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Messaggio Da echo Gio 28 Lug 2011, 12:01








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Messaggio Da echo Gio 28 Lug 2011, 12:03






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Messaggio Da alux Gio 28 Lug 2011, 12:12

Grazie Echo. Più tardi scrivo due righe sulla serata di domenica, e guardo i video di sabato che non ho ancora visto...
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Messaggio Da echo Gio 28 Lug 2011, 12:13

Ma c'eri dal vivo? Non lo sapevo!

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Messaggio Da alux Gio 28 Lug 2011, 16:44

Sì, sono andata. E' stata proprio una bella serata, anche se inizialmente rovinata dalla pioggia. Ha aperto Silvestri, mentre era ancora in corso il temporale, e non si sapeva se la serata sarebbe andata avanti fino alla fine o se si dovesse interrompere. Per fortuna la pioggia è passata, e tutti hanno potuto cantare per il tempo previsto.
Dicevo, apre Silvestri ma è un po' sottotono: canta "Le elezioni", "Io non mi sento italiano", "Il Signor G. nasce" e un pezzo suo che non ricordo.
Poi Andrea Mirò, che nel complesso risulta la migliore della serata (anche se come singola esibizione ho apprezzato di più "L'illogica allegria", e giuro che non è solo perché sono mengonella inside risate ); canta "Suona chitarra", "Nessuno tocchi Caino" e "Il conformista", e lo fa con grazia. Nonostante il marito che si è scelta, a me è piaciuta. E ho sempre adorato Nessuno tocchi Caino cantata solo da lei sì sì!
Poi il comico Davide Anzalone, con un monologo interminabile. Divertente i primi 5 minuti, i restanti 20 erano di troppo, soprattutto considerando il freddo e i vestiti zuppi di pioggia... Però tanti dietro di me hanno apprezzato, a giudicare dai commenti.
E' la volta di J Ax: boh, non m'è piaciuto per niente. Più adatto a un pubblico di 15enni che agli spettatori del Festival Gaber... Canta due pezzi suoi, che hanno l'unico pregio di farci scaldare un po' ballicchiando da seduti, e poi "Eppure sembra un uomo", "Chiedo scusa se parlo di Maria" e "La strana famiglia", e le esegue come se fosse di fronte a una platea di ragazzini esaltati. Cerca di coinvolgere il pubblico con l'ultimo pezzo, ma non riceve grandi risposta...
Tocca a Marco (Mengoni), che è tesissimo e spaventato, e lo sottolinea. Apre con un pezzettino di "Helter Skelter", poi "In viaggio verso me" e "Questa Notte/Could you be loved". Diciamo che questa prima parte fila via senza arte né parte ed è utile solo a lui per sciogliersi un po'. Poi canta "Destra Sinistra", "Credimi ancora" e "L'illogica allegria". Bravissimo, anche il pubblico apprezza sorriso Chiude con un breve omaggio a Amy Winehouse, bello e sentito.
Giobbe Covatta non è più quello di un tempo, e anche il suo intervento fila via nel silenzio generale.
Chiude un'elegantissima Ornella Vanoni, che regala una bellissima versione di "Dove l'ho messa", ride e scherza con il pubblico facendo il verso a se stessa, parlando di sé come la "diva sui tacchi a spillo" che ha dovuto aspettare che Mengoni finisse il suo concerto prima di salire sul palco, dicendo che non si fa così, non si fa aspettare una diva risate
E infatti sale sul palco scalza e solo prima di fare il medley di pezzi suoi indossa le scarpe col tacco (che ha portato in un sacchettino), per non tradire la sua immagine di diva UAUAUA! Grandissima sempre chissà

Durante la serata hanno proiettato alcuni filmati su Gaber inediti o poco conosciuti, e altri più famosi; una bella occasione per far conoscere questo artista a chi non lo ha mai ascoltato, per far scoprire cose nuove a chi come me lo conosce poco, e per proporre a chi invece lo conosce bene nuove versioni dei suoi brani sorriso


PS: menomale che dovevo scrivere giusto due righe UAUAUA! UAUAUA!
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Messaggio Da Aeris Gio 28 Lug 2011, 17:51

Alux grazie mille per il resoconto Ricordando Gaber  432826 Ricordando Gaber  520798 Ricordando Gaber  520798
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Messaggio Da sophia Ven 29 Lug 2011, 17:02

ringrazio Alux. Rispetto a certi articoli pretenziosi scritti in giro, il Tuo è decisamente informativo e sobrio. Brava.
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Messaggio Da alux Ven 29 Lug 2011, 18:21

Di niente sorriso

sophia ha scritto:Rispetto a certi articoli pretenziosi scritti in giro, il Tuo è decisamente informativo e sobrio. Brava.
Eh, ho letto certi attacchi contro tutto e contro tutti... Mi sa che certa gente aveva il dente avvelenato contro la fondazione, prima che contro i cantanti. Tra l'altro rileggendomi penso di essere stata pure troppo dura verso J Ax, mi sa che se prima non avesse piovuto e se non ci fossero stati appena 16 gradi sarei stata più indulgente con lui, e avrei apprezzato di più la sua esibizione musico
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Messaggio Da echo Ven 29 Lug 2011, 18:53

Beh i critici sono andati giù pesanti soprattutto con i "giovani"...a me non ha fatto schifo nemmeno Emma.

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Messaggio Da lepidezza Sab 30 Lug 2011, 19:16

Festival Gaber: i giudizi
Ecco chi ha cantato - e come - alla settima edizione della due-giorni viareggina dedicata al Signor G.

Del Festival Gaber ho già parlato altrove. Qui mi limiterò a un'analisi delle esibizioni.

Cristiano De André. Apre la rassegna con Nella mia ora di libertà (va sul sicuro). Poi si incarta - come gli capita spesso - in una riflessione parlata tanto sincera quanto non esattamente sintetica. Quindi esegue Le strade di notte (ottima), un brano suo (bello) e Buttare lì qualcosa (opera decisiva nel corpus Gaber-Luporini). Nei primi minuti di quest'ultima sbaglia quasi tutto, ma è bravo a riprendere le redini. Chiudendo con uno straordinario crescendo. Cristiano è bravo e il nuovo disco va atteso con affetto e fiducia. Uno dei migliori.
Giobbe Covatta. Stanco, sciatto, prescindibile. Persona adorabile, ma artisticamente non c'era proprio.
Enzo Iacchetti. Ovvero l'immarcescibile presentatore delle sette rassegne (più una, quando nel 2004 nacque la Fondazione Gaber). Chiama per tutta la prima serata "L'illogica allegria" il libro di Guido Harari (no: è L'illogica utopia). Battute prevedibili. Conoscenza del corpus gaberiano meno granitica di quanto vorrebbe far credere. Terrificante lo sketch iniziale con Giobbe. Terrificante l'idea di far salire - non era previsto - Alba Parietti per un discorso sbrodolato e retorico, con tanto di faccina contrita alla D'Urso. Dannoso no, ma più male che bene. Più che altro: fuori contesto.
Alba Parietti. Uno dei momenti più raggelanti degli ultimi 397 anni.
Maurizio Lastrico. Dice: "E' il migliore di Zelig". Ci vuol poco. E poi è cresciuto con lo Stabile di Genova. I suoi endecasillabi sono originali, denotano talento e lui ha una sua cifra. In più è pure riuscito a trarre il meglio da Iacchetti. C'est vrai. Però la bravura - che esiste - mi è parsa freddina, ho riso poco e non c'è bisogno di citare sempre cessi e bisogni corporali per suscitare ilarità. Oltre Bombolo c'è di più. Straziante la resa vocale ne Il Comportamento, ma se non altro apprezzabile la scelta della cover gaberiana.
Emma Marrone. Che provenga da un talent mi interessa quanto un servizio sull'infanzia di Andreas Seppi: non è una colpa (il reality, non Seppi). E la ragazza ha talento. Però è un talento manierista, esibizionista, freddo: contenitore senza contenuto. Ostentazione di stile. Esangue. In più c'è questa teatralità crassamente esibita - davvero truzze quelle braccia spalancate, manco mostrasse i branzini freschi sulla spiaggia di Capocotta (cit) - e una voce fieramente gracchio-urlata (o se preferite coatto-volgarotta). Eleganza, questa grande assente. Non si può dire che abbia cantato male Io non mi sento italiano e La libertà. Ma si può dire che, per trasporto, sembrava interpretare l'elenco del telefono.
Enrico Ruggeri. Esordisce in conferenza stampa dicendo che gli arrangiamenti delle sue versioni gaberiane ricorderanno gli Who di Quadrophenia: stica. Poi però sul palco è bravo. Un'idea è una delle migliori cover sentite quest'anno (Destra-sinistra un po' meno).
Pfm.
Musicalmente non si discutono. E la chiusura con E' festa è stata meravigliosa. Grinta, tecnica, divertimento. Se però si scelgono L'illogica allegria e - addirittura - Quando è moda è moda come cover, si rischia di fare il passo più lungo della gamba. La voce di Franz ha sofferto non poco.
Daniele Silvestri.
Apre la seconda serata sotto la pioggia. E non sbaglia niente. Finalmente ha imparato Io non mi sento italiano. Le elezioni la rende benissimo, come pure Il Signor G nasce - Prima ricorrenza. Le navi è dolcissima. L'appello è una dedica "allegra" a Salvatore Borsellino. E l'autografa Questo paese resta sospesa tra echi degregoriani e toni (appunto) gaberluporiniani. Il migliore della due giorni.
Andrea Mirò. La sorpresa, anche se già in passato - con Il luogo del pensiero - aveva incantato il Festival. Sull'esecuzione di Suona chitarra e Il conformista non c'è nulla da dire, se non "brava".
David Anzalone. Un interminabile monologo comico che giocava autoironicamente sui pregiudizi (e i luoghi comuni) che ruotano attorno ai portatori di handicap. Non mi ha convinto.
J-Ax. Eppure sembra un uomo e La strana famiglia non le fa neanche male. Ed è sincero quando sostiene di amare Gaber. Poi però canta le sue canzoni, non solo quelle di Giorgio. Ed è inusitata mattanza.
Sandro Luporini. Regna, signoreggia e soverchia. Nei secoli semper fidelis.
Marco Mengoni. Idem come Emma per quanto riguarda la sua provenienza dai talent (chi se ne frega: non è colpa loro se la discografia è morta, finiamola con 'ste pippe khomeiniste). Idem come Emma anche sul talento reale ma manierista - nel suo caso ancora di più. Le versioni di Destra-sinistra (eddai) e L'illogica allegria (eddai) erano personali: bene. Erano ben cantate: bene. Ma erano tutte sopra le righe: male. Birignao, gestualità ad minchiam, barocchismi come se piovesse. Non c'è bisogno di far vedere ogni volta che ce l'hai più lungo degli altri (se la metafora è troppo hard: non c'è bisogno di mostrare sempre i muscoli). Si sa che sei bravo, si sa: prova ad andare oltre il gorgheggio di classe. Supplica a margine: durante le interviste, almeno due frasi sensate di fila proviamo a metterle. Su.
Ornella Vanoni. Ha eseguito Dove l'ho messa e Non insegnate ai bambini. Ricordando - purtroppo didascalicamente - quanto sia difficile reinterpretare con gusto e bravura il Signor G.

Il podio dei migliori: Silvestri, De André, Mirò.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=241
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Messaggio Da judylee Sab 30 Lug 2011, 21:01

Questa sera finalmente mi sono vista tutti i video... sorrisodiscuse
Ringrazio echo Grazie per averli condivisi... OCCHEI!

Ringrazio anche Alux Grazie per la tua recensione davvero pulita e disinteressata rispetto ai più professionali (o meno?) giornalisti del caso occhiolino
E un grazie anche Lepi Grazie per la tua precisa analisi, quasi una fotografia! Ricordando Gaber  Flash10

Mengoni m'infastidisce parecchio, mentre come a Lepi mi è piaciuta Suona chitarra cantata da Andrea Mirò. bravo
Non insegnate ai bambini con tutto il rispetto per Ornella Vanoni, penso alla versione di Fuck-Inetti
J-Ax non riesco a farmelo piacere chissà

Ho avuto la fortuna di conoscere molti anni fa, Giorgio Gaber, dopo uno spettacolo, conservo un ricordo stupendo di lui... un signore d'altri tempi, una artista vero, un uomo singolare, unico. sì sì!
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Messaggio Da lepidezza Sab 30 Lug 2011, 21:12

no judy.. non è una mia analisi ma di scanzi! e pare dai commenti nel suo blog abbia raccolto critiche ferocissime!
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Messaggio Da judylee Dom 31 Lug 2011, 09:04

lepidezza ha scritto:no judy.. non è una mia analisi ma di scanzi! e pare dai commenti nel suo blog abbia raccolto critiche ferocissime!

Avevo capito male, scusa... ma io condivo abbastanza su quel che ho visto dai video... quello che non ho visto non so... su cosa l'han criticato?
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Messaggio Da alux Dom 31 Lug 2011, 11:07

@lepi: lo sapevo risate sapevo che avresti postato la critica di Scanzi, anche se puntavo su quella pubblicata su Il Fatto Quotidiano... però in parte ci ho preso risate

@judy: ci sono 6 commenti di fan di Marco che non hanno digerito la critica. Ce ne sono altrettanti di chi attacca i fan. Diciamo che il livello della discussione è da prima media. E la colpa principale è dei fan risentiti che vanno a rispondere sui blog...

Io condivido alcune cose della sua critica, ma altre per niente. Per esempio Silvestri non è affatto stato il migliore. Era sottotono e in platea se ne sono accorti in tanti: ho cambiato diverse postazioni durante la sua esibizione, causa pioggia, e ho avuto modo di ascoltare diversi commenti, per un po' sono stata anche in prima fila vicino ai vips e ai critici, e non mi pare di aver notato entusiasmo. E non dico che non sia stato bravo, lui è bravo e mi piace, semplicemente non era in serata e ha cantato tutto troppo piatto...
Andrea Mirò, se proprio si vuol fare una classifica dei migliori, se lo mangia sorrisodiscuse
A me Scanzi da l'impressione di essere partito con un'idea preconfezionata e di aver giudicato tutta la serata in base a quella.
Marco: I birignao su Destra Sinistra ci sono stati, vero verissimo, ha fatto una critica giusta, che non condivido ma che capisco; su l'illogica allegria però no. Si parte dall'idea che faccia sempre birignao e barocchismi, e allora si ascolta cercandoli.
Inoltre, e questa è la cosa che più di tutte mi porta a pensare che la sua fosse una critica preconcetta, avrebbe potuto benissimo notare che Marco ha sbagliato il testo, che s'è mangiato le parole, che aveva una pessima pronuncia. Però questi erano errori non previsti, e quindi è stato meno portato a notarli Ricordando Gaber  953427

Destra Sinistra a me è piaciuta lo stesso? Problema mio, questione di gusti. L'illogica allegria a lui non è piaciuta? Problema suo, questione di gusti.

Quanto a J Ax: condivido il giudizio su "Eppure sembra un uomo", ma non quello su "La strana famiglia": la seconda per me l'ha cantata male ...


Ultima modifica di alux il Dom 31 Lug 2011, 17:48 - modificato 2 volte.
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Messaggio Da G.Kaplan Dom 31 Lug 2011, 11:50

Ma Scanzi è critico musicale?
Domanda senza polemica perchè non conosco molto questo giornalista... vedo che si occupa spesso di musica e costume ma non mi sembra ferratissimo, forse non è il suo campo
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Messaggio Da lepidezza Dom 31 Lug 2011, 15:35

Scanzi scriveva per mucchio selvaggio ed è stato giurato nel club tenco.
è un feticista di Gaber che non perde occasione di citare ovunque( l'ha conosciuto e frequentato da amicogroupie)ecco perchè così severo quando si tratta di recensire le sue cover.

Su silvestri si era espresso molto severamente all'indomani della sua esibizione a Vieniviaconme e anche nel recensire quella traccia nel suo nuovo album"scotch".E così come ha fatto con Ruggeri.
Io mi aspettavo altri brani di Gaber aldilà di quelli inflazionatissimi...
Rispetto a Scanzi salvo solo la Mirò!


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Messaggio Da G.Kaplan Dom 31 Lug 2011, 15:44

Mucchio selvaggio? Veramente?
DAgli scritti che ho letto di lui, tra quelli che posti tu, mi sembrava molto superficiale... ne ricordo uno su Morgan in cui lo faceva uno straccio trattandolo come un povero personaggio televisivo, ignorando il valore artistico che chiunque abbia un minimo di gusto musicale dovrebbe attribuirgli, almeno all'interno del panorama italiano..
MA ripeto, non lo conosco al di fuori di qualche articolo che hai postato tu, per questo chiedevo non so
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Messaggio Da alux Dom 31 Lug 2011, 15:51

lepidezza ha scritto:
Io mi aspettavo altri brani di Gaber aldilà di quelli inflazionatissimi...
Sulla scelta dei brani non ho capito, inizialmente si diceva che avrebbero proposto tutti brani da "Il Signor G.", lo aveva scritto anche Fegiz in un articolo sulla Vanoni. Poi riguardo Marco si è saputo che oltre ai due brani che ha cantato avrebbe proposto anche "Un'idea" e "Far finta di esser sani". Poi in conferenza stampa ha detto che avrebbe fatto solo quelle due. Boh non so

lepidezza ha scritto:
Rispetto a Scanzi salvo solo la Mirò!
Nel senso che salvi solo il giudizio di Scanzi sulla Mirò, o che ti è piaciuta solo lei?


Servizio sul festival andato in onda su Uno Mattina
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Messaggio Da Cuore di Tenebra Dom 31 Lug 2011, 18:36

lepidezza ha scritto:Scanzi scriveva per mucchio selvaggio ed è stato giurato nel club tenco.
è un feticista di Gaber che non perde occasione di citare ovunque( l'ha conosciuto e frequentato da amicogroupie)ecco perchè così severo quando si tratta di recensire le sue cover.

Su silvestri si era espresso molto severamente all'indomani della sua esibizione a Vieniviaconme e anche nel recensire quella traccia nel suo nuovo album"scotch".E così come ha fatto con Ruggeri.
Io mi aspettavo altri brani di Gaber aldilà di quelli inflazionatissimi...
Rispetto a Scanzi salvo solo la Mirò!

Scanzi, purtroppo, spesso e volentieri si innamora troppo di sè stesso e del suono delle parole che scrive; la ricerca dell'effettaccio, dell'espediente retorico a volte gli prende la mano. Per questo, pur trovandolo non di rado godibile, quando lo vedo entrare in quel tipo di loop smetto di leggere.
Sulle commemorazioni gaberiane non mi pronuncio per manifesta parzialità. Ho visto il mio primo spettacolo di Gaber - Far finta di essere sani - nel 1973 al Lirico, a Milano, col babbo che poi mi spiegava le cose più complicate per un ragazzino di otto anni. Non posso ascoltare le cose del "mio" Giorgio da nessun altro. Proprio non ci riesco.
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Messaggio Da Amantide_Religiosa Dom 31 Lug 2011, 19:44

G.Kaplan ha scritto:Mucchio selvaggio? Veramente?
DAgli scritti che ho letto di lui, tra quelli che posti tu, mi sembrava molto superficiale... ne ricordo uno su Morgan in cui lo faceva uno straccio trattandolo come un povero personaggio televisivo, ignorando il valore artistico che chiunque abbia un minimo di gusto musicale dovrebbe attribuirgli, almeno all'interno del panorama italiano..
MA ripeto, non lo conosco al di fuori di qualche articolo che hai postato tu, per questo chiedevo non so

Mi ricordo di quel articolo su Morgan e anche uno su Fossati (o era Caposella?). Cmq, io adoro Scanzi ma devo dire che quando parla di musica ormai non la leggo quasi più.

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Messaggio Da Amantide_Religiosa Dom 31 Lug 2011, 19:53

questo però la condivido in pieno. chissà
"E la ragazza ha talento. Però è un talento manierista, esibizionista, freddo: contenitore senza contenuto. Ostentazione di stile. Esangue. In più c'è questa teatralità crassamente esibita - davvero truzze quelle braccia spalancate, manco mostrasse i branzini freschi sulla spiaggia di Capocotta (cit) - e una voce fieramente gracchio-urlata (o se preferite coatto-volgarotta). Eleganza, questa grande assente".


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Messaggio Da Mede@ Dom 31 Lug 2011, 19:56

C'é pure questo di Scanzi, e nn mi sento di dargli tutti i torti cmq (per quanto parecchie volte sia una testa di bip)

Il Signor G, più lo imitano più ci manca

Giorgio Gaber è stato il cane sciolto per eccellenza della musica italiana. Ma nelle celebrazioni in suo onore durante la settima edizione del festival di Viareggio è prevalso il solito buonismo di maniera
Quanti gaberiani sono spuntati fuori, dopo la sua scomparsa. Tutti pronti a sgomitare per appropriarsi di un intellettuale che faceva già fatica ad appartenere a se stesso. Sabato e domenica ha avuto luogo a Viareggio la settima edizione del Festival Gaber. Maniera garbata, benché perfettibile, di ricordare una figura urticante e non etichettabile. Sandro Luporini, pittore e co-autore del Gaber teatrale, si aggirava per la Cittadella del Carnevale compiacendosi per l’esibizione di Andrea Mirò e non apparendo esattamente entusiasta di Marco Mengoni (trionfatore della terza edizione di X Factor). Come non lo era parso, negli anni scorsi, per le Pausini e i Baglioni.
Il pubblico è in gran parte nazionalpopolare. Per questo la figlia Dalia Gaberscik, direttrice di una potente agenzia di comunicazione, suole alternare nomi d’élite a scelte mainstream. Per avere più gente (11mila persone) e permettere ai più giovani, accorsi per ascoltare Emma Marrone (vincitrice della nona edizione di Amici), di scoprire “per caso” Gaber. Sensato, ma sarebbe auspicabile vedere prima o poi su quel palco anche Samuele Bersani, Elio, Caparezza, Vinicio Capossela, Petra Magoni, Paolo Benvegnù, Vasco Brondi, Max Gazzè, Carmen Consoli, Pan Del Diavolo. Eccetera.
Livello discreto. Di gran lunga i migliori Cristiano De André e Daniele Silvestri. Il primo, commosso, ha riproposto Buttare lì qualcosa, manifesto programmatico di Gaber-Luporini: sintomatico come, in sette edizioni, nessuno prima di lui l’abbia eseguita. Brava Andrea Mirò. Lodevole Enrico Ruggeri con Un’idea. Coraggiosa la Pfm nell’affrontare Quando è moda è moda. Poco centrato il presentatore Enzo Iacchetti, che – fuori scaletta – ha invitato sul palco un’Alba Parietti esondante labbra e retorica: momento agghiacciante. Emma e Mengoni, al di là della bolsa querelle khomeinista sui reality, hanno esibito un talento manierista: se a Emma togliessero le urla e a Mengoni i birignao, forse resterebbe giusto il fard.
Ricordare Gaber è difficile. La memoria di Fabrizio De André poggia sulla santificazione. Quella del Signor G è spesso all’insegna del pressappochismo e del disinnesco: o lo si fraintende o lo si edulcora. Due anni fa Repubblica sparò la scoperta di un inedito (E tu Stato) che tale non era. Ieri il Corriere della Sera ha condensato la due giorni soffermandosi sulla esiziale rivelazione di Ornella Vanoni, che ha raccontato di una lontana avance (respinta) di Giorgio: notizia avvincente, non meno di una prolusione sulla psoriasi. Anche lo speciale televisivo di giovedì scorso su RaiDue era incentrato sul Gaber dei Sessanta: quello televisivo, encomiabile ma minore. Focalizzare l’attenzione su Non arrossire equivarrebbe a sostenere che il vero De André è quello de La canzone di Marinella. Se Faber si fosse fermato lì, oggi lo ricorderemmo come un Vecchioni qualsiasi; se Gaber si fosse fermato alla Torpedo Blu, non avrebbe scorticato le nostre coscienze.
Il Gaber irrinunciabile è quello del Teatro Canzone, dal 1970 al 2000. Un percorso discograficamente atipico, oltraggiosamente libero e lontano dai riflettori (se non quelli dei datori di luci). Sentire Vittorio Feltri che lo elegge a maestro mette imbarazzo. Il “giornalismo” alla Feltri, Gaber lo mitragliava di continuo, ad esempio nella feroce Io se fossi Dio: “Maledirei i giornalisti e specialmente tutti, che certamente non son brave persone e dove cogli cogli sempre bene”. Gaber è unicamente accostabile, per capacità profetica e approccio problematico, a Pier Paolo Pasolini. Anche il suo approdo ultimo – la dittatura del mercato – è analogo. A differenza di Dario Fo, che non ha mai abbandonato la visione un po’ manichea, Gaber e Luporini buttavano lì qualcosa per poi andare via. Non alimentavano certezze, bensì dubbi. Ferivano la morale per tenerla in vita. Accusati di qualunquismo, non erano più né compagni né femministaioli militanti. Cani sciolti anarcoidi, casomai. Il contenuto era contenitore e l’interpretazione riverberava il testo. Oggi che non c’è, esistono solo due strade: o lo reinterpreti male, e in questo caso Morgan dà ottime garanzie, o lo rifai identico. Ne è prova il Polli di allevamento di Giulio Casale, bello e più vero del vero, ma accusabile di eccessiva adesione filologica.
Il neosindaco di Milano Pisapia ha scelto Gaber come colonna sonora delle sue elezioni: un segnale distensivo, da parte di una sinistra che lo aveva scomunicato. Perché non faceva sconti, perché la moglie Ombretta Colli è berlusconiana di grido e perché il dissenso è per certa intellighenzia lesa maestà. Se il centrodestra ha nuovamente usato Lucio Battisti per darsi uno spessore (che non ha) culturale, financo Gianfranco Fini aveva provato a fagocitare lo slogan – mai troppo amato dagli autori – del “libertà è partecipazione”. Brani arcinoti come La libertà o Destra e sinistra, proposti non a caso anche da Emma e Mengoni, sono ammirevoli ma con quel retrogusto ridanciano che li rende quasi mansueti. Esattamente ciò che non era Giorgio Gaber. L’uomo che abbandonò tutto per inventare un genere. L’italiano che non si sentiva tale, ma per fortuna o purtroppo lo era. L’intellettuale morto il Primo Gennaio 2003 a neanche 64 anni, che tutti dicono di conoscere e pochi conoscono davvero. Meritorio insegnarlo nelle scuole (sarebbe l’unica cosa buona compiuta dal Ministro Gelmini). Ma che il ricordo sia storicamente rispettoso. Anche a costo di risultare fastidiosi. Proprio come a volte era lui, tra un palpito del cuore e un alambicco della ragione. Proprio come ci sarebbe bisogno oggi, se solo gli intellettuali volessero dare cenno di sé.

Andrea Scanzi

Il Fatto Quotidiano, 26 luglio 2011

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/26/il-signor-g-piu-lo-imitano-piu-ci-manca/147838/

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Messaggio Da Amantide_Religiosa Dom 31 Lug 2011, 20:14

concordo morsigno. Sopratutto ho sempre pensato questa cosa che dice scanzi "Quanti gaberiani sono spuntati fuori, dopo la sua scomparsa. Tutti pronti a sgomitare per appropriarsi di un intellettuale che faceva già fatica ad appartenere a se stesso."

E' come se Gaber fosse molto fashion ultimamente.

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Messaggio Da Chiara 75 Dom 31 Lug 2011, 21:00

"Oggi che non c’è, esistono solo due strade: o lo reinterpreti male, e in questo caso Morgan dà ottime garanzie, o lo rifai identico."

Poteva mancare la stoccatina al Castoldo? Ricordando Gaber  483101 risate
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Messaggio Da G.Kaplan Dom 31 Lug 2011, 21:17

Mi sembra sempre così acido e "a partito preso", un critico musicale non lo dovrebbe mai fare, per questo chiedevo se lo fosse sorrisodiscuse
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