La nuova COPPA AMERICA 2013
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La nuova COPPA AMERICA 2013
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Sep
13
Coppa America 2013 con i catamarani
By admin
Rivoluzione America’s Cup: match races con i catamarani spinti dalla “vela-ala” rigida
Addio monoscafi: nel 2013 sfida con avveniristici e velocissimi catamarani AC72 Class da 72 piedi (22 metri). Nel 2011 via alle Worl Series per le selezioni dei team. Russel Coutts: “Sono velocissimi, sarà un grande spettacolo”. Vincenzo Onorato: “Sviluppo importante, con regole eque per i team”
di Alberto Taliani
La Coppa America dice addio ai tradizionali monoscafi e sceglie avveniristici e velocissimi catamarani AC72 Class da 72 piedi (22 metri) ad ala (vela) rigida, come nuove imbarcazioni su cui si misureranno i team che si sfideranno nel 2013 per conquistare il trofeo velico più importante e celebrato del mondo.
E’ una rivoluzione copernicana per l’America’s Cup che già nell’ultima edizione di quest’anno, a Valencia ha visto in gara un catamarano (Alinghi) e un trimarano (Bmw Oracle). Sarà una sfida progettuale, tecnologica e umana a tutto tondo per progettisti, costruttori si multiscafi, progettisti delle vele rigide, equipaggi e skipper. Sicuramente spettacolare, moderna anche se per molti “puristi” della vela e del monoscafo forse inizialmente faranno fatica ad accettare.
Ma la nuova Coppa America lancia la sfida dei catamarani per ridare smalto e spettacolarità ai match race tenendo conto della televisione e di internet, ma anche dei costi: i due punti deboli della scorsa edizione caratterizzata dalle infinite ed alla fine sterili battaglie legali tra Alinghi e Oracle.
Le novità sono state annunciate a Valencia da Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone Latino e Challenger of Record, e Russell Coutts, presidente di BMW Oracle Racing, con sede a San Francisco, Defender della Coppa America, strappata lo scorso febbraio al team Alinghi del miliardario italo-svizzero Ernesto Bertarelli.
Sarà una Coppa America spettacolare, assicurano gli organizzatori, più vicina ai giovani, ancora più attenta alla comunicazione, ma anche al contenimento dei costi e all’ottimizzazione degli investimenti da parte degli sponsor. Gli equipaggi, ad esempio, sarnno ridotti da 17 a 11 componenti. Altro fatto importante: ci sarà una “apertura” più ampia per i limiti di vento entro i quali regate, che dovrebbero ridurre i delay, cioè le lunghe attese in acqua prima della partenza e gli annullamenti di regate. Inoltre saranno esposte le bandiere nazionali sulle barche e per la prima volta cameramen saliranno a bordo durante le regate e internet sarà parte integrante della comunicazione (su modello di quanto è stato fatto, ad esempio, durante il Vuitton Trophy alla Maddalena, in Sardegna).
Il Challenger e il Defender nomineranno congiuntamente un Regatta Director dell’America’s Cup Race Management, o Acrm, l’organizzazione indipendente che gestirà l’evento. Un modello finanziario per i prossimi Defender che permetterà di mantenere un race management indipendente, consentendo a team e partner di pianificare un coinvolgimento a lungo termine nella competizione.
Si partirà nel 2011 con l’America’s Cup World Series, circuito di pre-regate che si svolgeranno anche nel 2012: per questa serie di team utilizzeranno barche della nuova classe AC45, catamarani più piccoli e tutti uguali (anche per le vele), forniti dall’organizzazione. Passaggio importante per i team che devono “prendere mano” alle novità tecniche, veliche e tecnologiche introdotte con il nuovo Protocollo di regata. Novità che obbligherannno a misurarsi anche con nuove tattiche di regata.
Poi, per la Coppa America 2013, entrerà in scena la nuova classe AC72. “Queste barche hanno un’accelerazione fantastica, sono più flessibili e vanno benissimo per il match race” ha spiegato Russell Coutts. “C’era l’esigenza di rinnovare radicalmente la Coppa America per attrarre anche un pubblico più giovane, e ridurre i costi per i team e per i loro sponsor – ha proseguito Coutts – Abbiamo elaborato il protocollo più equo e paritario della storia di questa competizione che permetterà la partecipazione di molti team, in grado di competere ai massimi livelli per la conquista del Trofeo”. “Noi non siamo avvantaggiati rispetto ad altri team – ha sottolineato Coutts – BMW Oracle ha fatto grandi cose anche con i monoscafi, siamo convinti che con queste nuove regole ci saranno altri team in grado di renderci la vita dura, e questo renderà lo spettacolo ancora più affascinante”.
“Dobbiamo riconoscere che il Defender americano ha mantenuto la parola. L’America’s Cup avrà regole eque e una gestione della regata veramente indipendente” spiega Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone Latino. “A mio parere – continua – questo cambio sarebbe dovuto avvenire anni fa. E vedo le ragioni per cui questo importante sviluppo durerà nel futuro”.
Ora l’attesa è per l’annuncio del Paese e della località che ospiteranno l’America’s Cup 2013 (ma anche quelle delle World Series) che arriverà entro il 31 dicembre di quest’anno. Potrebbe essere, secondo osservatori, in Italia, l’isola della Maddalena con l’eccellente struttura del Porto Arsenale che ha ospitato tra fine maggio e inizio giugno la tappa italiana del Louis Vuitton Trophy con piena soddisfazione dei team sia per il fascino dei campi di regata lungo la costa della Gallura sarda e le isole dell’arcipelago, sia per la nuova grande struttura portuale, con il vantaggio che il pubblico può seguire anche da terra le regate. Ma c’è anche Valencia che ha già in campo strutture ad hoc, anche se il porto non sarebbe adatto ai multiscafi con ali, mentre si sono fatti avanti Portogallo e alcuni Paesi arabi.
da IL GIORNALE
[center]http://www.vip.it/2013-america-cup-con-catamarani/
Noooooooooooooooooooooooo! :incazz2: :incazz2: :incazz2: ci avevano fatto sperare in una Nuova Coppa America ma nella tradizione delle barche!!!
Ora assisteremo a delle corse di cavalli....
che noia!!!!
[b]
Sep
13
Coppa America 2013 con i catamarani
By admin
Rivoluzione America’s Cup: match races con i catamarani spinti dalla “vela-ala” rigida
Addio monoscafi: nel 2013 sfida con avveniristici e velocissimi catamarani AC72 Class da 72 piedi (22 metri). Nel 2011 via alle Worl Series per le selezioni dei team. Russel Coutts: “Sono velocissimi, sarà un grande spettacolo”. Vincenzo Onorato: “Sviluppo importante, con regole eque per i team”
di Alberto Taliani
La Coppa America dice addio ai tradizionali monoscafi e sceglie avveniristici e velocissimi catamarani AC72 Class da 72 piedi (22 metri) ad ala (vela) rigida, come nuove imbarcazioni su cui si misureranno i team che si sfideranno nel 2013 per conquistare il trofeo velico più importante e celebrato del mondo.
E’ una rivoluzione copernicana per l’America’s Cup che già nell’ultima edizione di quest’anno, a Valencia ha visto in gara un catamarano (Alinghi) e un trimarano (Bmw Oracle). Sarà una sfida progettuale, tecnologica e umana a tutto tondo per progettisti, costruttori si multiscafi, progettisti delle vele rigide, equipaggi e skipper. Sicuramente spettacolare, moderna anche se per molti “puristi” della vela e del monoscafo forse inizialmente faranno fatica ad accettare.
Ma la nuova Coppa America lancia la sfida dei catamarani per ridare smalto e spettacolarità ai match race tenendo conto della televisione e di internet, ma anche dei costi: i due punti deboli della scorsa edizione caratterizzata dalle infinite ed alla fine sterili battaglie legali tra Alinghi e Oracle.
Le novità sono state annunciate a Valencia da Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone Latino e Challenger of Record, e Russell Coutts, presidente di BMW Oracle Racing, con sede a San Francisco, Defender della Coppa America, strappata lo scorso febbraio al team Alinghi del miliardario italo-svizzero Ernesto Bertarelli.
Sarà una Coppa America spettacolare, assicurano gli organizzatori, più vicina ai giovani, ancora più attenta alla comunicazione, ma anche al contenimento dei costi e all’ottimizzazione degli investimenti da parte degli sponsor. Gli equipaggi, ad esempio, sarnno ridotti da 17 a 11 componenti. Altro fatto importante: ci sarà una “apertura” più ampia per i limiti di vento entro i quali regate, che dovrebbero ridurre i delay, cioè le lunghe attese in acqua prima della partenza e gli annullamenti di regate. Inoltre saranno esposte le bandiere nazionali sulle barche e per la prima volta cameramen saliranno a bordo durante le regate e internet sarà parte integrante della comunicazione (su modello di quanto è stato fatto, ad esempio, durante il Vuitton Trophy alla Maddalena, in Sardegna).
Il Challenger e il Defender nomineranno congiuntamente un Regatta Director dell’America’s Cup Race Management, o Acrm, l’organizzazione indipendente che gestirà l’evento. Un modello finanziario per i prossimi Defender che permetterà di mantenere un race management indipendente, consentendo a team e partner di pianificare un coinvolgimento a lungo termine nella competizione.
Si partirà nel 2011 con l’America’s Cup World Series, circuito di pre-regate che si svolgeranno anche nel 2012: per questa serie di team utilizzeranno barche della nuova classe AC45, catamarani più piccoli e tutti uguali (anche per le vele), forniti dall’organizzazione. Passaggio importante per i team che devono “prendere mano” alle novità tecniche, veliche e tecnologiche introdotte con il nuovo Protocollo di regata. Novità che obbligherannno a misurarsi anche con nuove tattiche di regata.
Poi, per la Coppa America 2013, entrerà in scena la nuova classe AC72. “Queste barche hanno un’accelerazione fantastica, sono più flessibili e vanno benissimo per il match race” ha spiegato Russell Coutts. “C’era l’esigenza di rinnovare radicalmente la Coppa America per attrarre anche un pubblico più giovane, e ridurre i costi per i team e per i loro sponsor – ha proseguito Coutts – Abbiamo elaborato il protocollo più equo e paritario della storia di questa competizione che permetterà la partecipazione di molti team, in grado di competere ai massimi livelli per la conquista del Trofeo”. “Noi non siamo avvantaggiati rispetto ad altri team – ha sottolineato Coutts – BMW Oracle ha fatto grandi cose anche con i monoscafi, siamo convinti che con queste nuove regole ci saranno altri team in grado di renderci la vita dura, e questo renderà lo spettacolo ancora più affascinante”.
“Dobbiamo riconoscere che il Defender americano ha mantenuto la parola. L’America’s Cup avrà regole eque e una gestione della regata veramente indipendente” spiega Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone Latino. “A mio parere – continua – questo cambio sarebbe dovuto avvenire anni fa. E vedo le ragioni per cui questo importante sviluppo durerà nel futuro”.
Ora l’attesa è per l’annuncio del Paese e della località che ospiteranno l’America’s Cup 2013 (ma anche quelle delle World Series) che arriverà entro il 31 dicembre di quest’anno. Potrebbe essere, secondo osservatori, in Italia, l’isola della Maddalena con l’eccellente struttura del Porto Arsenale che ha ospitato tra fine maggio e inizio giugno la tappa italiana del Louis Vuitton Trophy con piena soddisfazione dei team sia per il fascino dei campi di regata lungo la costa della Gallura sarda e le isole dell’arcipelago, sia per la nuova grande struttura portuale, con il vantaggio che il pubblico può seguire anche da terra le regate. Ma c’è anche Valencia che ha già in campo strutture ad hoc, anche se il porto non sarebbe adatto ai multiscafi con ali, mentre si sono fatti avanti Portogallo e alcuni Paesi arabi.
da IL GIORNALE
[center]http://www.vip.it/2013-america-cup-con-catamarani/
Noooooooooooooooooooooooo! :incazz2: :incazz2: :incazz2: ci avevano fatto sperare in una Nuova Coppa America ma nella tradizione delle barche!!!
Ora assisteremo a delle corse di cavalli....







Ciprea*- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Località : Lazio
Re: La nuova COPPA AMERICA 2013
Pregi:
-costano di meno
-necessitano di meno equipaggio
-sono decisamente più veloci
Difetti:
-non è Coppa America
Paragone:
-è come xfatto senza Morgan.......manca l'anima
-costano di meno
-necessitano di meno equipaggio
-sono decisamente più veloci
Difetti:
-non è Coppa America
Paragone:
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LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La nuova COPPA AMERICA 2013





Comincero' ad allenarmi ..per le nottate...
America's Cup, Luna Rossa ci sarà
L'annuncio di Prada su Internet
Via libera alla sponsorizzazione
Alla fine Luna Rossa ci sarà. Ai nastri di partenza della prossima edizione dell'America's Cup sarà presente anche l'equipaggio italiano. Il gruppo Prada in un comunicato sul suo sito ha annunciato al mercato azionario la trattativa per la sponsorizzazione del team velico
L'annuncio di Prada su Internet
Via libera alla sponsorizzazione
Alla fine Luna Rossa ci sarà. Ai nastri di partenza della prossima edizione dell'America's Cup sarà presente anche l'equipaggio italiano. Il gruppo Prada in un comunicato sul suo sito ha annunciato al mercato azionario la trattativa per la sponsorizzazione del team velico

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/vela/lstp/425758/

Ciprea*- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: La nuova COPPA AMERICA 2013
ma ....fino al 2013 non fanno nessuna garetta?
Io non mi ricord un tubb ...ho visto solo la fase final de LunaRoss contr l'ammericani che avevano il baffuto niuziland Kajardo me pare si chiamava....levatacce all'alba...tra strambate-virate-tangoni etc etc
non so nemmeno se mi piacerebbero le barchett tennologiche catamarane che devono usare adess....
a mmmmme me piacevano le svelate con le cime de rap da tira giu e tira su per la randaaaaaaa
Ciprè...spiegaci npo'
o magari cerca il link di qualche video...cos' capisco meglio come sono ste barkkette modern..
Io non mi ricord un tubb ...ho visto solo la fase final de LunaRoss contr l'ammericani che avevano il baffuto niuziland Kajardo me pare si chiamava....levatacce all'alba...tra strambate-virate-tangoni etc etc

non so nemmeno se mi piacerebbero le barchett tennologiche catamarane che devono usare adess....
a mmmmme me piacevano le svelate con le cime de rap da tira giu e tira su per la randaaaaaaa
Ciprè...spiegaci npo'

Re: La nuova COPPA AMERICA 2013
Ti parlo a braccio Canta....poi ci informeremo meglio....ci saranno delle gare di avvicinamento di cui, se non ricordo male, 2 a Venezia e una a Napoli e non so se anche alla Maddalena. Credo ci sia anche un trofeo, tipo la Vuitton Cup, ma non ricordo se sia ancora lo stesso sponsor.
Io i catamarani che parteciperanno li ho visti in tv, anche in allenamento e uno si e' anche spaccato per una scuffiata di vento, precisamente l'albero con la vela che e' rigida su questi mostri. Altro fascino la vela classica, con strambate, grinder, fiocco, Bolina ecc ecc....anche i puristi della vela sono contrari a queste " imbarcazioni" per la Coppa America.....ma i sordi....so sordi.....vive le sponso'r...
Io i catamarani che parteciperanno li ho visti in tv, anche in allenamento e uno si e' anche spaccato per una scuffiata di vento, precisamente l'albero con la vela che e' rigida su questi mostri. Altro fascino la vela classica, con strambate, grinder, fiocco, Bolina ecc ecc....anche i puristi della vela sono contrari a queste " imbarcazioni" per la Coppa America.....ma i sordi....so sordi.....vive le sponso'r...





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Re: La nuova COPPA AMERICA 2013
VELA
03/11/2011 - LA NOVITÀ
Luna Rossa-New Zealand,
i vecchi nemici si alleano
Patrizio Bertelli, presidente di Luna Rossa
"Patto" anti-Oracle: catamarano
in comune verso l'America' s Cup
FABIO POZZO
ALICANTE
Potenza della Coppa America: gli avversari di sempre, Luna Rossa e Team New Zealand, stringono un'alleanza anti-Oracle, il team americano detentore del trofeo e dal budget stellare.
Il «patto» è stato annunciato ad Alicante, porto di partenza della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio a tappe che vede impegnato anche il team kiwi (sabato lo start). L'accordo prevede una progettazione comune dei catamarani di 72 piedi (in realtà, pare soltanto il primo dei due previsti) con cui saranno combattute nel 2013 la Louis Vuitton Cup e l'America's Cup.
Il sindacato italiano ha appena lanciato la sfida alla Coppa (con il Circolo della vela Sicilia di Palermo) ed è in ritardo sul progetto rispetto agli altri team di punta (Oracle, Artemis, TNZ), al lavoro da tempo. Con questa alleanza, i neozelandesi travaseranno a Luna Rossa le loro conoscenze, consentendole di colmare il gap. La (prima) barca italiana sarà identica a quella di TNZ, ma sarà costruita in Italia (cantiere Persico di Bergamo), come impone il regolamento del trofeo. Quindi, sarà assemblata con componenti kiwi ad Auckland, dove Luna Rossa aprirà a breve la sua base e comincerà gli allenamenti. «Il patto consentirà a entrambi i team uno sviluppo più rapido ed efficace sia sul piano tecnico sia sportivo» ha detto Bertelli. «Luna Rossa è il team velico straniero più amato e rispettato in Nuova Zelanda. Ci sarà collaborazione a terra e lealtà in mare» promette il presidente di TNZ, l'italiano Matteo De Nora
03/11/2011 - LA NOVITÀ
Luna Rossa-New Zealand,
i vecchi nemici si alleano
Patrizio Bertelli, presidente di Luna Rossa
"Patto" anti-Oracle: catamarano
in comune verso l'America' s Cup
FABIO POZZO
ALICANTE
Potenza della Coppa America: gli avversari di sempre, Luna Rossa e Team New Zealand, stringono un'alleanza anti-Oracle, il team americano detentore del trofeo e dal budget stellare.
Il «patto» è stato annunciato ad Alicante, porto di partenza della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio a tappe che vede impegnato anche il team kiwi (sabato lo start). L'accordo prevede una progettazione comune dei catamarani di 72 piedi (in realtà, pare soltanto il primo dei due previsti) con cui saranno combattute nel 2013 la Louis Vuitton Cup e l'America's Cup.
Il sindacato italiano ha appena lanciato la sfida alla Coppa (con il Circolo della vela Sicilia di Palermo) ed è in ritardo sul progetto rispetto agli altri team di punta (Oracle, Artemis, TNZ), al lavoro da tempo. Con questa alleanza, i neozelandesi travaseranno a Luna Rossa le loro conoscenze, consentendole di colmare il gap. La (prima) barca italiana sarà identica a quella di TNZ, ma sarà costruita in Italia (cantiere Persico di Bergamo), come impone il regolamento del trofeo. Quindi, sarà assemblata con componenti kiwi ad Auckland, dove Luna Rossa aprirà a breve la sua base e comincerà gli allenamenti. «Il patto consentirà a entrambi i team uno sviluppo più rapido ed efficace sia sul piano tecnico sia sportivo» ha detto Bertelli. «Luna Rossa è il team velico straniero più amato e rispettato in Nuova Zelanda. Ci sarà collaborazione a terra e lealtà in mare» promette il presidente di TNZ, l'italiano Matteo De Nora

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/vela/lstp/427836/
Ciprea*- Utente Colonna: 2001-5000 post
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