[MUSICA] Keith Richards, vita dannata

Da VivaMatteo Lun 11 Ott 2010, 16:25

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Keith Richards, vita dannata: sniffai le ceneri di mio padre
In uscita a fine novembre l'esplosiva biografia del chitarrista dei Rolling Stone che racconta anni allucinati, passati a consumare droga (anche con l'amico Lennon) fino ad arrivare a sniffare anche le ceneri del padre

di Libero News

«Io e Lennon strafatti in giro per l'Inghilterra»: comincia così uno dei passi salienti di Life, biografia del chitarrista dei Rolling Stone Keith Richards in uscita a fine novembre. «Cosa abbiamo fatto esattamente in quei tre giorni in giro per l'Inghilterra nè io nè John siamo mai riusciti a ricordarcelo» rivela il trasgressivo rocker in un'intervista concessa al News of the World nella quale ha anticipato alcuni degli aneddoti più interessanti del libro.

«Dovevamo aver fatto uso di qualche sostanza notevolmente allucinogena - ha continuato -. C’era una giovane ragazza con noi, e sicuramente uno chauffeur, perché né io né John eravamo in condizioni di guidare. L’unica cosa che ricordo veramente è che abbiamo preso la mia Bentley blu, poiché la Rolls Royce di Lennon sembrava al momento una scelta troppo vistosa».

E la droga Richards la comperava non senza una pistola per fronteggiare spacciatori ed eventuali rapinatori. «Nel caso, puoi sparare un colpo in mezzo alla fronte. Non fa male. Il sangue schizza dappertutto, ti infili l'arma nelle mutande e te ne vai. E' un sistema eccellente per risolvere i problemi» scrive cinicamente (e, chissà, con una buona dose di humor nero) Richards.

Con la cocaina, Keith ha chiuso solo quattro anni fa, dopo lo spavento di un coagulo di sangue formatosi nel cervello. Ma anche ora, svela, porta sempre con sé un coltello infilato nella cintura dei pantaloni: «Ho imparato a usarlo in Giamaica», dice.

Nella biografia, il chitarrista dei Rolling Stone svela anche un particolare macabro e irriverente della sua vita: «E' vero quel che si dice in giro, ho sniffato le ceneri di mio padre. Ho aperto l'urna e un po' del contenuto è finito sul tavolo: dovevo profanarle raccogliendole con la scopa e buttandole nel cestino della spazzatura? Così me le son sniffate e penso che mio padre mi stia ancora benedicendo. Il resto l'ho sparso ai piedi di una quercia».

Massimo esperto in tossicodipendenza, Richards ha dato consigli anche a Pete Doherty: «Amy Winehouse e Pete - ha scritto - si drogano per le stesse ragioni per cui lo facevo io. A loro ho detto, anche se con Pete non ha fatto molta differenza: se è quel che volete, drogatevi nel tempo libero, ma non fate miscugli di sostanze, altrimenti finite spacciati come milioni d'altri e come troppi dei miei amici».