A prima svista (la Tv da tagliare)
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
killer73 ha scritto:a mambu,ma che cazzo hai detto?
Killer ti amo
Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mambu ha scritto:mmmh... ben due forme non ortodosse. Però una con finalità espressive e corretto raddoppiamento fonosintattico, l'altra è una neoformazione basata su un neologismo con il giusto suffisso aggettivante.seunanotte ha scritto:Oddio uno stato di polizia,di controllo,un processo forumiano
Puoi passare
a chi!
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
@ mambu
Ma io sono ignorante è per questo che vi leggo,quindi attenti e grazie
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
killer73 ha scritto:a mambu,ma che cazzo hai detto?
Vai a 3'40"
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
seunanotte ha scritto:@ mambu
Ma io sono ignorante è per questo che vi leggo,quindi attenti e grazie
pure io! (o è meglio "io pure"? )
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
sei proprio er peggiomambu ha scritto:killer73 ha scritto:a mambu,ma che cazzo hai detto?
Vai a 3'40"
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
«Io battevo nelle latrine»
Crociata contro Aldo Busi
Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
TV
«Io battevo nelle latrine»Crociata contro Aldo Busi - Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
«Io battevo nelle latrine»
Crociata contro Aldo Busi
Notizia del 5 marzo 2010 - 14:50
Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
foto
di Libero News
Dopo Morgan la furia dei bacchettoni ha già trovato un nuovo bersaglio televisivo. È Aldo Busi, concorrente dell'Isola dei Famosi di Simona Ventura nel mirino di un'associazione di consumatori per le sue dichiarazioni choc sulla pratica della prostituzione in giovane età.
Più che una dichiarazione, bisognerebbe parlare di una battuta (probabilmente con un fondo di verità ma pur sempre una boutade ad effetto, ma vallo a spiegare alla "nuova Inquisizione"). Durante la sua "tirata" contro la bruttezza dell'isolotto che ospita i naufraghi, definito «un cesso», «orrendo», «una barbona dentro una latrina», lo scrittore si è chiesto «come si è osato portare me là!». E ha poi aggiunto: «Perché se uno mi dice: "Busi, tu vai in una latrina", magari mi sta anche bene, visto che ci ho passato la gioventù a battere. Ma se uno mi dice. "Vai in un paradiso" e poi mi trovo in un cesso, allora m'incazzo».
Rimostranze legittime, seppur colorite, che però non sono andate giù ai rappresentanti del Popolo della vita - La Voce dei consumatori, che dal tardo pomeriggio di giovedì presidiano gli studi Rai per protesta contro lo «squallido passato di prostituzione» di Busi. «Serve un segnale forte» ha detto il capolista della formazione Alfredo Iorio, annunciando un presidio «senza sosta fin quando non sarà decretata la sua espulsione dal programma e non saranno accertate le responsabilità della produzione in merito alla sua partecipazione». Ma la minaccia non si ferma qui, perché l'associazione rilancia: «La nostra risposta sarà un'Isola della Vita a difesa della famiglia e dei bambini».
Dopo il caso Morgan e le discussioni sull'opportunità o meno di parlare di droga e dei suoi effetti pubblicamente, un episodio televisivo mette emittenza e pubblico di fronte al dubbio se sia opportuno o meno discutere di prostituzione (pratica piuttosto popolare di questi tempi, almeno a leggere i giornali). Ma fa anche ricordare che l'ultima persona a vincere l'Isola dei Famosi fu una stimata trans che non ha mai fatto mistero e mai si è pentita di essersi prostituita in passato.
http://magazine.libero.it/televisione/generali/io-battevo-nelle-latrinecrociata-contro-aldo-busi-ne11148.phtml
Crociata contro Aldo Busi
Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
TV
«Io battevo nelle latrine»Crociata contro Aldo Busi - Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
«Io battevo nelle latrine»
Crociata contro Aldo Busi
Notizia del 5 marzo 2010 - 14:50
Durante la seconda puntata dell'Isola lo scrittore infuriato fa un riferimento a un passato da "marchettaro". E un'associazione di consumatori assedia la sede della Rai: «Va espulso»
foto
di Libero News
Dopo Morgan la furia dei bacchettoni ha già trovato un nuovo bersaglio televisivo. È Aldo Busi, concorrente dell'Isola dei Famosi di Simona Ventura nel mirino di un'associazione di consumatori per le sue dichiarazioni choc sulla pratica della prostituzione in giovane età.
Più che una dichiarazione, bisognerebbe parlare di una battuta (probabilmente con un fondo di verità ma pur sempre una boutade ad effetto, ma vallo a spiegare alla "nuova Inquisizione"). Durante la sua "tirata" contro la bruttezza dell'isolotto che ospita i naufraghi, definito «un cesso», «orrendo», «una barbona dentro una latrina», lo scrittore si è chiesto «come si è osato portare me là!». E ha poi aggiunto: «Perché se uno mi dice: "Busi, tu vai in una latrina", magari mi sta anche bene, visto che ci ho passato la gioventù a battere. Ma se uno mi dice. "Vai in un paradiso" e poi mi trovo in un cesso, allora m'incazzo».
Rimostranze legittime, seppur colorite, che però non sono andate giù ai rappresentanti del Popolo della vita - La Voce dei consumatori, che dal tardo pomeriggio di giovedì presidiano gli studi Rai per protesta contro lo «squallido passato di prostituzione» di Busi. «Serve un segnale forte» ha detto il capolista della formazione Alfredo Iorio, annunciando un presidio «senza sosta fin quando non sarà decretata la sua espulsione dal programma e non saranno accertate le responsabilità della produzione in merito alla sua partecipazione». Ma la minaccia non si ferma qui, perché l'associazione rilancia: «La nostra risposta sarà un'Isola della Vita a difesa della famiglia e dei bambini».
Dopo il caso Morgan e le discussioni sull'opportunità o meno di parlare di droga e dei suoi effetti pubblicamente, un episodio televisivo mette emittenza e pubblico di fronte al dubbio se sia opportuno o meno discutere di prostituzione (pratica piuttosto popolare di questi tempi, almeno a leggere i giornali). Ma fa anche ricordare che l'ultima persona a vincere l'Isola dei Famosi fu una stimata trans che non ha mai fatto mistero e mai si è pentita di essersi prostituita in passato.
http://magazine.libero.it/televisione/generali/io-battevo-nelle-latrinecrociata-contro-aldo-busi-ne11148.phtml
Ultima modifica di Medea il Ven 05 Mar 2010, 15:44 - modificato 1 volta.
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mitico Busi.
ma non è la prima volta: più di 20 anni fa, in una delle sue prime apparizioni televisive (mi pare fosse la trasmissione di Bagnasco, il prototipo dei talk show rissaioli in Italia) disse più o meno:
"io mi facevo sbattere dai camionisti sulla circonvallazione di Firenze"
non me ne importa un fico se c'è il "fondo di verità" o no. E' una delle migliiori battute televisive che mi ricordi
ma non è la prima volta: più di 20 anni fa, in una delle sue prime apparizioni televisive (mi pare fosse la trasmissione di Bagnasco, il prototipo dei talk show rissaioli in Italia) disse più o meno:
"io mi facevo sbattere dai camionisti sulla circonvallazione di Firenze"
non me ne importa un fico se c'è il "fondo di verità" o no. E' una delle migliiori battute televisive che mi ricordi
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
bhe acceso un rogo e bruciato il primo eretico ora alzano la testa e tentano di bruciare chiunque. E' tornata la caccia alle streghe....
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mambu ha scritto: mitico Busi.
ma non è la prima volta: più di 20 anni fa, in una delle sue prime apparizioni televisive (mi pare fosse la trasmissione di Bagnasco, il prototipo dei talk show rissaioli in Italia) disse più o meno:
"io mi facevo sbattere dai camionisti sulla circonvallazione di Firenze"
non me ne importa un fico se c'è il "fondo di verità" o no. E' una delle migliiori battute televisive che mi ricordi
E disse all'allora fidanzato della Morante "donnaccia" anche se non usò proprio questo termine era una trasmissione di Minoli condotta da Bagnasco
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
ma sta gente non ha di meglio da fare? sembrano i miei vicini di casa (il filglo quarantenne che vive con la mamma e non lavora, la moglie trascurata e mal scopata che sta tutto il giorno tra palestra e spiaggia...) che non fanno che giudicare tutto quello che fanno gli altri... pero' all'ennesima potenza! ma vivessero la propria di vita!
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
eh..certo, aldo busi offende la pubblica morale...ma di gigi nazionale e del suo scempio campione d'ascolti nessuno dice che offende il livello minimo di decenza artistica??? ...per quei pochi minuti che ho guardato l'ho fatto solo per noemi che ora è in obbligo nei miei confronti a prescindere dalla resa delle canzoni etc lui mi è sembrato piuttosto inadeguato nel ruolo del simpaticone (per forza) della porta accanto
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Monica Setta: gli ospiti ridono delle "clamorose rivelazioni" a Il Fatto del giorno. E lei si prepara a Donne in seconda serata
Monica Setta è diventata la geniale caricatura di stessa, al punto da farsi sbeffeggiare dai suoi ospiti in studio per la sua reiterata ruffianaggine. E in quest’affermazione, da parte del sottoscritto, c’è una stima di fondo, verso una giornalista talmente sfacciata da dare al pubblico quello che vuole. La vacuità condita da sensazionalismo. Le false promesse di esclusive tarocche, che poi svaniscono dopo la pubblicità come bolle di sapone. La capacità di tenerti incollato davanti allo schermo, alla luce del suo trascinante panegirico dell’effimero.
Chi disprezza tutto ciò, gridando alla morte dell’informazione eticamente corretta, dovrebbe riflettere sulla soppressione di Così stanno le cose di Luisella Costamagna, sopravvissuta per neanche un mese nel daytime de La7 per aver snobbato gossip e dintorni. La Setta, al contrario, è riuscita a fregare i telespettatori più allocchi, partendo dal baratro del 4-5% che fu di Scalo76 per poi superare il muro del 10%, con picchi di 2.000.000 spettatori in puntate strategiche.
Come quella di oggi, che è riuscita a passare dal Mi-Sex, la Fiera dell’Hard in corso, al tributo a Valerio Scanu passando per l’Isola dei Famosi (godendo del diktat ai temi politici, in quanto ad appeal delle Alba Parietti e Vladimir Luxuria di turno). Anche coloro che sono scandalizzati dalla sua ossessione per lo scoop, dal caso Morgan alle anticipazioni clamorose su tutto lo scibile mediatico, alla fine dei conti non riescono a cambiare canale.
Sempre nella puntata odierna, la regina della polemica a regola d’arte si è congedata temporaneamente dal daytime, preannunciando che le Tribune elettorali potrebbero prendere (anche) il suo posto, dalla prossima settimana.
L’ex volto di Domenica In Politica è pronta già a rifarsi con il programma promessole in seconda serata, il cui nuovo titolo ufficiale è Donne (come un vecchio flop della Leofreddi), anziché La Donna è mobile. Previsto per aprile, giocherà d’anticipo debuttando già giovedì prossimo (la giornalista avrebbe rifiutato di prendere il posto al venerdì sera di Paragone, la cui Ultima parola sta facendo flop).
Come riporta Affari Italiani.it, sarà un talk femminile in stile Harem, con cui - in caso di buon successo - la Setta potrebbe diventare la risposta rosa a Bruno Vespa. E diciamola tutta, a differenza dei vari strilloni quotidiani questo non sarebbe uno scandalo.
La Setta è la sintesi perfetta della presa popolare di una non giornalista come Barbara D’Urso e della morbosità cronachistica del custode di Porta a Porta. E al tempo stesso, in un programma come La Vita in diretta, non avrebbe almeno la puzza sotto al naso di Sposini, credendo un po’ di più in quello che fa.
Morale del sistema? Visto che il più pulito c’ha la rogna, tanto vale tifare per l’arte retorica della Setta.
http://www.tvblog.it/post/18595/monica-setta-gli-ospiti-ridono-delle-clamorose-rivelazioni2-a-il-fatto-del-giorno-e-lei-si-prepara-a-donne-in-seconda-serata#show_comments
Monica Setta è diventata la geniale caricatura di stessa, al punto da farsi sbeffeggiare dai suoi ospiti in studio per la sua reiterata ruffianaggine. E in quest’affermazione, da parte del sottoscritto, c’è una stima di fondo, verso una giornalista talmente sfacciata da dare al pubblico quello che vuole. La vacuità condita da sensazionalismo. Le false promesse di esclusive tarocche, che poi svaniscono dopo la pubblicità come bolle di sapone. La capacità di tenerti incollato davanti allo schermo, alla luce del suo trascinante panegirico dell’effimero.
Chi disprezza tutto ciò, gridando alla morte dell’informazione eticamente corretta, dovrebbe riflettere sulla soppressione di Così stanno le cose di Luisella Costamagna, sopravvissuta per neanche un mese nel daytime de La7 per aver snobbato gossip e dintorni. La Setta, al contrario, è riuscita a fregare i telespettatori più allocchi, partendo dal baratro del 4-5% che fu di Scalo76 per poi superare il muro del 10%, con picchi di 2.000.000 spettatori in puntate strategiche.
Come quella di oggi, che è riuscita a passare dal Mi-Sex, la Fiera dell’Hard in corso, al tributo a Valerio Scanu passando per l’Isola dei Famosi (godendo del diktat ai temi politici, in quanto ad appeal delle Alba Parietti e Vladimir Luxuria di turno). Anche coloro che sono scandalizzati dalla sua ossessione per lo scoop, dal caso Morgan alle anticipazioni clamorose su tutto lo scibile mediatico, alla fine dei conti non riescono a cambiare canale.
Sempre nella puntata odierna, la regina della polemica a regola d’arte si è congedata temporaneamente dal daytime, preannunciando che le Tribune elettorali potrebbero prendere (anche) il suo posto, dalla prossima settimana.
L’ex volto di Domenica In Politica è pronta già a rifarsi con il programma promessole in seconda serata, il cui nuovo titolo ufficiale è Donne (come un vecchio flop della Leofreddi), anziché La Donna è mobile. Previsto per aprile, giocherà d’anticipo debuttando già giovedì prossimo (la giornalista avrebbe rifiutato di prendere il posto al venerdì sera di Paragone, la cui Ultima parola sta facendo flop).
Come riporta Affari Italiani.it, sarà un talk femminile in stile Harem, con cui - in caso di buon successo - la Setta potrebbe diventare la risposta rosa a Bruno Vespa. E diciamola tutta, a differenza dei vari strilloni quotidiani questo non sarebbe uno scandalo.
La Setta è la sintesi perfetta della presa popolare di una non giornalista come Barbara D’Urso e della morbosità cronachistica del custode di Porta a Porta. E al tempo stesso, in un programma come La Vita in diretta, non avrebbe almeno la puzza sotto al naso di Sposini, credendo un po’ di più in quello che fa.
Morale del sistema? Visto che il più pulito c’ha la rogna, tanto vale tifare per l’arte retorica della Setta.
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
se avessi lui come vicino non farei muovere le mie figlie da casa ...............................sickGirl ha scritto:eh..certo, aldo busi offende la pubblica morale...ma di gigi nazionale e del suo scempio campione d'ascolti nessuno dice che offende il livello minimo di decenza artistica??? ...per quei pochi minuti che ho guardato l'ho fatto solo per noemi che ora è in obbligo nei miei confronti a prescindere dalla resa delle canzoni etc lui mi è sembrato piuttosto inadeguato nel ruolo del simpaticone (per forza) della porta accanto
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
non mi ero accorta dei falsi scoop della Setta
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
se avessi vicino Busi dovresti stare attento al pupodino75 ha scritto:se avessi lui come vicino non farei muovere le mie figlie da casa ...............................sickGirl ha scritto:eh..certo, aldo busi offende la pubblica morale...ma di gigi nazionale e del suo scempio campione d'ascolti nessuno dice che offende il livello minimo di decenza artistica??? ...per quei pochi minuti che ho guardato l'ho fatto solo per noemi che ora è in obbligo nei miei confronti a prescindere dalla resa delle canzoni etc lui mi è sembrato piuttosto inadeguato nel ruolo del simpaticone (per forza) della porta accanto
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Io ci andrei piano con le mitizzazioni e gli affossamenti...
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Bea ha scritto:miniatina ha scritto:BEEEEAAAA! Decisamente urge un TOPIC GRAMMATICALE! Tra questo OT, le 6 pagine su sabato/sabati e chissà che altro mi è sfuggito....
E come lo chiamiamo? AndRiC (Analfabeti di Ritorno Confessi)? Ma la mettiamo nella sezione Shhht... perché sennò ci facciamo una figura di palta... almeno possiamo sboroneggiare in pubblico.
"Non è mai troppo tardi", come la famosa trasmissione andata in onda negli anni '60 sulla RAI (tra l'altro è il nome che avrei scelto per un gruppo da aprire EVENTUALMENTE su Facebook dove se ne vedono che se ne vedono di errori di sbaglio!!!)
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mariele4ever ha scritto:Io ci andrei piano con le mitizzazioni e gli affossamenti...
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Medea ha scritto:mariele4ever ha scritto:Io ci andrei piano con le mitizzazioni e gli affossamenti...
"Belli e sani"...se sono cresciuti tutti come lui, sani di mente non di sicuro.
Senza parole.
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Documentarsi, pliiis.
Pubblicò 14 anni fa questo articolo su Babilonia (settembre 1996)
Yezzz, ma considerate che si era in piena ossessione mediatica e che un redattore di babilonia era stato arrestato per rapporti con minorenni (in seguito prosciolto) e la sede della rivista perquisita con sequestro di tonnellate di materiale.
Nella mia ignoranza posso fare due critiche a quello che sostiene Busi:
tende a generalizzare la sua esperienza personale;
parlare di offerta sessuale di un bambino a un adulto è sbagliato non perché i bimbi non abbiano comportamenti sessuali o seduttivi, ma perché è una sessualità diversa. C'è una differenza radicale e l'adulto invece inevitabilmente riporta tutto alla propria idea di sessualità. E' come se con le stesse parole si parlasse di cose diverse (mi rifaccio un po' alle idee di Alice Miller)
Ma sono pienamente concorde con l'idea che l'ossessione della tutela dei bambini ha portato a delle gravissime deviazioni, sia nei confronti dei bambini, neutralizzati e sottoposti a un controllo paranoico, sia nei confronti di adulti, con la creazione di mostri e megaprocessi mediatici (i casi sono molti a partire dagli anni '80 in USA).
Su questi argomenti ho da tempo rinunciato a combattere e provocare perché mi sembra ci sia un generale ottundimento.Faccio solo notare che nella nostra società tradizionale lo sfruttamento anche sessuale dei bambini, condannato in teoria, era ampiamente praticato. E questi usi, davvero violenti e distruttivi, hanno ancora delle ampie sacche di sopravvivenza che non vengono minimamente intaccate dalla legislazione e dalla pratica investigativa attuali, tutte mirate alla caccia dell'orco telematico.
Pubblicò 14 anni fa questo articolo su Babilonia (settembre 1996)
- Spoiler:
- Scusi, mi dà una caramella?
di Aldo Busi
Centrato sulle ultime paranoiche iniziative contro la ragionevolezza,
questo inedito - inedito specialmente perché dappertutto rifiutato - è
il miglior antidoto alle gravi sciocchezze che ci frastornano.Con lo scoppio della Conferenza di Stoccolma sullo sfruttamento dei
minori a fini sessuali nel mondo, va di moda il blob sulla pedofilia di
massa come massa indiscriminata di atteggiamenti sempre e comunque
turpi da parte dell’adulto che s’interessa sessualmente ai bambini e
alle bambine anche quando, disinteressandosene, se ne interessa
sensualmente (il concetto è chiarito più avanti).Il criminale che, per telefono, chiede al trafficante di carnina umana
se alla dodicenne in catalogo è consentito infilare aghi nei capezzoli,
non viene più definito tale, bensì pedofilo, per far sì che tra i due
reati il maggiore passi per quello minore e viceversa. Per lo stesso
motivo, di recente, è stato illustrato dai media con gli stessi criteri
l’omicidio a Catania di un venditore ambulante di tessuti per mano di
un quindicenne col quale "intratteneva un turpe rapporto": mentre la
vittima viene esposta al ludibrio con nome e foto, dell’assassino,
pentito per il "turpe rapporto" lavato col sangue, a parte l’età e che
è di buona famiglia, non si sa niente. Infine, si ha il sospetto che ci
si prepari a farne un eroe.Su tutti i giornali, l’ultimo Tabù del cattolicesimo - la dirompente,
non ancora del tutto governabile, criminale sessualità del bambino
esposto col suo culetto a quella maniacalmente veicolata dell’adulto
malato - è finemente cesellato con l’acuminatezza dell’ipocrisia
cattolica, tipica virtù mondana di chi ha molto da nascondere,
specialmente quando il bersaglio ultimo da colpire non è la pedofilia
ma, diciamolo, l’omosessualità maschile.Vediamo se da questa rappresentazione apocalittica del
bimbo-agnello-sacrificale-del-lupo, in cui veri problemi si mescolano
con altri strenuamente falsi e falsificati, di mercificazione delle
idee, si può togliere qualche truciolo di troppo che fa meno fiamma di
un fiammifero già usato. Ma, data questa società di code di paglia e di
ipocriti malpensanti e di politici complessati che, come Sgarbi e
Storace, danno del frocio in Parlamento o in televisione a chi non la
pensa come loro, che pensano inevitabilmente col culo come tutti coloro
che ricorrono a quell’epiteto per ovviare alla mancanza di argomenti
quando hanno toccato il fondo della loro impotenza intellettuale e
pochezza politica, voglio subito mettere le mani avanti: io voglio
esplicitare un pensiero pedagogico, non sto legittimando un
comportamento o un’inclinazione che riguardi qualcuno che mi sia caro
colpito da mandato di arresto per abuso di minore.Il pedofilo, come il cocainomane medio-borghese, non ha alcun bisogno
di essere legittimato: egli agisce nell’ombra e l’ambiente, in cui
avviene la tresca col bambino o il pusher, è tanto più eccitante quanto
più è pericoloso e omertoso. Infatti cosa dice il pedofilo per prima
cosa al bambino dopo l’atto sessuale? "Non dire niente a nessuno, non
lo deve sapere nessuno, guai!"Io, poi, anche se sul mio diploma preso all’Istituto Tecnico Femminile
di Lucca ho scritto "Puericultrice", ero un famoso gerontofilo già a
cinque anni e sono fuori discussione, e nessuno mi ci tirerà dentro per
i capelli o gli stacco lo scalpo a morsi. Così si sta facendo dunque
tutt’uno della pedofilia verso le bambine e di quella verso i bambini,
si confondono i quattro anni con i dodici, la Thailandia con il Belgio
e la Svezia con la comune famiglia dei vicini così perbenino e così
incestuosi.Io li ho visti i bordelli di infanti a Bangkok, ho visto che razza di
clientela vantano: potenzialmente siete tutti voi ammogliati, discreti,
di medio reddito in doppiopetto e cravatta che adesso vi scandalizzate
tanto e poi correte a fare il pacchetto del viaggettino con
similvergine thai o polacca decenne!Ed ecco che si mischia la pedofilia di induzione alla prostituzione e
di sfruttamento porno-commerciale con quella di disinteressata simpatia
o apatia spinta che esclude la penetrazione e ogni
tecnicismo-da-farsi-varco; ecco che si sovrappone la pedofilia violenta
e metodica del maniaco con quella blanda e passeggera del maestro
elementare o del prete palponi ma morta lì.Luce! Perché anche l’Inferno ha le sue sfumature, i suoi incendi ma
anche i suoi fuochi fatui: altrimenti si rischia di rendere la
pedofilia = crimine un Paradiso irresistibile anche per chi certe
inclinazioni non ha mai sospettato di averle. Una
pedofilia-da-stratagemma è dovuta socialmente dall’adulto maschio al
bambino maschio che ne faccia richiesta proprio per non offenderlo
respingendolo del tutto, con conseguenze vendicatorie da parte
dell’innocente spesso incalcolabili per entrambe le parti: se penso a
come ero sessualmente fuorilegge io da bambino con gli adulti che,
volenti o nolenti, ho piegato alle mie morbosissime, naturali
curiosità, ogni volta che viene a trovarmi un bambino prima di aprirgli
spalanco tutte le porte e le finestre su tutti i lati della casa dentro
cui faccio piombare almeno quaranta occhi di vicini da diverse e
altolocate angolazioni; e se io a partire dai tre anni fossi stato
denunciato da tutti i ventenni e trentenni e quarantenni che ho sedotto
o irretito o molestato fino a che non sono diventato a mia volta
abbastanza grande per diventare un oggetto di desiderio altrui, faremmo
il paio con tutti i quindicenni e le quindicenni, e anche meno, che
oggi dovrei querelare io perché, senza alcuna speranza, tentano di
sedurre me anche solo per il piacere di incastrarmi in uno scandalo
montato d’accordo coi genitori, ormai del tutto moderni, quasi marci,
certo stanchi.Io più di una volta ho provato l’imbarazzo di avere a che fare con una
madre, ma anche con un padre, che mi avrebbero affidato un loro figlio
adolescente un po’ tonto per "tirarglielo su e poi quello che succede,
succeda purché succeda qualcosa". Non ci si deve meravigliare di
niente: di fronte a un uomo di successo, come i miserabili pensano che
io sia proiettando su di me ciò che sarebbero loro se fossero al mio
posto oggi, non solo calano le braghe i proletari, ma cadono i tabù dei
piccoli borghesi.E bisogna stare attenti a rimettere ciascuno al suo posto: saper stare
marzialmente al proprio senza alcun cedimento è la migliore delle
strategie di attacco e sbaragliamento. Ma il pericolo che siano gli
stessi genitori i primi magnaccia dei loro bimbetti e bimbette qui in
Occidente come là in Oriente esiste ed è sonante. E non solo per fame
di pane, ma di Rolex e di Mercedes turbo.Del resto, è stato dimostrato anche recentemente con i fatti dei set
porno di Ballarì, quartiere di Palermo, e prima con fatti risaliti alla
fruizione del mercato massmediatico da ogni parte d’Italia.Non dobbiamo dimenticare che, in un paese la cui unica fonte di
approvvigionamento culturale e pedagogico e morale risale spesso a
Costanzo o a Castagna o a Fiorello o a Smaila o a Scotti o alla Venier
o a don Mazzi o a Fede o alla De Filippi e Amici vari, la sessualità
(anche all’interno della stessa coppia eterosessuale, già di per sé
abbastanza mostruosa anche senza infierire) è vista più che mai come
perversione, peccato, eccentricità da baraccone, carriera e doutdes, e
quindi con un suo potere d’acquisto d’altre cose e status che ne mina
per sempre la gratuità, cioè l’amore, vale a dire l’umanità, leggi il
piacere di vivere.E allora, io dico, che se lo mettano tutti in quel posto da soli o fra
di loro, se ci riescono, ’sti italiani di merda catodica che
s’abbuffano di würstel e di sensi di colpa davanti al televisore tre
ore al giorno e poi si improfumano, si mettono il braccialetto, la
collanina, l’anellino al naso, all’orecchio, all’ombelico, nella
guancia, nel labbro, anche grande, sul glande, al capezzolo e poi
arrivano da te trafelati di consumismo e puzzolenti di vittimismo e
prendono a dolersi sulla propria solitudine e la sordità del mondo, il
bisogno di comprensione, di tenerezza, di un amore grande, assoluto,
ombelicale come un cordone e tu, il cattivo, che ti ribelli al ruolo di
balia coi soldi e gli chiedi subito "Caro, da quand’è che sei
disoccupato perché nell’ultimo decennio niente si confà alle tue belle
manine levigate?" e li vedi che scappano tutti a gambe levate.Puttana Eva, che fighetti, tremendi fighetti complessati i puttanieri
di Adamo di questo fine secolo: se non ci fossero le nigeriane e le
slave e i barboncelli albanesi e marocchini che fanno orario continuato
fra cigli e incroci di strade, non saprebbero proprio come vincere fra
connazionali il giusto orrore di sé che devono farsi una volta in
mutande gratis.Un’altra amara considerazione è questa: ci sono paesi in cui le bambine
e i bambini o vengono sfruttati nella prostituzione o vengono ammazzati
(Brasile, Cina, India…). Allora, cos’è meglio per questi bambini, una
scopata o una coltellata? E non mi si venga a dire che entrambe le
soluzioni sono aberranti: la inventino i benpensanti congressisti e
chierici di generose teorie la terza via, quella che non c’è, così come
hanno inventato quella per bloccare la guerra nella ex Jugoslavia e
ogni altra.E allora, che sarà mai se un ragazzino di cinque o dieci o dodici anni
fa una sega a uno più in là negli anni o se se la fa fare? E lo stesso
atto di sodomia (mio dio, che ridicolo parolone biblico!) ha tremila
modi per avvenire e tremilaeuno per essere mimato, sia fra adulti, sia
fra adolescenti e adulti, sia fra bambini e adulti, sia fra bambini e
bambini; esso di per sé, bigotteria a parte, nell’un caso o nell’altro,
non comporta alcun marchio indelebile nella carne (e nella psiche) del
maschio non soggetto a violenza smaccatamente, tanto per cominciare,
fisica.Su quella psicologica, bisognerebbe fare un libro a parte, a patto di
iniziarlo con il plagio e la questione Braibanti di infausta memoria
democristiana.Il falso problema non è, dunque, la pedofilia, ma la paura
dell’omosessualità, mentre siamo già in un’epoca in cui toccherà a
militanti omosessuali illuminati legittimare l’eterosessualità per la
conservazione di una specie in via di estinzione.Io sottolineo la sacralità del corpo del bambino e la doppia sacralità
del corpo della bambina che in grembo porta una potenzialità in più e
una responsabilità e un fardello o comunque un’opzione, rispetto al
bambino, ma poi bisogna fare i conti con costumi, costrizioni
economiche, convenienze patrimoniali, usanze barbare come
l’infibulazione, nazioni povere ma ricche di prostituzione infantile e
nazioni ricche di soldi e di chiese ma povere di etica sessuale e
pertanto ricchissime di turisti del sesso.Ma per restare qui da noi, dove ne succedono già abbastanza e senza
alcun alibi di carestia alimentare e di millenarie ammonizioni
cristiane, se io avessi una bambina di nome Alice, diciamo di nove anni
e poiché ogni storia di pedofilia va vista in sé e senza mai
generalizzare, preferirei mille volte che la mia Alice vada a letto a
fare la porca con Lewis Carroll piuttosto che riceva una sola,
fuggevole, infangante carezza sulla nuca dalla foto di Andrea Riffeser
con telefonino all’orecchio (sta telefonando l’ordine di un ennesimo
editoriale contro gli omosessuali o contro gli zingari sui suoi due
quotidiani, Il Resto del Carlino e La Nazione) o dal cardinale Biffi,
che su tutti i giornali provinciali dell’Italia centrale ispira tutti
gli articoli in favore dell’odio sociale contro gli omosessuali, cioè
contro il Nemico per eccellenza, per distogliere l’attenzione dai
nemici spiccioli, poco appariscenti ma reali; se Romano Battaglia dice
la parola "amore" sentiamo un brivido correrci giù per la schiena per
tanta volgarità, se dico io la parola "merda" chiunque ne sente la
vibrante poesia che fluisce ai polmoni.Conoscere significa saper distinguere prima di operare qualsivoglia
nesso - non ce lo insegna Spinoza o Leibniz, ma un contadino qualsiasi
dopo la mietitura del grano.Io direi questo di veramente rispettoso nei confronti di tutti i bambini di entrambi i sessi:- l’adulto responsabile non si deve lasciar intimorire
dall’offerta sessuale del bambino, poiché un bambino senza curiosità
sessuali è un bambino già subnormale; - se provocato
sessualmente da un bambino, l’adulto non lo traumatizza né con un
rifiuto castrante né con un’accondiscendenza euforica, - all’offerta
sessuale del bambino bisogna che l’adulto responsabile dia una risposta
sensuale e non una risposta astratta a base di rimproveri, ammonizioni
e di sfiducia verso la propria sessualità e di orrore verso quella
degli altri, tutti potenziali mostri dietro l’angolo.
Se per fare questo gli si prende in mano il pisello o le si accarezza
la passerina - gesti che io non ho mai fatto comunque con nessuno: sarà
per questo che tutti i bambini e le bambine della mia vita mi hanno
girato le spalle per sempre? - che sarà mai? Bisogna affrontare l’altra
faccia della Coazione da Baci Perugina dei bigotti senza scrupoli e
capire che spesso è il bambino a dire all’adulto, rimasto troppo a
lungo indifferente, "Scusi, mi dà una caramella?"Così, quando si stigmatizza una povera maestra elementare rea di "aver
palpato" dei bambini di pochi anni durante un bagnetto si arriva al
massimo degrado della sessuofobia, perché che diavolo si può fare,
facendo un bagnetto a un bambino, se non palparlo? é giocando nei suoi
termini di sessualità che si accende in lui la luce della sensibilità,
la fiducia nel mondo attraverso l’accettazione del proprio corpo
festeggiato e dunque accolto da un altro corpo.Se facendo il bagno a un bambino non gli tocchi il pisello che lui ti
esibisce fieramente e lo umilii seduta stante, "perché certe cose non
si devono fare", il malato sei tu adulto che stai facendo di lui un
malato come te, non l’adulto che glielo tocca e cerca di fare alla
svelta a lavarlo e ad asciugarlo e ci ride sopra come da che mondo è
mondo.E adesso, dopo questa campagna scriteriata contro la pedofilia confusa con la criminalità e l’aberrazione umana, che accadrà?Accadrà che anche il più blando dei pedofili, il nonnino del quartiere
di imperitura memoria, che prima attirava i bambini nel sottoscala con
una mela, gli dava una palpatina e poi li lasciava andare felici e
contenti, adesso, prima ancora di attirarli, penserà a come e a dove
nasconderne il cadavere.Inoltre avremo davanti a noi generazioni di adulti-robot, perché i
bambini non palpati, non accarezzati, non pastrugnati, non
sbaciucchiati, non amati sensualmente senza tanti brutti discorsi sulla
normalità, sono adulti infelici, criminali, tutti potenziali
stupratori, squartatori, sadici depressi con una sola cosa in testa:
vendicarsi.Io, che in questo senso ho amato decine di bambini e di bambine
cominciando da quelle e da quelli dei miei fratelli e sorella, adesso
che mi avvicino ai cinquanta, contrariamente al mio stesso sentire,
devo farmi forza e respingere in blocco i bambini, ferendoli in maniera
irreparabile, io, che non ho mai avuto paura e li ho aiutati a crescere
assecondandoli e provocandoli con giudizio.Io adesso devo inventarmi la coda di paglia che non ho, perché devo
essere falciato nella messe sessuofobica predisposta quindici anni fa
da questo papa e da questi specialisti dell’infanzia squallidi e
irresponsabili come forse mai prima nella storia della Chiesa e della
civiltà occidentale.
Del resto, a che scopo discutere tanto di pedofilia e di sessualità dei bambini e di sessualità in generale in una società che non ammette il sesso neppure fra adolescenti consenzienti? in una società di adulti
malati e schizofrenici che sui bambini di oggi si vendicano in ogni
modo perché sono stati vittime a loro volta di quella blasfemia etica
di origine cattolica secondo la quale pagare le tasse è "da fessi" e
frodare, ammazzare, tradire, prostituire, sfruttare, stuprare è "da
furbi" e comunque "umano", mentre fare all’amore (l’amore, capite?) è
ancora "fare le cose sporche"? - l’adulto responsabile non si deve lasciar intimorire
Yezzz, ma considerate che si era in piena ossessione mediatica e che un redattore di babilonia era stato arrestato per rapporti con minorenni (in seguito prosciolto) e la sede della rivista perquisita con sequestro di tonnellate di materiale.
Nella mia ignoranza posso fare due critiche a quello che sostiene Busi:
tende a generalizzare la sua esperienza personale;
parlare di offerta sessuale di un bambino a un adulto è sbagliato non perché i bimbi non abbiano comportamenti sessuali o seduttivi, ma perché è una sessualità diversa. C'è una differenza radicale e l'adulto invece inevitabilmente riporta tutto alla propria idea di sessualità. E' come se con le stesse parole si parlasse di cose diverse (mi rifaccio un po' alle idee di Alice Miller)
Ma sono pienamente concorde con l'idea che l'ossessione della tutela dei bambini ha portato a delle gravissime deviazioni, sia nei confronti dei bambini, neutralizzati e sottoposti a un controllo paranoico, sia nei confronti di adulti, con la creazione di mostri e megaprocessi mediatici (i casi sono molti a partire dagli anni '80 in USA).
Su questi argomenti ho da tempo rinunciato a combattere e provocare perché mi sembra ci sia un generale ottundimento.Faccio solo notare che nella nostra società tradizionale lo sfruttamento anche sessuale dei bambini, condannato in teoria, era ampiamente praticato. E questi usi, davvero violenti e distruttivi, hanno ancora delle ampie sacche di sopravvivenza che non vengono minimamente intaccate dalla legislazione e dalla pratica investigativa attuali, tutte mirate alla caccia dell'orco telematico.
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mambu ha scritto:se avessi vicino Busi dovresti stare attento al pupodino75 ha scritto:se avessi lui come vicino non farei muovere le mie figlie da casa ...............................sickGirl ha scritto:eh..certo, aldo busi offende la pubblica morale...ma di gigi nazionale e del suo scempio campione d'ascolti nessuno dice che offende il livello minimo di decenza artistica??? ...per quei pochi minuti che ho guardato l'ho fatto solo per noemi che ora è in obbligo nei miei confronti a prescindere dalla resa delle canzoni etc lui mi è sembrato piuttosto inadeguato nel ruolo del simpaticone (per forza) della porta accanto
mah..........
no dovrei stare attento al culo
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
mambu ha scritto:Documentarsi, pliiis.
Pubblicò 14 anni fa questo articolo su Babilonia (settembre 1996)Provocatorio? scandaloso?
- Spoiler:
Scusi, mi dà una caramella?
di Aldo Busi
Centrato sulle ultime paranoiche iniziative contro la ragionevolezza,
questo inedito - inedito specialmente perché dappertutto rifiutato - è
il miglior antidoto alle gravi sciocchezze che ci frastornano.Con lo scoppio della Conferenza di Stoccolma sullo sfruttamento dei
minori a fini sessuali nel mondo, va di moda il blob sulla pedofilia di
massa come massa indiscriminata di atteggiamenti sempre e comunque
turpi da parte dell’adulto che s’interessa sessualmente ai bambini e
alle bambine anche quando, disinteressandosene, se ne interessa
sensualmente (il concetto è chiarito più avanti).Il criminale che, per telefono, chiede al trafficante di carnina umana
se alla dodicenne in catalogo è consentito infilare aghi nei capezzoli,
non viene più definito tale, bensì pedofilo, per far sì che tra i due
reati il maggiore passi per quello minore e viceversa. Per lo stesso
motivo, di recente, è stato illustrato dai media con gli stessi criteri
l’omicidio a Catania di un venditore ambulante di tessuti per mano di
un quindicenne col quale "intratteneva un turpe rapporto": mentre la
vittima viene esposta al ludibrio con nome e foto, dell’assassino,
pentito per il "turpe rapporto" lavato col sangue, a parte l’età e che
è di buona famiglia, non si sa niente. Infine, si ha il sospetto che ci
si prepari a farne un eroe.Su tutti i giornali, l’ultimo Tabù del cattolicesimo - la dirompente,
non ancora del tutto governabile, criminale sessualità del bambino
esposto col suo culetto a quella maniacalmente veicolata dell’adulto
malato - è finemente cesellato con l’acuminatezza dell’ipocrisia
cattolica, tipica virtù mondana di chi ha molto da nascondere,
specialmente quando il bersaglio ultimo da colpire non è la pedofilia
ma, diciamolo, l’omosessualità maschile.Vediamo se da questa rappresentazione apocalittica del
bimbo-agnello-sacrificale-del-lupo, in cui veri problemi si mescolano
con altri strenuamente falsi e falsificati, di mercificazione delle
idee, si può togliere qualche truciolo di troppo che fa meno fiamma di
un fiammifero già usato. Ma, data questa società di code di paglia e di
ipocriti malpensanti e di politici complessati che, come Sgarbi e
Storace, danno del frocio in Parlamento o in televisione a chi non la
pensa come loro, che pensano inevitabilmente col culo come tutti coloro
che ricorrono a quell’epiteto per ovviare alla mancanza di argomenti
quando hanno toccato il fondo della loro impotenza intellettuale e
pochezza politica, voglio subito mettere le mani avanti: io voglio
esplicitare un pensiero pedagogico, non sto legittimando un
comportamento o un’inclinazione che riguardi qualcuno che mi sia caro
colpito da mandato di arresto per abuso di minore.Il pedofilo, come il cocainomane medio-borghese, non ha alcun bisogno
di essere legittimato: egli agisce nell’ombra e l’ambiente, in cui
avviene la tresca col bambino o il pusher, è tanto più eccitante quanto
più è pericoloso e omertoso. Infatti cosa dice il pedofilo per prima
cosa al bambino dopo l’atto sessuale? "Non dire niente a nessuno, non
lo deve sapere nessuno, guai!"Io, poi, anche se sul mio diploma preso all’Istituto Tecnico Femminile
di Lucca ho scritto "Puericultrice", ero un famoso gerontofilo già a
cinque anni e sono fuori discussione, e nessuno mi ci tirerà dentro per
i capelli o gli stacco lo scalpo a morsi. Così si sta facendo dunque
tutt’uno della pedofilia verso le bambine e di quella verso i bambini,
si confondono i quattro anni con i dodici, la Thailandia con il Belgio
e la Svezia con la comune famiglia dei vicini così perbenino e così
incestuosi.Io li ho visti i bordelli di infanti a Bangkok, ho visto che razza di
clientela vantano: potenzialmente siete tutti voi ammogliati, discreti,
di medio reddito in doppiopetto e cravatta che adesso vi scandalizzate
tanto e poi correte a fare il pacchetto del viaggettino con
similvergine thai o polacca decenne!Ed ecco che si mischia la pedofilia di induzione alla prostituzione e
di sfruttamento porno-commerciale con quella di disinteressata simpatia
o apatia spinta che esclude la penetrazione e ogni
tecnicismo-da-farsi-varco; ecco che si sovrappone la pedofilia violenta
e metodica del maniaco con quella blanda e passeggera del maestro
elementare o del prete palponi ma morta lì.Luce! Perché anche l’Inferno ha le sue sfumature, i suoi incendi ma
anche i suoi fuochi fatui: altrimenti si rischia di rendere la
pedofilia = crimine un Paradiso irresistibile anche per chi certe
inclinazioni non ha mai sospettato di averle. Una
pedofilia-da-stratagemma è dovuta socialmente dall’adulto maschio al
bambino maschio che ne faccia richiesta proprio per non offenderlo
respingendolo del tutto, con conseguenze vendicatorie da parte
dell’innocente spesso incalcolabili per entrambe le parti: se penso a
come ero sessualmente fuorilegge io da bambino con gli adulti che,
volenti o nolenti, ho piegato alle mie morbosissime, naturali
curiosità, ogni volta che viene a trovarmi un bambino prima di aprirgli
spalanco tutte le porte e le finestre su tutti i lati della casa dentro
cui faccio piombare almeno quaranta occhi di vicini da diverse e
altolocate angolazioni; e se io a partire dai tre anni fossi stato
denunciato da tutti i ventenni e trentenni e quarantenni che ho sedotto
o irretito o molestato fino a che non sono diventato a mia volta
abbastanza grande per diventare un oggetto di desiderio altrui, faremmo
il paio con tutti i quindicenni e le quindicenni, e anche meno, che
oggi dovrei querelare io perché, senza alcuna speranza, tentano di
sedurre me anche solo per il piacere di incastrarmi in uno scandalo
montato d’accordo coi genitori, ormai del tutto moderni, quasi marci,
certo stanchi.Io più di una volta ho provato l’imbarazzo di avere a che fare con una
madre, ma anche con un padre, che mi avrebbero affidato un loro figlio
adolescente un po’ tonto per "tirarglielo su e poi quello che succede,
succeda purché succeda qualcosa". Non ci si deve meravigliare di
niente: di fronte a un uomo di successo, come i miserabili pensano che
io sia proiettando su di me ciò che sarebbero loro se fossero al mio
posto oggi, non solo calano le braghe i proletari, ma cadono i tabù dei
piccoli borghesi.E bisogna stare attenti a rimettere ciascuno al suo posto: saper stare
marzialmente al proprio senza alcun cedimento è la migliore delle
strategie di attacco e sbaragliamento. Ma il pericolo che siano gli
stessi genitori i primi magnaccia dei loro bimbetti e bimbette qui in
Occidente come là in Oriente esiste ed è sonante. E non solo per fame
di pane, ma di Rolex e di Mercedes turbo.Del resto, è stato dimostrato anche recentemente con i fatti dei set
porno di Ballarì, quartiere di Palermo, e prima con fatti risaliti alla
fruizione del mercato massmediatico da ogni parte d’Italia.Non dobbiamo dimenticare che, in un paese la cui unica fonte di
approvvigionamento culturale e pedagogico e morale risale spesso a
Costanzo o a Castagna o a Fiorello o a Smaila o a Scotti o alla Venier
o a don Mazzi o a Fede o alla De Filippi e Amici vari, la sessualità
(anche all’interno della stessa coppia eterosessuale, già di per sé
abbastanza mostruosa anche senza infierire) è vista più che mai come
perversione, peccato, eccentricità da baraccone, carriera e doutdes, e
quindi con un suo potere d’acquisto d’altre cose e status che ne mina
per sempre la gratuità, cioè l’amore, vale a dire l’umanità, leggi il
piacere di vivere.E allora, io dico, che se lo mettano tutti in quel posto da soli o fra
di loro, se ci riescono, ’sti italiani di merda catodica che
s’abbuffano di würstel e di sensi di colpa davanti al televisore tre
ore al giorno e poi si improfumano, si mettono il braccialetto, la
collanina, l’anellino al naso, all’orecchio, all’ombelico, nella
guancia, nel labbro, anche grande, sul glande, al capezzolo e poi
arrivano da te trafelati di consumismo e puzzolenti di vittimismo e
prendono a dolersi sulla propria solitudine e la sordità del mondo, il
bisogno di comprensione, di tenerezza, di un amore grande, assoluto,
ombelicale come un cordone e tu, il cattivo, che ti ribelli al ruolo di
balia coi soldi e gli chiedi subito "Caro, da quand’è che sei
disoccupato perché nell’ultimo decennio niente si confà alle tue belle
manine levigate?" e li vedi che scappano tutti a gambe levate.Puttana Eva, che fighetti, tremendi fighetti complessati i puttanieri
di Adamo di questo fine secolo: se non ci fossero le nigeriane e le
slave e i barboncelli albanesi e marocchini che fanno orario continuato
fra cigli e incroci di strade, non saprebbero proprio come vincere fra
connazionali il giusto orrore di sé che devono farsi una volta in
mutande gratis.Un’altra amara considerazione è questa: ci sono paesi in cui le bambine
e i bambini o vengono sfruttati nella prostituzione o vengono ammazzati
(Brasile, Cina, India…). Allora, cos’è meglio per questi bambini, una
scopata o una coltellata? E non mi si venga a dire che entrambe le
soluzioni sono aberranti: la inventino i benpensanti congressisti e
chierici di generose teorie la terza via, quella che non c’è, così come
hanno inventato quella per bloccare la guerra nella ex Jugoslavia e
ogni altra.E allora, che sarà mai se un ragazzino di cinque o dieci o dodici anni
fa una sega a uno più in là negli anni o se se la fa fare? E lo stesso
atto di sodomia (mio dio, che ridicolo parolone biblico!) ha tremila
modi per avvenire e tremilaeuno per essere mimato, sia fra adulti, sia
fra adolescenti e adulti, sia fra bambini e adulti, sia fra bambini e
bambini; esso di per sé, bigotteria a parte, nell’un caso o nell’altro,
non comporta alcun marchio indelebile nella carne (e nella psiche) del
maschio non soggetto a violenza smaccatamente, tanto per cominciare,
fisica.Su quella psicologica, bisognerebbe fare un libro a parte, a patto di
iniziarlo con il plagio e la questione Braibanti di infausta memoria
democristiana.Il falso problema non è, dunque, la pedofilia, ma la paura
dell’omosessualità, mentre siamo già in un’epoca in cui toccherà a
militanti omosessuali illuminati legittimare l’eterosessualità per la
conservazione di una specie in via di estinzione.Io sottolineo la sacralità del corpo del bambino e la doppia sacralità
del corpo della bambina che in grembo porta una potenzialità in più e
una responsabilità e un fardello o comunque un’opzione, rispetto al
bambino, ma poi bisogna fare i conti con costumi, costrizioni
economiche, convenienze patrimoniali, usanze barbare come
l’infibulazione, nazioni povere ma ricche di prostituzione infantile e
nazioni ricche di soldi e di chiese ma povere di etica sessuale e
pertanto ricchissime di turisti del sesso.Ma per restare qui da noi, dove ne succedono già abbastanza e senza
alcun alibi di carestia alimentare e di millenarie ammonizioni
cristiane, se io avessi una bambina di nome Alice, diciamo di nove anni
e poiché ogni storia di pedofilia va vista in sé e senza mai
generalizzare, preferirei mille volte che la mia Alice vada a letto a
fare la porca con Lewis Carroll piuttosto che riceva una sola,
fuggevole, infangante carezza sulla nuca dalla foto di Andrea Riffeser
con telefonino all’orecchio (sta telefonando l’ordine di un ennesimo
editoriale contro gli omosessuali o contro gli zingari sui suoi due
quotidiani, Il Resto del Carlino e La Nazione) o dal cardinale Biffi,
che su tutti i giornali provinciali dell’Italia centrale ispira tutti
gli articoli in favore dell’odio sociale contro gli omosessuali, cioè
contro il Nemico per eccellenza, per distogliere l’attenzione dai
nemici spiccioli, poco appariscenti ma reali; se Romano Battaglia dice
la parola "amore" sentiamo un brivido correrci giù per la schiena per
tanta volgarità, se dico io la parola "merda" chiunque ne sente la
vibrante poesia che fluisce ai polmoni.Conoscere significa saper distinguere prima di operare qualsivoglia
nesso - non ce lo insegna Spinoza o Leibniz, ma un contadino qualsiasi
dopo la mietitura del grano.Io direi questo di veramente rispettoso nei confronti di tutti i bambini di entrambi i sessi:
- l’adulto responsabile non si deve lasciar intimorire
dall’offerta sessuale del bambino, poiché un bambino senza curiosità
sessuali è un bambino già subnormale;- se provocato
sessualmente da un bambino, l’adulto non lo traumatizza né con un
rifiuto castrante né con un’accondiscendenza euforica,- all’offerta
sessuale del bambino bisogna che l’adulto responsabile dia una risposta
sensuale e non una risposta astratta a base di rimproveri, ammonizioni
e di sfiducia verso la propria sessualità e di orrore verso quella
degli altri, tutti potenziali mostri dietro l’angolo.
Se per fare questo gli si prende in mano il pisello o le si accarezza
la passerina - gesti che io non ho mai fatto comunque con nessuno: sarà
per questo che tutti i bambini e le bambine della mia vita mi hanno
girato le spalle per sempre? - che sarà mai? Bisogna affrontare l’altra
faccia della Coazione da Baci Perugina dei bigotti senza scrupoli e
capire che spesso è il bambino a dire all’adulto, rimasto troppo a
lungo indifferente, "Scusi, mi dà una caramella?"Così, quando si stigmatizza una povera maestra elementare rea di "aver
palpato" dei bambini di pochi anni durante un bagnetto si arriva al
massimo degrado della sessuofobia, perché che diavolo si può fare,
facendo un bagnetto a un bambino, se non palparlo? é giocando nei suoi
termini di sessualità che si accende in lui la luce della sensibilità,
la fiducia nel mondo attraverso l’accettazione del proprio corpo
festeggiato e dunque accolto da un altro corpo.Se facendo il bagno a un bambino non gli tocchi il pisello che lui ti
esibisce fieramente e lo umilii seduta stante, "perché certe cose non
si devono fare", il malato sei tu adulto che stai facendo di lui un
malato come te, non l’adulto che glielo tocca e cerca di fare alla
svelta a lavarlo e ad asciugarlo e ci ride sopra come da che mondo è
mondo.E adesso, dopo questa campagna scriteriata contro la pedofilia confusa con la criminalità e l’aberrazione umana, che accadrà?Accadrà che anche il più blando dei pedofili, il nonnino del quartiere
di imperitura memoria, che prima attirava i bambini nel sottoscala con
una mela, gli dava una palpatina e poi li lasciava andare felici e
contenti, adesso, prima ancora di attirarli, penserà a come e a dove
nasconderne il cadavere.Inoltre avremo davanti a noi generazioni di adulti-robot, perché i
bambini non palpati, non accarezzati, non pastrugnati, non
sbaciucchiati, non amati sensualmente senza tanti brutti discorsi sulla
normalità, sono adulti infelici, criminali, tutti potenziali
stupratori, squartatori, sadici depressi con una sola cosa in testa:
vendicarsi.Io, che in questo senso ho amato decine di bambini e di bambine
cominciando da quelle e da quelli dei miei fratelli e sorella, adesso
che mi avvicino ai cinquanta, contrariamente al mio stesso sentire,
devo farmi forza e respingere in blocco i bambini, ferendoli in maniera
irreparabile, io, che non ho mai avuto paura e li ho aiutati a crescere
assecondandoli e provocandoli con giudizio.Io adesso devo inventarmi la coda di paglia che non ho, perché devo
essere falciato nella messe sessuofobica predisposta quindici anni fa
da questo papa e da questi specialisti dell’infanzia squallidi e
irresponsabili come forse mai prima nella storia della Chiesa e della
civiltà occidentale.
Del resto, a che scopo discutere tanto di pedofilia e di sessualità dei bambini e di sessualità in generale in una società che non ammette il sesso neppure fra adolescenti consenzienti? in una società di adulti
malati e schizofrenici che sui bambini di oggi si vendicano in ogni
modo perché sono stati vittime a loro volta di quella blasfemia etica
di origine cattolica secondo la quale pagare le tasse è "da fessi" e
frodare, ammazzare, tradire, prostituire, sfruttare, stuprare è "da
furbi" e comunque "umano", mentre fare all’amore (l’amore, capite?) è
ancora "fare le cose sporche"?
Yezzz, ma considerate che si era in piena ossessione mediatica e che un redattore di babilonia era stato arrestato per rapporti con minorenni (in seguito prosciolto) e la sede della rivista perquisita con sequestro di tonnellate di materiale.
Nella mia ignoranza posso fare due critiche a quello che sostiene Busi:
tende a generalizzare la sua esperienza personale;
parlare di offerta sessuale di un bambino a un adulto è sbagliato non perché i bimbi non abbiano comportamenti sessuali o seduttivi, ma perché è una sessualità diversa. C'è una differenza radicale e l'adulto invece inevitabilmente riporta tutto alla propria idea di sessualità. E' come se con le stesse parole si parlasse di cose diverse (mi rifaccio un po' alle idee di Alice Miller)
Ma sono pienamente concorde con l'idea che l'ossessione della tutela dei bambini ha portato a delle gravissime deviazioni, sia nei confronti dei bambini, neutralizzati e sottoposti a un controllo paranoico, sia nei confronti di adulti, con la creazione di mostri e megaprocessi mediatici (i casi sono molti a partire dagli anni '80 in USA).
Su questi argomenti ho da tempo rinunciato a combattere e provocare perché mi sembra ci sia un generale ottundimento.Faccio solo notare che nella nostra società tradizionale lo sfruttamento anche sessuale dei bambini, condannato in teoria, era ampiamente praticato. E questi usi, davvero violenti e distruttivi, hanno ancora delle ampie sacche di sopravvivenza che non vengono minimamente intaccate dalla legislazione e dalla pratica investigativa attuali, tutte mirate alla caccia dell'orco telematico.
Sarebbero?
Se poi per "società tradizionale" intendi il nostro passato, be', anche le donne venivano ampiamente maltrattate e sottomesse e quant'altro... ciò non vuol dire che fosse giusto.
mariele4ever- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: A prima svista (la Tv da tagliare)
Certo, donne e bambini ma qui si parlava di bimbi.
Nella società agricola tradizionale, sia del nord che del sud italia, i bambini erano semplice strumento e non avevano nessuno spazio di libertà a loro dedicato. Il loro uso era soprattutto economico (l'italia ha per secoli fornito l'intera europa di torme di bambini sfruttati per le attività più miserabili e pericolose), ma anche l'uso sessuale era assolutamente normale. Era la regola e non l'eccezione.
Queste cose di secoli non muoiono in pochi decenni e infatti anche nella modernità gran parte degli abusi sessuali sui bambini derivano da un'idea proprietaria del minore all'interno della famiglia o del nucleo familiare allargato
Nella società agricola tradizionale, sia del nord che del sud italia, i bambini erano semplice strumento e non avevano nessuno spazio di libertà a loro dedicato. Il loro uso era soprattutto economico (l'italia ha per secoli fornito l'intera europa di torme di bambini sfruttati per le attività più miserabili e pericolose), ma anche l'uso sessuale era assolutamente normale. Era la regola e non l'eccezione.
Queste cose di secoli non muoiono in pochi decenni e infatti anche nella modernità gran parte degli abusi sessuali sui bambini derivano da un'idea proprietaria del minore all'interno della famiglia o del nucleo familiare allargato
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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