Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
uffi. io volevo gli smileys ed i cuoricini
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
@principessa
Venerdì pomeriggio ti ho scritto un MP. Quando sono entrato stasera ho visto che era ancora lì. L'ho rieditato ma lì rimane.
Ti scrivo qui il contentuto del messaggio, che fa riferimento ad un mio post (scherzoso) di Venerdì, che quotava un tuo post.
Ciao principessa
Non ho capito se ti sei risentita per il mio post che, credimi, era del tutto scherzoso e non era assolutamente fatto con l'esplicita intenzione di offenderti.
Se ho ti ho offeso o urtato la tua sensibilità mi dispiace molto e me ne scuso.
Love
Luca
PS: chiedo scusa ma non sempre i MP funzionano; questa cosa mi è già successa anche con altri utenti.
Venerdì pomeriggio ti ho scritto un MP. Quando sono entrato stasera ho visto che era ancora lì. L'ho rieditato ma lì rimane.
Ti scrivo qui il contentuto del messaggio, che fa riferimento ad un mio post (scherzoso) di Venerdì, che quotava un tuo post.
Ciao principessa
Non ho capito se ti sei risentita per il mio post che, credimi, era del tutto scherzoso e non era assolutamente fatto con l'esplicita intenzione di offenderti.
Se ho ti ho offeso o urtato la tua sensibilità mi dispiace molto e me ne scuso.
Love
Luca
PS: chiedo scusa ma non sempre i MP funzionano; questa cosa mi è già successa anche con altri utenti.
Ospite- Ospite
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
no, non intendo dire che suonino o cantino suoni con frequenza diversa da quella tonale standardizzata. Le note sono quelle, è la loro combinazione che è difforme...
http://www.sapere.it/tca/minisite/scienza/tuttofisica/id293.html
Consonanza e dissonanza
Lo studio e la teoria della consonanza, cioè dei modi in cui si possono aggregare diversi suoni (che si dicono consonanti) per produrre sensazioni gradevoli, riguarda ...anche il clima storico e culturale e l'educazione musicale dei gruppi umani che sentono consonanti certi accostamenti di suoni e non consonanti, ovvero dissonanti, certi altri.
Voglio dire che armonie e melodie sono gradevoli o meno anche a seconda dell'epoca storica e dell'educazione musicale (la formazione del gusto musicale dei singoli e delle collettività).
La musica jazz ha radici diverse da quella occidentale-europea e fino a fine anni 40, segue linee melodico-armoniche a sè stanti - sempre tonali, ma consentivano una libertà maggiore -comprese le armonie inusuali o peculiari del jazz - nell'assemblare le note, la ritmica, la libertà di improvvisazione degli strumentisti che imparavano a suonare e suonavano piu' in strada o nelle sale da ballo
Quella radice musicale viene contaminata dalle regole armoniche della musica bianca europea solo a partire dagli anni 50.
.............
Faccio l'esempio dei tenores sardi, ma il discorso penso si possa allargare alla musica etnica..
Le soluzioni melodiche dei tenores rispettano di certo la suddivisione tonale dei suoni, ma la loro combinazione armonica non segue le regole fissate per la musica classica.
Io non so se la musica classica considera queste degli errori armonici, io so che quella è una tradizione orale antichissima di canto popolare che è giustamente mantenuta tale per generazioni e valorizzata come patrimonio culturale Unesco.Armonia musicale
http://www.sapere.it/tca/minisite/scienza/tuttofisica/id293.html
Consonanza e dissonanza
Lo studio e la teoria della consonanza, cioè dei modi in cui si possono aggregare diversi suoni (che si dicono consonanti) per produrre sensazioni gradevoli, riguarda ...anche il clima storico e culturale e l'educazione musicale dei gruppi umani che sentono consonanti certi accostamenti di suoni e non consonanti, ovvero dissonanti, certi altri.
Voglio dire che armonie e melodie sono gradevoli o meno anche a seconda dell'epoca storica e dell'educazione musicale (la formazione del gusto musicale dei singoli e delle collettività).
La musica jazz ha radici diverse da quella occidentale-europea e fino a fine anni 40, segue linee melodico-armoniche a sè stanti - sempre tonali, ma consentivano una libertà maggiore -comprese le armonie inusuali o peculiari del jazz - nell'assemblare le note, la ritmica, la libertà di improvvisazione degli strumentisti che imparavano a suonare e suonavano piu' in strada o nelle sale da ballo
Armonia musicale
Improvvisazione
Improvvisazione
Quella radice musicale viene contaminata dalle regole armoniche della musica bianca europea solo a partire dagli anni 50.
.............
Faccio l'esempio dei tenores sardi, ma il discorso penso si possa allargare alla musica etnica..
Le soluzioni melodiche dei tenores rispettano di certo la suddivisione tonale dei suoni, ma la loro combinazione armonica non segue le regole fissate per la musica classica.
Io non so se la musica classica considera queste degli errori armonici, io so che quella è una tradizione orale antichissima di canto popolare che è giustamente mantenuta tale per generazioni e valorizzata come patrimonio culturale Unesco.Armonia musicale
Ultima modifica di Cantastorie il Dom 15 Nov 2009, 22:45 - modificato 1 volta.
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
ti ho risposto in MP (se t'arriva), ma certo che non mi sono offesa... scherzi? anche le principesse hanno sense of humor!!!Lucadev ha scritto:@principessa
Venerdì pomeriggio ti ho scritto un MP. Quando sono entrato stasera ho visto che era ancora lì. L'ho rieditato ma lì rimane.
Ti scrivo qui il contentuto del messaggio, che fa riferimento ad un mio post (scherzoso) di Venerdì, che quotava un tuo post.
Ciao principessa
Non ho capito se ti sei risentita per il mio post che, credimi, era del tutto scherzoso e non era assolutamente fatto con l'esplicita intenzione di offenderti.
Se ho ti ho offeso o urtato la tua sensibilità mi dispiace molto e me ne scuso.
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
dovrò prendermi una mezza giornata di ferie per recuperare il tempo perduto....... cavolo quanto avete scritto! ora vado a ninna però!
silviachi- Utente Novizio: 16-149 post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
up.
Se riesco comincerò la prima parte della spiegazione sui concetti di consonanza e dissonanza domani.
@Amantide e C.d.T.: ma non dovevate scrivere qualcosa anche voi ?
Se riesco comincerò la prima parte della spiegazione sui concetti di consonanza e dissonanza domani.
@Amantide e C.d.T.: ma non dovevate scrivere qualcosa anche voi ?
Ospite- Ospite
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
hai ragione luca, ma non ero in mood giusto per farlo.Lucadev ha scritto:up.
Se riesco comincerò la prima parte della spiegazione sui concetti di consonanza e dissonanza domani.
@Amantide e C.d.T.: ma non dovevate scrivere qualcosa anche voi ?
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
ma qui qualcuno non ci doveva spiegare qualcosa.....??
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
dunque ragazzi, io non sono Canta, né Lucadev, quindi vi dovrete accontentare...
Per chi non lo sapesse ancora io canto in un coro polifonico amatoriale con voce da soprano. Canto da una ventina d'anni almeno. Con questo coro da sette anni. All'inizio il nostro repertorio era abbastanza variegato e toccava un po' tutti i generi musicali, da due anni a questa parte pero' il livello si é notevolmente alzato e ci stiamo concentrando quasi esclusivamente su opere classiche. Il direttore del coro, di formazione, é percussionista (insegna percussioni al conservatorio), ma é anche cantante, con voce da contralto (voce di solito femminile, ma che in musica barocca veniva utilizzata da uomini, spesso castrati). Il mio direttore ha un'estensione vocale incredibile (un po' come il mengoni!), arriva a cantare anche come soprano ma non se la cava malaccio neanche con alcune patri da basso!.
Questo " per darvi un'idea dell'eclettismo del personaggio.
Quando cantiamo opere classiche siamo accompagnati da un'insieme orchestrale di rgazzi che suonano o hanno suonato al conservatorio, e siamo diretti dall'ex direttore del conservatorio di mentone, nonch" ex primo violino alla filarmonica di parigi, direttore d'orchestra a praga, atene, etc. adesso é in pensione ed é molto amico del nostro direttore del coro, i ragazzi del conservatorio lo adorano e sono felici di poter suonare con lui e per noi é una grande chance quando siamo diretti da lui.
Fra le varie cose che abbiamo fatto, quest'estate abbiamo cantato la Missa Brevis KV 275 di Mozart come apertura del sessantesimo festival di musica classica di Mentone (in francia é molto reputato). Per l'occasione abbiamo avuto con noi dei cantanti professionisti che hanno cantato le parti soliste e alcuni elementi della filarmonica di monaco nell'orchestra.
E qui arrivo al dunque. Il tenore che ha cantatp la messa quest'estate, François Chiama, " un tenore professionista, cioé vive del suo canto. Canta all'opera di Parigi, insegna canto e tecnica vocale da vent'anni e fa stage per coristi, come noi.
Ha una voce incredibile. Premetto che io sono innamorata della voce da basso, che di solito, mi manda fuori di testa, e che non sono mai stata attratta dalla voce da tenore, devo dire che lui ha veramente una voce "strappamutande".
Bene, dopo questa intro faccio una pausa e nel prossimo post vi racconto quello che abbiamo fatto oggi.
Per chi non lo sapesse ancora io canto in un coro polifonico amatoriale con voce da soprano. Canto da una ventina d'anni almeno. Con questo coro da sette anni. All'inizio il nostro repertorio era abbastanza variegato e toccava un po' tutti i generi musicali, da due anni a questa parte pero' il livello si é notevolmente alzato e ci stiamo concentrando quasi esclusivamente su opere classiche. Il direttore del coro, di formazione, é percussionista (insegna percussioni al conservatorio), ma é anche cantante, con voce da contralto (voce di solito femminile, ma che in musica barocca veniva utilizzata da uomini, spesso castrati). Il mio direttore ha un'estensione vocale incredibile (un po' come il mengoni!), arriva a cantare anche come soprano ma non se la cava malaccio neanche con alcune patri da basso!.
Questo " per darvi un'idea dell'eclettismo del personaggio.
Quando cantiamo opere classiche siamo accompagnati da un'insieme orchestrale di rgazzi che suonano o hanno suonato al conservatorio, e siamo diretti dall'ex direttore del conservatorio di mentone, nonch" ex primo violino alla filarmonica di parigi, direttore d'orchestra a praga, atene, etc. adesso é in pensione ed é molto amico del nostro direttore del coro, i ragazzi del conservatorio lo adorano e sono felici di poter suonare con lui e per noi é una grande chance quando siamo diretti da lui.
Fra le varie cose che abbiamo fatto, quest'estate abbiamo cantato la Missa Brevis KV 275 di Mozart come apertura del sessantesimo festival di musica classica di Mentone (in francia é molto reputato). Per l'occasione abbiamo avuto con noi dei cantanti professionisti che hanno cantato le parti soliste e alcuni elementi della filarmonica di monaco nell'orchestra.
E qui arrivo al dunque. Il tenore che ha cantatp la messa quest'estate, François Chiama, " un tenore professionista, cioé vive del suo canto. Canta all'opera di Parigi, insegna canto e tecnica vocale da vent'anni e fa stage per coristi, come noi.
Ha una voce incredibile. Premetto che io sono innamorata della voce da basso, che di solito, mi manda fuori di testa, e che non sono mai stata attratta dalla voce da tenore, devo dire che lui ha veramente una voce "strappamutande".
Bene, dopo questa intro faccio una pausa e nel prossimo post vi racconto quello che abbiamo fatto oggi.
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
e spettiamo il racconto e i consigli di monsieur l'incanta-tenor a prop di colori-intenzioni diversi quando si cantano piu' volte le stesse parole ripetute
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Bene, eccomi qua. Ribadisco che scrivo di getto e rileggo poco e che sono nu poco illetterata causa lunga permanenza all'estero.
E dopo questa "captatio benevolentiae" parto!
Innanzitutto lo stage é cominciato con un'oretta circa di "ginnastica". Il tenor ci ha speigato l'importanza dei piedi, della stabilità e contatto con il suolo. E' partito dai piedi ed ha continuato facendoci "sciogliere" le caviglie, le ginocchia, le anche, roteare le gambe...
poi ci ha fatto prendere coscienza della nostra testa, forma del cranio (importante cassa di risonanza), massaggio al viso, alle orecchie (fondamentali!), collo... poi le spalle, ruotare le braccia (per massaggiare la cassa toracica con le scapole!)...
Alla fine di questo riscaldamento "ginnico" ci ha posto una domandina che, a noi ignorantoni, ci ha lasciati come delle capre. E cioé se qualcuno sapeva come erano fatte le corde vocali. Sono orizzontali o verticali?
Ebbene? , voi lo sapete?
Ci ha detto di andare da un otorinolaringoiatra e farci fare una laringoscopia, che é molto istruttivo per un cantante, visto che la voce é il nostro strumento.
Le corde vocali sono due mucose di alcuni millimetri che vengono messe in vibrazione dall'aria (la "materia" sulla quale lavoriamo) e che si incollano insieme per emettere un rumore (che, da solo, somiglia abbastanza a un "blblblbl"). Le corde sono più lunghe nell'uomo e più corte nella donna (quindi suoni più gravi nell'uomo e più acuti nella donna).
Questo rumore diventa suono, diventa la voce, nel momento in cui entra in gioco la cassa di risonanza (soprattutto la testa e in parte il torace).
Naturalmente il "serbatoio" dell'aria sono i polmoni.
Il canto consiste nel saper gestire, dosare, utilizzare l'aria (quindi la "velocità di immissione", la quantità, etc.) e nel saper utilizzare le casse di risonanza.
La gestione dell'aria é controllata da un insieme di muscoli posti alla base del bacino, il famoso diaframma. Per utilizzare al meglio la voce é indispensabile prendere coscienza dell'uso del diaframma e di come questo si "muove" quando si respira e come puo' appunto aiutare nella gestione dell'emissione dell'aria.
Bene, a questo punto spero di essermi spiegata, cerco di usare parole semplici, i concetti sono già conosciuti dai più naturalmente e io so di scrivere in modo maccaronico... (captatio benevolentae 2)
E dopo questa "captatio benevolentiae" parto!
Innanzitutto lo stage é cominciato con un'oretta circa di "ginnastica". Il tenor ci ha speigato l'importanza dei piedi, della stabilità e contatto con il suolo. E' partito dai piedi ed ha continuato facendoci "sciogliere" le caviglie, le ginocchia, le anche, roteare le gambe...
poi ci ha fatto prendere coscienza della nostra testa, forma del cranio (importante cassa di risonanza), massaggio al viso, alle orecchie (fondamentali!), collo... poi le spalle, ruotare le braccia (per massaggiare la cassa toracica con le scapole!)...
Alla fine di questo riscaldamento "ginnico" ci ha posto una domandina che, a noi ignorantoni, ci ha lasciati come delle capre. E cioé se qualcuno sapeva come erano fatte le corde vocali. Sono orizzontali o verticali?
Ebbene? , voi lo sapete?
Ci ha detto di andare da un otorinolaringoiatra e farci fare una laringoscopia, che é molto istruttivo per un cantante, visto che la voce é il nostro strumento.
Le corde vocali sono due mucose di alcuni millimetri che vengono messe in vibrazione dall'aria (la "materia" sulla quale lavoriamo) e che si incollano insieme per emettere un rumore (che, da solo, somiglia abbastanza a un "blblblbl"). Le corde sono più lunghe nell'uomo e più corte nella donna (quindi suoni più gravi nell'uomo e più acuti nella donna).
Questo rumore diventa suono, diventa la voce, nel momento in cui entra in gioco la cassa di risonanza (soprattutto la testa e in parte il torace).
Naturalmente il "serbatoio" dell'aria sono i polmoni.
Il canto consiste nel saper gestire, dosare, utilizzare l'aria (quindi la "velocità di immissione", la quantità, etc.) e nel saper utilizzare le casse di risonanza.
La gestione dell'aria é controllata da un insieme di muscoli posti alla base del bacino, il famoso diaframma. Per utilizzare al meglio la voce é indispensabile prendere coscienza dell'uso del diaframma e di come questo si "muove" quando si respira e come puo' appunto aiutare nella gestione dell'emissione dell'aria.
Bene, a questo punto spero di essermi spiegata, cerco di usare parole semplici, i concetti sono già conosciuti dai più naturalmente e io so di scrivere in modo maccaronico... (captatio benevolentae 2)
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
(piccolo OT: i piedi! quando insegnavo basket ai bambini partivo dai piedi e non dalla palla)
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
eh già mambu, i piedi sono fondamentali, d'ora in poi non diro' mai più in modo spregiativo "quello canta coi piedi!". Il tenor lo usava come complimento!mambu ha scritto:(piccolo OT: i piedi! quando insegnavo basket ai bambini partivo dai piedi e non dalla palla)
E ci ha raccontato un aneddoto: "interrogata sulla sua superba performance da un critico musicale, la soprano, alla domanda - ma lei come fa a mettere cosi' tanta espressivvità nel suo canto? -rispose -un paio di scrpe comode!"
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Mosecaaaaaaaaaa per le mie orecchie principè
Se può interessare, ad integrazione, il cantare in piedi, con le gambe dritte e leggermente divaricate, aiuta e non poco la Regolarità della respirazione e la decontrazione proprio di quella zona toracica cui si appoggia quel delinquente smilzo e oblungo che è il diaframma
Sbagliatissimo per le stesse ragioni è cantare ingobbendosi verso avanti perchè quella postura LIMITA l'ampiezza di distensione-flessione sempre di Sua Altezza diaframma
Quell'esame personale alle proprie corde vocali dovrebbe essere Obbligatorio per chi canta di mestiere perchè attraverso quello vengono evidenziate una serie di nformazioni ed eventuali esercizi correttivi-potenziatori sia per l'estensione vocale che per una corretta e ampia emissione (presa-uso-distribuzione fiato).
Vorrei precisare infine che queste info non riguardano esclusivamente chi ama il bel canto, ma riguardano coloro che attraverso la MODULAZIONE vocale intendono vestire e trasmettere flussi emotivi cantando..ultima cosa, Cantare bene è il passaporto e solo poche eccezioni ottengono la cittadinanza onoraria senza quello, qualunque sia il genere musicale a cui si ispirano, si avvicinano o sentono come il proprio brodo.
Se può interessare, ad integrazione, il cantare in piedi, con le gambe dritte e leggermente divaricate, aiuta e non poco la Regolarità della respirazione e la decontrazione proprio di quella zona toracica cui si appoggia quel delinquente smilzo e oblungo che è il diaframma
Sbagliatissimo per le stesse ragioni è cantare ingobbendosi verso avanti perchè quella postura LIMITA l'ampiezza di distensione-flessione sempre di Sua Altezza diaframma
Quell'esame personale alle proprie corde vocali dovrebbe essere Obbligatorio per chi canta di mestiere perchè attraverso quello vengono evidenziate una serie di nformazioni ed eventuali esercizi correttivi-potenziatori sia per l'estensione vocale che per una corretta e ampia emissione (presa-uso-distribuzione fiato).
Vorrei precisare infine che queste info non riguardano esclusivamente chi ama il bel canto, ma riguardano coloro che attraverso la MODULAZIONE vocale intendono vestire e trasmettere flussi emotivi cantando..ultima cosa, Cantare bene è il passaporto e solo poche eccezioni ottengono la cittadinanza onoraria senza quello, qualunque sia il genere musicale a cui si ispirano, si avvicinano o sentono come il proprio brodo.
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
ottime puntualizzazioni Canta!
comunque nessuno ha ancora risposto alla domanda sulle corde vocali (senza google, eh!). Verticali o orizzontali?
Bene, dopo tutta la pappardella ginnico-teorico é iniziato il riscaldamento vocale vero e proprio. E anche qui l'inizio é stato "bizzarro", ci faceva emettere suoni quasi "spontanei", per rilassare l'apparato, poi si é cominciato con i veri e propri vocalizzi (penso che tutti sappiano di cosa si tratta) infine siamo passati ai "pezzi". E qui non posso che parlare dei pezzi che stiamo studiando. Naturalmente ci siamo molto concentrati sull"omnes generationes" del magnificat di bach. Un pezzo interessante perché si costruisce come una "torta millefoglie", nella quale la base é costituita dai bassi, su cui si inseriscono i tenori, ai quali si aggiungono i contralti e sulla cui cima, dopo i mezzi soprani arriva la cigliegina, i soprani primi (di cui faccio parte).
Note altissime, noi partite come "treni"... e lui con aria dolcissima (é un tipo piccoletto, pelatino, occhi chiari, aria da "ragioniere") a dirci che dovevamo "ricamare", non "schiacciare", che la voce doveva essere "leggera".
E' chiaro che in un coro si deve fare i conti con gli altri, non si é mai soli, in alcune parti si é "protagonisti", in altri si é "sottofondo". le voci devo essere amalgamate e bilanciate, e devono sostenersi a vicenda senza schiacciarsi.
Diciamo che noi soprani abbiamo spesso la tendenza a cantare alla "marie chantal" (come dice il nostro direttore) e qui dovrei favi sentire il verso che fa a certe "chansonnièere" di maniera francesi, con quel timbro un po' alla minona ma mooolto più manierato...!
Mi é difficile seguire un filo logico nella discussione, separare la teoria dalla pratica...
mo' ci provo.
Naturalmente ha spiegato la toatle incongruità del canto!
Provate a inspirare, poi parlate. Nel momento in cui emettete la voce emettete fiato, quindi automaticamente espirate. Se tenete le mani sulla vostra pancia vi rendere conto che, quando emettete un suono, la pancia si "sgonfia".
Ebbene quando si canta si deve fare il contrario. Ovvero inspirare, e poi emettere il suono continuando pero il movimento di "allargamento" del bacino che si é fatto al momento dell'inspirazione. Didietro, ai lati, davati, il bacino continua da allargarsi, al posto di sgonfiarsi.
Questo é quello che viene definito "sostegno".
un'immagine che aiuta é quella dell'elastico. Emettendo un suono si deve pensazre ad un elastica che si allunga e che continua ad allungarsi fino alla fine dell'emissione. Mai rilasciare, il diaframma e tutta la parte bassa deve essere sempre in tensione. Altrimenti si resta a corto di fiato o si "cala".
Su questa base si inserisce la parte alta. Mentro sotto é tutta una "tensione", sopra si deve essere totalmente rilassati. la mascella deve "cadere", come durante uno sbadiglio, la bocca deve essere ben aperta, si deve pensare che l'aria (e di conseguenza il suono), salga dal basso, passi da dietro e risuoni nella testa ed infine esca dalla bocca.
Tutte queste immagini sono naturalmente figurate, ma sono l'ABC del canto.
Faccio un'altra piccola pausa, ditemi se quello che ho scritto é chiaro, lascio a canta il tempo di integrare/correggere e poi proseguo!
comunque nessuno ha ancora risposto alla domanda sulle corde vocali (senza google, eh!). Verticali o orizzontali?
Bene, dopo tutta la pappardella ginnico-teorico é iniziato il riscaldamento vocale vero e proprio. E anche qui l'inizio é stato "bizzarro", ci faceva emettere suoni quasi "spontanei", per rilassare l'apparato, poi si é cominciato con i veri e propri vocalizzi (penso che tutti sappiano di cosa si tratta) infine siamo passati ai "pezzi". E qui non posso che parlare dei pezzi che stiamo studiando. Naturalmente ci siamo molto concentrati sull"omnes generationes" del magnificat di bach. Un pezzo interessante perché si costruisce come una "torta millefoglie", nella quale la base é costituita dai bassi, su cui si inseriscono i tenori, ai quali si aggiungono i contralti e sulla cui cima, dopo i mezzi soprani arriva la cigliegina, i soprani primi (di cui faccio parte).
Note altissime, noi partite come "treni"... e lui con aria dolcissima (é un tipo piccoletto, pelatino, occhi chiari, aria da "ragioniere") a dirci che dovevamo "ricamare", non "schiacciare", che la voce doveva essere "leggera".
E' chiaro che in un coro si deve fare i conti con gli altri, non si é mai soli, in alcune parti si é "protagonisti", in altri si é "sottofondo". le voci devo essere amalgamate e bilanciate, e devono sostenersi a vicenda senza schiacciarsi.
Diciamo che noi soprani abbiamo spesso la tendenza a cantare alla "marie chantal" (come dice il nostro direttore) e qui dovrei favi sentire il verso che fa a certe "chansonnièere" di maniera francesi, con quel timbro un po' alla minona ma mooolto più manierato...!
Mi é difficile seguire un filo logico nella discussione, separare la teoria dalla pratica...
mo' ci provo.
Naturalmente ha spiegato la toatle incongruità del canto!
Provate a inspirare, poi parlate. Nel momento in cui emettete la voce emettete fiato, quindi automaticamente espirate. Se tenete le mani sulla vostra pancia vi rendere conto che, quando emettete un suono, la pancia si "sgonfia".
Ebbene quando si canta si deve fare il contrario. Ovvero inspirare, e poi emettere il suono continuando pero il movimento di "allargamento" del bacino che si é fatto al momento dell'inspirazione. Didietro, ai lati, davati, il bacino continua da allargarsi, al posto di sgonfiarsi.
Questo é quello che viene definito "sostegno".
un'immagine che aiuta é quella dell'elastico. Emettendo un suono si deve pensazre ad un elastica che si allunga e che continua ad allungarsi fino alla fine dell'emissione. Mai rilasciare, il diaframma e tutta la parte bassa deve essere sempre in tensione. Altrimenti si resta a corto di fiato o si "cala".
Su questa base si inserisce la parte alta. Mentro sotto é tutta una "tensione", sopra si deve essere totalmente rilassati. la mascella deve "cadere", come durante uno sbadiglio, la bocca deve essere ben aperta, si deve pensare che l'aria (e di conseguenza il suono), salga dal basso, passi da dietro e risuoni nella testa ed infine esca dalla bocca.
Tutte queste immagini sono naturalmente figurate, ma sono l'ABC del canto.
Faccio un'altra piccola pausa, ditemi se quello che ho scritto é chiaro, lascio a canta il tempo di integrare/correggere e poi proseguo!
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Chiarissimo, Bella. Ti giuro che avevo sentito altre volte queste cose ma mi sembra di capirle un po' per la prima volta.
Quanto al quizze le corde vocali dovrebbero essere su un piano orizzontale, cioè perpendicolare alla trachea, e la fessura lungo l'asse che divide in due il corpo, come le narici, i testicoli... da davati a dietro insomma, non di traverso.
Quanto al quizze le corde vocali dovrebbero essere su un piano orizzontale, cioè perpendicolare alla trachea, e la fessura lungo l'asse che divide in due il corpo, come le narici, i testicoli... da davati a dietro insomma, non di traverso.
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
bellissimo post principessa, complimenti.
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Ebbene quando si canta si deve fare il contrario. Ovvero inspirare, e poi emettere il suono continuando pero il movimento di "allargamento" del bacino che si é fatto al momento dell'inspirazione. Didietro, ai lati, davati, il bacino continua da allargarsi, al posto di sgonfiarsi.
Questo é quello che viene definito "sostegno".
un'immagine che aiuta é quella dell'elastico. Emettendo un suono si deve pensazre ad un elastica che si allunga e che continua ad allungarsi fino alla fine dell'emissione. Mai rilasciare, il diaframma e tutta la parte bassa deve essere sempre in tensione. Altrimenti si resta a corto di fiato o si "cala".
Su questa base si inserisce la parte alta. Mentro sotto é tutta una "tensione", sopra si deve essere totalmente rilassati. la mascella deve "cadere", come durante uno sbadiglio, la bocca deve essere ben aperta, si deve pensare che l'aria (e di conseguenza il suono), salga dal basso, passi da dietro e risuoni nella testa ed infine esca dalla bocca.
Aggiungo solo che il palato fa da "amalgama-suono" e i muscoli della lingua devono essere decontratti sennò la lingua fa da soppalcone e disperde l'opera-amalgama suono che avviene ENTRO la bocca.
Se la lingua si frappone e si piazza in mezzo, fa da rompipalle sempre n mezzo
le onde acustiche hanno bisogno di una Chiusura retropalco per amalgamarsi e creare un suono compatto...
avete presente la forma del "golfomistico"? cioè la zona nei teatri chiusi in cui sta l'orchestra? ....che forma ha? Perchè è una frma chiusa a semicerchio? Per non far scappà il violinista?
Quella forma a semicerchio chiuso...ripropone la forma palato...un semicerchio chiuso e un'apertura verso cui viene spinto il suono appena formato.
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
bellaprincipessa ha scritto:ottime puntualizzazioni Canta!
comunque nessuno ha ancora risposto alla domanda sulle corde vocali (senza google, eh!). Verticali o orizzontali?
Bene, dopo tutta la pappardella ginnico-teorico é iniziato il riscaldamento vocale vero e proprio. E anche qui l'inizio é stato "bizzarro", ci faceva emettere suoni quasi "spontanei", per rilassare l'apparato, poi si é cominciato con i veri e propri vocalizzi (penso che tutti sappiano di cosa si tratta) infine siamo passati ai "pezzi". E qui non posso che parlare dei pezzi che stiamo studiando. Naturalmente ci siamo molto concentrati sull"omnes generationes" del magnificat di bach. Un pezzo interessante perché si costruisce come una "torta millefoglie", nella quale la base é costituita dai bassi, su cui si inseriscono i tenori, ai quali si aggiungono i contralti e sulla cui cima, dopo i mezzi soprani arriva la cigliegina, i soprani primi (di cui faccio parte).
Note altissime, noi partite come "treni"... e lui con aria dolcissima (é un tipo piccoletto, pelatino, occhi chiari, aria da "ragioniere") a dirci che dovevamo "ricamare", non "schiacciare", che la voce doveva essere "leggera".
E' chiaro che in un coro si deve fare i conti con gli altri, non si é mai soli, in alcune parti si é "protagonisti", in altri si é "sottofondo". le voci devo essere amalgamate e bilanciate, e devono sostenersi a vicenda senza schiacciarsi.
Diciamo che noi soprani abbiamo spesso la tendenza a cantare alla "marie chantal" (come dice il nostro direttore) e qui dovrei favi sentire il verso che fa a certe "chansonnièere" di maniera francesi, con quel timbro un po' alla minona ma mooolto più manierato...!
Mi é difficile seguire un filo logico nella discussione, separare la teoria dalla pratica...
mo' ci provo.
Naturalmente ha spiegato la toatle incongruità del canto!
Provate a inspirare, poi parlate. Nel momento in cui emettete la voce emettete fiato, quindi automaticamente espirate. Se tenete le mani sulla vostra pancia vi rendere conto che, quando emettete un suono, la pancia si "sgonfia".
Ebbene quando si canta si deve fare il contrario. Ovvero inspirare, e poi emettere il suono continuando pero il movimento di "allargamento" del bacino che si é fatto al momento dell'inspirazione. Didietro, ai lati, davati, il bacino continua da allargarsi, al posto di sgonfiarsi.
Questo é quello che viene definito "sostegno".
un'immagine che aiuta é quella dell'elastico. Emettendo un suono si deve pensazre ad un elastica che si allunga e che continua ad allungarsi fino alla fine dell'emissione. Mai rilasciare, il diaframma e tutta la parte bassa deve essere sempre in tensione. Altrimenti si resta a corto di fiato o si "cala".
Su questa base si inserisce la parte alta. Mentro sotto é tutta una "tensione", sopra si deve essere totalmente rilassati. la mascella deve "cadere", come durante uno sbadiglio, la bocca deve essere ben aperta, si deve pensare che l'aria (e di conseguenza il suono), salga dal basso, passi da dietro e risuoni nella testa ed infine esca dalla bocca.
Tutte queste immagini sono naturalmente figurate, ma sono l'ABC del canto.
Faccio un'altra piccola pausa, ditemi se quello che ho scritto é chiaro, lascio a canta il tempo di integrare/correggere e poi proseguo!
Continuaaaaaaaaaaa
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Bravo mambuzzo, é esattamente cosi'! Ma ti assicuro che solo un paio di persone lo sapevano (io pure ho "cannato"!).mambu ha scritto:
Quanto al quizze le corde vocali dovrebbero essere su un piano orizzontale, cioè perpendicolare alla trachea, e la fessura lungo l'asse che divide in due il corpo, come le narici, i testicoli... da davati a dietro insomma, non di traverso.
Proseguendo nel racconto, a chiusura della mattinata ci ha dato lo spartito di un pezzo molto divertente
https://www.youtube.com/watch?v=m9YKrBU64xg
qui cantato da Fernandel
https://www.youtube.com/watch?v=wzQ7RNgiE2M
qui invece in versione corale (l'unica che ho triovato sul tubo)
E' interessante perché sembra facile ma é molto difficile. tutte le "discese" e "salite" sono costituite da intervalli di semitoni e quarti di tono, quindi con minime differenze tra una nota e l'altra, per intenderci. E' un pezzo che serve ad esercitarsi sull'intonazione, ce l'ha fatto fare per una mezzoretta, vi assicuro che é decisamente impegnativo (il testo é splendido, da morir dal ridere!)LE TANGO CORSE
Au bal du petit Ajaccio
On ne dans pas le mambo
Ni le bee-bop, ni la biguine
Mais un vrais tango d'origine
Le tango Corse, c'est un tango conditionné
Le tango Corse, c'est de la sieste organisée
On se déplace pour être sur qu'on ne dort pas
On se prélasse, le tango Corse c'est comme ça !
Quand Dominique est fatigué
De voir les autres travailler
Il s'accorde un peu de repos
Juste le temps d'un petit tango.
Le tango Corse, c'est un tango conditionné
Le tango Corse, c'est l'avant goût de l'oreiller
Le Dominique se croit déjà en pyjama
C'est magnifique, le tango Corse c'est comme ça.
Un jour des musiciens du nord
On joué trop vite et trop fort
Un vrai tango de salarié !
On ne les a jamais retrouvés !
Le tango Corse, c'est un tango sélectionné
Le tango Corse, pour les courageux fatigués
Chacun s'étire en même temps que l'accordéon
Et l'on soupire, le tango Corse que c'est bon !
Quand a bout de forces
On va s'étendre une heure ou deux
Le tango Corse, c'est encore là
Qu'on le danse le mieux !
al momento non ho tempo di tradurlo, penso che sia abbstanza intuitivo! (se volete la traduzione ci provero' nei prox giorni)
Dopo una bella pausa pranzo nella quale ognuno portava qualcosa da magnare e da bere e dove quindi ci siamo ingozzati di deliziose quiches, pain de viande, pan bagnat, tourtes, taboulé, salades e abbiamo abbondantemente innaffiato, lo stage é ripreso! (ovviamente il caffé faceva schifo )
Nel pomeriggio la cosa si é fatta seria. Il "tenor" ha deciso di farci cantare in quartetti (uno per voce), sul palco, davanti agli altri. Ragazzi, cantare in coro é una cosa ma essere da soli... di solito chi canta in coro non ama mettersi in vista e vi assicuro che non é cosa facile.
Bé, la cosa incredibile é che abbiamo scoperto voci di cui non eravamo a conoscenza!
Mentre cantavamo il tenor passava e metteva le mani sulla pancia, diceva di spingere, di allargare la schiena... e le voci uscivano più belle e più "rotonde" che mai! C'é un signore che canta da tenore con coi, timidissimo. La sua voce non si sente mai, é quasi un sussurro. Ad un certo punto l'ha "liberata" ed é stata veramente una rivelazione!
Io pure sono andata a cantare "da solista". All'inizio una ciofeca, bocca chiusa, tiratissima... io sono emotiva cari amici, vado in iperventilazione. Ho cantato l'"Ave Verum Corpus di Mozart" praticamente senza respirare! Poi mi sono rilassata, ho fatto "cadere" la mascella e la voce ha cominciato a fluire morbida... pare che sia stato bello (cosi' m'han detto!).
Diciamo che lo stage é proseguito con questi "quartetti" fino alla fine.
Per rispondere a Canta, sui colori da dare alle frasi ripetute che sono sempre uguali, non abbiamo potuto entrare nel merito di quello di cui discutevamo qualche tempo fa, non c'era tempo.
Naturalmente lui sottolineava come si debba "far vivere" le note tenute, che altrimenti diventano piatte e noiose, giocando con i crescendo e i diminuendo e con l'intensità. Molto importante é l'accentuazione, l'appoggio negli attacchi di certi pezzi, per imprimere energia a qualcosa che, altrimenti, suonerebbe come una noiosa cantilena.
Quindi energia negli attacchi, accentuazione, crescendo e diminuendo, modulazione della colonna d'aria, risonanza nelle cavità,... il tutto con parte di sopra rilassata e parte di sotto "in tensione", come un elastico.
Facile no?
Ecco, credo di essermi ricordata tutto.
Domenica abbiamo cantato la "missa brevis" e il magnificat (parti corali, per ora, solo "omnes generationes" e "sicut locutis est").
Il concerto é andato bene, soprattutto Bach sul quale avevamo più paura!
Adesso aspetto le eventuali domande (se ce ne sono) alle quali spero di poter rispondere...
Naturalmente Canta farà le sue opportune integrazioni.
E per una volta non mi sento totalmente inutile in questo forum (anche se quello che scrivo é un po' specifico...)
Un beso!
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Grazie princi, veramente un bel contributo....
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
grazie tesoro ! E' vero che é bizzarro quando si scrive e ci sono pochi "riscontri" (quello che dicevi un po' di tempo fa), sembra che non interessi a nessuno e di "stufare" . Ora ti capisco un po' meglio! Pero' ci sono i "fedelissimi" del topic che sono stoici e si leggono tutto, e a noi va benissimo cosi'!Lucadev ha scritto:Grazie princi, veramente un bel contributo....
A proposito, ma la "consonanza/dissonanza" dove l'hai lasciata?
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
Mentre cantavamo il tenor passava e metteva le mani sulla pancia, diceva di spingere, di allargare la schiena... e le voci uscivano più belle e più "rotonde" che mai! C'é un signore che canta da tenore con coi, timidissimo. La sua voce non si sente mai, é quasi un sussurro. Ad un certo punto l'ha "liberata" ed é stata veramente una rivelazione!
Se si arriva a capacitarsi che gola-palato-bocca sono i TERMINALI ma tutto nasce dalla base toracica, non si può che MIGLIORARE e ....la bellezza del suono (la sua rotondità) nasce dal modo in cui si inspira e si gestisce aria e fiato. Piu' è corretta quella gestione, piu' controlliamo l'emissione (ossia l'intonazione esatta e il gioco crescendo-diminuendo che permette al cantante di INTERPRETARE ossia dare segni di espressione al canto o un senso alle parole, se volete..).
Nel caso del canto corale, la timidezza, il sussurrare nasce da insicurezze...e anche da "certe fissazioni dei caposezione / maestro di coro".
A noi capitò un paio di volte una cosa simile, prima con una ragazza di neanche 16 anni che il maestro infilò tra i contralti perchè al provino sussurrava appunto e aveva gli acuti tremuli e ingolati..Il maestro, per semplificarsi l'esistenza, la schiaffo' tra quel gruppo anarchico che eravamo noi contralti...come fossimo il fondo di "magazzino" in cui poter far imboscare chiunque.
In quel periodo ero caposezione, dopo un paio di prove chiesi a quella ragazza di venire una mezzoretta prima la prova seguente perchè era indietro, visto che avevamo già montato un paio di brani prima che lei entrasse.. e mentre con le altre lei sussurrava e io non riuscivo a "sentirla" quando in quelle prove singole l'ho ascoltata le ho solo detto velocemente il modo giusto di prendere fiato e di appoggiare la voce ed è uscito un suono fantastico, tondo e pieno ...niente tremolii e alcuni suoni bassi da contralto non erano proprio pieni pieni. Quella ragazza aveva un'estensione da soprano e un timbro adattissimo al canto corale proprio per quel suo essere tondo e pieno.
Al maestro dissi che quella ragazza non aveva nulla a che fare con la vocalità contralto, che con noi sarebbe stata costretta a sussurrare per amalgamare il suo timbro con quello delle altre ragazze che avevano un'estensione piu' grave (piu' bassa). Lui si incaponì sulla prima decisione e naturalmente discutemmo in merito e io gli dissi che quella ragazza prima o poi si sarebbe stufata di venire a cantare in una sezione che non corrispondeva al suo timbro. Ma nient. Quando poi per altri motivi quel maestro chiese a me di cantare un paio di brani inella sez. soprano2 (la contigua verso l'acuto dei contralto1) io gli dissi che la ragazza poteva benissimo spostarsi in toto in quel grupposezione soprano2 e lui preso da altre esigenze accetto'. Quella ragazza, nell'arco di un annetto non solo resto' soprano2, ma quando c'era qualche battuta solistica di quella sezione...era lei a cantarla sempre con precisione e bellezza di suono.
Questo per dirti Principè, che a volte le timidezze e i sussurri in una sezione corale non dipendono tanto dalla qualità vocale del singolo, ma dalle dinamiche - preferenze/convinzioni sia dei caposezione che del maestro.
Re: Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale
@Canta:
eh si', su questo hai ragione, io stessa quando sono arrivata sette anni fa in questo coro me ne stavo in fondo, timida timida... ed ora sono in prima fila, accanto alla leader soprano (che canta anche da solista) e sono considerata una delle "leading voices". Sicuramente il direttore ha grande influenza, anche se il nostro, da bravo percussionista, é un tipo decisamente "alla mano" e abbastanza "pazzoide", uno che ti mette a tuo agio, anche se, ovviamente, come tutti i musicisti, istrionico e primadonna! Ha molti tratti caratteriali in comune col "nostro" Morgan (anche il fatto di essere un"coureur de jupons"!), infatti a tratti lo si odia o lo si ama...
ma questa é un'altra storia
eh si', su questo hai ragione, io stessa quando sono arrivata sette anni fa in questo coro me ne stavo in fondo, timida timida... ed ora sono in prima fila, accanto alla leader soprano (che canta anche da solista) e sono considerata una delle "leading voices". Sicuramente il direttore ha grande influenza, anche se il nostro, da bravo percussionista, é un tipo decisamente "alla mano" e abbastanza "pazzoide", uno che ti mette a tuo agio, anche se, ovviamente, come tutti i musicisti, istrionico e primadonna! Ha molti tratti caratteriali in comune col "nostro" Morgan (anche il fatto di essere un"coureur de jupons"!), infatti a tratti lo si odia o lo si ama...
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