fatta male, o contraddice con altri "pezzi" dell'ordinamento, sai che succede? Che si lascia un enorme spazio all'interpretazione e questo non sempre è un bene.
Pensa all'obbligo agli alimenti, per esempio. La vecchietta di cui parli lascerà pure la casa ai vicini, ma nel caso in cui versasse in stato di necessità bisognerebbe fare in modo che questi ultimi fossero chiamati a mantenerla, ti pare?
E nel caso che fossero i vicini ad avere necessità di essere mantenuti, la vecchietta dovrebbe essere convocata prima o dopo dei loro figli?
Questo è uno dei mille esempi che si potrebbero fare, per dirti che su questo tema, a mio avviso, o si fa una riforma complessiva o non si può introdurre un moncone soltanto.
Come ti dicevo, io appoggio la normazione di un nuovo modello sociale di famiglia, ma deve esistere prima una riforma ben congegnata e attenta, e penso anche (e qui probabilmente sarò impopolare), che le persone debbano assumere nei confronti della famiglia, del diritto, dello Stato e della società in genere un atteggiamento responsabile (detto alla spicciola: se vogliono coinvolgere la legge devono accettare oltre ai diritti anche i doveri di uno status che pretendono).

assolutamente d'accordo brina!
grazie esauriente e chiarissima.
diritti e doveri chiari e senza margini di interpretazione libera.
non ho capito il riferimento ai vicini..
quanto alla signora in questione vuole partecipare alle spese economiche della coppia di amici, ma loro non ne vogliono sapere.
ovvio che se lei è parte del un nucleo familiare deve rispettare i doveri di cittadino secondo le disposizioni, ma in questo caso devi intervenire con il notaio..
e così faranno, ma solo perchè non potrebbero assisterla e partecipare alle consultazioni mediche.. per loro è come una nonna..

lepidezza ha scritto:una coppia matura di amici miei i cui figli ormai si sono sposati,hanno conosciuto una signora come quella descritta da non ho l'età..sola e bisognosa di cure e attenzioni, ma non rimbambita e con handicap( i parenti aspettano che schiatti)Dopo essere andati a trovarla hanno stretto amicizia e dal momento che l'anziana signora non può muoversi agilmente e visto che abitavano lontani le hanno proposto di andare a stare da loro.
Premetto che questa coppia è benestante, ma la signora ha deciso di fare un nuovo testamento e alla sua morte vuole lasciare i suoi pochi soldi e la sua casa ai suoi veri affetti da un anno.
potete immaginarvi la reazione dei parenti...
i pacs stabilirebbero anche questo tipo di "famiglia"..
quella cioè che è basata sui legami veri e non biologici ..

Se la signora non ha marito o figli può lasciare i suoi averi a chi le pare, i parenti non ci possono fare proprio una cippa-lippa!
Grande signora... così si fa! :sorriso4:

lepidezza ha scritto:già me li vedo i manifesti della CEI e di casini e i cristiani dell'ultim'ora..una camapagna mediatica per fare il lavaggio del cervello:
sei contro il matrimonio? vogliono uccidere il matrimonio vota no!

Eh, vabbè... bisogna vedere se poi la gente vota no. Io ci proverei :sorriso4:

lepidezza ha scritto:non ho capito il riferimento ai vicini..

Sì vabbe' insomma, volevo dire questa coppia di cui ci dicevi, e non so perchè mi ero convinta che fossero dei vicini , ma l'importante è che mi sembra di essermi spiegata

kaplan te lo ricordi il referendum sulla fecondazione assistita?
i manifesti CEI?

lepidezza ha scritto:kaplan te lo ricordi il referendum sulla fecondazione assistita?
i manifesti CEI?

Oddio, sui referendum ce ne sarebbe da dire...
Ma soprattutto sull'approssimazione con cui la gente in genere vi si esprime.
Il popolo sovrano. E se il popolo sovrano non ha idea di quasi nulla?
Se il popolo sovrano va a votare come andasse allo stadio?

finisce con barabba..
dipende da come gli dipingi la scelta

lepidezza ha scritto:finisce con barabba..
dipende da come gli dipingi la scelta

Il problema, come sempre, è che la passione civile è agonizzante, come anche quella politica.
Penso a quando il linguaggio dei nostri rappresentanti era complesso, quasi incomprensibile. La gente cercava di attrezzarsi la mente per riuscire a capire, si ascoltava in silenzio per meditare ogni cosa.
La gran furbata della seconda...repubblica...e di aver reso colloquiali i linguaggi per illudere sulla intellegibilità dei relativi contenuti, e la gente ha allentato l'attenzione. E' sembrato tutto più familiare, e invece è diventato tutto più complesso e falso.

La gente cercava di attrezzarsi la mente per riuscire a capire, si ascoltava in silenzio per meditare ogni cosa.
La gran furbata della seconda...repubblica...e di aver reso colloquiali i linguaggi per illudere sulla intellegibilità dei relativi contenuti, e la gente ha allentato l'attenzione. E' sembrato tutto più familiare, e invece è diventato tutto più complesso e falso.

verissimo quotone brina..
han banalizzato linguaggio e concetti.. riassumendoli e confondendone il senso.

prima si cercava di attrezzare la mente per riuscire a capire
si è abbassata l'asticella verso il basso e mistificata la realtà attraverso abili riassunti populisti e concetti elementari di complessi e articolati interventi legislativi che avrebbero meritato il giusto spazio e una adeguato approfondimento.