G.A.S.Fo.M.
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Re: G.A.S.Fo.M.
comunque ieri ho guardato diversi blog di giornali di destra, ci sono molti commenti decisamente duri e critici da parte di ex-an ... mi pare che il malumore sia anche lì... sperem ...
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
si anche molti leghisti sono statai critici, anche nei confronti del decreto. Ad esempio Maroni. Infondo essendo federalisti sostengono che le leggi elettorali debbano essere esercitate dalle regioni.Bess ha scritto:comunque ieri ho guardato diversi blog di giornali di destra, ci sono molti commenti decisamente duri e critici da parte di ex-an ... mi pare che il malumore sia anche lì... sperem ...
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
da Il fatto quotidiano di oggi
FIRMA SOTTO SCACCO
Salva-liste, sul via libera di Napolitano ombre e minacce di B:
Il Colle: gli italiani credono nella Costituzione al di là delle differenze
di Alessandro Ferrucci
Isolato, avvilito. Provato. Ma
quelle che potrebbero essere
(solo) suggestioni di chi
gli sta attorno da anni, lo segue,
gli strappa le rare confidenze,
hanno una base solida: gli ultimi
quattro giorni, per Giorgio
Napolitano, sono stati i più duri
da quando è stato eletto, il 10
maggio del 2006. Telefonate,
colloqui, confronti, consigli. E
ancora mediazioni, rotture, fratture
e ricomposizioni. Toni alti,
aspri, addirittura minacciosi da
parte di Silvio Berlusconi verso
il capo dello Stato (“Tra noi due,
sono io quello eletto dal popolo.
E se ti metti di traverso, vado
avanti anche senza di te. Sei finito”,
sarebbe stato lo sfogo del
premier, giovedì sera, ancora
non smentito). Così assumono
un sapore differente anche le
parole pronunciate ieri durante
i festeggiamenti dell’ “8 marzo”,
al Quirinale: “Al di là di ogni differenza
di modi di pensare e di
posizioni politiche, profonda è
tra le italiane e gli italiani la condivisione
del patrimonio di valori
e principi che si racchiude
nella Costituzione repubblicana,
a coronamento di una lunga
e travagliata esperienza storica”.
Travagliata. Come a dire: è
stata dura, è dura, ma sono io il
garante della Costituzione, gli
italiani si rispecchiano in essa,
quindi io li rappresento. Anche
se non sono stato eletto direttamente.
Eppure, da quando è stata apposta
la firma sul decreto legge, venerdì
sera, in molti non capiscono
il ruolo e la strategia del presidente.
Cosa è realmente accaduto
nelle stanze del Quirinale?
Partiamo da giovedì.
Napolitano è ancora in visita a
Bruxelles, un appuntamento
politico nato male, visti gli inevitabili
diktat diplomatici posti
dal Colle per evitare un incontro
tra lo stesso presidente e l’am -
basciatore Siggia, al centro delle
intercettazioni sull’elezione
dell’ex senatore Di Girolamo.
Sono le 17:40, manca poco alla
partenza, direzione Roma. Dalla
Capitale giungono voci di un accordo
imminente con il Colle
per un decreto legge; Berlusconi
ha già fissato il Consiglio dei
ministri per le 22 della sera stessa.
L’arrivo del volo è previsto alle
20. Una mezz’ora di tempo
dall’aeroporto al centro di Roma
e al capo dello Stato resta giustoil tempo di salutare gli esponenti
del governo, scambiare
due convenevoli. E firmare, tutto,
comunque. È l’idea di Berlusconi.
Eppure Napolitano, prima
di salire sulla scaletta dell’ae -
reo, dichiara: “'Ancora non c’è
nulla di definito, in alcun modo.
Quando arriverò a Roma stasera,
vedrò”. E a chi gli chiede se è
possibile una soluzione politica,
replica: “Se qualcuno mi
spiega cos’è, e da parte di chi e
su che cosa, la esaminerò”. Atterra,
si attacca al cellulare,
scambia due impressioni con gli
uomini più fidati. Lo descrivono
come nervoso, il trattamento da
passa carte non lo apprezza. Salgono
al Quirinale il presidente
del Consiglio, l’immanca bile
Gianni Letta, Ignazio La Russa,
Roberto Maroni e Roberto Calderoli.
La discussione non è
facile. Lo stesso Letta indossa
un “guanto sempre
più spesso l'artiglio
di ferro”, come ha scritto
Eugenio Scalfari su
Repubblica. Anche lui è
deciso a ottenere il
bottino, tutto e subito.
Si frena solo quando
vede Berlusconi alzare troppo i toni, minacciare, come
hanno rivelato Bruno Vespa
su il Mattino e Marzio Breda su il
Corriere della Sera. Per quest’ulti -
mo, Napolitano sarebbe andato
vicino a cacciare i suoi “ospiti”.
Ma niente firma.
Venerd ì. L i b e ro titola: “Po n z i o
Napolitano” e parla di Don Abbondio.
Ponzio Pilato, secondo i
vangeli, ordinò la crecifissione
di Gesù. La Russa conferma il
“siamo pronti a tutto”; il Giornale
parla di “clima da guerra civile”
e descrive Palazzo Grazioli come
“una sorta di gabinetto, di
guer ra”. Il capo dello Stato ribadisce
l’esigenza di rispettare le
regole. Mentre gli uffici del Quirinale
mantengono i contatti
con Palazzo Chigi e con il Viminale,
perstudiare i precedenti. Si inizia a parlare
di “decreto interpretativo”. I toni
si abbassano, scatta l’apnea.
Berlusconi fa sapere al Colle di
essere pronto a parlare agli italiani
al Tg1 delle venti, in zona
Minzolini, nel caso di una
mancata firma. Non serve,
i segnali di ritorno
sono positivi. A un
patto: nessuna dichiarazione.
Napolitano
dà l’ok. A Palazzo
Grazioli si esulta, le opposizioni si dividono
su come reagire.
Sabato. Il giorno delle domande,
in parte, ancora irrisolte.
Delle prime manifestazioni, delle
prime analisi sulla costituzionalità,
delle dichiarazioni politiche
e delle valutazioni sulla decisione
del presidente. Si parla
ancora delle minacce del giovedì,
di un clima inedito per le
stanze del Quirinale. Il presidente
convoca i suoi e fa selezionare
due delle lettere giunte sul sito
istituzionale. A queste risponde.
“Erano in gioco due interessi
o ‘beni’ entrambi meritevoli di
tutela: il rispetto delle norme e
delle procedure previste dalla
legge e il diritto dei cittadini di
scegliere col voto tra programmi
e schieramenti alternativi”.
Per poi ammettere: “La vicenda
è stata molto spinosa, fonte di
gravi contrasti e divisioni, e ha
messo in evidenza l’acuirsi non
solo di tensioni politiche, ma di
serie tensioni istituzionali. È bene
che tutti se ne rendano conto”.
Quindi concludere: “Un effettivo
senso di responsabilità
dovrebbe consigliare a tutti i
soggetti politici e istituzionali di
non rivolgersi al capo dello Stato
con aspettative e pretese improprie,
e a chi governa di rispettarne
costantemente le funzioni
e i poteri”. Rispetto dei
ruoli. Ci tiene a ribadirlo. Garante
della Costituzione, lo sottolinea
ieri. Restano in piedi tanti
punti interrogativi, a partire da
tutto ciò che ha detto Berlusconi
nella sera di giovedì.
FIRMA SOTTO SCACCO
Salva-liste, sul via libera di Napolitano ombre e minacce di B:
Il Colle: gli italiani credono nella Costituzione al di là delle differenze
di Alessandro Ferrucci
Isolato, avvilito. Provato. Ma
quelle che potrebbero essere
(solo) suggestioni di chi
gli sta attorno da anni, lo segue,
gli strappa le rare confidenze,
hanno una base solida: gli ultimi
quattro giorni, per Giorgio
Napolitano, sono stati i più duri
da quando è stato eletto, il 10
maggio del 2006. Telefonate,
colloqui, confronti, consigli. E
ancora mediazioni, rotture, fratture
e ricomposizioni. Toni alti,
aspri, addirittura minacciosi da
parte di Silvio Berlusconi verso
il capo dello Stato (“Tra noi due,
sono io quello eletto dal popolo.
E se ti metti di traverso, vado
avanti anche senza di te. Sei finito”,
sarebbe stato lo sfogo del
premier, giovedì sera, ancora
non smentito). Così assumono
un sapore differente anche le
parole pronunciate ieri durante
i festeggiamenti dell’ “8 marzo”,
al Quirinale: “Al di là di ogni differenza
di modi di pensare e di
posizioni politiche, profonda è
tra le italiane e gli italiani la condivisione
del patrimonio di valori
e principi che si racchiude
nella Costituzione repubblicana,
a coronamento di una lunga
e travagliata esperienza storica”.
Travagliata. Come a dire: è
stata dura, è dura, ma sono io il
garante della Costituzione, gli
italiani si rispecchiano in essa,
quindi io li rappresento. Anche
se non sono stato eletto direttamente.
Eppure, da quando è stata apposta
la firma sul decreto legge, venerdì
sera, in molti non capiscono
il ruolo e la strategia del presidente.
Cosa è realmente accaduto
nelle stanze del Quirinale?
Partiamo da giovedì.
Napolitano è ancora in visita a
Bruxelles, un appuntamento
politico nato male, visti gli inevitabili
diktat diplomatici posti
dal Colle per evitare un incontro
tra lo stesso presidente e l’am -
basciatore Siggia, al centro delle
intercettazioni sull’elezione
dell’ex senatore Di Girolamo.
Sono le 17:40, manca poco alla
partenza, direzione Roma. Dalla
Capitale giungono voci di un accordo
imminente con il Colle
per un decreto legge; Berlusconi
ha già fissato il Consiglio dei
ministri per le 22 della sera stessa.
L’arrivo del volo è previsto alle
20. Una mezz’ora di tempo
dall’aeroporto al centro di Roma
e al capo dello Stato resta giustoil tempo di salutare gli esponenti
del governo, scambiare
due convenevoli. E firmare, tutto,
comunque. È l’idea di Berlusconi.
Eppure Napolitano, prima
di salire sulla scaletta dell’ae -
reo, dichiara: “'Ancora non c’è
nulla di definito, in alcun modo.
Quando arriverò a Roma stasera,
vedrò”. E a chi gli chiede se è
possibile una soluzione politica,
replica: “Se qualcuno mi
spiega cos’è, e da parte di chi e
su che cosa, la esaminerò”. Atterra,
si attacca al cellulare,
scambia due impressioni con gli
uomini più fidati. Lo descrivono
come nervoso, il trattamento da
passa carte non lo apprezza. Salgono
al Quirinale il presidente
del Consiglio, l’immanca bile
Gianni Letta, Ignazio La Russa,
Roberto Maroni e Roberto Calderoli.
La discussione non è
facile. Lo stesso Letta indossa
un “guanto sempre
più spesso l'artiglio
di ferro”, come ha scritto
Eugenio Scalfari su
Repubblica. Anche lui è
deciso a ottenere il
bottino, tutto e subito.
Si frena solo quando
vede Berlusconi alzare troppo i toni, minacciare, come
hanno rivelato Bruno Vespa
su il Mattino e Marzio Breda su il
Corriere della Sera. Per quest’ulti -
mo, Napolitano sarebbe andato
vicino a cacciare i suoi “ospiti”.
Ma niente firma.
Venerd ì. L i b e ro titola: “Po n z i o
Napolitano” e parla di Don Abbondio.
Ponzio Pilato, secondo i
vangeli, ordinò la crecifissione
di Gesù. La Russa conferma il
“siamo pronti a tutto”; il Giornale
parla di “clima da guerra civile”
e descrive Palazzo Grazioli come
“una sorta di gabinetto, di
guer ra”. Il capo dello Stato ribadisce
l’esigenza di rispettare le
regole. Mentre gli uffici del Quirinale
mantengono i contatti
con Palazzo Chigi e con il Viminale,
perstudiare i precedenti. Si inizia a parlare
di “decreto interpretativo”. I toni
si abbassano, scatta l’apnea.
Berlusconi fa sapere al Colle di
essere pronto a parlare agli italiani
al Tg1 delle venti, in zona
Minzolini, nel caso di una
mancata firma. Non serve,
i segnali di ritorno
sono positivi. A un
patto: nessuna dichiarazione.
Napolitano
dà l’ok. A Palazzo
Grazioli si esulta, le opposizioni si dividono
su come reagire.
Sabato. Il giorno delle domande,
in parte, ancora irrisolte.
Delle prime manifestazioni, delle
prime analisi sulla costituzionalità,
delle dichiarazioni politiche
e delle valutazioni sulla decisione
del presidente. Si parla
ancora delle minacce del giovedì,
di un clima inedito per le
stanze del Quirinale. Il presidente
convoca i suoi e fa selezionare
due delle lettere giunte sul sito
istituzionale. A queste risponde.
“Erano in gioco due interessi
o ‘beni’ entrambi meritevoli di
tutela: il rispetto delle norme e
delle procedure previste dalla
legge e il diritto dei cittadini di
scegliere col voto tra programmi
e schieramenti alternativi”.
Per poi ammettere: “La vicenda
è stata molto spinosa, fonte di
gravi contrasti e divisioni, e ha
messo in evidenza l’acuirsi non
solo di tensioni politiche, ma di
serie tensioni istituzionali. È bene
che tutti se ne rendano conto”.
Quindi concludere: “Un effettivo
senso di responsabilità
dovrebbe consigliare a tutti i
soggetti politici e istituzionali di
non rivolgersi al capo dello Stato
con aspettative e pretese improprie,
e a chi governa di rispettarne
costantemente le funzioni
e i poteri”. Rispetto dei
ruoli. Ci tiene a ribadirlo. Garante
della Costituzione, lo sottolinea
ieri. Restano in piedi tanti
punti interrogativi, a partire da
tutto ciò che ha detto Berlusconi
nella sera di giovedì.
Gaufre- Forum Expatriée
- Messaggi : 9992
Data d'iscrizione : 22.11.09
Re: G.A.S.Fo.M.
sempre dal Fatto
PARI OPPORTUNITÀ?
DITE ALLA MINISTRA CHI È LA MINISTRA
Forse qualcuno dovrebbe spiegare a
Mara Carfagna che da quasi due
anni è lei la ministra italiana per le
Pari opportunità. Ieri mattina,
durante la cerimonia per la Festa della
donna al Quirinale, ha usato queste
parole: “La politica e le istituzioni
devono lavorare alla costruzione di
una società migliore e un po’ più a
misura di donna”. Viene innanzitutto
da chiedersi cosa abbia fatto lei in
questi 23 mesi, a parte la legge sullo
stalking. Ma visto che ci sono ancora
altri tre anni di lavoro, abbiamo
fiducia. Ecco quindi cosa intende fare:
“Ciò significa proporre maggiori
servizi, sostenere il doppio ruolo che
divide le donne tra occupazione e
famiglia, garantire parità di
trattamento fra i sessi nel mercato del
lavoro, potenziare il part time”.
Accidenti, idee nuove. Anzi, no. Perché
la ministra, già nel dicembre scorso,
nell’ambizioso Programma di azioni
“p o s i t i ve ” Italia 2020 (a doppia firma
col collega Sacconi), aveva dato per
scontato che la cura della famiglia
fosse una “faccenda da donne”. Guai
a coinvolgere gli uomini nella gestione
dei figli, degli anziani, della casa. Viene
quasi voglia di rimpiangere il
femminismo. (si.d’o.)
PARI OPPORTUNITÀ?
DITE ALLA MINISTRA CHI È LA MINISTRA
Forse qualcuno dovrebbe spiegare a
Mara Carfagna che da quasi due
anni è lei la ministra italiana per le
Pari opportunità. Ieri mattina,
durante la cerimonia per la Festa della
donna al Quirinale, ha usato queste
parole: “La politica e le istituzioni
devono lavorare alla costruzione di
una società migliore e un po’ più a
misura di donna”. Viene innanzitutto
da chiedersi cosa abbia fatto lei in
questi 23 mesi, a parte la legge sullo
stalking. Ma visto che ci sono ancora
altri tre anni di lavoro, abbiamo
fiducia. Ecco quindi cosa intende fare:
“Ciò significa proporre maggiori
servizi, sostenere il doppio ruolo che
divide le donne tra occupazione e
famiglia, garantire parità di
trattamento fra i sessi nel mercato del
lavoro, potenziare il part time”.
Accidenti, idee nuove. Anzi, no. Perché
la ministra, già nel dicembre scorso,
nell’ambizioso Programma di azioni
“p o s i t i ve ” Italia 2020 (a doppia firma
col collega Sacconi), aveva dato per
scontato che la cura della famiglia
fosse una “faccenda da donne”. Guai
a coinvolgere gli uomini nella gestione
dei figli, degli anziani, della casa. Viene
quasi voglia di rimpiangere il
femminismo. (si.d’o.)
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
nonhol'età ha scritto:@ BELLAPRINCIPESSA
- Spoiler:
Mi auguro che a stimolarti sia stata la vista di Montalbano e non la festa della donna
- Spoiler:
- posso dirti che a stimolarmi é stato qualcos... pardon... qualcun altro?
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
qualunque cosa sia avvenuta, a noi non è dato di sapere....Gaufre ha scritto:sempre dal Fatto
PARI OPPORTUNITÀ?
DITE ALLA MINISTRA CHI È LA MINISTRA
Forse qualcuno dovrebbe spiegare a
Mara Carfagna che da quasi due
anni è lei la ministra italiana per le
Pari opportunità. Ieri mattina,
durante la cerimonia per la Festa della
donna al Quirinale, ha usato queste
parole: “La politica e le istituzioni
devono lavorare alla costruzione di
una società migliore e un po’ più a
misura di donna”. Viene innanzitutto
da chiedersi cosa abbia fatto lei in
questi 23 mesi, a parte la legge sullo
stalking. Ma visto che ci sono ancora
altri tre anni di lavoro, abbiamo
fiducia. Ecco quindi cosa intende fare:
“Ciò significa proporre maggiori
servizi, sostenere il doppio ruolo che
divide le donne tra occupazione e
famiglia, garantire parità di
trattamento fra i sessi nel mercato del
lavoro, potenziare il part time”.
Accidenti, idee nuove. Anzi, no. Perché
la ministra, già nel dicembre scorso,
nell’ambizioso Programma di azioni
“p o s i t i ve ” Italia 2020 (a doppia firma
col collega Sacconi), aveva dato per
scontato che la cura della famiglia
fosse una “faccenda da donne”. Guai
a coinvolgere gli uomini nella gestione
dei figli, degli anziani, della casa. Viene
quasi voglia di rimpiangere il
femminismo. (si.d’o.)
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
una lettera da Il fatto... di oggi
Mio padre
partigiano
Anni fa sono andata al Quirinale
contenta di poter incontrare
un altro partigiano della
brigata Garibaldi, come mio padre.
Oggi otto marzo 2010 sono
delusa da quello che succede.
La Costituzione, calpestata
per favorire i ladri, rende
inutili le lotte dei nostri padri.
Anna Gori
Mio padre
partigiano
Anni fa sono andata al Quirinale
contenta di poter incontrare
un altro partigiano della
brigata Garibaldi, come mio padre.
Oggi otto marzo 2010 sono
delusa da quello che succede.
La Costituzione, calpestata
per favorire i ladri, rende
inutili le lotte dei nostri padri.
Anna Gori
Gaufre- Forum Expatriée
- Messaggi : 9992
Data d'iscrizione : 22.11.09
Re: G.A.S.Fo.M.
Gaufre ha scritto:da Il fatto quotidiano di oggi
Per poi ammettere: “La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. È bene che tutti se ne rendano conto”.
.... Restano in piedi tanti punti interrogativi, a partire da tutto ciò che ha detto Berlusconi
nella sera di giovedì.
Grazie Gaufre, non l'avevo ancora letto. E' drammatica la cosa ...
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: G.A.S.Fo.M.
vabbè la teoria del complotto a me fa sempre un po' ridere. NApolitano non mi pare persona che si fa intimidire. Il dl interpretativo si può diramare senza toccare la costituzione, ma turbando la prassi, questo si.
Il DL poi è inutile perchè non applicabile nel lazio, che ha già legiferato in termini di elezioni regionali, quindi il governo ha fatto un altro errore, dimostrando di non avere persone abbastanza in gamba da studiare bene soluzioni legali. Questo probabilmente è da imputarsi al fatto che SB è circondato di penalisti, e mancano costituzionalisti.
Il DL poi è inutile perchè non applicabile nel lazio, che ha già legiferato in termini di elezioni regionali, quindi il governo ha fatto un altro errore, dimostrando di non avere persone abbastanza in gamba da studiare bene soluzioni legali. Questo probabilmente è da imputarsi al fatto che SB è circondato di penalisti, e mancano costituzionalisti.
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Bess ha scritto:Gaufre ha scritto:da Il fatto quotidiano di oggi
Per poi ammettere: “La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. È bene che tutti se ne rendano conto”.
.... Restano in piedi tanti punti interrogativi, a partire da tutto ciò che ha detto Berlusconi
nella sera di giovedì.
Grazie Gaufre, non l'avevo ancora letto. E' drammatica la cosa ...
drammatico che si ceda ai ricatti... non c'è scampo
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
Napolitano finora ha firmato tutto, inclusa l'incostituzionale immunità del premier, per fortuna bloccata dalla cortexenas ha scritto:vabbè la teoria del complotto a me fa sempre un po' ridere. NApolitano non mi pare persona che si fa intimidire.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
infatti spetta alla corte il giudizio di merito, non al presidente
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
il presidente può almeno mostrare la sua contrarietà in quanto garante della costituzione, non firmandoxenas ha scritto:infatti spetta alla corte il giudizio di merito, non al presidente
invece firma tutto
ci si aspetta da lui un gesto che vada in direzione opposta all'incostituzionalità palese delle cose che firma
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
Gaufre ha scritto:il presidente può almeno mostrare la sua contrarietà in quanto garante della costituzione, non firmandoxenas ha scritto:infatti spetta alla corte il giudizio di merito, non al presidente
invece firma tutto
ci si aspetta da lui un gesto che vada in direzione opposta all'incostituzionalità palese delle cose che firma
infatti a quanto pare iql primo decreto che gli hanno prospetatto non è passato.
almeno così dicono le cronache
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
non voglio scusare napolitano ... ho sottolineato quei passaggi perchè quello che sento ora non è più solo rabbia e schifo, ma proprio paura e preoccupazioneGaufre ha scritto:Bess ha scritto:Gaufre ha scritto:da Il fatto quotidiano di oggi
Per poi ammettere: “La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. È bene che tutti se ne rendano conto”.
.... Restano in piedi tanti punti interrogativi, a partire da tutto ciò che ha detto Berlusconi
nella sera di giovedì.
Grazie Gaufre, non l'avevo ancora letto. E' drammatica la cosa ...
drammatico che si ceda ai ricatti... non c'è scampo
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
ok, ma il problema è che il presidente non rimanda mai niente indietro, e legittima così tutte le mosse incostituzionali del governoxenas ha scritto:Gaufre ha scritto:il presidente può almeno mostrare la sua contrarietà in quanto garante della costituzione, non firmandoxenas ha scritto:infatti spetta alla corte il giudizio di merito, non al presidente
invece firma tutto
ci si aspetta da lui un gesto che vada in direzione opposta all'incostituzionalità palese delle cose che firma
infatti a quanto pare iql primo decreto che gli hanno prospetatto non è passato.
almeno così dicono le cronache
fa passare il messaggio sbagliato, perché la gente vede che lui firma, e pensa che sia tutto legittimo... avvalorando le tesi complottistiche di B. che dice che i membri della corte sono di parte
se mostrasse la sua contrarietà qualche progresso si farebbe, invece...
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
sono punti di vista. per me firmando ha acelerato l'arrivo in corte costituzionale....Ma davvero voi vorrestge elezioni in lazio e lombardia senza i listini?
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
xenas ha scritto:sono punti di vista. per me firmando ha acelerato l'arrivo in corte costituzionale....Ma davvero voi vorrestge elezioni in lazio e lombardia senza i listini?
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
il suo compito è di essere garante della costituzione, non di sveltire le pratiche per un decreto incostituzionale
io vorrei il rispetto delle regole, che in Italia manca totalmente
anzi, le rispettiamo solo noi semplici cittadini
io nemmeno voto perché non abito in Italia, ma trovo tutta la faccenda scandalosa
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
capisco entrambi i punti di vista ma, in questo dibattito, mi sento di quotare Gaufre.Gaufre ha scritto:xenas ha scritto:sono punti di vista. per me firmando ha acelerato l'arrivo in corte costituzionale....Ma davvero voi vorrestge elezioni in lazio e lombardia senza i listini?
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
il suo compito è di essere garante della costituzione, non di sveltire le pratiche per un decreto incostituzionale
io vorrei il rispetto delle regole, che in Italia manca totalmente
anzi, le rispettiamo solo noi semplici cittadini
io nemmeno voto perché non abito in Italia, ma trovo tutta la faccenda scandalosa
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Re: G.A.S.Fo.M.
anche io la trovo scandalosa, ma attaccare il presidente della repubblica, che in italia conta come il due di picche, francamente non mi sembra utile.
E' l'opposizione che manca. quella che dovrebbe vigilare, quella che si è accorta dell'assalto all'articolo 18 quando la legge era già stata votata. Ma cosa fanno tutto il giorno oltre stare in tv?
vado a mangiare
E' l'opposizione che manca. quella che dovrebbe vigilare, quella che si è accorta dell'assalto all'articolo 18 quando la legge era già stata votata. Ma cosa fanno tutto il giorno oltre stare in tv?
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xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
io invece trovo che il presidente debba essere il primo a dare l'esempioxenas ha scritto:anche io la trovo scandalosa, ma attaccare il presidente della repubblica, che in italia conta come il due di picche, francamente non mi sembra utile.
E' l'opposizione che manca. quella che dovrebbe vigilare, quella che si è accorta dell'assalto all'articolo 18 quando la legge era già stata votata. Ma cosa fanno tutto il giorno oltre stare in tv?
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l'opposizione in Italia non esiste, è tutto di B.
lo diceva già Guzzanti in un mitico pezzo di una decina di anni fa:
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
dieci anni fa...Gaufre ha scritto:io invece trovo che il presidente debba essere il primo a dare l'esempioxenas ha scritto:anche io la trovo scandalosa, ma attaccare il presidente della repubblica, che in italia conta come il due di picche, francamente non mi sembra utile.
E' l'opposizione che manca. quella che dovrebbe vigilare, quella che si è accorta dell'assalto all'articolo 18 quando la legge era già stata votata. Ma cosa fanno tutto il giorno oltre stare in tv?
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l'opposizione in Italia non esiste, è tutto di B.
lo diceva già Guzzanti in un mitico pezzo di una decina di anni fa:
OMIODDIO....
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
princi, tesoro, non l'avevi mai visto?
la battuta della scorza di limone è mitica
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Gaufre- Forum Expatriée
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Re: G.A.S.Fo.M.
xenas ha scritto:sono punti di vista. per me firmando ha acelerato l'arrivo in corte costituzionale....Ma davvero voi vorrestge elezioni in lazio e lombardia senza i listini?
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
http://redazione-repubblica.blogautore.repubblica.it/2010/03/08/io-cittadino-punito-per-un-ritardo/
Ospite- Ospite
Re: G.A.S.Fo.M.
esattamente ! è proprio questo il punto . Le regole ci sono, vanno rispettate che ti chiami polverini o se sei un qualsiasi pincopallo cittadino italiano che deve presentare i documenti per l'ammissione ad un concorso entro un certo termine. Punto e basta!Lucadev ha scritto:xenas ha scritto:sono punti di vista. per me firmando ha acelerato l'arrivo in corte costituzionale....Ma davvero voi vorrestge elezioni in lazio e lombardia senza i listini?
Magari il pd dovrebbe provare a vincerle sul campo queste elezioni magari usando il pasticcio delle liste che ha aperto un varco nella coscienza della gente.
http://redazione-repubblica.blogautore.repubblica.it/2010/03/08/io-cittadino-punito-per-un-ritardo/
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