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Re: G.A.S.Fo.M.
Mede@ ha scritto:
scusate
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Re: G.A.S.Fo.M.
pisapia ha confermato vendola?
e che progetti ci sono per Milano?
e che progetti ci sono per Milano?
Ultima modifica di lepidezza il Dom 14 Nov 2010, 23:35 - modificato 1 volta.
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Re: G.A.S.Fo.M.
Medea ...non avevo capito ... vado a leggermi le news !!!
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
ma i 4 extracomunitari sulla gru da 15 giorni?
non si fa nulla contro la santoria truffa ai loro danni?
aspettano che ci scappi il morto?
non si fa nulla contro la santoria truffa ai loro danni?
aspettano che ci scappi il morto?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:ma i 4 extracomunitari sulla gru da 15 giorni?
non si fa nulla contro la santoria truffa ai loro danni?
aspettano che ci scappi il morto?
mi sembra tutto fermo, terribile ...
e pensare che la Bonino, in questa legge di stabilità, ha provato nuovamente ad inserire l'emendamento che era stato a suo tempo proposto nel 2009 ... venne cassato a quel tempo (un solo articolo con voto di fiducia, ricordate?) e anche ora ... :urlouomo:
E comunque, di questa attività parlamentare dell'opposizione devo dire che nessuno parla ...
- Spoiler:
Dopo l'articolo 18, aggiungere il seguente:
«Art. 18-bis.
(Dichiarazione di emersiane di lavoro irregolare e conseguente aumento del gettito fiscale)
1. Chiunque occupi alle proprie dipendenze cittadini stranieri privi di titolo di soggiorno che abbiano presentato le domande di nulla osta al lavoro valide ed ammissibili a norma del decreto del Presidente-del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007, risultate in esubero rispetto alla quota complessiva di ingressi autorizzata sulla base dell'articolo 1 dello stesso decreto, può denunciare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la sussistenza del rapporto di lavoro alla prefettura ufficio territoriale del governo competente, mediante presentazione di una dichiarazione di emersione nelle forme previste dal presente articolo. La dichiarazione di emersione è presentata dal richiedente, a proprie spese, agli uffici postali. Per quanto concerne la data, fa fede il timbro dell'ufficio postale accettante.
2. La dichiarazione deve contenere, a pena di inammissibilità:
a) le generalità del datore di lavoro;
b) una dichiarazione attestante la cittadinanza italiana o, comunque, la regolarità della sua presenza in Italia;
c) l'indicazione delle generalità e della nazionalità dei lavoratori occupati;
d) l'indicazione della categoria e qualifica degli stessi;
e) l'indicazione del tipo di rapporto di lavoro intercorrente con ciascuno di essi;
f) l'indicazione della retribuzione convenuta, in misura non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;
g) l'indicazione delle generalità del datore di lavoro presso il quale il lavoratore era alle dipendenze al momento della domanda di nulla osta, presentata ai sensi del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2007, nel caso in cui nel periodo di tempo intercorso fra la data della domanda di nulla osta e il momento della presentazione della dichiarazione di emersione il lavoratore non sia più alle dipendenze dello stesso datore di lavoro.
3. Ai fini della ricevibilità, alla dichiarazione di emersione sono allegati:
a) attestato di pagamento di un contributo forfetario a favore della prefettura ufficio territoriale del governo, di euro 100 come partecipazione alle spese di istruzione della pratica;
b) copia di impegno a stipulare con il prestatore d'opera, nei termini di cui al comma 4 del presente articolo, il contratto di soggiorno previsto dall'articolo 5-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
4. Nei sessanta giorni successivi alla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, la prefettura ufficio territoriale del governo competente verifica l'ammissibilità e la ricevibilità della dichiarazione stessa e la questura competente per territorio accerta se sussistono motivi ostativi all'eventuale rilascio del permesso di soggiorno della durata di un anno, dandone comunicazione alla prefettura - ufficio territoriale del Governo, che assicura la tenuta di un registro informatizzato di coloro che hanno presentato la dichiarazione di cui al comma 1 e dei lavoratori extracomunitari cui essa è riferita.
5. Nei trenta giorni successivi alla comunicazione della mancanza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno, di cui al comma 4, la prefettura ufficio territoriale del governo invita le parti a presentarsi per stipulare il contratto di soggiorno nelle forme previste dall'articolo 5-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e alle condizioni contenute nella dichiarazione di emersione e per il contestuale rilascio del permesso di soggiorno, permanendo le condizioni soggettive di cui al comma 4. Il permesso di soggiorno è rinnovabile previo accertamento da parte dell'organo competente della prova della continuazione del rapporto e della regolarità della posizione contributiva della manodopera occupata. La mancata presentazione delle parti comporta l'archiviazione del relativo procedimento.
6. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai rapporti di lavoro che occupino prestatori d'opera extracomunitari: a) nei confronti deiquali sia stato emesso un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno; b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore in Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato. Le disposizioni del presente articolo non costituiscono impedimento all'espulsione degli stranieri che risultino pericolosi per la sicurezza dello Stato.
7. Qualora, pur in assenza di motivi Dstativi al rilascio del permesso di soggiorno di cui al comma 4, non pervenga alle parti, nei termini previsti e comunque entro centoventi giorni dalla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, l'invito a presentarsi di cui al comma 5, il lavoratore può presentarsi presso la prefettura ufficio territoriale del governo, per chiedere il rilascio immediato del permesso di soggiorno.
8. I soggetti di cui al comma 1, che presentano la dichiòraiione di emersione del lavoro irregolare, e i lavoratori stranieri di cui al medesimo comma 1 non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro, di carattere finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale, nonché per gli altri reati e le violazioni amministrative comunque afferenti all'occupazione dei lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno indicati nella dichiarazione di emersione compiute antecedentemente alla data di entrata in vigore della presente legge e fino alla data di rilascio del permesso di soggiorno ovvero fino alla data della comunicazione della sussistenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno. Ai soggetti di cui al comma 1 non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 1, commi 14 e 16, della legge 15 luglio 2009, n. 94, fino alla data di rilascio del permesso di soggiorno ovvero fino alla data della comunicazione della sussistenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno.
9. Dall'applicazione della presente legge non devono derivare oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.
10. Il gettito derivante dal contributo di cui al comma 3, lettera a) del presente articolo, è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato allo stato di previsione del Ministero dell'interno che lo aestina interamente alla copertura degli oneri connessi alle attività istruttorie inerentlai procedimenti di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, compresi quelli relativi all'assunzione di personalecdestinato alle prefetture per i'espletamento delle attività previste dalla presente legge».
http://parlamento.openpolis.it/emendamento/138058
[spoiler]
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
a brescia anche..
dici bene Bess perchè non si citano questi tentativi?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Aggiungo, per completezza, che il tutto era nato come proposta di legge a firma Bonino, ma sottoscritta da una cinquantina (credo) di senatori di vari partiti, incluso pdl (area fli, mi sembra).
Ovviamente Lega assente ... poi hanno tirato fuori l'obrobrio della sanatoria solo per badanti e colf ...
Ovviamente Lega assente ... poi hanno tirato fuori l'obrobrio della sanatoria solo per badanti e colf ...
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
i soldi glieli hanno presi con i documenti e ora non ricevono indietro nè l'uno nè altro..
cosa accidenti dovrebbero fare?
cosa accidenti dovrebbero fare?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Sul perchè non si citano questi tentativi:
Guarda Lepi, non lo so ....
Il PD (mi riferisco a "lui" in particolare) fa una buona attività sia al senato che alla camera (consiglio di andare a visitare i siti, ci sono tutti gli emendamenti e le proposte di legge ... è molto semplice rendersi conto di ciò che viene fatto...)ma sono anni ormai che non riesce più a comunicare in modo efficace ...discorso lungo...
Poi ci sono anche i giornali ... ti pare che i giornalisti siano interessati a sapere cosa si fa davvero in parlamento? Chi propone cosa? Troppo noioso, non si vende ...
Io comunque farei una conferenza stampa al giorno, se fossi in Bersani o in chi per lui
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Re: G.A.S.Fo.M.
hai ragione Bess
i giornalisti.
devo andarci io direttamenter ovviamente.
poi c'è da dire che questi argomenti non servono alla causa. Sollevare un dibattito su queste questioni non è nell'agenda.
L'opinione pubblica la si fa riflettere sul risiko tra forse opposte.
come in un perenne derby.
io per esempio mi affido alla cronaca di chi dovrebbe farmi da tramite..consiglio di andare a visitare i siti, ci sono tutti gli emendamenti e le proposte di legge ... è molto semplice rendersi conto di ciò che viene fatto.
i giornalisti.
devo andarci io direttamenter ovviamente.
poi c'è da dire che questi argomenti non servono alla causa. Sollevare un dibattito su queste questioni non è nell'agenda.
L'opinione pubblica la si fa riflettere sul risiko tra forse opposte.
come in un perenne derby.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:i soldi glieli hanno presi con i documenti e ora non ricevono indietro nè l'uno nè altro..
cosa accidenti dovrebbero fare?
Infatti ...
Ho apprezzato molto l'intervento di Telese l'altra sera da Santoro... per non parlare di quello di quella signora immigrata. Sicuramente uno degli interventi più forti ed efficaci di questi ultimi mesi ...
Spero davvero si arrivi ad un punto d'incontro altrimenti finisce male e sarebbe peggio per tutti
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:hai ragione Bessio per esempio mi affido alla cronaca di chi dovrebbe farmi da tramite..consiglio di andare a visitare i siti, ci sono tutti gli emendamenti e le proposte di legge ... è molto semplice rendersi conto di ciò che viene fatto.
i giornalisti.
devo andarci io direttamenter ovviamente.
poi c'è da dire che questi argomenti non servono alla causa. Sollevare un dibattito su queste questioni non è nell'agenda.
L'opinione pubblica la si fa riflettere sul risiko tra forse opposte.
come in un perenne derby.
... io mi sono stufata di tutti i giornali ... il livello di superficialità, a volte di negligenza (soprattutto sulle questioni economiche) è alto, ma proprio alto ...
ora vado Lepi, domani è lunedì ...si ricomincia
Buonanotte
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Bess ha scritto:lepidezza ha scritto:i soldi glieli hanno presi con i documenti e ora non ricevono indietro nè l'uno nè altro..
cosa accidenti dovrebbero fare?
Infatti ...
Ho apprezzato molto l'intervento di Telese l'altra sera da Santoro... per non parlare di quello di quella signora immigrata. Sicuramente uno degli interventi più forti ed efficaci di questi ultimi mesi ...
Spero davvero si arrivi ad un punto d'incontro altrimenti finisce male e sarebbe peggio per tutti
si Bess.
l'ho trasritto giorni fa ma lo voglio riproporre.
l'intervento di questa badante, Edda Pando Peruviana, che ha dato un quadro esaustivo della protesta e della irrazionalità di questo legiferare ad mentula.
Ci dici perchè gli immigranti stanno salendo sulle torri?
Siamo sulla torre perchè siamo arrivati alla esasperazione
quello che raccontavano prima lì ,nello studio,il fatto che la sanatoria ha privato alle persone che lavoravano come muratori, badanti faelgnami o altri tipi di mestieri, ha fatto in modo che ad un certo punto la gente ha dovuto ricorrere a queste cose.Non siamo noi che siamo arrivati a queste cose estreme, abbiamo avuto come comitato deglli immigranti in Italia due incontri con il ministero dell'interno.Abbiamo detto che questo era una bomba di tempo.Che c'erano 50 mila persone.Sono le cifre del ministero degli interni.Non sono cifre nostre.Sono le loro cifre.Cifre di gente che rimarrà senza un permesso di soggiorno e che un lavoro ce l'ha.
Allora noi diciamo in un paese civile, dove si dice che la gente deve lavorare, dove si dice ad un certo punto che si deve rispettare i doveri, perchè a noi invece ci fanno vivere nella clandestinità, perchè a noi invece non ci fanno pagare tasse etc?Perchè a noi invece non fanno una legge che permetta che a chi ha un datore di lavoro emerga.Perchè i datori di lavoro vengono ai nostri sportelli e dicono: voglio assumere la mia colf.Noi dobbiamo dirgli: la legge non glielo permette.I datori di lavoro dicono queste cose e noi non sappiamo cosa rispondere.
E' un problema nostro o è un problema di un governo che non sa dare risposte e vuole mantenere la gente in nero così è ricattabile e così costruiscono la Expo a Milano a 3 euro l'ora?
Con i nostri fratelli egiziani che stanno lavorando là e stanno sulla gru e sulla torre? Allora dov'è la follia e l'incoerenza di questa cosa?Siamo noi gli irrazionali o è il governo che è irrazionale e non ci permette di metterci in regola?
Noi siamo saliti su quella torre dopo aver fatto manifestazioni ,presidi,due incontri con il prefetto, siamo andati dai partiti,siamo andati da tutti.
Ad un certo punto abbiamo detto: che dobbiamo fare in questo paese per dire che vogliamo lavorare alla luce del sole?Dateci un permesso di soggiorno.L'80% degli immigrati in questo paese siamo stati clandestini.Io sono stata clandestina per quattro anni.
Ho la faccia da delinquente?
No non ho la faccia da delinquente. Faccio volontariato come diceva Casini, sono una emigrata che fa volontariato tutti i giorni.
Sono stata clandestina perchè non esiste la possibilità di regolarizzarsi in questo paese.
Il Decreto Flussi prevede che un datore di lavoro mi chiami dal mio paese e non mi ha mai visto e non mi conosce, perchè arrivi qui a lavorare? Questa è follia.Questa è irrazionalità.
Questo è estremismo.
Noi diciamo fateci uscire dalla clandestinità.Paghiamo i contributi irpef inps.Paghiamo tutto quanto.
Questo non contribuirebbe alle casse dello Stato?
Non contribuirebbe a creare la civiltà e l'accoglienza che invece il prete diceva che non c'è più?
Sono 20 anni che vivo in questo paese, se ho visto arrivare da qualche parte arrivare ,non integrazione, è stato da parte dello Stato.Dalle leggi che hanno fatto.Dal decreto sicurezza che ci ha trasformato in criminali.E i mass media che dicono tutti i giorni che noi siamo i responsabili della crisi di questo paese e vogliono metterci contro i lavoratori italiani.
Dov'è la irrazionalità?
Passione ed efficacia. Io non ci sarei mai riuscito. Nella piazza di Santoro, con il tempo che incalza, il rumore di fondo, il microfono che ti può essere tolto da un momento all’altro. Eppure eccola qua, Edda Pando. Chiara, precisa e appassionata, lo schermo si buca e le parole, quelle parole, ci catapultano dentro un problema, che diventa anche nostro.
Inchino
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Pisapia:“Milano è morta. Tocca a me”
Chiede una commissione antimafia sull'Expo e sfida Boeri alle primarie. Vendola lo sostiene: "C'è un rapporto di amicizia e stima, ma io sono la società civile"
“Milano si è risvegliata”. Le primarie di coalizione, indette nel centrosinistra per individuare il candidato sindaco a sfidare Letizia Moratti, hanno avuto almeno due meriti: “Rivitalizzare la società civile che si era allontanata dalla politica perché delusa e aver dimostrato al Partito democratico che non può chiudersi in se stesso ma deve confrontarsi per costruire una alleanza valida per cacciare il centrodestra”. Perché “la caduta del governo centrale può e deve partire da qui”. Giuliano Pisapia, dopo due mesi di campagna elettorale e oltre trecento incontri per la città, si prepara alla sfida finale contro Stefano Boeri, sostenuto dal Pd. Domenica prossima si apriranno le urne delle primarie cittadine e lunedì si sapranno i primi risultati.
I sondaggi sanciscono un vantaggio di Pisapia, gli stessi che un mese fa lo davano sconfitto. L’avvocato avrebbe recuperato oltre 10 punti percentuali in poche settimane. “Vedremo, comunque vada io continuerò a impegnarmi per il centrosinistra e a sostenere chiunque di noi vinca”, dice. “Se invece a passare sarò io e perderò contro la Moratti mi impegno a rimanere in Consiglio comunale per cinque anni, a differenza di altri prima di me”. Per “ricostruire Milano”.
Rimaniamo su ciò che ritiene inaccettabile.
La lista potrebbe diventare lunga.
Cominciamo.
È inaccettabile che in vista di Expo il sindaco Moratti, il centrodestra, la maggioranza si siano rifiutati di istituire una commissione antimafia per vigilare sugli appalti, quando sappiamo benissimo che la mafia e la criminalità organizzata sono nelle società milanesi che puntano proprio all’evento del 2015.
Moratti sostiene che una commissione sarebbe inutile perché non avrebbe poteri.
Non è vero, anzi. Una commissione antimafia con al suo interno rappresentanti delle forze dell’ordine e della prefettura e anche delle associazioni imprenditoriali, ha gli stessi poteri che ha il Comune. E il Comune può mandare i vigili a fare i controlli ed ha il dovere di compiere verifiche su appalti e subappalti.
Era stato istituito un registro per individuare solo le aziende senza infiltrazioni criminali.
Quel protocollo, pensato da Moratti, su molti punti era condivisibile anche se deve essere rafforzato, ma è rimasto sulla carta: totalmente inapplicato. Non si fanno controlli, nessuna verifica, nessuna ispezione. Facciamo l’esempio dei lavori a Santa Giulia.
Arrestarono cinque persone, tra cui l’imprenditore Giuseppe Grossi e Rosanna Gariboldi, assessore a Pavia e moglie del deputato del Pdl, Giancarlo Abelli, accusati di appropriazione indebita e frode fiscale.
Esatto, sa che quando andarono gli ispettori del Comune, chiamati dai cittadini, scrissero che era tutto a posto? Poi invece l’autorità giudiziaria è andata un po’ più a fondo alla vicenda e di fatto sono arrivati gli arresti. Ma è tutta la città ad essere gestita così.
Proprio tutto?
Ho letto il discorso programmatico illustrato dalla Moratti al suo insediamento. Dei 100 punti che si era prefissata ne ha realizzati due e solo in parte: bike-sharing, dimezzandolo e concentrandolo dove meno serve, il centro; ecopass, su cui invece di valutare i risultati e decidere se proseguire o meno, ha fatto una commissione politica della maggioranza. Come diceva De Gasperi: “Quando non si sa cosa fare si fa una commissione”. Ma anche la gestione delle 25 famiglie rom sgomberate da un campo regolare a cui ancora non hanno trovato una casa popolare, inaccettabile.
Guardi che prima di sfidare la Moratti deve vincere le primarie e Boeri, che ha avuto in dote dal Pd comitati e comunicazione.
Non mi preoccupa affatto, io ho decine e decine di comitati di cittadini sorti spontaneamente. Semmai Boeri più di me ha un database con tutti i partecipanti alle primarie passate del Pd composto da circa 72 mila persone che finora hanno ricevuto solo le comunicazione di propaganda di Boeri.
Ma tre settimane fa avevate siglato un accordo per condividere quell’indirizzario.
Nei fatti non ce l’hanno mai consegnato, si sono impegnati a inviare anche le nostre comunicazioni almeno una o due volte; al momento non sono arrivate a nessuno e non sappiamo se arriveranno in tempo utile, cioé entro sabato.
Lo ritiene uno svantaggio pesante?
Ho scoperto girando per la città di avere moltissimi sostenitori tra giovani e meno giovani, di qualunque fascia e classe sociali. Si sono costituiti comitati per sostenere la mia candidatura in ogni quartiere della città e sono nati spontaneamente, solo grazie all’entusiasmo delle persone. Le due frasi che più mi sono sentito ripetere sono state: sono felice di tornare a votare, sono felice di poter votare senza turarmi il naso. Quindi, mi creda, dell’indirizzario non me ne preoccupo; ma certo il punto di partenza tra candidati era diverso.
Boeri è sostenuto dal Pd, per lei Nichi Vendola è venuto a Milano.
Con Vendola c’è un rapporto di amicizia e stima profonda. È una persona che sta tentando di rinnovare la politica e ce n’è grande bisogno. La sua presenza a Milano è stata la continuità di tante battaglie e tanto lavoro fatto insieme in parlamento e non solo. Ma io sono espressione della società civile, non di un partito.
da il Fatto quotidiano del 10 novembre 2010
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/10/pisapia%E2%80%9Cmilano-e-mortatocca-a-me%E2%80%9D/76085/
Chiede una commissione antimafia sull'Expo e sfida Boeri alle primarie. Vendola lo sostiene: "C'è un rapporto di amicizia e stima, ma io sono la società civile"
“Milano si è risvegliata”. Le primarie di coalizione, indette nel centrosinistra per individuare il candidato sindaco a sfidare Letizia Moratti, hanno avuto almeno due meriti: “Rivitalizzare la società civile che si era allontanata dalla politica perché delusa e aver dimostrato al Partito democratico che non può chiudersi in se stesso ma deve confrontarsi per costruire una alleanza valida per cacciare il centrodestra”. Perché “la caduta del governo centrale può e deve partire da qui”. Giuliano Pisapia, dopo due mesi di campagna elettorale e oltre trecento incontri per la città, si prepara alla sfida finale contro Stefano Boeri, sostenuto dal Pd. Domenica prossima si apriranno le urne delle primarie cittadine e lunedì si sapranno i primi risultati.
I sondaggi sanciscono un vantaggio di Pisapia, gli stessi che un mese fa lo davano sconfitto. L’avvocato avrebbe recuperato oltre 10 punti percentuali in poche settimane. “Vedremo, comunque vada io continuerò a impegnarmi per il centrosinistra e a sostenere chiunque di noi vinca”, dice. “Se invece a passare sarò io e perderò contro la Moratti mi impegno a rimanere in Consiglio comunale per cinque anni, a differenza di altri prima di me”. Per “ricostruire Milano”.
Rimaniamo su ciò che ritiene inaccettabile.
La lista potrebbe diventare lunga.
Cominciamo.
È inaccettabile che in vista di Expo il sindaco Moratti, il centrodestra, la maggioranza si siano rifiutati di istituire una commissione antimafia per vigilare sugli appalti, quando sappiamo benissimo che la mafia e la criminalità organizzata sono nelle società milanesi che puntano proprio all’evento del 2015.
Moratti sostiene che una commissione sarebbe inutile perché non avrebbe poteri.
Non è vero, anzi. Una commissione antimafia con al suo interno rappresentanti delle forze dell’ordine e della prefettura e anche delle associazioni imprenditoriali, ha gli stessi poteri che ha il Comune. E il Comune può mandare i vigili a fare i controlli ed ha il dovere di compiere verifiche su appalti e subappalti.
Era stato istituito un registro per individuare solo le aziende senza infiltrazioni criminali.
Quel protocollo, pensato da Moratti, su molti punti era condivisibile anche se deve essere rafforzato, ma è rimasto sulla carta: totalmente inapplicato. Non si fanno controlli, nessuna verifica, nessuna ispezione. Facciamo l’esempio dei lavori a Santa Giulia.
Arrestarono cinque persone, tra cui l’imprenditore Giuseppe Grossi e Rosanna Gariboldi, assessore a Pavia e moglie del deputato del Pdl, Giancarlo Abelli, accusati di appropriazione indebita e frode fiscale.
Esatto, sa che quando andarono gli ispettori del Comune, chiamati dai cittadini, scrissero che era tutto a posto? Poi invece l’autorità giudiziaria è andata un po’ più a fondo alla vicenda e di fatto sono arrivati gli arresti. Ma è tutta la città ad essere gestita così.
Proprio tutto?
Ho letto il discorso programmatico illustrato dalla Moratti al suo insediamento. Dei 100 punti che si era prefissata ne ha realizzati due e solo in parte: bike-sharing, dimezzandolo e concentrandolo dove meno serve, il centro; ecopass, su cui invece di valutare i risultati e decidere se proseguire o meno, ha fatto una commissione politica della maggioranza. Come diceva De Gasperi: “Quando non si sa cosa fare si fa una commissione”. Ma anche la gestione delle 25 famiglie rom sgomberate da un campo regolare a cui ancora non hanno trovato una casa popolare, inaccettabile.
Guardi che prima di sfidare la Moratti deve vincere le primarie e Boeri, che ha avuto in dote dal Pd comitati e comunicazione.
Non mi preoccupa affatto, io ho decine e decine di comitati di cittadini sorti spontaneamente. Semmai Boeri più di me ha un database con tutti i partecipanti alle primarie passate del Pd composto da circa 72 mila persone che finora hanno ricevuto solo le comunicazione di propaganda di Boeri.
Ma tre settimane fa avevate siglato un accordo per condividere quell’indirizzario.
Nei fatti non ce l’hanno mai consegnato, si sono impegnati a inviare anche le nostre comunicazioni almeno una o due volte; al momento non sono arrivate a nessuno e non sappiamo se arriveranno in tempo utile, cioé entro sabato.
Lo ritiene uno svantaggio pesante?
Ho scoperto girando per la città di avere moltissimi sostenitori tra giovani e meno giovani, di qualunque fascia e classe sociali. Si sono costituiti comitati per sostenere la mia candidatura in ogni quartiere della città e sono nati spontaneamente, solo grazie all’entusiasmo delle persone. Le due frasi che più mi sono sentito ripetere sono state: sono felice di tornare a votare, sono felice di poter votare senza turarmi il naso. Quindi, mi creda, dell’indirizzario non me ne preoccupo; ma certo il punto di partenza tra candidati era diverso.
Boeri è sostenuto dal Pd, per lei Nichi Vendola è venuto a Milano.
Con Vendola c’è un rapporto di amicizia e stima profonda. È una persona che sta tentando di rinnovare la politica e ce n’è grande bisogno. La sua presenza a Milano è stata la continuità di tante battaglie e tanto lavoro fatto insieme in parlamento e non solo. Ma io sono espressione della società civile, non di un partito.
da il Fatto quotidiano del 10 novembre 2010
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/10/pisapia%E2%80%9Cmilano-e-mortatocca-a-me%E2%80%9D/76085/
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Benedetto XVI: "La crisi è seria, urge cambiare stili di vita". Ha perfettamente ragione, dovremmo smetterla tutti di vivere da papa.
Disastro Ferrari, mondiale alla Red Bull.
Direi che Montezemolo è pronto a guidare il centro-sinistra.
"Donna picchia un agente con il vibratore". Adoro le pubblicità della Tim con Belen.
Pacco intimidatorio con zampa di capra al ministro Brambilla. Credo sia stato efficace, perché la capra ha smesso di comportarsi da stronza.
1. Di Pietro: "Se Berlusconi va via ci saranno le majorettes per strada".
2. Di Pietro: "Se gli diciamo che ci sono le majorettes, magari va via prima."
(palestra)
Disastro Ferrari, mondiale alla Red Bull.
Direi che Montezemolo è pronto a guidare il centro-sinistra.
"Donna picchia un agente con il vibratore". Adoro le pubblicità della Tim con Belen.
Pacco intimidatorio con zampa di capra al ministro Brambilla. Credo sia stato efficace, perché la capra ha smesso di comportarsi da stronza.
1. Di Pietro: "Se Berlusconi va via ci saranno le majorettes per strada".
2. Di Pietro: "Se gli diciamo che ci sono le majorettes, magari va via prima."
(palestra)
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Re: G.A.S.Fo.M.
e come resistere!!!!! se fate festa quando cade mr.b avvisatemi che porto vino buono!!!!
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Re: G.A.S.Fo.M.
"Dimissioni irrevocabili", "scelta di responsabilità". Con queste parole il viceministro Adolfo Urso e il sottosegretario Antonio Buonfiglio hanno confermato l'addio al governo da parte della pattuglia di Fli. Il passaggio, annunciato da tempo, si porta dietro un bel carico da novanta. E cioè l'annuncio dei finiani di proporre un'alleanza con Udc, Api e soprattutto Mpa. In sostanza, a livello nazionale, si sta riproducendo lo scenario siciliano, con l'eredità di un Pdl spaccato in due raccolta da Gianfranco Miccichè e Raffaele Lombardo. Intanto, oggi pomeriggio è previsto l'incontro ad Arcore tra il premier e gli uomini della Lega. E' l'ennesimo summit per vagliare, programmare e decidere la strategia. Ma quello che si annusa in questa giornata è già un'aria da dopo Berlusconi. Con nuove e concrete prove tecniche di governo. E lo scenario politico nazionale risente anche del risultato delle primarie milanesi che ieri hanno premiato l'avvocato Giuliano Pisapia contro il democratico Stefano Boeri. A questo punto traballa anche la leadership del segretario Pier Luigi Bersani la cui elezione, in eventuali primarie nazionali, non appare più così blindata
Partite & partiti, Beha: “Stadi pieni e urne vuote”
C’era più folla a San Siro per il derby, che militanti del Pd ai gazebo delle primarie milanesi. Oliviero Beha parte dall’analisi dei due derby della madonnina: la vittoria del Milan di Berlusconi sull’Inter di Moratti, e il successo del vendoliano Giuliano Pisapia sul bersaniano Stefano Boeri. Gli arbitri intanto continuano a far discutere. Come la Ferrari, che ha gettato al vento il mondiale piloti nell’ultimo Gran Premio. Ma il presidente Montezemolo era troppo preso dal fondo d’investimento Charme per distrarsi col cavallino rampante.
oliviero beha
Partite & partiti, Beha: “Stadi pieni e urne vuote”
C’era più folla a San Siro per il derby, che militanti del Pd ai gazebo delle primarie milanesi. Oliviero Beha parte dall’analisi dei due derby della madonnina: la vittoria del Milan di Berlusconi sull’Inter di Moratti, e il successo del vendoliano Giuliano Pisapia sul bersaniano Stefano Boeri. Gli arbitri intanto continuano a far discutere. Come la Ferrari, che ha gettato al vento il mondiale piloti nell’ultimo Gran Premio. Ma il presidente Montezemolo era troppo preso dal fondo d’investimento Charme per distrarsi col cavallino rampante.
oliviero beha
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
L'altro B. della seconda Repubblica
Come Silvio Berlusconi, Flavio Briatore è un mattatore degli ultimi 15 anni. E come il premier ha costruito il suo impero su vicende mai chiarite. Ora una biografia non autorizzata racconta le sue origini. Ma qualcuno, da Cuneo a Roma, sta battendo le librerie per acquistarne tutte le copie.
'Il signor Billionaire' è la biografia non autorizzata di Flavio Briatore. Edito da Aliberti, è stato scritto da Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. I tre giovani giornalisti hanno scavato nella vita dell'imprenditore cuneese manager di Formula 1, raccontando l'ascesa, i segreti e, soprattutto, le ombre legate alle sue fortune. Dalle corse all'alleanza commerciale con Daniela Santanchè nel locale che ha segnato le estati simbolo dell'Italia del berlusconismo. Ora un libro svela la sua prima vita: l'amicizia con Bettino Craxi e con Emilio Fede. La nascita mai chiarita di un patrimonio. I contatti con personaggi in odore di mafia e la fuga a Saint Thomas per sfuggire ad un processo per gioco d'azzardo. La pubblicazione, uscita da poco più di una settimana, è già esaurita nelle librerie di mezza Italia. Anche perché qualcuno provvede a far sparire tutte le copie dagli scaffali. A Cuneo, città natale dell'imprenditore, il volume viene rastrellato nelle maggiori librerie del centro. "Avevamo 7 copie, le ha prese tutte il figlioccio di Briatore", dice una commessa della libreria Stella Maris. Il 'figlioccio' di Briatore è un ventenne che a tre librerie diverse racconta sempre la stessa storiella: "Devo fare una festa in onore del mio padrino" dice in un altro negozio. E gli editori raccontano di episodi simili nelle librerie di altre città, a Milano come a Roma
Come Silvio Berlusconi, Flavio Briatore è un mattatore degli ultimi 15 anni. E come il premier ha costruito il suo impero su vicende mai chiarite. Ora una biografia non autorizzata racconta le sue origini. Ma qualcuno, da Cuneo a Roma, sta battendo le librerie per acquistarne tutte le copie.
'Il signor Billionaire' è la biografia non autorizzata di Flavio Briatore. Edito da Aliberti, è stato scritto da Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. I tre giovani giornalisti hanno scavato nella vita dell'imprenditore cuneese manager di Formula 1, raccontando l'ascesa, i segreti e, soprattutto, le ombre legate alle sue fortune. Dalle corse all'alleanza commerciale con Daniela Santanchè nel locale che ha segnato le estati simbolo dell'Italia del berlusconismo. Ora un libro svela la sua prima vita: l'amicizia con Bettino Craxi e con Emilio Fede. La nascita mai chiarita di un patrimonio. I contatti con personaggi in odore di mafia e la fuga a Saint Thomas per sfuggire ad un processo per gioco d'azzardo. La pubblicazione, uscita da poco più di una settimana, è già esaurita nelle librerie di mezza Italia. Anche perché qualcuno provvede a far sparire tutte le copie dagli scaffali. A Cuneo, città natale dell'imprenditore, il volume viene rastrellato nelle maggiori librerie del centro. "Avevamo 7 copie, le ha prese tutte il figlioccio di Briatore", dice una commessa della libreria Stella Maris. Il 'figlioccio' di Briatore è un ventenne che a tre librerie diverse racconta sempre la stessa storiella: "Devo fare una festa in onore del mio padrino" dice in un altro negozio. E gli editori raccontano di episodi simili nelle librerie di altre città, a Milano come a Roma
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
briatore se va a cuneo lo fucilano! pare abbia lasciato milioni di debiti in gioventù (dopo essersi associato con imprenditori mafiosi!) e c'é gente che ancora aspetta di essere pagata...
un personaggio lindo lindo...
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bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
o: Marina for president
di Denise Pardo
Sembra incredibile, ma davvero in questi giorni c'è chi pensa a far scendere in campo la primogenita del premier. E lei non smentisce. Anzi, si prepara(15 novembre 2010) Marina BerlusconiTutti guardano alla Mondadori, come se fosse quella la posta in gioco. Ma la posizione chiave, almeno per Marina B. non è certo la casa editrice. Per lei, magari si dirà un giorno, più che Segrate, potè la politica. E l'essere al centro di quello che Carlo Rossella, l'amico di famiglia di casa a Kalorama Road a Washington come all'hotel Raffles a Singapore, chiama the Big Game, il grande gioco del potere economico e politico, l'unico che interessi davvero alla figlia primogenita del presidente del Consiglio.
D'altra canto, ora più che mai la politica fa parte della preziosa eredità del Cavaliere. E la politica, come le ha spiegato tante volte il padre, vuol dire leadership. Intanto Marina si è "appassionata" alla questione, convengono gli uomini del Cavaliere, e si allena incontrando, non i direttori e i commentatori del cerchio ristretto di papà, se ne guarda bene. Ma bensì gli editorialisti e gli analisti della stampa lombarda più di tono, in primis, il notista politico principe del 'Sole 24 Ore', Stefano Folli, potenziali Talleyrand, o magari più modestamente futuri Bonaiuti. Mille volte si è detto, nelle redazioni, nei circoli conservatori, nei salotti politici: dopo Silvio, Piersilvio. Molto più probabile: dopo Silvio, Marina. Non solo per scalare l'impero. Anche per amministrare, quando servirà, il lascito politico. E magari, chissà, scendere in campo.
Dopo, certo. Dopo tanti accadimenti. Dopo che si saranno chiusi tanti tavoli ancora molto aperti. Tavoli di gran rango che espongono l'argenteria miliardaria. Ora, invece, tutto deve essere silente. E così i giochi sotterranei, con i giocatori pronti anche a cambiare di colpo i giochi. Prima di affrontare qualsiasi altra questione privata, Silvio Berlusconi deve superare lo scoglio della separazione legale da Veronica. Una separazione che nonostante le sue smentite dovrà per forza passare attraverso negoziati e trattative non solo per alimenti da maharani ma anche per le richieste di garanzie per il futuro dei tre figli Barbara, Eleonora, Luigi rispetto ai forzieri di famiglia e alle posizioni già consolidate di Marina e Piersilvio.
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Quando la colazione ad Arcore di una settimana fa, invitati tutti e cinque i Berlusconi jr, era stata letta come il segno e la vigilia, per esempio, di una consacrazione di Barbara nella Mondadori presieduta dalla sorellastra Marina, l'entourage del premier non ci aveva creduto e aveva fatto no con la manina. Infatti, il giorno dopo, Berlusconi aveva inaspettatamente dichiarato che Mondadori restava a Marina e che Barbara avrebbe potuto (dovuto?) percorrere altre strade. C'era da aspettarselo, in fondo. L'arrivo a Segrate della primogenita di secondo letto, 25 anni, consigliere di Fininvest, che ha dichiarato urbi et orbi quanto l'editoria sia il suo progetto e il suo sogno, è cosa da mettere su a tempo debito e certamente da far pesare agli avvocati dell'ex moglie come il segno di un grande sacrificio e di una grande concessione. Al Cavaliere si può imputare tutto, ma non di essere privo di un senso quasi animalesco del ritmo e della tempistica per gli annunci e per la comunicazione.
Ma è anche vero che non una sola, ma più volte, sua figlia Marina, al vertice anche di Fininvest, ha confidato a persone amiche di essere pronta, al contrario della vulgata universale, a lasciare la poltrona di presidente della casa editrice qualora servisse alla serenità di suo padre e alla pax familiare. Aggiungendo che un gruppo editoriale così prestigioso dovrebbe, però, possedere anche un grande quotidiano nazional popolare. In uno scenario del genere, la poltrona potrebbe andare a Gian Arturo Ferrari, ex capo supremo dei libri Mondadori, ora al fianco dell'amministratore delegato Maurizio Costa con un incarico da padre nobile e ancora molto potente, ma soprattutto adorato da lei, affascinata (come anche l'indisciplinato alleato di suo padre, Gianfranco Fini) dall'intellettualità superiore del suddetto Ferrari.
Sarebbe il via libera per Barbara. Il lasciapassare per sedersi in consiglio d'amministrazione e per la nomina a un ruolo di rilievo. Quello, secondo alcuni, di seguire le orme, riprendendone il cammino, di Leonardo Mondadori (predecessore di Marina alla presidenza) realizzando, come aveva fatto lui, progetti di riviste d'arte patinatissime e sofisticatissime, sulle quali far collaborare i più importanti artisti del pianeta. Coinvolgendo, così, nell'ideazione Martina Mondadori, proprio la figlia di Leonardo, lei sì già inserita nel cda di Segrate, cara amica di Barbara, persino sua socia nella galleria milanese molto di tendenza Cardi Black Box
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
si può dire che è un incubo?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Briatello.....la figlia sfatta di tanto sfatto padre.......
............manca che ci mettiamo a parlare di Xfatto4 e poi abbiamo toccato il fondo
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LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:si può dire che è un incubo?
di' pure aggiungo
seunanotte- Utente Colonna: 2001-5000 post
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lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
lepidezza ha scritto:
....era pesante? ....... se devo andare a fangulo dillo pure ...tanto lo sai che offendo subito
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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