CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
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CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
CRONACHE DAL FUTURO: SANREMO 2011
Poter vedere in anticipo le trasmissioni televisive talvolta è un privilegio, a volte, come in questo caso, una condanna. Mi sono sacrificato per voi, e questo è il resoconto (non accuratissimo lo ammetto, ma spero comprenderete quanto sia rimasto provato dall’esperienza).
Dopo il successo di ascolti della rassicurante mammina Antonella Clerici nel 2010, ma a fronte del suo rifiuto di presentare la nuova edizione, la RAI aveva un problema: chi poteva essere più rassicurante di una mammina? Incassati i rifiuti di Don Matteo e di Lucio Cartonio del Fantabosco, finalmente il colpo di genio: un nonno! Il presentatore di Sanremo 2011 sarà pertanto Lino Banfi, in arte Nonno Libero.
Con il ritorno di un presentatore maschile tornano le vallette, come da tradizione una mora e una bionda: l'onnipresente Belen Rodriguez e Noemi Letizia.
Come ogni anno, inevitabile l’inizio delle polemiche prima del festival, a partire dalla selezione dei brani. Memorabile l’intervista di Amedeo Minghi che si lamenta per l’esclusione della sua “Come me non c’è nessuno” a favore di cantanti che non hanno nemmeno mai fatto un concerto all’Operà di Parigi. Anche “Ho evitato un bypass grazie agli steroli vegetali” di Little Tony, ideale seguito di Cuore Matto ed inizialmente ammessa, viene espulsa dal festival una settimana prima per sospetta pubblicità occulta.
Fra gli altri cantanti non ammessi a partecipare nella categoria Artisti figurano Donatella Rettore, Gerardina Trovato, Matia Bazar, Roberto Kunstler & Asia Argento, Dario Gay & Vladimir Luxuria, Luca Barbarossa & Neri Marcorè, Enzo Iacchetti & Giobbe Covatta, Violante Placido, Don Backy, Lando Fiorini & Rita Forte (brano scritto in romanesco). È stata invece ritirata all'ultimo momento la candidatura di Giusy Ferreri & Mauro Ermanno Giovanardi. [vi giuro che questo paragrafo è tratto, con qualche cancellatura, dalla voce Wikipedia su Sanremo 2010… non ce la facevo davvero ad inventare un elenco di esclusi più spassoso ndAndrea].
Ma lasciamo perdere gli esclusi e veniamo all’elenco dei big e delle canzoni in gara:
Povia con “La striscia di Gaza”: in dubbio fino all’ultimo per le polemiche sul possibile incitamento al consumo di droga contenuto nel testo, è la storia di un bambino palestinese che si fa esplodere su un autobus affollato dopo aver dato da mangiare ai suoi piccioni.
Arisa e Caparezza con “Trullallero trullallà”: un ardito mix tra la denuncia sociale dei pezzi di Caparezza e le melodie orecchiabili di Arisa.
Umberto Tozzi con “Amore mio per sempre”: perché qualche vecchia gloria al festival ci vuole a prescindere
Gigetto Lagoi con “Nemici innamorati”: il vincitore dell’edizione 2009 di Amici con una canzone scritta da Pierpiero Caronte di Amici
Morgan con “Un anno perduto”: riammesso a partecipare quest’anno grazie ad un silenzio stampa di tre mesi, un brano malinconico composto originariamente per theramin, sitar, oboe, ukulele e sarangi, ha creato non pochi problemi all’orchestra.
Ivana Spagna con “Ballare, ballare”: perché ogni cinque anni deve partecipare al festival per contratto.
Segio Bassi con “Ragazzo del Nord”: entrato in quota Lega Nord in qualità di cantautore padano, inoltre in ogni Sanremo tra i big ce n’è sempre uno tale che la gente si chieda “ma che ci fa tra i big, questo?”.
Rosario Miraggio con “Napule ‘chhiu bella cosa”: perché senza un cantante napoletano nazional-popolare non si fanno ascolti al Sud.
Albano e Fausto Leali con “Il coraggio di volare”: due vecchi leoni del festival che propongono un brano vecchio stile con un palese omaggio al grande Mimmo Modugno
I Finley con “ntv+b” perché un gruppo ggiovane che parli il linguaggio dei ggiovani a Sanremo è obbligatorio
Pupo, Lapo Elkann e Antonio Cassano con “Alèè Oh-oh (se c’ero io i mondiali li avrebbimo vinti e i rigori li tiriamo meglio noi)”: non sono in grado di descrivere adeguatamente questa ennesima perla della musica italiana.
Grazia di Michele con “La maestra di Renoir”: a metà tra l’idilliaco quadro della maestrina con la penna rossa ed il ricordare a tutti che lei è stata la maestra televisiva degli ultimi due vincitori
Tony Maiello con “Improbabile amore”: perché il vincitore delle nuove proposte l’anno dopo partecipa sempre, anche se non ha una canzone degna.
Michele Zarrillo con “Nuvole di panna”: perché Zarrillo è ibernato nel retropalco del festival e se non lo scongelano ogni tre anni per fargli cantare un pezzo rischia di andare a male.
Checco Zalone e i Neri per sempre con “Viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo”: perché Checco è Checco e poi come comici sul palco Arisa e Lapo non bastavano.
Irene Fornaciari con “Sono Triste”: per continuare il percorso iniziato con “Spiove il sole” ed “Il mondo piange”.
Ma veniamo alla cronaca delle serate (stringate per le prime, più dettagliata la finale):
MARTEDI’
Al grido di “Porca putténa, buona sera a tutti!” il simpatico Lino Banfi dà inizio al sessantunesimo (LXI) festival del costume italiano con sottofondo musicale.
Date le polemiche dell’anno precedente, Banfi è fiero di affermare che il sistema dei voti è stato rivisto. Per le prime due serate, tutto come l’anno scorso, con i voti dell’orchestra e quella della giuria demoscopica (memorabile battuta di Banfi: ammezza ma questi li avete scelti perché demoscòpeno un casino, li mortecci loro!). Per la terza e quarta serata invece, un sistema innovativo: per evitare polemiche sulla possibilità di falsare i voti da casa, ai voti dei telespettatori vengono sostituiti i voti dei presentatori di trasmissioni di successo, naturalmente proporzionali in base all’audience della trasmissione.
Il voto della finale rimarrà invece almeno parzialmente in mano al popolo sovrano: ai voti dell’orchestra (30% “così impareno a rompere le pelle” a detta di Banfi) verranno sommati (30%) quelli di una serie di gruppi di ascolto di qualità chiamati “I paladini della correttezza” (ospitati per l’occasione nei vari circoli della libertà sparsi per la penisola), mentre il televoto (40%), garantito nella sua correttezza dal notaio Mills, è stato affidato alla società vincitrice dell’appalto, la Mediasurvey.
Lo showman introduce le sue vallèttole, Belen Rodriguez (per i cui abiti della serata sono stati impiegati ben sei fazzoletti e dodici francobolli, il cui ingresso fa registrare il picco di ascolti, e non solo) e Noemi Letizia (decisamente più coperta anche perché come fa notare il conduttore “a te mi sa che t’ha già scoperta qualcuno” toccando così il massimo di satira politica possibile sul palco dell'Ariston).
Prime esibizioni: entusiasmo in sala per Albano e Toto Cutugno, i cui parenti hanno comprato un quarto dei biglietti disponibili. Qualche screzio tra il pubblico quando i sostenitori di Bassi in camicia verde e bandiere della Lega si trovano a contatto con due fan del principino Emanuele armati di bandiere tricolori, rimasti in letargo dentro l’Ariston per un anno intero. Ai fischi dell’Ariston per Pupo, Lapo e Cassano il trio risponde con signorilità: Pupo applaude, Lapo fa il gesto dell’ombrello e Cassano scende dal palco per picchiare un paio di spettatori. Conclude il primo gruppo di cantanti Morgan, sobriamente acconciato come Jonny Depp in Alice nel Paese delle Meraviglie (3d).
Ospite della serata Edvige Fenech, con la quale Banfi inscena un remake delle scene in cui la spiava sotto la doccia, superando così in un colpo solo le performance della Van Tease e della Cuccarini durante l’edizione dell’anno precedente.
Durante il secondo gruppo di esibizioni, la micidiale sequenza soporifera Tozzi-Di Michele-Zarrillo riesce a far addormentare l’80% del pubblico, alcuni si svegliano durante l’esibizione di Spagna ma vengono finiti definitivamente dall’esibizione di Gigetto Lagoi, un pezzo molto melodico e sanremese dall’immortale ritornello che riprende la tradizione geografica degli amici degli amici: “Noi nemici e innamorati, litighiamo e poi ci amiamo, ce lo siamo già giurati, prima o poi ci riprendiamo. Noi nemici e innamorati, dalle Alpi alla pianura, non ci siamo mai lasciati, però tanta è la paura”.
Ospite internazionale: sarebbe dovuto essere John Travolta, che però ha dato forfait all’ultimo minuto. Commento di Banfi: “Meglio così, quello è matto, mi hanno detto che tutti i sabati va a ballare e poi gli viene la febbre”.
Verdetto della prima serata: eliminati, almeno per il momento, Zarrillo, Tozzi e Spagna.
Nella notte tra martedì e mercoledì Morgan rilascia un’intervista al canale web di Maddalena Corvaglia dove dichiara che a suo parere il brano di Zalone, “viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo” è copiato da una delle tracce di Assenzio. Il tutto comprovato anche dai numerosi testi in cui Morgan dichiara quanto ami la fi…sica e quanto impazzisca per la fi…ducia nel prossimo.
MERCOLEDI’
Al grido di “Benvenuti al Festival di San Remo, e chi non lo guarda è proprio scemo”, l’adorabile Banfi dà il via alla seconda serata del sessantunesimo festival della pastetta. Presentate le valléttole (memorabile la battuta a Belen “se fossi più giovene con te avrei presentato il sessantanovesimo festival, ecchechezzo!”), è subito gara.
Il primo ad esibirsi è Zalone, a cui viene chiesto di rispondere alle accuse di plagio fatte da Morgan. Checco sostiene “che io pensavo che Morgan fossi d’accordo per via del silenzio-assenzio e poi le note sono sette e chi vuole se le fotte”. Il tono allegro del festival viene mantenuto da Arisa e Caparezza. La prima si presenta con i capelli del secondo, e Caparezza è vestito con un adorabile abitino bianco a fiorellini rossi. Il testo invece, è pura denuncia sociale, da cui estrapoliamo qualche verso: “Trullallerò trullallà, tralicci qua e là, trivelle a volontà, ma Tremonti tradirà? Trullallero trullallà, posti solo a chi la dà, piste bianche a volontà, è la nostra società!”.
Ospite della seconda serata l’intero cast de l’Allenatore nel Pallone 3, che si unisce a Banfi nel ricantare un brano da lui interpretato in “vieni avanti cretino”, il cui testo mostra grandi doti profetiche su Sanremo e i laghi (riporto pari pari dall’originale):
Banfi: L'ho cercata, oh meo amigos, negli uffici de la Digos! Filomegna donde estas, Filomegna cosa fas?
Coro: Chi lo sas, chi lo sas?
Banfi: Forse è andata giù a Sanremo!
Coro: Ma che cacchio ne sapemo!
Banfi: Forse al lago de Comacchio!
Coro: Noi nun ne sapemo un cacchio!
Tocca alla seconda serie di esibizioni, che inizia con Irene Fornaciari alle prese con la terza canzone della trilogia della tristezza, seguita da Morgan sobriamente vestito da domatore del circo cinese e dai Finley con il testo più privo di vocali della storia del festival.
Ospite internazionale: non me lo ricordo [ovvero, se avete suggerimenti inviatemeli che è tardi, ho sonno e sono a corto di idee ndAndrea].
Eliminati, per il momento, dopo la seconda serata: Rosario Miraggio, il trio Pupo, Lapo e Votantonio e, un po’ a sorpresa, Gigetto Lagoi.
Banfi chiude la serata salutando il suo pubblico: “Buonanotte dal festival della canzone, che chi non lo guarda è un po’ ricchione”.
FINE DELLA PRIMA PARTE
Chi verrà ripescato? Quali saranno gli abbinamenti nei duetti? Chi arriverà in finale? Chi saranno gli ospiti delle prossime puntate? Continuate a seguire “Cronache dal futuro” e lo saprete…
Editato per cambio di cantante per non mancare di rispetto ad una persona che sta male (grazie a 61notte x la segnalazione)
Poter vedere in anticipo le trasmissioni televisive talvolta è un privilegio, a volte, come in questo caso, una condanna. Mi sono sacrificato per voi, e questo è il resoconto (non accuratissimo lo ammetto, ma spero comprenderete quanto sia rimasto provato dall’esperienza).
Dopo il successo di ascolti della rassicurante mammina Antonella Clerici nel 2010, ma a fronte del suo rifiuto di presentare la nuova edizione, la RAI aveva un problema: chi poteva essere più rassicurante di una mammina? Incassati i rifiuti di Don Matteo e di Lucio Cartonio del Fantabosco, finalmente il colpo di genio: un nonno! Il presentatore di Sanremo 2011 sarà pertanto Lino Banfi, in arte Nonno Libero.
Con il ritorno di un presentatore maschile tornano le vallette, come da tradizione una mora e una bionda: l'onnipresente Belen Rodriguez e Noemi Letizia.
Come ogni anno, inevitabile l’inizio delle polemiche prima del festival, a partire dalla selezione dei brani. Memorabile l’intervista di Amedeo Minghi che si lamenta per l’esclusione della sua “Come me non c’è nessuno” a favore di cantanti che non hanno nemmeno mai fatto un concerto all’Operà di Parigi. Anche “Ho evitato un bypass grazie agli steroli vegetali” di Little Tony, ideale seguito di Cuore Matto ed inizialmente ammessa, viene espulsa dal festival una settimana prima per sospetta pubblicità occulta.
Fra gli altri cantanti non ammessi a partecipare nella categoria Artisti figurano Donatella Rettore, Gerardina Trovato, Matia Bazar, Roberto Kunstler & Asia Argento, Dario Gay & Vladimir Luxuria, Luca Barbarossa & Neri Marcorè, Enzo Iacchetti & Giobbe Covatta, Violante Placido, Don Backy, Lando Fiorini & Rita Forte (brano scritto in romanesco). È stata invece ritirata all'ultimo momento la candidatura di Giusy Ferreri & Mauro Ermanno Giovanardi. [vi giuro che questo paragrafo è tratto, con qualche cancellatura, dalla voce Wikipedia su Sanremo 2010… non ce la facevo davvero ad inventare un elenco di esclusi più spassoso ndAndrea].
Ma lasciamo perdere gli esclusi e veniamo all’elenco dei big e delle canzoni in gara:
Povia con “La striscia di Gaza”: in dubbio fino all’ultimo per le polemiche sul possibile incitamento al consumo di droga contenuto nel testo, è la storia di un bambino palestinese che si fa esplodere su un autobus affollato dopo aver dato da mangiare ai suoi piccioni.
Arisa e Caparezza con “Trullallero trullallà”: un ardito mix tra la denuncia sociale dei pezzi di Caparezza e le melodie orecchiabili di Arisa.
Umberto Tozzi con “Amore mio per sempre”: perché qualche vecchia gloria al festival ci vuole a prescindere
Gigetto Lagoi con “Nemici innamorati”: il vincitore dell’edizione 2009 di Amici con una canzone scritta da Pierpiero Caronte di Amici
Morgan con “Un anno perduto”: riammesso a partecipare quest’anno grazie ad un silenzio stampa di tre mesi, un brano malinconico composto originariamente per theramin, sitar, oboe, ukulele e sarangi, ha creato non pochi problemi all’orchestra.
Ivana Spagna con “Ballare, ballare”: perché ogni cinque anni deve partecipare al festival per contratto.
Segio Bassi con “Ragazzo del Nord”: entrato in quota Lega Nord in qualità di cantautore padano, inoltre in ogni Sanremo tra i big ce n’è sempre uno tale che la gente si chieda “ma che ci fa tra i big, questo?”.
Rosario Miraggio con “Napule ‘chhiu bella cosa”: perché senza un cantante napoletano nazional-popolare non si fanno ascolti al Sud.
Albano e Fausto Leali con “Il coraggio di volare”: due vecchi leoni del festival che propongono un brano vecchio stile con un palese omaggio al grande Mimmo Modugno
I Finley con “ntv+b” perché un gruppo ggiovane che parli il linguaggio dei ggiovani a Sanremo è obbligatorio
Pupo, Lapo Elkann e Antonio Cassano con “Alèè Oh-oh (se c’ero io i mondiali li avrebbimo vinti e i rigori li tiriamo meglio noi)”: non sono in grado di descrivere adeguatamente questa ennesima perla della musica italiana.
Grazia di Michele con “La maestra di Renoir”: a metà tra l’idilliaco quadro della maestrina con la penna rossa ed il ricordare a tutti che lei è stata la maestra televisiva degli ultimi due vincitori
Tony Maiello con “Improbabile amore”: perché il vincitore delle nuove proposte l’anno dopo partecipa sempre, anche se non ha una canzone degna.
Michele Zarrillo con “Nuvole di panna”: perché Zarrillo è ibernato nel retropalco del festival e se non lo scongelano ogni tre anni per fargli cantare un pezzo rischia di andare a male.
Checco Zalone e i Neri per sempre con “Viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo”: perché Checco è Checco e poi come comici sul palco Arisa e Lapo non bastavano.
Irene Fornaciari con “Sono Triste”: per continuare il percorso iniziato con “Spiove il sole” ed “Il mondo piange”.
Ma veniamo alla cronaca delle serate (stringate per le prime, più dettagliata la finale):
MARTEDI’
Al grido di “Porca putténa, buona sera a tutti!” il simpatico Lino Banfi dà inizio al sessantunesimo (LXI) festival del costume italiano con sottofondo musicale.
Date le polemiche dell’anno precedente, Banfi è fiero di affermare che il sistema dei voti è stato rivisto. Per le prime due serate, tutto come l’anno scorso, con i voti dell’orchestra e quella della giuria demoscopica (memorabile battuta di Banfi: ammezza ma questi li avete scelti perché demoscòpeno un casino, li mortecci loro!). Per la terza e quarta serata invece, un sistema innovativo: per evitare polemiche sulla possibilità di falsare i voti da casa, ai voti dei telespettatori vengono sostituiti i voti dei presentatori di trasmissioni di successo, naturalmente proporzionali in base all’audience della trasmissione.
Il voto della finale rimarrà invece almeno parzialmente in mano al popolo sovrano: ai voti dell’orchestra (30% “così impareno a rompere le pelle” a detta di Banfi) verranno sommati (30%) quelli di una serie di gruppi di ascolto di qualità chiamati “I paladini della correttezza” (ospitati per l’occasione nei vari circoli della libertà sparsi per la penisola), mentre il televoto (40%), garantito nella sua correttezza dal notaio Mills, è stato affidato alla società vincitrice dell’appalto, la Mediasurvey.
Lo showman introduce le sue vallèttole, Belen Rodriguez (per i cui abiti della serata sono stati impiegati ben sei fazzoletti e dodici francobolli, il cui ingresso fa registrare il picco di ascolti, e non solo) e Noemi Letizia (decisamente più coperta anche perché come fa notare il conduttore “a te mi sa che t’ha già scoperta qualcuno” toccando così il massimo di satira politica possibile sul palco dell'Ariston).
Prime esibizioni: entusiasmo in sala per Albano e Toto Cutugno, i cui parenti hanno comprato un quarto dei biglietti disponibili. Qualche screzio tra il pubblico quando i sostenitori di Bassi in camicia verde e bandiere della Lega si trovano a contatto con due fan del principino Emanuele armati di bandiere tricolori, rimasti in letargo dentro l’Ariston per un anno intero. Ai fischi dell’Ariston per Pupo, Lapo e Cassano il trio risponde con signorilità: Pupo applaude, Lapo fa il gesto dell’ombrello e Cassano scende dal palco per picchiare un paio di spettatori. Conclude il primo gruppo di cantanti Morgan, sobriamente acconciato come Jonny Depp in Alice nel Paese delle Meraviglie (3d).
Ospite della serata Edvige Fenech, con la quale Banfi inscena un remake delle scene in cui la spiava sotto la doccia, superando così in un colpo solo le performance della Van Tease e della Cuccarini durante l’edizione dell’anno precedente.
Durante il secondo gruppo di esibizioni, la micidiale sequenza soporifera Tozzi-Di Michele-Zarrillo riesce a far addormentare l’80% del pubblico, alcuni si svegliano durante l’esibizione di Spagna ma vengono finiti definitivamente dall’esibizione di Gigetto Lagoi, un pezzo molto melodico e sanremese dall’immortale ritornello che riprende la tradizione geografica degli amici degli amici: “Noi nemici e innamorati, litighiamo e poi ci amiamo, ce lo siamo già giurati, prima o poi ci riprendiamo. Noi nemici e innamorati, dalle Alpi alla pianura, non ci siamo mai lasciati, però tanta è la paura”.
Ospite internazionale: sarebbe dovuto essere John Travolta, che però ha dato forfait all’ultimo minuto. Commento di Banfi: “Meglio così, quello è matto, mi hanno detto che tutti i sabati va a ballare e poi gli viene la febbre”.
Verdetto della prima serata: eliminati, almeno per il momento, Zarrillo, Tozzi e Spagna.
Nella notte tra martedì e mercoledì Morgan rilascia un’intervista al canale web di Maddalena Corvaglia dove dichiara che a suo parere il brano di Zalone, “viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo” è copiato da una delle tracce di Assenzio. Il tutto comprovato anche dai numerosi testi in cui Morgan dichiara quanto ami la fi…sica e quanto impazzisca per la fi…ducia nel prossimo.
MERCOLEDI’
Al grido di “Benvenuti al Festival di San Remo, e chi non lo guarda è proprio scemo”, l’adorabile Banfi dà il via alla seconda serata del sessantunesimo festival della pastetta. Presentate le valléttole (memorabile la battuta a Belen “se fossi più giovene con te avrei presentato il sessantanovesimo festival, ecchechezzo!”), è subito gara.
Il primo ad esibirsi è Zalone, a cui viene chiesto di rispondere alle accuse di plagio fatte da Morgan. Checco sostiene “che io pensavo che Morgan fossi d’accordo per via del silenzio-assenzio e poi le note sono sette e chi vuole se le fotte”. Il tono allegro del festival viene mantenuto da Arisa e Caparezza. La prima si presenta con i capelli del secondo, e Caparezza è vestito con un adorabile abitino bianco a fiorellini rossi. Il testo invece, è pura denuncia sociale, da cui estrapoliamo qualche verso: “Trullallerò trullallà, tralicci qua e là, trivelle a volontà, ma Tremonti tradirà? Trullallero trullallà, posti solo a chi la dà, piste bianche a volontà, è la nostra società!”.
Ospite della seconda serata l’intero cast de l’Allenatore nel Pallone 3, che si unisce a Banfi nel ricantare un brano da lui interpretato in “vieni avanti cretino”, il cui testo mostra grandi doti profetiche su Sanremo e i laghi (riporto pari pari dall’originale):
Banfi: L'ho cercata, oh meo amigos, negli uffici de la Digos! Filomegna donde estas, Filomegna cosa fas?
Coro: Chi lo sas, chi lo sas?
Banfi: Forse è andata giù a Sanremo!
Coro: Ma che cacchio ne sapemo!
Banfi: Forse al lago de Comacchio!
Coro: Noi nun ne sapemo un cacchio!
Tocca alla seconda serie di esibizioni, che inizia con Irene Fornaciari alle prese con la terza canzone della trilogia della tristezza, seguita da Morgan sobriamente vestito da domatore del circo cinese e dai Finley con il testo più privo di vocali della storia del festival.
Ospite internazionale: non me lo ricordo [ovvero, se avete suggerimenti inviatemeli che è tardi, ho sonno e sono a corto di idee ndAndrea].
Eliminati, per il momento, dopo la seconda serata: Rosario Miraggio, il trio Pupo, Lapo e Votantonio e, un po’ a sorpresa, Gigetto Lagoi.
Banfi chiude la serata salutando il suo pubblico: “Buonanotte dal festival della canzone, che chi non lo guarda è un po’ ricchione”.
FINE DELLA PRIMA PARTE
Chi verrà ripescato? Quali saranno gli abbinamenti nei duetti? Chi arriverà in finale? Chi saranno gli ospiti delle prossime puntate? Continuate a seguire “Cronache dal futuro” e lo saprete…
Editato per cambio di cantante per non mancare di rispetto ad una persona che sta male (grazie a 61notte x la segnalazione)
Ultima modifica di AndreaX2 il Mer 24 Feb 2010, 12:13 - modificato 4 volte.
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
ps: accetto suggerimenti sugli ospiti italiani ed internazionali, e sui testi delle canzoni di cui non ho ancora fatto degli estratti 

AndreaX2- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -






Ultima modifica di seunanotte il Mer 24 Feb 2010, 02:17 - modificato 2 volte.
seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
seunanotte ha scritto:Ma tutta questa "cronaca" l'hai scritta tu?
Sì, come scrivevo quelle di X-factor 2 e 3. In questo caso ammetto di aver ampiamente attinto dal repertorio di Banfi e un pochino da quello di Luca Medici.
Ultima modifica di AndreaX2 il Mer 24 Feb 2010, 02:42 - modificato 1 volta.
AndreaX2- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Divertente e Banfi mi fa morire 

seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Oddio mio,è notte fonda e non riesco a smettere di ridere come una pazza
AndreaX2,bravissimo!



AndreaX2,bravissimo!

Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Andreax2
Molto divertente
ma non così lontano dalla realtà, soprattutto per i cantanti in gara
Come ospiti stranieri consiglierei Woody Allen nella versione inglese del 'clarinetto' di Arbore con gomitata e strizzata d'occhio alla fine di Banfi a Belen oppure il golfista Tiger Woods che parlerà della disintossicazione a cui si sta sottoponendo per aver messo troppe palline in buca.
Molto divertente



Come ospiti stranieri consiglierei Woody Allen nella versione inglese del 'clarinetto' di Arbore con gomitata e strizzata d'occhio alla fine di Banfi a Belen oppure il golfista Tiger Woods che parlerà della disintossicazione a cui si sta sottoponendo per aver messo troppe palline in buca.
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
nonhol'età ha scritto:Andreax2
Molto divertente![]()
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ma non così lontano dalla realtà, soprattutto per i cantanti in gara
Come ospiti stranieri consiglierei Woody Allen nella versione inglese del 'clarinetto' di Arbore con gomitata e strizzata d'occhio alla fine di Banfi a Belen oppure il golfista Tiger Woods che parlerà della disintossicazione a cui si sta sottoponendo per aver messo troppe palline in buca.
Il difficile è proprio pensare a qualcosa di peggio di quest'anno, ma realistico. Mmmm Tiger Woods non male... ma mandatemi messaggi privati con i suggerimenti!
AndreaX2- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Scusa, non sono pratica, mi vergogno profondamente 

nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
- Spoiler:
- Ho dovuto riutilizzare il vecchio trucco dello sternuto e soffiamento di naso mi sto schiantando
Strawberry Fields- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Bravo AndreaX2

ma visto sanremo 2010, la realtà potrebbe superare la fantasia…


ma visto sanremo 2010, la realtà potrebbe superare la fantasia…
Zoe- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Grande Andrea...le tue cronache sono sempre esilaranti! Lo dico sempre ma io il codice di voto di Matteo beccucci contro Jury non lo dimenticherò mai...AndreaX2 ha scritto:CRONACHE DAL FUTURO: SANREMO 2011
Poter vedere in anticipo le trasmissioni televisive talvolta è un privilegio, a volte, come in questo caso, una condanna. Mi sono sacrificato per voi, e questo è il resoconto (non accuratissimo lo ammetto, ma spero comprenderete quanto sia rimasto provato dall’esperienza).
Dopo il successo di ascolti della rassicurante mammina Antonella Clerici nel 2010, ma a fronte del suo rifiuto di presentare la nuova edizione, la RAI aveva un problema: chi poteva essere più rassicurante di una mammina? Incassati i rifiuti di Don Matteo e di Lucio Cartonio del Fantabosco, finalmente il colpo di genio: un nonno! Il presentatore di Sanremo 2011 sarà pertanto Lino Banfi, in arte Nonno Libero.
Con il ritorno di un presentatore maschile tornano le vallette, come da tradizione una mora e una bionda: l'onnipresente Belen Rodriguez e Noemi Letizia.
Come ogni anno, inevitabile l’inizio delle polemiche prima del festival, a partire dalla selezione dei brani. Memorabile l’intervista di Amedeo Minghi che si lamenta per l’esclusione della sua “Come me non c’è nessuno” a favore di cantanti che non hanno nemmeno mai fatto un concerto all’Operà di Parigi. Anche “Ho evitato un bypass grazie agli steroli vegetali” di Little Tony, ideale seguito di Cuore Matto ed inizialmente ammessa, viene espulsa dal festival una settimana prima per sospetta pubblicità occulta.
Fra gli altri cantanti non ammessi a partecipare nella categoria Artisti figurano Donatella Rettore, Gerardina Trovato, Matia Bazar, Roberto Kunstler & Asia Argento, Dario Gay & Vladimir Luxuria, Luca Barbarossa & Neri Marcorè, Enzo Iacchetti & Giobbe Covatta, Violante Placido, Don Backy, Lando Fiorini & Rita Forte (brano scritto in romanesco). È stata invece ritirata all'ultimo momento la candidatura di Giusy Ferreri & Mauro Ermanno Giovanardi. [vi giuro che questo paragrafo è tratto, con qualche cancellatura, dalla voce Wikipedia su Sanremo 2010… non ce la facevo davvero ad inventare un elenco di esclusi più spassoso ndAndrea].
Ma lasciamo perdere gli esclusi e veniamo all’elenco dei big e delle canzoni in gara:
Povia con “La striscia di Gaza”: in dubbio fino all’ultimo per le polemiche sul possibile incitamento al consumo di droga contenuto nel testo, è la storia di un bambino palestinese che si fa esplodere su un autobus affollato dopo aver dato da mangiare ai suoi piccioni.
Arisa e Caparezza con “Trullallero trullallà”: un ardito mix tra la denuncia sociale dei pezzi di Caparezza e le melodie orecchiabili di Arisa.
Umberto Tozzi con “Amore mio per sempre”: perché qualche vecchia gloria al festival ci vuole a prescindere
Gigetto Lagoi con “Nemici innamorati”: il vincitore dell’edizione 2009 di Amici con una canzone scritta da Pierpiero Caronte di Amici
Morgan con “Un anno perduto”: riammesso a partecipare quest’anno grazie ad un silenzio stampa di tre mesi, un brano malinconico composto originariamente per theramin, sitar, oboe, ukulele e sarangi, ha creato non pochi problemi all’orchestra.
Ivana Spagna con “Ballare, ballare”: perché ogni cinque anni deve partecipare al festival per contratto.
Segio Bassi con “Ragazzo del Nord”: entrato in quota Lega Nord in qualità di cantautore padano, inoltre in ogni Sanremo tra i big ce n’è sempre uno tale che la gente si chieda “ma che ci fa tra i big, questo?”.
Rosario Miraggio con “Napule ‘chhiu bella cosa”: perché senza un cantante napoletano nazional-popolare non si fanno ascolti al Sud.
Albano e Fausto Leali con “Il coraggio di volare”: due vecchi leoni del festival che propongono un brano vecchio stile con un palese omaggio al grande Mimmo Modugno
I Finley con “ntv+b” perché un gruppo ggiovane che parli il linguaggio dei ggiovani a Sanremo è obbligatorio
Pupo, Lapo Elkann e Antonio Cassano con “Alèè Oh-oh (se c’ero io i mondiali li avrebbimo vinti e i rigori li tiriamo meglio noi)”: non sono in grado di descrivere adeguatamente questa ennesima perla della musica italiana.
Grazia di Michele con “La maestra di Renoir”: a metà tra l’idilliaco quadro della maestrina con la penna rossa ed il ricordare a tutti che lei è stata la maestra televisiva degli ultimi due vincitori
Tony Maiello con “Improbabile amore”: perché il vincitore delle nuove proposte l’anno dopo partecipa sempre, anche se non ha una canzone degna.
Michele Zarrillo con “Nuvole di panna”: perché Zarrillo è ibernato nel retropalco del festival e se non lo scongelano ogni tre anni per fargli cantare un pezzo rischia di andare a male.
Checco Zalone e i Neri per sempre con “Viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo”: perché Checco è Checco e poi come comici sul palco Arisa e Lapo non bastavano.
Irene Fornaciari con “Sono Triste”: per continuare il percorso iniziato con “Spiove il sole” ed “Il mondo piange”.
Ma veniamo alla cronaca delle serate (stringate per le prime, più dettagliata la finale):
MARTEDI’
Al grido di “Porca putténa, buona sera a tutti!” il simpatico Lino Banfi dà inizio al sessantunesimo (LXI) festival del costume italiano con sottofondo musicale.
Date le polemiche dell’anno precedente, Banfi è fiero di affermare che il sistema dei voti è stato rivisto. Per le prime due serate, tutto come l’anno scorso, con i voti dell’orchestra e quella della giuria demoscopica (memorabile battuta di Banfi: ammezza ma questi li avete scelti perché demoscòpeno un casino, li mortecci loro!). Per la terza e quarta serata invece, un sistema innovativo: per evitare polemiche sulla possibilità di falsare i voti da casa, ai voti dei telespettatori vengono sostituiti i voti dei presentatori di trasmissioni di successo, naturalmente proporzionali in base all’audience della trasmissione.
Il voto della finale rimarrà invece almeno parzialmente in mano al popolo sovrano: ai voti dell’orchestra (30% “così impareno a rompere le pelle” a detta di Banfi) verranno sommati (30%) quelli di una serie di gruppi di ascolto di qualità chiamati “I paladini della correttezza” (ospitati per l’occasione nei vari circoli della libertà sparsi per la penisola), mentre il televoto (40%), garantito nella sua correttezza dal notaio Mills, è stato affidato alla società vincitrice dell’appalto, la Mediasurvey.
Lo showman introduce le sue vallèttole, Belen Rodriguez (per i cui abiti della serata sono stati impiegati ben sei fazzoletti e dodici francobolli, il cui ingresso fa registrare il picco di ascolti, e non solo) e Noemi Letizia (decisamente più coperta anche perché come fa notare il conduttore “a te mi sa che t’ha già scoperta qualcuno” toccando così il massimo di satira politica possibile sul palco dell'Ariston).
Prime esibizioni: entusiasmo in sala per Albano e Toto Cutugno, i cui parenti hanno comprato un quarto dei biglietti disponibili. Qualche screzio tra il pubblico quando i sostenitori di Bassi in camicia verde e bandiere della Lega si trovano a contatto con due fan del principino Emanuele armati di bandiere tricolori, rimasti in letargo dentro l’Ariston per un anno intero. Ai fischi dell’Ariston per Pupo, Lapo e Cassano il trio risponde con signorilità: Pupo applaude, Lapo fa il gesto dell’ombrello e Cassano scende dal palco per picchiare un paio di spettatori. Conclude il primo gruppo di cantanti Morgan, sobriamente acconciato come Jonny Depp in Alice nel Paese delle Meraviglie (3d).
Ospite della serata Edvige Fenech, con la quale Banfi inscena un remake delle scene in cui la spiava sotto la doccia, superando così in un colpo solo le performance della Van Tease e della Cuccarini durante l’edizione dell’anno precedente.
Durante il secondo gruppo di esibizioni, la micidiale sequenza soporifera Gianni Bella-Di Michele-Zarrillo riesce a far addormentare l’80% del pubblico, alcuni si svegliano durante l’esibizione di Spagna ma vengono finiti definitivamente dall’esibizione di Gigetto Lagoi, un pezzo molto melodico e sanremese dall’immortale ritornello che riprende la tradizione geografica degli amici degli amici: “Noi nemici e innamorati, litighiamo e poi ci amiamo, ce lo siamo già giurati, prima o poi ci riprendiamo. Noi nemici e innamorati, dalle Alpi alla pianura, non ci siamo mai lasciati, però tanta è la paura”.
Ospite internazionale: sarebbe dovuto essere John Travolta, che però ha dato forfait all’ultimo minuto. Commento di Banfi: “Meglio così, quello è matto, mi hanno detto che tutti i sabati va a ballare e poi gli viene la febbre”.
Verdetto della prima serata: eliminati, almeno per il momento, Zarrillo, Tozzi e Spagna.
Nella notte tra martedì e mercoledì Morgan rilascia un’intervista al canale web di Maddalena Corvaglia dove dichiara che a suo parere il brano di Zalone, “viva la fi…sica e la fi…ducia nel prossimo” è copiato da una delle tracce di Assenzio. Il tutto comprovato anche dai numerosi testi in cui Morgan dichiara quanto ami la fi…sica e quanto impazzisca per la fi…ducia nel prossimo.
MERCOLEDI’
Al grido di “Benvenuti al Festival di San Remo, e chi non lo guarda è proprio scemo”, l’adorabile Banfi dà il via alla seconda serata del sessantunesimo festival della pastetta. Presentate le valléttole (memorabile la battuta a Belen “se fossi più giovene con te avrei presentato il sessantanovesimo festival, ecchechezzo!”), è subito gara.
Il primo ad esibirsi è Zalone, a cui viene chiesto di rispondere alle accuse di plagio fatte da Morgan. Checco sostiene “che io pensavo che Morgan fossi d’accordo per via del silenzio-assenzio e poi le note sono sette e chi vuole se le fotte”. Il tono allegro del festival viene mantenuto da Arisa e Caparezza. La prima si presenta con i capelli del secondo, e Caparezza è vestito con un adorabile abitino bianco a fiorellini rossi. Il testo invece, è pura denuncia sociale, da cui estrapoliamo qualche verso: “Trullallerò trullallà, tralicci qua e là, trivelle a volontà, ma Tremonti tradirà? Trullallero trullallà, posti solo a chi la dà, piste bianche a volontà, è la nostra società!”.
Ospite della seconda serata l’intero cast de l’Allenatore nel Pallone 3, che si unisce a Banfi nel ricantare un brano da lui interpretato in “vieni avanti cretino”, il cui testo mostra grandi doti profetiche su Sanremo e i laghi (riporto pari pari dall’originale):
Banfi: L'ho cercata, oh meo amigos, negli uffici de la Digos! Filomegna donde estas, Filomegna cosa fas?
Coro: Chi lo sas, chi lo sas?
Banfi: Forse è andata giù a Sanremo!
Coro: Ma che cacchio ne sapemo!
Banfi: Forse al lago de Comacchio!
Coro: Noi nun ne sapemo un cacchio!
Tocca alla seconda serie di esibizioni, che inizia con Irene Fornaciari alle prese con la terza canzone della trilogia della tristezza, seguita da Morgan sobriamente vestito da domatore del circo cinese e dai Finley con il testo più privo di vocali della storia del festival.
Ospite internazionale: non me lo ricordo [ovvero, se avete suggerimenti inviatemeli che è tardi, ho sonno e sono a corto di idee ndAndrea].
Eliminati, per il momento, dopo la seconda serata: Rosario Miraggio, il trio Pupo, Lapo e Votantonio e, un po’ a sorpresa, Gigetto Lagoi.
Banfi chiude la serata salutando il suo pubblico: “Buonanotte dal festival della canzone, che chi non lo guarda è un po’ ricchione”.
FINE DELLA PRIMA PARTE
Chi verrà ripescato? Quali saranno gli abbinamenti nei duetti? Chi arriverà in finale? Chi saranno gli ospiti delle prossime puntate? Continuate a seguire “Cronache dal futuro” e lo saprete…
Editato per cambio di cantante per non mancare di rispetto ad una persona che sta male (grazie a 61notte x la segnalazione)
francesca90- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Grandioso..come sempre.
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Ghinda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Andrea
soprattutto la rosa dei cantanti è verosimile!
il mio voto andrebbe di sicuro al nuovo trio

soprattutto la rosa dei cantanti è verosimile!
il mio voto andrebbe di sicuro al nuovo trio

Ospite- Ospite
Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -


mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
che bello andreax!!!! che piacere rileggere le tue "cronache"!
certo che qui, fra te, giops e canta, abbiamo veramente delle perle!
certo che qui, fra te, giops e canta, abbiamo veramente delle perle!
- Spoiler:
- se penso che ai tempi del forum rai, quando leggevo solo e non ero iscritta, ero quasi innamorata di te, per quanto m facevi ridere!
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
il festival dell'anno prossimo sarà imperdibile

bravissimo!!!




Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Grande Andreax, davvero esilarante! Attento però che ti rubano tutte le idee quelli di Sanremo per l'anno prossimo! 

rosa60- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Andrea complimenti, come sempre!!!!
è dalla finale di xfactor con marco che non scrivo, anche se in questi giorni vi ho letto sempre!
ma la tua cronaca non potevo proprio non commentarla... fantastica!!!


è dalla finale di xfactor con marco che non scrivo, anche se in questi giorni vi ho letto sempre!

ma la tua cronaca non potevo proprio non commentarla... fantastica!!!



Mabe- Utente Residente: 150-500 Post
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Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
grazie Andrea
sono veramente contenta che tu abbia trovato il tempo per deliziarci con le tua cronache
aspetto con ansia duetti e altro

sono veramente contenta che tu abbia trovato il tempo per deliziarci con le tua cronache

aspetto con ansia duetti e altro



ANNA- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Località : Catania
Re: CRONACHE DAL FUTURO - Sanremo 2011 -
Andrea
senz.altro il festival 2011 non sarà mai bello e divertente come il tuo



senz.altro il festival 2011 non sarà mai bello e divertente come il tuo
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