Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
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Gaufre
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
none, none ............ci deve essere sempre qualcuno che dice noneLucyGordon ha scritto:rossadavino ha scritto:
da mamma a figlia adottiva
Rossa ....avrei trovato un quadro che mi piace tanto
PS
.......grazie a tutte ....passo dopo per la questua
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
Intanto a Belgrado...
http://www.news.com.au/world/thousands-march-in-serbian-anti-gay-rally/story-e6frfkyi-1225936575427
Tristess
http://www.news.com.au/world/thousands-march-in-serbian-anti-gay-rally/story-e6frfkyi-1225936575427
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Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
ecco.Gaufre ha scritto:Intanto a Belgrado...
http://www.news.com.au/world/thousands-march-in-serbian-anti-gay-rally/story-e6frfkyi-1225936575427
Tristess
negli stati uniti nel frattempo sta montando in maniera esponenziale il cosiddetto gay-bashing, dopo che uno studente universitario, ripreso in streaming un paio di volte durante rapporti sessuali con un amico da due coetanei di college si è suicidato per l'umiliazione. Questo episodio sta portando (purtroppo) all'onore della cronaca una serie di episodi di violenza contro i gay crescente ed impressionante per brutalità. Ellen Degeneres in un video deplora quello che sta accadendo e ha definito questo momento una vera e propria crisi.
La tolleranza è un bene prezioso che arricchisce chi la pratica e chi la
riceve. A chi si sente discriminato suggerisco di vivere secondo il
proprio desiderio, denunciare il bullismo che genera vittime e di cercare aiuto presso le istituzioni e i gruppi di supporto. Non siamo mai soli e non combattiamo mai da soli.
miaorizio- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
Non sono molto concorde con l'articolo del blogger che, devo dire, non conosco. Io non so nulla della sessualità di Mengoni e rispetto chi non fa della propria sessualità un vessillo così come chi lo fa. Può sembrare non c'entrare nulla, ma quando 12 anni fa mi affacciai in rete e venni subito messa a moderare un gruppo Usenet (gli antenati dei forum e dei social network) che trattava di sessualità a traffico elevatissimo di posting... e chissà quanto in lettura, decisi di dire "Sì, mi piace praticare fellatio e non lo trovo umiliante." Non mi costò nulla. A parte dover cambiare mailbox. Allora. Un delirio... non c'era nemmeno hotmail.
Ovvio che essere additata a "pompinara" non è lo stesso che vivere una situazione come quella dell'essere omosessuale, nessuno ha mai fatto marce contro chi pratica la fellatio o le ha mai messe in galera... beh, su questa cosa ho qualche dubbio... forse nel medioevo qualcuna è pure finita al rogo, ma solo se non era una prostituta. Ma comunque, sebbene la cosa sia più accettata che in passato, molti e moltE lo trovano ancora una pratica "degradante", umiliante, schifosa, imposta e chi più ne ha più ne metta.
Sin da quando si studiava Catullo al liceo vi erano quei versi fatti passare sotto il banco, i versi che contenevano quelle cose lì come "irrumare" e "pedicare" (metterlo in bocca e metterlo in culo) e sempre con significato dispregiativo... ma che comunque ti aprivano gli occhi su una sessualità che non avevi contemplato... una sessualità secondo la quale allora (e me lo ricordo da una gita scolastica ad Avignone, ci rimasi malissimo) pompini sì, belli, bellissimi, ma non dalla tua ragazza, perché la tua ragazza la rispetti. E tu che li fai ci resti malissimo e zitta, muta... tu fai pompini? NOOOOOOOOO! Ma sei scemo? E poi è chiaro che una cresce pensando "Oddio, faccio i pompini e non mi spiace... sono una che fa schifo, una che non merita rispetto..." finché non sei grande abbastanza da fare un "Pompino Pride" prima di tutto con te stessa, poi con il mondo intero...
Ora, io non penso che chi non fa pompini sia una sfigata, sia chiaro... penso che si perde una fetta di piacere perché è stata ad ascoltare il tizio che su un autobus diretto ad Avignone a 15 anni aveva detto che la tua ragazza mai! E probabilmente ora è sposato e se "sua moglie MAI!" passerà le notti in cam a farsi le seghe se va bene o, se va peggio, andrà a mignotte... o avrà l'amante... o avrà divorziato. E non si ricorderà nemmeno che è stato LUI o uno come lui a traumatizzare tot tipe con quella sua uscita da viveur 15enne con la faccia devastata dall'acne.
Che c'entra il pompino con l'omosessualità? Lasciando da parte le battute da trivio (che magari Catullo gradirebbe) siamo tutti un po' così, abbiamo tutti la nostra sessualità nascosta, repressa, non "vaniglia", inconfessabile con cui siamo cresciuti. Non è omosessualità? Sarà un'altra cosa. Se ci rendessimo conto che ognuno di noi potrebbe essere additato e deriso per quello che fa a letto, forse saremmo un po' meno censori con chi vive la sua sessualità come più gli viene naturale, dicendolo o non dicendolo, come crede.
P.S. E se qualcuno mi dice che avere la fama di "pompinara" in una piccola città quando hai 15 anni è meno peggio che avere quella di "ricchione" gli sputo in un occhio. Ovvio che poi l'omosessualità si porta dietro tutta un'altra sfilza di conseguenze post-adolescenziali... ma, tanto per partire, possiamo provare a fare questo parallelo.
P.P.S. Al posto di "pompinara" metteteci quello che più vi imbarazza della vostra sessualità e che avete scoperto relativamente in tenera età.
Ovvio che essere additata a "pompinara" non è lo stesso che vivere una situazione come quella dell'essere omosessuale, nessuno ha mai fatto marce contro chi pratica la fellatio o le ha mai messe in galera... beh, su questa cosa ho qualche dubbio... forse nel medioevo qualcuna è pure finita al rogo, ma solo se non era una prostituta. Ma comunque, sebbene la cosa sia più accettata che in passato, molti e moltE lo trovano ancora una pratica "degradante", umiliante, schifosa, imposta e chi più ne ha più ne metta.
Sin da quando si studiava Catullo al liceo vi erano quei versi fatti passare sotto il banco, i versi che contenevano quelle cose lì come "irrumare" e "pedicare" (metterlo in bocca e metterlo in culo) e sempre con significato dispregiativo... ma che comunque ti aprivano gli occhi su una sessualità che non avevi contemplato... una sessualità secondo la quale allora (e me lo ricordo da una gita scolastica ad Avignone, ci rimasi malissimo) pompini sì, belli, bellissimi, ma non dalla tua ragazza, perché la tua ragazza la rispetti. E tu che li fai ci resti malissimo e zitta, muta... tu fai pompini? NOOOOOOOOO! Ma sei scemo? E poi è chiaro che una cresce pensando "Oddio, faccio i pompini e non mi spiace... sono una che fa schifo, una che non merita rispetto..." finché non sei grande abbastanza da fare un "Pompino Pride" prima di tutto con te stessa, poi con il mondo intero...
Ora, io non penso che chi non fa pompini sia una sfigata, sia chiaro... penso che si perde una fetta di piacere perché è stata ad ascoltare il tizio che su un autobus diretto ad Avignone a 15 anni aveva detto che la tua ragazza mai! E probabilmente ora è sposato e se "sua moglie MAI!" passerà le notti in cam a farsi le seghe se va bene o, se va peggio, andrà a mignotte... o avrà l'amante... o avrà divorziato. E non si ricorderà nemmeno che è stato LUI o uno come lui a traumatizzare tot tipe con quella sua uscita da viveur 15enne con la faccia devastata dall'acne.
Che c'entra il pompino con l'omosessualità? Lasciando da parte le battute da trivio (che magari Catullo gradirebbe) siamo tutti un po' così, abbiamo tutti la nostra sessualità nascosta, repressa, non "vaniglia", inconfessabile con cui siamo cresciuti. Non è omosessualità? Sarà un'altra cosa. Se ci rendessimo conto che ognuno di noi potrebbe essere additato e deriso per quello che fa a letto, forse saremmo un po' meno censori con chi vive la sua sessualità come più gli viene naturale, dicendolo o non dicendolo, come crede.
P.S. E se qualcuno mi dice che avere la fama di "pompinara" in una piccola città quando hai 15 anni è meno peggio che avere quella di "ricchione" gli sputo in un occhio. Ovvio che poi l'omosessualità si porta dietro tutta un'altra sfilza di conseguenze post-adolescenziali... ma, tanto per partire, possiamo provare a fare questo parallelo.
P.P.S. Al posto di "pompinara" metteteci quello che più vi imbarazza della vostra sessualità e che avete scoperto relativamente in tenera età.
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Se vuoi perdere la fede diventa amico di un prete.
(G. I. Gurdjieff)
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
MEDIO ORIENTE
Vescovo libanese accusa: "Paesi arabi
regimi teocratici fondati su Sharia"
Duro attacco di mons. Flavien Joseph Melki nel corso del sinodo: "Bisogna intervenire per riformare regimi islamici". Immediata la risposta dell'Ucoii: "Sbagliato accusare il Corano per guerre passate". Il 27 ottobre giornata di dialogo islamo-cristiano
"È pensabile che i paesi arabi del Medio Oriente, in cui il fondamentalismo continua a inasprirsi, accetteranno, in un futuro prossimo, di abbandonare i loro regimi teocratici, fondati sul Corano e sulla Sharia, che comportano una evidente discriminazione nei confronti dei non musulmani? Mi sembra utopico per i secoli a venire". È stato questo il durissimo giudizio sul dialogo interreligioso fra cristiani e musulmani espresso nel corso delle batute conclusive del sinodo, da mons. Flavien Joseph Melki, vescovo titolare di Dara dei Siri, vescovo di Curia di Antiochia dei Siri, Libano.
"A eccezione del Libano - ha proseguito il padre sinodale libanese - i circa 15.000.000 di cristiani del Medio Oriente sono, sottoposti da 14 secoli a molteplici forme di persecuzione, di massacro, di discriminazione, di sopruso e di umiliazione. Ancora oggi, nel terzo millennio, assistiamo impotenti, con il cuore straziato, alla prova dei nostri fratelli iracheni e al loro esodo di massa". Da qui la necessità di interventi internazionali per portare la democrazia nei Paesi del Medio Oriente. "Occorre quindi agire - ha aggiunto - senza tardare, per riformare questi regimi islamici. I cristiani del Medio Oriente non saprebbero, da soli, raggiungere questo obiettivo. Devono essere aiutati dalla Chiesa universale e dai paesi democratici".
Ucoii: "Non si accusi il Corano per guerre del passato". "È sbagliato lanciare accuse contro l'Islam e contro il Corano per i conflitti e le guerre che ci sono state in passato. Alle polemiche rispondiamo con una giornata di dialogo islamo-cristiano il 27 ottobre". È con queste parole che il portavoce dell'Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii), Hamza Piccardo, replica alle parole del monsignor Raboula Antoine Beylouni, vescovo di Curia di Antiochia dei Siri, in Libano, che nel corso delle ultime battute del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente ha accusato il Corano di "dare al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con il jihad (guerra santa)". "Sono false queste accuse - ha affermato - Il Corano parla di rispetto nei confronti della gente del Libro. Sono solo provocazioni per dare vita a polemiche ormai superate da decenni di dialogo tra cristiani e musulmani. Vengono rinfocolate solo per impedire alle persone di buona volontà di arrivare all'unita e alla coesione necessarie per resistere al male che c'è nel mondo".
Secondo Piccardo, "le guerre ci sono sempre state e ogni volta ci sono state persone che hanno cercato di dare interpretazioni delle sacre scritture funzionali a queste guerre. Noi vogliamo rispondere a questa provocazione con la giornata del dialogo islamo-cristiano che è alla sua settima edizione e che il prossimo 27 ottobre vedrà riuniti musulmani e cristiani di diverse città in Italia in una serie di iniziative".
http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/22/news/vescovo_libanese_paesi_arabi_regimi_teocratici_fondati_su_corano-8329764/?ref=HREC1-8
Ecco, non so se mi fa più incazzare chi dice queste stronzate o chi gli fa da cassa di risonanza pubblicandole
Vescovo libanese accusa: "Paesi arabi
regimi teocratici fondati su Sharia"
Duro attacco di mons. Flavien Joseph Melki nel corso del sinodo: "Bisogna intervenire per riformare regimi islamici". Immediata la risposta dell'Ucoii: "Sbagliato accusare il Corano per guerre passate". Il 27 ottobre giornata di dialogo islamo-cristiano
"È pensabile che i paesi arabi del Medio Oriente, in cui il fondamentalismo continua a inasprirsi, accetteranno, in un futuro prossimo, di abbandonare i loro regimi teocratici, fondati sul Corano e sulla Sharia, che comportano una evidente discriminazione nei confronti dei non musulmani? Mi sembra utopico per i secoli a venire". È stato questo il durissimo giudizio sul dialogo interreligioso fra cristiani e musulmani espresso nel corso delle batute conclusive del sinodo, da mons. Flavien Joseph Melki, vescovo titolare di Dara dei Siri, vescovo di Curia di Antiochia dei Siri, Libano.
"A eccezione del Libano - ha proseguito il padre sinodale libanese - i circa 15.000.000 di cristiani del Medio Oriente sono, sottoposti da 14 secoli a molteplici forme di persecuzione, di massacro, di discriminazione, di sopruso e di umiliazione. Ancora oggi, nel terzo millennio, assistiamo impotenti, con il cuore straziato, alla prova dei nostri fratelli iracheni e al loro esodo di massa". Da qui la necessità di interventi internazionali per portare la democrazia nei Paesi del Medio Oriente. "Occorre quindi agire - ha aggiunto - senza tardare, per riformare questi regimi islamici. I cristiani del Medio Oriente non saprebbero, da soli, raggiungere questo obiettivo. Devono essere aiutati dalla Chiesa universale e dai paesi democratici".
Ucoii: "Non si accusi il Corano per guerre del passato". "È sbagliato lanciare accuse contro l'Islam e contro il Corano per i conflitti e le guerre che ci sono state in passato. Alle polemiche rispondiamo con una giornata di dialogo islamo-cristiano il 27 ottobre". È con queste parole che il portavoce dell'Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii), Hamza Piccardo, replica alle parole del monsignor Raboula Antoine Beylouni, vescovo di Curia di Antiochia dei Siri, in Libano, che nel corso delle ultime battute del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente ha accusato il Corano di "dare al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con il jihad (guerra santa)". "Sono false queste accuse - ha affermato - Il Corano parla di rispetto nei confronti della gente del Libro. Sono solo provocazioni per dare vita a polemiche ormai superate da decenni di dialogo tra cristiani e musulmani. Vengono rinfocolate solo per impedire alle persone di buona volontà di arrivare all'unita e alla coesione necessarie per resistere al male che c'è nel mondo".
Secondo Piccardo, "le guerre ci sono sempre state e ogni volta ci sono state persone che hanno cercato di dare interpretazioni delle sacre scritture funzionali a queste guerre. Noi vogliamo rispondere a questa provocazione con la giornata del dialogo islamo-cristiano che è alla sua settima edizione e che il prossimo 27 ottobre vedrà riuniti musulmani e cristiani di diverse città in Italia in una serie di iniziative".
http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/22/news/vescovo_libanese_paesi_arabi_regimi_teocratici_fondati_su_corano-8329764/?ref=HREC1-8
Ecco, non so se mi fa più incazzare chi dice queste stronzate o chi gli fa da cassa di risonanza pubblicandole
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
La cosa ridicola è che parla di 14 secoli di persecuzione.
So che non sono state sempre rose e fiori, ma basterebbe ricordargli che i cristiani i Oriente sono sopravvissuti, i musulmani in Europa no
So che non sono state sempre rose e fiori, ma basterebbe ricordargli che i cristiani i Oriente sono sopravvissuti, i musulmani in Europa no
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Pregiudizi & Discriminazioni. Cosa li alimenta?
Guarda, a me fan rabbrividire certe affermazioni - non so se del giornalista o se sunto di concetti espressi da quel vescovo - tipo: "Da qui la necessità di interventi internazionali per portare la democrazia nei Paesi del Medio Oriente".mambu ha scritto:La cosa ridicola è che parla di 14 secoli di persecuzione.
So che non sono state sempre rose e fiori, ma basterebbe ricordargli che i cristiani i Oriente sono sopravvissuti, i musulmani in Europa no
Per non parlare poi delle informazioni fuorvianti riguardo a concetti come quello di gihad, che nella stragrande maggioranza delle scuole di pensiero islamiche (cioé quelle non tradizionaliste e radicali) è una lotta di conversione da non imporre con la forza, e che, come ha ribadito Piccardo, non si applica a Cristianesimo ed Ebraismo...
Mah...
Gaufre- Forum Expatriée
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