L'EDICOLA DI X FACTOR

omar77 ha scritto:Ciao Alexieana ma quando l'ha detto Matteo? io peraltro condivido quello che dice

non è Matteo BECCUCCI ma un tipo che scriveva sul blog da cui è tratto questo articolo di nome matteo.......

valestella817 ha scritto:

omar77 ha scritto:Ciao Alexieana ma quando l'ha detto Matteo? io peraltro condivido quello che dice

non è Matteo BECCUCCI ma un tipo che scriveva sul blog da cui è tratto questo articolo di nome matteo.......

omar77 ha scritto:Ciao Alexieana ma quando l'ha detto Matteo? io peraltro condivido quello che dice

se vai sul blog troverai il link a Matteo che riporta qui
http://teledicoio.blogosfere.it/2009/11/x-factor-pagellone-politicamente-scorretto-della-nona-puntata.html
e che onestamente non ho letto quindi non so neanche se è matteo becucci o un altro matteo

beh, insomma, Matteo è un nome piuttosto comune, penso che non sia Matteo Beccucci che parla di xfactor questo qui...a meno che non voglia passare a mediaset

janelle ha scritto:beh, insomma, Matteo è un nome piuttosto comune, penso che non sia Matteo Beccucci che parla di xfactor questo qui...a meno che non voglia passare a mediaset

ma no non è proprio lui..... poi il beccuccione è troppo un signore per sparare a zero su i partecipanti.... figurati.... è un matteo qualunque che ha detto una cosa giusta però!

janelle ha scritto:beh, insomma, Matteo è un nome piuttosto comune, penso che non sia Matteo Beccucci che parla di xfactor questo qui...a meno che non voglia passare a mediaset

infatti mi sembrava strano...

http://www.blitzquotidiano.it/tv/x-factor-accuse-pilotare-voto-pubblico-144602/


GB, X Factor accusato di pilotare voto del pubblico




L’Ofcom, un organismo indipendente che controlla e regola la competizione nei programmi televisivi della Gran Bretagna, sta decidendo se indagare sulle accuse sollevate da molti ascoltatori nei confronti della trasmissione “X Factor”: l’accusa è di aver fermato il voto della cantante Lucie Jones così da favorire altri due concorrenti, i gemelli John ed Edward Grimes



John e Edward Grimes

L’Ofcom, un organismo indipendente che controlla e regola la competizione nei programmi televisivi della Gran Bretagna, sta decidendo se indagare sulle accuse sollevate da molti ascoltatori nei confronti della trasmissione “X Factor”: l’accusa è di aver fermato il voto della cantante Lucie Jones così da favorire altri due concorrenti, i gemelli John ed Edward Grimes.
La trasmissione avrebbe salvato la talentuosa Lucie Jones, ma avrebbe optato per la controversa decisione di mandare in “stallo” il suo voto decidendo così il verdetto finale del pubblico che con il voto ha favorito i gemelli.
L’Ofcom ha confermato di aver ricevuto denunce da più di 50 spettatori che si sono lamentati con l’ente noto per la sua indipendenza. Un portavoce ha detto: «Ci sono una serie di denunce che stiamo esaminando» ed ha ribadito che l’ente non ha ancora deciso se aprire un’inchiesta completa nei confronti del programma oppure no.
L’ultima puntata di X Factor ha avuto la cifra record di 16,6 milioni spettatori, ma la decisione di bloccare il voto per favorire i due gemelli, ha provocato l’ira di molti telespettatori che hanno dichiarato di non voler più vedere la trasmissione.
L’accusa è rivolta contro l’ organizzatore della trasmissione, Simon Phillip Cowell, accusato di vedere nei gemelli Grimes un modo sicuro per fare soldi in futuro; questo giustificherebbe il bisogno di favorirli a discapito di Lucie. Tra quelli che hanno presentato una denuncia, c’era Charlie da Huddersfield che ha sentenziato: «Credo che sapessero dannatamente bene che Lucie sarebbe andata a casa prima del tempo».
Simon Phillip Cowell si è difeso dicendo: «Credevo che il pubblico volesse vedere i gemelli anche la prossima settimana». La dichiarazione ha però aggiunto combustibile alle voci che accusano Cowell di aver favorito i gemelli Grimes.

Wow, anche in G.B. hanno i nostri stessi dubbi

X-Factor 3 - Chi guarda verso la finale e chi vede l'uscita dal talent show



La musica che... : on the air

del 10/11/2009 di Federica di Spilimbergo
MILANO - I giorni corrono e sempre più ci si domanda chi arriverà alla finalissima della terza edizione di X-Factor. Mentre sulla rete infuriano le polemiche per il giudizio di Morgan su Mino Reitano, che ha avuto il merito (o il demerito, dipende dai punti di vista) di far parlare di questo cantante anche troppo. D’altro canto, Morgan avrà tutto il diritto di non apprezzare Reitano e non è possibile non condividere la sua opinione che la morte non rende tutti geni e artisti eccelsi. Ma oramai la rete è qualcosa di incontenibile: non si può parlare male di nessuno che appena ci si prova, voilà, scatta la mega-polemica, con migliaia di lettere (dicono loro, almeno) inviate alla Rai per delle scuse pubbliche, che, peraltro, ci auguriamo non verranno fatte.
Ce lo auguriamo, perché il messaggio che passerebbe da una mossa del genere è che non esiste più diritto di critica, soprattutto di fronte ad un artista deceduto. Come dire: tutto quello che è morto, è per forza di cose buono. Beh, un po’ azzardata come posizione. A tutti dovrebbero piacere Bach e Mozart, al pari di Šostakovič: sono morti, quindi, non possono essere criticati.
Ecco, quindi, che una tale mossa non sarebbe giusta nei confronti del sano diritto che ognuno ha di apprezzare o non apprezzare una determinata opera d’arte, sia essa un libro, un dipinto o della musica.
Vedremo…
Intanto, però, la gara sta arrivando alla fase conclusiva e, quindi, ancor più diventa importante riuscire a salvarsi. Una preoccupazione che non ha – o comunque non dovrebbe avere – Marco, della squadra 19-24, capitanata da Morgan. Il percorso di Marco è stato in assoluto il migliore nella terza edizione del talent show di RaiDue: aiutato sicuramente anche da Capitan Morgan, non ha sbagliato un solo colpo, riuscendo ad emozionare anche quando la voce (o forse l’emozione) gli ha giocato qualche scherzo, mai troppo brutto alla fine. Bravo, con una grande presenza scenica e un aspetto giusto per piacere un po’ a tutte le età, il giovane ha dimostrato di sapersi confrontare con i mostri sacri della canzone internazionale e nazionale, dando comunque sempre una lettura personale delle canzoni. Effettivamente, ad oggi, è quello che più di tutti sembra accreditato per accaparrarsi il contratto Sony e per ‘comprare’ il biglietto per il Festival di Sanremo.
Sempre pescando nella squadra di Morgan – rimasta la più fornita – la vera sorpresa è Silver. Inferiore per quanto riguarda le capacità vocali e, in parte, sceniche, Silver è riuscito ad incantare il pubblico con la sua semplicità. Spesso lo hanno paragonato a Gianni Morandi, del quale ha realmente qualcosa, ma è riuscito a ‘sopravvivere’ a un paragone così forte e a crearsi un percorso tutto suo che gli ha permesso di essere apprezzato. Arrivato a questa fase della gara, se non ci sono scivoloni, dovrebbe guardare con ottimismo alla finale che, adesso, sembra davvero più vicina.
Come più vicina sembra il traguardo anche per le Yavanna. Vale lo stesso discorso di Silver: eccezion fatta per clamorosi scivoloni che possono sempre avvenire, o per un televoto inaspettato, il gruppo superstite di Mara Maionchi sta dimostrando di essere cresciuto non solo musicalmente, ma anche – e forse soprattutto – caratterialmente. Adesso sembra essere più delineato, meno evanescente e, quindi, di aver trovato una dimensione più concreta e meno ‘fatesca’ alla loro musica. In questo modo, le loro indubbie doti musicali vengono messe in risalto tanto da far pensare che il posto per la finale, loro, se lo sono veramente guadagnato sul campo.
Guardano, invece, sempre più verso la via d’uscita i due cantanti di Claudia Mori. E questo non è dovuto al fatto che siano meno bravi di quelli che sono in gara, per carità. Anzi, sia Giuliano che Paola hanno doti canore realmente interessanti. Il vero problema è che sono entrati in gara troppo tardi e questo ha comportato una normale minore affezione nei loro confronti. Se la settimana scorsa Giuliano è passato indenne attraverso le forche caudine del televoto, non è così certo che questa settimana possa andare alla stessa maniera.
La storia insegna che chi entra a fine gara è senza dubbio svantaggiato nei confronti di chi si è messo in gioco fin dall’inizio della trasmissione.
Ad ogni modo, Giuliano ha una voce assolutamente particolare e molto interessante, ma, forse, in un contesto quale quello di X-Factor è un po’ limitato. In molti hanno fatto notare anche nel corso della scorsa puntata, il suo ‘problema’ (o presunto tale) con l’accento dialettale sardo: di fatto un dialetto non dovrebbe essere un handicap, però effettivamente certe pronunzie un po’ troppo marcate, potrebbero penalizzarlo.
Paola è ancora tutta da scoprire e questo è il suo grande svantaggio. Pur avendo dimostrato nella puntata che ha segnato il suo ingresso di avere una bella voce, il fatto che sia domani alla sua prima vera gara sul palco di via Mecenate non gioca affatto a suo favore. In realtà non è particolarmente giusto ragionare in termini temporali di fronte a questa gara, ma è anche vero che diventa umano conoscere meglio chi si segue da dieci settimane e, loro, i concorrenti, avere delle tifoserie meglio organizzate a proprio supporto.
L’altra concorrente che sta vivendo una profonda crisi è Chiara. No, non è vero che la crisi si è evidenziata in quest’ultima settimana. No. Sono diverse settimane che le cose a Chiara non vanno come dovrebbero. Prima c’era la presenza di Cristiana a destabilizzarla e ad innervosirla. Poi c’è stata l’incomprensione con Morgan sulle accuse di gelosia nei confronti di Cristiana. Poi… Insomma è già un po’ di tempo che Chiara dimostra di non essere a suo agio nel talent-show. Se dovessimo speculare sulla cosa, potremmo dire che, sentendosi iper-favorita fin dalla prima puntata per la vittoria finale, il crollo delle sue certezze, dovuto all’avanzamento sempre netto di Marco verso la tredicesima puntata, ha generato una crisi dalla quale Chiara non ha saputo riprendersi.
Sia quel che sia, effettivamente Chiara sembra destinata a uscire dalla gara molto presto e, forse, non sarebbe poi così male, se questo permettesse a un Giuliano o una Paola di restare in gara e far vedere cosa realmente valgono.
Intanto la puntata di domani vedrà come quarto giudice Amadeus e, come ospiti internazionali gli Spandau Ballet e Mariah Carey, mentre tornerà a salire sul palco di via Mecenate, alla vigilia dell'uscita del suo album, Matteo Becucci che da venerdì sarà nei negozi con 'Cioccolato amaro e caffè'

http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=22837

athelas ha scritto:Wow, anche in G.B. hanno i nostri stessi dubbi

è la stessa minestra dappertutto. Non è la prima volta del resto, ci sono state delle accuse anche per Ruth Lorenzo, una concorrente dell'anno scorso, molto brava tral'altro.

Io mi auguro davvero che le scuse pubbliche, non arrivano dalla parte di Morgan.

ah, mal comune mezzo gaudio... Boh, sarà ma non sono sollevata per niente

Amantide_Religiosa ha scritto:

athelas ha scritto:Wow, anche in G.B. hanno i nostri stessi dubbi

è la stessa minestra dappertutto. Non è la prima volta del resto, ci sono state delle accuse anche per Ruth Lorenzo, una concorrente dell'anno scorso, molto brava tral'altro.

Dove girano soldi c'è sempre qualcuno che gioca sporco (tanti lo fanno pure gratis)
La differenza è che in UK il televoto è sotto il controllo continuo e istituzionalizzato di associazioni di consumatori e ha regole molto più strette che da noi, dove c'è solo il controllo formale della Guardia di Finanza.

E quando qualcosa non torna non passa tutto come acqua fresca

non mi sembra neanche giusto come quarto giudice amadeus, è sempre stato con la Mori...che giudice è? Quella donna è tremenda :chedici:

Lo scrivo qui perché nn so dove caxxo scriverlo

Su Sorrisi di questa settimana c'è scritto che settimana prossima ci saranno Renga & Checco Zalone (duetterà con Morgan? )

Abbasso i talent show


Ho provato un moto di compassione e di solidarietà professionale per il critico di musica classica del Giornale di casa Berlusconi, un collega di grande esperienza valido e colto, costretto domenica ad arrampicarsi sugli specchi per tessere un peana allo show Amici di Maria De Filippi. La tesi è: ora arriva in tv anche la gara dei tenori, quindi lo show fa un salto di qualità nei cieli limpidi della cultura che in questo modo arriva persino ai giovani, li mette in grado di avvicinarsi nientemeno che all’opera lirica. Certo il povero critico parte così e poi smussa: in realtà, ammette, quello che arriva in tv è un sentore di opera, un assaggio, un primo contatto con un mondo che la grande parte del pubblico televisivo e in particolare quello più giovane non conosce.
L’entusiasmo nasce dal successo di pubblico del “tenorino”, come viene definito, Matteo Macchioni, un bravo ragazzo con una bella voce ancora poco educata ma magari interessante.

Ma non è il volonteroso Matteo il problema. Il guaio è il contesto, il format dei talent show. Ovvero gare muscolari in cui la musica è solo un pretesto per assistere a un’esibizione di forza e sopraffazione. E non parlo solo di Amici ma anche di roba tipo X-Factor, gare basate sulla quantità in cui la qualità non conta praticamente nulla. Per i cantanti vale il volume della voce, per i ballerini lo zompo più alto. Solo così si conquistano gli applausi. Bandita l’originalità, vince la mediocrità, unica strada attraverso la quale conquistare il consenso più largo possibile. E’ il trionfo in fondo del medium televisivo che fagocita facilmente ogni tentativo di uscire dal gusto medio. E non parlo solo della tv generalista. Prendiamo persino un canale superspecializzato come il satellitare Classica, incapace di andare oltre la riproposizione dello stesso repertorio ottocentesco al quale sono inchiodate le stagioni sinfonico-cameristiche delle nostre istituzioni musicali.
Chi difende i talent show in genere giustifica la loro esistenza con la possibilità che regalano a giovani talenti di esibire le proprie capacità. E ci sono fior di artisti, soprattutto cantanti, che sostengono questa tesi. La trovo una ben magra consolazione. Quale talento possono esibire i giovani come il Matteo di cui sopra? Rivelarsi un Bocelli in erba? Capirai. Ma vi ricordate quell’altro Matteo (Beccucci) che vinse lo scorso anno X-Factor? Roba che pareva di essere tornati ai tempi di Nilla Pizzi e Gino Latilla, solo che 50 o 60 anni fa Pizzi e Latilla passavano per essere innovatori della musica italiana, riproporre quel modo di cantare oggi è conservatorismo puro, nella migliore delle ipotesi. Avete mai visto le esibizioni di danza ad Amici?

Roba da musical di quart’ordine. Come se non fossero mai esistiti non dico Pina Bausch, ma neppure Nijinskij, Martha Graham o Merce Cunningham.
Ma dove li vanno a prendere quei giovani: all’ospizio? Tutti nati vecchi, banali, corrivi, conservatori. O forse soltanto ignoranti, gente che va in tv vivendo solo di tv, un mondo grigio e autoreferenziale in cui non entra nulla di ciò che manda avanti il mondo. Almeno per quanto riguarda il linguaggio artistico. Quando in tv ci saranno ragazzi che si battono per diventare il nuovo Webern o la nuova Cathy Berberian ne riparleremo.

http://lastella.blogautore.repubblica.it/2009/11/10/abbasso-i-talent-show/

Parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra voi! (ai giornalisti di merda)

Che bel misciotto di critiche ah, già... queso è moderno: è arrivato pure a Webern e Berberian

Il problema dell'esibizionismo "muscolare" è l'unico appunto vero, ma non è assolutamente legato al medium televisivo. Chi frequenta i teatri lo sa bene

• 
  
  Corriere della Sera
  
  Celentano: chi ama la musicanon può fare a meno di X Factor
  

«Ruffini e Del Noce? La Rai butta spesso chi fa ascolti»


Celentano: chi ama la musica
non può fare a meno di X Factor


Adriano si schiera: purtroppo ho scoperto la trasmissione solo quest’anno, grazie a mia moglie giudice

Adriano Celentano

A chi devo dire bravo?[/b] Immagi­no a Giorgio Gori. È lui il
produttore di questo riusci­tissimo programma. Mi sento quasi in colpa
di non aver seguito le edi­zioni precedenti. Quest’anno inve­ce, grazie
a uno dei magnifici tre, mi riferisco ai giudici naturalmen­te, di cui
proprio con uno di loro, avendo anche dei rapporti «molto ravvicinati»,
ho avuto modo di ana­lizzare non tanto il Factore di que­sta x, così
estranea alla diroccata Rai di oggi, ma quanto invece, io ne fossi
coinvolto e, soprattutto i moti­vi per cui non posso annoiarmi.
Una vera sorpresa come un ful­mine a ciel sereno,
se pensiamo che nel panorama musicale, non so­lo della Rai ma anche di
Mediaset, non esiste una trasmissione specia­lizzata sulla musica. E
quando dico specializzata, significa dire che se un cantante, grande o
piccolo che sia, volesse promuovere il suo di­sco, non può andare da
Pippo Bau­do a «Domenica in» o a «Domeni­ca 5» o «Quelli che il
calcio», per­ché vorrebbe dire SUICIDARSI lui e tutta la sua famiglia.
Chi guarda «Quelli che il calcio», senza nulla togliere al programma e
alla simpa­tica Simona, non gliene frega nien­te del tuo disco in
uscita. Per cui, tu cantante, che non hai niente a che vedere col
calcio, sei un disturbo per quelli che amano lo sport. Mi dirai «e
allora dove vado?...». Devi andare nell’unico posto dove vera­mente
sarai ascoltato per quello che fai. E questo posto oggi, è «X Factor».
Non solo perché è un program­ma specifico
sulla musica, ma so­prattutto per come è ben congenia­to. Bella la
regia, le scenografie, i trailer, il montaggio di come la pun­tata
viene intercalata con i pezzi fuori onda, le prove, la preziosa
as­sistenza dei vocal coach, i confes­sionali sempre interessanti e mai
noiosi e poi... Ci sono loro. I Giudici. I veri prota­gonisti di questo
spumeggiante spettacolo coadiuvati dalla forza mo­trice di Francesco
Facchinetti. «I quattro cavalieri della tavola musica­le» uniti nel
«tutti per uno e uno per tutti» e «tutti contro tutti». Pur di
realizzare, non solo il sogno di quel «NESSUNO» che un giorno sa­rà il
vincitore, ma anche di quei «bravi» giovani che sono stati elimi­nati.
Ciò che fa la differenza, rispet­to
ad altre gare, compresa quella di Sanremo, è proprio questa gara su due
fronti: quella dei cantanti e quella dei giudici. Anche se a mio parere
e parlo di tutti e TRE, non sempre quando difendono i loro protetti
riescono ad essere obbietti­vi fino in fondo. Ma è comprensibi­le. La
bugia detta su una esibizione non riuscita, spesso ha la funzione di
dover tener conto le volte che in­vece è stata perfetta. Rimane
co­munque il fatto che Facchinetti non ha torto nel richiamare il bel
Mor­gan, che io ammiro, come anche la simpatica Mara, quando nel dover
decidere la sorte del cantante dico­no: «Tu hai migliorato molto, ora
sei perfetta per essere eliminata. Vattene e non farti più vedere
scia­gurata che non sei altro!...».
Non avendo visto le edizioni pre­cedenti,
devo però dire che la for­mazione dei giudici com’è adesso, mi appare
straordinaria. Non pen­savo, per esempio, che Claudia do­po tanti anni
lontana dalle scene, recuperasse così in fretta, fin dalla prima
puntata, una padronanza sce­nica che, non lo nego, ha spiazzato anche
me, specialmente quando ha eliminato uno dei suoi cantanti. Mi
sbaglierò ma la x dei «quattro cavalieri» credo sia la cosa più
inte­ressante che ho visto da quando la Rai ha iniziato il suo
devastante de­clino. Il cui unico ob­biettivo è tagliare le spese. A
chi? Alle co­se che funzionano na­turalmente. Si parla già di eliminare
il day time serale perché ri­tenuto una spesa inu­tile.
Atteggiamento, questo della Rai,
per­fettamente in linea con quelle madri che buttano i figli nella
spazzatura. E allora che cosa farsene di un Ruffini, direttore di
Raitre la cui unica colpa è stata quella di saper coniugare qualità e
grandi ascolti? Lo si manda via. Altrimenti la rete migliora e la Rai
non sprofonda... E già che ci siamo si manda via an­che Del Noce,
l’uomo che durante la sua direzione sulla prima rete ha totalizzato il
più alto record di ascolti. E pensare che a volte sono proprio le
piccole leve che smuovo­no e rimettono in moto i grandi meccanismi. E
una di queste leve è proprio «X Factor». E se posso permettermi un
pro­nostico su chi sarà il vincitore di questa edizione, credo che la
dispu­ta finale sul campo, si svolgerà con un clamoroso testa a testa
fra Giu­liano da una parte, e tutti gli altri dall’altra...
Adriano Celentano
11 novembre 2009

...........si..vabbeh :sorriso4: :sorriso4:

http://www.corriere.it/spettacoli/09_novembre_11/celentano-chi-ama-la-musica-non-puo-fare-a-meno-di-x-factor-adriano-celentano_e1ad6aee-ce8b-11de-9c90-00144f02aabc.shtml

Fossi stata in Celentano l'ultima frase avrei evitato di dirla, non si sa mai, potrebbe uscire prestissimo

Ciprea, mi hai anticipato, stavo per metterla anch'io 'sta intervista
notare come, casualmente, ha fatto il nome di Giuliano
Marco nemmeno nominato, accumunato ad un generale "gruppo".
qualcuno ieri diceva che aveva paura del potere del clan Celentano. comincio a pensare che ci abbia preso, spero di sbagliarmi.

...infatti...proprio casualmente.....e anche scorrettamente...

Non sa che il pubblico e' " sovrano"?...potrebbe prenderlo in antipatia e.............non ci sarebbe clan che tenga... :incazz2:

io credo che si stia mettendo in moto la "macchina da guerra" del duo Mori/Celentano.
entrata di Giuliano superpompata, processo senza la minima critica, dj scelti ad hoc per parlarne bene, invitato in radio, articolo sul giornale a maggior diffusione di Celentano. cos'altro si inventeranno di qui alla finale?

E' impossibile che Marco non vinca. Ci si deve mettere di buzzo buono Morgan a dargli Fra Martino Campanaro in falsetto, e lui a stonarla.

Povero Adriano, chiamato a difendere la trasmissione dalla pessima performance della moglie che ha fatto crollare drammaticamente gli audience, e a cui piace Giuliano, il Fausto Leali de noantri... Questo intendo quando dico che la musica italiana fa cagare: finchè a produrla e promuoverla c'è gente con i gusti di sessant'anni fa, non potremo mai e poi mai pensare di essere al livello dei paesi anglosassoni. Faccio un appello agli autori:
xfactor è un programma di giovani talenti per giovane musica, vi prego, mettete persone giovani anche tra i giudici! Basta con i vecchi! A loro lasciamo sanremo!