natale o solstizio di inverno?
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natale o solstizio di inverno?
la geografia astronomica sommata alla storia delle religioni e dei culti conduce a questa verità.
premesso che Gesù è magico( sarah silverman docet)
è un ovulo di una adolescente quindicenne, fecondato dallo spirito santo che sarà capace di camminare sulle acque e moltiplicare i pesci e il pane
pare che la vicenda abbia strane coincidenze con il sorgere e il tramontare del sole..
solo nel IV°
secolo si consolida la tradizione di festeggiare la Natività il 25 dicembre,
mentre fino ad allora si era festeggiata in diverse
date, il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio, più accettabili storicamente, e
il 6 gennaio (Epifania
significava l'apparizione del Cristo).
senza contare poi che fino al V° secolo D.C. il 25 dicembre si festeggiava la festa del solstizio d'inverno.
voluta dall'imperatore aureliano.
"dies
natalis Solis Invicti"
il Natale del Sole Invitto, ovvero la rinascita sull'orizzonte del nuovo sole che era simbolicamente morto al
solstizio d'inverno, cioè era giunto al punto più basso dell'orizzonte, ma che
già il
25 era risalito percettibilmente sull'orizzonte, cioè era
"rinato" e diventava "invincibile" (invictus) sulle
tenebre nelle quali era parso sprofondare poco prima.
la festa pagana ha comunque origini anche più antiche di queste e si perde nella mitologia egizia con strane coincidenze con il culto cristiano.
Il
Cristianesimo è riuscito a trasferire a sé tali pratiche religiose,
modificando la "nascita del sole" con la "nascita di
Cristo", e la "luce solare" con la "luce divina del Figlio
di Dio". Il sincretismo si compì lentamente, finché la notte tra il 24 e
il 25 dicembre, cioè la "nox postsolstiziale" che coincideva con
l'occasione in cui ormai da secoli si festeggiava una luminosa genesi astrale,
divenne anche la notte della nascita di Cristo. Insomma
tra il IV° e il V° secolo la Chiesa romana, preoccupata dalla straordinaria
diffusione dei culti solari e soprattutto dal mithraismo, che con la sua morale
e spiritualità, non dissimile dal cristianesimo, poteva frenare se non
arrestare la diffusione del vangelo, pensò di celebrare nello stesso giorno del
Natale del Sole (Sole Invictus) il Natale del Cristo, come vero Sole.
In
realtà la
data della nascita di Cristo è sconosciuta. Non se ne conosce esattamente
l'anno, anche se sulla base di avvenimenti storicamente accertati (censimento
indetto dall'imperatore Augusto nel 4 a.c., data della morte di Re Erode che si
attesta nel 4 a.c.) si ipotizza che possa essere avvenuta in un lasso di tempo
che va dal 4 a.c. al 7 a.c., tanto meno se ne conosce il mese. Neppure i
Vangeli lo segnalano con precisione, ma Luca allude a circostanze che fanno
pensare ad un periodo diverso da quello invernale (le greggi erano al pascolo
intorno alla grotta della natività e questo non poteva avvenire d'inverno,
perché i pastori ebrei
partivano per i pascoli con la prima luna piena di primavera, tornando in
autunno) e comunque solo nel IV°
secolo si consolida la tradizione di festeggiare la Natività il 25 dicembre,
mentre fino ad allora si era festeggiata in diverse
date, il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio, più accettabili storicamente, e
il 6 gennaio (Epifania
significava l'apparizione del Cristo).
E questa
sovrapposizione operata dal Cristianesimo sulle tradizioni popolari preesistenti
non riguardò solo il Natale, ma anche altre ricorrenze pagane.
Per fare pochi esempi: la festa di San Giorgio ha rimpiazzato l'antichissima
festività della "Parilia"; i festeggiamenti di San Giovanni Battista
hanno sostituito la festa dell'acqua, che era celebrata a mezz'estate; la
festività dell'Assunzione della Vergine ha preso il posto delle celebrazioni di
Diana; Samhain è diventata la festa di Ognissanti e via di seguito.
Anche al
giorno del riposo settimanale (primo giorno della settimana - festa di stato
introdotta da Costantino nel 321) che si chiamava "giorno del sole" (dies
solis) fu cambiato il nome in Domenica= giorno del Signore. Ma nei
paesi anglosassoni rimase il nome che Wulfrida l'ariano (creatore
della lingua tedesca) aveva introdotto e mutuato dal latino: in inglese infatti
rimase Sun-day e in tedesco Son-tag.
perciò se i bambini ad un certo punto dell crescita scoprono che babbo natale non esiste.. gli adulti raggiunta l'età della ragione potrebbero pregare la nascita di annie lennox o marco mengoni il 25 dicembre che avrebbe più senso.

premesso che Gesù è magico( sarah silverman docet)
è un ovulo di una adolescente quindicenne, fecondato dallo spirito santo che sarà capace di camminare sulle acque e moltiplicare i pesci e il pane
pare che la vicenda abbia strane coincidenze con il sorgere e il tramontare del sole..
solo nel IV°
secolo si consolida la tradizione di festeggiare la Natività il 25 dicembre,
mentre fino ad allora si era festeggiata in diverse
date, il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio, più accettabili storicamente, e
il 6 gennaio (Epifania
significava l'apparizione del Cristo).
senza contare poi che fino al V° secolo D.C. il 25 dicembre si festeggiava la festa del solstizio d'inverno.
voluta dall'imperatore aureliano.
"dies
natalis Solis Invicti"
il Natale del Sole Invitto, ovvero la rinascita sull'orizzonte del nuovo sole che era simbolicamente morto al
solstizio d'inverno, cioè era giunto al punto più basso dell'orizzonte, ma che
già il
25 era risalito percettibilmente sull'orizzonte, cioè era
"rinato" e diventava "invincibile" (invictus) sulle
tenebre nelle quali era parso sprofondare poco prima.
la festa pagana ha comunque origini anche più antiche di queste e si perde nella mitologia egizia con strane coincidenze con il culto cristiano.
Il
Cristianesimo è riuscito a trasferire a sé tali pratiche religiose,
modificando la "nascita del sole" con la "nascita di
Cristo", e la "luce solare" con la "luce divina del Figlio
di Dio". Il sincretismo si compì lentamente, finché la notte tra il 24 e
il 25 dicembre, cioè la "nox postsolstiziale" che coincideva con
l'occasione in cui ormai da secoli si festeggiava una luminosa genesi astrale,
divenne anche la notte della nascita di Cristo. Insomma
tra il IV° e il V° secolo la Chiesa romana, preoccupata dalla straordinaria
diffusione dei culti solari e soprattutto dal mithraismo, che con la sua morale
e spiritualità, non dissimile dal cristianesimo, poteva frenare se non
arrestare la diffusione del vangelo, pensò di celebrare nello stesso giorno del
Natale del Sole (Sole Invictus) il Natale del Cristo, come vero Sole.
In
realtà la
data della nascita di Cristo è sconosciuta. Non se ne conosce esattamente
l'anno, anche se sulla base di avvenimenti storicamente accertati (censimento
indetto dall'imperatore Augusto nel 4 a.c., data della morte di Re Erode che si
attesta nel 4 a.c.) si ipotizza che possa essere avvenuta in un lasso di tempo
che va dal 4 a.c. al 7 a.c., tanto meno se ne conosce il mese. Neppure i
Vangeli lo segnalano con precisione, ma Luca allude a circostanze che fanno
pensare ad un periodo diverso da quello invernale (le greggi erano al pascolo
intorno alla grotta della natività e questo non poteva avvenire d'inverno,
perché i pastori ebrei
partivano per i pascoli con la prima luna piena di primavera, tornando in
autunno) e comunque solo nel IV°
secolo si consolida la tradizione di festeggiare la Natività il 25 dicembre,
mentre fino ad allora si era festeggiata in diverse
date, il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio, più accettabili storicamente, e
il 6 gennaio (Epifania
significava l'apparizione del Cristo).
E questa
sovrapposizione operata dal Cristianesimo sulle tradizioni popolari preesistenti
non riguardò solo il Natale, ma anche altre ricorrenze pagane.
Per fare pochi esempi: la festa di San Giorgio ha rimpiazzato l'antichissima
festività della "Parilia"; i festeggiamenti di San Giovanni Battista
hanno sostituito la festa dell'acqua, che era celebrata a mezz'estate; la
festività dell'Assunzione della Vergine ha preso il posto delle celebrazioni di
Diana; Samhain è diventata la festa di Ognissanti e via di seguito.
Anche al
giorno del riposo settimanale (primo giorno della settimana - festa di stato
introdotta da Costantino nel 321) che si chiamava "giorno del sole" (dies
solis) fu cambiato il nome in Domenica= giorno del Signore. Ma nei
paesi anglosassoni rimase il nome che Wulfrida l'ariano (creatore
della lingua tedesca) aveva introdotto e mutuato dal latino: in inglese infatti
rimase Sun-day e in tedesco Son-tag.
perciò se i bambini ad un certo punto dell crescita scoprono che babbo natale non esiste.. gli adulti raggiunta l'età della ragione potrebbero pregare la nascita di annie lennox o marco mengoni il 25 dicembre che avrebbe più senso.

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
molto interessante. Avevo letto qualcosa sull'origine pagana delle festività cristiane. Ad esempio la Pasqua cade tra il 25 Marzo e il 25 Aprile, cioè nella domenica successiva al plenilunio che segue l'equinozo di primavera. Praticamente quando dalla stagione di riposo dei campi si passa a quella della semina . Quindi anticamente si festeggiava la rinascita della terra. Poi il 2 novembre c'era la festa degli antichi spirtiti o una cosa del genere.
Insomma lepi concordo....

Insomma lepi concordo....


fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
Noi lo si dice da mo'...
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Neopagan_holidays

http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Neopagan_holidays
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Re: natale o solstizio di inverno?
anche qui:
http://livingheritage.org/pole-spirits.htm
http://livingheritage.org/pole-spirits.htm
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Re: natale o solstizio di inverno?
lu dai per scontato i non anglofoni.ci sopravaluti:
http://mariapaolavannucchi.xoom.it//mp.vannucchi/il_solstizio_d%27inverno.htm
o anche
un ottima idea regalo! 
http://mariapaolavannucchi.xoom.it//mp.vannucchi/il_solstizio_d%27inverno.htm
o anche

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
lepidezza ha scritto:![]()
Celo, celo! Purtroppo quasi tutti i siti che trattano di queste cose sono in inglese, perché la riscoperta eclettica (a volte jungiana) delle feste precristiane è stata soffocata qua in Italia.




Guarda tu stesso.
http://www.cesnur.org/
Oppure ci sono i fanatici razionalisti dall'altra parte che mi stanno quasi tanto quanto sul culo.

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Re: natale o solstizio di inverno?

iside che allatta?
iside era sorella madre e sposa di osiride.
osiride viene ucciso da suo fratello seth. il suo corpo viene smembrato.
iside va alla ricerca delle parti ritrovandole tutte meno una(il fallo)le ricompone e vi soffia la vita e osiride risorge.
il mito è una allegoria astrologica:
osiride è il sole.muoe/tramonta in mare,colorandolo di rosso/sangue.
iside è la luna che di notte segue il tragitto del marito per ritrovarlo e riportarlo in vita. il mattino infatti il sole risorge.
gli egizi chiamavano il sole horus.(il fanciullo divino.) dal 22 dic al 21 marzo( solstizio d'inverno)
osiride dal 21 marzo al 21 giugno(solstizio d'estate)
Ra dal 21 giugno al 21 settembre ( equinozio d'autunno)
e nuovamente Osiride dal 21 settembre al 22 dicembre
il culto di iside, divinità madre suprema e universale dai mille nomi(minerva venere afrodite diana atenakore proserpina ecate etc)è raccontato da apuleio .viene definita"salvatrice"iside cammina sulle acque come il visnù è il narayana, colui che cammina sulle acque.
il culto di iside contempla la trinità iside osiride horus
osiride e horus sono il principio maschile iside è il doppio simbolico principio femminile.
la trinità viene recuperata dalla religione patriarcale.
iside nel trono con la mammella nuds che allatta un bambino viene trasformata nell'iconografia della madonna.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
Nel rispetto di tutti... credenti e non... solo per informazione.
da http://it.wikipedia.org/wiki/Horo
Il culto di Horo è attestato dal periodo predinastico fino all'epoca romana quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside.
In epoca predinastica si ebbero, con molta probabilità, diverse
divinità falco la più importante delle quali era il dio-falco venerato
nell'Alto Egitto. Quando i sovrani del Basso Egitto unificano le Due Terre, Horo assume il carattere di Unificatore dell'Alto e Basso Egitto.
Il sovrano egizio è considerato la personificazione di Horo, ossia l' Horo vivente; la prima tra le molte titolature che identificano un sovrano dell'Egitto è il serekht ossia il nome-Horo caratterizzato appunto dal falco.

In alcuni miti, Horo è considerato figlio della dea-vacca Hathor, il cui nome significa letteralmente casa di Horo.
Il mito però maggiormente famoso è quello che lo vuole figlio di Osiride ed Iside e vendicatore del padre nei confronti di Seth, il quale gli tolse un occhio durante lo scontro.
Durante il lungo periodo della civiltà egizia l'Horo di Hierakonpolis assorbe, con un meccanismo di sincretismo, svariate altre divinità locali aventi caratteristiche simili che infine divennero aspetti diversi di una sola figura.
Le forme sincretiche più comuni erano:Harakhti, Hornedjitef, Harsiesi, Harmakhis, Haroeris, Harpocrates, Harsomtus e Hurum ma ve ne sono anche con gli dei solari Ra, Atum e Aton di cui la più conosciuta è quella di Ra-Harakhti.
I figli di Horo sono quattro divinità protettrici dei vasi canopi, i contenitori delle viscere nel processo di imbalsamazione.
Presso i Greci e i Romani
fu noto con il nome di Arpocrate e rappresentato come un bambino con un
dito in bocca, gesto interpretato come un invito al silenzio.
Dall'etimologia del nome e dal suo aspetto di uccello, si deduce che
Horo fosse una divinità del cielo: i suoi occhi simbolizzano luna e sole, il cui viaggio nel cielo è dovuto al volo di Horo. Inoltre il mito dello scontro tra Horo e Seth spiega la minore luminosità della luna rispetto al sole col fatto che l'occhio lunare sarebbe quello staccato da Seth in combattimento e in seguito riposizionato dal dio della magia Toth.
La teoria del parallelismo tra Horus e Gesù [modifica]
La teoria si basa sugli studi compiuti da Gerald Massey. Le teorie di Massey ispireranno anche il teosofo Alvin Boyd Kuhn. Massey fu esponente della massoneria e le sue opere sono ancora oggi testi di riferimento della Società Teosofica [1],
movimento religioso-filosofico fondato da Helena Blavatsky. Poeta e
appassionato di civiltà egizia, Massey apprende da autodidatta l’arte
di decifrare i geroglifici. La sua teoria che vuole instaurare un
parallelismo tra la vita di Horus e quella di Gesù si basa su un
rilievo che si trova a Luxor, che lui esamina e interpreta nell'opera The Historical Jesus and The Mythical Christ, anche se per affermare questa tesi non vi sono altre fonti di riferimento.

Rilievo Massey
In questo rilievo si leggerebbe l’annunciazione, l'immacolata
concezione della dea Iside, la nascita ed adorazione di Horus. Questa
sua interpretazione contrasta con quella degli egittologi[2]
e non è stata mai confermata da altre fonti. Le sue opere, che tentano
di stabilire un più generale parallelismo tra la religione
giudaico-cristiana e la religione egizia, sono assolutamente
disconosciute dalla moderna egittologia e non sono menzionate nell'Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt
o in qualche altra opera di riferimento di questa branca accademica.
Massey non è infatti nominato né in "Who Was Who in Egyptology" di M.
L. Bierbrier (III ed., 1995), attuale lista degli egittologi
internazionali di riferimento, né tanto meno nella più estesa
bigliografia sull'antico Egitto stilata da Ida B. Pratt (1925/1942),
universalmente riconosciuta dalla comunità internazionale degli
egittologi [3].
Nel 1999 la storica e archeologa D.M. Murdock riporta in auge questa "teoria" nel The Christ Conspiracy pubblicato con lo pseudonimo di Acharya. L'opera è stata anche utilizzata come base della prima parte del film web Zeitgeist.
In un capitolo del suo libro l'autrice mette in luce delle somiglianze
notevoli che intercorrerebbero tra la figura di Gesù Cristo e quella di
Horus. In questo ripercorre sostanzialmente le tesi di Massey sul
parallelismo Horus/Gesù. La questione relativa all'attendibilità delle
sue tesi è tuttora molto controversa e il dibattito molto acceso. La
Murdock non ha una formazione accademica da egittologa ed una delle
critiche fondamentali che le si rivolgono è di non aver attinto da
fonti primarie ma di aver utilizzato fonti poco attendibili come Ancient Egypt: The Light of the World di Gerald Massey. Nel suo ultimo libro Christ in Egypt
(Ed. 2009) l'autrice replica che il suo lavoro non si ispirerebbe a
quello di Massey (sebbene a distanza di cento anni risulterebbe
sostanzialmente corretto) ma su molteplici fonti di egittologi tra cui
cita Margaret Murray,
egittologa e antropologa vissuta negli anni '30, che nel libro "Il Dio
delle streghe" si è occupata di stregoneria medievale cercando di
trovare le sue radici nel periodo pre-cristiano. Anche la storicità del
lavoro della Murray è ancora molto discussa e le sue argomentazioni
sono oggi aspramente criticate in ambito accademico: tra gli storici
che criticano la sua impostazione di ricerca e quindi i risultati
raggiunti ci sono Norman Cohn, Ronald Hutton, G. L. Kitteredge, Keith
Thomas, J. B. Russell and Carlo Ginzburg [4]. Questo getta ulteriori ombre sulla canonicità storico/scientifica dell'opera della D.M. Murdock.
Si consideri inoltre che, analogamente a quanto affermato dagli
egittologi in relazione alle tesi di Massey, la ricostruzione della
vita di Iside e Horus fatta dalla Murdock è in aperto contrasto con i
risultati raggiunti dall'attuale egittologia e non trova riscontri
nella narrazione delle vicende di Horus e Iside come narrate nella
mitologia egizia [5].
L'unica fonte di riferimento per questa tesi resterebbe quindi
l'iscrizione di Luxor, sopra indicata, in una traduzione e
interpretazione considerata dagli egittologi moderni totalmente fallace[6], che non trova altri referenti se non il succitato Massey.

Raffigurazione
L'autrice sostiene di aver ritrovato questi motivi nel corso dei
suoi studi e di averli poi riordinati in una specie di racconto
evangelico per mettere in luce le somiglianze di fondo. Ecco alcune
delle presunte analogie individuate dalla Murdock nel suo libro [7]:

da http://it.wikipedia.org/wiki/Horo
Il culto di Horo è attestato dal periodo predinastico fino all'epoca romana quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside.
In epoca predinastica si ebbero, con molta probabilità, diverse
divinità falco la più importante delle quali era il dio-falco venerato
nell'Alto Egitto. Quando i sovrani del Basso Egitto unificano le Due Terre, Horo assume il carattere di Unificatore dell'Alto e Basso Egitto.
Il sovrano egizio è considerato la personificazione di Horo, ossia l' Horo vivente; la prima tra le molte titolature che identificano un sovrano dell'Egitto è il serekht ossia il nome-Horo caratterizzato appunto dal falco.

In alcuni miti, Horo è considerato figlio della dea-vacca Hathor, il cui nome significa letteralmente casa di Horo.
Il mito però maggiormente famoso è quello che lo vuole figlio di Osiride ed Iside e vendicatore del padre nei confronti di Seth, il quale gli tolse un occhio durante lo scontro.
Durante il lungo periodo della civiltà egizia l'Horo di Hierakonpolis assorbe, con un meccanismo di sincretismo, svariate altre divinità locali aventi caratteristiche simili che infine divennero aspetti diversi di una sola figura.
Le forme sincretiche più comuni erano:Harakhti, Hornedjitef, Harsiesi, Harmakhis, Haroeris, Harpocrates, Harsomtus e Hurum ma ve ne sono anche con gli dei solari Ra, Atum e Aton di cui la più conosciuta è quella di Ra-Harakhti.
I figli di Horo sono quattro divinità protettrici dei vasi canopi, i contenitori delle viscere nel processo di imbalsamazione.
Presso i Greci e i Romani
fu noto con il nome di Arpocrate e rappresentato come un bambino con un
dito in bocca, gesto interpretato come un invito al silenzio.
Dall'etimologia del nome e dal suo aspetto di uccello, si deduce che
Horo fosse una divinità del cielo: i suoi occhi simbolizzano luna e sole, il cui viaggio nel cielo è dovuto al volo di Horo. Inoltre il mito dello scontro tra Horo e Seth spiega la minore luminosità della luna rispetto al sole col fatto che l'occhio lunare sarebbe quello staccato da Seth in combattimento e in seguito riposizionato dal dio della magia Toth.
La teoria del parallelismo tra Horus e Gesù [modifica]
La teoria si basa sugli studi compiuti da Gerald Massey. Le teorie di Massey ispireranno anche il teosofo Alvin Boyd Kuhn. Massey fu esponente della massoneria e le sue opere sono ancora oggi testi di riferimento della Società Teosofica [1],
movimento religioso-filosofico fondato da Helena Blavatsky. Poeta e
appassionato di civiltà egizia, Massey apprende da autodidatta l’arte
di decifrare i geroglifici. La sua teoria che vuole instaurare un
parallelismo tra la vita di Horus e quella di Gesù si basa su un
rilievo che si trova a Luxor, che lui esamina e interpreta nell'opera The Historical Jesus and The Mythical Christ, anche se per affermare questa tesi non vi sono altre fonti di riferimento.


Rilievo Massey
In questo rilievo si leggerebbe l’annunciazione, l'immacolata
concezione della dea Iside, la nascita ed adorazione di Horus. Questa
sua interpretazione contrasta con quella degli egittologi[2]
e non è stata mai confermata da altre fonti. Le sue opere, che tentano
di stabilire un più generale parallelismo tra la religione
giudaico-cristiana e la religione egizia, sono assolutamente
disconosciute dalla moderna egittologia e non sono menzionate nell'Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt
o in qualche altra opera di riferimento di questa branca accademica.
Massey non è infatti nominato né in "Who Was Who in Egyptology" di M.
L. Bierbrier (III ed., 1995), attuale lista degli egittologi
internazionali di riferimento, né tanto meno nella più estesa
bigliografia sull'antico Egitto stilata da Ida B. Pratt (1925/1942),
universalmente riconosciuta dalla comunità internazionale degli
egittologi [3].
Nel 1999 la storica e archeologa D.M. Murdock riporta in auge questa "teoria" nel The Christ Conspiracy pubblicato con lo pseudonimo di Acharya. L'opera è stata anche utilizzata come base della prima parte del film web Zeitgeist.
In un capitolo del suo libro l'autrice mette in luce delle somiglianze
notevoli che intercorrerebbero tra la figura di Gesù Cristo e quella di
Horus. In questo ripercorre sostanzialmente le tesi di Massey sul
parallelismo Horus/Gesù. La questione relativa all'attendibilità delle
sue tesi è tuttora molto controversa e il dibattito molto acceso. La
Murdock non ha una formazione accademica da egittologa ed una delle
critiche fondamentali che le si rivolgono è di non aver attinto da
fonti primarie ma di aver utilizzato fonti poco attendibili come Ancient Egypt: The Light of the World di Gerald Massey. Nel suo ultimo libro Christ in Egypt
(Ed. 2009) l'autrice replica che il suo lavoro non si ispirerebbe a
quello di Massey (sebbene a distanza di cento anni risulterebbe
sostanzialmente corretto) ma su molteplici fonti di egittologi tra cui
cita Margaret Murray,
egittologa e antropologa vissuta negli anni '30, che nel libro "Il Dio
delle streghe" si è occupata di stregoneria medievale cercando di
trovare le sue radici nel periodo pre-cristiano. Anche la storicità del
lavoro della Murray è ancora molto discussa e le sue argomentazioni
sono oggi aspramente criticate in ambito accademico: tra gli storici
che criticano la sua impostazione di ricerca e quindi i risultati
raggiunti ci sono Norman Cohn, Ronald Hutton, G. L. Kitteredge, Keith
Thomas, J. B. Russell and Carlo Ginzburg [4]. Questo getta ulteriori ombre sulla canonicità storico/scientifica dell'opera della D.M. Murdock.
Si consideri inoltre che, analogamente a quanto affermato dagli
egittologi in relazione alle tesi di Massey, la ricostruzione della
vita di Iside e Horus fatta dalla Murdock è in aperto contrasto con i
risultati raggiunti dall'attuale egittologia e non trova riscontri
nella narrazione delle vicende di Horus e Iside come narrate nella
mitologia egizia [5].
L'unica fonte di riferimento per questa tesi resterebbe quindi
l'iscrizione di Luxor, sopra indicata, in una traduzione e
interpretazione considerata dagli egittologi moderni totalmente fallace[6], che non trova altri referenti se non il succitato Massey.


Raffigurazione
L'autrice sostiene di aver ritrovato questi motivi nel corso dei
suoi studi e di averli poi riordinati in una specie di racconto
evangelico per mettere in luce le somiglianze di fondo. Ecco alcune
delle presunte analogie individuate dalla Murdock nel suo libro [7]:
- fu annunciata la sua nascita alla madre dall'angelo Thot, che le
comunicò anche che il figlio sarebbe stato concepito verginalmente - nacque in una grotta il 25 dicembre dalla vergine Iside, annunciato da una stella d'oriente
- venne adorato nella grotta da pastori e da tre saggi che gli offrirono in dono oro, incenso e mirra
- da bambino insegnò in un tempio
- ebbe 12 discepoli
- all'età di 30 anni fu battezzato da una figura nota come Anup, che venne in seguito decapitato (come Giovanni Battista)
- combatté 40 giorni nel deserto contro Satana
- compì miracoli, come la resurrezione dei morti e la camminata sulle acque
- fu chiamato il "Santo Bambino" ed era noto con molti nomi, tra cui:
"La Verità", "La Luce", "La Vita", "L'Unto Figlio di Dio" e il "Buon
Pastore", "L'Agnello", "La Stella del Mattino" - Horus nacque a Annu, il "posto del pane", mentre Gesù nacque a Bethleem, la "casa del pane"
- fu crocifisso tra due ladroni e dopo tre giorni risorse dai morti
- viene rappresentato da una croce
- assieme a Iside e Osiride, Horo costituisce un membro della trinità egizia.
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(G. I. Gurdjieff)
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Re: natale o solstizio di inverno?
trova le differenze. 

lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
dovrebbero insegnarti la religione quando hai quarant'anni e sei ormai
adulto e vaccinato, non da bambino quando il tuo cervello è ancora
soffice e permeabile alle favole.
nella genesi è il serpente a convincere Eva mangiare la mela proibita.
Eva da un morso alla mela e cade in un lungo sonno da cui Adamo la
risveglia con un bacio.
No questa è Biancaneve.
ma se da piccolo ti avessero detto che Biancaneve è una religione, ci avresti creduto.non avevi metri di paragone.
biancaneve e i sette apostoli,perchè no?
ratzinger dice:attenti ai falsi dei!
perchè ce ne sono altri?
(la guerra civile fredda-DL)
adulto e vaccinato, non da bambino quando il tuo cervello è ancora
soffice e permeabile alle favole.
nella genesi è il serpente a convincere Eva mangiare la mela proibita.
Eva da un morso alla mela e cade in un lungo sonno da cui Adamo la
risveglia con un bacio.
No questa è Biancaneve.
ma se da piccolo ti avessero detto che Biancaneve è una religione, ci avresti creduto.non avevi metri di paragone.
biancaneve e i sette apostoli,perchè no?
ratzinger dice:attenti ai falsi dei!
perchè ce ne sono altri?
(la guerra civile fredda-DL)
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
Non esageriamo col GomBloDDo
Murray non viene considerato dagli egittologi semplicemente perché non era un egittologo, aveva conoscenze approssimative e si inventava le fonti - un casino di documenti "tradotti" da lui dichiara che furono misteriosamente fatti sparire -. E molti diocumenti tardo antichi, di piena era cristiana, sono valutati come antichissimi (caratteristica comune ai testi misterici o sapienziali è quella di autoattribuirsi un'antichità fittizia, e questo vale anche per la bibbia e il bhagavad gita, non solo per il Corpus Hermeticum).
I parallelismi che vengono fuori sono poi così precisi da essere ridicoli. Nessuna migrazione culturale di temi o narrazioni mitiche o eroiche è mai così piatta e conservativa; per me c'è una puzza di scientismo, che per uno spiritista teosofo è il grande nemico ma guarda caso ne viene contaminato; furore di semplificazione (ricorda quello dei contemporanei Neogrammatici in campo linguistico).
Spero non pensiate che dico questo per affermarte la divinità di Gesù
Per quel po' che ho studiato è abbastanza evidente come tutto venga fuori da una serie di culti, narrazioni, anche elaborazioni filosofiche dell'area mediterranea orientale e non solo. Ad esempio anche i biblisti cattolici ammettono tranquillamente che in genesi, esodo e nei libri dei re ci sono chiare tracce di un originale politeismo del popolo ebraico, in cui il culto di JHWH non escludeva la credenza in miriade di altre divinità. Poi, ovviamente, non ne parlano dal pulpito durante la messa

Murray non viene considerato dagli egittologi semplicemente perché non era un egittologo, aveva conoscenze approssimative e si inventava le fonti - un casino di documenti "tradotti" da lui dichiara che furono misteriosamente fatti sparire -. E molti diocumenti tardo antichi, di piena era cristiana, sono valutati come antichissimi (caratteristica comune ai testi misterici o sapienziali è quella di autoattribuirsi un'antichità fittizia, e questo vale anche per la bibbia e il bhagavad gita, non solo per il Corpus Hermeticum).
I parallelismi che vengono fuori sono poi così precisi da essere ridicoli. Nessuna migrazione culturale di temi o narrazioni mitiche o eroiche è mai così piatta e conservativa; per me c'è una puzza di scientismo, che per uno spiritista teosofo è il grande nemico ma guarda caso ne viene contaminato; furore di semplificazione (ricorda quello dei contemporanei Neogrammatici in campo linguistico).
Spero non pensiate che dico questo per affermarte la divinità di Gesù

Per quel po' che ho studiato è abbastanza evidente come tutto venga fuori da una serie di culti, narrazioni, anche elaborazioni filosofiche dell'area mediterranea orientale e non solo. Ad esempio anche i biblisti cattolici ammettono tranquillamente che in genesi, esodo e nei libri dei re ci sono chiare tracce di un originale politeismo del popolo ebraico, in cui il culto di JHWH non escludeva la credenza in miriade di altre divinità. Poi, ovviamente, non ne parlano dal pulpito durante la messa

mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
Ma ovviamente io l'ho messo solo perché comunque di figli di vergini concepiti con spiriti e angeli e blabla ne è piena la mitologia, anzi, LE mitologiE. Senza nulla voler togliere alla figura del Cristo e quello che ha cominciato a rappresentare dal I, II secolo o giù di lì...
Perché prima, nella Giudea occupata, vi era una grande attesa per i Messia e di predicatori politico/religiosi ve ne era ad ogni angolo di strada.

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Violatrix- Fondatrice
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Re: natale o solstizio di inverno?
Violatrix ha scritto:Ma ovviamente io l'ho messo solo perché comunque di figli di vergini concepiti con spiriti e angeli e blabla ne è piena la mitologia, anzi, LE mitologiE. Senza nulla voler togliere alla figura del Cristo e quello che ha cominciato a rappresentare dal I, II secolo o giù di lì...Perché prima, nella Giudea occupata, vi era una grande attesa per i Messia e di predicatori politico/religiosi ve ne era ad ogni angolo di strada.
e sappiamo qual era la prima domanda che facevano alle mamme di questi perdigiorno
Vai a 1'30"
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: natale o solstizio di inverno?
Solstizio forever, viva l'astronomia
abbasso i memi assoluti, religiosi e ideologici.
So che non posso fare a meno di essere condizionata, ma almeno ci ho sempre provato


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Re: natale o solstizio di inverno?
la religione è l'oppio dei popoli
chiunque regga da sè senza appigliarsi a qualcosa" altro da sè " e dal mondo reale combatte una esistenza sulle proprie forze.
l'illusione che altro condizioni il proprio destino andrebbe accettata consapevolmente.
chiunque regga da sè senza appigliarsi a qualcosa" altro da sè " e dal mondo reale combatte una esistenza sulle proprie forze.
l'illusione che altro condizioni il proprio destino andrebbe accettata consapevolmente.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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