Telefilm e Serie tv ....Infinite...
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
cosa sono i brogues irlandesi? roba di knitting???
cosa vuoi dire quando dic che le donne sono opposte'?? non ho seguito mad man, ci hoprovato ma non mi è scesa manco mezza puntata.
questo the hour è già stato ripassato da subfactory o simili?
cosa vuoi dire quando dic che le donne sono opposte'?? non ho seguito mad man, ci hoprovato ma non mi è scesa manco mezza puntata.
questo the hour è già stato ripassato da subfactory o simili?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
tipo queste maimeri.
le donne per come le hanno dipinte sono opposte troppo marcatamente.
superficiale e chic la nobile moglie del conduttore del programma giornalistico
spigliata brillante e colta la producer
in mad men l'ascesa professionale della copyrighter non è affidata a una bonona come in THE HOUR.
Entrambe le storie, mad men e the hour si rifanno a pioniere realmente esistite ma non esattamente delle bellezze appariscenti.
mentre in mad men il casting che ha optato per peggy è credibile
lo è un po' meno quello per il personaggio inglese della bella producer Bel
maimeri trovi tutto tradotto in rete coi sottotitoli.
sono solo 6 episodi ma ben fatti.
dimmi la tua.
Ultima modifica di lepidezza il Ven 02 Set 2011, 16:21 - modificato 1 volta.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
maimeri ha scritto:cosa sono i brogues irlandesi? roba di knitting???
cosa vuoi dire quando dic che le donne sono opposte'?? non ho seguito mad man, ci hoprovato ma non mi è scesa manco mezza puntata.
questo the hour è già stato ripassato da subfactory o simili?
Ci sono i sottotitoli su subfactory, ecco il link: http://www.subsfactory.it/index.php?ind=downloads&op=section_view&idev=747
Ci sono anche per i file in HD, se interessa.
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
Premetto che non ho ancora visto la serie UK, trovo invece che la scelta di casting di Mad Men non faccia che reiterare il cliché della bella/scema e della bruttina intelligente, a prescindere dalla somiglianza con il modello di riferimento su cui è costruito il personaggio.lepidezza ha scritto:
le donne per come le hanno dipinte sono opposte troppo marcatamente.
superficiale e chic la nobile moglie del conduttore del programma giornalistico
spigliata brillante e colta la producer
in mad men l'ascesa professionale della copyrighter non è affidata a una bonona come in THE HOUR.
Entrambe le storie, mad men e the hour si rifanno a pioniere realmente esistite ma non esattamente delle bellezze appariscenti.
mentre in mad men il casting che ha optato per peggy è credibile
lo è un po' meno quello per il personaggio inglese della bella producer Bel
Comunque ieri rivedendo un film con James McAvoy e Rebecca Hall (Starter for Ten, carinissimo) ho ancora scoperto un paio di citazioni contenute in Misfits (da dove viene il nome Barry affibbiato a Simon e da dove è stata copiata la scena in cui c'è "Smack my bitch up" dei Prodigy in sottofondo) ... l'ho sempre detto che quel telefilm è una miniera di citazioni per cinefili
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
no scusa, rinfrescami la memoria gaufre, spiega spiega. ( tra laltro devo cercare qualke blog con info più dettagliate sulle ultimissime relative a misfits perkè sul sito ufficile non c' un granchè)
cmq di the hours ho trovato solo i sototitoli, al serie non la trovo. ma c'è una sola stagione,sì?
cmq di the hours ho trovato solo i sototitoli, al serie non la trovo. ma c'è una sola stagione,sì?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
@Maimeri
- Spoiler:
- In "Starter for Ten", il film di cui parlo nel post precedente, il protagonista del film viene chiamato Barry da uno dei suoi coinquilini anche se il suo nome è Brian. Un po' come accade in Misfits, in cui Nathan chiama Simon "Barry". Inotre, a un certo punto c'è una scena in cui il protagonista e il suo team universitario devono sfidare un'altra squadra a un quiz televisivo di cultura generale, e viene usata la musica di Eye of the Tiger, la colonna sonora di Rocky, mentre la squadra si appresta a entrare nello studio in cui avverrà la competizione. La scena è girata al rallentatore e il contesto ricorda molto una scena analoga dell'ultima puntata di Misfits, quella in cui sulle note della canzone dei Prodigy, Nathan, Simon e Kelly vanno a liberare Curtis e Alisha dalle grinfie della setta cattolica che li ha plagiati. Ma per capire tutte le analogie ti consiglio di vedere il film in questione, perché spiegato così non si capisce. Il film è davvero carino e ha una colonna sonora fantastica.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
con grande ritardo ho visto le prime due puntate de "I Borgia" su Sky.
premesso che non mi è piaciuto molto (diciamo che mi è parso una mezza vaccata), ma ha un fondamento storico o è solo un romanzone per far vedere quattro tette ?
premesso che non mi è piaciuto molto (diciamo che mi è parso una mezza vaccata), ma ha un fondamento storico o è solo un romanzone per far vedere quattro tette ?
piedonex- Admin Piedonex
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
con grande ritardo ho visto le prime due puntate de "I Borgia" su Sky.
premesso che non mi è piaciuto molto (diciamo che mi è parso una mezza vaccata), ma ha un fondamento storico o è solo un romanzone per far vedere quattro tette ?
premesso che non mi è piaciuto molto (diciamo che mi è parso una mezza vaccata), ma ha un fondamento storico o è solo un romanzone per far vedere quattro tette ?
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
ecco i borgia, che dite? in che giorni va inonda?
cmq gaufre, il film che dic mi sa che mi toccherà vederlo.. ma come faiad essere sicura che sia quella la citazione? scene di quel genere al cinema si vedono abbastanza spesso
cmq gaufre, il film che dic mi sa che mi toccherà vederlo.. ma come faiad essere sicura che sia quella la citazione? scene di quel genere al cinema si vedono abbastanza spesso
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
piedonex ha scritto:con grande ritardo ho visto le prime due puntate de "I Borgia" su Sky.
premesso che non mi è piaciuto molto (diciamo che mi è parso una mezza vaccata), ma ha un fondamento storico o è solo un romanzone per far vedere quattro tette ?
no è abbastanza accurato storicamente.
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
Gaufre ha scritto:
Premetto che non ho ancora visto la serie UK, trovo invece che la scelta di casting di Mad Men non faccia che reiterare il cliché della bella/scema e della bruttina intelligente, a prescindere dalla somiglianza con il modello di riferimento su cui è costruito il personaggio.
Veramente io non ho mai visto il personaggio di Christina Hendricks come quella della bella scemma, anzi per me è molto intelligente, una donna pratica e molto spiritosa. Peggy non è certo una bellezza ma non brutta.
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
maimeri ha scritto:ecco i borgia, che dite? in che giorni va inonda?
il venerdì sera su Sky.
per le repliche non so.
piedonex- Admin Piedonex
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
i Borgia
sono la passione degli anglosassoni: il lato oscuro del rinascimento, potere, sesso, tradimento
ah questi popoli meridionali, così oscuri, passionali e affasssinanti!
è al centro anche degli ultimi due videogiochi della serie Assassin's Creed, e lì devo dire che alcuni paletti storici li hanno rispettati
epoi ci hanno lavorato su di fantasia, ovviamente
sono la passione degli anglosassoni: il lato oscuro del rinascimento, potere, sesso, tradimento
ah questi popoli meridionali, così oscuri, passionali e affasssinanti!
è al centro anche degli ultimi due videogiochi della serie Assassin's Creed, e lì devo dire che alcuni paletti storici li hanno rispettati
epoi ci hanno lavorato su di fantasia, ovviamente
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
@Ama
Parlavo di Peggy: l'unica che fa un lavoro intellettualmente stimolante è anche la più bruttina. Non credo sia una coincidenza.
@Maimeri
Due coincidenze nello stesso film mi paiono un po' troppe, non ti pare?
Viste le innumerevoli citazioni presenti nel telefilm non mi stupirei se gli sceneggiatori avessero attinto anche da quella fonte.
Parlavo di Peggy: l'unica che fa un lavoro intellettualmente stimolante è anche la più bruttina. Non credo sia una coincidenza.
@Maimeri
Due coincidenze nello stesso film mi paiono un po' troppe, non ti pare?
Viste le innumerevoli citazioni presenti nel telefilm non mi stupirei se gli sceneggiatori avessero attinto anche da quella fonte.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
per le coincidenze effettivamente.... dovrei davvero vedere il film di cui dici.
mambu ma tu dici che nel gioc o nel film hanno rispettato gli avvenimenti storici?
mambu ma tu dici che nel gioc o nel film hanno rispettato gli avvenimenti storici?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
gaufre capisco cosa intendi, ma io non sostengo che il clichè ugly peggy sia la giusta trasposizione delle donne capaci nela storia della comunicazione.Il solo tipo di donna che poteva essere risoluta e combattiva.
il casting dell'ottimo The hour secondo me cade nel solito stratagemma di insistere sulla presenza fisica della protagonista, nella scelta del taglio delle inquadrature come del trucco e parrucco che ne sottolineano la figura.Riferivo i commenti di altre due giornaliste e producer della vecchia BBC, che contestavano esattamente questa scelta di immagine che attenzione,non significa che non ci fossero belle donne al comando, quanto che si sia insistito su una consapevolezza fisica e una presenza che era lungi dall'essere credibile per quei tempi.
Peggy secondo me non è brutta affatto.Ma nn è appariscente come Joan sulla quale luci e fotografia indugiano eccome.
Non credo di essermi spiegato , scusa..
a proprosito di donne e carriera e ascesa sociale, vi segnalo la recensione di un' altra miniserie in 5 puntate che ho testè seguito.Una miniserie che Ama non guarderà perchè c'è la winslet di mezzo. E anche l'auotre della recensione ti da ragione.
Mambu forse può deliziarci sulla versione di joan crawford
Todd Haynes, che con Lontano dal paradiso aveva messo a segno qualche anno fa proprio qui a Venezia il melodramma perfetto, riprova un’operazione simile (una donna protagonista dai molti guai, passioni sregolate, tensioni familiari, fortune e sfortune economiche) con questo Mildred Pierce, che già fu una delle migliori interpretazioni di Joan Crawford (Il romanzo di Mildred), che le procurò anche un meritatissimo Oscar, uno dei più luminosi anzi di tutta la storia del premio. Ma le affinità con Lontano dal paradiso sono tutte di superficie. Haynes che, conviene dirlo subito, raggiunge un risultato all’altezza delle sue cose migliori, rilegge filologicamente il romanzo di James Cain (quello del Postino suona sempre due volte) per trarne non un melodramma, ma una parabola esemplare su una donna, sulla condizione femminile negli Usa degli anni Trenta, sull’ascesa capitalistica e imprenditoriale, sui modi e i rapporti di produzione, sulle classi e il rango sociale, sugli indomabili spiriti animali di schumpeteriana memoria.
Lasciata dal marito con due figlie a carico, Mildred, nel momento più difficile del suo paese, la Grande Depressione, incomincia con determinazione feroce la sua ascesa economica e sociale. Lavorando come cameriera in un ristorante capisce che riempire la pancia della gente può essere un business. Apre un ristorante suo, ne apre un altro, e un altro ancora, fa i soldi. Ma il successo economico non va di pari passo con quello esistenziale. Si innamora di un ex ricco decaduto che si fa mantenerr da lei, perde una figlia, l’altra figlia, con smanie di ascesa sociale, disprezza quella madre che si è fatta grande friggendo polli, la odia, vorrebbe un’altra madre e un’altra vita. Secondo lo schema prima del feuilleton ottocentesco e poi del melodramma cinematografico, anche stavolta chi ha il denaro non può avere la felicità. Ma Todd Haynes stavolta non realizza un melodramma puro alla Sirk, non costruisce il suo film (o miniserie tv, se così la volte chiamare, però è cinema, puro cinema) attorno alle passioni e agli scontri psicologici, che pure ci sono, ma sul denaro, che è ciò che muove tutti i personaggi, detrmina le loro azioni, determina l’intero film, ne è il motore narrativo. Questo è un film profondamente marxiano, come non se ne vedevano più da anni, se non decenni. I rapporti sociali sono condizionati dal loro substrato economico, quelli personali riflettono e mascherano appena gli interessi economici, ogni conflitto, anche quello tra madre e figlia, tra Mildred e l’amante Monty, è conflitto di classe. Non so quanto Haynes l’abbia fatto consapevolmente, ma il risultato è una storia femminile che, attraversando più decenni, si fa parabola che racconta di povertà, sopravvivenza, ascesa sociale, successo economico, crisi e decadenza. Parabola verrebbe da dire brechtiana (Brecht, che si direbbe irrimediabilmente datato, è invece più attuale che mai, i suoi lavori vitalissimi, e anche il cinema sembra ispirarsi sempre di più a lui, vedi il Bronson di Winding Refn). In Mildred Pierce l’ascesa imprenditoriale (e la caduta) della protagonista è ritratta, anzi radiografata, con l’esattezza dell’analista sociale. Si fanno spesso i conti nel film, veniamo a sapere quanto costa un pollo, e come si può risparmiare nel cucinarlo e nel servirlo, e su come si possono alzare i margini di profitto, e quanto è importante la pubblicità, e come avere i finanziamenti dalle banche, e anche come ingannarle. Consulenti e contabili hanno una gran parte nella narrazione, con il loro know how assai materiale e concreto. I rapporti personali di Mildred sono intimante legati, anzi condizionati dal denaro. L’amore con il ricco e poi spiantato Monty è regolato dai soldi di lei e dallo status sociale di lui (“Sono un gigolò”, le rinfaccia lui, e ha perfettamente ragione). I rapporti con la figlia Veda, che sono l’altro asse su cui si costruisce il film insieme al racconto dell’ascesa di Mildred, affondano sì nel magma dell’incosncio famliare e edipico, ma hanno molto più a che fare con il rango sociale, lo status, che anche qui poi vuol dire denaro, denaro e ancora denaro.
Todd Haynes ha un approccio cauto, distanziato rispetto alla sua materia. non esagera nemmeno in formalismi ed estetismi di messinscena, grazie a Dio. Il camp della bella inquadratura e del film in costume zeffirellato ci viene risparmiato, e già questo è un grande risultato, e una sclta oraggiosa da parte di Haynes. Qui non si glamourizza niente. Il regista asciuga parecchio rispetto a Lontano dal paradiso, descrive e mostra, soprattutto. Non prende nemmeno le parti della sua protagonista, di nessuno dei personaggi. Osserva, e ci fa osservare. Kate Winslet risente fose di questa non partecipazione emotiva da parte del regista. Fornisce una prestazione impeccabile, e come potrebbe essere diversamente?, però non convince mai davvero. Non ha la durezza, il disincanto, non ha l’animalità necessaria per il ruolo di Mildred (animalità nel senso anche di “spiriti animali” schumpeteriani, ovviamente), è tropo aggraziata e ammodo, sempre. Non è all’altezza insomma della Joan Crawford di Il diario di Mildred che, lei sì, lasciava trasparire durezza e plebea capacità di stare a galla, di rialzarsi dal tappeto. Ma era Crawford, una che veniva dal nulla, e anche meno, una che aveva dovuto sottostare a tutto, divano del produttore compreso.
il casting dell'ottimo The hour secondo me cade nel solito stratagemma di insistere sulla presenza fisica della protagonista, nella scelta del taglio delle inquadrature come del trucco e parrucco che ne sottolineano la figura.Riferivo i commenti di altre due giornaliste e producer della vecchia BBC, che contestavano esattamente questa scelta di immagine che attenzione,non significa che non ci fossero belle donne al comando, quanto che si sia insistito su una consapevolezza fisica e una presenza che era lungi dall'essere credibile per quei tempi.
Peggy secondo me non è brutta affatto.Ma nn è appariscente come Joan sulla quale luci e fotografia indugiano eccome.
Non credo di essermi spiegato , scusa..
a proprosito di donne e carriera e ascesa sociale, vi segnalo la recensione di un' altra miniserie in 5 puntate che ho testè seguito.Una miniserie che Ama non guarderà perchè c'è la winslet di mezzo. E anche l'auotre della recensione ti da ragione.
Mambu forse può deliziarci sulla versione di joan crawford
Todd Haynes, che con Lontano dal paradiso aveva messo a segno qualche anno fa proprio qui a Venezia il melodramma perfetto, riprova un’operazione simile (una donna protagonista dai molti guai, passioni sregolate, tensioni familiari, fortune e sfortune economiche) con questo Mildred Pierce, che già fu una delle migliori interpretazioni di Joan Crawford (Il romanzo di Mildred), che le procurò anche un meritatissimo Oscar, uno dei più luminosi anzi di tutta la storia del premio. Ma le affinità con Lontano dal paradiso sono tutte di superficie. Haynes che, conviene dirlo subito, raggiunge un risultato all’altezza delle sue cose migliori, rilegge filologicamente il romanzo di James Cain (quello del Postino suona sempre due volte) per trarne non un melodramma, ma una parabola esemplare su una donna, sulla condizione femminile negli Usa degli anni Trenta, sull’ascesa capitalistica e imprenditoriale, sui modi e i rapporti di produzione, sulle classi e il rango sociale, sugli indomabili spiriti animali di schumpeteriana memoria.
Lasciata dal marito con due figlie a carico, Mildred, nel momento più difficile del suo paese, la Grande Depressione, incomincia con determinazione feroce la sua ascesa economica e sociale. Lavorando come cameriera in un ristorante capisce che riempire la pancia della gente può essere un business. Apre un ristorante suo, ne apre un altro, e un altro ancora, fa i soldi. Ma il successo economico non va di pari passo con quello esistenziale. Si innamora di un ex ricco decaduto che si fa mantenerr da lei, perde una figlia, l’altra figlia, con smanie di ascesa sociale, disprezza quella madre che si è fatta grande friggendo polli, la odia, vorrebbe un’altra madre e un’altra vita. Secondo lo schema prima del feuilleton ottocentesco e poi del melodramma cinematografico, anche stavolta chi ha il denaro non può avere la felicità. Ma Todd Haynes stavolta non realizza un melodramma puro alla Sirk, non costruisce il suo film (o miniserie tv, se così la volte chiamare, però è cinema, puro cinema) attorno alle passioni e agli scontri psicologici, che pure ci sono, ma sul denaro, che è ciò che muove tutti i personaggi, detrmina le loro azioni, determina l’intero film, ne è il motore narrativo. Questo è un film profondamente marxiano, come non se ne vedevano più da anni, se non decenni. I rapporti sociali sono condizionati dal loro substrato economico, quelli personali riflettono e mascherano appena gli interessi economici, ogni conflitto, anche quello tra madre e figlia, tra Mildred e l’amante Monty, è conflitto di classe. Non so quanto Haynes l’abbia fatto consapevolmente, ma il risultato è una storia femminile che, attraversando più decenni, si fa parabola che racconta di povertà, sopravvivenza, ascesa sociale, successo economico, crisi e decadenza. Parabola verrebbe da dire brechtiana (Brecht, che si direbbe irrimediabilmente datato, è invece più attuale che mai, i suoi lavori vitalissimi, e anche il cinema sembra ispirarsi sempre di più a lui, vedi il Bronson di Winding Refn). In Mildred Pierce l’ascesa imprenditoriale (e la caduta) della protagonista è ritratta, anzi radiografata, con l’esattezza dell’analista sociale. Si fanno spesso i conti nel film, veniamo a sapere quanto costa un pollo, e come si può risparmiare nel cucinarlo e nel servirlo, e su come si possono alzare i margini di profitto, e quanto è importante la pubblicità, e come avere i finanziamenti dalle banche, e anche come ingannarle. Consulenti e contabili hanno una gran parte nella narrazione, con il loro know how assai materiale e concreto. I rapporti personali di Mildred sono intimante legati, anzi condizionati dal denaro. L’amore con il ricco e poi spiantato Monty è regolato dai soldi di lei e dallo status sociale di lui (“Sono un gigolò”, le rinfaccia lui, e ha perfettamente ragione). I rapporti con la figlia Veda, che sono l’altro asse su cui si costruisce il film insieme al racconto dell’ascesa di Mildred, affondano sì nel magma dell’incosncio famliare e edipico, ma hanno molto più a che fare con il rango sociale, lo status, che anche qui poi vuol dire denaro, denaro e ancora denaro.
Todd Haynes ha un approccio cauto, distanziato rispetto alla sua materia. non esagera nemmeno in formalismi ed estetismi di messinscena, grazie a Dio. Il camp della bella inquadratura e del film in costume zeffirellato ci viene risparmiato, e già questo è un grande risultato, e una sclta oraggiosa da parte di Haynes. Qui non si glamourizza niente. Il regista asciuga parecchio rispetto a Lontano dal paradiso, descrive e mostra, soprattutto. Non prende nemmeno le parti della sua protagonista, di nessuno dei personaggi. Osserva, e ci fa osservare. Kate Winslet risente fose di questa non partecipazione emotiva da parte del regista. Fornisce una prestazione impeccabile, e come potrebbe essere diversamente?, però non convince mai davvero. Non ha la durezza, il disincanto, non ha l’animalità necessaria per il ruolo di Mildred (animalità nel senso anche di “spiriti animali” schumpeteriani, ovviamente), è tropo aggraziata e ammodo, sempre. Non è all’altezza insomma della Joan Crawford di Il diario di Mildred che, lei sì, lasciava trasparire durezza e plebea capacità di stare a galla, di rialzarsi dal tappeto. Ma era Crawford, una che veniva dal nulla, e anche meno, una che aveva dovuto sottostare a tutto, divano del produttore compreso.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
Mildred Pierce con la Crawford, è un film che amo molto perchè credo davvero che sia una delle interpretazioni più belle di lei. Non ho ancora visto questo e anche se io non amo molto la Winslet riconosco che è brava, in Revolutionary Road mi è piaciuta moltissimo. Però è vero anche quello che scrive il giornalista, la Crawford era una "che veniva dal nulla, e anche meno, una che aveva dovuto sottostare a tutto". Questo forse l'ha aiutato molto aggiungendo una certa fragilità/forza di carattere ed eleganza che si nota molto nelle attrici di quel tempo.
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
Mildred era un buon romanzo di Cain, e l'ossessione del denaro e della posizione sociale vi è continuamente presente.
Un po' marxiano, forse, ma non del tutto inconsapevolmente (il romanzo), anche se io pensai più a Balzac (e quindi a Marx... tutto torna).
Cain fu uno dei tanti scrittori "sociali" che furono accusati di essere socialisti nel dopoguerra, soprattutto per vicende (e scritti) degli anni '30.
Il film è quasi altra cosa, è un racconto a flashback in prima persona originato da un delitto che nel romanzo non c'è. Indimenticabile come thriller, ma appunto diverso.
Anche in esso c'è la lotta economica e sociale, ma in un'ottica più digeribile per l'ideologia 'mericana ("il denaro premia i buoni", se mi è permessa una sintesi un po' facile)
Edit: nel romanzo Mildred non viene dal nulla: è una middle-class col timore di scivolare nel proletariato. Per questo lascia il marito imbelle e senza ambizioni. E quando alla fine, dopo megacasini con la figlia arrampicatrice, bugiarda... tornano insieme, brindano col rye, il whisky di segale che ha anche un chiaro connotato di classe (sociale)
Un po' marxiano, forse, ma non del tutto inconsapevolmente (il romanzo), anche se io pensai più a Balzac (e quindi a Marx... tutto torna).
Cain fu uno dei tanti scrittori "sociali" che furono accusati di essere socialisti nel dopoguerra, soprattutto per vicende (e scritti) degli anni '30.
Il film è quasi altra cosa, è un racconto a flashback in prima persona originato da un delitto che nel romanzo non c'è. Indimenticabile come thriller, ma appunto diverso.
Anche in esso c'è la lotta economica e sociale, ma in un'ottica più digeribile per l'ideologia 'mericana ("il denaro premia i buoni", se mi è permessa una sintesi un po' facile)
Edit: nel romanzo Mildred non viene dal nulla: è una middle-class col timore di scivolare nel proletariato. Per questo lascia il marito imbelle e senza ambizioni. E quando alla fine, dopo megacasini con la figlia arrampicatrice, bugiarda... tornano insieme, brindano col rye, il whisky di segale che ha anche un chiaro connotato di classe (sociale)
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
niente, mi sa che questo film con joan crawford non l'hovisto.
cmq qualcuno mi da una dritta per the hour? non lo trovo, è una sola stagione?
cmq qualcuno mi da una dritta per the hour? non lo trovo, è una sola stagione?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
maimeri ha scritto:niente, mi sa che questo film con joan crawford non l'hovisto.
cmq qualcuno mi da una dritta per the hour? non lo trovo, è una sola stagione?
Si trova in rete, hai un mp. Cmq si è un sola stagione, per il momento, in 6 episodi.
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
mambu ha scritto:
Il film è quasi altra cosa, è un racconto a flashback in prima persona originato da un delitto che nel romanzo non c'è. Indimenticabile come thriller, ma appunto diverso.
Anche in esso c'è la lotta economica e sociale, ma in un'ottica più digeribile per l'ideologia 'mericana ("il denaro premia i buoni", se mi è permessa una sintesi un po' facile)
Hai ragione sul film, in effetti è cosi. Io non conosco il romanzo, quindi spero che la miniserie della HBO sia fedele al romanzo e meno al film precedente.
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Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
in the hour è impossibile non cogliere l'ammonimento alla politica, da parte del cane da guardia( l'informazione), impossibiliatato con la museruola imposta dal governo,a svelare la presenza e l'identità del ladro.
I riferimenti alle balle del governo inglese di Eden sulla necessaria guerra all'egitto per la perdita del canale di suez ne riportano alla mente altre più recenti...
Insabbiamenti di notizie e decisioni del governo, problemi in Medio Oriente e lo scandalo recentissimo in Uk con le accuse di corruzione della polizia e che ha chiuso giornali e processato non solo giornalisti affermati ,ma magnati dei media internazionali fino a condurre la questione di fronte a Parlamento.
Un deja vu quasi...al contrario.
La questione del canale di Suez all'interno della miniserie,conduce, dopo la dichiarazione di guerra del governo, allo scoppio di rivolte e disordini per le strade di Londra( oggi è diventatata una routine mascherate come sono dall'aggettivo Umanitarie e necessarie), mentre all'epoca il ricordo della guerra era ancora amaramente lucido e vicino).
Sembra , all'interno della rete, che nessuno abbia veramente il coraggio di ammettere che i capi di stato, stiano prendendo decisioni politiche sospette, perchè è oltraggioso intaccare il buon nome della nazione. Ma le informazioni al riguardo, nella redazione di questo programma della BBC vengono raccolte anche se faticosamente, comunque, perché l’intento di chi ci lavora è quello di diffondere le notizie nel mondo meno viziate possibile. The Hour intende insinuarsi nella mente degli spettatori,e comunicare la verità e avvisare che là fuori ci sono organizzazioni, persone, poteri, che tentano di corrodere le loro menti.
Qualcuno ha detto informazione main stream?
Il quinto potere alle origini aveva le stesse censure di oggi.
Anche se oggi sono abilmente negate.
una battuta di freddy:
"La legge marziale potrebbe essere imposta in Polonia, e noi mandiamo in onda il filmato del Principe Ranieri in luna di miele con la sua showgirl."
certe cose non cambiano mai...
Ci sono parallelismi innegabili tra ciò che sta succedendo nella redazione di The Hour, newsmagazine 1950 e il mondo di oggi.
Citando FreddY:
"Perchè la storia si ripete sia nella tragedia che nella farsa'"
Ho trovato interessante l'elenco di regole imposte dalla politica alla diffusione trattamento di informazioni e notizie.
I media potevano discutere di tutto ciò che era in discussione in Parlamento solo dopo 14 giorni.
Non potevano fare ne' dibattiti,ne' commenti, ne' analisi,ma solo presentare i fatti due settimane dopo che erano stati discussi in Parlamento.
La messa in onda del discorso di Eden:
Per tutta la vita, sono stato un uomo di pace.
Ho lavorato per la pace,ho combattuto per la pace.Ma sono fermamente convinto che l'azione che abbiamo intrapreso, e' giusta
C'e' un tempo per il coraggio e un tempo per l'azione.Il nostro grande amore per la pace, il nostro intenso odio per la guerra, ci hanno spesso trattenuto dall'uso della forza,anche nei momenti in cui sapevamo nella nostra mente,se non nel nostro cuore,che il suo uso era nell'interesse della pace.E io ci credo, con la mente e con il cuore.Perche' e' di entrambi che c'e' bisogno."
i giornalisti a questo punto commentano:
"Devono lasciar rispondere l'opposizione.Non possiamo definirci un servizio pubblico,se non permettiamo a Gaitskell,dell'opposizione, di rispondere."
( non avevano ancora inventato il panino!)
"la stampa parla,di collusione, di una guerra affrettata,orchestrata da Gran Bretagna e Francia con Israele, per riottenere il canale."
innegabili le analogie con quel che si manda in onda oggi...
Abi morgan, la sceneggiatrice della serie mi è sul pezzo meglio dello stesso freddy.
I riferimenti alle balle del governo inglese di Eden sulla necessaria guerra all'egitto per la perdita del canale di suez ne riportano alla mente altre più recenti...
Insabbiamenti di notizie e decisioni del governo, problemi in Medio Oriente e lo scandalo recentissimo in Uk con le accuse di corruzione della polizia e che ha chiuso giornali e processato non solo giornalisti affermati ,ma magnati dei media internazionali fino a condurre la questione di fronte a Parlamento.
Un deja vu quasi...al contrario.
La questione del canale di Suez all'interno della miniserie,conduce, dopo la dichiarazione di guerra del governo, allo scoppio di rivolte e disordini per le strade di Londra( oggi è diventatata una routine mascherate come sono dall'aggettivo Umanitarie e necessarie), mentre all'epoca il ricordo della guerra era ancora amaramente lucido e vicino).
Sembra , all'interno della rete, che nessuno abbia veramente il coraggio di ammettere che i capi di stato, stiano prendendo decisioni politiche sospette, perchè è oltraggioso intaccare il buon nome della nazione. Ma le informazioni al riguardo, nella redazione di questo programma della BBC vengono raccolte anche se faticosamente, comunque, perché l’intento di chi ci lavora è quello di diffondere le notizie nel mondo meno viziate possibile. The Hour intende insinuarsi nella mente degli spettatori,e comunicare la verità e avvisare che là fuori ci sono organizzazioni, persone, poteri, che tentano di corrodere le loro menti.
Qualcuno ha detto informazione main stream?
Il quinto potere alle origini aveva le stesse censure di oggi.
Anche se oggi sono abilmente negate.
una battuta di freddy:
"La legge marziale potrebbe essere imposta in Polonia, e noi mandiamo in onda il filmato del Principe Ranieri in luna di miele con la sua showgirl."
certe cose non cambiano mai...
Ci sono parallelismi innegabili tra ciò che sta succedendo nella redazione di The Hour, newsmagazine 1950 e il mondo di oggi.
Citando FreddY:
"Perchè la storia si ripete sia nella tragedia che nella farsa'"
Ho trovato interessante l'elenco di regole imposte dalla politica alla diffusione trattamento di informazioni e notizie.
I media potevano discutere di tutto ciò che era in discussione in Parlamento solo dopo 14 giorni.
Non potevano fare ne' dibattiti,ne' commenti, ne' analisi,ma solo presentare i fatti due settimane dopo che erano stati discussi in Parlamento.
La messa in onda del discorso di Eden:
Per tutta la vita, sono stato un uomo di pace.
Ho lavorato per la pace,ho combattuto per la pace.Ma sono fermamente convinto che l'azione che abbiamo intrapreso, e' giusta
C'e' un tempo per il coraggio e un tempo per l'azione.Il nostro grande amore per la pace, il nostro intenso odio per la guerra, ci hanno spesso trattenuto dall'uso della forza,anche nei momenti in cui sapevamo nella nostra mente,se non nel nostro cuore,che il suo uso era nell'interesse della pace.E io ci credo, con la mente e con il cuore.Perche' e' di entrambi che c'e' bisogno."
i giornalisti a questo punto commentano:
"Devono lasciar rispondere l'opposizione.Non possiamo definirci un servizio pubblico,se non permettiamo a Gaitskell,dell'opposizione, di rispondere."
( non avevano ancora inventato il panino!)
"la stampa parla,di collusione, di una guerra affrettata,orchestrata da Gran Bretagna e Francia con Israele, per riottenere il canale."
innegabili le analogie con quel che si manda in onda oggi...
Abi morgan, la sceneggiatrice della serie mi è sul pezzo meglio dello stesso freddy.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
il discorso di Eden alla nazione fa il paio con quello di qualcun altro a stelle e strissie...
« Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell’irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. »
Henry Kissinger a proposito dell’elezione di Salvador Allende in Cile
e altri in divenire...
com'è che diceva Freddy?
Perchè la storia si ripete sia nella tragedia che nella farsa.
comunque è interessante cogliere l'escamotage della redazione per aggirare tutte le regole sul trattamento delle notizie delle quali non si può parlare.
Uno sketch satirico!
Perchè la satira esprime un punto di vista ed è per questo che da ni è tanto amata!
« Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell’irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. »
Henry Kissinger a proposito dell’elezione di Salvador Allende in Cile
e altri in divenire...
com'è che diceva Freddy?
Perchè la storia si ripete sia nella tragedia che nella farsa.
comunque è interessante cogliere l'escamotage della redazione per aggirare tutte le regole sul trattamento delle notizie delle quali non si può parlare.
Uno sketch satirico!
Perchè la satira esprime un punto di vista ed è per questo che da ni è tanto amata!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
ultimissime da MISFITS
la serie ritorna su E4 a ottobre, nel frattempo, sul sito ufficiale verrà messo un video di nathan a las vegas, dove vedremo che ha un nuovo superpotere col quale cercherà di truffare il casinò. il video verrà caricato su http://www.e4.com/misfits/ il 15 settembre.
nel frattempo eccovi alcune immagini del nuovo persnaggio interpretato da joe gilgun, nel film rudy, che ha preso il posto di robert sheehan
la serie ritorna su E4 a ottobre, nel frattempo, sul sito ufficiale verrà messo un video di nathan a las vegas, dove vedremo che ha un nuovo superpotere col quale cercherà di truffare il casinò. il video verrà caricato su http://www.e4.com/misfits/ il 15 settembre.
nel frattempo eccovi alcune immagini del nuovo persnaggio interpretato da joe gilgun, nel film rudy, che ha preso il posto di robert sheehan
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Telefilm e Serie tv ....Infinite...
cioè, ma....
LO SAPEVATE????
LO SAPEVATE????
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 8978
Data d'iscrizione : 27.10.09
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