* * * * * * FINALISSIMA XFACTOR - 3' EDIZIONE * * * * * *

Spoiler:

Amantide_Religiosa ha scritto:

athelas ha scritto: Me lo sono semrpe chiesta anch'io.
Ti dirò di più, ho una cugina che non guarda xfactor ma guarda il grande fratello.
Quando le ho chiesto il motivo per cui preferisca guardare degli inetti non fare niente a cantanti che vogliono trasmettere qualcosa, mi ha risposto che si diverte di più
Per me ci vuole Freud, io non ci arrivo

vuayerismo morboso.

anny_skod ha scritto:

Amantide_Religiosa ha scritto:

athelas ha scritto: Me lo sono semrpe chiesta anch'io.
Ti dirò di più, ho una cugina che non guarda xfactor ma guarda il grande fratello.
Quando le ho chiesto il motivo per cui preferisca guardare degli inetti non fare niente a cantanti che vogliono trasmettere qualcosa, mi ha risposto che si diverte di più
Per me ci vuole Freud, io non ci arrivo

vuayerismo morboso.

mia cugina idem. "ma a me non piace il grande fratello,sono una massa di idioti,lo guardo solo perche mi fanno ridere,sono ridicoli..".

..............

fear-of-the-dark ha scritto:
guarda pobabilmente è così, però credo che ci possa essere una profonda differenza tra le due tipologie di programma anche in questo senso. Cerco di spiegarmi, un programma come amici offre allo spettatore un senso di protezione. L'idea che ci sia qualcosa o qualcuno a monitorare , pronto a risolvere. Inoltre un programma così offre la speranza che chiunque possa finire nella rete di protezione, possa essere potato al successo, coccolato, gratificato, etc etc. Un programma di informazione, alla santoro, fa scontrare con la realtà . In questo senso non offre un sogno, ma anzi è in antitesi e c'è anche la possiblità fortemente ansiogena che uno si possa rendere conto che non c'è sempre questa protezione, che non si può vivere in una scatola. Cioè dall'idea di micro si passa al macro e per molti son dolori. Conosco persone che non riescono a sentire travaglio parlare perchè viene loro l'ansia, ma che riescono a guardare per ore i personaggi di amici litigare. Credo che il concetto della protezione , del controllo esercitato per conto nostro da altri è un concetto che si ritrova nella società abbastanza spesso, a prescindere dalla televisione.

lepidezza ha scritto:

Un suggerimento: per capire queste cose non ci vuole Freud, ci vuole Orwell...

o huxley!

lepidezza ha scritto:
gli uomini hanno un appetito pressoché
insaziabile di distrazioni».
In 1984, per Huxley, la gente è
tenuta sotto controllo con le punizioni;
nel Mondo nuovo, con i
piaceri.
In breve, Orwell temeva che saremmo stati distrutti da ciò che
odiamo, Huxley, da ciò che amiamo.
Il mio libro si basa sulla probabilità che abbia ragione Huxley, e non Orwell”
(Neil Postman, Divertirsi da morire, Premessa

athelas ha scritto:

lepidezza ha scritto:

Un suggerimento: per capire queste cose non ci vuole Freud, ci vuole Orwell...

o huxley!

Il mondo nuovo = stupendo

giops ha scritto:Zia non ho capito! ...sono troppo stanco.. stamattina all'alba!