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Re: Ultime Uscite Discografiche
A me è piaciuto tanto, contiene poi Reckoner che è una delle più belle canzoni dei Radiohead.
Questa canzone nuova riascoltandola mi piace di più, a primo acchitto sono rimasta delusa perchè ha una sonorità molto simile ad IR e mi aspettavo (o speravo) un sound totalmente diverso.
Cmq per giudicare va ascoltato tutto il cd
Questa canzone nuova riascoltandola mi piace di più, a primo acchitto sono rimasta delusa perchè ha una sonorità molto simile ad IR e mi aspettavo (o speravo) un sound totalmente diverso.
Cmq per giudicare va ascoltato tutto il cd
G.Kaplan- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
ti ho postato il video de là
per la segnalazione...
appena avrò tempo farò un bell'ascolto...


appena avrò tempo farò un bell'ascolto...
sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
Sono andata al concerto: l'ultimo disco dal vivo è fantastico. Non avrei però scelto di proporlo tutto come ha fatto lei... in tutto ha forse inserito accanto al materiale nuovo 5-6 canzoni di repertorio (e direi che con il materiale a disposizione di roba da cantare ne avrebbe, eh!). Pause troppo lunghe tra un brano e l'altro (per il cambiamento degli strumenti) hanno tolto continuità alla performance, per il resto impeccabile. Le perdono la tragica scelta di suonare tutto l'ultimo album solo perché ha chiuso la serata con Meet Ze Monsta.G.Kaplan ha scritto:Gaufre ha scritto:@G. Kaplan
Sì, l'ho ascoltato ma non nelle condizioni giuste (in pratica sempre mentre stavo facendo altro). A me sembra molto bello. Non è rock, segue le ultime strade battute in precedenza.
Devo dire che io la preferisco nelle cose più "incazzate", specialmente dal vivo è una bomba. Vado a sentirla sabato, farà sicuramente le canzoni del nuovo disco dal vivo; ti dirò poi com'è andata.
Grazie![]()
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Se vuoi un assaggio dell'ultimo disco dal vivo, ecco uno splendido video da Arte:
http://liveweb.arte.tv/fr/video/PJ_Harvey_a_la_Maroquinerie/
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Ultime Uscite Discografiche
Gaufre ha scritto:Sono andata al concerto: l'ultimo disco dal vivo è fantastico. Non avrei però scelto di proporlo tutto come ha fatto lei... in tutto ha forse inserito accanto al materiale nuovo 5-6 canzoni di repertorio (e direi che con il materiale a disposizione di roba da cantare ne avrebbe, eh!). Pause troppo lunghe tra un brano e l'altro (per il cambiamento degli strumenti) hanno tolto continuità alla performance, per il resto impeccabile. Le perdono la tragica scelta di suonare tutto l'ultimo album solo perché ha chiuso la serata con Meet Ze Monsta.G.Kaplan ha scritto:Gaufre ha scritto:@G. Kaplan
Sì, l'ho ascoltato ma non nelle condizioni giuste (in pratica sempre mentre stavo facendo altro). A me sembra molto bello. Non è rock, segue le ultime strade battute in precedenza.
Devo dire che io la preferisco nelle cose più "incazzate", specialmente dal vivo è una bomba. Vado a sentirla sabato, farà sicuramente le canzoni del nuovo disco dal vivo; ti dirò poi com'è andata.
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Se vuoi un assaggio dell'ultimo disco dal vivo, ecco uno splendido video da Arte:
http://liveweb.arte.tv/fr/video/PJ_Harvey_a_la_Maroquinerie/

Grazie per il link, lo guardo volentieri


G.Kaplan- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
Il fatto è che il cd nuovo è molto melodico (quasi tutto composto con l'autoharp!) rispetto a molte cose del suo repertorio, e un po' più di 'movimento' non avrebbe nuociuto.G.Kaplan ha scritto:Gaufre ha scritto:Sono andata al concerto: l'ultimo disco dal vivo è fantastico. Non avrei però scelto di proporlo tutto come ha fatto lei... in tutto ha forse inserito accanto al materiale nuovo 5-6 canzoni di repertorio (e direi che con il materiale a disposizione di roba da cantare ne avrebbe, eh!). Pause troppo lunghe tra un brano e l'altro (per il cambiamento degli strumenti) hanno tolto continuità alla performance, per il resto impeccabile. Le perdono la tragica scelta di suonare tutto l'ultimo album solo perché ha chiuso la serata con Meet Ze Monsta.G.Kaplan ha scritto:Gaufre ha scritto:@G. Kaplan
Sì, l'ho ascoltato ma non nelle condizioni giuste (in pratica sempre mentre stavo facendo altro). A me sembra molto bello. Non è rock, segue le ultime strade battute in precedenza.
Devo dire che io la preferisco nelle cose più "incazzate", specialmente dal vivo è una bomba. Vado a sentirla sabato, farà sicuramente le canzoni del nuovo disco dal vivo; ti dirò poi com'è andata.
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Se vuoi un assaggio dell'ultimo disco dal vivo, ecco uno splendido video da Arte:
http://liveweb.arte.tv/fr/video/PJ_Harvey_a_la_Maroquinerie/
in effetti è un pò frustrante quando fanno così (concerto con esecuzione totale del cd nuovo)
Grazie per il link, lo guardo volentierima tu sei visibile tra il pubblico?
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Il concerto di Arte dovrebbe essere l'inaugurazione del tour a Parigi; io l'ho vista ieri a Bxl (il secondo di due concerti), in un Cirque Royale strapieno.
Un video del finale di ieri (purtroppo tagliato perché all'anonimo regista è finita la scheda):
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Ultime Uscite Discografiche

MASSIVE ATTACK
Heligoland
(Virgin) 2010
di Alberto Asquini
Sette anni. Tanto ci è voluto allo storico ex-trio di Bristol per plasmare "Heligoland". Nel mezzo? Natalità, incomprensioni, progetti paralleli più o meno riusciti, Dj Kicks, colonne sonore e chi più ne ha più ne metta. La dimensione di "100th Window", ad oggi probabilmente sottovalutata, lanciava ombre sinistre sul futuro. E il sole, dopo una lunghissima attesa, ha rifatto capolino nello scorso ottobre, periodo coinciso con la pubblicazione di "Splitting The Atom", Ep che anticipava il nuovo lavoro sulla lunga distanza.
Diciamolo subito: il rischio era quello della montagna che partorisce il topolino. Ma così non è. Per la prima volta un disco dei Massive Attack suona disomogeneo, spiazzante. L'iniziale mantra "Pray For Rain" (si segnala alla voce Tunde Adebimpe, primo tra i tanti guest che arricchiranno il disco), parte compassata per schiudersi progressivamente a un synth sotterraneo. In "Babel", le chitarre imbrigliate nella viscosità del sintetizzatore non fanno spiccare il volo alla calda voce di Martina Topley-Bird, la cui splendida ugola rimane ancorata al suolo.
Il primo gioiello lo troviamo in corrispondenza della terza traccia: la liturgia sinistra di "Splitting The Atom", tra organo e sezione ritmica da battimani, si scioglie nei luccicanti rivoli spettrali della coda finale, tra sintetizzatori e cori attutiti. Gemma di ipnotismo per lisergici viaggi, il trip di "Girl I Love You" si apre a visioni mediorientali, spalancando la strada verso Marrakesh, tra tensione rock e profumi di spezie. Ogni traccia è diversa dall'altra, non c'è trait d'union ben definito e miss Topley-Bird ce lo ribadisce con fermezza: "Psyche" brilla di luce propria, la sezione ritmica rimbalza senza soluzione di continuità, mentre la sua voce plana sulla melodia.
E se "Rush Minute", nel suo classico incedere trip-hop, e "Flat Of The Blade", che ricorda i Radiohead di "Kid A", non brillano certo per originalità, risultando fiacche nel loro incedere, ci pensa Hope Sandoval a lustrare "Paradise Circus", perfettamente oliata nel suo crescere melodrammatico a tinte romantiche.
Sorvolando sulla non-brillantissima collaborazione con Damon Albarn (poca cosa "Saturday Come Slow"), Del Naja e Marshall estraggono dal cilindro l'ennesima melodia di razza: "Atlas Air" stende a tappeto la sua melodia giocata su un perfetto giro di organo, tra tepori sinistri, secco beat e tipico incedere bristoliano, avanzando e incrementando i giri del motore fino a sfociare in una coda trance che illumina la via verso le porte di Nuova Delhi, prima rallentando e poi ri-accelerando in maniera vigorosa.
I Massive Attack sono tornati, non hanno dato alle stampe né il capolavoro né il loro epitaffio. Forse qualche riempitivo di troppo, ma nel complesso "Heligoland" segnala i bristoliani come un gruppo tutt'altro che morto. E di questi tempi è già molto.
http://www.ondarock.it/recensioni/2010_massiveattack.htm
seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
seunanotte ha scritto:
MASSIVE ATTACK
Heligoland
(Virgin) 2010
di Alberto Asquini
Sette anni. Tanto ci è voluto allo storico ex-trio di Bristol per plasmare "Heligoland". Nel mezzo? Natalità, incomprensioni, progetti paralleli più o meno riusciti, Dj Kicks, colonne sonore e chi più ne ha più ne metta. La dimensione di "100th Window", ad oggi probabilmente sottovalutata, lanciava ombre sinistre sul futuro. E il sole, dopo una lunghissima attesa, ha rifatto capolino nello scorso ottobre, periodo coinciso con la pubblicazione di "Splitting The Atom", Ep che anticipava il nuovo lavoro sulla lunga distanza.
Diciamolo subito: il rischio era quello della montagna che partorisce il topolino. Ma così non è. Per la prima volta un disco dei Massive Attack suona disomogeneo, spiazzante. L'iniziale mantra "Pray For Rain" (si segnala alla voce Tunde Adebimpe, primo tra i tanti guest che arricchiranno il disco), parte compassata per schiudersi progressivamente a un synth sotterraneo. In "Babel", le chitarre imbrigliate nella viscosità del sintetizzatore non fanno spiccare il volo alla calda voce di Martina Topley-Bird, la cui splendida ugola rimane ancorata al suolo.
Il primo gioiello lo troviamo in corrispondenza della terza traccia: la liturgia sinistra di "Splitting The Atom", tra organo e sezione ritmica da battimani, si scioglie nei luccicanti rivoli spettrali della coda finale, tra sintetizzatori e cori attutiti. Gemma di ipnotismo per lisergici viaggi, il trip di "Girl I Love You" si apre a visioni mediorientali, spalancando la strada verso Marrakesh, tra tensione rock e profumi di spezie. Ogni traccia è diversa dall'altra, non c'è trait d'union ben definito e miss Topley-Bird ce lo ribadisce con fermezza: "Psyche" brilla di luce propria, la sezione ritmica rimbalza senza soluzione di continuità, mentre la sua voce plana sulla melodia.
E se "Rush Minute", nel suo classico incedere trip-hop, e "Flat Of The Blade", che ricorda i Radiohead di "Kid A", non brillano certo per originalità, risultando fiacche nel loro incedere, ci pensa Hope Sandoval a lustrare "Paradise Circus", perfettamente oliata nel suo crescere melodrammatico a tinte romantiche.
Sorvolando sulla non-brillantissima collaborazione con Damon Albarn (poca cosa "Saturday Come Slow"), Del Naja e Marshall estraggono dal cilindro l'ennesima melodia di razza: "Atlas Air" stende a tappeto la sua melodia giocata su un perfetto giro di organo, tra tepori sinistri, secco beat e tipico incedere bristoliano, avanzando e incrementando i giri del motore fino a sfociare in una coda trance che illumina la via verso le porte di Nuova Delhi, prima rallentando e poi ri-accelerando in maniera vigorosa.
I Massive Attack sono tornati, non hanno dato alle stampe né il capolavoro né il loro epitaffio. Forse qualche riempitivo di troppo, ma nel complesso "Heligoland" segnala i bristoliani come un gruppo tutt'altro che morto. E di questi tempi è già molto.
http://www.ondarock.it/recensioni/2010_massiveattack.htm


sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche

è la terza volta che modifico

seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
seunanotte ha scritto:e mi pareva strano
![]()
![]()
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...allora stai sfottendo sul serio...



:urlooo: :urlooo: :urlooo:
- Spoiler:
sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
....che stai combinando?

sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche



ANNA CALVI
Anna Calvi
(Domino) 2011
di Francesco Giordani
Non è mica detto che l'entusiasmo sia mal riposto a prescindere. Né, del resto, un plauso generale e subitaneo è sistematicamente nemico del vero talento. Qualcuno cattura l’attenzione anche, se non soprattutto, perché se lo merita davvero. Accade spesso (troppo spesso? Dipende dai punti di vista) nel mondo della musica pop ed è accaduto anche stavolta, puntualmente, con Anna Calvi, giovane cantautrice britannica di evidenti origini italiane.
Figlia di due terapisti specializzati in ipnosi curativa, la ragazza inizia giovanissima a strimpellare la chitarra (che sostiene di suonare come un pianoforte) con qualche amico nel 2006, fulminata sul sentiero di Django Reinhardt e dei padri rurali della chiesa blues. Viene notata per caso a Manchester (di spalla a Johnny Flynn) dal chitarrista occhiolungo dei Coral Bill Rider-Jones, che mette subito in preallarme le vedette sempre all'erta della Domino e il gioco è praticamente fatto. Si vola in Francia, nei Black Box Studio, dove la ragazza può finalmente divertirsi a scalpellare il suo suono sfruttando attrezzature analogiche ancora pregne di pulviscoli anni Sessanta. Brian Eno non resiste e la invita a pranzo per cercare di spiegarle questo invisibile filamento di emozioni purissime che la lega in maniera pressoché indissolubile alla prima Patti Smith. Infine, come chiudendo l'ultimo cerchio simbolico, arriva a coprodurre un pigmalione come Rob Ellis (da qui, forse, l'ossessionante similitudine con PJ Harvey che tutti non dimenticano mai di mettere bene in evidenza, trascurando il fatto che il nostro ha collaborato anche con Scott Walker e Marianne Faithfull, fra gli altri, e non certo per caso).
"Anna Calvi" è un disco che si fatica a non considerare perfetto. All'interno delle sue dieci canzoni, la musicista è riuscita a travasare il disordine virtuoso delle sue idiosincratiche predilezioni, senza mai perderne il controllo. Con una voce turgida come una lastra di ghiaccio stretta attorno a un grumo di sangue bollente, Anna Calvi estrae e volteggia la spada romantica di un flamenco senza fine, marcando il terreno di un duello erotico che non ammette esclusione di colpi. Questa spadaccina e odalisca può sfidare anche il diavolo, più volte invocato, come accade in "The Devil", sorta di scat tumultuoso o rosario intonato a occhi chiusi sopra le fiamme pungenti di una chitarra che barbaglia e si contorce nella danza espiatoria del peccato.
Lo stesso accade in "Morning Light", nella quale a schiudersi è la rosa canina di un canto operistico che si tende tra la Callas ed Edith Piaf (recuperate la sua versione di "Jezebel"), sospeso sull'abisso della tentazione e già sfiorato dalla luce limpida del sublime. E se l'iniziale "Rider To The Sea" lucida il velluto blu e i damascati metafisici di certe desolazioni lynchiane, in canzoni di fattura pregevolissima come "Blackout", "I'll Be Your Man", "Desire" e "Suzanne And I" (da brividi), la nostra, schioccando la frusta di quel demone amoroso che Lorca chiamava duende (parlando soprattutto di corride e di poesia, o della poesia delle corride), annoda l'estro modernista di compositori amati e studiati con passione sincera come Debussy, Ravel e Messiaen alle forme sfuggenti di un blues-rock solenne e liturgico, in odore di Nick Cave (il quale, non per niente, ha subito adottato la fanciulla sotto l'ala protettiva dei Grinderman), così come di certi canti di sirene trascritti con inchiostro di stelle dall'ulisside Tim Buckley. Fino al congedo di "Love Won't Be Leaving", che dal capriccio di un burlesque demoniaco si spalanca poi al canto di ventura di un cavaliere già scivolato verso il richiamo di nuove guerre e nuovi amori.
Sulla scia di un filone noir che, in forme diverse, sta caratterizzando le migliori espressioni al femminile di certo pop obliquo (Zola Jesus, Soap&Skin, a tratti anche Florence + The Machine), anche il debutto di Anna Calvi si segnala come uno degli astri più fulgidi di un nuovo firmamento sonoro in espansione. Forse non durerà. Forse leggiamo troppe riviste (sbagliate). Ma, come dicono i proverbi, chi ama Dio non è contento e chi ama il diavolo è disperato. E, ascoltando le canzoni di Anna Calvi, il diavolo e la sua disperazione non sono mai stati così seducenti.
http://www.ondarock.it/recensioni/2011_annacalvi.htm
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Re: Ultime Uscite Discografiche
...cioè hai messo i massive attack per sbaglio invece di mettere anna calvi?


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Re: Ultime Uscite Discografiche

Questa la tracklist della raccolta Tutto La Crus che
(DA “LA CRUS” – 1995):Nera signora; Natura morta; Il vino; La giostra; Ricomincio da qui;
(DA “DENTRO ME” – 1997) Qui vicino a te; Come ogni volta; Dentro me; Inventario; La luce al neon dei baracchini; 34 anni;
(DA “DIETRO LA CURVA DEL CUORE” – 1999) E’ andata via l’estate; L’uomo che non hai; Diritto a te; Un giorno in più (insieme a te);
(DA “CROCEVIA” 2001) Estate;Tutto fa un po’ male; Via con me; E penso a te; L’illogica allegria con Samuele Bersani; Un giorno dopo l’altro;
(DA “OGNI COSA CHE VEDO” 2003) Voglio avere di più; Come una nube; Milano, estate 2002; L’urlo;
(DA “INFINITE POSSIBILITA’ – 2005) Infinite possibilità; Mondo sii buono; La strada; Buongiorno tristezza; Libera la mente;
(DA “IO NON CREDEVO CHE QUESTA SERA” – 2008)Mentimi; Stringimi ancora; Ricordare; L’autobiografia di uno spettatore.
http://www.musicroom.it/articolo/la-crus-e...successi/23433/
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Re: Ultime Uscite Discografiche

Daniele Silvestri
S.C.O.T.C.H.
Epic (CD)
Ci è mancato, Daniele-Silvestri. "S.C.O.T.C.H." è il primo disco di inediti del cantautore romano da "Il latitante" del 2007 (quello de "La paranza", per intenderci), che a sua volta arrivava a 5 anni dal precedente. In mezzo, solo una raccolta con inediti, "Monetine", nel 2008.
Insomma, Daniele non è stato prolifico e magari ci siamo distratti un po', nel frattempo. Ma sentendo questo disco davvero ci si rende conto quanto è mancata la sua voce, la sua ironia, la sua capacità di mettere assieme cose diverse con naturalezza, dal punto di vista sonoro e tematico.
Partiamo dai fatti: "S.C.O.T.C.H." è un stato inciso praticamente live, con i collaboratori storici di Daniele e presenta una lunga lista di ospiti, dall'amico storico Niccolò Fabi (seconda voce in "Sornione") a Stefano Bollani, ad Andrea Camilleri a chi più ne ha più ne metta (Bunna, Gino Paoli, Raiz...). Ma è soprattutto il primo punto ad essere importante: "S.C.O.T.C.H." è un disco che suona diretto, immediato - sicuramente beneficia di un processo di lavorazione meno faticoso di quello che a lungo rimandò "Il latitante". Perché pur passando da un genere all'altro, il disco suona omogeneo, sia che Daniele si cimenti in una ballata malinconica da tipica scuola romana ("Sornione", appunto), sia che giochi con suoni retrò, come nella bella e azzeccata rilettura di "Io non mi sento italiano" di Giorgio Gaber, pezzo più che mai attuale. E poi ci sono i testi: anche qua Daniele è capace - come pochi altri - di passare da toni intimisti e personali, a pezzi dichiaratemente sociali ("Precario è il mondo", con Raiz, sul mondo del lavoro )e politici ("Monito(r)", che si immagina il dilemma del Presidente italiano, prima di firmare la legge sul legittimo impedimento).
E poi c'è l'ironia e l'autoironia, di cui è simbolo "La chatta", rilettura de "La gatta" di e con la presenza di Gino Paoli, che diventa la storia di una chat abbandonata sul sito di Macchianera, ormai invecchiata e superata da Facebook.
Insomma, un altro piccolo gioiello. Un disco che volutamente evita quel modello-tormentone - come "La paranza" o "Salirò", per intenderci - che a Daniele riesce benissimo. Un disco che per i suoni e l'atteggiamento ricorda i lavori migliori di Daniele, quelli della seconda metà degli anni '90 ("Il dado" e "Il Sig. Dapatas"). Ora rimane solo da sperare che per il prossimo disco non si debbano aspettare altri 4-5 anni...
http://www.rockol.it/recensione-4571/Daniele-Silvestri-S.C.O.T.C.H.
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seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
http://www.rockol.it/news-233694/Vinicio-Capossela-e-il-nuovo-album--Ispirato-dal-mare-e-dallimmaginazione
Vinicio Capossela e il nuovo album: 'Ispirato dal mare e dall'immaginazione'
"Nessuna grande opera è mai stata scritta sulle pulci", diceva Herman Melville a proposito delle balene. Anche Vinicio Capossela deve averlo pensato, mentre scriveva e registrava il suo nuovo album "Marinai, profeti e balene", in uscita il 26 aprile. Un disco dedicato al mito del Mare, epico nei testi e negli arrangiamenti, grande e ricco come le storie marinaresche che racconta. Un disco doppio, che raccoglie 19 nuove canzoni ed è costruito su un'architettura musicale complessa, tra strumenti musicali insoliti (onde Martenot, theremin, ondioline) e una grande varietà di cori, come quello dei Drunk Sailors, Il Coro degli Apocrifi o quello delle donne sarde Actores Alidos.
Rockol ha incontrato Vinicio nel suo nuovo quartier generale milanese per farsi raccontare come sono nate le nuove composizioni. Vinicio ci ha accolto in mezzo a chitarre, pianoforte tastiere e strumenti vari sparsi in giro per una stanza completata da sedie imbottite stile America anni '50, perfette per sedersi ad ascoltare musica. Ci ha raccontato il disco inframezzando la chiacchierata con ascolti guidati delle canzoni: anche lui sembrava rapito dai suoi stessi brani, i cui dettagli sonori splendevano nelle casse dello stereo. "Ultimamente non riesco a scrivere una canzone sola, ne compongo quindici alla volta. Fare un disco per me è come dipingere un affresco", ci ha raccontato l'artista, in giacca scura e cappello bianco da marinaio. "E quando fai un affresco a quel punto devi sporcarti, passare tanto tempo con le tue canzoni. Come quando una volta si firmava in Marina: bisognava starci almeno due anni".
"Marinai, profeti e balene" è un album ispirato alla letteratura di mare di autori come Melville, Coleridge e i classici della Grecia antica. Per questo Capossela lo ha diviso in due parti: la prima oceanica e l'altra omerica. Lungo il viaggio negli abissi costruito dal cantautore si incontrano canzoni diverse, alcune mistiche come l'iniziale "Il grande Leviatano" o altre più ironiche come "L'oceano Oilalà" ("il mio omaggio ai Pogues", scherza Vinicio). Non mancano vere e propri canti da ciurma come "Billy Budd", nel quale ricompare il "solito" Marc Ribot, ma perfino episodi rebetici come la delicata "Aedo". Tra l'altro il disco è stato registrato in viaggio tra Milano e i porti di Ischia e Creta, issando un pianoforte a 80 metri di altezza a picco sul mare, come ci ha raccontato l'artista durante la nostra videointervista.
Insomma, la mole di musica proposta è davvero corposa. "A volte ci sono delle opere che si impongono al suo autore. In realtà iniziando questo disco non intendevo imbarcarmi in un album doppio, ma quando si va a caccia di balene è inevitabile", ci ha spiegato Vinicio accarezzandosi la barba scura, "Ho sempre avuto la passione per gli esseri fuori misura: Moby Dick, il Ciclope o Dio stesso. E quindi raccontando un viaggio tra esseri giganteschi il disco ha finito per essere fuori misura: volevo creare una colonna sonora dell'immaginazione. Ero abituato a pensare i pezzi piano e voce ma mi sono accorto che aggiungere maestosità, ad esempio con un coro di 16 elementi, ha reso queste canzoni più affascinanti. Sono epiche, mi restituiscono il desiderio di recuperare qualcosa di grande. Un po' come quando sei con l'acqua alla gola e decidi di salvare alcune cose, ma solo le poche che forse ti sopravviveranno".
Ma dov'è nata questa fascinazione così forte per il mito del Mare? "Nell'estate del 2008 ho fatto una serie di spettacoli in Liguria, a Sestri Levante e all'Isola Palmaria vicino a La Spezia, ispirati alla letteratura ambientata sulle navi: da lì ho cominciato a scrivere questi pezzi e a pensare al progetto del disco. Il mare che più mi affascina in realtà non è quello reale, ma quello fantastico che trovi nei libri. `Pryntyl´, la canzone che ho scritto ispirandomi a `Scandalo negli abissi´ di Céline, ne è un esempio: parla di una sirena atipica, che a differenza di quella di Andersen le gambe le accetta e le usa subito senza problemi", risponde sorridendo il cantautore nato ad Hannover. Tra le canzoni c'è anche "Polpo d'amor", già registrata insieme ai Calexico e qui riproposta in una versione "abissale".
Un album così complesso potrebbe rivelarsi complicato da portare dal vivo, ma Capossela sembra più che altro affascinato dalla sfida, che comincerà il giorno dopo l'uscita del disco, con la prima tappa del tour il 27 aprile al Teatro Carlo Felice di Genova, per poi proseguire per un mese nei principali teatri d'Italia. "Suonarlo sul palco sarà più semplice di quello che sembra, un po' della mia band è come una ciurma e poi abbiamo preso un coro di tre donne che saranno come delle apparizioni che si uniranno a noi. E dal vivo poi c'è la materia viva, c'è l'energia del pubblico. In studio ho registrato i pezzi a strati, prima con il piano e poi aggiungendo piano piano tanti strumenti, come se stessero arrivando dei messaggi in bottiglia. Ma anche ora che le ho prese in mano con la band stanno venendo alla grande. Queste canzoni mi hanno colpito: hanno qualcosa di unico, di davvero diverso rispetto al passato", conclude Vinicio Capossela. Da vero signore, ci congeda ringraziandoci: "Grazie per avermi permesso di riascoltare le mie canzoni con voi".
Vinicio Capossela e il nuovo album: 'Ispirato dal mare e dall'immaginazione'
"Nessuna grande opera è mai stata scritta sulle pulci", diceva Herman Melville a proposito delle balene. Anche Vinicio Capossela deve averlo pensato, mentre scriveva e registrava il suo nuovo album "Marinai, profeti e balene", in uscita il 26 aprile. Un disco dedicato al mito del Mare, epico nei testi e negli arrangiamenti, grande e ricco come le storie marinaresche che racconta. Un disco doppio, che raccoglie 19 nuove canzoni ed è costruito su un'architettura musicale complessa, tra strumenti musicali insoliti (onde Martenot, theremin, ondioline) e una grande varietà di cori, come quello dei Drunk Sailors, Il Coro degli Apocrifi o quello delle donne sarde Actores Alidos.
Rockol ha incontrato Vinicio nel suo nuovo quartier generale milanese per farsi raccontare come sono nate le nuove composizioni. Vinicio ci ha accolto in mezzo a chitarre, pianoforte tastiere e strumenti vari sparsi in giro per una stanza completata da sedie imbottite stile America anni '50, perfette per sedersi ad ascoltare musica. Ci ha raccontato il disco inframezzando la chiacchierata con ascolti guidati delle canzoni: anche lui sembrava rapito dai suoi stessi brani, i cui dettagli sonori splendevano nelle casse dello stereo. "Ultimamente non riesco a scrivere una canzone sola, ne compongo quindici alla volta. Fare un disco per me è come dipingere un affresco", ci ha raccontato l'artista, in giacca scura e cappello bianco da marinaio. "E quando fai un affresco a quel punto devi sporcarti, passare tanto tempo con le tue canzoni. Come quando una volta si firmava in Marina: bisognava starci almeno due anni".
"Marinai, profeti e balene" è un album ispirato alla letteratura di mare di autori come Melville, Coleridge e i classici della Grecia antica. Per questo Capossela lo ha diviso in due parti: la prima oceanica e l'altra omerica. Lungo il viaggio negli abissi costruito dal cantautore si incontrano canzoni diverse, alcune mistiche come l'iniziale "Il grande Leviatano" o altre più ironiche come "L'oceano Oilalà" ("il mio omaggio ai Pogues", scherza Vinicio). Non mancano vere e propri canti da ciurma come "Billy Budd", nel quale ricompare il "solito" Marc Ribot, ma perfino episodi rebetici come la delicata "Aedo". Tra l'altro il disco è stato registrato in viaggio tra Milano e i porti di Ischia e Creta, issando un pianoforte a 80 metri di altezza a picco sul mare, come ci ha raccontato l'artista durante la nostra videointervista.
Insomma, la mole di musica proposta è davvero corposa. "A volte ci sono delle opere che si impongono al suo autore. In realtà iniziando questo disco non intendevo imbarcarmi in un album doppio, ma quando si va a caccia di balene è inevitabile", ci ha spiegato Vinicio accarezzandosi la barba scura, "Ho sempre avuto la passione per gli esseri fuori misura: Moby Dick, il Ciclope o Dio stesso. E quindi raccontando un viaggio tra esseri giganteschi il disco ha finito per essere fuori misura: volevo creare una colonna sonora dell'immaginazione. Ero abituato a pensare i pezzi piano e voce ma mi sono accorto che aggiungere maestosità, ad esempio con un coro di 16 elementi, ha reso queste canzoni più affascinanti. Sono epiche, mi restituiscono il desiderio di recuperare qualcosa di grande. Un po' come quando sei con l'acqua alla gola e decidi di salvare alcune cose, ma solo le poche che forse ti sopravviveranno".
Ma dov'è nata questa fascinazione così forte per il mito del Mare? "Nell'estate del 2008 ho fatto una serie di spettacoli in Liguria, a Sestri Levante e all'Isola Palmaria vicino a La Spezia, ispirati alla letteratura ambientata sulle navi: da lì ho cominciato a scrivere questi pezzi e a pensare al progetto del disco. Il mare che più mi affascina in realtà non è quello reale, ma quello fantastico che trovi nei libri. `Pryntyl´, la canzone che ho scritto ispirandomi a `Scandalo negli abissi´ di Céline, ne è un esempio: parla di una sirena atipica, che a differenza di quella di Andersen le gambe le accetta e le usa subito senza problemi", risponde sorridendo il cantautore nato ad Hannover. Tra le canzoni c'è anche "Polpo d'amor", già registrata insieme ai Calexico e qui riproposta in una versione "abissale".
Un album così complesso potrebbe rivelarsi complicato da portare dal vivo, ma Capossela sembra più che altro affascinato dalla sfida, che comincerà il giorno dopo l'uscita del disco, con la prima tappa del tour il 27 aprile al Teatro Carlo Felice di Genova, per poi proseguire per un mese nei principali teatri d'Italia. "Suonarlo sul palco sarà più semplice di quello che sembra, un po' della mia band è come una ciurma e poi abbiamo preso un coro di tre donne che saranno come delle apparizioni che si uniranno a noi. E dal vivo poi c'è la materia viva, c'è l'energia del pubblico. In studio ho registrato i pezzi a strati, prima con il piano e poi aggiungendo piano piano tanti strumenti, come se stessero arrivando dei messaggi in bottiglia. Ma anche ora che le ho prese in mano con la band stanno venendo alla grande. Queste canzoni mi hanno colpito: hanno qualcosa di unico, di davvero diverso rispetto al passato", conclude Vinicio Capossela. Da vero signore, ci congeda ringraziandoci: "Grazie per avermi permesso di riascoltare le mie canzoni con voi".
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Re: Ultime Uscite Discografiche
Ella, Molly e le altre è "Woman's land" il nuovo jazz firmato Di Battista

segnalo un concept album del buon Stefano di Battista.
Attendo recensioni di luca, cuore e mambu...
Woman's land (Alice Records) è il tentativo di Stefano Di Battista di raccontare, sassofono in mano, il mondo delle donne e i suoi miti. Nato in collaborazione con il giornalista musicale Gino Castaldo, il nuovo album del jazzista romano descrive in musica dodici figure femminili celebri
Ogni donna ha una sua musica, un suo linguaggio, qualcosa che la rappresenta o che può essere una fonte di ispirazione. Stefano di Battista questo lo ha compreso perfettamente e per questo ha dato vita ad un progetto del tutto originale, capace di spaziare tra musica e lettura
Ogni brano proposto dal quintetto nei concerti è introdotto da una breve lettura di Gino Castaldo: sono le donne del passato, quelle che hanno lasciato il segno nella storia, le protagoniste delle composizioni, ognuna legata al suo tempo, alle sue tradizioni, alla sua natura e anche alla musica del periodo in cui è vissuta. Dietro alle musiche di Stefano di Battista c’è un pensiero ben strutturato, perché queste donne, che siano Anna Magnani, Rita Levi Montalcini,madame Devalier, Maria Lani o Lara Croft, hanno preso vita proprio grazie all’ispirazione di un gruppo di musicisti che si sono calati, momento per momento, in epoche, mondi e culture diverse.C'è un brano dedicato alla sarta divenuta cosmonauta, Valentina Tereskova), passando per il cinema e la poesia (in una canzone l'omaggio ad Alda Merini).E’ un disco semplice a livello compositivo, sono tutte melodie cantabili.Un viaggio fatto di musica e parole, per rappresentare il nostro millennio attraverso le sue protagoniste femminili, vere e immaginarie.
Ho assistito al concerto di presentazione dell'album e a parte lo spiegone di Castaldo spesso ridondante,adesso sto consumando il CD!
track list
01. Molly Bloom - 02. Valentina Tereskova - 03. Rita Levi - 04. Coco Chanel - 05. Ella - 06. Madame Lily Devalier - 07. Josephine Baker - 08. Maria Lani - 09. Anna Magnani - 10. Lucy - 11. Lara Croft - 12. Woman's Land
Jonathan Kreisberg chitarra
Jeff Ballard batteria
Stefano di Battista sax
Julian Oliver Mazzariello piano
Francesco Pugliesi contrabbasso
guest Fabrizio Bosso.
eccolvi l'album in pillole versione live in francia.

segnalo un concept album del buon Stefano di Battista.
Attendo recensioni di luca, cuore e mambu...
Woman's land (Alice Records) è il tentativo di Stefano Di Battista di raccontare, sassofono in mano, il mondo delle donne e i suoi miti. Nato in collaborazione con il giornalista musicale Gino Castaldo, il nuovo album del jazzista romano descrive in musica dodici figure femminili celebri
Ogni donna ha una sua musica, un suo linguaggio, qualcosa che la rappresenta o che può essere una fonte di ispirazione. Stefano di Battista questo lo ha compreso perfettamente e per questo ha dato vita ad un progetto del tutto originale, capace di spaziare tra musica e lettura
Ogni brano proposto dal quintetto nei concerti è introdotto da una breve lettura di Gino Castaldo: sono le donne del passato, quelle che hanno lasciato il segno nella storia, le protagoniste delle composizioni, ognuna legata al suo tempo, alle sue tradizioni, alla sua natura e anche alla musica del periodo in cui è vissuta. Dietro alle musiche di Stefano di Battista c’è un pensiero ben strutturato, perché queste donne, che siano Anna Magnani, Rita Levi Montalcini,madame Devalier, Maria Lani o Lara Croft, hanno preso vita proprio grazie all’ispirazione di un gruppo di musicisti che si sono calati, momento per momento, in epoche, mondi e culture diverse.C'è un brano dedicato alla sarta divenuta cosmonauta, Valentina Tereskova), passando per il cinema e la poesia (in una canzone l'omaggio ad Alda Merini).E’ un disco semplice a livello compositivo, sono tutte melodie cantabili.Un viaggio fatto di musica e parole, per rappresentare il nostro millennio attraverso le sue protagoniste femminili, vere e immaginarie.
Ho assistito al concerto di presentazione dell'album e a parte lo spiegone di Castaldo spesso ridondante,adesso sto consumando il CD!
track list
01. Molly Bloom - 02. Valentina Tereskova - 03. Rita Levi - 04. Coco Chanel - 05. Ella - 06. Madame Lily Devalier - 07. Josephine Baker - 08. Maria Lani - 09. Anna Magnani - 10. Lucy - 11. Lara Croft - 12. Woman's Land
Jonathan Kreisberg chitarra
Jeff Ballard batteria
Stefano di Battista sax
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lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
ultimo mese tra capossela e di battista.
tra i miei brani preferiti c'è quello ispirato a Maria Lani.
tra i miei brani preferiti c'è quello ispirato a Maria Lani.
- Spoiler:
- Verso la fine degli anni 20 una giovane attrice polacca di nome Maria Lani arrivò a Parigi e iniziò a frequentare la scena artistica della città. In due anni riuscì a convincere oltre 50 artisti a farle dei ritratti, raccontando in giro che questi ritratti servivano a un film dell'orrore che avrebbe dovuto girare, nel quale un dipinto prendeva vita. Queste opere d'arte vennero esposte nel 1930 e Jean Cocteau, nell'introduzione al catalogo della mostra, disse che la forza ipnotica di questa donna non aveva pari.
Artisti come Matisse, Cocteau, Chagall, De Chirico e Braque ritrassero la donna. Unico problema? Maria non era un'attrice, bensì una furba stenografa dell'Europa dell'est. A un certo punto prese i quadri che non erano ancora stati venduti e scappò in America, dove vendette tutti quelli rimasti.Regalando al mondo però una collezione di opere d'arte.

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Ultime Uscite Discografiche
20 anni fa usciva l'album rock più bello della storia.
Provate a dire di no!!!???
In quel di Berlino 4 irlandesi ubriaconi, è un genio di nome Brian Eno, dettero vita a 12 brani che cambiarono la musica in maniera definitiva. Dopo un capolavoro come "The Joshua Tree" i nostri 4 baldi giovini si trovarono in crisi creativa, fra liti, scazzotatte (vere) e proclami di sciogliemento tirano fuori dalla rabbia e disperazione .....................
Loro ovviamante sono gli U2
.................quando ancora erano gli U2
su ITunes è in vendita :

I brani dell'album interpretati da:
Patty Smith Garbage Depeche Mode Snow Patrol The Killers Jack White Nine Hich Nails ..etc etc
Tutto per beneficienza. :occhi:....................spilorci tirate fuori la pecunia, prima che Monti ve la faccia sparire
Provate a dire di no!!!???

In quel di Berlino 4 irlandesi ubriaconi, è un genio di nome Brian Eno, dettero vita a 12 brani che cambiarono la musica in maniera definitiva. Dopo un capolavoro come "The Joshua Tree" i nostri 4 baldi giovini si trovarono in crisi creativa, fra liti, scazzotatte (vere) e proclami di sciogliemento tirano fuori dalla rabbia e disperazione .....................
...............................ACHTUNG BABY..............................
Loro ovviamante sono gli U2
.................quando ancora erano gli U2

su ITunes è in vendita :

I brani dell'album interpretati da:
Patty Smith Garbage Depeche Mode Snow Patrol The Killers Jack White Nine Hich Nails ..etc etc
Tutto per beneficienza. :occhi:....................spilorci tirate fuori la pecunia, prima che Monti ve la faccia sparire

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Re: Ultime Uscite Discografiche
Bella questa idea dell'album di beneficenza! E grandi artisti!
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echo- Admin Echo86
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Re: Ultime Uscite Discografiche
Allura.....leggete bene, perchè ......è nata una stella
Pesco un pò da wiki:
el giugno del 2011 Lana Del Rey firmò un contratto con la Stranger Records, per rilasciare il suo singolo di debutto: Video Games. Ad ottobre ha firmato per la Interscope Records. La sua canzone Video Games, è stata nominata "Nuova miglior canzone" dalla rivista Pitchfork e può essere ascoltato in un episodio di Ringer ed in uno di Gossip Girl.
Ieri è uscito in tutto il mondo il suo vero e proprio primo disco: Born to Die
E' diventato il caso di questo primo scorcio 2012. E' primo in classifica in tutto il mondo. Compresa l'Italia, in appena 48 ore.
Roba grossa e per palati fini gente.


Pesco un pò da wiki:
Elizabeth Grant
(New York, 21 luglio 1986) è una cantante statunitense, conosciuta come Lana Del Rey.Nel 2009 ha registrato un EP chiamato Kill Kill, sotto lo pseudonimo di Lizzy Grant.La cantante successivamente ha inciso un album chiamato Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant. E' stato primo album prodotto da professionisti per la cantante, rilasciato sotto lo pseudonimo di Lizzy Grant per un'etichetta indipendente con il produttore David Kahne. Del Rey ha affermato che "David ha chiesto di lavorare con me solo un giorno dopo aver avuto il mio demo". Il padre della cantante, Robert Grant, ha dato una mano per la commercializzazione dell'album, il quale fu disponibile per l'acquisto su iTunes per un breve periodo, prima di essere ritirato per ragioni sconosciute. el giugno del 2011 Lana Del Rey firmò un contratto con la Stranger Records, per rilasciare il suo singolo di debutto: Video Games. Ad ottobre ha firmato per la Interscope Records. La sua canzone Video Games, è stata nominata "Nuova miglior canzone" dalla rivista Pitchfork e può essere ascoltato in un episodio di Ringer ed in uno di Gossip Girl.
Ieri è uscito in tutto il mondo il suo vero e proprio primo disco: Born to Die
E' diventato il caso di questo primo scorcio 2012. E' primo in classifica in tutto il mondo. Compresa l'Italia, in appena 48 ore.

Roba grossa e per palati fini gente.


LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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