[BOWIE PROJECT] Macchine veloci, Berlino, Iggy Pop e China Girl

Mi è stato chiesto di aprire un thread su David Bowie.
Sarebbe davvero molto impegnativo e troppo "scolastico" partire dagli esordi e fare una sorta di enciclopedia, anche perché di biografie online ce ne sono a bizzeffe.
Così ho deciso di prendere dei brani da "Storytellers", mettere i video e la traduzione di quello che Bowie dice. Penso che le sue parole valgano 1000 analisi e ognuno ha la libertà di interpretarle.

A voi... la storia di China Girl.
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A volte mi accusano di avere ucciso gli anni '60. Non è vero. Penso che gli anni '60 fossero già morti... a malapena ho dato una mano a seppellire i cadaveri.

(..) Lasciamo perdere Steve Murray per un attimo ^[1]. Ci avvalevamo entrambi dei servigi dello stesso roadie, ai tempi (per salvare questo aneddoto lo chiameremo Doug Bennett... Doug Bennett è solo un nome, no?)
Doug Bennett era un tipo basso, tozzo, incazzoso e completamente analfabeta, ma lavorava bene per noi.
Un giorno misi le mani su una macchina americana: ero eccitato e sono saltato al posto di guida e ho messo Doug al posto del passeggero e ci siamo fiondati ad un concerto andando davvero veloci. Non c'è bisogno di dire che, con la mia solita fortuna, ci fermò la polizia e il poliziotto (inglese) si mise a girare attorno al finestrino del guidatore... cioè, quello che sarebbe stato il finestrino del guidatore su un'auto inglese. Ha bussato al finestrino, il finestrino si è abbassato e quello gli ha detto
"Lo sa a che velocità stava andando, signore?" [con forte accento britannico]
"Non solo Doug Bennet non sa leggere bene,"gli ha risposto, "ma Doug Bennet non stava nemmeno guidando, cazzo!"

Iggy Pop ed io eravamo una coppia di bambini veramente birichini. Andammo a Berlino per imparare a fare i bravi. "O stavo guardando il Travel Channel?" (fa così XX secolo quando quello spot viene trasmesso). ^[2]
Mi ricordo che una mattina, dopo una nottata in cui ne avevamo fatte di cotte e di crude, ci incontrammo al bar che eravamo soliti frequntare e cominciammo a discutere quello che avevamo fatto la notte prima.. e Iggy (o Jim^[3]) mi ha raccontato di un fatto eccezionale: era stato ad un punk-club... era l'anniversario della costruzione del Muro, bisogna ricordarselo, e lui andò a questo punk-club dove si teneva un party per l'anniversario e avevano costruito un'intera ed accurata riproduzione del Muro di Berlino e, non appena scoccò la mezzanotte, 50 punk selvaggi e fuori di senno si gettarono su questo muro e lo fecero a pezzi con le bocche, i denti, i pugni... lo distrussero... ma disse che fu quello che venne dopo ad essere più impressionante: dopo che lo ebbero demolito c'erano gruppi di loro sparpagliati negli angoli. Piangevano sommessamente e le lacrime scendevano dai loro occhi. Pensai che fosse una cosa incredibilmente commovente... la mia memoria di Berlino, della Berlino che conoscevo ai tempi, insomma.

Questa è una canzone che ho scritto con Jim più o meno in quei giorni e parla di invasione e sfruttamento e tutto quello che può essere sottratto.

NOTE:
[1]Steve Murray era membro di un gruppo New Wave importante ma che non ha mai raggiunto veramente il successo, The Fast Cars, di Manchester.
[2] Pubblicità della TV via satellite che ora si chiama "Discovery Travel".
[3] Il vero nome di Iggy Pop è James Newell Osterberg Jr... da qui Jim..

Mi piace immaginarli così
Bowie e Lennon si incontrarono per la prima volta in occasione della registrazione di Fame. Successivamente Bowie telefonò a Tony Visconti chiedendogli se voleva conoscere Lennon ed invitandolo. Secondo quanto riferito da Visconti, in quella occasione i due passarono la notte disegnando caricature l'uno dell'altro, divertendosi come due ragazzini

si teneva un party per l'anniversario e avevano costruito un'intera ed
accurata riproduzione del Muro di Berlino e, non appena scoccò la
mezzanotte, 50 punk selvaggi e fuori di senno si gettarono su questo
muro e lo fecero a pezzi con le bocche, i denti, i pugni... lo
distrussero... ma disse che fu quello che venne dopo ad essere più
impressionante: dopo che lo ebbero demolito c'erano gruppi di loro
sparpagliati negli angoli. Piangevano sommessamente e le lacrime
scendevano dai loro occhi. Pensai che fosse una cosa incredibilmente
commovente... la mia memoria di Berlino, della Berlino che conoscevo ai
tempi, insomma.

Questa è una canzone che ho scritto con Jim più o
meno in quei giorni e parla di invasione e sfruttamento
e tutto quello che può essere sottratto.

grazie BEA!
raccontare arte e artisti è complicato.
la scelta del pezzo e la sua storia possono davvero fare la differenza.

mooolto interessante! grazie bea!

grazie! Continua, pleeeease!