Canzoni a tema [ ARCHIVIO ]

Don't fear the reaper - Blue Oyster Cult

Lurking fear - Midnight Syndicate (consigliatissimi per le sere invernali, libro del vecchio Lovecraft sulle ginocchia, tazza di caffè fumante in mano e camino acceso...)

scusa sick che ho combinato?

rossadavino ha scritto:scusa sick che ho combinato?

tu niente...
io ho postato musica d'alto livello...e (non) me ne scuso

sickGirl ha scritto:

rossadavino ha scritto:scusa sick che ho combinato?

tu niente...
io ho postato musica d'alto livello...e (non) me ne scuso

Sick hai fatto bene ,così anche io ,ignorante, posso
ascoltare e ampliare le mie conoscenze

rossadavino ha scritto:

sickGirl ha scritto:

rossadavino ha scritto:scusa sick che ho combinato?

tu niente...
io ho postato musica d'alto livello...e (non) me ne scuso

Sick hai fatto bene ,così anche io ,ignorante, posso
ascoltare e ampliare le mie conoscenze

ma se vieni appresso a me, che di musica non ne so e non ci capisco nulla, mi sa che, musicalmente parlando, "ignorante" ci resti a vita!!!

fear-of-the-dark ha scritto:

Violatrix ha scritto:The Cure: Your God Is Fear.

modestamente...

C'è chi può e chi non può: tu può.

Sick nipote mia ,mi sa che resti in esilio a vita

Voto per la playlist di Bea



Mi raccomando: resiste almeno fino a 2'50" (o partite di lì se non la conoscete )

I Delirium di Fossati prima di Jesahel. E' il pezzo di apertura dell'album Dolce Acqua

PA-U-RA PA-U-RA PA-U-RA
Simonetti senza i leggendari Goblin (da Tenebre di Dario Argento 1982)

Spoiler:

mambu ha scritto:Voto per la playlist di Bea



Mi raccomando: resiste almeno fino a 2'50" (o partite di lì se non la conoscete [img]

Waltzing Matilda ha scritto:

Violatrix ha scritto:

fear-of-the-dark ha scritto:

Violatrix ha scritto:The Cure: Your God Is Fear.

modestamente...

C'è chi può e chi non può: tu può.

di che anno è questa canzone? album??


cmq rilancio omaggiando il tuo avatar, che non ho capito: è la copertina autografata? è tua??

Figata Maimeri!Non la conoscevo...grazie;)

maimeri ha scritto:

Violatrix ha scritto:

fear-of-the-dark ha scritto:

Violatrix ha scritto:The Cure: Your God Is Fear.

modestamente...

C'è chi può e chi non può: tu può.

di che anno è questa canzone? album??

Nessun album, è un demo del 2000 ( per Bloodflowers, album che adoro) che poi è stato trasformato in Where The Birds Always Sing alla realizzazione dell'album. E' la stessa canzone:

maimeri ha scritto:cmq rilancio omaggiando il tuo avatar, che non ho capito: è la copertina autografata? è tua??

Grazie! Avevo già messo In Fear Of Fear nella prima pagina di questo thread, ma va benissimo. La copertina che uso come avatar è solo la copertina originale dell'introvabile prima edizione del SINGOLO Bela Lugosi's Dead, la prima canzone dei Bauhaus ad aver visto la luce della ribalta nell'Agosto del '79. L'avevo messa sul Fu alcuni giorni fa.
Uscì solo come singolo e, se lo possedessi (anche senza autografo), penso che potrei fare un pellegrinaggio in ginocchio fino a Nothampton.
Altra chicca: considerato il PRIMO brano Goth mai realizzato, sul lato B contiene Dark Entries. Pensa che quando composero questa canzone la band stava assieme solo da 6 settimane... rendiamoci conto.
Nonostante la fama che raggiunse la canzone anche grazie al ruolo importantissimo avuto nella colonna sonora di "The Hunger" di Tony Scott (Miriam si sveglia a mezzanotte qui in Italia ), venne solo ristampato come CD singolo nell'88 e venne incluso nel CD Crackle: prima esisteva solo il vinile del singolo che, essendo già dal 1983 un brano di culto, era introvabile... e introvabile resta. Ne esistono... o almeno, ne hanno stampato solo 5000 copie.
L'immagine della copertina è un'immagine tratta da "Il gabinetto del Dottor Caligari", un film muto del 1920 diretto da Robert Weine, apoteosi del cinema Espressionista tedesco.

Eccolo qua tutto gratis sul tubo. Vale la pena guardarlo anche solo per il gusto delle inquadrature e delle scenografie. Ripeto... CA-PO-LA-VO-RO.



Scusa la digressione, ma ne valeva la pena e non saprei in che thread mettere i miei pipponi di divagazioni ed elucubrazioni notturne.

Si potrebbe pure dire, ma attendo smentita da Gaufre, datosi che non è il mio campo, che in realtà la Bauhaus (la scuola tedesca) mise fine al movimento Espressionista, sebbene convissero per un po'.

Comunque quei quattro tizi lì, i Bauhaus, all'inizio dovevano chiamarsi Bauhaus 1919 proprio per omaggiare quel periodo storico... e scelsero persino come carattere da usare sulle copertine quello della Bauhaus di Dessau.

Porca vacca... alle 3 di notte il mio cervello fa strani percorsi. Forse mi sono intossicata un po' col monossido di carbonio, datosi che mi sono addormentata davanti al caminetto caldo leggendo. Vado a controllare se ho la lingua color ciliegia. Da dove eravamo partiti?

Violatrix ha scritto:

Si potrebbe pure dire, ma attendo smentita da Gaufre, datosi che non è il mio campo, che in realtà la Bauhaus (la scuola tedesca) mise fine al movimento Espressionista, sebbene convissero per un po'.

Comunque quei quattro tizi lì, i Bauhaus, all'inizio dovevano chiamarsi Bauhaus 1919 proprio per omaggiare quel periodo storico... e scelsero persino come carattere da usare sulle copertine quello della Bauhaus di Dessau.

Sto litigando con un sistema elettronico di submission, dunque sono ancora sveglia, anche se non pimpante. Piuttosto provata, pure.
E' vero che Bauhaus ed Espressionismo convissero per un po': in particolare, nel primo periodo, sia perché il manifesto della scuola derivava da un precedente documento redatto da un gruppo di architetti militanti espressionisti, sia in alcuni progetti (emblematico quello della casa Sommerfeld e altri, non realizzati, messi a punto per la costruzione di una sorta di "campus" per la scuola, nei primi rudimentali laboratori di architettura avviati da Gropius). Però non si può dire, secondo me, che la Bauhaus mise fine all'espressionismo. L'espressionismo è un movimento carsico, che riaffiora in alcune produzioni passate, non legate agli anni Dieci e Venti (quelli che definirei "gloriosi", caratterizzati per esempio dai progetti utopici di Taut) ma più tarde, e anche in opere contemporanee odierne (per esempio negli edifici di Gottfried Bohm, per citare un architetto che mi piace). Dunque hai ragione a metà. Brava, però!
1919 è l'anno di fondazione della scuola.

Gaufre ha scritto:

Violatrix ha scritto:

Si potrebbe pure dire, ma attendo smentita da Gaufre, datosi che non è il mio campo, che in realtà la Bauhaus (la scuola tedesca) mise fine al movimento Espressionista, sebbene convissero per un po'.

Comunque quei quattro tizi lì, i Bauhaus, all'inizio dovevano chiamarsi Bauhaus 1919 proprio per omaggiare quel periodo storico... e scelsero persino come carattere da usare sulle copertine quello della Bauhaus di Dessau.

Sto litigando con un sistema elettronico di submission, dunque sono ancora sveglia, anche se non pimpante. Piuttosto provata, pure.
E' vero che Bauhaus ed Espressionismo convissero per un po': in particolare, nel primo periodo, sia perché il manifesto della scuola derivava da un precedente documento redatto da un gruppo di architetti militanti espressionisti, sia in alcuni progetti (emblematico quello della casa Sommerfeld e altri, non realizzati, messi a punto per la costruzione di una sorta di "campus" per la scuola, nei primi rudimentali laboratori di architettura avviati da Gropius). Però non si può dire, secondo me, che la Bauhaus mise fine all'espressionismo. L'espressionismo è un movimento carsico, che riaffiora in alcune produzioni passate, non legate agli anni Dieci e Venti (quelli che definirei "gloriosi", caratterizzati per esempio dai progetti utopici di Taut) ma più tarde, e anche in opere contemporanee odierne (per esempio negli edifici di Gottfried Bohm, per citare un architetto che mi piace). Dunque hai ragione a metà. Brava, però!
1919 è l'anno di fondazione della scuola.

Io invece sto bisticciando con una lettera da tradurre e spedire.

Invece TI RINGRAZIO di cuore per avermi arricchita. Non si può sapere tutto, temo le persone che sanno tutto e ho lacune culturali grosse come case. Però amo ascoltare le persone che sanno, ma sanno davvero, e che hanno voglia di condividere la loro cultura. Così è nato il mio interesse per molti argomenti e la mia conoscenza riguardo ad altri: imparo "a macchia d'inchiostro", non lineare: se il mio campo di interesse di questo momento interseca in un qualche modo un'altra "macchia di interesse" che mi capita di sfiorare mentre espando la prima macchia, mi fondo con essa e mi ci getto... più o meno approfonditamente. Ma saper ascoltare chi sa è fondamentale. Alcuni chiamano questa cosa umiltà, ma io non concordo: è sana voglia di arricchirsi.
Amo profondamente l'Espressionismo, ma la mia formazione non è "visiva" anche se l'Espressionismo coinvolse tutte le Arti. Mi incanta, davvero, come mi incanta quel periodo storico, pre e durante la Repubblica di Weimar. Amo l'Espressionismo senza sapere realmente perché: mi arriva... per dirlo con una locuzione che abbiamo imparato a conoscere... Cioè, non è che sia totalmente digiuna... quando mi piace una cosa cerco di capire perché mi piace e cosa vuole significare, ma non posso di certo spacciarmi per una "che sa".

Ho cominciato a conoscerlo grazie ad una raccolta di poesie di Aleksandr Blok (che non si può definire Espressionista puro) "La Città", poi mi sono addentrata di nuovo, anni dopo, leggendo dei roghi di Arte Degenerata dei nazisti... ovviamente conoscevo alcune cose dell'Espressionismo e mi piacevano, ma sino ad allora non avevo approfondito nemmeno un po'...

Così imparo.

ragazze, grazie mille. Non so dire altro.