Ciao Olivia (La figlia di Niccolò Fabi)

Niccolò Fabi organizza un concerto per ricordare sua figlia

Il prossimo 30 agosto si terrà presso la valle del Treja a Roma il concerto benefico organizzato da Niccolò Fabi per ricordare la figlia di due anni scomparsa nel mese di luglio a causa di una meningite fulminante.
Come riporta l'ANSA, l'evento sarà presentato da Enrico Silvestrin e coinvolgerà diversi artisti della scena musicale italiana. La bambina si chiamava Olivia, ma per tutti era Lulù.

http://www.rockol.it/news-148873/Niccol%C3%B2-Fabi-organizza-un-concerto-per-ricordare-sua-figlia

guarda mi scendono le lacrime

Già, mia nonna, che ha perso un figlio, anche se non giovane, lo dice sempre: avanzando con l'età la morte di un genitore, di un fratello, di un coniuge distrugge, ma non coglie del tutto impreparati... prima o poi ci si aspetta che accada, soprattutto invecchiando. Ma la morte di un figlio non è proprio tra le opzioni.
E non esiste nemmeno un nome, per il genitore che ha perso un figlio, come invece esiste il vedovo o l'orfano.

Dopo molti anni mia nonna ancora si immalinconisce, e dice "dicono che il tempo fa dimenticare, ma non è vero per niente" (mentre ha superato la moret del marito)

Musica/ 'Parole di Lulu', cresce l'adesione per l'evento benefico
Al Parco di Treja (Roma) Niccolò Fabi ricorda la figlia scomparsa

Un concerto, una festa di compleanno e una raccolta fondi per la ricostruzione dell'ospedale pediatrico di Chiulo, in Angola. Questi gli elementi di 'Parole di Lulu'', l'evento organizzato da Niccolò Fabi che si terrà il 30 agosto dalle ore 15 al Casale sul Treja, vicino Roma, per ricordare con un concerto il compleanno della figlia Olivia, scomparsa il mese scorso a causa di una meningite fulminante. Gli artisti che finora hanno confermato la loro presenza sono Max Gazzé, Daniele Silvestri, Samuele Bersani, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Gianni Morandi, Samuel, Boosta, GnuQuartet, Lorenzo Jovanotti, Paola Turci, Alex Britti, Stefano Di Battista, Velvet, Collettivo Angelo Mai, Roberto Angelini, Elisa, Marina Rei, Luca Barbarossa, Neri Marcoré, Pier Cortese, Marco e Claudio Fabi, Rita Marcotulli, Paolo Belli, Paolo Vallesi, Fiorella Mannoia, Franco Mussida, Olivia Salvadori e Sandro Mussida, Giuliano Sangiorgi, Danilo Rea, Roberto Gatto, Cecilia Syria, Manuel Agnelli, Mauro Ermanno Giovanardi, Tosca, Pino Marino, Pilar, Marco Conidi, Awa Ly, Alberto Fortis. Il concerto è aperto a tutti e non sono necessari biglietti d'ingresso. Ci sarà un'offerta libera in favore dell'attività dei Medici con l'Africa Cuamm con una donazione al progetto dell'ospedale di Chiulo, unica struttura della provincia del Kunene ad aver fornito assistenza sanitaria durante la guerra in Angola. Il progetto intende potenziare i servizi sanitari dell'ospedale di Chiulo e, in particolare, migliorare la qualità dell'assistenza e la cura dei bambini. Anche chi non potrà partecipare può contribuire al progetto collegandosi sul sito www.paroledilulu.it

http://notizie.virgilio.it/notizie/spettacoli/2010/08_agosto/24/musica_parole_di_lulu_cresce_l_adesione_per_l_evento_benefico,25732882.html

non avevo letto, non avevo visto...
sto piangendo
non ce la faccio...
se perdessi uno dei miei bambini mi ucciderei...

Maratona benefica La bimba morta per una meningite
Tutti insieme per Lulù
L'omaggio del pop alla figlioletta di Fabi
Il cantante: «Sono un uomo fortunato»



MAZZANO ROMANO (Roma) - Le «Parole di Lulù» hanno la voce di Niccolò Fabi che alle tre del pomeriggio sale sul palco immerso nella radura che si affaccia sul fiume Treja e spiega: «È stato detto tutto quello che si doveva dire». Si ferma per guardare il migliaio di persone che affollano il prato (che poi aumenteranno fino a diecimila bloccando le strade intorno all'area), e poi riprende: «La giornata è cominciata nel modo migliore, noi andremo avanti finché ne avremo la forza».
Sua figlia Olivia, Lulù per i genitori e chi la conosceva, proprio ieri avrebbe compiuto due anni se una meningite fulminante non l'avesse uccisa il 4 luglio. «Parole di Lulù» è stata una festa con il sapore di un commiato, piena di amici, quelli che hanno seguito Niccolò dagli esordi nella scuola romana (Max Gazzè, Roberto Angelini, Alex Britti, Daniele Silvestri, Marina Rei e Paola Turci), ma anche tanti colleghi che hanno voluto far sentire la loro presenza come Fiorella Mannoia, Elisa, Jovanotti, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, i jazzisti Stefano Di Battista, Rita Marcotulli.


«È toccante che Niccolò sia riuscito a mettere in piedi in così poco tempo un concerto del genere - commenta Elisa - vuol dire che oltre alla sua arte ha seminato umanità e sensibilità e ha tanti amici». Più di cinquanta artisti si sono divertiti a duettare, improvvisando. Nessuno aveva un'idea precisa di cosa avrebbe cantato né quando sarebbe entrato in scena.
E il concerto ha vissuto anche momenti divertenti, come quando Luca Barbarossa e Neri Marcorè hanno proposto «Senza Fini», ispirata al gossip dell'estate sulla famiglia Tulliani, con Marcorè che imitava la voce di Berlusconi. Paola Turci, che ha riformato il trio con Marina Rei e Max Gazzè, ha cantato un brano pieno d'amore richiesto da Shirin, la compagna di Fabi e mamma della piccola Olivia. Poi i tre si sono messi a vendere le magliette in uno dei chioschetti sparsi nel parco. Perché il concerto non prevedeva biglietti d'ingresso ma il pubblico poteva fare un'offerta libera a favore di un ospedale pediatrico in Angola.


Fabi sale sul palco per brevi incursioni con il suo gruppo di sempre. Gianni Morandi canta «Scende la pioggia», «C'era un ragazzo», «Un mondo d'amore» e «Vita»; Samuele Bersani intona da solo «Chicco e Spillo» e «Giudizi universali».
Uno dei momenti più emozionanti del concerto lo offre Jovanotti che apre la sua performance con una versione reggae della «Donna cannone» di De Gregori («Il più bel testo sul mistero della sparizione») mischiata con «Una tribù che balla» e «Piove», per poi lanciarsi in una jam session con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Stefano Di Battista e Max Gazzè. Quindi attacca «A te», scritta per la figlia Teresa. Anche Claudio Baglioni «ricorda» un brano composto per il figlio Giovanni: è «Avrai», cantata in coro da tutto il pubblico che non risparmia il fiato nemmeno su «Mille giorni di te e di me» e «Strada facendo». E Niccolò sarà ospite del festival di Lampedusa organizzato da Baglioni. Samuel e Boosta dei Subsonica aprono una struggente parentesi musicale con «The power of love» dei Frankie Goes To Hollywood e offrono una versione per archi di «Tutti i miei sbagli». «Sono un uomo fortunato» dice Niccolò dal palco, ringraziando così le migliaia di persone che non hanno voluto lasciarlo da solo.

http://www.corriere.it/spettacoli/10_agosto_31/insieme-lulu-omaggio-pop-fabi_713b43ce-b4c4-11df-8e04-00144f02aabe.shtml


Concerto struggente
per Lulù andata via

Morandi, Mannoia e Jovanotti sul palco per la figlia scomparsa
ANDREA SCANZI

MAZZANO ROMANO (ROMA)
Prima che tutto cominci, prima che la catarsi collettiva abbia luogo attraverso nove ore di musica, gli altoparlanti mandano le note di Nick Drake. Il cantautore triste. Una scelta sufficientemente malinconica per introdurre la festa di un compleanno ipotetico. Quello di Olivia Fabi, figlia di Niccolò, scomparsa lo scorso 2 luglio per una meningite fulminante. Ieri avrebbe compiuto due anni.

Lo scenario è il parco del casale sul Treja, poco dopo Mazzano Romano, nowhere tra Roma e Viterbo. Entrata gratuita, chi vuole fa un'offerta per costruire un ospedale pediatrico in Angola. All'entrata ci sono palloncini. Anche loro sono messaggi, anche loro sono «Le parole di Lulù». Il nome di un happening che non somiglia a Woodstock. Non somiglia al Primo Maggio. Non somiglia a niente. Niccolò Fabi sale sul palco poco dopo le 15, la maglietta verde e i capelli inconfondibili. Quelli che cantava a inizio carriera, quando la vita se la immaginava più facile. Accanto a lui c'è anche Gianni Morandi. Non dice nulla e suonerà a tarda serata, ma ha voluto esserci fin dall'inizio. Dietro il palco, disponibile. «Un collega bellissimo», dicono tutti.

«L'atmosfera è splendida», fanno eco altri. La frase più gettonata. Se fosse solo musica, sarebbe la dimostrazione che le note migliori in Italia arrivano quasi sempre dal sottobosco. Quello di Roberto Angelini, «lo zio Bob», come lo chiama Fabi. Quello di Pino Marino, del collettivo Angelo Mai. Di Niccolò Agliardi, di Mauro Ermanno Giovanardi. Di Pier Cortese, che dedica a Lulù Una canzone silenziosa e qualche strofa: «Corri corri Lulù / Pace e sogno Lulù». Lo spazio è immenso. La gente arriva con calma, nel pomeriggio 5 mila persone, dopo cena molte di più («Saranno anche 50 mila», azzarda la Protezione Civile). Gli artisti s'improvvisano venditori di t-shirt dedicate a Lulù, 15 euro l'una, i proventi per l'Angola. Doveva essere una lunga jam session e lo è stata. Syria con Agliardi e La Crus, Paola Turci e Marina Rei con Max Gazzè. Doveva essere una cosa di famiglia, grande famiglia, e lo è stata. Suona Marco Fabi, il fratello e zio. Suona Claudio, il padre e nonno. E poi Niccolò, il padrone di casa discreto. Appare sul palco, parco di parole, più volte. Alle 17, per due brani strumentali.

A fine serata, prima da solo e poi con Cristina Donà e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Come titoli di coda, Vento d'estate a più voci. I nomi forti - Baglioni, Morandi, Jovanotti, Elisa, Mannoia (l'ultima ad arrivare) - salgono alla fine. Ma non è una serata da passerella, non ci sono headliner. Tutti sono uguali, tutti lì per amicizia. «È bella la presenza di ognuno di noi», si fanno eco Jovanotti ed Elisa. Pino Marino ringrazia i coniugi Fabi «per averci insegnato la mutazione delle cose». Per Daniele Silvestri, «il fattore decisivo è stata l'umanità di Niccolò. Siamo diventati tutti padri, come lui, e ci siamo tutti chiesti se avremmo avuto la forza di reagire come lui. Quando ho saputo di Lulù, gli ho mandato un messaggio. Avevo paura di disturbarlo, ma non avevo capito nulla. Lui era già oltre, quasi folle ma lucido. Un insegnamento». E Jovanotti: «Niccolò ha fatto una cosa enorme. Lo ammiro molto dal punto di vista umano, la comunità della musica è rimasta scioccata da quanto gli è accaduto».

È una giornata strana, di festa triste ma coinvolgente, di lutto in apparenza elaborato. Di musica che cozza e stride (Afterhours accanto a Morandi, per dirne una). Forza vibrante per oltrepassare il più spietato degli ostacoli. Qualcosa che non doveva esserci, ma che è bello ci sia stato. «Un concerto a cui non avrei mai voluto partecipare e al tempo stesso a cui non si poteva mancare». Il riassunto è di Enrico Ruggeri. Un bel riassunto.
http://www3.lastampa.it/spettacoli/sezioni/articolo/lstp/311882/












http://roma.corriere.it/roma/gallery/roma/08-2010/fabi/1/concerto-lulu_969ba63c-b4cd-11df-8e04-00144f02aabe.shtml#

Dal profilo FB di Fabi:


Niccolò Fabi

E allora ce l'abbiamo fatta! Grazie all'impegno e alla sensibilità di
tutti abbiamo raccolto i 60.000 euro che servivano, Chiulo in Angola
avrà il suo nuovo ospedale pediatrico e così le parole di Lulù oltre...
ad avere dato un nuovo senso alla vita di alcuni salveranno quella di
molti....che meraviglia e che orgoglio paterno...con l'entusiasmo
della vostra generosità vorremmo andare oltre e cercare di garantire
per un anno anche le spese di medicinali e gestione dell'ospedale..per
chi vuole ci sono due modi ancora per contribuire, o direttamente sul
sito del CUAMM www.mediciconlafrica.org/ita/s

A Niccolo' Fabi Premio Zamenhof per la pace
Riconoscimenti anche a suora di Madre Teresa e docente

(ANSA) - ANCONA, 15 NOV - Il Premio Zamenhof 2010, destinato a italiani che si sono distinti nella cooperazione fra i popoli e a favore della pace, e' stato assegnato a Niccolo' Fabi. Con il concerto ''Le parole di Lulu''', Fabi ha messo la sua musica a disposizione dei bambini dell'Africa, raccogliendo fondi per costruire 20 scuole in Sudan e un nuovo ospedale pediatrico in Angola. Il premio, che verra' consegnato giovedi' ad Ancona, e' andato anche a suor Maria Pia da Recanati, missionaria delle suore di Madre Teresa di Calcutta, a Rocco Altieri, docente di Teoria e prassi della non violenza all'Universita' di Pisa.(ANSA).

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/marche/2010/11/15/visualizza_new.html_1700385411.html

Le voci di Niccolò Fabi e di Mina per la prima volta insieme sulle note di Parole parole. Sarà in radio dal 29 novembre, un intenso ed inedito duetto tra il cantautore e la grande interprete della musica italiana, che insieme hanno dato vita ad una versione completamente rivisitata di una tra le canzoni che hanno fatto la storia della nostra musica – incisa originariamente da Mina ed Alberto Lupo nel 1971.

Un brano speciale per Niccolò Fabi, simbolo della sua storia personale recente, a cui Mina ha voluto dare il suo unico e prezioso contributo. Il brano fa parte del progetto Parole di Lulù, in uscita il 15 dicembre, in esclusiva presso le libreria LaFeltrinelli, che contiene in un dvd il video-racconto del concerto dello scorso 30 agosto a Casale sul Treja, nella campagna romana. Un appuntamento a cui hanno partecipato, insieme a Niccolò Fabi, alcuni tra i più grandi artisti italiani per ricordare in musica sua figlia Olivia, “Lulù”, scomparsa nel luglio scorso.
Non un concerto tradizionale, ma un evento unico nato spontaneamente sull’onda della partecipazione emotiva di tantissimi amici musicisti che, senza scalette e senza prove, hanno dato vita ad una giornata che sin dalle prime ore del pomeriggio ha chiamato a raccolta migliaia di persone.

Con i proventi del progetto Parole di Lulù prosegue la raccolta fondi avviata in occasione del concerto al Casale sul Treja per la ricostruzione ad opera dell’ONG Medici con L’Africa Cuamm dell’ospedale pediatrico di Chiulo, in Angola, unica struttura della provincia del Kunene ad aver fornito assistenza sanitaria durante la guerra in Angola.


www.niccolofabi.it/parole-parole/

Come tirare fuori qualcosa di buono da una tragedia immensa.

Verissimo.

i Cuamm sono tra i pochi papisti che sopporto

papisti sì, ma prima di tutto medici e per scelta non fanno proselitismo

echo ha scritto:Come tirare fuori qualcosa di buono da una tragedia immensa.

Mede@ ha scritto:

Mede@ bellissima questa versione, Niccolò Fabi mi piace molto, quando sono stata al suo concerto ha introdotto questa Parole Parole dicendo che era la canzone preferita della sua piccola... aveva gli occhi pieni di lacrime, ma è stato molto dignitoso e composto.... tutto il pubblico l'ha abbracciato con un silenzio carico di affetto. E' stato un bel concerto e lui pure molto gentile disponibile e nel suo dolore molto generoso.

VivaMatteo ha scritto:

echo ha scritto:Come tirare fuori qualcosa di buono da una tragedia immensa.