Diegozilla is back!!!!!!!
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
mambu ha scritto:se quelli del màrcetin di scai fossero più svegli a Diego gli regalerebbero l'abbonamento
e lui farebbe il gran gesto di rifiutarlo, come sartre col Nobel![]()
azz che paragone altisonante.
sophia ha scritto:braccini corti mi samambu ha scritto:se quelli del màrcetin di scai fossero più svegli a Diego gli regalerebbero l'abbonamento
e lui farebbe il gran gesto di rifiutarlo, come sartre col Nobel![]()
qual è il contrario di lungimiranza??

cmq vuoi mettere fiocco di neve scusa?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Mede@ ha scritto:Bene.
Dopo i misteri di Rennes-le-Château, gli enigmi del triangolo delle bermude, i silenti segreti delle scie chimiche aliene che se guardi un Chupacabra al contrario ti si materializza in casa la troupe di Misteri, un altro inspiegabile e irrisolvibile arcano si fa largo nella già tribolata e irta di ostacoli vita degli umani.
Dove caaaaaacchio la vedo la puntata di ieri?
Quando caaaaacchio va in onda la replica su cielo?
Se questo quesito non verrà risolto al più presto, domani verrà messa on line una recensione inventata di sana pianta.




_________________________________
""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Ecchilo!
<b>X Factor 5, puntata 1.</b>
Grazie ai prodi diegozillici che si sono sbattuti per farmi vedere di sgamo la prima puntata di X Factor. Grazie ai link, agli appunti, e a tutto il supporto tennnico che avete messo in moto.
Sono tornato indietro nel tempo e ho fatto. Ho visto.
La puntata si apre con i dodici concorrenti che cantano un pezzo degli Uddue con i mano delle lampade Ikea. Illuminano la nebbia e il gelo dell’Antartide. Infatti questa stagione di X Factor andrà in onda direttamente dal teatro Jor-El nella Fortezza Della Solitudine di Superman, tra i geli, i ghiacci e i pinguini del Polo Sud. Il palco, circolare, è battuto dal blizzard, è gelido, vuoto e desolante. Ogni tanto passano dei geologi norvegesi. Si sono persi durante una tormenta, stavano facendo dei carotaggi e invece hanno trovato Alessandro Cattelan.
AleKat, con un piglio a metà tra Giorgio Mastrota materassato e un corrispondente di Rai Sport al giro delle langhe, fa gli onori di casa.
Per prima entra Arisa. Forse perché hanno tutti paura ad averla alle spalle. Arisa ha sconfitto in duello Uma Thurman, le ha strappato la tutina gialla e ci si è fatta un vestito.
Segue Elio, poi Morgan e infine la Ventura.
La Ventura ha un vestito favoloso. Con tanto di effetto ottico, ci vedi una papera o un sommergibile? Una vecchina o un Kalashnicov? Non si sa. Dipende dalle tue percezioni.
AleKat prosegue nella televendita, spiega che la batteria di pentole con cambio shimano che taglia il bronzo mentre pulisce casa da sola e ti fai gli addominali comodamente in comode rate te la porta a casa Miguel Bosè. Di spiegotto in spiegotto, si arriva alla prima concorrente.
Nicole. Le hanno insegnato l’essenziale posa pop nota come Hollywood Turn. Però le mettono su un vestito grigio da assicuratrice. Canta “And I Am Telling You I’m Not Going”. di Jennifer Hudson. Conosco il brano? No. Me ne frega qualcosa? No.
E’ ovviamente un trionfo con tanto di standing ovation. Lei è brava, ma siamo andati oltre l’effetto cucciolo. Siamo all’effetto Fenomena. Ovvero l’effetto più pericoloso per lo italico pubblico, affamato di fenomene e di bimbe prodigio. E’ da Rai Uno. Nel senso più nazionalpoporello del termine. Vincerà. Vincerà perché siamo in un paese per vecchi, ma non penso sia quello che vuole lei. Immagino che lei sia lì per cantare, non per fare tenerezza. Immagino sia lì per far vedere quello che sa fare, indipendentemente dall’età e dalla costruzione (abile) venturesca del caso televisivo.
Smarcati Nicole, altrimenti ti si piazza addosso un’etichetta da reginetta dello zecchino d’oro che non ti leverai mai più. Per cui, la prossima volta ti consiglio di cantare un pezzo degli Slayer. Vestita da suora.
Ai giudici piace e sono tutti quanti in ovvio sollucchero di zuccheri.
Tocca alle Cafè Margot. “Cinquantamila” di Nina Zilli. A me NinaZilla piace. Ho comprato anche il suo disco. Francesca Cafè e Vittoria Margot se la cavano bene. Sono credibili, piacevoli e ritiro tutto quello che ho detto fin ora sui fanali quantici che vivono sul naso di una delle due.
Morgan commenta in modo tecnico e piacevole, e capisco che cosa mi mancava di più a X Factor. Lui. Poi parla la Ventura, e capisco che cosa mi mancava di meno.
Tocca a Claudio. Brutta la posa al termine della sua clip, sembra che abbia la sciatalgia.
Canta “My Immortal” degli Evanescence. Pezzo sbagliato. Non tanto perché in originale è una donna a cantarlo, ma proprio perché è una canzone del cazzo. Buona per lessare i broccoli. E infatti, li lessa copiosamente. Piace però a tutti e viene lodato per il timbro. Non per tirarmela, però a me erano bastati otto secondi di esibiz per notarlo. Spero venga valorizzato nelle prossime puntate, piuttosto guarda, se vogliamo rimestare nel calderone delle ovvietà dategli un pezzo dei Muse e facciamola finita. Uno qualsiasi, tanto sono tutti uguali.
E’ il momento di Vincenzo. Canta “Azzurro” di Celentano in una versione arrangiata apposta per partecipare al premio Tenco. Siamo alla fiera dello stereotipo, dove danzano i clichè e si agitano i luoghi comuni. Come disse il mio amico Matteo: I luoghi comuni sono sempre quelli più affollati.
Ed eccolo lì, il mini-me di Paolo Conte che fa il cantautore boy. Un po’ di coraggio, cazzo! Fategli cantare La Canzone del Capitano, riarrangiata da Capossela. Almeno provateci.
Giudici approvano, io vengo avvolto dalla noia e dall’uggia.
E’ il turno di Francesca. Canta “Someone like you” di Adele. Vivo su Marte, non ho idea di chi sia. Prima volta che sento il brano in via mia. Ecco. Francesca ha la stessa età di Nicole, però su di lei non si è abbattuta la falce dell’effetto fenomena da circo Barnum. La ascolti, ti piace o non ti piace, indipendentemente dalla sua età. Perché è una cantante, e non un “caso”.
Nello specifico a me piace molto. E anche ai giudici.
Rahma chiude la prima manche, con il pezzone funky: “Street Life”. Indossa delle scarpe trampolate nocciolate che mettono a dura prova l’equilibrio del Mondo. Ma va via bene. A me sembra di essere in una rollerdisco della fine degli anni ’70. C’è. E’ credibile. Mi piace. Sparisce l’effetto concorso e sembra una parentesi con l’ospite musicale di una trasmissione normale. E’ la prima volta che mi capita con questa puntata. Ma io non capisco un cazzo, si sa.
Capisco una cippa e vivo su un satellite di Marte al punto che ignoro completamente chi siano gli ospitoni di questa prima puntata: I Kasabian. Sono troppo vecchio per apprezzare quanto sia cool un taglio da Paggio Fernando nel 2011. Comunque ci tengo a precisare che la noia mi scorre contromano nei nervi a bordo di razzo da ben prima che fosse una cosa mainstream.
Intanto che da casa si televota, AleKat mi mostra lo studio e il cubo dal quale andrà in onda l’Extra Factor. C’è una clip su Fiocco di Neve!
AH! Fiocco! Il tuo libro non è disponibile! Me lo spedisci per favore? Te lo pago!
Siamo all’esito del televoto. Dimostrazione lampante della mia incompetenza: Rahma andrà al ballottaggio.
Bosè si siede come quinto giudice aggiunto e inizia la seconda manche.
Apre Valerio Mammà, con un pezzo che conosco molto bene: “Misfit” dei Curiosity Killed the Cat. Possedevo il 45 giri. Sigh. Comunque sia, revival a parte, Valerio non ha la minima idea di che cosa stia cantando, del perché lo stia cantando, di quale sia la capitale del Madagascar e del perché fa le faccette. Noia da karaoke senza giappi ubriachi. La telecamera, per riempire, è costretta a muoversi di qua e di là.
Qualche polemica tra i giudici, Morgan difende la sua scelta. Valerio replica, ma non capisce il perché. Ma tanto non serve, tutte le mamme da casa voteranno per lui.
Tocca ai Free Chords, con il nuovo nome: I Moderni. Ho un cognato di vomito, canteranno “Overdose d’amore” di Zucchero. Repentino dolly dall’alto, pioggia a dirotto, io inginocchiato per terra, guardo verso l’alto e urlo: NO! PRENDI MEEEEEE!
Non si può, non si può, non si può. L’ho già detto una milionata di volte: se non si è in grado di apprezzare e valorizzare i gruppi vocali, eliminateli come categoria, fate prima.
Per quanto possano essere modernamente bravi I Moderni non riusciranno mai a sollevare dal fango un pezzo di Zucchero. Io ascolto i gruppi vocali. Il mio paragone immediato sono gli On The Rocks o i Brown Derbies e non c’è storia. Ma proprio per niente.
I giudici nicchiano, polemizzano sulle intonazioni. Ma la questione non è nelle intonazioni, è nelle intenzioni e nel progetto alla base, che è diverso.
Bòn, ho capito come comunica la Ventura. Lei non comunica, lei fa propaganda. Frasi fatte e modidire. Se mai si trovasse in difficoltà potrà sempre dire di levarci l’ICI.
E’ il turno di Antonella, con: “What else is there.” Ok. Non devo guardarla troppo sennò mi viene una cotta. Viene a me e a anche a Bosè. Lei è molto brava e ha una presenza scenica da rockstar.
E’ reale tanto quanto è irreale l’inglese di Arisa.
Tocca a Jessica con… Indovina? Caffè Nero Bollente in una versione da Linda Blair in Ri Posseduta, poi arriva Leslie Nielsen e la esorcizza.
Speriamo arrivi presto.
Davide canta una sua versione di My Way. La prima parte è quella dello show musicale di Krusty il Clown, la seconda è discotunza. Le apprezzo entrambe, ruggiti compresi.
A chiudere la seconda manche ci sono Le 5. Ex 5isters, Che non sono cinque a caso, sono cinque come in Gatchaman, cinque eroi uniti qui.
Ken, l'aquila, Joe, il condor, Pritijen, il cigno, Gimpy, la rondine, Ryu, il gufo, cantano Birdland dei Weather Report. E io esplodo in un turbine di noia. Brave eh, ma che paaaaalle.
Dopo vari riassunti e varie parentesi è il momento dell’esito del televoto.
Chi andrà allo scontro finale con Rahma?
Il televoto decreta Le 5.
Valerio passa alla seconda puntata sotto uno scrosciante buuuuuuuu del pubblico presente in Antartide.
Come da prassi: pezzo con base, pezzo a cappella, poi decisione dei giudici.
Dato che sono pieno di ignoranze, in tutte le performance seguenti Rahma mi convince più delle 5.
Parola ai giudici.
Arisa, elimina ovviamente le 5.
Elio, elimina ovviamente Rahma.
Morgan, colpito dal brano a cappella, elimina Rhama.
E’ tutto nelle mani della Ventura. Lei tira fuori uno specchio e riflette. Elabora il suo pensiero, si fa i sui conti. Ci mette poco. Otto nanosecondi. Dice: Rahma.
Rahma è la prima eliminata di X Factor 5.
Non c’è tempo, arriva AleKat che presenta un robot da cucina con cui pedali sotto la scrivania per cuocere coi laser nella seconda tappa di montagna. Linea a Extra Factor, che visto lo spessore dei personaggi coinvolti mi risparmio volentieri.
Fine della prima puntata di X Factor.
L’appuntamento è per giovedì prossimo in diretta su Sky Uno.
Nel frattempo si spera venga risolto il grande mistero:
Come mai Arisa ha la bocca rettangolare?
Non va su, non va giù. Indecifrabile, dice la mia amica Spillo, che ringrazio per la segnalazione.
http://diegozilla.blogspot.com/2011/11/x-factor-5-puntata-1.html
<b>X Factor 5, puntata 1.</b>
Grazie ai prodi diegozillici che si sono sbattuti per farmi vedere di sgamo la prima puntata di X Factor. Grazie ai link, agli appunti, e a tutto il supporto tennnico che avete messo in moto.
Sono tornato indietro nel tempo e ho fatto. Ho visto.
La puntata si apre con i dodici concorrenti che cantano un pezzo degli Uddue con i mano delle lampade Ikea. Illuminano la nebbia e il gelo dell’Antartide. Infatti questa stagione di X Factor andrà in onda direttamente dal teatro Jor-El nella Fortezza Della Solitudine di Superman, tra i geli, i ghiacci e i pinguini del Polo Sud. Il palco, circolare, è battuto dal blizzard, è gelido, vuoto e desolante. Ogni tanto passano dei geologi norvegesi. Si sono persi durante una tormenta, stavano facendo dei carotaggi e invece hanno trovato Alessandro Cattelan.
AleKat, con un piglio a metà tra Giorgio Mastrota materassato e un corrispondente di Rai Sport al giro delle langhe, fa gli onori di casa.
Per prima entra Arisa. Forse perché hanno tutti paura ad averla alle spalle. Arisa ha sconfitto in duello Uma Thurman, le ha strappato la tutina gialla e ci si è fatta un vestito.
Segue Elio, poi Morgan e infine la Ventura.
La Ventura ha un vestito favoloso. Con tanto di effetto ottico, ci vedi una papera o un sommergibile? Una vecchina o un Kalashnicov? Non si sa. Dipende dalle tue percezioni.
AleKat prosegue nella televendita, spiega che la batteria di pentole con cambio shimano che taglia il bronzo mentre pulisce casa da sola e ti fai gli addominali comodamente in comode rate te la porta a casa Miguel Bosè. Di spiegotto in spiegotto, si arriva alla prima concorrente.
Nicole. Le hanno insegnato l’essenziale posa pop nota come Hollywood Turn. Però le mettono su un vestito grigio da assicuratrice. Canta “And I Am Telling You I’m Not Going”. di Jennifer Hudson. Conosco il brano? No. Me ne frega qualcosa? No.
E’ ovviamente un trionfo con tanto di standing ovation. Lei è brava, ma siamo andati oltre l’effetto cucciolo. Siamo all’effetto Fenomena. Ovvero l’effetto più pericoloso per lo italico pubblico, affamato di fenomene e di bimbe prodigio. E’ da Rai Uno. Nel senso più nazionalpoporello del termine. Vincerà. Vincerà perché siamo in un paese per vecchi, ma non penso sia quello che vuole lei. Immagino che lei sia lì per cantare, non per fare tenerezza. Immagino sia lì per far vedere quello che sa fare, indipendentemente dall’età e dalla costruzione (abile) venturesca del caso televisivo.
Smarcati Nicole, altrimenti ti si piazza addosso un’etichetta da reginetta dello zecchino d’oro che non ti leverai mai più. Per cui, la prossima volta ti consiglio di cantare un pezzo degli Slayer. Vestita da suora.
Ai giudici piace e sono tutti quanti in ovvio sollucchero di zuccheri.
Tocca alle Cafè Margot. “Cinquantamila” di Nina Zilli. A me NinaZilla piace. Ho comprato anche il suo disco. Francesca Cafè e Vittoria Margot se la cavano bene. Sono credibili, piacevoli e ritiro tutto quello che ho detto fin ora sui fanali quantici che vivono sul naso di una delle due.
Morgan commenta in modo tecnico e piacevole, e capisco che cosa mi mancava di più a X Factor. Lui. Poi parla la Ventura, e capisco che cosa mi mancava di meno.
Tocca a Claudio. Brutta la posa al termine della sua clip, sembra che abbia la sciatalgia.
Canta “My Immortal” degli Evanescence. Pezzo sbagliato. Non tanto perché in originale è una donna a cantarlo, ma proprio perché è una canzone del cazzo. Buona per lessare i broccoli. E infatti, li lessa copiosamente. Piace però a tutti e viene lodato per il timbro. Non per tirarmela, però a me erano bastati otto secondi di esibiz per notarlo. Spero venga valorizzato nelle prossime puntate, piuttosto guarda, se vogliamo rimestare nel calderone delle ovvietà dategli un pezzo dei Muse e facciamola finita. Uno qualsiasi, tanto sono tutti uguali.
E’ il momento di Vincenzo. Canta “Azzurro” di Celentano in una versione arrangiata apposta per partecipare al premio Tenco. Siamo alla fiera dello stereotipo, dove danzano i clichè e si agitano i luoghi comuni. Come disse il mio amico Matteo: I luoghi comuni sono sempre quelli più affollati.
Ed eccolo lì, il mini-me di Paolo Conte che fa il cantautore boy. Un po’ di coraggio, cazzo! Fategli cantare La Canzone del Capitano, riarrangiata da Capossela. Almeno provateci.
Giudici approvano, io vengo avvolto dalla noia e dall’uggia.
E’ il turno di Francesca. Canta “Someone like you” di Adele. Vivo su Marte, non ho idea di chi sia. Prima volta che sento il brano in via mia. Ecco. Francesca ha la stessa età di Nicole, però su di lei non si è abbattuta la falce dell’effetto fenomena da circo Barnum. La ascolti, ti piace o non ti piace, indipendentemente dalla sua età. Perché è una cantante, e non un “caso”.
Nello specifico a me piace molto. E anche ai giudici.
Rahma chiude la prima manche, con il pezzone funky: “Street Life”. Indossa delle scarpe trampolate nocciolate che mettono a dura prova l’equilibrio del Mondo. Ma va via bene. A me sembra di essere in una rollerdisco della fine degli anni ’70. C’è. E’ credibile. Mi piace. Sparisce l’effetto concorso e sembra una parentesi con l’ospite musicale di una trasmissione normale. E’ la prima volta che mi capita con questa puntata. Ma io non capisco un cazzo, si sa.
Capisco una cippa e vivo su un satellite di Marte al punto che ignoro completamente chi siano gli ospitoni di questa prima puntata: I Kasabian. Sono troppo vecchio per apprezzare quanto sia cool un taglio da Paggio Fernando nel 2011. Comunque ci tengo a precisare che la noia mi scorre contromano nei nervi a bordo di razzo da ben prima che fosse una cosa mainstream.
Intanto che da casa si televota, AleKat mi mostra lo studio e il cubo dal quale andrà in onda l’Extra Factor. C’è una clip su Fiocco di Neve!
AH! Fiocco! Il tuo libro non è disponibile! Me lo spedisci per favore? Te lo pago!
Siamo all’esito del televoto. Dimostrazione lampante della mia incompetenza: Rahma andrà al ballottaggio.
Bosè si siede come quinto giudice aggiunto e inizia la seconda manche.
Apre Valerio Mammà, con un pezzo che conosco molto bene: “Misfit” dei Curiosity Killed the Cat. Possedevo il 45 giri. Sigh. Comunque sia, revival a parte, Valerio non ha la minima idea di che cosa stia cantando, del perché lo stia cantando, di quale sia la capitale del Madagascar e del perché fa le faccette. Noia da karaoke senza giappi ubriachi. La telecamera, per riempire, è costretta a muoversi di qua e di là.
Qualche polemica tra i giudici, Morgan difende la sua scelta. Valerio replica, ma non capisce il perché. Ma tanto non serve, tutte le mamme da casa voteranno per lui.
Tocca ai Free Chords, con il nuovo nome: I Moderni. Ho un cognato di vomito, canteranno “Overdose d’amore” di Zucchero. Repentino dolly dall’alto, pioggia a dirotto, io inginocchiato per terra, guardo verso l’alto e urlo: NO! PRENDI MEEEEEE!
Non si può, non si può, non si può. L’ho già detto una milionata di volte: se non si è in grado di apprezzare e valorizzare i gruppi vocali, eliminateli come categoria, fate prima.
Per quanto possano essere modernamente bravi I Moderni non riusciranno mai a sollevare dal fango un pezzo di Zucchero. Io ascolto i gruppi vocali. Il mio paragone immediato sono gli On The Rocks o i Brown Derbies e non c’è storia. Ma proprio per niente.
I giudici nicchiano, polemizzano sulle intonazioni. Ma la questione non è nelle intonazioni, è nelle intenzioni e nel progetto alla base, che è diverso.
Bòn, ho capito come comunica la Ventura. Lei non comunica, lei fa propaganda. Frasi fatte e modidire. Se mai si trovasse in difficoltà potrà sempre dire di levarci l’ICI.
E’ il turno di Antonella, con: “What else is there.” Ok. Non devo guardarla troppo sennò mi viene una cotta. Viene a me e a anche a Bosè. Lei è molto brava e ha una presenza scenica da rockstar.
E’ reale tanto quanto è irreale l’inglese di Arisa.
Tocca a Jessica con… Indovina? Caffè Nero Bollente in una versione da Linda Blair in Ri Posseduta, poi arriva Leslie Nielsen e la esorcizza.
Speriamo arrivi presto.
Davide canta una sua versione di My Way. La prima parte è quella dello show musicale di Krusty il Clown, la seconda è discotunza. Le apprezzo entrambe, ruggiti compresi.
A chiudere la seconda manche ci sono Le 5. Ex 5isters, Che non sono cinque a caso, sono cinque come in Gatchaman, cinque eroi uniti qui.
Ken, l'aquila, Joe, il condor, Pritijen, il cigno, Gimpy, la rondine, Ryu, il gufo, cantano Birdland dei Weather Report. E io esplodo in un turbine di noia. Brave eh, ma che paaaaalle.
Dopo vari riassunti e varie parentesi è il momento dell’esito del televoto.
Chi andrà allo scontro finale con Rahma?
Il televoto decreta Le 5.
Valerio passa alla seconda puntata sotto uno scrosciante buuuuuuuu del pubblico presente in Antartide.
Come da prassi: pezzo con base, pezzo a cappella, poi decisione dei giudici.
Dato che sono pieno di ignoranze, in tutte le performance seguenti Rahma mi convince più delle 5.
Parola ai giudici.
Arisa, elimina ovviamente le 5.
Elio, elimina ovviamente Rahma.
Morgan, colpito dal brano a cappella, elimina Rhama.
E’ tutto nelle mani della Ventura. Lei tira fuori uno specchio e riflette. Elabora il suo pensiero, si fa i sui conti. Ci mette poco. Otto nanosecondi. Dice: Rahma.
Rahma è la prima eliminata di X Factor 5.
Non c’è tempo, arriva AleKat che presenta un robot da cucina con cui pedali sotto la scrivania per cuocere coi laser nella seconda tappa di montagna. Linea a Extra Factor, che visto lo spessore dei personaggi coinvolti mi risparmio volentieri.
Fine della prima puntata di X Factor.
L’appuntamento è per giovedì prossimo in diretta su Sky Uno.
Nel frattempo si spera venga risolto il grande mistero:
Come mai Arisa ha la bocca rettangolare?
Non va su, non va giù. Indecifrabile, dice la mia amica Spillo, che ringrazio per la segnalazione.
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!




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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Trooooppo forte ahhahahah
Io punterei su cio' che gli mancava di piu
' e soprattutto di cio' che gli mancava di meno....
Io punterei su cio' che gli mancava di piu


Ultima modifica di Ciprea* il Sab 19 Nov 2011, 15:21 - modificato 1 volta.
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
"Morgan commenta in modo tecnico e piacevole, e capisco che cosa mi mancava di più a X Factor. Lui. "

Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
come mai diegozilla lo dice forte e chiaro e Aldo Grasso invece non ha visto Morgan e Dondoni non ha proprio visto tutto il programma? MisteriChiara 75 ha scritto:"Morgan commenta in modo tecnico e piacevole, e capisco che cosa mi mancava di più a X Factor. Lui. "
![]()
Magari nel merito non sono d'accordo con alcune cose, ma mi schianto dalle risate a leggerlo.
Alekat suona benissimo
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
le televendite! hahaha

miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Morgan commenta in modo tecnico e piacevole, e capisco che cosa mi
mancava di più a X Factor. Lui. Poi parla la Ventura, e capisco che cosa
mi mancava di meno.
...........dopo aver letto diego è come se avessi visto la puntata
mancava di più a X Factor. Lui. Poi parla la Ventura, e capisco che cosa
mi mancava di meno.
...........dopo aver letto diego è come se avessi visto la puntata

rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Smarcati Nicole, altrimenti ti si piazza addosso un’etichetta da reginetta dello zecchino d’oro che non ti leverai mai più. Per cui, la prossima volta ti consiglio di cantare un pezzo degli Slayer. Vestita da suora.





















maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
La seconda puntata di X Factor 5 va in onda in diretta, dall’enorme hangar sedici di Area 51. Se guardi bene sullo sfondo ci sono gli alieni di Roswell che giocano a carte con un Bigfoot, i pistoni di un motore a curvatura, la bara criogenica di Walt Disney e quello biondo degli 883 che pulisce per terra.
Tommassini ha usato uno Stargate come scenografia e invece della macchina del fumo ti sparano direttamente le scie chimiche negli occhi.
Alekat, con lo stesso completo di Patrick McGoohan ne “Il Prigioniero”, arriva e prende il controllo della serata. Si in casina un pochetto con i numeri del televoto. Uno che conosco se li gioca al lotto, vince, diventa miliardario, però poi finisce su un isola del Pacifico e vede la gente morta. A parte questo, Alekat è in formissima.
Entrano i giudici, spiegotti e presentazioni, e vai con la prima manche.
Inizia Claudio con “The dog days are over” dei Florence and The Machine. Una di quelle canzoni tanto amate dagli ambientalisti perché è ad impatto zero. L’unica reazione che mi provoca è che i miei muscoli involontari continuano a funzionare, ed è già tanto. Finisce. Piace a tutti, anche ai capelli di Morgan.
E’ il turno di Jessica, con “Messaggio” di Alice. La Ventura ha assegnato a tutte le sue girls un pezzo in italiano, e secondo lei quella canzone lì è cazzutissima.
Io la trovo distante da me nello spazio-tempo.
Arriva Davide che canta: “Jealous Guy” in versione Brian Ferry. Due cose. Uno: voglio quella giacca. Due: Davida inizia a cantare e a me sembra di vedere una scena di un musical. Il ragazzo mi piace un sacco.
Parte una polemica di sette giorni all inclusive sull’eliminazione di Rahma. Menate su menate, e il divano mi ingoia.
Ed ecco Le 5. Cantano “Single Ladies” di Beyoncé. Indimenticabile colonna sonora del matrimonio di Stanford Blatch con Anthony Marentino. Mi aspetto grandi cose. Invece salgono sul palco le Pussycat Dolls dell’oratorio e io annego nella perplessità.
Peccato.
Tocca a Francesca. Autore di X Factor che leggi Diegozilla, guarda che hai letto male! Dicevo a Nicole di vestirsi da suora e cantare gli Slayer, non a Francesca! L’hanno addobbata in stile monastico, cilicio compreso. Per penitenza deve cantare “La guerra è finita” dei Baustelle.
Cinque cose che preferisco fare piuttosto che ascoltare i Baustelle in tutte le loro forme, interviste a Bianconi comprese:
5: Attraversare lo stretto di Messina a nuoto, travestito da Patrick Stella, per raggiungere il mio amico Spongebob in vacanza a Taormina.
4: Dividere le punte del trapano. Quelle da legno, quelle da muro e quelle da ferro, riporle nelle apposite scatolette in misure decrescenti, dopo averle verificate accuratamente con un calibro.
3: Sedare una rissa tra i Latin King e i Mara Salvatrucha offrendo pasticcini e sorrisi alle controparti.
2: Accompagnare il mio vicino di casa, il Signor Curti, alle poste per ritirare una raccomandata in giacenza e passarci le seguenti otto ore in piedi, in fila, con lui che si lamenta che gli fanno male i piedi, e che non si può andare avanti così, ma che servizio è questo, speriamo che la raccomandata non sia una multa, ma non dovrebbe perché non prendo la macchina da sei mesi perché ho perso le chiavi del box e l’ho lasciata dentro.
1: Scoprire, assieme al signor Curti, che ha preso una multa per eccesso di velocità a bordo di una Trabant a Berlino est nel 1972 e che gli è arrivata adesso, interessi compresi fanno otto milioni di euro.
E comunque sia sono d’accordo con Morgan. Siempre.
Vincenzo chiude la prima manche, con “Ritornerai” di Bruno Lauzi. E io mi ritrovo proiettato in Sapore di Mare 2, un anno dopo. Ci sono Selvaggia, Massimo Ciavarro con pizze fredde e birre calde, i marchesini Pucci e il mai abbastanza celebrato Maurino Di Francesco.
Vicenzo canta, e Selvaggia va triste in spiaggia, con un orrendo maglione da svantaggiata, mentre nascosto dietro una barca Ciavarro limona duro con Giorgia, ma lei poi non gli concede le sue grazie. Sarà per l’anno prossimo.
Ecco. Vincè, sarà per l’anno prossimo.
Ospitone internazionale della seconda puntata: James Morrison. La parte che ho preferito è la mini intervista in inglese che gli fa Alekat.
Alekat parla inglese molto meglio del Facchi, ma anche i miei calzini di spugna parlano inglese meglio del Facchi e forse anche l’italiano.
Alekat ha preso le misure con la conduzione e la vera sorpresa della puntata è lui. Definisce come “molto tensivo” il momento dell’esito del televoto. Il Facchi, da casa, sente la parola “molto tensivo” e sviene.
Il televoto, spietato, decreta che al ballottaggio ci andranno Le 5.
Sono I Moderni ad aprire la seconda manche con “I gotta feeling” dei Black Eyed Peas. Cominciano a piacermi, lo ammetto. In più trovo Celeste molto carina, il mio è un ammmore platonico, sia chiaro! Che a occhio potrebbe essere mia figlia.
Comunque sia vorrei sentirli cantare qualcos’altro, perché con i Black Eyed Peas non pompava la pompa e mi sono sembrati disomogenei.
Tocca ad Antonella, con “Morirò d’amore” di Giuni Russo. Ok. E’ ufficiale, ho preso una cotta. Non conoscevo il pezzo, e lo ascolto la prima volta cantato da lei. Con l’esibizione di Antonella sparisce l’effetto talent show. E’ una cantante che canta per davvero, con una voce pulita e un appeal travolgente. Non vado oltre che Lady Zilla è una tipa gelosa e poi sono io che devo farci i conti.
Per la regola dei contrasti, dopo Antonella è il turno di Valerio. Canta “Don't Let Me Be Misunderstood” nella versione di Costello, potenzialmente è una bomba.
Poi Vale Mammà inizia a cantare e a me vengono in mente i provini per il cantante della Air Band di Scrubs. Quando Inserviente, ascoltando Turk dice: Ce l’ha, non so cosa, ma ce l’ha.
Per Valerio è l’esatto contrario. Non so che cosa NON ha, ma NON ce l’ha.
Si accende un allarme di prossimità sulla consolle di comando dell’astronavezilla. Attenzione, siamo vicinissimi al momento in cui, per tirare un po’ su il gradimento nei suoi confronti, lo faranno cantare scalzo sotto la pioggia.
E’ il momento delle Caffè Margot, alle prese con “It’s so quiet” di Björk.
Arisa e Björk nella stessa puntata. E’ troppo per me. Sono attraversato da un terrore così intenso che se avessi i capelli diventerebbero bianchi. Arisa mi terrorizza, ma Björk ho paura che se evocata, esca dalla tele come Samara di The Ring.
Ascolto le Margot tenendo le mani davanti agli occhi. Sono brave, mi piacciono, bel pezzo. Terrorizzante ma bello.
Chiude la seconda manche Nicole, con l’ultima hit di Tiziano Ferro “La differenza tra te e me”.
Vado in giro in scooter e vivo in periferia, per cui conosco molto bene Tiziano Ferro. Lo ascolto ai semafori rossi, tuonare fuori dai finestrini abbassati delle Punto con gli spoiler, gli adesivi fintocromati, i dadi giganti appesi allo specchietto, il volante di pelo, i sedili anatomici con le cinture da rally che guidano i tamarri della mia zona. Tiziano Ferro e luci blu sotto l’auto.
Morgan, again, è l’unico a dire la verità: Nicole riesce a rendere non imbarazzante un pezzo imbarazzante. Parole sante che mi tatuo sulla schiena.
In sostanza Nicole, autoprivatasi dell’effetto Fenomena, prende una canzone della mmmminchia e la rende molto meglio dell’originale. Brava Nicole, vincitrice morale della seconda puntata.
Subito dopo Nicole c’è un momento di pausa. Arrivano i secondi ospiti: I Soliti Idioti.
Splendido esempio pratico dell’applicazione di potere e potenza, macht e herrschaft in senso weberiano. L’unico commento possibile sui Soliti Idioti è sottolineare come siano il risultato evidente dell’imposizione di una volontà terza all’interno di una relazione sociale. Non la loro volontà ovviamente, ma quella del colossale macht e herrschaft che hanno alle spalle.
Dopo la parentesi con gli idioti, culminante con la rottura dell’ iPad di Morgan, è il momento di sapere chi andrà allo scontro finale contro Le 5.
Il televoto decreta che sfideranno Valerio.
Gli sfidanti cantano quello che devono cantare, con la base e a cappella. Sul mio personalissimo cartellino vincono Le 5. Non c’è storia, non c’è gara, non stanno neanche giocando allo stesso sport.
Ma non si fanno mai i conti senza l’Oste, o senza la Ventura.
Ed ecco che al momento del verdetto scatta un trappolone venturesco nei confronti di Arisa.
Arisa Oswald è a Dallas, davanti alla finestra del deposito di libri. Sotto sta sfilando il corteo presidenziale.
Elio dice Valerio.
Il Presidente Kennedy con Jackie al suo fianco saluta la folla dall’auto scoperta.
Morgan dice Le Cinque.
Ed ecco Arisa Oswald che sente il primo sparo. Arriva dalla collinetta.
La Ventura dice Le Cinque.
E Bam! Arisa capisce di essere in trappola. Non servirà rivedere mille volte il filmato Zapruder, Arisa è lì davanti alla finestra, incredula, poi vede che c’è un fucile Mannlicher-Carcano appoggiato alla parete.
Che cosa fa Arisa, mentre JFK viene raggiunto da altri colpi?
Rifiuta la teoria del proiettile magico e invoca il Tilt, dicendo Valerio, dopo mille ripensamenti e Morgan che si incazza.
Sarà il pubblico da casa a decidere, con un ultimo televoto di 200 secondi.
Le 5 sono spacciate. Lo sanno. Sanno che tutte le mamme del mondo dotate di telefono voteranno per il campione del mammismo.
E infatti così è. Le 5 tornano a casa, Valerio rimane per il piacere di mammà.
Mezzanotte e un po’, fine della seconda puntata di X Factor 5.
Sento un vociare giù in strada, mi affaccio alla finestra e vedo il mio vicino di casa, il Signor Curti che fa colletta chiedendo spicci agli ultimi passeggeri della metropolitana. Sta cercando di tirare su gli ottomilioni di euri che deve ai tedeschi. Ho deciso di aiutarlo. Se mi scrivi in privato poi ti mando gli estremi del suo conto per fargli un bonifico.
Tommassini ha usato uno Stargate come scenografia e invece della macchina del fumo ti sparano direttamente le scie chimiche negli occhi.
Alekat, con lo stesso completo di Patrick McGoohan ne “Il Prigioniero”, arriva e prende il controllo della serata. Si in casina un pochetto con i numeri del televoto. Uno che conosco se li gioca al lotto, vince, diventa miliardario, però poi finisce su un isola del Pacifico e vede la gente morta. A parte questo, Alekat è in formissima.
Entrano i giudici, spiegotti e presentazioni, e vai con la prima manche.
Inizia Claudio con “The dog days are over” dei Florence and The Machine. Una di quelle canzoni tanto amate dagli ambientalisti perché è ad impatto zero. L’unica reazione che mi provoca è che i miei muscoli involontari continuano a funzionare, ed è già tanto. Finisce. Piace a tutti, anche ai capelli di Morgan.
E’ il turno di Jessica, con “Messaggio” di Alice. La Ventura ha assegnato a tutte le sue girls un pezzo in italiano, e secondo lei quella canzone lì è cazzutissima.
Io la trovo distante da me nello spazio-tempo.
Arriva Davide che canta: “Jealous Guy” in versione Brian Ferry. Due cose. Uno: voglio quella giacca. Due: Davida inizia a cantare e a me sembra di vedere una scena di un musical. Il ragazzo mi piace un sacco.
Parte una polemica di sette giorni all inclusive sull’eliminazione di Rahma. Menate su menate, e il divano mi ingoia.
Ed ecco Le 5. Cantano “Single Ladies” di Beyoncé. Indimenticabile colonna sonora del matrimonio di Stanford Blatch con Anthony Marentino. Mi aspetto grandi cose. Invece salgono sul palco le Pussycat Dolls dell’oratorio e io annego nella perplessità.
Peccato.
Tocca a Francesca. Autore di X Factor che leggi Diegozilla, guarda che hai letto male! Dicevo a Nicole di vestirsi da suora e cantare gli Slayer, non a Francesca! L’hanno addobbata in stile monastico, cilicio compreso. Per penitenza deve cantare “La guerra è finita” dei Baustelle.
Cinque cose che preferisco fare piuttosto che ascoltare i Baustelle in tutte le loro forme, interviste a Bianconi comprese:
5: Attraversare lo stretto di Messina a nuoto, travestito da Patrick Stella, per raggiungere il mio amico Spongebob in vacanza a Taormina.
4: Dividere le punte del trapano. Quelle da legno, quelle da muro e quelle da ferro, riporle nelle apposite scatolette in misure decrescenti, dopo averle verificate accuratamente con un calibro.
3: Sedare una rissa tra i Latin King e i Mara Salvatrucha offrendo pasticcini e sorrisi alle controparti.
2: Accompagnare il mio vicino di casa, il Signor Curti, alle poste per ritirare una raccomandata in giacenza e passarci le seguenti otto ore in piedi, in fila, con lui che si lamenta che gli fanno male i piedi, e che non si può andare avanti così, ma che servizio è questo, speriamo che la raccomandata non sia una multa, ma non dovrebbe perché non prendo la macchina da sei mesi perché ho perso le chiavi del box e l’ho lasciata dentro.
1: Scoprire, assieme al signor Curti, che ha preso una multa per eccesso di velocità a bordo di una Trabant a Berlino est nel 1972 e che gli è arrivata adesso, interessi compresi fanno otto milioni di euro.
E comunque sia sono d’accordo con Morgan. Siempre.
Vincenzo chiude la prima manche, con “Ritornerai” di Bruno Lauzi. E io mi ritrovo proiettato in Sapore di Mare 2, un anno dopo. Ci sono Selvaggia, Massimo Ciavarro con pizze fredde e birre calde, i marchesini Pucci e il mai abbastanza celebrato Maurino Di Francesco.
Vicenzo canta, e Selvaggia va triste in spiaggia, con un orrendo maglione da svantaggiata, mentre nascosto dietro una barca Ciavarro limona duro con Giorgia, ma lei poi non gli concede le sue grazie. Sarà per l’anno prossimo.
Ecco. Vincè, sarà per l’anno prossimo.
Ospitone internazionale della seconda puntata: James Morrison. La parte che ho preferito è la mini intervista in inglese che gli fa Alekat.
Alekat parla inglese molto meglio del Facchi, ma anche i miei calzini di spugna parlano inglese meglio del Facchi e forse anche l’italiano.
Alekat ha preso le misure con la conduzione e la vera sorpresa della puntata è lui. Definisce come “molto tensivo” il momento dell’esito del televoto. Il Facchi, da casa, sente la parola “molto tensivo” e sviene.
Il televoto, spietato, decreta che al ballottaggio ci andranno Le 5.
Sono I Moderni ad aprire la seconda manche con “I gotta feeling” dei Black Eyed Peas. Cominciano a piacermi, lo ammetto. In più trovo Celeste molto carina, il mio è un ammmore platonico, sia chiaro! Che a occhio potrebbe essere mia figlia.
Comunque sia vorrei sentirli cantare qualcos’altro, perché con i Black Eyed Peas non pompava la pompa e mi sono sembrati disomogenei.
Tocca ad Antonella, con “Morirò d’amore” di Giuni Russo. Ok. E’ ufficiale, ho preso una cotta. Non conoscevo il pezzo, e lo ascolto la prima volta cantato da lei. Con l’esibizione di Antonella sparisce l’effetto talent show. E’ una cantante che canta per davvero, con una voce pulita e un appeal travolgente. Non vado oltre che Lady Zilla è una tipa gelosa e poi sono io che devo farci i conti.
Per la regola dei contrasti, dopo Antonella è il turno di Valerio. Canta “Don't Let Me Be Misunderstood” nella versione di Costello, potenzialmente è una bomba.
Poi Vale Mammà inizia a cantare e a me vengono in mente i provini per il cantante della Air Band di Scrubs. Quando Inserviente, ascoltando Turk dice: Ce l’ha, non so cosa, ma ce l’ha.
Per Valerio è l’esatto contrario. Non so che cosa NON ha, ma NON ce l’ha.
Si accende un allarme di prossimità sulla consolle di comando dell’astronavezilla. Attenzione, siamo vicinissimi al momento in cui, per tirare un po’ su il gradimento nei suoi confronti, lo faranno cantare scalzo sotto la pioggia.
E’ il momento delle Caffè Margot, alle prese con “It’s so quiet” di Björk.
Arisa e Björk nella stessa puntata. E’ troppo per me. Sono attraversato da un terrore così intenso che se avessi i capelli diventerebbero bianchi. Arisa mi terrorizza, ma Björk ho paura che se evocata, esca dalla tele come Samara di The Ring.
Ascolto le Margot tenendo le mani davanti agli occhi. Sono brave, mi piacciono, bel pezzo. Terrorizzante ma bello.
Chiude la seconda manche Nicole, con l’ultima hit di Tiziano Ferro “La differenza tra te e me”.
Vado in giro in scooter e vivo in periferia, per cui conosco molto bene Tiziano Ferro. Lo ascolto ai semafori rossi, tuonare fuori dai finestrini abbassati delle Punto con gli spoiler, gli adesivi fintocromati, i dadi giganti appesi allo specchietto, il volante di pelo, i sedili anatomici con le cinture da rally che guidano i tamarri della mia zona. Tiziano Ferro e luci blu sotto l’auto.
Morgan, again, è l’unico a dire la verità: Nicole riesce a rendere non imbarazzante un pezzo imbarazzante. Parole sante che mi tatuo sulla schiena.
In sostanza Nicole, autoprivatasi dell’effetto Fenomena, prende una canzone della mmmminchia e la rende molto meglio dell’originale. Brava Nicole, vincitrice morale della seconda puntata.
Subito dopo Nicole c’è un momento di pausa. Arrivano i secondi ospiti: I Soliti Idioti.
Splendido esempio pratico dell’applicazione di potere e potenza, macht e herrschaft in senso weberiano. L’unico commento possibile sui Soliti Idioti è sottolineare come siano il risultato evidente dell’imposizione di una volontà terza all’interno di una relazione sociale. Non la loro volontà ovviamente, ma quella del colossale macht e herrschaft che hanno alle spalle.
Dopo la parentesi con gli idioti, culminante con la rottura dell’ iPad di Morgan, è il momento di sapere chi andrà allo scontro finale contro Le 5.
Il televoto decreta che sfideranno Valerio.
Gli sfidanti cantano quello che devono cantare, con la base e a cappella. Sul mio personalissimo cartellino vincono Le 5. Non c’è storia, non c’è gara, non stanno neanche giocando allo stesso sport.
Ma non si fanno mai i conti senza l’Oste, o senza la Ventura.
Ed ecco che al momento del verdetto scatta un trappolone venturesco nei confronti di Arisa.
Arisa Oswald è a Dallas, davanti alla finestra del deposito di libri. Sotto sta sfilando il corteo presidenziale.
Elio dice Valerio.
Il Presidente Kennedy con Jackie al suo fianco saluta la folla dall’auto scoperta.
Morgan dice Le Cinque.
Ed ecco Arisa Oswald che sente il primo sparo. Arriva dalla collinetta.
La Ventura dice Le Cinque.
E Bam! Arisa capisce di essere in trappola. Non servirà rivedere mille volte il filmato Zapruder, Arisa è lì davanti alla finestra, incredula, poi vede che c’è un fucile Mannlicher-Carcano appoggiato alla parete.
Che cosa fa Arisa, mentre JFK viene raggiunto da altri colpi?
Rifiuta la teoria del proiettile magico e invoca il Tilt, dicendo Valerio, dopo mille ripensamenti e Morgan che si incazza.
Sarà il pubblico da casa a decidere, con un ultimo televoto di 200 secondi.
Le 5 sono spacciate. Lo sanno. Sanno che tutte le mamme del mondo dotate di telefono voteranno per il campione del mammismo.
E infatti così è. Le 5 tornano a casa, Valerio rimane per il piacere di mammà.
Mezzanotte e un po’, fine della seconda puntata di X Factor 5.
Sento un vociare giù in strada, mi affaccio alla finestra e vedo il mio vicino di casa, il Signor Curti che fa colletta chiedendo spicci agli ultimi passeggeri della metropolitana. Sta cercando di tirare su gli ottomilioni di euri che deve ai tedeschi. Ho deciso di aiutarlo. Se mi scrivi in privato poi ti mando gli estremi del suo conto per fargli un bonifico.
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
http://diegozilla.blogspot.com/2011/12/x-factor-5-puntata-3.html
Su le maanii che last night a deejay saved my life! La terza puntata di X Factor 5, è un omaggio alla musica dance e il palco siderale del Teatro della Luna si tramuta in discoteca, su invito di Casanova Frankestein che urla, appunto, tutti in discoteca!
Luci, palle sbrilluccichine, fumo, e i concorrenti che cantano Madonna. Ballerini che ballano. C’è Irene? Non lo so, mi sembra di no. Però c’è Alekat vestito da Austin Powers che fa il robot.
Arriva Elio con parrucca riccia e baffi a manubrio, la Ventura che dice di sentirsi nel suo ambiente, Morgan l’hanno menato e ha un occhio nero, Arisa si è addobbata con una gonna rossa di pelle antiproiettile.
Si celebra la discodance, in una puntata disco party. Tieni a mente questo particolare che servirà più avanti. Fatto sta che nelle mie perversioni c’è anche la musica dance. Lo ammetto. Non vado in discoteca perché, si sa, odio l’umanità come il Re Vega, ma quella-roba la ascolto. Chissenefrega.
Tormentone della puntata è Giorgia. In pratica ha passato una settimana con i concorrenti, in tutte le clip vediamo lei che arriva e fa bù mentre i ragazzi fanno le prove. Bù! Sono Giorgia!
Le reazioni vanno dal noncicredooooh al chi se ne fotte di Vincenzo.
Poi sarà l’ospitona della puntatona.
E’ Antonella ad aprire la prima manche. Canta Strict Machine dei Goldfrapp. Lei è talmente grande che può cantare rimanendo incastrata tra le porte dell’ascensore. Cosa che effettivamente accade. Nonostante sia incastonata in una scenografia colossale, riesce a riempire il palco con la sua voce. Brava. Potente. Si inizia alla grande.
I giudici apprezzando. Arisa però è in modalità stizza preventiva. Si picca a prescindere.
E’ il turno di Davide, con Never be alone di Justice Vs Simian. Canta in un orgia di ballerini che poi lo sollevano tipo bandiera ammericana a Iwo Jima.
Il vero problema, secondo me, è che hanno esagerato con gli effetti sulla voce. Tanto valeva usare un laringofono, mettergli una mano meccanica, un gatto bianco in braccio, un esercito privato, un isola misteriosa e un agente segreto con licenza di uccidere sulle sue tracce.
Ogni tanto vengono inquadrati Tommassini e altri due che non ho capito, tutti e tre sono stilosamente truci.
Arriva Nicole. Il suo pezzo è Born this way di Lady Gaga, con tanto di balletto. Nicole è stata presa in ostaggio da Carla ed Enzo di Come ti vesti. Però erano ubriachi di bollicine. Le hanno lanciato addosso un gilet di panno lenci e pettinato i capelli ispirandosi all’ onda di Hokusai. Nel complesso un look imbarazzante. Eppure, nonostante l’orrendezza riesce ad essere brava, convincente, divertente e meglio di Lady Gaga.
Piace a tutti.
Il più truce degli stilosissimi truci, quello di fianco a Tommassini, approva anche lui.
E’ il turno delle Cafè Margot, con Crying at the discoteque degli Alcazar. Sarà che il giochino: donne vestite da uommo sexy con i baffi pittati mi ha un po’ stufato, sarà un calo fisiologico della puntata, sarà che non avevano le idee chiare, fatto sta che non mi sono sembrate molto sul pezzo.
Non le peggiori, ma c’è da lavorare.
Pronti via, chiude la prima manche Vincenzo, con Miss You dei Rolling Stones. Prima c’è una clip sulla sua personalità, riassumibile nella sua preoccupazione di doversi togliere il cappello farsi la barba, tagliarsi la zazzera e fare amicizia con gli altri.
Miss You dei Rolling Stones. Parliamone.
Mick Jagger impanato, avvolto in un sacco di juta, immerso in una vasca di sambuca, chiuso dentro un container in un deposito di uno scalo ferroviario, registrato con un microfono direzionale, canterebbe quel pezzo con più sex appeal. Ma il punto non è questo. Il problema è che Vincenzo con i capelli tagliati sembra Paolo Rossi da giovane. Mi aspetto da un momento all’altro che faccia il pezzo su Beccalossi.
Per me Vincenzo è inascoltabile. E il fatto che palpi le ballerine, anche se sono consenzienti, non me lo rende più simpatico.
Ed eccoci qua. Per tutti è stato molto sexy, e Morgan si gioca il jolly. Ripete cinque volte che la serata disco party è diventata: di scoparti.
L’imbarazzo tra i presenti si taglia con l’accetta.
La prima manche si conclude in modo calante. Poi arriva Giorgia, quella che faceva bù.
Rimango inchiodato ad ascoltare Giorgia come Dana Barrett quando apre il frigo e ci trova dentro Zuul. La sua canzone, scritta dall’architetto pazzo Ivo Shandor, è in realtà un tributo a all'inferno dei sumeri. Ora siamo tutti schiavi di Gozer.
Alekat interviene in tempo, impedendo il ritorno dei demoni sul nostro piano dell’esistenza.
L’impietoso esito del televoto decreta che il meno votato è Davide. Mi dispiace, secondo me è tutta colpa del controspionaggio.
Vincenzo passa, e non ci crede neanche lui.
Il secondo giro lo apre Jessica. Canta Slave to the rythm di Grace Jones girando attorno ad una sedia su cui hanno fissato un incomprensibile palo. L’hanno vestita come una star del cinema uzbeko. Fa quello che può, alle prese con un pezzo difficile. Poi ascolta i giudizi del giudici. Sguardo fisso, occhi a palla. Ecco che cosa pensa Jessica mentre la gente parla con lei:
Uh, guarda quante lucine, come si chiamava quellollà che ha telefonato alla tizia che andava da quell’altro sul battello, no aspetta, mi prude un ginocchio, ora lo gratto, ma non posso che sento odore di agrumi! Possibile? Domani ascolto il muro nel valico del fiore rosa che la nebbiolina come è carina ma parlano con me? Parlano di me? Pimpiripette nusa pimpiripette pam.
E’ il momento di Valerio con The look of love degli ABC. Accompagnato da dei ballerini lupi, in una scenografia alla South Park.
Valerio sfodera tutto il suo repertorio: Occhi a fettina, sorrisino, spallucce, manina mossettina, ma non ci siamo. Ha anche brevettato l’espressione con cui risolvere tutti i suoi problemi, anche lui come Derek Zoolander ha una sua “magnum”.
La magnum di Valerio si chiama: la poppy. Testa leggermente inclinata di lato, occhi a fessuretta e sorriso da bimbobuono.
Qualcuno lo critica?
Lui si spara la poppy.
Non capisce quello che gli stai dicendo?
Vai di poppy.
Non capisce quello che sta pensando?
Poppy.
Per fortuna arrivano I Moderni con Judas di Lady Gaga. In una clip mi dicono che Celeste non si è sentita bene. Senso paterno a mille, sono preoccupato per lei.
Parte il pezzo e io li torvo straordinari. Buona la coreografia inventata da loro, sono divertenti, leggeri, e vocalmente ottimi. Mi hanno straconvinto.
I giudici approvano.
Tocca a Francesca, con Tainted Love dei Soft Cell. Pezzo supercoverizzato. Gran bel pezzo. Francesca indossa un abito classico seventies in stile Rudi Gernreich e canta in una foresta di microfoni.
Io la adoro. Quando canta trasfigura, trasforma la sua fragilità in energia e arriva dritta al punto.
Miglior performance della serata secondo me e Morgan.
La seconda manche la chiude Claudio, con If I ever feel better dei Phoenix. Claudio mi piace un sacco, ha un timbro bellissimo, ma con lui ho un problema. Se lo ascolto e basta mi sembra eccezionale, ma se apro gli occhi e lo guardo mi viene da chiedergli un caffè lungo e una brioche, grazie.
Purtroppo, per ora, non ha ancora l’impianto visivo della pop star. E’ bravissimo, ma bisognerebbe lavorare sul suo look.
La seconda manche è l’opposto della prima. Qui si è partiti bassi per poi arrivare alti.
Dopo una polemica di due giorni sul tilt della puntata scorsa, arriva l’esito del televoto.
Chi andrà allo scontro finale con Davide?
Valerio.
Quando lo scopre, si spara una poppy da antologia.
Morgan è visibilmente irritato. Vorrebbe picchiare il notaio, ma lo tengono alla larga.
Davide decide di giocarsi il tutto per tutti cantando Cuore di Rita Pavone. Andando contro le disposizioni dell’ ONU e, praticamente, scavandosi la fossa da solo.
Quell’altro, opta per Superstition di Stevie Wonder, giocandosi il repertorio al completo: occhi a fettina, sorrisino, poppy, spallucce, manina mossettina, poppy finale con fuochi artificiali.
Le mamme da casa piangono in un tripudio di sospironi.
Davide, cantando a cappella True Colors si risolleva un po’. Il problema è la distonia tra l’emozionante sofferenza della sua voce e il suo look da pagliaccio Baraldi.
Quell’altro, canta non so cosa, non mi interessa.
Davide, mi dispiace un casino, ma in questa puntata ti ha penalizzato tantissimo la scelta dei pezzi.
I giudici devono decidere.
Morgan sbrocca per ventitre minuti, attaccando il passato in Rai, la vita, l’arte, la verità, eliminando prima Berlusconi, poi evocando il tilt, poi eliminando Valerio.
Vorrebbe il tilt, e la conseguente decisione da casa.
Chissà se i suoi colleghi rispetteranno questa sua volontà.
Prende la parola la Ventura, difende subito la Rai, perché non si sa mai, poi elimina Davide.
Arisa, rettangolizzando le labbra, uscendo i denti come Alien elimina Davide.
E’ tutto nelle mani di Elio. Se dice Valerio, si va in tilt. Altrimenti la chiudiamo qua.
Elio elimina Davide. Niente tilt.
Morgan è talmente incazzato che vedo il suo cosmo espandersi dal suo corpo come nei Cavalieri dello Zodiaco.
Si mette una maschera con la faccia di Vincenzo, e per tirarsi su il morale va a palpare le ballerine anche lui.
Fine della terza puntata di X Factor.
Più poppy per tutti.
Su le maanii che last night a deejay saved my life! La terza puntata di X Factor 5, è un omaggio alla musica dance e il palco siderale del Teatro della Luna si tramuta in discoteca, su invito di Casanova Frankestein che urla, appunto, tutti in discoteca!
Luci, palle sbrilluccichine, fumo, e i concorrenti che cantano Madonna. Ballerini che ballano. C’è Irene? Non lo so, mi sembra di no. Però c’è Alekat vestito da Austin Powers che fa il robot.
Arriva Elio con parrucca riccia e baffi a manubrio, la Ventura che dice di sentirsi nel suo ambiente, Morgan l’hanno menato e ha un occhio nero, Arisa si è addobbata con una gonna rossa di pelle antiproiettile.
Si celebra la discodance, in una puntata disco party. Tieni a mente questo particolare che servirà più avanti. Fatto sta che nelle mie perversioni c’è anche la musica dance. Lo ammetto. Non vado in discoteca perché, si sa, odio l’umanità come il Re Vega, ma quella-roba la ascolto. Chissenefrega.
Tormentone della puntata è Giorgia. In pratica ha passato una settimana con i concorrenti, in tutte le clip vediamo lei che arriva e fa bù mentre i ragazzi fanno le prove. Bù! Sono Giorgia!
Le reazioni vanno dal noncicredooooh al chi se ne fotte di Vincenzo.
Poi sarà l’ospitona della puntatona.
E’ Antonella ad aprire la prima manche. Canta Strict Machine dei Goldfrapp. Lei è talmente grande che può cantare rimanendo incastrata tra le porte dell’ascensore. Cosa che effettivamente accade. Nonostante sia incastonata in una scenografia colossale, riesce a riempire il palco con la sua voce. Brava. Potente. Si inizia alla grande.
I giudici apprezzando. Arisa però è in modalità stizza preventiva. Si picca a prescindere.
E’ il turno di Davide, con Never be alone di Justice Vs Simian. Canta in un orgia di ballerini che poi lo sollevano tipo bandiera ammericana a Iwo Jima.
Il vero problema, secondo me, è che hanno esagerato con gli effetti sulla voce. Tanto valeva usare un laringofono, mettergli una mano meccanica, un gatto bianco in braccio, un esercito privato, un isola misteriosa e un agente segreto con licenza di uccidere sulle sue tracce.
Ogni tanto vengono inquadrati Tommassini e altri due che non ho capito, tutti e tre sono stilosamente truci.
Arriva Nicole. Il suo pezzo è Born this way di Lady Gaga, con tanto di balletto. Nicole è stata presa in ostaggio da Carla ed Enzo di Come ti vesti. Però erano ubriachi di bollicine. Le hanno lanciato addosso un gilet di panno lenci e pettinato i capelli ispirandosi all’ onda di Hokusai. Nel complesso un look imbarazzante. Eppure, nonostante l’orrendezza riesce ad essere brava, convincente, divertente e meglio di Lady Gaga.
Piace a tutti.
Il più truce degli stilosissimi truci, quello di fianco a Tommassini, approva anche lui.
E’ il turno delle Cafè Margot, con Crying at the discoteque degli Alcazar. Sarà che il giochino: donne vestite da uommo sexy con i baffi pittati mi ha un po’ stufato, sarà un calo fisiologico della puntata, sarà che non avevano le idee chiare, fatto sta che non mi sono sembrate molto sul pezzo.
Non le peggiori, ma c’è da lavorare.
Pronti via, chiude la prima manche Vincenzo, con Miss You dei Rolling Stones. Prima c’è una clip sulla sua personalità, riassumibile nella sua preoccupazione di doversi togliere il cappello farsi la barba, tagliarsi la zazzera e fare amicizia con gli altri.
Miss You dei Rolling Stones. Parliamone.
Mick Jagger impanato, avvolto in un sacco di juta, immerso in una vasca di sambuca, chiuso dentro un container in un deposito di uno scalo ferroviario, registrato con un microfono direzionale, canterebbe quel pezzo con più sex appeal. Ma il punto non è questo. Il problema è che Vincenzo con i capelli tagliati sembra Paolo Rossi da giovane. Mi aspetto da un momento all’altro che faccia il pezzo su Beccalossi.
Per me Vincenzo è inascoltabile. E il fatto che palpi le ballerine, anche se sono consenzienti, non me lo rende più simpatico.
Ed eccoci qua. Per tutti è stato molto sexy, e Morgan si gioca il jolly. Ripete cinque volte che la serata disco party è diventata: di scoparti.
L’imbarazzo tra i presenti si taglia con l’accetta.
La prima manche si conclude in modo calante. Poi arriva Giorgia, quella che faceva bù.
Rimango inchiodato ad ascoltare Giorgia come Dana Barrett quando apre il frigo e ci trova dentro Zuul. La sua canzone, scritta dall’architetto pazzo Ivo Shandor, è in realtà un tributo a all'inferno dei sumeri. Ora siamo tutti schiavi di Gozer.
Alekat interviene in tempo, impedendo il ritorno dei demoni sul nostro piano dell’esistenza.
L’impietoso esito del televoto decreta che il meno votato è Davide. Mi dispiace, secondo me è tutta colpa del controspionaggio.
Vincenzo passa, e non ci crede neanche lui.
Il secondo giro lo apre Jessica. Canta Slave to the rythm di Grace Jones girando attorno ad una sedia su cui hanno fissato un incomprensibile palo. L’hanno vestita come una star del cinema uzbeko. Fa quello che può, alle prese con un pezzo difficile. Poi ascolta i giudizi del giudici. Sguardo fisso, occhi a palla. Ecco che cosa pensa Jessica mentre la gente parla con lei:
Uh, guarda quante lucine, come si chiamava quellollà che ha telefonato alla tizia che andava da quell’altro sul battello, no aspetta, mi prude un ginocchio, ora lo gratto, ma non posso che sento odore di agrumi! Possibile? Domani ascolto il muro nel valico del fiore rosa che la nebbiolina come è carina ma parlano con me? Parlano di me? Pimpiripette nusa pimpiripette pam.
E’ il momento di Valerio con The look of love degli ABC. Accompagnato da dei ballerini lupi, in una scenografia alla South Park.
Valerio sfodera tutto il suo repertorio: Occhi a fettina, sorrisino, spallucce, manina mossettina, ma non ci siamo. Ha anche brevettato l’espressione con cui risolvere tutti i suoi problemi, anche lui come Derek Zoolander ha una sua “magnum”.
La magnum di Valerio si chiama: la poppy. Testa leggermente inclinata di lato, occhi a fessuretta e sorriso da bimbobuono.
Qualcuno lo critica?
Lui si spara la poppy.
Non capisce quello che gli stai dicendo?
Vai di poppy.
Non capisce quello che sta pensando?
Poppy.
Per fortuna arrivano I Moderni con Judas di Lady Gaga. In una clip mi dicono che Celeste non si è sentita bene. Senso paterno a mille, sono preoccupato per lei.
Parte il pezzo e io li torvo straordinari. Buona la coreografia inventata da loro, sono divertenti, leggeri, e vocalmente ottimi. Mi hanno straconvinto.
I giudici approvano.
Tocca a Francesca, con Tainted Love dei Soft Cell. Pezzo supercoverizzato. Gran bel pezzo. Francesca indossa un abito classico seventies in stile Rudi Gernreich e canta in una foresta di microfoni.
Io la adoro. Quando canta trasfigura, trasforma la sua fragilità in energia e arriva dritta al punto.
Miglior performance della serata secondo me e Morgan.
La seconda manche la chiude Claudio, con If I ever feel better dei Phoenix. Claudio mi piace un sacco, ha un timbro bellissimo, ma con lui ho un problema. Se lo ascolto e basta mi sembra eccezionale, ma se apro gli occhi e lo guardo mi viene da chiedergli un caffè lungo e una brioche, grazie.
Purtroppo, per ora, non ha ancora l’impianto visivo della pop star. E’ bravissimo, ma bisognerebbe lavorare sul suo look.
La seconda manche è l’opposto della prima. Qui si è partiti bassi per poi arrivare alti.
Dopo una polemica di due giorni sul tilt della puntata scorsa, arriva l’esito del televoto.
Chi andrà allo scontro finale con Davide?
Valerio.
Quando lo scopre, si spara una poppy da antologia.
Morgan è visibilmente irritato. Vorrebbe picchiare il notaio, ma lo tengono alla larga.
Davide decide di giocarsi il tutto per tutti cantando Cuore di Rita Pavone. Andando contro le disposizioni dell’ ONU e, praticamente, scavandosi la fossa da solo.
Quell’altro, opta per Superstition di Stevie Wonder, giocandosi il repertorio al completo: occhi a fettina, sorrisino, poppy, spallucce, manina mossettina, poppy finale con fuochi artificiali.
Le mamme da casa piangono in un tripudio di sospironi.
Davide, cantando a cappella True Colors si risolleva un po’. Il problema è la distonia tra l’emozionante sofferenza della sua voce e il suo look da pagliaccio Baraldi.
Quell’altro, canta non so cosa, non mi interessa.
Davide, mi dispiace un casino, ma in questa puntata ti ha penalizzato tantissimo la scelta dei pezzi.
I giudici devono decidere.
Morgan sbrocca per ventitre minuti, attaccando il passato in Rai, la vita, l’arte, la verità, eliminando prima Berlusconi, poi evocando il tilt, poi eliminando Valerio.
Vorrebbe il tilt, e la conseguente decisione da casa.
Chissà se i suoi colleghi rispetteranno questa sua volontà.
Prende la parola la Ventura, difende subito la Rai, perché non si sa mai, poi elimina Davide.
Arisa, rettangolizzando le labbra, uscendo i denti come Alien elimina Davide.
E’ tutto nelle mani di Elio. Se dice Valerio, si va in tilt. Altrimenti la chiudiamo qua.
Elio elimina Davide. Niente tilt.
Morgan è talmente incazzato che vedo il suo cosmo espandersi dal suo corpo come nei Cavalieri dello Zodiaco.
Si mette una maschera con la faccia di Vincenzo, e per tirarsi su il morale va a palpare le ballerine anche lui.
Fine della terza puntata di X Factor.
Più poppy per tutti.
Karenina- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
La "Poppy" è fenomenale





Saix91- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Mick Jagger impanato, avvolto in un sacco di juta, immerso in una vasca di sambuca, chiuso dentro un container in un deposito di uno scalo ferroviario, registrato con un microfono direzionale, canterebbe quel pezzo con più sex appeal. Ma il punto non è questo. Il problema è che Vincenzo con i capelli tagliati sembra Paolo Rossi da giovane. Mi aspetto da un momento all’altro che faccia il pezzo su Beccalossi.
questa x me é il massimo!
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bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Karenina ha scritto:http://diegozilla.blogspot.com/2011/12/x-factor-5-puntata-3.html
E’ Antonella ad aprire la prima manche. Canta Strict Machine dei Goldfrapp. Lei è talmente grande che può cantare rimanendo incastrata tra le porte dell’ascensore. Cosa che effettivamente accade. Nonostante sia incastonata in una scenografia colossale, riesce a riempire il palco con la sua voce. Brava. Potente. Si inizia alla grande.
Anche i gozzilla s'innamorano

LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Quell’altro, opta per Superstition di Stevie Wonder, giocandosi il repertorio al completo: occhi a fettina, sorrisino, poppy, spallucce, manina mossettina, poppy finale con fuochi artificiali.Le mamme da casa piangono in un tripudio di sospironi


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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
venerdì, dicembre 09, 2011
X Factor 5, puntata 4.
Si comincia con un bel riassuntone. Previusly on X Factor Five… Valerio che piange perché il fumo nero ha mangiato Davide, mentre Morgan tenta di aprire la botola e secondo la Ventura è tutta colpa della scelta dei pezzi e delle tempeste magnetiche.
Inizia la diretta. Morgan si siede davanti al pianoforte e inizia a pestare Life on Mars di Bowie, poi compare Davide e fanno un duetto.
Per cui, da adesso in poi: Se eliminano qualcuno della categoria di Arisa e di Elio, nella puntata successiva canteranno anche loro. Invece, se eliminano una delle ragazze della Ventura, la faranno limonare con un calciatore sfigato.
Alekat, confidenziale e con mano in tasca, fa i suoi spiegotti e decreta l’inizio della gara. Vengono inquadrati i giudici seduti ai loro posti e il mio cuore ha un sussulto. Che cosa è successo ad Arisa? Che cosa hanno fatto ad Arisa? Ma soprattutto: che cos’è quella cosa che adesso vive sulla testa di Arisa? Non lo so. Allora chiedo aiuto ai miei amici cospirazionisti. Mando una mail all’indirizzo segreto. Ti faremo sapere. E’ la loro risposta.
Inizia la gara. La prima ad esibirsi è Nicole con “Heaven” di Emily Sandè. L’altro giorno ho telefonato per prenotare la revisione annuale del Minipimer. La musichetta di attesa telefonica era proprio “Heaven” di Emily Sandè, non penso di dover aggiungere altro su quel pezzo. Anzi no. Aggiungo: noia catalettica.
Eppure, grazie ad una clip introduttiva ad alto tasso di cuccioloidità, ai giudici piace tantissssimo.
Bip! Prima risposta dei miei amici investigatori del paranormale: In testa ad Arisa vive una Topotalpa permanentata. Ma non siamo sicuri.
Arriva Vincenzo, canta “Portatemi Dio” di Vasco. Prima però Morgan fa pace con Vasco, sperticandosi in lodi su quel pezzo lì. Vincenzo canta accompagnato da una ballerina armata di elettropungolo per bovini, scenografia religiosa e varie banalità proiettate sugli schermi.
I giudici apprezzano e approvano. Io annego nell’indifferenza. Mi riprendo solo quando Alekat tenta di palpeggiare Vincenzo e lui abbozza.
Bip! Seconda risposta dei miei amici: E’ probabile che Arisa abbia ucciso Don Chuck Castoro per poi farsi un cappello.
La regia inquadra un po’ gli ospiti della puntata. Tommassini non è più accompagnato dagli stilosissimi truci, questa volta accanto a lui c’è qualcun altro.
Grazie alla televisione vengo a conoscenza dell’esistenza di Anna Dello Russo. Fashionista, maniaca della moda, mannequin.
Basta pronunciare il suo nome e i Dalmata ululano di terrore, tipo i cavalli con Frau Blücher.
E’ il turno di Claudio, con “Mi sei scoppiato dentro al cuore” di Mina, in versione tunza tunza.
Lo trovo divertente. Ma bisogna osare un po’ di più.
Claudio canta dentro una gabbia per squali. E’ l’unico modo che ha per difendersi dalle brame sessuali di Arisa.
Bip! Terza ipotesi conseguente: Arisa è nel periodo della frenesia, come accade al Dottor Zoidberg e agli abitanti del pianeta Decapod 10. Al posto di una pinna cranica le sono spuntati dei tentacoli.
La prima manche, per ora noiosetta, prosegue con le Caffè Margot.
Arrivano sul palco in bigodini e babbucce. Due casalinghe disidratate che cantano “Senza Paura”.
Tremendo. Ora, del tutto onestamente: Secondo me non è colpa di Fanala e dell’amica di Fanala. Loro con le voci ci sono. E’ colpa del pezzo e del loro addobbo.
Morgan ed Elio battibeccano. Morgan è molto strategico questa sera. Ne prendo nota.
Bip! Arriva la quarta mail dei miei amici cospirazionisti. Secondo loro in testa ad Arisa c’è la spiegazione del mistero: che fine avevano fatto i capelli dei Farias? Mistero risolto.
La prima manche viene chiusa dalla mia preferita, Francesca, con il mio pezzo preferito di Stevie Wonder: “Higher Ground”.
Arriva su un palco popolato da unicorni di carta, vestita come Rachel Berry nella puntata di Glee dedicata a Lady Gaga.
(Parentesi personale: I miei pezzi su X Factor vengono presi e rimbalzati di qua e di là. Approvo e ne sono felice. Non ho tempo di partecipare alle svariate discussioni che generano sui forum. Ma sappiate che grazie ai miei superpoteri leggo tutto. Ho scoperto che nella puntata precedente sono stato frainteso. L’orrendezza riferita a Nicole non riguardava la Gaga canzone, ma il suo vestito in panno lenci. E: “meglio di Lady Gaga” era un iperbole. Ci tenevo a dirlo. Fine della parentesi personale)
Il pezzo ha una pompa che cappotta la mia tuvvù e a un certo punto mi sembra che di Francesche a cantare ce ne siano almeno tre.
Piace a tutti. Bene, brava. Però c’è uno scontro tra Arisa e la Ventura. Aspetto da un momento all’altro che Arisa aizzi contro la Ventura il Rottweiler che le dorme sulla testa (quinta ipotesi) ma non accade.
Fine della prima manche. Momento dell’ospitone della serata: Daniele Silvestri.
Dovevano esserci i Maroon Five, ma hanno paccato. Allora la produzione ha chiesto ai giudici di aprire l’agendina e sentire se qualche loro amico poteva venire.
Elio ha chiamato Silvestri ed eccolo lì.
Io sono un tipo molto fortunato. Mi metti davanti Silvestri, anche in foto, e io perdo coscienza. Una volta hanno usato un santino di Silvestri per operarmi senza anestesia, come in The Kingdom di Lars von Trier. E’ stata quella volta che ho visto i fantasmi.
Anche questa volta lo vedo e BAM!
Giù sulle piastrelle.
Voci nella nebbia.
- Libera!
SWRAAAAAZZ
- Trecento!
Libera!
SWRAAAAAZZZ
- C’è battito!
- Libera!
SWRAAAZZZZ
- Eccolo! Eccolo!
Mi risveglio a esibizione finita e mi risiedo sul divano.
Prima del truce momento dell’esito del televoto, Alekat dice che tra il pubblico sono ospiti i Blogger. Lo dice così, generico, questaseracisonoiblogger.
Per un momento temo di essere nel pieno di un delirio di onnipotenza divina e di trovarmi in due posti contemporaneamente. Sono a casa mia e sono anche lì? Ma come? Speriamo che l’altro me non faccia cazzate in pubblico!
Poi capisco che non mi hanno invitato.
La delusione è tale che fuori piove. Mi strappo la maglietta, mi accendo una sigaretta e guardo Milano che si bagna con occhio languido e Hallelujah di Jeff Buckley come colonna sonora.
Ogni tanto mi inquadrano da fuori, con le goccioline di pioggia in primissimo piano che scorrono sul vetro della finestra e io un po’ sfocato dietro.
Non ho tempo per piangermi addosso. Adesso è tensione e dramma da esito del televoto. Le meno votate sono le Cafè Margot. Il bigodino non perdona.
La seconda manche viene aperta da I Moderni, con “Back it up”, di nonsochì.
Bisognerebbe fare quattro chiacchiere con chi si occupa dei costumi. Abbiamo capito che soffre di uno sdoppiamento della personalità, però usare lo stesso concept del doppio in due puntate di fila è davvero stucchevole.
A parte questo, ascolto I Moderni illudendomi che prima o poi il pezzo si decida a partire. Mi illudo fino all’ultima nota. Non parte. Rimane lì, fermo immobile.
Però, ai buonissssimi giudici piace. Energia e raffinatezza, dicono.
Bip! Sesta mail dei miei amici cospirazionisti: Secondo uno scienziato dell’Iowa è probabile che si tratti di un micromondo. Servirebbe un’inquadratura ravvicinata per capire se sulla capoccia di Arisa c’è una minuscola foresta popolata da minuscoli selvaggi blu. I Naavini.
E’ il turno di Jessica con “Folle città” di Loredana Bertè. Onestamente? E’ nata per quello. Fine.
Born to be Bertè.
Onestamente due: Sono venti minuti che penso che cos’altro aggiungere all’esibizione di Jessica.
Nel frattempo ho scritto tutto il resto del pezzo, lasciando uno spazio vuoto.
Bip! Altra mail su Arisa, mi dicono: 42.
Ecco Valerio. Canterà “Cigarettes and coffe” di Scialpi. Preferivo “Rocking Rolling”, ma non si può avere tutto dalla vita. Meglio così. Potevano optare per “Pregherei” facendo collassare l’intero universo.
Valerio l’hanno depilato, sbarbato, contestualizzato in una clip per fare venire fuori tutta la sua personalità. Temo che canti a piedi nudi con effetto pioggia. Ma per questa volta si sono accontentati della rimozione del pelo.
Lui arriva, esegue il pezzo. Con tanto di manina e Poppy finale. Piace a tutti i giudici tranne che a Morgan.
Morgan lo trita, facendolo a pezzi. L’ho detto che questa sera Morgan è molto strategico. Infatti, tutta questa manfrina serve soltanto per salvare Valerio. Mica fa sul serio.
Ci cadono tutti. O forse fanno finta di caderci. Più Morgan attacca il suo cantante, più gli altri giudici lo difendono. E le mamme, da casa, giuggiolandosi nel senso materno, votano per Valerio.
Morgan, lo sai che ti stimo, ma questa mossa farò molta fatica a perdonartela.
Dopo l’esibiz, va in onda una clip in cui Valerio incontra Scialpi.
Scialpi non ha più i capelli da zingaro, ma purtroppo è andato dallo stesso chirurgo estetico messicano di Priscilla Presley. Cazzo è uguale. Oppure Scialpi è sempre stato Priscilla Presley e nessuno se ne è mai accorto.
La seconda manche è chiusa da Antonella, con “Mad about you” degli Hooverphonic.
La calano da un impalcatura, assieme ai muratori in pausa pranzo della celebre foto. Poi lei scende e vince X Factor.
E’ spettacolare. Punto. Ed è tutto quello che ho da dire si questo argomento tenente Daan.
Ultima mail dei miei amici indagatori: Non sappiamo che cosa sia quella cosa in testa ad Arisa, ma volevamo farti notare che comunque, Arisa a X Factor è molto meglio della Tatta.
Va bene. Sottoscrivo. Arisa batte la Tatta almeno per tre a zero.
Siamo agli sgoccioli, tra poco si saprà chi andrà allo scontro finale con le Cafè Margot.
Alekat, questa sera è ossessionato dalla parola “smartphone” e la usa al posto delle virgole, in più mi dice che dalla prossima puntata passano in modalità Survival. Ne elimineranno due per puntata. Uno lo elimina il pubblico, l’altro lo eliminano i giudici. Finirà a mazzate, con esplosioni di vetri e Queen a palla mentre Connery viene decapitato sugli scalini.
Maligno esito del televoto: Cafè Margotto Vs I Moderni.
Elio se l’era tirata. Due della sua categoria, come nella puntata precedente per Morgan. E’ uno scontro fratricida.
Le Cafè e i Moderni fanno quello che devono fare, cantano quello che devono cantare.
Elio elimina le Cafè, dicendo che secondo lui sono pronte per andare da sole.
Arisa elimina le Cafè.
Morgan elimina i Moderni, per ragioni speculari rispetto a quelle di Elio.
E’ tutto nelle mani della Ventura. Ma c’è un problemino pregresso. Fanala delle Cafè Margot, in una clip, aveva fatto una battuta contro la Ventura, al termine della loro esibiz della puntata scorsa.
La Ventura non porta rancore e non si lega le cose al dito. Così è.
Infatti elimina le Cafè.
Fanala è così incazzata che sta per usare la trasmigrazione attraverso Satori per uccidere tutti.
Viene fermata da coso di Extra Factor che, salvando delle vite, riesce finalmente a dare un senso alla sua esistenza.
Fine della quarta puntata di X Factor 5.
Si sappia che ho il cuore spezzato a causa del mancato invit
X Factor 5, puntata 4.
Si comincia con un bel riassuntone. Previusly on X Factor Five… Valerio che piange perché il fumo nero ha mangiato Davide, mentre Morgan tenta di aprire la botola e secondo la Ventura è tutta colpa della scelta dei pezzi e delle tempeste magnetiche.
Inizia la diretta. Morgan si siede davanti al pianoforte e inizia a pestare Life on Mars di Bowie, poi compare Davide e fanno un duetto.
Per cui, da adesso in poi: Se eliminano qualcuno della categoria di Arisa e di Elio, nella puntata successiva canteranno anche loro. Invece, se eliminano una delle ragazze della Ventura, la faranno limonare con un calciatore sfigato.
Alekat, confidenziale e con mano in tasca, fa i suoi spiegotti e decreta l’inizio della gara. Vengono inquadrati i giudici seduti ai loro posti e il mio cuore ha un sussulto. Che cosa è successo ad Arisa? Che cosa hanno fatto ad Arisa? Ma soprattutto: che cos’è quella cosa che adesso vive sulla testa di Arisa? Non lo so. Allora chiedo aiuto ai miei amici cospirazionisti. Mando una mail all’indirizzo segreto. Ti faremo sapere. E’ la loro risposta.
Inizia la gara. La prima ad esibirsi è Nicole con “Heaven” di Emily Sandè. L’altro giorno ho telefonato per prenotare la revisione annuale del Minipimer. La musichetta di attesa telefonica era proprio “Heaven” di Emily Sandè, non penso di dover aggiungere altro su quel pezzo. Anzi no. Aggiungo: noia catalettica.
Eppure, grazie ad una clip introduttiva ad alto tasso di cuccioloidità, ai giudici piace tantissssimo.
Bip! Prima risposta dei miei amici investigatori del paranormale: In testa ad Arisa vive una Topotalpa permanentata. Ma non siamo sicuri.
Arriva Vincenzo, canta “Portatemi Dio” di Vasco. Prima però Morgan fa pace con Vasco, sperticandosi in lodi su quel pezzo lì. Vincenzo canta accompagnato da una ballerina armata di elettropungolo per bovini, scenografia religiosa e varie banalità proiettate sugli schermi.
I giudici apprezzano e approvano. Io annego nell’indifferenza. Mi riprendo solo quando Alekat tenta di palpeggiare Vincenzo e lui abbozza.
Bip! Seconda risposta dei miei amici: E’ probabile che Arisa abbia ucciso Don Chuck Castoro per poi farsi un cappello.
La regia inquadra un po’ gli ospiti della puntata. Tommassini non è più accompagnato dagli stilosissimi truci, questa volta accanto a lui c’è qualcun altro.
Grazie alla televisione vengo a conoscenza dell’esistenza di Anna Dello Russo. Fashionista, maniaca della moda, mannequin.
Basta pronunciare il suo nome e i Dalmata ululano di terrore, tipo i cavalli con Frau Blücher.
E’ il turno di Claudio, con “Mi sei scoppiato dentro al cuore” di Mina, in versione tunza tunza.
Lo trovo divertente. Ma bisogna osare un po’ di più.
Claudio canta dentro una gabbia per squali. E’ l’unico modo che ha per difendersi dalle brame sessuali di Arisa.
Bip! Terza ipotesi conseguente: Arisa è nel periodo della frenesia, come accade al Dottor Zoidberg e agli abitanti del pianeta Decapod 10. Al posto di una pinna cranica le sono spuntati dei tentacoli.
La prima manche, per ora noiosetta, prosegue con le Caffè Margot.
Arrivano sul palco in bigodini e babbucce. Due casalinghe disidratate che cantano “Senza Paura”.
Tremendo. Ora, del tutto onestamente: Secondo me non è colpa di Fanala e dell’amica di Fanala. Loro con le voci ci sono. E’ colpa del pezzo e del loro addobbo.
Morgan ed Elio battibeccano. Morgan è molto strategico questa sera. Ne prendo nota.
Bip! Arriva la quarta mail dei miei amici cospirazionisti. Secondo loro in testa ad Arisa c’è la spiegazione del mistero: che fine avevano fatto i capelli dei Farias? Mistero risolto.
La prima manche viene chiusa dalla mia preferita, Francesca, con il mio pezzo preferito di Stevie Wonder: “Higher Ground”.
Arriva su un palco popolato da unicorni di carta, vestita come Rachel Berry nella puntata di Glee dedicata a Lady Gaga.
(Parentesi personale: I miei pezzi su X Factor vengono presi e rimbalzati di qua e di là. Approvo e ne sono felice. Non ho tempo di partecipare alle svariate discussioni che generano sui forum. Ma sappiate che grazie ai miei superpoteri leggo tutto. Ho scoperto che nella puntata precedente sono stato frainteso. L’orrendezza riferita a Nicole non riguardava la Gaga canzone, ma il suo vestito in panno lenci. E: “meglio di Lady Gaga” era un iperbole. Ci tenevo a dirlo. Fine della parentesi personale)
Il pezzo ha una pompa che cappotta la mia tuvvù e a un certo punto mi sembra che di Francesche a cantare ce ne siano almeno tre.
Piace a tutti. Bene, brava. Però c’è uno scontro tra Arisa e la Ventura. Aspetto da un momento all’altro che Arisa aizzi contro la Ventura il Rottweiler che le dorme sulla testa (quinta ipotesi) ma non accade.
Fine della prima manche. Momento dell’ospitone della serata: Daniele Silvestri.
Dovevano esserci i Maroon Five, ma hanno paccato. Allora la produzione ha chiesto ai giudici di aprire l’agendina e sentire se qualche loro amico poteva venire.
Elio ha chiamato Silvestri ed eccolo lì.
Io sono un tipo molto fortunato. Mi metti davanti Silvestri, anche in foto, e io perdo coscienza. Una volta hanno usato un santino di Silvestri per operarmi senza anestesia, come in The Kingdom di Lars von Trier. E’ stata quella volta che ho visto i fantasmi.
Anche questa volta lo vedo e BAM!
Giù sulle piastrelle.
Voci nella nebbia.
- Libera!
SWRAAAAAZZ
- Trecento!
Libera!
SWRAAAAAZZZ
- C’è battito!
- Libera!
SWRAAAZZZZ
- Eccolo! Eccolo!
Mi risveglio a esibizione finita e mi risiedo sul divano.
Prima del truce momento dell’esito del televoto, Alekat dice che tra il pubblico sono ospiti i Blogger. Lo dice così, generico, questaseracisonoiblogger.
Per un momento temo di essere nel pieno di un delirio di onnipotenza divina e di trovarmi in due posti contemporaneamente. Sono a casa mia e sono anche lì? Ma come? Speriamo che l’altro me non faccia cazzate in pubblico!
Poi capisco che non mi hanno invitato.
La delusione è tale che fuori piove. Mi strappo la maglietta, mi accendo una sigaretta e guardo Milano che si bagna con occhio languido e Hallelujah di Jeff Buckley come colonna sonora.
Ogni tanto mi inquadrano da fuori, con le goccioline di pioggia in primissimo piano che scorrono sul vetro della finestra e io un po’ sfocato dietro.
Non ho tempo per piangermi addosso. Adesso è tensione e dramma da esito del televoto. Le meno votate sono le Cafè Margot. Il bigodino non perdona.
La seconda manche viene aperta da I Moderni, con “Back it up”, di nonsochì.
Bisognerebbe fare quattro chiacchiere con chi si occupa dei costumi. Abbiamo capito che soffre di uno sdoppiamento della personalità, però usare lo stesso concept del doppio in due puntate di fila è davvero stucchevole.
A parte questo, ascolto I Moderni illudendomi che prima o poi il pezzo si decida a partire. Mi illudo fino all’ultima nota. Non parte. Rimane lì, fermo immobile.
Però, ai buonissssimi giudici piace. Energia e raffinatezza, dicono.
Bip! Sesta mail dei miei amici cospirazionisti: Secondo uno scienziato dell’Iowa è probabile che si tratti di un micromondo. Servirebbe un’inquadratura ravvicinata per capire se sulla capoccia di Arisa c’è una minuscola foresta popolata da minuscoli selvaggi blu. I Naavini.
E’ il turno di Jessica con “Folle città” di Loredana Bertè. Onestamente? E’ nata per quello. Fine.
Born to be Bertè.
Onestamente due: Sono venti minuti che penso che cos’altro aggiungere all’esibizione di Jessica.
Nel frattempo ho scritto tutto il resto del pezzo, lasciando uno spazio vuoto.
Bip! Altra mail su Arisa, mi dicono: 42.
Ecco Valerio. Canterà “Cigarettes and coffe” di Scialpi. Preferivo “Rocking Rolling”, ma non si può avere tutto dalla vita. Meglio così. Potevano optare per “Pregherei” facendo collassare l’intero universo.
Valerio l’hanno depilato, sbarbato, contestualizzato in una clip per fare venire fuori tutta la sua personalità. Temo che canti a piedi nudi con effetto pioggia. Ma per questa volta si sono accontentati della rimozione del pelo.
Lui arriva, esegue il pezzo. Con tanto di manina e Poppy finale. Piace a tutti i giudici tranne che a Morgan.
Morgan lo trita, facendolo a pezzi. L’ho detto che questa sera Morgan è molto strategico. Infatti, tutta questa manfrina serve soltanto per salvare Valerio. Mica fa sul serio.
Ci cadono tutti. O forse fanno finta di caderci. Più Morgan attacca il suo cantante, più gli altri giudici lo difendono. E le mamme, da casa, giuggiolandosi nel senso materno, votano per Valerio.
Morgan, lo sai che ti stimo, ma questa mossa farò molta fatica a perdonartela.
Dopo l’esibiz, va in onda una clip in cui Valerio incontra Scialpi.
Scialpi non ha più i capelli da zingaro, ma purtroppo è andato dallo stesso chirurgo estetico messicano di Priscilla Presley. Cazzo è uguale. Oppure Scialpi è sempre stato Priscilla Presley e nessuno se ne è mai accorto.
La seconda manche è chiusa da Antonella, con “Mad about you” degli Hooverphonic.
La calano da un impalcatura, assieme ai muratori in pausa pranzo della celebre foto. Poi lei scende e vince X Factor.
E’ spettacolare. Punto. Ed è tutto quello che ho da dire si questo argomento tenente Daan.
Ultima mail dei miei amici indagatori: Non sappiamo che cosa sia quella cosa in testa ad Arisa, ma volevamo farti notare che comunque, Arisa a X Factor è molto meglio della Tatta.
Va bene. Sottoscrivo. Arisa batte la Tatta almeno per tre a zero.
Siamo agli sgoccioli, tra poco si saprà chi andrà allo scontro finale con le Cafè Margot.
Alekat, questa sera è ossessionato dalla parola “smartphone” e la usa al posto delle virgole, in più mi dice che dalla prossima puntata passano in modalità Survival. Ne elimineranno due per puntata. Uno lo elimina il pubblico, l’altro lo eliminano i giudici. Finirà a mazzate, con esplosioni di vetri e Queen a palla mentre Connery viene decapitato sugli scalini.
Maligno esito del televoto: Cafè Margotto Vs I Moderni.
Elio se l’era tirata. Due della sua categoria, come nella puntata precedente per Morgan. E’ uno scontro fratricida.
Le Cafè e i Moderni fanno quello che devono fare, cantano quello che devono cantare.
Elio elimina le Cafè, dicendo che secondo lui sono pronte per andare da sole.
Arisa elimina le Cafè.
Morgan elimina i Moderni, per ragioni speculari rispetto a quelle di Elio.
E’ tutto nelle mani della Ventura. Ma c’è un problemino pregresso. Fanala delle Cafè Margot, in una clip, aveva fatto una battuta contro la Ventura, al termine della loro esibiz della puntata scorsa.
La Ventura non porta rancore e non si lega le cose al dito. Così è.
Infatti elimina le Cafè.
Fanala è così incazzata che sta per usare la trasmigrazione attraverso Satori per uccidere tutti.
Viene fermata da coso di Extra Factor che, salvando delle vite, riesce finalmente a dare un senso alla sua esistenza.
Fine della quarta puntata di X Factor 5.
Si sappia che ho il cuore spezzato a causa del mancato invit
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
rossadavino ha scritto:venerdì, dicembre 09, 2011
X Factor 5, puntata 4.
La seconda manche è chiusa da Antonella, con “Mad about you” degli Hooverphonic.
La calano da un impalcatura, assieme ai muratori in pausa pranzo della celebre foto. Poi lei scende e vince X Factor.
E’ spettacolare. Punto. Ed è tutto quello che ho da dire si questo argomento tenente Daan.


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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Diegozilla io rido rido rido e penso quando lo leggo...di corsa ad xfactor.
Davidemaggio a casa!... senza pc, senza sky e senza bic
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sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
sophia ha scritto:Diegozilla io rido rido rido e penso quando lo leggo...di corsa ad xfactor.
Davidemaggio a casa!... senza pc, senza sky e senza bic.
Magari.


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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Adoro quest'uomo è geniale.
Su Silvestri (mi fa lo stesso effetto pure a me) e sull'esibizione dei Moderni sono divertentissimi.


Su Silvestri (mi fa lo stesso effetto pure a me) e sull'esibizione dei Moderni sono divertentissimi.

E’ tutto nelle mani della Ventura. Ma c’è un problemino pregresso. Fanala delle Cafè Margot, in una clip, aveva fatto una battuta contro la Ventura, al termine della loro esibiz della puntata scorsa.
La Ventura non porta rancore e non si lega le cose al dito. Così è.
Infatti elimina le Cafè.



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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Amantide_Religiosa ha scritto:E’ tutto nelle mani della Ventura. Ma c’è un problemino pregresso. Fanala delle Cafè Margot, in una clip, aveva fatto una battuta contro la Ventura, al termine della loro esibiz della puntata scorsa.
La Ventura non porta rancore e non si lega le cose al dito. Così è.
Infatti elimina le Cafè.
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Questa parte è stupenda, e amaramente realistica




Saix91- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
Saix91 ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:E’ tutto nelle mani della Ventura. Ma c’è un problemino pregresso. Fanala delle Cafè Margot, in una clip, aveva fatto una battuta contro la Ventura, al termine della loro esibiz della puntata scorsa.
La Ventura non porta rancore e non si lega le cose al dito. Così è.
Infatti elimina le Cafè.
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Questa parte è stupenda, e amaramente realistica![]()
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Onestamente, non credo che alla Ventura piacciono le Margot. Credo siano miglia lontane dai suoi gusti musicali. Però è vero che la loro battutina sulla Ventura non è passato innoservata dalla signora.

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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
X Factor 5, puntata 5.

La puntata ultimates di X Factor 5, con due eliminazioni invece che una, inizia in un mare di nebbia. Toni scuri, blu elettrico, atmosfera che da un momento all’altro arriva Thor per prendere tutti a martellate sulle gengive. Invece arriva Alekat, arrivano i giudici e poi arrivano i Subsonica.
Suonano live, ci sono tutti i loro strumenti sul palco, compreso l'aggeggioloso favoleggio del Professor Horatio Hufnagel suonato dal tastierista.
I Subsonica sono il gruppo preferito da Doc e da Marty McFly. Non serve una DeLorean lanciata a 88 miglia orarie per tornare indietro nel tempo, basta ascoltare i Subsonica e ti ritrovi subito nei ridenti anni 90. Durante l’ascolto, ai piedi dei più sensibili ci crescono le Buffalo con la zeppona.
Ma fa niente. Come diceva qualcuno: Il soffitto di un uomo è il pavimento di un altro uomo, è tutta una questione legata al contesto in cui ti collochi. In una realtà musicale in cui Alessandra Amoroso vende dei dischi, invece di venire a casa tua a farti la french, ben vengano i Subsonica. Con tutto il rispetto per i Subsonica e le manicure.
Spiegotto tensivo e serrato di Alekat. Un'unica manche, due eliminazioni: una la decide il pubblico, una la decidono i giudici. Partono in otto, arriveranno in sei. Tensione e drammone.
Inizia Jessica, canta “Sally” di Vasco Rossi.
Occhei lo ammetto. Dentro questo petto tamarro batte un cuore romantico. Quando sento la parola “Vasco” a me vengono subito le bolle sulla schiena, però l’interpretazione di Jessica mi colpisce.
E’ sempre e comunque Born to be Bertè, o Born to be Mia Martini, come dice Morgan. Spero per lei che nel suo futuro discografico ci sia qualcuno in grado di scriverle dei testi decenti, altrimenti sarà un disastro di umorismo involontario.
Tocca a I Moderni, con “Fuck you” di Cee Lo Green. I Moderni questa sera sono in versione Black Eyed Peas Gianduiotto. Sparano vaffanculo a raffica, destinati a Morgan, nelle intenzioni di Elio.
La loro esibiz mi piace. Anche se continuo a preferirli quando fanno tutto da soli senza basi.
Arisa e la Ventura li criticano per la gestualità. Poi Elio li mena, facendo il verso alla scenetta Morgan Vs Valerio della puntata precedente. Imbarazzante.
Inizia a farsi notare il vero protagonista di questa puntata. Il pubblico presente al Teatro della luna.
Ogni cantante in gara è supportato da un propria tribù di barbari. In sala ci sono: gli Unni, i Pitti, i Frisi, i Vandali, i Visigoti, i Marcomanni, gli Iutungi e i Burgundi.
Questi urlano, staccano la testa delle galline a morsi, gridano, ululano, pisciano nelle fontane, emettono suoni gutturali, cercano il segreto dell’acciaio, lottano contro Thulsa Doom e rompono i coglioni a tutti.
Per tenerli a bada la produzione di Sky telefona a Fudo della montagna , ma trova occupato.
E’ il turno di Valerio. Prima viene svelata la combine con Morgan della puntata scorsa. Come se fosse lo scoop del secolo.
Valerio è alle prese con una delle mie canzoni preferite di Celentano: “Il bimbo sul leone”.
Balla. Rigido come quei pupazzi di Pinocchio che schiacci il pulsante sotto e si poi muovono. Fa quello che può. Manina, sorrisino, jump to the left, manina, occhi a fettina, jump to the right, but it's the Poppy move that really drives you insane!
Durante i giudizi dei giudici abbatte su tutto e tutti una serie di Poppy a catena, e il pubblico insorge dando fuoco a Tarvisium.
E’ il momento di Antonella. Addobbata come l’albero di Natale di “2001 Odissea nello spazio”, canta “Missing” degli Everything But The Girl.
Se fossi una contadina portoghese del 1917, chiederei ad Antonella di svelarmi alcuni segreti e poi fonderei un culto in suo nome.
Celestiale.
I barbari fanno comunque buuuuh. E a quel punto la produzione di Sky manda in sala Jesse Ventura armato con un mitragliatore Vulcan. Sotto la minaccia delle armi, il pubblico si chèta.
Tocca a Francesca, con “Confusa e felice” di Carmen Consoli. L’hanno vestita con la tenda a pagina 74 del catalogo Ikea, ma Francesca è una tipa tosta. Prende il brano, evita l’effetto cucciolo della Consoli, ci risparmia i gargarismi consoliani con il Tantum Verde e riesce a rendere suo il pezzo.
Arisa attacca la Ventura. L’accusa è di pianobarizzare le bimbe. Arisa ha ragione. Io avrei il terrore di contraddire Arisa, ma la Ventura replica.
Ascoltare un discorso qualsiasi della Ventura è un’esperienza formativa per comprendere a pieno come funziona la comunicazione in Italia nel 2011. Bisognerebbe farci dei corsi all’università.
Nello specifico: per sei minuti la Ventura prende l’aria, la pastella con la farina di riso, e frigge il niente in tempura.
Ed ecco Vincenzo, con occhialo tondo. Sembra il peluche di Jean Reno in Leon. E’ alle prese con “Time” di Alan Parson. Parliamoci chiaro, ben poche cose al mondo sono più noiose di Alan Parson, quasi tutte sono proibite dalla convenzione di Ginevra e tenute nascoste in un bunker segreto in Alaska. Lui fa quello che può, nella valle dell’eco e della noia atomica.
La penultima ad esibirsi è Nicole, con “Io non lascio traccia” dei Negramaro.
La mia personalissima visione dell’inferno è un posto in cui vieni legato a una sedia, ti mettono davanti la Ventura che ti parla per l’eternità, mentre in sottofondo vanno il loop tutte le canzoni dei Negramaro.
Chiude Claudio, con “Una poesia anche per te” di Elisa. Su Claudio è stata fatta, sa sempre, una pessima scelta di brani. Sarebbe stato facile assegnargli: “Sha nai nai na na nai nai” di Mario Biondi, ma che cazzo! Proprio non lo vogliamo valorizzare il suo timbro, eh?
Fine della manche.
Prima del devastante esito del televoto arriva il secondo ospitone. Faccio così la conoscenza di Raphael Gualazzi.
Ora mi ripeto, come fanno i vecchi: Gualazzi, splendido esempio pratico dell’applicazione di potere e potenza, macht e herrschaft in senso weberiano. L’unico commento possibile su di lui è sottolineare come sia il risultato evidente dell’imposizione di una volontà terza all’interno di una relazione sociale. Non la sua volontà ovviamente, ma quella del colossale macht e herrschaft che ha alle spalle.
Gualazzi rappresenta un genere musicale, un mood, uno stile, un modo di fare musica che conosco molto bene. Anzi, quando ero quasi-famoso quel genere lo frequentavo di persona per affinità.
Non giudico Gualazzi, che può piacere o non piacere, così come non sto per dirti che c’è qualcuno di più bravo o meno bravo, semplicemente mi chiedo:
Perché Gualazzi sì, e gente come Orselli (clicca) o Tessadri (clicca) invece no?
Alekat riprende in mano la situazione con sapienza, e traghetta lo show verso lo sfidone. I tre meno televotati andranno allo scontro finale. Ne rimarrò soltanto uno.
Da casa decidono che i tre sfidanti saranno: Claudio, Vincenzo e Valerio. Esibiz con i loro pezzi forti, televoto al contrario: voti chi vuoi eliminare. I due rimasti, vanno a cappella, e poi i giudici ne elimineranno un altro.
Si parte con Valerio, alle prese con “Labyrinth” di Elisa. Manina, mossetta, Poppy e chiusura con microfono agitato. Personalmente, ci ho messo un quarto d’ora per capire che quel pezzo lì era quello che cantava Elisa, tanta era la distanza.
Vincenzo invece, propone un ottima imitazione di “Anna e Marco” di Dalla. Ottimo. Come il Baudo di Sabani o l’Andreotti di Alighiero Noschese.
Claudio si spara: “Se stasera sono qui”. Che l’avrà anche scritta Tenco, ma l’ha lanciata Wilma Goich, si insiste quindi, nel fargli cantare canzoni del repertorio femminile.
Il pubblico da casa, in tempozero, elimina Valerio.
Poppy trionfale e saluta tutti con sportività.
Se la giocano Claudio e Vincenzo con il brano a cappella.
Arrivati a questo punto Claudio potrebbe cantare: “On my own” di Nikka Costa, “Joe le taxi” di Vanessa Paradis, “Brava” di Mina oppure la sigla di “Belle e Sebastien”.
Invece opta per un brano in inglese, nonsoquale, non mi interessa.
Idem per Vincenzo, che decide di cantare a cappella: “Gonna see miss Liza, gonna go to Mississippi”, direttamente dalla colonna sonora di “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen.
Parola ai giudici.
Morgan elimina ovviamente Claudio.
Arisa elimina ovviamente Vincenzo.
La Ventura, dopo un lustro di ciacòle elimina Claudio, ma nessuno capisce il perché.
E’ tutto nelle mani di Elio. Che ci pensa. Potrebbe sfogare la sua stizza verso Morgan, eliminandolo di fatto dalla competizione, ma è stato addomesticato da un’overdose di zuccheri.
Elio elimina Claudio.
Rimangono tutti con un cantante a testa, tranne la Ventura che ne ha ancora tre.
La Ventura, abbarbicata nel suo feudo inviolato, difenderà le sue bimbe con le unghie e con i denti, è pronta a salire sul ring del combattimento con i tubi al neon per vedere cara la pelle.
Fine della quinta puntata di X Factor 5.
http://diegozilla.blogspot.com/2011/12/x-factor-5-puntata-5.html

La puntata ultimates di X Factor 5, con due eliminazioni invece che una, inizia in un mare di nebbia. Toni scuri, blu elettrico, atmosfera che da un momento all’altro arriva Thor per prendere tutti a martellate sulle gengive. Invece arriva Alekat, arrivano i giudici e poi arrivano i Subsonica.
Suonano live, ci sono tutti i loro strumenti sul palco, compreso l'aggeggioloso favoleggio del Professor Horatio Hufnagel suonato dal tastierista.
I Subsonica sono il gruppo preferito da Doc e da Marty McFly. Non serve una DeLorean lanciata a 88 miglia orarie per tornare indietro nel tempo, basta ascoltare i Subsonica e ti ritrovi subito nei ridenti anni 90. Durante l’ascolto, ai piedi dei più sensibili ci crescono le Buffalo con la zeppona.
Ma fa niente. Come diceva qualcuno: Il soffitto di un uomo è il pavimento di un altro uomo, è tutta una questione legata al contesto in cui ti collochi. In una realtà musicale in cui Alessandra Amoroso vende dei dischi, invece di venire a casa tua a farti la french, ben vengano i Subsonica. Con tutto il rispetto per i Subsonica e le manicure.
Spiegotto tensivo e serrato di Alekat. Un'unica manche, due eliminazioni: una la decide il pubblico, una la decidono i giudici. Partono in otto, arriveranno in sei. Tensione e drammone.
Inizia Jessica, canta “Sally” di Vasco Rossi.
Occhei lo ammetto. Dentro questo petto tamarro batte un cuore romantico. Quando sento la parola “Vasco” a me vengono subito le bolle sulla schiena, però l’interpretazione di Jessica mi colpisce.
E’ sempre e comunque Born to be Bertè, o Born to be Mia Martini, come dice Morgan. Spero per lei che nel suo futuro discografico ci sia qualcuno in grado di scriverle dei testi decenti, altrimenti sarà un disastro di umorismo involontario.
Tocca a I Moderni, con “Fuck you” di Cee Lo Green. I Moderni questa sera sono in versione Black Eyed Peas Gianduiotto. Sparano vaffanculo a raffica, destinati a Morgan, nelle intenzioni di Elio.
La loro esibiz mi piace. Anche se continuo a preferirli quando fanno tutto da soli senza basi.
Arisa e la Ventura li criticano per la gestualità. Poi Elio li mena, facendo il verso alla scenetta Morgan Vs Valerio della puntata precedente. Imbarazzante.
Inizia a farsi notare il vero protagonista di questa puntata. Il pubblico presente al Teatro della luna.
Ogni cantante in gara è supportato da un propria tribù di barbari. In sala ci sono: gli Unni, i Pitti, i Frisi, i Vandali, i Visigoti, i Marcomanni, gli Iutungi e i Burgundi.
Questi urlano, staccano la testa delle galline a morsi, gridano, ululano, pisciano nelle fontane, emettono suoni gutturali, cercano il segreto dell’acciaio, lottano contro Thulsa Doom e rompono i coglioni a tutti.
Per tenerli a bada la produzione di Sky telefona a Fudo della montagna , ma trova occupato.
E’ il turno di Valerio. Prima viene svelata la combine con Morgan della puntata scorsa. Come se fosse lo scoop del secolo.
Valerio è alle prese con una delle mie canzoni preferite di Celentano: “Il bimbo sul leone”.
Balla. Rigido come quei pupazzi di Pinocchio che schiacci il pulsante sotto e si poi muovono. Fa quello che può. Manina, sorrisino, jump to the left, manina, occhi a fettina, jump to the right, but it's the Poppy move that really drives you insane!
Durante i giudizi dei giudici abbatte su tutto e tutti una serie di Poppy a catena, e il pubblico insorge dando fuoco a Tarvisium.
E’ il momento di Antonella. Addobbata come l’albero di Natale di “2001 Odissea nello spazio”, canta “Missing” degli Everything But The Girl.
Se fossi una contadina portoghese del 1917, chiederei ad Antonella di svelarmi alcuni segreti e poi fonderei un culto in suo nome.
Celestiale.
I barbari fanno comunque buuuuh. E a quel punto la produzione di Sky manda in sala Jesse Ventura armato con un mitragliatore Vulcan. Sotto la minaccia delle armi, il pubblico si chèta.
Tocca a Francesca, con “Confusa e felice” di Carmen Consoli. L’hanno vestita con la tenda a pagina 74 del catalogo Ikea, ma Francesca è una tipa tosta. Prende il brano, evita l’effetto cucciolo della Consoli, ci risparmia i gargarismi consoliani con il Tantum Verde e riesce a rendere suo il pezzo.
Arisa attacca la Ventura. L’accusa è di pianobarizzare le bimbe. Arisa ha ragione. Io avrei il terrore di contraddire Arisa, ma la Ventura replica.
Ascoltare un discorso qualsiasi della Ventura è un’esperienza formativa per comprendere a pieno come funziona la comunicazione in Italia nel 2011. Bisognerebbe farci dei corsi all’università.
Nello specifico: per sei minuti la Ventura prende l’aria, la pastella con la farina di riso, e frigge il niente in tempura.
Ed ecco Vincenzo, con occhialo tondo. Sembra il peluche di Jean Reno in Leon. E’ alle prese con “Time” di Alan Parson. Parliamoci chiaro, ben poche cose al mondo sono più noiose di Alan Parson, quasi tutte sono proibite dalla convenzione di Ginevra e tenute nascoste in un bunker segreto in Alaska. Lui fa quello che può, nella valle dell’eco e della noia atomica.
La penultima ad esibirsi è Nicole, con “Io non lascio traccia” dei Negramaro.
La mia personalissima visione dell’inferno è un posto in cui vieni legato a una sedia, ti mettono davanti la Ventura che ti parla per l’eternità, mentre in sottofondo vanno il loop tutte le canzoni dei Negramaro.
Chiude Claudio, con “Una poesia anche per te” di Elisa. Su Claudio è stata fatta, sa sempre, una pessima scelta di brani. Sarebbe stato facile assegnargli: “Sha nai nai na na nai nai” di Mario Biondi, ma che cazzo! Proprio non lo vogliamo valorizzare il suo timbro, eh?
Fine della manche.
Prima del devastante esito del televoto arriva il secondo ospitone. Faccio così la conoscenza di Raphael Gualazzi.
Ora mi ripeto, come fanno i vecchi: Gualazzi, splendido esempio pratico dell’applicazione di potere e potenza, macht e herrschaft in senso weberiano. L’unico commento possibile su di lui è sottolineare come sia il risultato evidente dell’imposizione di una volontà terza all’interno di una relazione sociale. Non la sua volontà ovviamente, ma quella del colossale macht e herrschaft che ha alle spalle.
Gualazzi rappresenta un genere musicale, un mood, uno stile, un modo di fare musica che conosco molto bene. Anzi, quando ero quasi-famoso quel genere lo frequentavo di persona per affinità.
Non giudico Gualazzi, che può piacere o non piacere, così come non sto per dirti che c’è qualcuno di più bravo o meno bravo, semplicemente mi chiedo:
Perché Gualazzi sì, e gente come Orselli (clicca) o Tessadri (clicca) invece no?
Alekat riprende in mano la situazione con sapienza, e traghetta lo show verso lo sfidone. I tre meno televotati andranno allo scontro finale. Ne rimarrò soltanto uno.
Da casa decidono che i tre sfidanti saranno: Claudio, Vincenzo e Valerio. Esibiz con i loro pezzi forti, televoto al contrario: voti chi vuoi eliminare. I due rimasti, vanno a cappella, e poi i giudici ne elimineranno un altro.
Si parte con Valerio, alle prese con “Labyrinth” di Elisa. Manina, mossetta, Poppy e chiusura con microfono agitato. Personalmente, ci ho messo un quarto d’ora per capire che quel pezzo lì era quello che cantava Elisa, tanta era la distanza.
Vincenzo invece, propone un ottima imitazione di “Anna e Marco” di Dalla. Ottimo. Come il Baudo di Sabani o l’Andreotti di Alighiero Noschese.
Claudio si spara: “Se stasera sono qui”. Che l’avrà anche scritta Tenco, ma l’ha lanciata Wilma Goich, si insiste quindi, nel fargli cantare canzoni del repertorio femminile.
Il pubblico da casa, in tempozero, elimina Valerio.
Poppy trionfale e saluta tutti con sportività.
Se la giocano Claudio e Vincenzo con il brano a cappella.
Arrivati a questo punto Claudio potrebbe cantare: “On my own” di Nikka Costa, “Joe le taxi” di Vanessa Paradis, “Brava” di Mina oppure la sigla di “Belle e Sebastien”.
Invece opta per un brano in inglese, nonsoquale, non mi interessa.
Idem per Vincenzo, che decide di cantare a cappella: “Gonna see miss Liza, gonna go to Mississippi”, direttamente dalla colonna sonora di “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen.
Parola ai giudici.
Morgan elimina ovviamente Claudio.
Arisa elimina ovviamente Vincenzo.
La Ventura, dopo un lustro di ciacòle elimina Claudio, ma nessuno capisce il perché.
E’ tutto nelle mani di Elio. Che ci pensa. Potrebbe sfogare la sua stizza verso Morgan, eliminandolo di fatto dalla competizione, ma è stato addomesticato da un’overdose di zuccheri.
Elio elimina Claudio.
Rimangono tutti con un cantante a testa, tranne la Ventura che ne ha ancora tre.
La Ventura, abbarbicata nel suo feudo inviolato, difenderà le sue bimbe con le unghie e con i denti, è pronta a salire sul ring del combattimento con i tubi al neon per vedere cara la pelle.
Fine della quinta puntata di X Factor 5.
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Re: Diegozilla is back!!!!!!!
"Poi Elio li mena, facendo il verso alla scenetta Morgan Vs Valerio della puntata precedente. Imbarazzante."

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