Aspettando Sanremo

echo86 ha scritto:IL SECOLO XIX ONLINE

La prima novità musicale delle canzoni in gara nella categoria Artisti (i Big di una volta) al prossimo Festival di Sanremo (che si svolgerà dal 16 al 20 febbraio) è che non c’è il solito “effetto melassa”: rispetto al passato, i pezzi sembrano più mossi, non si punta più solo al ritornello, mentre gli arrangiatori hanno capito che i brani vanno scritti pensando all’orchestra dell’Ariston, che quest’anno con il suo voto influirà sul risultato finale.

In realtà, la categoria Artisti andrebbe suddivisa ulteriormente almeno in due: le canzoni e i “Casi”: a quest’ultima appartengono Povia e il trio formato da Pupo, dal principe Emanuele Filiberto di Savoia e dal tenore Luca Canonici. Povia ormai sembra esistere solo al Festival e sembra che Sanremo non possa fare a meno delle sue provocazioni che fanno rumore all’Ariston e poi quasi scompaiono. L’anno scorso il gay che tornava etero, quest’anno addirittura la vicenda Englaro (ma nel teso il nome di Eluana non c’è), secondo le regole del cantautorato semi-rap. Pupo, invece, si è unito al principe Savoia puntando sulla popolarità di quest’ultimo da stella del ballo “made in Carlucci” e scommettendo sul voto delle giurie popolari: “Italia amore mio” è tutta nel titolo, una canzone d’altri tempi che sarà la gioia dei comici.

Poi ci sono le canzoni. Su tutte, spicca “La cometa di Halley” di Irene Grandi, scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle, cantabilissima, un pop modernissimo con echi di Battiato, sicura erede di “Brucia la città» (che Pippo Baudo scartò clamorosamente nel 2007). Un bel ritorno è quello di Enrico Ruggeri, di nuovo rockettaro che con “La notte delle fate”, che conferma di essere un autore che sa raccontare l’universo femminile. La più divertente è “Meno male”, di Simone Cristicchi, tornato all’ironia degli esordi con testo che scherza su Carla Bruni e Sarkozy e cita affettuosamente il Papa Wojtila di «se sbaglio mi corigerete». La più “chic” è “Ricomincio da qui”, di Malika Ayane, che conferma tutto il suo talento. Arisa, con un nuovo look, ripercorre la strada di “Sincerità”, anche se “Malamoreno” sembra meno accattivante del brano che ha vinto la scorsa edizione.

Irene Fornaciari torna insieme con i Nomadi con un brano «d’amor giovanile», scritto da papà Zucchero; Fabrizio Moro, con “Non è una canzone” rilegge in chiave reggae il suo recitar cantando; i Sonohra rappresentano il rock per teenager con “Baby”, che sembra uscita dal Bignami della ballad. A rappresentare il dialetto c’è solo Nino D’Angelo, con “Jammo Ja”: ormai da tempo Nino ha trovato una sua strada tra Napoli e la world music e un suo preciso percorso artistico. Toto Cutugno occupa la casella dei classici, rappresenta la storia del Festival, quando Sanremo era ancora «lo specchio dell’Italia».

Infine, l’inevitabile ondata in arrivo dai talent show: spinto dalla sua popolarità di giudice, arriva Morgan che, fedele al personaggio, ha seguito il precetto di Verdone - «famolo strano» - e ha scritto un pezzo, “La sera”, che è una mini suite dissonante che spaventerà le giurie popolari e piacerà alla critica.

Della pattuglia dei “talent boys”, la più convincente è Noemi, che ha assimilato bene la lezione di Fiorella Mannoia come dimostra “Per tutta la vita”. Marco Mengoni, vincitore di X-Factor, ha uno di quei pezzi “sanremesi” che sembravano un’abitudine dimenticata. Se non si sapesse che Valerio Scanu

daluxx ha scritto:

ottavia ha scritto:

carota ha scritto:

ANNA ha scritto:

Chiara 75 ha scritto:echo,Marco ha dalla sua parte il pubblico che non lo abbandonerà,vedrai...
Come si può non premiare una voce così straordinaria?

speriamo che non venga criticato solo perchè viene da un talent.......

beh, secondo me c'è molto pregiudizio nei confronti di marco soprattutto dpo che lui ha fatto sapere di aver rinunciato a canzoni di autori famossisimi per portare qualcosa di suo

già ma io credo in lui...sono fiduciosa e po ha l'età giusta per provare nonha paura di bruciarsi come può fare uno di 40 anni...io lo avevo scritto a lui anche nella letterina....

..anche io Ottavia..ma quello che ha scritto Carota è decisamente realistico......

Medea ha scritto:

echo86 ha scritto:IL SECOLO XIX ONLINE

La prima novità musicale delle canzoni in gara nella categoria Artisti (i Big di una volta) al prossimo Festival di Sanremo (che si svolgerà dal 16 al 20 febbraio) è che non c’è il solito “effetto melassa”: rispetto al passato, i pezzi sembrano più mossi, non si punta più solo al ritornello, mentre gli arrangiatori hanno capito che i brani vanno scritti pensando all’orchestra dell’Ariston, che quest’anno con il suo voto influirà sul risultato finale.

In realtà, la categoria Artisti andrebbe suddivisa ulteriormente almeno in due: le canzoni e i “Casi”: a quest’ultima appartengono Povia e il trio formato da Pupo, dal principe Emanuele Filiberto di Savoia e dal tenore Luca Canonici. Povia ormai sembra esistere solo al Festival e sembra che Sanremo non possa fare a meno delle sue provocazioni che fanno rumore all’Ariston e poi quasi scompaiono. L’anno scorso il gay che tornava etero, quest’anno addirittura la vicenda Englaro (ma nel teso il nome di Eluana non c’è), secondo le regole del cantautorato semi-rap. Pupo, invece, si è unito al principe Savoia puntando sulla popolarità di quest’ultimo da stella del ballo “made in Carlucci” e scommettendo sul voto delle giurie popolari: “Italia amore mio” è tutta nel titolo, una canzone d’altri tempi che sarà la gioia dei comici.

Poi ci sono le canzoni. Su tutte, spicca “La cometa di Halley” di Irene Grandi, scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle, cantabilissima, un pop modernissimo con echi di Battiato, sicura erede di “Brucia la città» (che Pippo Baudo scartò clamorosamente nel 2007). Un bel ritorno è quello di Enrico Ruggeri, di nuovo rockettaro che con “La notte delle fate”, che conferma di essere un autore che sa raccontare l’universo femminile. La più divertente è “Meno male”, di Simone Cristicchi, tornato all’ironia degli esordi con testo che scherza su Carla Bruni e Sarkozy e cita affettuosamente il Papa Wojtila di «se sbaglio mi corigerete». La più “chic” è “Ricomincio da qui”, di Malika Ayane, che conferma tutto il suo talento. Arisa, con un nuovo look, ripercorre la strada di “Sincerità”, anche se “Malamoreno” sembra meno accattivante del brano che ha vinto la scorsa edizione.

Irene Fornaciari torna insieme con i Nomadi con un brano «d’amor giovanile», scritto da papà Zucchero; Fabrizio Moro, con “Non è una canzone” rilegge in chiave reggae il suo recitar cantando; i Sonohra rappresentano il rock per teenager con “Baby”, che sembra uscita dal Bignami della ballad. A rappresentare il dialetto c’è solo Nino D’Angelo, con “Jammo Ja”: ormai da tempo Nino ha trovato una sua strada tra Napoli e la world music e un suo preciso percorso artistico. Toto Cutugno occupa la casella dei classici, rappresenta la storia del Festival, quando Sanremo era ancora «lo specchio dell’Italia».

Infine, l’inevitabile ondata in arrivo dai talent show: spinto dalla sua popolarità di giudice, arriva Morgan che, fedele al personaggio, ha seguito il precetto di Verdone - «famolo strano» - e ha scritto un pezzo, “La sera”, che è una mini suite dissonante che spaventerà le giurie popolari e piacerà alla critica.

Della pattuglia dei “talent boys”, la più convincente è Noemi, che ha assimilato bene la lezione di Fiorella Mannoia come dimostra “Per tutta la vita”. Marco Mengoni, vincitore di X-Factor, ha uno di quei pezzi “sanremesi” che sembravano un’abitudine dimenticata. Se non si sapesse che Valerio Scanu

Se non si sapesse che Valerio Scanu è un ex di Amici, infine, dalla sua canzone “Per tutte le volte che” si potrebbe pensare che è coetaneo di Cutugno.

Paolo Biamonte (Ansa)

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/imperia/2010/01/27/AM7KXEKD-sanremo_melenso_festival.shtml

Chiara 75 ha scritto:“La sera”, che è una mini suite dissonante che spaventerà le giurie popolari e piacerà alla critica.

Uguale: Morgan verrà sbattuto fuori nella prima puntata...

lepidezza ha scritto:ma sono rebus da settimana enigmistica?
la maionchi avrebbe usato un lapidario:NON L'HO CAPITA..ci devo pensare.
imbarazzante nel senso di vergognosa?
cerco sinonimi abbastanza vicini al termine usato dal giornalista.
ora non capisco se vergognosa per i suoi gusti o per il buco nell'acqua del tentativo ( si dice ) di Mengoni di portare qualcosa di folle e spiazzare la musica.
si sa le avanguardie sono viste con particolare diffidenza..

Spoiler:

ANNA ha scritto:@sickGirl

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sickGirl ha scritto:

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lepidezza ha scritto:ma sono rebus da settimana enigmistica?
la maionchi avrebbe usato un lapidario:NON L'HO CAPITA..ci devo pensare.
imbarazzante nel senso di vergognosa?
cerco sinonimi abbastanza vicini al termine usato dal giornalista.
ora non capisco se vergognosa per i suoi gusti o per il buco nell'acqua del tentativo ( si dice ) di Mengoni di portare qualcosa di folle e spiazzare la musica.
si sa le avanguardie sono viste con particolare diffidenza..

Brillianttrees ha scritto:

sickGirl ha scritto:

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lepidezza ha scritto:

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sickGirl ha scritto:@brill

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comunque su marco non se capisce davvero più nulla: lui il pezzo l'ha descritto in un certo modo..altri ne parlano invece all'opposto...
solo su scanu sono tutti daccordo (a parte defilippotti...ma lui non fa testo )

Bess ha scritto:

lepidezza ha scritto:ma sono rebus da settimana enigmistica?
la maionchi avrebbe usato un lapidario:NON L'HO CAPITA..ci devo pensare.
imbarazzante nel senso di vergognosa?
cerco sinonimi abbastanza vicini al termine usato dal giornalista.
ora non capisco se vergognosa per i suoi gusti o per il buco nell'acqua del tentativo ( si dice ) di Mengoni di portare qualcosa di folle e spiazzare la musica.
si sa le avanguardie sono viste con particolare diffidenza..

Ti quoto. Non aggiungo altro perchè ho già scritto prima e più o meno ho fatto il tuo stesso ragionamento.
Comunque, il livello del giornalismo è veramente basso ... non so se ridere o piangere di fronte a questo fior fiore di penne illuminate

marisa86 ha scritto:

sickGirl ha scritto:@brill

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comunque su marco non se capisce davvero più nulla: lui il pezzo l'ha descritto in un certo modo..altri ne parlano invece all'opposto...
solo su scanu sono tutti daccordo (a parte defilippotti...ma lui non fa testo )

Marco aveva detto che il pezzo avrebbe diviso ma non credevo fino a questo punto! Sembra che ciascun giornalista abbia ascoltato un pezzo diverso di Marco!