La diretta di un lieto fine
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Re: La diretta di un lieto fine
Gaufre ha scritto:
- Spoiler:
Se non sbaglio Violeta Parra quella canzone la scrisse proprio poco prima di suicidarsi, vero Mambu?
- Spoiler:
- è una mezza leggenda, l'avevo sentita anch'io e ho controllato.
In realtà la incise circa un anno prima del suicidio.
E' però vero che chi la conobbe è concorde nel raccontare che negli ultimi anni stava davvero male e il suicidio probabilmente se l'è portato nel taschino per un bel po'... anche quando scriveva quel pezzo, credo
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La diretta di un lieto fine
Cantastorie ha scritto:
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dió dos luceros,
Que cuando los habro
Perfecto distingo,
Lo negro del Blanco,
Y en el alto cielo,
Su fondo estrellado,
Y en las multitudes
Al ombre que yo amo
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el oído,
Que en todo su hancho,
Grava noche y dia
Grillos y canarios,
Martillos Turbinas
Ladridos Chubascos
Y la voz tan tierna
Del que estoy amando
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el sonido
Y el abecedario,
Con el las palabras,
Que pienso y declaro
Madre amigo hermano,
Yluz alumbrando,
La ruta del alma
Del que estoy amando
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la marcha
De mis pies cansados,
con ellos anduve,
ciudades y charcos,
Playas y desiertos,
Montañas y llanos
Y la casa tuya,
Tu calle y tu patio
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dio el corazón
Que agita su marco
Cuando miro el fruto
Del cerebro humano,
Cuando miro el bueno
Tan lejos del malo
Cuando miro el fondo
De tus ojos claros
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la risa
Y me ha dado el llanto
Asi yo distingo
Dicha de quebranto
Los dos materiales
que forman mi canto
y el canto de ustedes
que es el mismo canto,
y el canto de todos,
que es mi propio canto
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto
- Spoiler:
Grazie alla Vita
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato due soli, che quando li apro
perfetto distinguo il nero dal bianco
e nell’alto cielo lo sfondo stellato
e in mezzo alla folla l’uomo che io amo
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato l’udito che in tutto il suo raggio
sente notte e giorno urla, tv e radio
silenzio, vetri rotti, risate e pianto
e la voce dolce del mio bene amato
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il suono e il vocabolario
con lui le parole che penso e declamo
madre amica sorella e sole illuminando
e la via dell’anima di chi sto amando
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato i piedi che sto trascinando
con loro ho guardato cittadine e fango
laghi neve deserti monti e mare caldo
e casa tua il tuo vicolo la strada e il parco
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il cuore che agita il suo passo
quando vedo il frutto del pensiero umano
quando vedo il bene, dal male lontano
quando vedo in fondo al tuo sguardo chiaro
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il sorriso e mi ha dato il pianto
così io distinguo bacio da cuore infranto
i 2 materiali che fanno il mio canto
ed il vostro canto che è lo stesso canto
e il canto di tutti che è il mio stesso canto
vamosssssss vamos chilenossssssssss![]()
![]()
![]()
mi ricordavo mentre guardavo le parole di quella strofa che ho messo in grassetto..ma non sapevo l'orgine esatta della canzone..cioè se fosse andina, cilena, pampera....ecco perchè non sapevo se il riferimento era proprio preciso preciso..o deriva solo dal Sonnicchio incombente mio e da ciò che mi ha rimandato in mente vedere il Bene (per una volta cacchien..)...io la sapicchio in italiano come testo
ecco l'ultimo...il Leader :corna: :corna: :corna:
Sapete che questa canzone si cantava...o si canta ancora non so...negli incontri di CL?
Comunque e' cantata anche in ambienti religiosi
Ciprea*- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: La diretta di un lieto fine
mambu ha scritto:Gaufre ha scritto:
- Spoiler:
Se non sbaglio Violeta Parra quella canzone la scrisse proprio poco prima di suicidarsi, vero Mambu?
- Spoiler:
è una mezza leggenda, l'avevo sentita anch'io e ho controllato.
In realtà la incise circa un anno prima del suicidio.
E' però vero che chi la conobbe è concorde nel raccontare che negli ultimi anni stava davvero male e il suicidio probabilmente se l'è portato nel taschino per un bel po'... anche quando scriveva quel pezzo, credo
- Spoiler:
- Grazie Mambu
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: La diretta di un lieto fine
si Ciprea, possibilmente traducevano anche liberamente dal testo originale..possibilissimo sia stata "usata" come vessillo anti-aborto o similare....naturalmente per forzatura.
In realtà quelle parole sono un ringraziamento a cio' che di piccolo o grande ci regala il semplice "stare al mondo" ...che poi questo sia "per grazia di Dio" o meno ...è a seconda dell'interpretazione intento di chi legge
Sul fatto che tra i minatori continui un patto legale di solidarietà ed eguaglianza...spero che DURI....nonchè che Sepulveda (il secondo Rinato) venga accontentato nella sua richiesta di esser considerato un "minatore" con tutta la dignità del caso ...e non una star. Insomma quell'è uscito e ha chiesto alla prima occasione di intervista :"levatevi dalla capa che io diventi altro: jo soy un minero senorrr!!!"
e là mi son venute in mente tutta quella carovana di "nullasapentifà" che affollano le nostre tv da mane a soir....per non parlà di quelli che fanno-farebbero carte false per starci...
Hermanos, vò a cenà, cià
In realtà quelle parole sono un ringraziamento a cio' che di piccolo o grande ci regala il semplice "stare al mondo" ...che poi questo sia "per grazia di Dio" o meno ...è a seconda dell'interpretazione intento di chi legge

Sul fatto che tra i minatori continui un patto legale di solidarietà ed eguaglianza...spero che DURI....nonchè che Sepulveda (il secondo Rinato) venga accontentato nella sua richiesta di esser considerato un "minatore" con tutta la dignità del caso ...e non una star. Insomma quell'è uscito e ha chiesto alla prima occasione di intervista :"levatevi dalla capa che io diventi altro: jo soy un minero senorrr!!!"
e là mi son venute in mente tutta quella carovana di "nullasapentifà" che affollano le nostre tv da mane a soir....per non parlà di quelli che fanno-farebbero carte false per starci...
Hermanos, vò a cenà, cià







Re: La diretta di un lieto fine
Maimeri credo parlasse di questo video vomitevole... vero Maime?
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: La diretta di un lieto fine
cioè usano la tragedia dei cileni per sponsorizzare un programma della rete?
e la buonamici ci ride pure..
in cattività?
esperimento sociologico?
e la buonamici ci ride pure..

in cattività?
esperimento sociologico?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La diretta di un lieto fine
lepidezza ha scritto:cioè usano la tragedia dei cileni per sponsorizzare un programma della rete?
e la buonamici ci ride pure..![]()
in cattività?
esperimento sociologico?
Mi stupisci che ti stupisci Lepi......è la nostra itaglia del miracolo economico.
Intanto in Inghilterra stanno stoppando Murdocche....
"...perchè non si verifichi il caso di un berlusconi inglese..."
Adesso scusate pausa.
Pubblicità.

LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La diretta di un lieto fine
Gaufre ha scritto:Maimeri credo parlasse di questo video vomitevole... vero Maime?
ma stanno scherzando vero?








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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: La diretta di un lieto fine
“Ora non trattateci come artisti famosi: io voglio essere trattato come Mario Antonio Sepulveda, lavoratore, minatore. E i dirigenti devono fornire i mezzi per cambiare le condizioni di lavoro: così non si può andare avanti ”
Solo paragonare l'esperienza di persone che per lavoro hanno rischiato di restar sepolti a centinaia di metri sotto terra, persone che per 18 gg. non hanno avuto alcun contatto con i "vivi" fuori...
persone che hanno tenuto nervi saldi e non sono usciti di senno...e si sono razionati cibo..e hanno mantenuto uno spirito di gruppo che probab. ha aiutato a salvarsi ...
è INDECENTE.
Non c'è alcuna parentela tra le due cose, nulla di umanamente comparabile.
Saluts.
Solo paragonare l'esperienza di persone che per lavoro hanno rischiato di restar sepolti a centinaia di metri sotto terra, persone che per 18 gg. non hanno avuto alcun contatto con i "vivi" fuori...
persone che hanno tenuto nervi saldi e non sono usciti di senno...e si sono razionati cibo..e hanno mantenuto uno spirito di gruppo che probab. ha aiutato a salvarsi ...
è INDECENTE.
Non c'è alcuna parentela tra le due cose, nulla di umanamente comparabile.
Saluts.
Re: La diretta di un lieto fine
che schifo! sono oltre ogni limite di decenza, buon senso e buon gusto................semplicemente una vergogna.
Vale82- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La diretta di un lieto fine
Basta, non compro più l'olio della famiglia della Cesara. Sono seria.
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Re: La diretta di un lieto fine
e ovviamente la richiesta perchè sia potenziata la SICUREZZA sul lavoro.....che costa...e non solo in Miniera è la MONETA che Sepulveda Minatore pretende.....
altro che Copertine, ospitate, dirette tv e pagliacciatas simili.
No, non c'è paragone.

altro che Copertine, ospitate, dirette tv e pagliacciatas simili.
No, non c'è paragone.
Re: La diretta di un lieto fine
Comunque è vero che il primo esperimento di una cosa tipo Grande Fratello, quello da cui De Mol prese spunto, era un esperimento sociologico volto a sondare in ambiente protetto le reazioni di persone isolate dal resto del mondo... specie in previsione di viaggi spaziali o cose simili. Infatti così ce lo presentarono all'inizio e il GF1 fu così, in parte. Poi la gente ha capito quali erano le strategie vincenti e non è più stato lo stesso...
Cavoli, non riesco a trovare notizia dell'esperimento che ispirò De Mol per il format...
Cavoli, non riesco a trovare notizia dell'esperimento che ispirò De Mol per il format...
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Re: La diretta di un lieto fine
si...erano studi sul comportamento e interazione umana in casi di convivenza forzata e isolata dal mondo esterno..
il Gf a questo aggiunge due elementi "fuorvianti" rispetto a quello :
1 - le riprese televisive 24 su 24
2 - l'esigenza di "conquistare consensi nel pubblico che col voto determina Chi sopravvive là"
3 - il "Premio finale" a cui ambire
Ossia c'è uno stravolgimento degli elementi-base che regolano il comportamento umano in piccoli gruppi...l'autenticità se ne va a quel paese e come in guerra...la prima cosa che salta è la Verità.
paragonare quel fatto VERO con una PANTOMIMA è semplicemente mistificante, una specie di sacrilegio per come la intendo io.
il Gf a questo aggiunge due elementi "fuorvianti" rispetto a quello :
1 - le riprese televisive 24 su 24
2 - l'esigenza di "conquistare consensi nel pubblico che col voto determina Chi sopravvive là"
3 - il "Premio finale" a cui ambire
Ossia c'è uno stravolgimento degli elementi-base che regolano il comportamento umano in piccoli gruppi...l'autenticità se ne va a quel paese e come in guerra...la prima cosa che salta è la Verità.
paragonare quel fatto VERO con una PANTOMIMA è semplicemente mistificante, una specie di sacrilegio per come la intendo io.
Re: La diretta di un lieto fine
Violatrix ha scritto:Comunque è vero che il primo esperimento di una cosa tipo Grande Fratello, quello da cui De Mol prese spunto, era un esperimento sociologico volto a sondare in ambiente protetto le reazioni di persone isolate dal resto del mondo... specie in previsione di viaggi spaziali o cose simili. Infatti così ce lo presentarono all'inizio e il GF1 fu così, in parte. Poi la gente ha capito quali erano le strategie vincenti e non è più stato lo stesso...
Cavoli, non riesco a trovare notizia dell'esperimento che ispirò De Mol per il format...
Bea...questo?
L’idea, ha fruttato a John de Mol $1,400,000,000.00 (utile netto) per la vendita della sua società, la Endemol, alla società spagnola Telefonica.
Dall’ispirazione, scaturita dall’osservazione di un gruppo di persone rinchiuse in una cupola di vetro in un deserto, l’olandese John de Mol concepì il Grande Fratello.
In particolare, la scintilla da cui nasce l’idea è con la lettura di un articolo su una rivista scientifica, che considerava la costruzione di una cupola in vetro, dentro la quale collocare 8 persone per due anni per studiare il comportamento.
Questa storia, costituisce un grande esempio tangibile della rilevanza della creatività, per il lavoro, per intraprendere attività in proprio, per la propria vita.
E’ colui, che ha inventato il format televisivo, a cui tanti attribuiscono un cambiamento epocale della tv.
In seguito, anche all’apparizione su una tv privata, per il grande successo di pubblico ottenuto, fu acquistato dalle tv più importanti al mondo, in ben 45 Paesi, compresa l’Italia.
Nella società postmoderna, un ruolo chiave lo ricoprono le esperienze di vita, la genialità di John de Mol, con la sua intuizione, ha soddisfatto un bisogno, un tipo di domanda.
Per dovere di cronaca, bisogna porre nel giusto risalto che sono state espresse una serie di critiche motivate a questo tipo di trasmissioni.
Questo show, rappresenta caratteristiche di vita reale, in parte uno specchio della società. Il Grande Fratello, per certi versi è un laboratorio, in pratica indica il resto del mondo.
A tratti inumano, un mondo per personaggi senza scrupoli, in netto contrasto con la questione morale,…con profonde conseguenze sulla personalità,…
Di positivo, che può indurre alla riflessione, in special modo di quanto riduttiva possa essere l’esistenza, se vissuta in una determinata maniera.
Tante Persone, possono riuscire a prendere coscienza, di vivere in un mondo dove al momento la libertà, la democrazia sono solo illusioni ed agire per cambiare in meglio!
http://www.giovannivolpe.it/john-de-mol-e-lintuizione-del-grande-fratello/
Ciprea*- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: La diretta di un lieto fine
"Ecco alcune curiosità legate al salvataggio dei minatori cileni.
La storia più cliccata di queste ore è quella di Jonny Barrio, uno dei minatori, protagonista di un pericoloso triangolo. Mentre lui era intrappolatio sottoterra sua moglie ha scoperto che l'uomo aveva un'amante. E l'ha scoperto mentre era in ansia per la sorte di suo marito: anche l'amante, saputa la notizia, si era precipitata alla miniera per sapere cosa sarebbe successo. Le due donne si sono incontrate ed è stato il ''patatrack' per il amtrimonio di Barrio. La moglie non ne ha voluto sapere, e ad abbracciarlo nel giorno del salvataggio lei non c'era. C'era invece l'amante..."
FONTE
La storia più cliccata di queste ore è quella di Jonny Barrio, uno dei minatori, protagonista di un pericoloso triangolo. Mentre lui era intrappolatio sottoterra sua moglie ha scoperto che l'uomo aveva un'amante. E l'ha scoperto mentre era in ansia per la sorte di suo marito: anche l'amante, saputa la notizia, si era precipitata alla miniera per sapere cosa sarebbe successo. Le due donne si sono incontrate ed è stato il ''patatrack' per il amtrimonio di Barrio. La moglie non ne ha voluto sapere, e ad abbracciarlo nel giorno del salvataggio lei non c'era. C'era invece l'amante..."
FONTE

mariele4ever- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: La diretta di un lieto fine
mariele4ever ha scritto:"Ecco alcune curiosità legate al salvataggio dei minatori cileni.
La storia più cliccata di queste ore è quella di Jonny Barrio, uno dei minatori, protagonista di un pericoloso triangolo. Mentre lui era intrappolatio sottoterra sua moglie ha scoperto che l'uomo aveva un'amante. E l'ha scoperto mentre era in ansia per la sorte di suo marito: anche l'amante, saputa la notizia, si era precipitata alla miniera per sapere cosa sarebbe successo. Le due donne si sono incontrate ed è stato il ''patatrack' per il amtrimonio di Barrio. La moglie non ne ha voluto sapere, e ad abbracciarlo nel giorno del salvataggio lei non c'era. C'era invece l'amante..."
FONTE![]()
da qui si evince che


.........almeno la poteva scegliere bona

LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La diretta di un lieto fine
Ciprea* ha scritto:Violatrix ha scritto:Comunque è vero che il primo esperimento di una cosa tipo Grande Fratello, quello da cui De Mol prese spunto, era un esperimento sociologico volto a sondare in ambiente protetto le reazioni di persone isolate dal resto del mondo... specie in previsione di viaggi spaziali o cose simili. Infatti così ce lo presentarono all'inizio e il GF1 fu così, in parte. Poi la gente ha capito quali erano le strategie vincenti e non è più stato lo stesso...
Cavoli, non riesco a trovare notizia dell'esperimento che ispirò De Mol per il format...
Bea...questo?
L’idea, ha fruttato a John de Mol $1,400,000,000.00 (utile netto) per la vendita della sua società, la Endemol, alla società spagnola Telefonica.
Dall’ispirazione, scaturita dall’osservazione di un gruppo di persone rinchiuse in una cupola di vetro in un deserto, l’olandese John de Mol concepì il Grande Fratello.
In particolare, la scintilla da cui nasce l’idea è con la lettura di un articolo su una rivista scientifica, che considerava la costruzione di una cupola in vetro, dentro la quale collocare 8 persone per due anni per studiare il comportamento.
Questa storia, costituisce un grande esempio tangibile della rilevanza della creatività, per il lavoro, per intraprendere attività in proprio, per la propria vita.
E’ colui, che ha inventato il format televisivo, a cui tanti attribuiscono un cambiamento epocale della tv.
In seguito, anche all’apparizione su una tv privata, per il grande successo di pubblico ottenuto, fu acquistato dalle tv più importanti al mondo, in ben 45 Paesi, compresa l’Italia.
Nella società postmoderna, un ruolo chiave lo ricoprono le esperienze di vita, la genialità di John de Mol, con la sua intuizione, ha soddisfatto un bisogno, un tipo di domanda.
Per dovere di cronaca, bisogna porre nel giusto risalto che sono state espresse una serie di critiche motivate a questo tipo di trasmissioni.
Questo show, rappresenta caratteristiche di vita reale, in parte uno specchio della società. Il Grande Fratello, per certi versi è un laboratorio, in pratica indica il resto del mondo.
A tratti inumano, un mondo per personaggi senza scrupoli, in netto contrasto con la questione morale,…con profonde conseguenze sulla personalità,…
Di positivo, che può indurre alla riflessione, in special modo di quanto riduttiva possa essere l’esistenza, se vissuta in una determinata maniera.
Tante Persone, possono riuscire a prendere coscienza, di vivere in un mondo dove al momento la libertà, la democrazia sono solo illusioni ed agire per cambiare in meglio!
http://www.giovannivolpe.it/john-de-mol-e-lintuizione-del-grande-fratello/
Sì, questo Ciprea. Grazie!

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Re: La diretta di un lieto fine
L'autospot del tg5 è ridicolo, ma penso che il parallelo con GF e simili l'abbiano fatto anche i massmediologi. La similitudine è nel come la tivù racconta le cose; appassionare costruendo l'evento (l'uscita dalla casa del Gf... sai che pathos!
ma io si sa che sono snobbe, mentre per molti funziona)
Quando poi l'evento lo da la realtà, la tivù lo racconta nello stesso modo sperimentato efficace per mille eventi costruiti

Quando poi l'evento lo da la realtà, la tivù lo racconta nello stesso modo sperimentato efficace per mille eventi costruiti
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La diretta di un lieto fine
LucyGordon ha scritto:
.........almeno la poteva scegliere bona
almeno ha

se ci fosse stata la moglie sarebbero state...



piedonex- Admin Piedonex
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Re: La diretta di un lieto fine
http://www.acateweb.it/public/archivio-notizie/56-dr-alfredo-di-bennardo/4221-acate-il-crollo-della-miniera-cilena-di-san-jose-riflessioni-tecniche-sullavvenimento-di-alfredo-di-bennardo.html Il crollo della miniera cilena di San Josè. Il parere del geologo Alfredo Di Bennardo | ![]() | ![]() | ![]() |
Domenica 17 Ottobre 2010 18:00 |
![]() La storia a lieto fine del crollo della miniera di San Josè in Cile ha commosso e fatto gioire un’intera nazione ed il mondo intero. Il crollo, avvenuto nel lontano 5 agosto, ha bloccato 33 minatori ad oltre 700 metri di profondità nelle viscere della terra. Conosciamo tutti l’epilogo positivo della vicenda dopo circa 70 giorni, per l’elevato rilievo mediatico che ha avuto l’avvenimento. Archiviate le forti emozioni per il ritrovamento e salvataggio dei 33, vediamo di esaminare dal punto visto tecnico cosa è successo, come si è effettuato il recupero e se si possono individuare responsabilità, con tutti i limiti di un “esame a distanza”. Il Cile è il primo produttore mondiale di rame, il 30 % circa del suo P.I.L. è dovuto alle esportazioni di questo metallo. Numerosissime sono quindi le miniere di rame in territorio cileno, unitamente ad altre miniere di metalli come oro, ferro e argento. Proprio all’estrazione di rame ed oro si stavano dedicando i 33 minatori rimasti sepolti nella miniera di San Josè, di proprietà della ditta San Esteban. Cosa è successo?Occorre premettere che le miniere cilene si trovano in terreni di tipo vulcanico con grosse fatturazioni; proprio all’interno di queste grosse spaccature si formano i filoni di rame ed oro. In effetti non tutti i vulcani sono associabili a depositi di questi metalli, ma solamente alcuni. Perché avviene questo? Uno studio recente di una nota università canadese ha rilevato che i vulcani più ricchi in oro e rame si trovano dove la crosta oceanica viene spinta sotto a un vulcano dalla tettonica a zolle; ha quindi il tempo per iniziare a fondere e rilasciare questi metalli, che formano depositi (filoni) abbastanza vicini alla superficie da essere sfruttati minerariamente. La particolare ricchezza in rame del Cile fa capire come in questo stato ci siano condizioni favorevoli al fenomeno: vulcanismo, crosta oceanica sospinta sotto a edifici vulcanici, tempo geologico di formazione dei filoni metalliferi, fratturazione spinta. I terreni, anche se vulcanici, non sono quindi molto compatti in quanto estremamente fratturati da una tettonica molto forte. Ecco perché è avvenuto il crollo: le gallerie e le miniere si sviluppano infatti, in area cilena, in un sottosuolo estremamente indebolito dalla tettonica agente. ![]() Come si è sviluppato il recupero?Il rifugio dei 33 minatori è individuabile a circa 750 m di profondità, il punto di collasso del condotto a circa 650 m dalla superficie. Non immaginate però una galleria verticale di escavazione, piuttosto una linea a zig-zag molto variabile in funzione della durezza del sottosuolo incontrato e dalla convenienza di estrazione mineraria. Individuati i minatori, dopo 17 giorni dal crollo, si è innanzitutto provveduto a scavare tramite trivella una pozzo inclinato di circa 15° sulla verticale, dal diametro di circa 20-30 cm, in modo da poter comunicare e fornire ai malcapitati scorte, materiale di prima necessità. ![]() Alfredo Di Bennardo |
Re: La diretta di un lieto fine
http://www.unimondo.org/Guide/Economia/Lavoro/Cile-fare-luce-sulle-responsabilita-per-il-crollo-della-miniera
Lavoro
Cile: fare luce sulle responsabilità per il crollo della miniera

La miniera di San Josè
Lavoro
Cile: fare luce sulle responsabilità per il crollo della miniera

La miniera di San Josè
Il crollo della miniera cilena di San Josè che lo scorso 5 agosto ha intrappolato 33 minatori a 700 metri di profondità poteva essere evitato. “La localizzazione dei lavoratori poteva essere fatta molto prima”: queste le prime affermazioni della Commissione parlamentare
che sta investigando sull'accaduto. Dopo la commozione e la gioia per
il ritrovamento dei minatori avvenuta a 17 giorni dal crollo della zona
dove stavano lavorando è ora di accertare le responsabilità e
soprattutto prendere le giuste misure affinché fatti del genere non si
verifichino più.Il Cile è il primo produttore mondiale di rame,
circa il 30% del suo Pil è dovuto proprio alle esportazioni di questo
metallo, ma numerosissime sono anche le miniere di oro, argento e ferro.
Proprio alle estrazioni di rame e oro si stavano dedicando i 33
minatori sepolti nella miniera di San Josè, di proprietà della San
Esteban nella regione di Atacama.Archiviate le forti emozioni per
il ritrovamento dei 33 e in attesa di poter presto riabbracciare i
propri cari, i familiari dei sepolti vivi ora chiedono alle autorità di fare luce sulle responsabilità del crollo:
“per noi questo non è un incidente, noi lo consideriamo un crimine. Non
sono state garantite le misure di sicurezza. Ho parlato con uno dei
portavoce dell'impresa e mi hanno detto che c'era un accesso per uscire,
però non c'erano le scale perché l'impresa non le ha costruite” ha
dichiarato la figlia di uno dei minatori intrappolati.Sono
pesanti le denunce dei parenti dei minatori, secondo questi ultimi
Alejandro Bohn y Marcelo Kemeny, proprietari della società San Esteban,
erano consapevoli che il sito non aveva tutte le carte in regola,
sopratutto per quanto riguarda le condizioni di sicurezza dei
lavoratori, ma hanno ripreso l'attività estrattiva senza tenere conto
dei rischi che potevano correre i minatori.In realtà la compagnia non è nuova a fatti del genere, negli ultimi anni è stata sanzionata 42 volte
proprio a causa di numerosi incidenti che si sono verificati sul
lavoro. Javier Castillo, segretario del sindacato della San Esteban, ha
reso noto che già nel 2003 i lavoratori presentarono davanti al
tribunale la richiesta di maggiore protezione delle loro condizioni di
lavoro nella miniera di San José, ma all'epoca nessuno fece nulla. Ha
ricordato anche che negli ultimi anni sono morti tre minatori sul
lavoro. Solo nel 2007 la miniera era stata chiusa per le cattive
condizioni geologiche e nel 2008 i vertici dell'azienda furono accusati
di omicidio colposo per la morte di uno dei loro lavoratori e per
questo condannati a pagare un risarcimento alla famiglia del minatore.Difficile
stabilire cifre ufficiali ma i sindacati parlano di oltre 30 morti sul
lavoro nel settore minerario dall'inizio del 2010. Secondo loro a molte
imprese risulta più economico pagare una eventuale multa per non
attenersi alle regole di sicurezza che investire per migliorare le
condizioni di lavoro dei minatori. Altra triste realtà è che l'organismo incaricato di fare gli accertamenti non ha abbastanza risorse umane per effettuare i controlli
né risorse tecniche per garantire un buon lavoro. Per poter vigilare
sulle condizioni di sicurezza di circa un migliaio di siti minerari
presenti nella sola regione di Atacama, il Servizio nazionale di Geologia e Miniera Sernageomin
ha a disposizione solo due ispettori se a questo si aggiunge una lunga
tradizione di permessi e concessioni facili sopratutto alle grandi
imprese si capisce come possano accadere incidenti come quello di San
Josè. E a dimostrarlo nel caso specifico sono i continui rimpalli di
responsabilità tra proprietari della concessione mineraria e gli
organismi del governo preposti ai controlli.Difficile accertare
di chi siano le mancanze maggiori per l'accaduto. Certo è che anche il
Servizio Nazionale di Geologia e Miniera del Cile non è esente da
responsabilità dato che è stato l'organismo che nel 2008 ha
ufficialmente autorizzato la riapertura del giacimento, nonostante
avesse le informazioni riguardo a tutti gli incidenti precedenti che ne
avevano determinato la chiusura.“Il personale del Sernageomin ha
ispezionato la miniera dall'alto verso il basso e dal basso verso
l'alto. Dopodiché autorizzò la ripresa della operazioni nella mina di
rame e oro” ha dichiarato uno dei due proprietari della San Esteban
durante la sua comparizione davanti alla Commissione parlamentare che
investiga sulle cause dell'accaduto.L'avvocato che rappresenta i lavoratori della miniera di San José, Remberto Valdés, ha annunciato che presenterà la prima denuncia
contro i proprietari del giacimento e contro i responsabili del
Sernageomin. Valdes ha spiegato alla stampa che i proprietari della
miniera San Esteban saranno accusati di lesioni e i funzionari del
Servizio Nazionale di prevaricazione per aver firmato un'autorizzazione
che ha permesso la riapertura della miniera di San Josè, chiusa nel
2007: “il nostro lavoro sarà quello di fare luce sull'intera vicenda e
il Cile merita chiarezza” ha detto Valdes.Pochi giorni fa il deputato Lautaro Carmona, ha reso pubblica una risoluzione del
28 luglio scorso, firmata dal Segretatio Regionale del Ministero della
Salute di Atacama Raúl Martínez Guzmán nella quale si autorizza l'ultima
delle riaperture della miniera, chiusa per qualche giorno dopo l'ultimo
incidente avvenuto ai primi di luglio e che costò l'amputazione di una
gamba a un minatore.Secondo Carmona “questi fatti dimostrano
chiaramente che questo incidente poteva essere evitato, così come
potevano essere accelerati i tempi di localizzazione dei minatori, ma
non è stato possibile per la cattiva gestione della miniera da parte
della società”. L'azienda San Esteban fornì delle mappe non esatte alle autorità e con notevoli ritardi rispetto all'emergenza, ora è sull'orlo del fallimento e ha dichiarato di non poter pagare neppure le spese per i lavori di recupero dei 33 minatori.Secondo Juan Luis Ossa,
responsabile del nuovo Comitato Speciale sulle norme di sicurezza nel
settore minerario in Cile il prezzo alto del rame ha favorito la
riapertura di molte miniere considerate insicure, aumentando le
probabilità di incidenti come quello di San Josè: “ Molte miniere
chiudono quando il prezzo del rame si abbassa, però quando torna a
salire si riaprono nelle stesse condizioni in cui si trovano, senza
nessun tipo di manutenzione. E' nostra responsabilità evitare che
incidenti come quello di San Josè si verifichino. I lavoratori meritano
la nostra attenzione e abbiamo bisogno di creare un sistema adeguato che
possa proteggerli” ha dichiarato Ossa. Il Comitato di cui è alla guida
avrà 90 giorni per analizzare le norme vigenti ed elaborare delle
raccomandazioni su quello che c'è da fare per migliorare le condizioni
di sicurezza nel settore minerario.Il Presidente cileno Sebastián
Piñera, aveva annunciato lo scorso 23 agosto che tutti i responsabili
dell'incidente saranno puniti. “Sanzioneremo tutti quelli che hanno
avuto responsabilità in questo incidente, tanto dal punto di vista
civile che dal punto di vista penale”.Ma le dichiarazioni del
Presidente e i comitati speciali non sono più sufficienti, ora i
sindacati chiedono ai leader politici del paese di affrontare seriamente
il problema della sicurezza dei lavoratori: “abbiamo applaudito il
governo quando si è impegnato nella ricerca dei nostri compagni”, ha
dichiarato Nestor Jorquera presidente del sindacato dei minatori
CONFEMIN. “Siamo rimasti uniti perché volevamo capire la situazione.
Dopo aver saputo che sono vivi, dobbiamo dire basta a tutti questi
abusi”.Ratificare la Convenzione n. 176 sulla Sicurezza e la Salute in miniera dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
sarebbe secondo i sindacalisti un forte segnale per mostrare che
l’interesse espresso in questi giorni dal governo circa il miglioramento
delle condizioni dei lavoratori sia reale. Elvira Corona (inviata di Unimondo)
che sta investigando sull'accaduto. Dopo la commozione e la gioia per
il ritrovamento dei minatori avvenuta a 17 giorni dal crollo della zona
dove stavano lavorando è ora di accertare le responsabilità e
soprattutto prendere le giuste misure affinché fatti del genere non si
verifichino più.Il Cile è il primo produttore mondiale di rame,
circa il 30% del suo Pil è dovuto proprio alle esportazioni di questo
metallo, ma numerosissime sono anche le miniere di oro, argento e ferro.
Proprio alle estrazioni di rame e oro si stavano dedicando i 33
minatori sepolti nella miniera di San Josè, di proprietà della San
Esteban nella regione di Atacama.Archiviate le forti emozioni per
il ritrovamento dei 33 e in attesa di poter presto riabbracciare i
propri cari, i familiari dei sepolti vivi ora chiedono alle autorità di fare luce sulle responsabilità del crollo:
“per noi questo non è un incidente, noi lo consideriamo un crimine. Non
sono state garantite le misure di sicurezza. Ho parlato con uno dei
portavoce dell'impresa e mi hanno detto che c'era un accesso per uscire,
però non c'erano le scale perché l'impresa non le ha costruite” ha
dichiarato la figlia di uno dei minatori intrappolati.Sono
pesanti le denunce dei parenti dei minatori, secondo questi ultimi
Alejandro Bohn y Marcelo Kemeny, proprietari della società San Esteban,
erano consapevoli che il sito non aveva tutte le carte in regola,
sopratutto per quanto riguarda le condizioni di sicurezza dei
lavoratori, ma hanno ripreso l'attività estrattiva senza tenere conto
dei rischi che potevano correre i minatori.In realtà la compagnia non è nuova a fatti del genere, negli ultimi anni è stata sanzionata 42 volte
proprio a causa di numerosi incidenti che si sono verificati sul
lavoro. Javier Castillo, segretario del sindacato della San Esteban, ha
reso noto che già nel 2003 i lavoratori presentarono davanti al
tribunale la richiesta di maggiore protezione delle loro condizioni di
lavoro nella miniera di San José, ma all'epoca nessuno fece nulla. Ha
ricordato anche che negli ultimi anni sono morti tre minatori sul
lavoro. Solo nel 2007 la miniera era stata chiusa per le cattive
condizioni geologiche e nel 2008 i vertici dell'azienda furono accusati
di omicidio colposo per la morte di uno dei loro lavoratori e per
questo condannati a pagare un risarcimento alla famiglia del minatore.Difficile
stabilire cifre ufficiali ma i sindacati parlano di oltre 30 morti sul
lavoro nel settore minerario dall'inizio del 2010. Secondo loro a molte
imprese risulta più economico pagare una eventuale multa per non
attenersi alle regole di sicurezza che investire per migliorare le
condizioni di lavoro dei minatori. Altra triste realtà è che l'organismo incaricato di fare gli accertamenti non ha abbastanza risorse umane per effettuare i controlli
né risorse tecniche per garantire un buon lavoro. Per poter vigilare
sulle condizioni di sicurezza di circa un migliaio di siti minerari
presenti nella sola regione di Atacama, il Servizio nazionale di Geologia e Miniera Sernageomin
ha a disposizione solo due ispettori se a questo si aggiunge una lunga
tradizione di permessi e concessioni facili sopratutto alle grandi
imprese si capisce come possano accadere incidenti come quello di San
Josè. E a dimostrarlo nel caso specifico sono i continui rimpalli di
responsabilità tra proprietari della concessione mineraria e gli
organismi del governo preposti ai controlli.Difficile accertare
di chi siano le mancanze maggiori per l'accaduto. Certo è che anche il
Servizio Nazionale di Geologia e Miniera del Cile non è esente da
responsabilità dato che è stato l'organismo che nel 2008 ha
ufficialmente autorizzato la riapertura del giacimento, nonostante
avesse le informazioni riguardo a tutti gli incidenti precedenti che ne
avevano determinato la chiusura.“Il personale del Sernageomin ha
ispezionato la miniera dall'alto verso il basso e dal basso verso
l'alto. Dopodiché autorizzò la ripresa della operazioni nella mina di
rame e oro” ha dichiarato uno dei due proprietari della San Esteban
durante la sua comparizione davanti alla Commissione parlamentare che
investiga sulle cause dell'accaduto.L'avvocato che rappresenta i lavoratori della miniera di San José, Remberto Valdés, ha annunciato che presenterà la prima denuncia
contro i proprietari del giacimento e contro i responsabili del
Sernageomin. Valdes ha spiegato alla stampa che i proprietari della
miniera San Esteban saranno accusati di lesioni e i funzionari del
Servizio Nazionale di prevaricazione per aver firmato un'autorizzazione
che ha permesso la riapertura della miniera di San Josè, chiusa nel
2007: “il nostro lavoro sarà quello di fare luce sull'intera vicenda e
il Cile merita chiarezza” ha detto Valdes.Pochi giorni fa il deputato Lautaro Carmona, ha reso pubblica una risoluzione del
28 luglio scorso, firmata dal Segretatio Regionale del Ministero della
Salute di Atacama Raúl Martínez Guzmán nella quale si autorizza l'ultima
delle riaperture della miniera, chiusa per qualche giorno dopo l'ultimo
incidente avvenuto ai primi di luglio e che costò l'amputazione di una
gamba a un minatore.Secondo Carmona “questi fatti dimostrano
chiaramente che questo incidente poteva essere evitato, così come
potevano essere accelerati i tempi di localizzazione dei minatori, ma
non è stato possibile per la cattiva gestione della miniera da parte
della società”. L'azienda San Esteban fornì delle mappe non esatte alle autorità e con notevoli ritardi rispetto all'emergenza, ora è sull'orlo del fallimento e ha dichiarato di non poter pagare neppure le spese per i lavori di recupero dei 33 minatori.Secondo Juan Luis Ossa,
responsabile del nuovo Comitato Speciale sulle norme di sicurezza nel
settore minerario in Cile il prezzo alto del rame ha favorito la
riapertura di molte miniere considerate insicure, aumentando le
probabilità di incidenti come quello di San Josè: “ Molte miniere
chiudono quando il prezzo del rame si abbassa, però quando torna a
salire si riaprono nelle stesse condizioni in cui si trovano, senza
nessun tipo di manutenzione. E' nostra responsabilità evitare che
incidenti come quello di San Josè si verifichino. I lavoratori meritano
la nostra attenzione e abbiamo bisogno di creare un sistema adeguato che
possa proteggerli” ha dichiarato Ossa. Il Comitato di cui è alla guida
avrà 90 giorni per analizzare le norme vigenti ed elaborare delle
raccomandazioni su quello che c'è da fare per migliorare le condizioni
di sicurezza nel settore minerario.Il Presidente cileno Sebastián
Piñera, aveva annunciato lo scorso 23 agosto che tutti i responsabili
dell'incidente saranno puniti. “Sanzioneremo tutti quelli che hanno
avuto responsabilità in questo incidente, tanto dal punto di vista
civile che dal punto di vista penale”.Ma le dichiarazioni del
Presidente e i comitati speciali non sono più sufficienti, ora i
sindacati chiedono ai leader politici del paese di affrontare seriamente
il problema della sicurezza dei lavoratori: “abbiamo applaudito il
governo quando si è impegnato nella ricerca dei nostri compagni”, ha
dichiarato Nestor Jorquera presidente del sindacato dei minatori
CONFEMIN. “Siamo rimasti uniti perché volevamo capire la situazione.
Dopo aver saputo che sono vivi, dobbiamo dire basta a tutti questi
abusi”.Ratificare la Convenzione n. 176 sulla Sicurezza e la Salute in miniera dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
sarebbe secondo i sindacalisti un forte segnale per mostrare che
l’interesse espresso in questi giorni dal governo circa il miglioramento
delle condizioni dei lavoratori sia reale. Elvira Corona (inviata di Unimondo)
Re: La diretta di un lieto fine
Anche in Italia è crollata una miniera
33 minatori sono rimasti intrappolati in una miniera italiana :
1° giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul posto.
2° giorno: da Bruno Vespa plastico della miniera, con Barbara Palombelli, Belen e Lele Mora.
3° giorno: prime... difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità: BERLUSCONI: colpa dei comunisti; DI PIETRO: colpa del conflitto d'interessi; BERSANI: ... ma cosa ... è successo? BOSSI: sono tutti terroni, lasciateli la'; CAPEZZONE: non è una tragedia è una grande opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier; FINI: mio cognato non c'entra.
4° giorno: TOTTI: dedicherò un gol a tutti i minatori.
5° giorno IL PAPA: "faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono vicini al tiavolo!!"
6° giorno: cala l'audience, una finestra in Chi l'ha visto e da Barbara D'urso che intervista i figli dei minatori: "dimmi, ti manca papà?'"
dal 7° al 30esimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che viene nominato così capo mondiale della protezione civile.
Dopo un mese, i minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le mani. Un anno dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati per danneggiamento del sito minerario. ".
Dimenticavo un particolare:
2 anni dopo la Rai produce la fiction sui minatori. Protagonista Beppe Fiorello.



Scusate buona digestione....io ho preso una zuppa inglese e mi è riamasta sullo stomaco.
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Re: La diretta di un lieto fine
Cile, donne protestano in miniera
In 33 scese a 500 metri di profondità
Un gruppo di 33 donne è sceso in fondo a una miniera in disuso del Cile minacciando uno sciopero della fame sottoterra per difendere il lavoro nelle zone colpite dal sisma e dallo tsunami di febbraio. Le donne, 33 come i minatori prigionieri per due mesi a San Josè, sono a 500 metri di profondità nel sito chiamato "Chiflon del diablo" (Spiffero del diavolo), una vecchia miniera di carbone dismessa negli anni Novanta e trasformata in sito turistico.
Per cercare di attirare maggiormente l'attenzione sulla propria causa, il gruppo di donne, che afferma di rappresentare oltre 12mila abitanti del centro-sud del Paese, ha scelto il numero 33 ispirandosi ai 33 minatori rimasti bloccati nel fondo della miniera di San Josè per oltre due mesi. "Abbiamo provato anche in altri modi, ma il governo non ci ha ascoltato, costringendoci a queste azioni di forza", ha spiegato la portavoce del gruppo, Brigida Lara.
Il terremoto e lo tsunami del 27 febbraio in Cile hanno devastato parte delle città costiere del centro-sud del Paese, causando 521 morti e 56 dispersi, con danni stimati per circa 22 miliardi di euro.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo496045.shtml[i]
In 33 scese a 500 metri di profondità
Un gruppo di 33 donne è sceso in fondo a una miniera in disuso del Cile minacciando uno sciopero della fame sottoterra per difendere il lavoro nelle zone colpite dal sisma e dallo tsunami di febbraio. Le donne, 33 come i minatori prigionieri per due mesi a San Josè, sono a 500 metri di profondità nel sito chiamato "Chiflon del diablo" (Spiffero del diavolo), una vecchia miniera di carbone dismessa negli anni Novanta e trasformata in sito turistico.
Per cercare di attirare maggiormente l'attenzione sulla propria causa, il gruppo di donne, che afferma di rappresentare oltre 12mila abitanti del centro-sud del Paese, ha scelto il numero 33 ispirandosi ai 33 minatori rimasti bloccati nel fondo della miniera di San Josè per oltre due mesi. "Abbiamo provato anche in altri modi, ma il governo non ci ha ascoltato, costringendoci a queste azioni di forza", ha spiegato la portavoce del gruppo, Brigida Lara.
Il terremoto e lo tsunami del 27 febbraio in Cile hanno devastato parte delle città costiere del centro-sud del Paese, causando 521 morti e 56 dispersi, con danni stimati per circa 22 miliardi di euro.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo496045.shtml[i]
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