Cazzeggio!!!

Cantastorie ha scritto:Il caffè sospeso era un'abitudine di "generosità"...
Il cliente X pagava il suo caffè e lasciava un "caffè pagato" per uno sconosciuto cliente successivo...
La cassiera teneva il conto dei caffè-sospeso.
QUando un cliente successivo chiedeva se c'era un "sospeso", la cassiera cancellava e...lo sconosciuto aveva aggratis il caffè..

insomma....una forma di pura generosità..quella che ha per beneficiario chi non si conosce nemmeno:D

non conoscevo questa usanza....bella!!!
Ma oggi si fa ancora?

Cantastorie ha scritto:Il caffè sospeso era un'abitudine di "generosità"...

Il cliente X pagava il suo caffè e lasciava un "caffè pagato" per uno sconosciuto cliente successivo...

La cassiera teneva il conto dei caffè-sospeso.
QUando un cliente successivo chiedeva se c'era un "sospeso", la cassiera cancellava e...lo sconosciuto aveva aggratis il caffè..

insomma....una forma di pura generosità..quella che ha per beneficiario chi non si conosce nemmeno:D

Ma che bella cosa!!!!!!! Immagino sia scomparsa come abitudine

io avevo capito che il caffè sospeso, pagato a chiunque fosse capitato dopo, fosse un gesto di condivisione di uno stato d'animo.
Il sentirsi in pace con il mondo al punto da voler brindare con chiunque dopo di lui, trasferendo atttraverso quel caffè quell'entusiasmo e quella positività.

Cantastorie ha scritto:io sono girata dall'altra parte rispetto alla cenerata etnea stavolta ....salto il turno...dell'oca stavolta

Sarà che invece il bello della vita
e che ad un tratto poi cambia il vento

mi pare sia usanza tutta campana no?
io l'ho scopertaa ttraverso una rete di festival letterari che si chiama proprio così.
la rete del caffè sospeso.
Riprendiamo l’antica pratica napoletana del “caffè sospeso”.
Si usava nei bar di Napoli, quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare oppure perché aveva iniziato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo.

Era un caffè offerto ….. all’umanità. Di tanto in tanto qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”…. e spesso riceveva in cambio anche un sorriso.

http://caffesospeso.wordpress.com/principi/

eh sì Judi, abbiamo un imponente vicino che ci tiene compagnia
alternando fasi da "attrazione turistica" (i botti piu' volte succede che precedano la stagione turistico-estiva o pre-natalizia) a fasi di all'erta-ncazzamento a fasi di dormiveglia ...
al suo ciclo-vitale aggiungi che la nostra è una zona rosso-sismica.....e capirai che vivere qui è per "spiriti ndomiti"

VivaMatteo ha scritto:

Cantastorie ha scritto:io sono girata dall'altra parte rispetto alla cenerata etnea stavolta ....salto il turno...dell'oca stavolta

Sarà che invece il bello della vita
e che ad un tratto poi cambia il vento

lo decide "sua maestà a muntagna" dove tira il vento

ps. per noi, l'Etna non si chiama così...ma "a muntagna" detto sottovoce, con rispetto et umana umiltà (perchè sappiamo che se s'incazza la vince lui e di molto...quindi, rispetto e silenzio )

Cantastorie ha scritto:

VivaMatteo ha scritto:

Cantastorie ha scritto:io sono girata dall'altra parte rispetto alla cenerata etnea stavolta ....salto il turno...dell'oca stavolta

Sarà che invece il bello della vita
e che ad un tratto poi cambia il vento

lo decide "sua maestà a muntagna" dove tira il vento

ps. per noi, l'Etna non si chiama così...ma "a muntagna" detto sottovoce, con rispetto et umana umiltà (perchè sappiamo che se s'incazza la vince lui e di molto...quindi, rispetto e silenzio )

Sssssttttttt non lo sapevo...

...poi ci sarebbe tutta la parentesi agricolo-colturale da aprirsi....perchè senza i regali vulcanici non ci sarebbe nè piana catanese (agrumi e co), nè pistacchiotti brontesi....nè mieli zafferanesi...nè vini terrenerani .......etc etc etc...

insomma, ci siamo adattati acchiappando (con le tenaglie)il lato positivo.....poi ci hanno raccontato che piuttosto che produrre (quello che a muntagna ci consentiva)era meglio consumare ...e allora giu' centri commercial-discounts...ma quest'è un'altra fiabbba

Quindi è un ottimo concime come penso io??

a muntagna scassau...

Le eruzioni
Secondo una leggenda, Linguaglossa fu fondata su sette strati di lava. I linguaglossesi, come gli abitanti di altri paesi sulle pendici dell'Etna, hanno sempre avuto un rapporto particolare col vulcano, chiamato a Muntagna. Ed ogniqualvolta si sentono forti rumori, la voce sulla bocca di tutti è a Muntagna scassau. Spesso si tratta di semplici sbuffate di fumo, o di eruzioni di lava che non minacciano da vicino il paese. Qualche volta, però, le eruzioni possono creare gravi danni alle cose (sebbene difficilmente mettano in pericolo la vita degli uomini).
http://www.etnasicilytouring.com/it/saperne-di-piu/il-vulcano-ed-il-suo-parco/38-linguaglossa

..visto cosa combina il vicino ...cmq finchè sparge cenere è solo un siddio (scocciatura ripetuta), ma anche un arricchimento per i terreni agricoli....
è quando si aprono feritoie/bocche eruttive che non hanno la "direzione" valle del bove lassu' che a muntagna è potenzialmente distruttiva ...

nb il mio pais fu già distrutto e costretto al "trasloco" di qualche chilometro per i superstiti nel 1669..proprio per una di quelle eruzioni prolungate di mesi (l'etna è un vulcano "lento" non esplosivo..per cui dà tempo e modo di salvarsi alle persone..naturalmente distrugge ogni cosa si trovi in direzione-letto lavico)....l'unica fortuna è che quegli episodi di eruzioni lenta a bassa quota..capitano ogni tot secoli....basta nzittare (indovinare) il secolo giusto ...che a muntagna fa solo qualche show cereniccolo come..adesso...ecco

VivaMatteo ha scritto:Quindi è un ottimo concime come penso io??

sì Vivalimatti .....a "lungo termine"....ossia aggiunge al terreno tot componenti che incidono sulla qualità di certe coltivazioni....anche se i risultati si avranno dopo tot stagioni/coltivazione..
non sono nè biologa nè chimica..ma il vulcano è una sorta di maxi-fertilizzante naturale per il circondario....e a questo si deve la "diversità" di coltivazioni che ci sono...se fai il giro-etna ti accorgi di quanto sono diverse-difformi le coltivazioni , di come cambia proprio il paesaggio attorno......
insomma unisci quel fertilizzante-maxi a condizioni climatiche favorevoli....e ottieni il motivo principale di quella varietà

http://it.wikipedia.org/wiki/Etna

http://www.sicilyweb.com/etna/

http://www.prg.it/parcodelletna/sapori00.html

Chiudo che tre links-'struttivo-agricol-mangerecci e vò a fà pranzo

Si, si l'ho fatto il giro dell'Et...ehm della muntagna... Non sembra nemmeno di essere allo stesso posto!

La prima cosa che ho notato venendo qui è la varietà delle piante e dei fiori E la vegetazione così rigogliosa malgrado il caldo... non so se dipende da questo, ma a me il pensiero è venuto!


Grazie per questa lezione geografica, ci vivo da 5 anni, ma ignoro molto di questo posto!

ecco..questo è il giro-etna fatto dalla ferrovia "storica" circum-etnea..per farsi un'idea...

eh già Vivalimatti....è l'adattamento secolare della vegetazione a clima - vulcano quello....come ad es...se vai sulla strada che da Ct va a Siracusa e vicino al mare trovi le bouganville enormi ..che non si sa dove trovino l'acqua e il fresco (parlo di piante da terreno..non di quelle messe sui terrazzi..)in quella zona sono praticamente a ridosso della strada prov.le.....


naturalmente la stessa cosa succede in altre zone vulcaniche.....vesuvio....isolette eolie....è la vulcanosità insieme al clima che fa quell'effetto alla terra

Ecco, son proprio le bouganville che hanno attirato sempre la mia attenzione! Fantastiche... e di colori mai visti!

Vado anche io a pranzo.

Lezione di Etnologia finita!

bello l'Etna

è davvero un altro mondo come avete detto. Ci sono piante e fiori che pochi chilometri più in là non vedi, sembra di sbarcare su un mondo alieno.



Ciao bbelli

eppoi si vede immediatamente dove l'OMU c'ha messo le mano...e dove il territorio è così come lo vuole-lo ha modellato a muntagna...
non c'è mica bbbisogno di irasinni (andarsene) a migliaia di km per far finta di giocà agli indiani/canyon...

e pppoi in quant'altri posti terranei puoi vedè na montagnona innevata fumante a livello del mare (ps....ci si va apposta per le pasquette o cmq nei festivi tra fine-marzo e aprile....basta andare tra Giarre e Acireal....e primm o poi ti ritrovi con le barche da na parte e la neve-montagna dall'altra mica è ppi tutti sto showe )

Che bello Canta scrivici qualcosa in siciliano dai

epppoi chi traduce gggiuditta
Vivilimatti è siciliana da troppo poco, Mambu dovrebbe chiedere ai parenti indigeni di qua...
io già mischio parole quando mi limito all'italiano...
in siciliano sarebbe ancora piu' mescolanza per me (perchè a proposito del dialetto, io ho una famiglia mescolata...nonna napoletana, mamma calabrese...e quindi quando penso in dialetto..mischio tra loro parole di posti diversi...questo perchè da bambina era severamente vietato parlare in dialetto a casa - capitava che usavano il dialetto parlando tra grandi a tavola...e lasciamo perdere il guazzabuglio di dialetti quando c'erano insieme parenti paterni e materni ihihihihih
....ero l'unica che giocava in cortile a parlare in italiano pure llà...finchè non mi fecero ncazzà e mi son uscite tutte le parole in un mix siculo-calabro-partenopeo che solo io ho capito )

Cantastorie ha scritto:epppoi chi traduce gggiuditta
Vivilimatti è siciliana da troppo poco, Mambu dovrebbe chiedere ai parenti indigeni di qua...
io già mischio parole quando mi limito all'italiano...
in siciliano sarebbe ancora piu' mescolanza per me (perchè a proposito del dialetto, io ho una famiglia mescolata...nonna napoletana, mamma calabrese...e quindi quando penso in dialetto..mischio tra loro parole di posti diversi...questo perchè da bambina era severamente vietato parlare in dialetto a casa - capitava che usavano il dialetto parlando tra grandi a tavola...e lasciamo perdere il guazzabuglio di dialetti quando c'erano insieme parenti paterni e materni ihihihihih
....ero l'unica che giocava in cortile a parlare in italiano pure llà...finchè non mi fecero ncazzà e mi son uscite tutte le parole in un mix siculo-calabro-partenopeo che solo io ho capito )

Sei un bel mix... grinta pura! Sul fatto di parlare italiano in casa, ti capisco... a casa mia era così... solo che poi ai miei compagni sembravo una con la puzza sotto il naso... e il mio professore d'italiano, profondo conoscitore del nostro dialetto, facevo difetto (pensa che una volta mi ha obbligata a leggere un mio tema in italiano traducendolo in dialetto a voce alta davanti a tutti... è stato un momento brutto, veramente brutto... tutti ridevano e io non sapevo neppure tradurre andavo così a sentito dire... l'ho odiato profondamente ) quindi poi alla fine non stavo bene a nessuno se non a mio padre... che però, lui, non stava bene a me! Ma questa è un'altra storia!

Nel mio caso, il tutto poi si è risolto per il meglio perchè anche i miei, fuoricasa, adattavano il linguaggio alle persone con cui parlavano, capendo che esprimersi in italiano con chi usava praticalmente solo dialetto era solo un modo per mettere in difficoltà l'altro...
e allora la regola "niente dialetto a casa e fuoricasa" divento' "niente dialetto a casa e a scuola, ma fuoricasa, adattati a chi hai davanti"
Fu così che in cortile la smisero di mettermi da parte nei giochi-squadretta con la scusa che non sapevo capire-dire al volo i comandamenti ....e fu così che la smisi anche di chiamare "professore Pollo" il mezzadro che lavorava nell'agrumeto nostro..."professore Pollo...traduzione italiana secondo me di "Don Puddu"....nella mia testolina ciccina siccome tutti chiamavano mio padre "professore"..chi dava del lei diceva "professore"..non "signore"....quindi nella mia democrazia linguistica, tutti gli adulti a cui dare del lei erano Prufussuri

ora è chiaro perchè uso un linguaggio mischiato e certo non d'immediata lettura...arrangiatevi

Cantastorie ha scritto:Nel mio caso, il tutto poi si è risolto per il meglio perchè anche i miei, fuoricasa, adattavano il linguaggio alle persone con cui parlavano, capendo che esprimersi in italiano con chi usava praticalmente solo dialetto era solo un modo per mettere in difficoltà l'altro...
e allora la regola "niente dialetto a casa e fuoricasa" divento' "niente dialetto a casa e a scuola, ma fuoricasa, adattati a chi hai davanti"
Fu così che in cortile la smisero di mettermi da parte nei giochi-squadretta con la scusa che non sapevo capire-dire al volo i comandamenti ....e fu così che la smisi anche di chiamare "professore Pollo" il mezzadro che lavorava nell'agrumeto nostro..."professore Pollo...traduzione italiana secondo me di "Don Puddu"....nella mia testolina ciccina siccome tutti chiamavano mio padre "professore"..chi dava del lei diceva "professore"..non "signore"....quindi nella mia democrazia linguistica, tutti gli adulti a cui dare del lei erano Prufussuri

ora è chiaro perchè uso un linguaggio mischiato e certo non d'immediata lettura...arrangiatevi

Io invece il tuo linguaggio lo trovo grandioso! Ci puoi vedere quello che vuoi ed è divertente oltre che personale... personalissimo!

Quoto Judy, mi diverte moltissimo come scrivi!!!

Ragazzi debbo de uscì... perciò vi lascio la buonanotte... fate i bravi! A demain!