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Il bottino di Bettino

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Messaggio Da Cantastorie Lun 18 Gen 2010, 13:56

Entro il topic Gasfom in questi ultimi giorni si è sentito riecheggiare - da Minzolini in giu o in su - il nome del beato Bettino angelo , nonchè l'esigenza di ristabilire verità storiche, aldilà delle verità giudiziarie sul gigantebbbuono che ha fatto da perno della bilancia della politica italiana da fine anni settanta ai primi anni novanta...

vediamo se, a piu' voci, riusciamo a
- a saperne-ricordarne di piu'
- a fornire a chi era troppo piccino (chi ha meno di 30 anni non ha ricordi propri sui fatti in questione ovviamente..) elementi di imparziale giudissio


L'imparziale giudizio - o unione di piu' punti di vista - è il solo modo per formare un'idea propria sulla realtà, con cui volenti o nolenti facciamo i conti...o li faremo piu' avanti..
..........................
In Spoiler, una biografia scritta da un dirigente socialista ligure ..http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/craxi2.htm

Spoiler:

Discorso alla Camera ...su Finanziamento Illecito ai partiti .. 3-7-1992
http://www.vidoemo.com/yvideo.php?i=ZHlqYzVOcWuRpNnNlcFU&craxi-3-luglio-1992
alias: Siamo TUTTI colpevoli
......................................................

news Tv - stasera su Raistoria alle 21 va in onda uno speciale sull'argomento...
Come sempre, anche questo va visto ad "occhi aperti - radar", visto che Minoli negli anni di cui si parlerà faceva parte della Corte Craxiana in forza a Rai2 e quindi non so se riuscirà ad essere imparziale narratore...vedremo
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Messaggio Da maimeri Lun 18 Gen 2010, 13:58

io credo che la sua operazione più riuscita, almeno dai miei ricordi sia stata sequestro achille lauro- sigonella
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Messaggio Da athelas Lun 18 Gen 2010, 14:03

Io invece ricordo la svalutazione della Lira
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Messaggio Da Cantastorie Lun 18 Gen 2010, 14:18

anche il restare pres. del consiglio - per 4 anni di fila - dal 1983 al 1987 - era un vero e proprio primato di longevità-forza politica, perchè all'epoca i governi - espressione di coalizione quadri o pentapartitiche (Dc-Pli-Pri-Psdi-Psi) avevano vita che si misurava in MESI...visto che erano frutto di accordi settari o tra singole correnti della Dc (partito di stra-maggioranza in quelle coalizioni)..

Una cosa che va probabilmente ricordata è che, quando Bettino fu costretto - per accordi con la DC - a lasciare palazzo chigi a C. De Mita, si prese una buona rivincita, istituendo il cosiddetto
C A F
ossia un patto di ferro e spartizione con l'etterno Giulio e Forlani (all'epoca segr.DC).

Ricordo, sempre per chi all'epoca era troppo giovane, che nella primavera del 1992, quando Manipulite era appena agli inizi come inchiesta Nazionale (extra territorio milanese) abbiamo seriamente corso il rischio di vedere:
Forlani/Andreotti al Quirinale - Bettino a capo di governo ...
Fu la reazione dovuta dopo la strage di Capaci, a COSTRINGERE il parlamento ad eleggere come capodistato un uomo superpartes, non direttamente legato a intrallazzi e potentati in atto: Scalfaro divenne pres. della Rep. pochi giorni dopo quella strage.
..........................

Un completo inquadramento del personaggio politico Bettino ..dovrebbe partire dalla metà anni settanta, quando egli diventa segr. PSI ....ed in pochi anni scinde in modo definitivo la posizione del PSI con le istanze tipiche della sinistra...per collocarsi in una posizione di centro-sinistra e poter fare col suo 10% di preferenze ...l'ago della bilancia prima e il determinante politico poi ...per 15 anni bbuoni.
La cosa - oltre al diretto coinvolgimento in fatti illeciti corruttivi - che piu' mi interessa fissare per es. è proprio il percorso che porto' quel partito a distaccarsi del tutto dai programmi-istanze di chi l'aveva guidato nei decenni prima - Nenni su tutti - per approdare ad una visione della politica come Affare e Accordo tra parti(spartizione di potere..da cui deriva il DIRITTO alla fetta Tangente)...
Per quanto posso aver capitio io, quel distacco ideale di propositi e finalità....aiuterà e NON POCO l'afflusso di buona parte di chi era stato socialista in Forza Italia (1994 e seguenti)...VOglio dire che chi è cresciuto con quel modello operativo, non ha poi fatto fatica ad adattarsi a vivere - operare in un NON partito (un luogo di aggregazione-accesso politico SENZA programmi o finalità ideali...che si fondava (si fonda) sulla forza di persuasione-carisma del leader..).
Questa dissoluzione ideale, accanto al debito pubblico gigante che da quegli anni (gli Ottanta) continuiamo come paese ad avere sul Groppone - la spesa pubblica deriva in buona fetta da quel debitone perenne e dai suo interessi - sono le due ferite che Bettino ha co-causato e che non riesco a perdonargli - da cittadina...

Ultima cosa: per ben comprendere Bettino, occorre far confronti con:
Pci e Berlinguer
Ferite degli estremismi terroristici degli anni settanta - anni di piombo come li chiamiamo oggi
Correnti e divisioni entro Dc

.............
Bon appetit
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Messaggio Da lepidezza Lun 18 Gen 2010, 14:19

ricordi di craxi:
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Messaggio Da Bess Lun 18 Gen 2010, 14:44

maimeri ha scritto:io credo che la sua operazione più riuscita, almeno dai miei ricordi sia stata sequestro achille lauro- sigonella
Anche su questo ci sono un pò di ombre che stanno emergendo adesso ... Il bottino di Bettino 178149 Da Il Fatto Quotidiano - 10 gennaio 2010

La grande bugia di Sigonella

Sigonella: è la parola magica che il fan di Bettino Craxi introduce nella discussione, quando sta per soccombere a causa dell’elenco delle tangenti, delle condanne, dei conti all’estero; e poi degli incontri con Licio Gelli, delle spartizioni di potere con Giulio Andreotti, del vertiginoso incremento del debito pubblico...Sigonella: dimostrazione che il segretario del Psi era uno statista, capace di scelte coraggiose e autonome anche nei confronti dell’alleato Usa. Ma a Sigonella andò davvero come ci hanno detto? Un documento americano su cui recentemente è stato tolto il segreto ci permette oggi di raccontare una storia molto diversa.

Il sequestro. Tutto comincia il 7 ottobre 1985, quando quattro terroristi del Fronte per la Liberazione della Palestina s’impossessano, al largo delle coste egiziane, della nave italiana Achille Lauro che sta compiendo una crociera nel Mediterraneo.

Il commando chiede la liberazione di una cinquantina di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. In caso contrario, minaccia di uccidere i passeggeri e di far esplodere la nave. Iniziano frenetiche consultazioni militari e diplomatiche. Le trattative sembrano arrivare a una conclusione positiva quando Abu Abbas, il mediatore indicato dal leader dell’Olp Yasser Arafat, convince i dirottatori ad abbandonare la nave, in cambio dell’immunità e di un salvacondotto per la Tunisia.

Ma si viene a sapere che nel frattempo i terroristi a bordo avevano ucciso e gettato in mare una persona: Leon Klinghoffer, un cittadino americano di religione ebraica, disabile bloccato in carrozzella. A questo punto gli Stati Uniti intervengono.

L’11 ottobre i caccia americani intercettano l’aereo egiziano che sta portando in Tunisia i dirottatori e lo costringono ad atterrare nella base militare di Sigonella, in Sicilia. Venti carabinieri e trenta avieri dell’Aeronautica militare circondano l’aereo. Sono a loro volta subito circondati da una cinquantina di militari americani della Delta Force. Poi affluiscono alla base i rinforzi dei carabinieri, che circondano gli americani.

Il presidente Usa Ronald Reagan telefona a Craxi nella notte, chiedendogli la consegna immediata dei palestinesi. Craxi mantiene fermo il suo rifiuto, finché gli americani ritirano i loro uomini.

Cinque mesi dopo. Certo a Sigonella il comportamento del governo italiano nei confronti degli americani appare diverso da quello tenuto dopo il rapimento, nel 2003 a Milano, dell’imam Abu Omar da parte di uomini della Cia. Messi sotto processo per sequestro di persona insieme ai vertici del Sismi, nel 2009 sono salvati dal segreto di Stato apposto da Silvio Berlusconi.

Ma ora sappiamo che, nel 1985, anche Craxi tratta subito con gli americani e fa un immediato atto di riparazione, concedendo segretamente a Reagan la base di Sigonella per attaccare la Libia di Gheddafi. Solo cinque mesi dopo la tanto osannata dimostrazione di orgoglio nazionale, infatti, nel marzo 1986 gli F111 Usa, provenienti dalla Gran Bretagna e ufficialmente diretti alle basi inglesi di Cipro, decollano dalla base siciliana per attaccare e bombardare il golfo della Sirte.

La concessione avviene in segreto: Craxi permette l’uso della base, ma chiede discrezione e in pubblico critica aspramente l’azione militare. Lo ha scoperto una giornalista italiana, Sofia Basso, analizzando materiale Usa recentemente declassificato. Si è imbattuta in una nota confidenziale scritta a Reagan nella primavera 1986 dall’allora segretario di Stato americano, George Shultz, uscita dagli archivi segreti del Dipartimento di Stato.

L’appunto di Shultz spiega che «i rapporti con Craxi erano eccellenti», l’episodio dell’Achille Lauro era ormai «cosa del passato» e che «su base confidenziale, l’Italia aveva permesso l’uso di Sigonella per operazioni di supporto in relazione all’esercitazione nel golfo della Sirte». A una sola condizione: la riservatezza.

È il marzo 1986. La Libia è accusata di essere dietro gli attentati compiuti in varie parti del mondo da terroristi arabi. Reagan, senza consultare né il Congresso, né i partner europei, il 22 marzo manda navi e aerei nel golfo della Sirte, che Gheddafi considera acque territoriali libiche. Si scatena una battaglia. Gli Usa colpiscono due navi libiche e una base missilistica. Le cancellerie occidentali si dividono: Gran Bretagna e Germania applaudono la dimostrazione di forza, il resto dell’Europa esprime forti dubbi.

Il più duro nelle critiche agli Usa è proprio Craxi il quale, in una seduta straordinaria del Parlamento, proclama che non è con ripetute "esercitazioni militari" in un’area già scossa da forti tensioni che si può difendere il diritto internazionale. L’uso della forza, anzi, non potrà che minare la stabilità della regione e rafforzare il ruolo di Gheddafi nel mondo arabo.

Deve essere chiaro che l’Italia non vuole «guerre alle soglie di casa». Fin qui la versione ufficiale. Il memorandum di Shultz rivela invece la verità segreta. Spiega che Craxi vuole farsi perdonare l’episodio dell’Achille Lauro, punta a essere considerato partner privilegiato degli Usa nelle relazioni tra Est e Ovest e a essere ammesso nel gruppo dei cinque Paesi industrializzati. Per questo, in pubblico strilla contro gli americani ma, sottobanco, dà loro il via libera. Purché non lo si dica in giro.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2415702&yy=2010&mm=01&dd=10&title=la_grande_bugia_di_sigonella
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Messaggio Da lepidezza Lun 18 Gen 2010, 14:51

beh bess se su sigonella i fan di craxi sono stati sbugiardati
sulla festa della befana restituita al calendario persino travaglio dovrà arrendersi. Il bottino di Bettino 905791
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Messaggio Da bellaprincipessa Lun 18 Gen 2010, 14:51

Bess ha scritto:
maimeri ha scritto:io credo che la sua operazione più riuscita, almeno dai miei ricordi sia stata sequestro achille lauro- sigonella
Anche su questo ci sono un pò di ombre che stanno emergendo adesso ... Il bottino di Bettino 178149 Da Il Fatto Quotidiano - 10 gennaio 2010

La grande bugia di Sigonella

Sigonella: è la parola magica che il fan di Bettino Craxi introduce nella discussione, quando sta per soccombere a causa dell’elenco delle tangenti, delle condanne, dei conti all’estero; e poi degli incontri con Licio Gelli, delle spartizioni di potere con Giulio Andreotti, del vertiginoso incremento del debito pubblico...Sigonella: dimostrazione che il segretario del Psi era uno statista, capace di scelte coraggiose e autonome anche nei confronti dell’alleato Usa. Ma a Sigonella andò davvero come ci hanno detto? Un documento americano su cui recentemente è stato tolto il segreto ci permette oggi di raccontare una storia molto diversa.

Il sequestro. Tutto comincia il 7 ottobre 1985, quando quattro terroristi del Fronte per la Liberazione della Palestina s’impossessano, al largo delle coste egiziane, della nave italiana Achille Lauro che sta compiendo una crociera nel Mediterraneo.

Il commando chiede la liberazione di una cinquantina di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. In caso contrario, minaccia di uccidere i passeggeri e di far esplodere la nave. Iniziano frenetiche consultazioni militari e diplomatiche. Le trattative sembrano arrivare a una conclusione positiva quando Abu Abbas, il mediatore indicato dal leader dell’Olp Yasser Arafat, convince i dirottatori ad abbandonare la nave, in cambio dell’immunità e di un salvacondotto per la Tunisia.

Ma si viene a sapere che nel frattempo i terroristi a bordo avevano ucciso e gettato in mare una persona: Leon Klinghoffer, un cittadino americano di religione ebraica, disabile bloccato in carrozzella. A questo punto gli Stati Uniti intervengono.

L’11 ottobre i caccia americani intercettano l’aereo egiziano che sta portando in Tunisia i dirottatori e lo costringono ad atterrare nella base militare di Sigonella, in Sicilia. Venti carabinieri e trenta avieri dell’Aeronautica militare circondano l’aereo. Sono a loro volta subito circondati da una cinquantina di militari americani della Delta Force. Poi affluiscono alla base i rinforzi dei carabinieri, che circondano gli americani.

Il presidente Usa Ronald Reagan telefona a Craxi nella notte, chiedendogli la consegna immediata dei palestinesi. Craxi mantiene fermo il suo rifiuto, finché gli americani ritirano i loro uomini.

Cinque mesi dopo. Certo a Sigonella il comportamento del governo italiano nei confronti degli americani appare diverso da quello tenuto dopo il rapimento, nel 2003 a Milano, dell’imam Abu Omar da parte di uomini della Cia. Messi sotto processo per sequestro di persona insieme ai vertici del Sismi, nel 2009 sono salvati dal segreto di Stato apposto da Silvio Berlusconi.

Ma ora sappiamo che, nel 1985, anche Craxi tratta subito con gli americani e fa un immediato atto di riparazione, concedendo segretamente a Reagan la base di Sigonella per attaccare la Libia di Gheddafi. Solo cinque mesi dopo la tanto osannata dimostrazione di orgoglio nazionale, infatti, nel marzo 1986 gli F111 Usa, provenienti dalla Gran Bretagna e ufficialmente diretti alle basi inglesi di Cipro, decollano dalla base siciliana per attaccare e bombardare il golfo della Sirte.

La concessione avviene in segreto: Craxi permette l’uso della base, ma chiede discrezione e in pubblico critica aspramente l’azione militare. Lo ha scoperto una giornalista italiana, Sofia Basso, analizzando materiale Usa recentemente declassificato. Si è imbattuta in una nota confidenziale scritta a Reagan nella primavera 1986 dall’allora segretario di Stato americano, George Shultz, uscita dagli archivi segreti del Dipartimento di Stato.

L’appunto di Shultz spiega che «i rapporti con Craxi erano eccellenti», l’episodio dell’Achille Lauro era ormai «cosa del passato» e che «su base confidenziale, l’Italia aveva permesso l’uso di Sigonella per operazioni di supporto in relazione all’esercitazione nel golfo della Sirte». A una sola condizione: la riservatezza.

È il marzo 1986. La Libia è accusata di essere dietro gli attentati compiuti in varie parti del mondo da terroristi arabi. Reagan, senza consultare né il Congresso, né i partner europei, il 22 marzo manda navi e aerei nel golfo della Sirte, che Gheddafi considera acque territoriali libiche. Si scatena una battaglia. Gli Usa colpiscono due navi libiche e una base missilistica. Le cancellerie occidentali si dividono: Gran Bretagna e Germania applaudono la dimostrazione di forza, il resto dell’Europa esprime forti dubbi.

Il più duro nelle critiche agli Usa è proprio Craxi il quale, in una seduta straordinaria del Parlamento, proclama che non è con ripetute "esercitazioni militari" in un’area già scossa da forti tensioni che si può difendere il diritto internazionale. L’uso della forza, anzi, non potrà che minare la stabilità della regione e rafforzare il ruolo di Gheddafi nel mondo arabo.

Deve essere chiaro che l’Italia non vuole «guerre alle soglie di casa». Fin qui la versione ufficiale. Il memorandum di Shultz rivela invece la verità segreta. Spiega che Craxi vuole farsi perdonare l’episodio dell’Achille Lauro, punta a essere considerato partner privilegiato degli Usa nelle relazioni tra Est e Ovest e a essere ammesso nel gruppo dei cinque Paesi industrializzati. Per questo, in pubblico strilla contro gli americani ma, sottobanco, dà loro il via libera. Purché non lo si dica in giro.

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Messaggio Da Bess Lun 18 Gen 2010, 15:22

lepidezza ha scritto:beh bess se su sigonella i fan di craxi sono stati sbugiardati
sulla festa della befana restituita al calendario persino travaglio dovrà arrendersi. Il bottino di Bettino 905791

hai ragione, 'azz, come ho fatto a non ricordare una delle riforme più significative del secondo dopoguerra... Il bottino di Bettino 930296 Il bottino di Bettino 930296 Il bottino di Bettino 930296
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Messaggio Da lepidezza Lun 18 Gen 2010, 15:24

esempi di statismo secondo minzolini..e cicchitto e stefania craxi e tutti i discepoli di questo statismo alla spicciolata.
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Messaggio Da francesca90 Lun 18 Gen 2010, 15:37

cazz...grazie per informare me ed altri che certe cose non le hanno visuute...
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Messaggio Da Cantastorie Lun 18 Gen 2010, 18:28

Anche Lerner nell'Infedele..approfondisce...LA7 ore 21 ...buon parterre ...con Mentana e Krizia da un canto...Serra e Colombo dall'altro canto....sperando che la sinfonia riesca intonata OCCHEI!
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Messaggio Da Gaufre Lun 18 Gen 2010, 19:15

Repubblica:

Craxi, Napolitano scrive alla vedova
"Luci e ombre, ma è figura incancellabile"








Di Pietro: "Taccio, non voglio fare polemiche con il capo dello Stato.."

ROMA - "Voglio esprimere la mia vicinanza
personale in un momento che è per voi di particolare tristezza, nel
ricordo di vicende conclusesi tragicamente". Comincia così la
lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
scrive ad Anna
Craxi
, moglie dell'ex leader
socialista. Una missiva attesa. E che arriva
nell'anniversario dei dieci anni della morte, in esilio, di
Craxi
. "Ho ritenuto di dover dare al ricordo della
figura e dell'opera di suo marito" un contributo "per l'impronta
non cancellabile che ha lasciato, in un complesso intreccio di luci
e ombre, nella vita del nostro Stato democratico", scrive
Napolitano. Figura discussa, quella di Craxi. Protagonista della
vita politica italiana, travolto dal ciclone Mani Pulite e morto,
in esilio, ad Hammamet. Figura che ancora oggi divide e crea
polemiche. Quello che è certo, spiega il presidente della
Repubblica, è che la figura di Craxi "non puo' venir sacrificata al
solo discorso sulle responsabilità sanzionate per via giudiziaria.
Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e
rimozioni del genere".

Nella missiva Napolitano ripercorre le vicende che portarono
all'esilio tunisino il leader socialista. Torna con la memoria ai
primi anni '90, ricorda Tangentopoli e "il susseguirsi, in un
drammatico biennio, di indagini giudiziarie e di processi, che
condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad una duplice
condanna definitiva in sede penale" di Craxi. Che, ricorda il capo
dello Stato, "decise di lasciare il Paese mentre erano ancora in
pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti". Fu
quello, continua Napolitano un periodo "tormentato" che impone
ricostruzioni "non sommarie e unilaterali". Un periodo in cui si
creò un vuoto politico che ha determinato ''un brusco spostamento
degli equilibri nel rapporto tra politica e giustizia'.






Poi il presidente affronta la spinosa vicenda delle inchieste per
cui Craxi venne condannato. Sottolinea come Craxi abbia subito "con
una durezza senza eguali" il peso della responsabilità "per i
fenomeni degenerativi ammessi e denunciati" dal leader socialista.
Ricordando anche una pronuncia critica riguardo ai processi contro
Craxi: "Non si può dimenticare che la Corte dei Diritti dell'Uomo
di Strasburgo ritenne, nel 2002, che fosse stato violato il
'diritto ad un processo equo' per uno degli aspetti indicati dalla
Convenzione europea".

Ciò che resta aperta, scrive il presidente della Repubblica, è la
"persistente carenza di risposte sul tema del finanziamento della
politica e della lotta contro la corruzione nella vita pubblica".
Napolitano ricorda le parole di Craxi alla Camera del 3 luglio '92,
rilevando che attorno al sistema dei partiti "avevano finito per
diffondersi 'degenerazioni, corruttele, abusi". Auspicando, infine,
"una più serena e condivisa considerazione del difficile cammino
della democrazia italiana nel primo cinquantennio repubblicano". E
puntando alle riforme, quelle stesse che Craxi "tento di fare senza
esito".

Per quanto riguarda il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è
probabile che domani partecipi in mattinata ad una commemorazione
di Craxi al Senato.

Le reazioni. Antonio Di Pietro tace. Ma fa capire
che le parole di Napolitano non gli sono piaciute. Preferisco non
intervenire. Non voglio Fare alcuna polemica con il capo dello
Stato" dice il leader dell'Idv. Secca, invece, la critica del
segretario della E' Paolo Ferrero, portavoce nazionale della
federazione della Sinistra: "L'impronta di Craxi sulla politica
italiana è indelebile sì, ma in quanto tutta negativa: Craxi è
stato un campione in tangenti, nell'aumentare il declino
dell'Italia e nell'imbastire politiche fortemente antioperaie".
Soddisfatto invece, Bobo Craxi, per cui le parole di Napolitano
"scolpiscono una parola di verità e giustizia".



anche lui lo sta sdoganando... vergognoso... Il bottino di Bettino 954653
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Messaggio Da lepidezza Lun 18 Gen 2010, 19:37

Napolitano: Craxi è figura incancellabile. Come il debito pubblico italiano.
Napolitano: "Su Craxi è l'ora di un giudizio sereno". Era serenamente un ladro.


Pare che la figura di Craxi sia incancellabile. Si, la figura che ci ha fatto fare
Napolitano: Craxi è figura incancellabile. Giusto Berlusconi potrebbe oscurarlo.
Napolitano scrive alla vedova di Craxi, definendo l'ex segretario
socialista una figura incancellabile del panorama politico Italiano.
Figuratevi quello che scriverà alla vedova di Ciancimino.
Napolitano "Su Craxi è giunta l'ora di un giudizio non acritico ma sereno".
Non ho niente contro di lui, ma continuo a preferirgli Arsenio Lupin.(spinoza)
la penna di napolitano si appella alla Corte dei Diritti dell'Uomo.
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Messaggio Da Cantastorie Lun 18 Gen 2010, 19:46

da quanto postato su da Gaufre:
Quello che è certo, spiega il presidente della
Repubblica, è che la figura di Craxi "non puo' venir sacrificata al
solo discorso sulle responsabilità sanzionate per via giudiziaria.
Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e
rimozioni del genere



Appunto per NON limitarsi al solo discorso sulle responsabilità sanzionata in via giudiziaria, a me interessa relativamente approfondire su quelle...
Mi piacerebbe che questo Stato si interrogasse COME SIA NATA E RESA POSSIBILE quella degenerazione della gestione della cosa pubblica, che NON RIGUARDO' solo i socialisti e il loro leader...ma un'ampia QUOTA della classe dirigente di questo bel paese....e mi riferisco sia alla classe politica che alla classe imprenditoriale...che trovo' "AMBIENTALE2 scambiare l'assegnazione di appalti piu' o meno grandi, piu' o meno ampi territorialmente..in NOME del "costo della politica" da un lato ed in nome di "concorrenza sleale" dall'altra.
Tutto questo non può essere limitato a verità giudiziarie (parziali, datate, e che riguardano responsabilità SEMPRE soggettive di questo o quello..). A me interessa che Napolitano e da lui quelli a cascata sotto di lui si interroghino e rispondano...con Riformismo CONCRETO a quel bubbone...che NON credo si sia totalmente rimarginato, chiuso e finito nel Dimenticatoio (casi pugliesi, campani e calabresi...FORSE dovrebbero interrogare..)

Ps. A me dei guai giudiziari del Premier e delle sue "soluzioni comodiste" interessa fino ad un certo punto...perchè tanto finiranno cmq in bolle di sapone e di verità oggettiva ne sapremo ben poca. Tantovale provvedere ed interrogarsi sul fenomeno degenerativo complessivo e PROVARE a evitare i bis..le repliche e le imitazioni di certi modelli di Facile ascesa e gestione della cosa pubblica.

Scendo dal palchetto e vò a cena....cià.
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Messaggio Da fear-of-the-dark Mar 19 Gen 2010, 11:20


se vi va.. Il bottino di Bettino 670314
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Messaggio Da lepidezza Mar 19 Gen 2010, 11:22

no perchè ci vogliono i corsi di recupero..per mezza italia informata da minoli da minzolini da mimun e feltri..e confermato dall'alzheimer di napolitano e quanti altri..
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Messaggio Da bellaprincipessa Mar 19 Gen 2010, 12:08

http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_19/craxi_senato_6eef2720-04e3-11df-aece-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano
evviva le nostre istituzioni!!!!
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