G.A.S.Fo.M.
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Re: G.A.S.Fo.M.
Ma tranquilli, se siamo sopravvissuti noi svizzeri all'ira della Libia, mi sento ottimista per voi!Gaufre ha scritto:tra un po' l'iran bombarderà noi invece che israele... date un'occhiata alle ultime news
Nikki- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Vigilianza Rai, stop alla politica
già un mese prima delle elezioni
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
già un mese prima delle elezioni
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:Vigilianza Rai, stop alla politica
già un mese prima delle elezioni
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
beh,in rai so tutti sudditi del cavaliere,mi pare piu che normale lasciare in pace sua emittenza e tutto il suo entourage.non mi pare qualcosa di nuovo,o pensavate il contrario?qua ci vuole un colpo di stato.sisi.
_________________________________
"...Sono un uomo che cammina solo".(Iron Maiden)
"Se i giovani si organizzano,si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi,non c'e' scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia". (Enrico Berlinguer)
"meglio essere un ubriacone famoso che un alcolista anonimo".
killer73- Metallo Pensante
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Località : versilia
Re: G.A.S.Fo.M.
ci vuole la rivoluzione.....
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
E' inaudito!!!!!! Pure l'appoggio del radicale Beltrandi, in quota PD ... ma cos'è una vendetta perchè queste trasmissioni non chiamano mai i radicali? Non trovo altra spiegazione per il suo comportamento...fear-of-the-dark ha scritto:Vigilianza Rai, stop alla politica
già un mese prima delle elezioni
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda oppure dovranno trasformarsi in tribune elettorali regolamentate. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
La protesta del Pd. "Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "Dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
La replica di Beltrandi. "Le nuove disposizioni - spiega l'esponente radicale - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune".
Usigrai: "E' il bavaglio, si va verso lo sciopero". "Domani stesso - ha dichiarato Carlo Verna dell'Usigrai - apriremo le procedure per lo sciopero dopo la decisione della vigilanza dimettere il bavaglio all'informazione Rai durante la campagna elettorale. Si stanno minando le ragioni stesse del servizio pubblico. Una assurdità".
Non conosco nel dettaglio la normativa sulle tlc: che voi sappiate, al di là che lo voglia o meno fare, l'Authority avrebbe il potere di intervenire, non tanto con pareri o moral suasion, ma proprio con decisioni vincolanti?
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
- Messaggi : 1672
Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: G.A.S.Fo.M.
peccato il mese non è ancora partito..
quindi spiacente ma Annozero potrà parlare di questo:
G8 sardo, Protezione civile nella bufera Bertolaso indagato, Balducci arrestato
In carcere altre tre persone, sotto inchiesta una ventina
Il capo della Protezione civile rimette tutti gli incarichi.
Berlusconi le respinge
di MARIA ELENA VINCENZI e FRANCA SELVATICI
Guido Bertolaso
ROMA - Una tempesta si è abbattuta sulla
Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta della Procura di Firenze nell'ambito delle indagini sulla
regolarità degli appalti per il G8. Berlusconi le ha già respinte e
il governo sta facendo quadrato intorno a lui. I carabinieri hanno
perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in
manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le
quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei
Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per
realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a
L'Aquila.
Bertolaso ministro? In conseguenza di quanto sta
avvenendo, sono immaginabili alcuni passaggi complicati cui il
governo dovrà far fronte. Gianni Letta e Sandro Bondi hanno
immediatamento confermato la stima e la fiducia per Bertolaso che,
fra pochi giorni, dovrebbe essere nominato ministro. A questo punto
è probabile che questa ipotesi sia messa in discussione
dall'opposizione, ma (è possibile) anche da alcuni settori della
stessa maggioranza. Il Pd, si è già fatto sentire per bocca del
segretario Bersani che ha parlato di "fatto grave".
Gli altri tre arresti. Le altre tre persone finite
in carcere sono Fabio De Santis, successore di Balducci come
"soggetto attuatore", Diego Anemone dell'omonimo gruppo, che si è
aggiudicato la conversione dell'ex arsenale della Maddalena e che
aveva interessi nei lavori per i Mondiali di nuoto. L'altro
arrestato è Mauro della Giovampaola, ha occupato incarichi di
rilievo nella protezione civile, attualmente è braccio destro
dell'architetta Elisabetta Fabbri, commissario straordinario per i
Nuovi Uffizi e fa parte della struttura incaricata di realizzare le
opere per i 150 anni dell'Unità d'Italia, fra cui l'auditorium
della musica di Firenze.
Tutti e quattro gli arrestati avevano ricevuto come benefit
automobili, partecipazioni azionarie e la ristrutturazione dei
rispettivi appartamenti. Tutto è avvenuto nell'ambito di
un'indagine dei carabinieri del Ros sugli appalti necessari per il
G8
alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti
persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle
prime indiscrezioni - anche magistrato romano.
Il ruolo di Balducci. Angelo Balducci era stato
nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena
con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente
era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai
stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto
incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità
d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E'
stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e
Sardegna. Balducci risulta indagato anche a Roma sia per gli
appalti dei mondiali di nuoto dell'anno scorso che per altri grandi
eventi compresa la parte romana delle celebrazioni per 150
dell'Unità d'Italia in programma nel 2011.
La risposta del sottosegretario. Guido Bertolaso
ha annunciato di aver "messo a disposizione del presidente del
consiglio tutti gli incarichi". Poi ha aggiunto che la sua
decisione è stata dettata dall'esigenza di "Non intralciare
l'operato degli organi inquirenti. Mi sono sempre definito un
servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del
mio Paese".
La lettera di Balducci a Bertolaso. "Rigoroso
rispetto delle normativa" nell'aggiudicazione degli appalti; nessun
segreto di Stato sui criteri di selezione; progetti approvati da un
comitato di otto professori universitari; nessun legame tra la
famiglia Balducci e l'Impresa Anemone Costruzioni, a cui sono state
affidate opere per oltre 52 milioni di euro; nessuno ha lavorato al
nero nei cantieri della Maddalena. In
una lunga lettera al Capo dipartimento della Protezione civile,
Bertolaso, datata 24 dicembre 2008, Angelo Balducci chiariva la sua
azione di "soggetto attuatore" degli interventi preparatori del G8
alla Maddalena, contestando così quanto l'Espresso aveva scritto in
un articolo sull'argomento.
L'origine dell'inchiesta. Ad avviare l'inchiesta
sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune
intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze
sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà
dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel
novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In
quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente
onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio
destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano
Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due
architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è
concorso in corruzione.
Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di
Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione
con Angelo Balducci. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno
dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena
avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato
durante le intercettazioni delle telefonate di Casamonti che è
spuntato il nome di Balducci, il quale viene poi intercettato a sua
volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui
l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche.
S'indaga sui Grandi Eventi. In sostanza,
verte sui progetti per i "grandi eventi" l'inchiesta della Procura
di Firenze. Secondo i magistrati l'inchiesta avrebbe rivelato una
serie di corruzioni per appalti di alcune grandi opere, che
sarebbero stati assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra
dirigenti dello Stato e imprenditori. Da indiscrezioni, emerge che
l'inchiesta fiorentina si intreccia con quelle romane sugli appalti
per le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, sui mondiali di
nuoto e sul mancato G8 alla Maddalena. I pm toscani hanno iniziato
a indagare sul G8 alla Maddalena, in seguito a un'intercettazione
dell'inchiesta sull'urbanizzazione dell'area Castello di Firenze,
che vede indagati due ex assessori fiorentini e il patron di
Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti.
Balducci è anche a capo della "struttura di missione" che si occupa
dei festeggiamenti del 2011. Con lui, è stato arrestato il suo
successore nell'incarico per le opere a La Maddalena, Fabio De
Santis. Il terzo a finire in manette è l'imprenditore romano Diego
Anemone, dell'omonimo gruppo, che si è aggiudicato la conversione
dell'ex arsenale della Maddalena e che aveva interessi nei lavori
per i mondiali di nuoto. Il quarto arrestato, Mauro della
Giovampaola, ha occupato incarichi di rilievo nella protezione
civile; attualmente è braccio destro dell'architetta Elisabetta
Fabbri, commissario straordinario per i Nuovi Uffizi, e fa parte
della struttura incaricata di portare a compimento le opere per i
150 anni dell'Unità d'Italia, fra cui l'auditorium della musica di
Firenze.
La Corte dei Conti. Il dossier sul caso-Maddalena era
anche già finito sulle scrivanie della Procura della Corte dei
conti, anche in seguito dell'inchiesta di Repubblica sul flop del
G8 fantasma, in seguito trasferito all'Aquila. Al centro degli
accertamenti della magistratura contabile c'erano gli sprechi e lo
stato di abbandono delle strutture, che avrebbero dovuto ospitare i
capi di stato e di governo di mezzo mondo. Lavori che, dopo otto
mesi dalla fine dei lavori, non hanno prodotto neanche un posto di
lavoro, né rilanciato l'economia dell'isola. La Corte dei conti
stava già indagando sulle spese sostenute: 327 milioni (i dati sono
della Protezione civile) utilizzati dal governo attraverso la
struttura di missione del G8. Gli interventi hanno riguardato l'ex
Arsenale e l'ex ospedale militare. Ma le strutture oggi versano in
condizioni di incuria, degrado e abbandono, tra soffitti crollati,
tetti scoperchiati, porte danneggiate, infiltrazioni d' acqua.
Un sopralluogo effettuato la settimana scorsa da Guido Bertolaso
alla Maddalena era servito invece a stabilire che - secondo il
sottosegretario - tutte le strutture "godevano di ottima salute" e
che, tutt'al più sarebbero necessari piccoli lavori di
manutenzione.
Chi è Angelo Balducci. Ingegnere civile, sposato,
due figli, Angelo Balducci, esecutore per le opere del G8 alla
Maddalena, ha alle spalle una lunga carriera nei Lavori Pubblici,
da quando nel 1976 vinse un concorso al Ministero. Ha lavorato per
il Commissario delle zone terremotate in Friuli; negli anni '80
come Ingegnere Capo per per il programma di realizzazione delle
Capitanerie di Porto italiane. Diventa successivamente provveditore
alle opere pubbliche del Piemonte e Valle d'Aosta, poi della
Lombardia e successivamente del Lazio. Per il ministero degli
Esteri è stato incaricato della realizzazione e manutenzione di
ambasciate e istituti di cultura all'estero. E' stato responsabile
per le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Ha avuto
incarichi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la
ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l'incarico per
l'esecuzione dei lavori alla Maddalena, è stato nominato
Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per
i mondiali di nuoto 'Roma 2009'.
quindi spiacente ma Annozero potrà parlare di questo:
G8 sardo, Protezione civile nella bufera Bertolaso indagato, Balducci arrestato
In carcere altre tre persone, sotto inchiesta una ventina
Il capo della Protezione civile rimette tutti gli incarichi.
Berlusconi le respinge
di MARIA ELENA VINCENZI e FRANCA SELVATICI
Guido Bertolaso
ROMA - Una tempesta si è abbattuta sulla
Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta della Procura di Firenze nell'ambito delle indagini sulla
regolarità degli appalti per il G8. Berlusconi le ha già respinte e
il governo sta facendo quadrato intorno a lui. I carabinieri hanno
perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in
manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le
quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei
Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per
realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a
L'Aquila.
Bertolaso ministro? In conseguenza di quanto sta
avvenendo, sono immaginabili alcuni passaggi complicati cui il
governo dovrà far fronte. Gianni Letta e Sandro Bondi hanno
immediatamento confermato la stima e la fiducia per Bertolaso che,
fra pochi giorni, dovrebbe essere nominato ministro. A questo punto
è probabile che questa ipotesi sia messa in discussione
dall'opposizione, ma (è possibile) anche da alcuni settori della
stessa maggioranza. Il Pd, si è già fatto sentire per bocca del
segretario Bersani che ha parlato di "fatto grave".
Gli altri tre arresti. Le altre tre persone finite
in carcere sono Fabio De Santis, successore di Balducci come
"soggetto attuatore", Diego Anemone dell'omonimo gruppo, che si è
aggiudicato la conversione dell'ex arsenale della Maddalena e che
aveva interessi nei lavori per i Mondiali di nuoto. L'altro
arrestato è Mauro della Giovampaola, ha occupato incarichi di
rilievo nella protezione civile, attualmente è braccio destro
dell'architetta Elisabetta Fabbri, commissario straordinario per i
Nuovi Uffizi e fa parte della struttura incaricata di realizzare le
opere per i 150 anni dell'Unità d'Italia, fra cui l'auditorium
della musica di Firenze.
Tutti e quattro gli arrestati avevano ricevuto come benefit
automobili, partecipazioni azionarie e la ristrutturazione dei
rispettivi appartamenti. Tutto è avvenuto nell'ambito di
un'indagine dei carabinieri del Ros sugli appalti necessari per il
G8
alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti
persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle
prime indiscrezioni - anche magistrato romano.
Il ruolo di Balducci. Angelo Balducci era stato
nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena
con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente
era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai
stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto
incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità
d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E'
stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e
Sardegna. Balducci risulta indagato anche a Roma sia per gli
appalti dei mondiali di nuoto dell'anno scorso che per altri grandi
eventi compresa la parte romana delle celebrazioni per 150
dell'Unità d'Italia in programma nel 2011.
La risposta del sottosegretario. Guido Bertolaso
ha annunciato di aver "messo a disposizione del presidente del
consiglio tutti gli incarichi". Poi ha aggiunto che la sua
decisione è stata dettata dall'esigenza di "Non intralciare
l'operato degli organi inquirenti. Mi sono sempre definito un
servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del
mio Paese".
La lettera di Balducci a Bertolaso. "Rigoroso
rispetto delle normativa" nell'aggiudicazione degli appalti; nessun
segreto di Stato sui criteri di selezione; progetti approvati da un
comitato di otto professori universitari; nessun legame tra la
famiglia Balducci e l'Impresa Anemone Costruzioni, a cui sono state
affidate opere per oltre 52 milioni di euro; nessuno ha lavorato al
nero nei cantieri della Maddalena. In
una lunga lettera al Capo dipartimento della Protezione civile,
Bertolaso, datata 24 dicembre 2008, Angelo Balducci chiariva la sua
azione di "soggetto attuatore" degli interventi preparatori del G8
alla Maddalena, contestando così quanto l'Espresso aveva scritto in
un articolo sull'argomento.
L'origine dell'inchiesta. Ad avviare l'inchiesta
sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune
intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze
sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà
dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel
novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In
quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente
onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio
destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano
Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due
architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è
concorso in corruzione.
Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di
Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione
con Angelo Balducci. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno
dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena
avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato
durante le intercettazioni delle telefonate di Casamonti che è
spuntato il nome di Balducci, il quale viene poi intercettato a sua
volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui
l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche.
S'indaga sui Grandi Eventi. In sostanza,
verte sui progetti per i "grandi eventi" l'inchiesta della Procura
di Firenze. Secondo i magistrati l'inchiesta avrebbe rivelato una
serie di corruzioni per appalti di alcune grandi opere, che
sarebbero stati assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra
dirigenti dello Stato e imprenditori. Da indiscrezioni, emerge che
l'inchiesta fiorentina si intreccia con quelle romane sugli appalti
per le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, sui mondiali di
nuoto e sul mancato G8 alla Maddalena. I pm toscani hanno iniziato
a indagare sul G8 alla Maddalena, in seguito a un'intercettazione
dell'inchiesta sull'urbanizzazione dell'area Castello di Firenze,
che vede indagati due ex assessori fiorentini e il patron di
Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti.
Balducci è anche a capo della "struttura di missione" che si occupa
dei festeggiamenti del 2011. Con lui, è stato arrestato il suo
successore nell'incarico per le opere a La Maddalena, Fabio De
Santis. Il terzo a finire in manette è l'imprenditore romano Diego
Anemone, dell'omonimo gruppo, che si è aggiudicato la conversione
dell'ex arsenale della Maddalena e che aveva interessi nei lavori
per i mondiali di nuoto. Il quarto arrestato, Mauro della
Giovampaola, ha occupato incarichi di rilievo nella protezione
civile; attualmente è braccio destro dell'architetta Elisabetta
Fabbri, commissario straordinario per i Nuovi Uffizi, e fa parte
della struttura incaricata di portare a compimento le opere per i
150 anni dell'Unità d'Italia, fra cui l'auditorium della musica di
Firenze.
La Corte dei Conti. Il dossier sul caso-Maddalena era
anche già finito sulle scrivanie della Procura della Corte dei
conti, anche in seguito dell'inchiesta di Repubblica sul flop del
G8 fantasma, in seguito trasferito all'Aquila. Al centro degli
accertamenti della magistratura contabile c'erano gli sprechi e lo
stato di abbandono delle strutture, che avrebbero dovuto ospitare i
capi di stato e di governo di mezzo mondo. Lavori che, dopo otto
mesi dalla fine dei lavori, non hanno prodotto neanche un posto di
lavoro, né rilanciato l'economia dell'isola. La Corte dei conti
stava già indagando sulle spese sostenute: 327 milioni (i dati sono
della Protezione civile) utilizzati dal governo attraverso la
struttura di missione del G8. Gli interventi hanno riguardato l'ex
Arsenale e l'ex ospedale militare. Ma le strutture oggi versano in
condizioni di incuria, degrado e abbandono, tra soffitti crollati,
tetti scoperchiati, porte danneggiate, infiltrazioni d' acqua.
Un sopralluogo effettuato la settimana scorsa da Guido Bertolaso
alla Maddalena era servito invece a stabilire che - secondo il
sottosegretario - tutte le strutture "godevano di ottima salute" e
che, tutt'al più sarebbero necessari piccoli lavori di
manutenzione.
Chi è Angelo Balducci. Ingegnere civile, sposato,
due figli, Angelo Balducci, esecutore per le opere del G8 alla
Maddalena, ha alle spalle una lunga carriera nei Lavori Pubblici,
da quando nel 1976 vinse un concorso al Ministero. Ha lavorato per
il Commissario delle zone terremotate in Friuli; negli anni '80
come Ingegnere Capo per per il programma di realizzazione delle
Capitanerie di Porto italiane. Diventa successivamente provveditore
alle opere pubbliche del Piemonte e Valle d'Aosta, poi della
Lombardia e successivamente del Lazio. Per il ministero degli
Esteri è stato incaricato della realizzazione e manutenzione di
ambasciate e istituti di cultura all'estero. E' stato responsabile
per le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Ha avuto
incarichi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la
ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l'incarico per
l'esecuzione dei lavori alla Maddalena, è stato nominato
Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per
i mondiali di nuoto 'Roma 2009'.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
non so se ridere o piangere.... forse era per questo che lo volevano fare ministro?!?
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
forse sì... ... secondo me comunque bertolaso sapeva che sarebbe scoppiata una bufera, mi spiego in questo modo la sua decisione di qualche mese fa di ritirarsi. Mi ricordo che mi sembrò molto strano ... poi berlusca gli deve aver promesso qualcosa, immaginofear-of-the-dark ha scritto:non so se ridere o piangere.... forse era per questo che lo volevano fare ministro?!?
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
questa pantomima!forse era per questo che lo volevano fare ministro?!?
non lo sa che fa curriculum?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:questa pantomima!forse era per questo che lo volevano fare ministro?!?
non lo sa che fa curriculum?
Un ottimo ministro
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/
firma la petizione contro il nucleare
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Re: G.A.S.Fo.M.
ma io non posso perché sono espatriata...ubik ha scritto:http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/
firma la petizione contro il nucleare
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
nemmeno io e anche qualche altro, ma il resto del forum può firmarebellaprincipessa ha scritto:ma io non posso perché sono espatriata...ubik ha scritto:http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/
firma la petizione contro il nucleare
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
firmato....grazie ubik!!
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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:firmato....grazie ubik!!
io avevo pure votato per un referendum ............................ 'na volta
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Re: G.A.S.Fo.M.
ubik ormai questi fanno quello che vogliono.....e facendo diventare la difesa una spa cominceranno a costruire centrali nelle caserme , così potranno fare il loro porci comodi in tutta tranquillità....
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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:ubik ormai questi fanno quello che vogliono.....e facendo diventare la difesa una spa cominceranno a costruire centrali nelle caserme , così potranno fare il loro porci comodi in tutta tranquillità....
altra cosa che mi fa incazzare
come se tutti i beni demaniali assegnati alle FF. AA. fossero loro proprietà.
Sembrava ovvio che finito il loro utilizzo tornassero alla collettività, in varie forme (e con le inevitabile ruberie ), e invece no... si sono inventati pure questa
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
si che poi l'hanno inserita nella fnanziaria, così anche quelli di destra che non erano d'accordo, per votare lealtre porcherie contenute in quello schifo di legge, hanno dovuto votare per la trasformazione in spa ugualmente.
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
ubik ha scritto:
io avevo pure votato per un referendum ............................ 'na volta
pure io...ma evidentemente è carta straccia
Ospite- Ospite
Re: G.A.S.Fo.M.
ubik ha scritto:http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/
firma la petizione contro il nucleare
Ubik grazie ,fatto
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Re: G.A.S.Fo.M.
Cronaca
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document.write(" - ");
document.write(" - ");
document.write(" - Angelo Balducci
Scrive il gip: "Angelo Balducci: utilizzo di due utenze cellulari;
personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di
autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau
(moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un
divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano;
esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili
di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di
Angelo e della sua compagna Elena Petronela Buchila); messa a
disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di
71mila euro; lavori di ristrutturazione per l'appartamento di
Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di
arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati;
numerosi soggiorni su sua richiesta all'hotel Pellicano di Porto
Santo Stefano; assunzione, su sua richiesta, di Anthony Smith e
messa a disposizione di un'abitazione.
"Fabio De Santis: affidamento di lavori pubblici in subappalto a
Marco De Santis; utilizzo di un'utenza cellulare; fornitura di
mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a
pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13
novembre 2008).
"Mauro della Giovanpaola: prestazioni sessuali a pagamento a
Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con
personale di servizio all'isola della Maddalena; messa a
disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua
abitazione".
Bertolaso, il giovane Anemone, i contanti e i favori
sessuali. L'iscrizione di Guido Bertolaso al registro
degli indagati per concorso in corruzione ha - a giudizio del gip -
un fondamento probatorio evidente. "Sono emerse dalle
intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso
viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) È emerso che lo
stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore
Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in
previsione dei quali Anemone di attiva di persona alla ricerca di
denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una
certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati
finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso".
Il 23 settembre 2008 Anemone si sbatte per cercare 50mila euro in
contanti in vista dell'incontro con il capo della Protezione
civile, previsto per quella stessa sera. È l'unica traccia
dell'ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è
chiaro, o quantomeno, gli investigatori non sono riusciti ad
accertarlo, se effettivamente i due si vedano e se ci sia o meno
consegna di contanti.
È certo al contrario che Guido Bertolaso goda dei favori sessuali
messi a disposizione da Anemone. Il 21 novembre 2008 Bertolaso è al
telefono con Simone Rossetti (il lenone di Anemone): ""Sono Guido,
buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se
oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri...
una ripassata". "Perfetto". "Perché so che è sempre molto
occupata... siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti
richiamo fra un quarto d'ora"". L'appuntamento viene fissato per le
16.
Una seconda prestazione sessuale è del 14 dicembre 2008 e ha luogo
nel centro sportivo che è riconducibile Anemone ed è stato
aggiudicatario della fetta più importante degli appalti per i
Mondiali di nuoto 2009. "Tale prestazione - scrive il gip - è
comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e
fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana
presso il centro Salaria Sport Village".
Il 17 febbraio 2009, dalle 15 alle 16, Bertolaso è ancora allo
Sport Village, per "fare terapia con Francesca", "per riprendermi
un pochettino", "per uno dei soliti massaggi". Anemone lo aspetta
fuori dalla cabina e al telefono si lamenta con il suo lenone
perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla
massaggiatrice: "Mannaggia sto a morì de freddo".
Anemone, Balducci e la ricostruzione dell'Aquila.
Le indagini - documenta l'ordinanza - accertano che Anemone "è di
casa all'interno della Ferratella, dove oltre a Balducci, De Santis
e Della Giovanpaola, ha rapporti con altri funzionari di rango
minore che pure hanno piena consapevolezza dell'esistenza del
"sistema gelatinoso": Maria Pia Forleo, Francesco Pintus e Fabrizio
Ciotti. Fino al punto di alimentare una sorta di "cassa comune" per
le piccole spese di rappresentanza". Naturalmente c'è dell'altro. A
cominciare - scrive il gip - dai rapporti che si intrecciano tra
Anemone e Balducci nella Erretifilm srl, società di produzione
cinematografica che - come aveva scoperto un'inchiesta firmata da
Fabrizio Gatti sull'Espresso del gennaio 2009 - vede come soci la
moglie di Balducci (Rossana Thau) e la moglie di Anemone (Vanessa
Pascucci).
L'11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato
L'Aquila, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa
pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle
imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi
oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto
pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche
ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi
chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo")". Filippo
troverà una sistemazione.
D'altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli
imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico
dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al
consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è
attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: "Alla Ferratella
occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in
quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e
ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle
tre e mezzo dentro al letto".
Le pressioni sulla stampa e il procuratore Toro
Nelle intercettazioni della primavera 2009 Anemone e Balducci
discutono con grande preoccupazione delle inchieste di Fabrizio
Gatti e dell'interesse di Annozero e di Milena Gabanelli (Report).
Per provare a contenerle - si legge nell'ordinanza - muovono tale
"Patrizio La Bella, amico del giornalista Gatti", che a sua
insaputa li informa di quello che il cronista ha in animo di fare.
Ma "i contatti tra gli indagati si fanno frenetici e fitti il 28
gennaio 2010, quando il quotidiano "La Repubblica" pubblica
un'inchiesta a firma di Paolo Berizzi e Fabio Tonacci".
Gli indagati si muovono anche con Camillo Toro, commercialista e
figlio del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, responsabile
del pool dei reati contro la pubblica amministrazione (entrambi
sono indagati). Il contatto con il magistrato e suo figlio è
l'avvocato Edgardo Azzopardi ("Devo parlare con lui", dice a
Camillo, che risponde: "Lascialo perdere che ce la vediamo noi").
Azzopardi il 17 dicembre 2009 parla con Toro e fissa un incontro di
persona. Il 10 gennaio scorso parla con il figlio Camillo e lo
esorta: "Assumi informazioni". Il 30 gennaio l'avvocato, al
telefono, sembra aver avuto le informazioni: "Ci sono grossi
problemi giudiziari in arrivo".
Malinconico e Masi
Il giovane Anemone rendeva felice anche Carlo Malinconico, in quel
momento segretario generale alla presidenza del Consiglio e poi
presidente della Fieg. "Su richiesta di Angelo Balducci
l'imprenditore contribuiva all'organizzazione e pagamento di più
soggiorni vacanza presso l'hotel "Il Pellicano" di Porto Santo
Stefano". Naturalmente Malinconico non deve pagare un euro: "Mi
raccomando, non è che si distraggono e gli fanno il conto". Anemone
asseconda anche le richieste di Balducci perché assuma tale Anthony
Smith, un tipo di Anacapri che Mauro Masi, direttore generale della
Rai, gli aveva chiesto di sistemare.
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