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Re: e tu cosa vedi?
Brina78 ha scritto:A me sembra un quadro piuttosto critico sulla società e l'uomo.lepidezza ha scritto:non deve piacerti:149:
è bruttarello il soggetto.
mi interrogo su quel che dovrebbe aver ispirato la"composizione"
la mia domanda non è più mi piace o non mi piace..
è più maionchiana Ama:non lo capisco..che vuol dire?
Vi scrivo quello che di getto ho visto e ho pensato. Poi arrivera Gaufre a farsi una risata....
In primo piano una testa umanoide, vicina a Frankestain.
Sullo sfondo: classici del fumetto in accezione orrorifica.
Due grossi bulloni avvitano i due piani del disegno.
Colori caldi sullo sfondo, freddi in primo piano.
I teschi si rincorrono tanto nello sfondo che all'interno della testa.
Due donne all'interno: una sembra in posizione di difesa, al collo si vede un corpo privo di vitalità, sovrapposto a due gambe di donna violate da una mano mostruosa. All'altezza del pomo d'adamo, un teschio.
I denti di quest'uomo annichilito sono aggressivi nel naso, contrapposti a quegli occhi spenti e rassegnati. In bocca i denti sono serrati, creano una barriera muta.
Ma in testa ci son anche dei fantasmini buoni, ingenuamente e allegramente vaganti in questa testa piena di violenza e rassegnazione.
All'altezza della fronte,della mente, è collocato un volto di Cristo coronato di spine, con accanto un fumetto in cui invoca aiuto. Immagine ripetuta in miniatura all'altezza del cervelletto. Nella barba del Cristo il riferimento al male.
E' una rappresentazione della contemporaneità, dell'uomo.
Che è diventato un mostro, indifferente alla tempesta di input che la sua stessa intelligenza riceve, intrisi di una violenza che viene resa in maniera meno recondita.
Il profumo di aggressività, diventa gesto prepotente e indifferenza al male.
Devo dire che vedendolo di più e leggendo la tua descrizione mi piace. Ma perchè i grossi bulloni?
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: e tu cosa vedi?
Perché è FrankesteinAmantide_Religiosa ha scritto:Brina78 ha scritto:A me sembra un quadro piuttosto critico sulla società e l'uomo.lepidezza ha scritto:non deve piacerti:149:
è bruttarello il soggetto.
mi interrogo su quel che dovrebbe aver ispirato la"composizione"
la mia domanda non è più mi piace o non mi piace..
è più maionchiana Ama:non lo capisco..che vuol dire?
Vi scrivo quello che di getto ho visto e ho pensato. Poi arrivera Gaufre a farsi una risata....
In primo piano una testa umanoide, vicina a Frankestain.
Sullo sfondo: classici del fumetto in accezione orrorifica.
Due grossi bulloni avvitano i due piani del disegno.
Colori caldi sullo sfondo, freddi in primo piano.
I teschi si rincorrono tanto nello sfondo che all'interno della testa.
Due donne all'interno: una sembra in posizione di difesa, al collo si vede un corpo privo di vitalità, sovrapposto a due gambe di donna violate da una mano mostruosa. All'altezza del pomo d'adamo, un teschio.
I denti di quest'uomo annichilito sono aggressivi nel naso, contrapposti a quegli occhi spenti e rassegnati. In bocca i denti sono serrati, creano una barriera muta.
Ma in testa ci son anche dei fantasmini buoni, ingenuamente e allegramente vaganti in questa testa piena di violenza e rassegnazione.
All'altezza della fronte,della mente, è collocato un volto di Cristo coronato di spine, con accanto un fumetto in cui invoca aiuto. Immagine ripetuta in miniatura all'altezza del cervelletto. Nella barba del Cristo il riferimento al male.
E' una rappresentazione della contemporaneità, dell'uomo.
Che è diventato un mostro, indifferente alla tempesta di input che la sua stessa intelligenza riceve, intrisi di una violenza che viene resa in maniera meno recondita.
Il profumo di aggressività, diventa gesto prepotente e indifferenza al male.
Devo dire che vedendolo di più e leggendo la tua descrizione mi piace. Ma perchè i grossi bulloni?
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Re: e tu cosa vedi?
Perchè Frankestein aveva dei bulloni? Minchia non mi ricordavo
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Re: e tu cosa vedi?
Amantide_Religiosa ha scritto:Perchè Frankestein aveva dei bulloni? Minchia non mi ricordavo
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
completamente rimosso. Grazie Gaufre.
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Re: e tu cosa vedi?
Gaufre, non so' se conosci Simon Schama. E' uno storico inglese e storico dell'arte che ha fatto diversi documentari sulla BBC. E' professore dell'arte della Colombia e critico dell'arte del The New Yorker.
Tempo fa' avevo visto alcuni episodi, su History Channel, di un suo documentario (che è anche un libro ma non l'ho letto "Il Potere dell'Arte") che si intitola "Il Potere dell Genio" in italiano, in inglese invece "The Power of Art".
Il documentario è di 8 episodi e si parla di 8 artisti, ma concentrandosi in una delle opere che lui ha scelto come la più rapresentativa, o più bella, di ciascuno di loro:
1.Caravaggio
2.Bernini
3.Rembrandt
4.David
5.Turner
6.Van Gogh
7.Picasso
8. Rothko
Il mio migliore amico mi ha appena regalato il DVD completto. Mi è piaciuto moltissimo e lui ha un modo di raccontare e di spiegare l'arte che lo trovo eccezzionale, molto intensa.
Posso dire che ho iniziato ad amare Turner cosi tanto anche grazie a lui. Non so' se lo hai mai visto, credo che alcuni episodi di diversi artisti sono anche sul tubo.
https://www.youtube.com/results?search_filter=1&suggested_categories=27%2C24&search_query=the+power+of+art&page=1
Ve lo consiglio a tutti, e poi magari mi dici cosa ne pensi.
Tempo fa' avevo visto alcuni episodi, su History Channel, di un suo documentario (che è anche un libro ma non l'ho letto "Il Potere dell'Arte") che si intitola "Il Potere dell Genio" in italiano, in inglese invece "The Power of Art".
Il documentario è di 8 episodi e si parla di 8 artisti, ma concentrandosi in una delle opere che lui ha scelto come la più rapresentativa, o più bella, di ciascuno di loro:
1.Caravaggio
2.Bernini
3.Rembrandt
4.David
5.Turner
6.Van Gogh
7.Picasso
8. Rothko
Il mio migliore amico mi ha appena regalato il DVD completto. Mi è piaciuto moltissimo e lui ha un modo di raccontare e di spiegare l'arte che lo trovo eccezzionale, molto intensa.
Posso dire che ho iniziato ad amare Turner cosi tanto anche grazie a lui. Non so' se lo hai mai visto, credo che alcuni episodi di diversi artisti sono anche sul tubo.
https://www.youtube.com/results?search_filter=1&suggested_categories=27%2C24&search_query=the+power+of+art&page=1
Ve lo consiglio a tutti, e poi magari mi dici cosa ne pensi.
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Re: e tu cosa vedi?
Alura:
non conoscevo questi documentari ma ti ringrazio di avermeli segnalati.
Ne ho visto due, a pezzi, sul tubo. La mia impressione è che siano molto ben fatti (le immagini usate sono stupende) ma forse un po' troppo didascalici e parziali. Insistono molto nel legare le biografie degli artisti alla loro opera: certo, una grande componente biografica rientra nelle loro creazioni, ma è davvero solo quella che ha permesso la nascita di certi capolavori? In particolare, per i soggetti a tema religioso, specie se di una certa importanza, bisogna pensare che niente veniva lasciato alla completa fantasia creativa dell'autore, e spesso il programma iconografico e iconologico veniva studiato nel dettaglio da esperti teologi che davano indicazioni precise agli artisti che poi le dovevano tradurre nelle opere che venivano loro commissionate. Un altro elemento che manca totalmente è quello tecnico. Io ho visto solo due documentari, ma per esempio in quello dedicato a Bernini avrebbero potuto fare uno sforzo maggiore per spiegare meglio le tecniche impiegate nella scultura (in particolare quella usata per le enormi colonne di bronzo del baldacchino di San Pietro) o anche per approfondire il discorso sull'architettura - si può liquidare Bernini come un architetto non particolarmente brillante se confrontato a Borromini? Assolutamente no!!! Inoltre la concezione teatrale delle sue architetture e la trasformazione dell'uso della scultura che diventa parte integrante dell'architettura, è stata ignorata totalmente nel mostrare il Sant'Andrea al Quirinale, per insistere invece sulla rivalità col Borromini, che in compenso contribuisce a creare un 'romanzo', una storia di passioni e sentimenti in cui il pubblico può identificarsi. L'approccio è comunque molto da 'storico dell'arte', anche se certi passaggi sono poco approfonditi (io avrei lasciato meno spazio alle ricostruzioni recitate e avrei approfondito maggiormente il contesto, ma capisco che il prodotto debba essere fruibile da molti, il che spiega le scelte operate). Le opere sono raccontate e spiegate molto bene nel loro contenuto, ma forse con troppa enfasi posta sul dato biografico. nel complesso, comunque, dei documentari per un ampio pubblico fatti bene.
Di quello su Caravaggio contesto invece l'eccessivo indulgere sul suo antiaccademismo: a ben guardare, dalle sue opere traspare una profonda conoscenza delle opere classiche e della statuaria antica. Era un innovatore, ma anche un profondo conoscitore delle grandi opere del passato.
Ama, se non l'hai visto, ti consiglio il Caravaggio di Derek Jarman.
non conoscevo questi documentari ma ti ringrazio di avermeli segnalati.
Ne ho visto due, a pezzi, sul tubo. La mia impressione è che siano molto ben fatti (le immagini usate sono stupende) ma forse un po' troppo didascalici e parziali. Insistono molto nel legare le biografie degli artisti alla loro opera: certo, una grande componente biografica rientra nelle loro creazioni, ma è davvero solo quella che ha permesso la nascita di certi capolavori? In particolare, per i soggetti a tema religioso, specie se di una certa importanza, bisogna pensare che niente veniva lasciato alla completa fantasia creativa dell'autore, e spesso il programma iconografico e iconologico veniva studiato nel dettaglio da esperti teologi che davano indicazioni precise agli artisti che poi le dovevano tradurre nelle opere che venivano loro commissionate. Un altro elemento che manca totalmente è quello tecnico. Io ho visto solo due documentari, ma per esempio in quello dedicato a Bernini avrebbero potuto fare uno sforzo maggiore per spiegare meglio le tecniche impiegate nella scultura (in particolare quella usata per le enormi colonne di bronzo del baldacchino di San Pietro) o anche per approfondire il discorso sull'architettura - si può liquidare Bernini come un architetto non particolarmente brillante se confrontato a Borromini? Assolutamente no!!! Inoltre la concezione teatrale delle sue architetture e la trasformazione dell'uso della scultura che diventa parte integrante dell'architettura, è stata ignorata totalmente nel mostrare il Sant'Andrea al Quirinale, per insistere invece sulla rivalità col Borromini, che in compenso contribuisce a creare un 'romanzo', una storia di passioni e sentimenti in cui il pubblico può identificarsi. L'approccio è comunque molto da 'storico dell'arte', anche se certi passaggi sono poco approfonditi (io avrei lasciato meno spazio alle ricostruzioni recitate e avrei approfondito maggiormente il contesto, ma capisco che il prodotto debba essere fruibile da molti, il che spiega le scelte operate). Le opere sono raccontate e spiegate molto bene nel loro contenuto, ma forse con troppa enfasi posta sul dato biografico. nel complesso, comunque, dei documentari per un ampio pubblico fatti bene.
Di quello su Caravaggio contesto invece l'eccessivo indulgere sul suo antiaccademismo: a ben guardare, dalle sue opere traspare una profonda conoscenza delle opere classiche e della statuaria antica. Era un innovatore, ma anche un profondo conoscitore delle grandi opere del passato.
Ama, se non l'hai visto, ti consiglio il Caravaggio di Derek Jarman.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
pure qui..insistere invece sulla rivalità col Borromini, che in compenso contribuisce a creare un 'romanzo', una storia di passioni e sentimenti in cui il pubblico può identificarsi
mi viene in mente solo Frida in questo senso..una grande componente biografica rientra nelle loro creazioni, ma è davvero solo quella che ha permesso la nascita di certi capolavori?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: e tu cosa vedi?
lepidezza ha scritto:pure qui..insistere invece sulla rivalità col Borromini, che in compenso contribuisce a creare un 'romanzo', una storia di passioni e sentimenti in cui il pubblico può identificarsi
mi viene in mente solo Frida in questo senso..una grande componente biografica rientra nelle loro creazioni, ma è davvero solo quella che ha permesso la nascita di certi capolavori?
Lepi, la rivalità comunque esisteva ed era vera e autentica. Così come è vero che Bernini ha sfruttato alcune idee di Borromini per il baldacchino di San Pietro (il disegno delle volute, in particolare; l'impostazione generale del baldacchino infatti è molto più antica e risale alla precedente opera presente nella basilica costantiniana). Ma io non avrei insistito su questi dati.
Le biografie sono importantissime per capire le opere degli artisti, ma in questi due documentari è tutto giocato sulle storie personali dei protagonisti, è quello che io contesto.
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Re: e tu cosa vedi?
Si gaugre,in questa chiave avevo capito il senso della tua critica.
Ci sta la rivalità ma quando si spinge sull'uomo piuttosto che sull'artista lo si fa perchè si sottovaluta il grado di coinvolgimento legato all'opera in sè?
il mio riferimento a Frida Kahlo era proprio per rispondere alla tua domanda.
Era l'unico riferimento che mi veniva in mente quanto a opera artistica strettamente dipendente dalla sua biografia.
Ci sta la rivalità ma quando si spinge sull'uomo piuttosto che sull'artista lo si fa perchè si sottovaluta il grado di coinvolgimento legato all'opera in sè?
il mio riferimento a Frida Kahlo era proprio per rispondere alla tua domanda.
Era l'unico riferimento che mi veniva in mente quanto a opera artistica strettamente dipendente dalla sua biografia.
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Re: e tu cosa vedi?
No, lo si fa perché pur essendo dei prodotti ben confezionati, devono essere adatti a un pubblico mainstream, e insistere sull'elemento biografico per spiegare le opere d'arte semplifica le cose: si usano strumenti comuni a tutti, facilmente utilizzabili. Ma fino a che punto è giusto insistere su questo tipo di interpretazione? E' quel che mi domando.lepidezza ha scritto:Si gaugre,in questa chiave avevo capito il senso della tua critica.
Ci sta la rivalità ma quando si spinge sull'uomo piuttosto che sull'artista lo si fa perchè si sottovaluta il grado di coinvolgimento legato all'opera in sè?
il mio riferimento a Frida Kahlo era proprio per rispondere alla tua domanda.
Era l'unico riferimento che mi veniva in mente quanto a opera artistica strettamente dipendente dalla sua biografia.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
Gaufre ha scritto:
No, lo si fa perché pur essendo dei prodotti ben confezionati, devono essere adatti a un pubblico mainstream, e insistere sull'elemento biografico per spiegare le opere d'arte semplifica le cose: si usano strumenti comuni a tutti, facilmente utilizzabili. Ma fino a che punto è giusto insistere su questo tipo di interpretazione? E' quel che mi domando.
E' stato proprio questo l'intento. Nel DVD c'è l'intervista di Schama e spiega che l'intento, con la BBC, era di fare un documentario che fosse "accessibile" e comprensibile al grande pubblico. Hanno scelto poi di concentrarsi su un'unica opera per ciascun artista, per cui parlano poco-oppure superficialmente- sulle altre opere.
Ovviamente l'opera scelta è sua (di Schama) ed è ovvio che la scelta di condensare il tutto con la biografia degli artisti scelti è una scelta più che altro televisiva, anche se io avrei preferito sapere di più sulle techniche usate etc. Credo che se spiegato in un certo modo il pubblico non sia cosi rozzo da non capire anche certe cose più elaborate. Quindi concordo con te quando dici che "avrei lasciato meno spazio alle ricostruzioni recitate". La stessa identica critica fatta dal mio compagno.
Pero' devo dire che nel episodio di Caravaggio la scelta autobiografica è stata importante per capire certe scelte dell'artista. Per esempio la pittura fatto nella chiesa a Malta (già mi sono dimenticata del nome ) e Davide con la testa di Golia , ma anche le altre. Confesso che anche se Caravaggio è il mio pittore preferito in assoluto non sapevo niente di tutto ciò, e devo dire che a me, da ignorante, mi ha aiutato molto a capire perchè li vedo con un'altro occhio e più intenso adesso, sapendo la storia che c'è dietro. Senz'altro è un documentario storico più che spiegare l'arte in se' o mi sbaglio?
Non conosco Derek Jarman, è un documentario il suo giusto? Provedo subito.
Ultima modifica di Amantide_Religiosa il Lun 20 Dic 2010, 14:06 - modificato 1 volta.
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Re: e tu cosa vedi?
p.s. giusto per curiosità. Per quanto amo Bernini, se devo scegliere tra Borromini architetto e Bernini architetto io scelgo Borromini.
Ho sempre prefirito di più la "semplicità" e la purezza e di Borromini.
Ho sempre prefirito di più la "semplicità" e la purezza e di Borromini.
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Re: e tu cosa vedi?
Ma infatti mi sembra che siamo tutti d'accordo nel dire che in certe cose anche questi prodotti fatti abbastanza bene sono un po' troppo didascalici. Il pubblico, se le cose sono ben spiegate, capisce eccome... anche senza fiction.Amantide_Religiosa ha scritto: Credo che se spiegato in un certo modo il pubblico non sia cosi rozzo da non capire anche certe cose più elaborate. Quindi concordo con te quando dici che "avrei lasciato meno spazio alle ricostruzioni recitate". La stessa identica critica fatta dal mio compagno.
No, quello di Jarman è un film biografico, splendidamente recitato da Nigel Terry e Tilda Swinton. Fiction per fiction, meglio Jarman.Amantide_Religiosa ha scritto: Pero' devo dire che nel episodio di Caravaggio la scelta autobiografica è stata importante per capire certe scelte dell'artista. Per esempio la pittura fatto nella chiesa a Malta (già mi sono dimenticata del nome ) e Davide con la testa di Golia , ma anche le altre. Confesso che anche se Caravaggio è il mio pittore preferito in assoluto non sapevo niente di tutto ciò, e devo dire che a me, da ignorante, mi ha aiutato molto a capire perchè li vedo con un'altro occhio e più intenso adesso, sapendo la storia che c'è dietro. Senz'altro è un documentario storico più che spiegare l'arte in se' o mi sbaglio?
Non conosco Derek Jarman, è un documentario il suo giusto? Provedo subito.
No, non direi che è un documentario storico. E' un genere che mescola storia, arte e fiction.
Per la biografia di Caravaggio: ovviamente ha influenzato le sue opere, ma dire che Caravaggio dipingeva ciò che vedeva, mi pare un inganno di proporzioni enormi. Le sue opere sono costruite in maniera quasi teatrale; alcune figure sono inoltre prese nelle pose e negli atteggiamenti da grandi opere classiche. Un esempio? Guarda le sette opere della misericordia e la scultura del galata morente. Non vedi che si tratta dello stesso modello???
Questa è la dimostrazione del fatto che Caravaggio conosceva benissimo i classici. Altro che naturalismo.
insisto con:
Laocoonte
Martirio di San Matteo
Osserva la somiglianza tra la posa del figlio di Laocoonte a destra e l'assassino di Matteo.
Spero si capisca il mio punto di vista.
PS: Io amo sia Bernini che Borromini.
Borromini non è semplice. E' al contrario estremamente complesso leggere una sua architettura. E' più astratto di Bernini: forse volevi dire questo.
Ma la Piazza San Pietro è un capolavoro di sintesi e ingegno di dimensioni colossali.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
forse è il dover scegliere l'errore?Stabilire il preferito, o il migliore?
stabilire una gerarchia piuttosto che focalizzarci sulle peculiarità di ciascuno?
che intendi per più astratto?
stabilire una gerarchia piuttosto che focalizzarci sulle peculiarità di ciascuno?
che intendi per più astratto?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: e tu cosa vedi?
Intendo che l'architettura usa spesso un linguaggio astratto, codificato. Delle arti è quella che si avvicina di più alla musica.lepidezza ha scritto:forse è il dover scegliere l'errore?Stabilire il preferito, o il migliore?
stabilire una gerarchia piuttosto che focalizzarci sulle peculiarità di ciascuno?
che intendi per più astratto?
L'architettura di Borromini non è di comprensione immediata. Quella di Bernini nemmeno, ma la presenza dell'elemento scultoreo che si fonde con quello architettonico, in maniera scenografica e teatrale, la rende più accessibile all'osservatore inesperto.
Anche Borromini ovviamente usa degli stratagemmi di tipo teatrale nella sua architettura, ma lo fa in maniera meno immediata.
Non si tratta di stabilire gerarchie o preferenze, anche se posso capire che uno possa amare l'uno e detestare l'altro o viceversa. E' anche una questione di gusto.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
Certamente Gaufre, Caravaggio conosceva benissimo i classici.
Quello che volevo dire è che certe scelte vengono dal suo vissuto, beh tutti gli artisti lo fanno in fondo. Pero' ecco, la scelta di fare la "Decollazione di San Giovanni Battista" (ho trovato il nome) a Malta, firmando il suo nome con il "sangue" di Giovanni Battista, e poi mettere la sua testa per rafigurare Golia, e Davide con quello sguardo di compassione e la sigla scritta sulla spada di Davide "l'Umiltà uccise la superbia" sono fortemente personali.
Il fatto è che io mi ero limitata a guardare le opere sue a Roma, senza mai andare a leggere qualcosa. Quindi per me è stato una rivelazione, se vogliamo dire. Adesso che ci penso mi stupisco che non ho notato l'assomiglianza con la testa di Golia prima.
Su Borromini, non so' se è più complesso leggere una sua architettura (probabilmente si, mi fido del tuo sapere sull'argomento) e non si tratta nemmeno di scegliere il migliore. Come hai scritto anche tu la piazza di S. Pietro è magnifica e splendidamente colossale.
Ripeto, amo Bernini ed è anche grazie a lui che amo cosi tanto Roma. Ma ai miei occhi lo stile di Borromini è più bello, meno caricato e con delle linee più "pure". Non riesco a spiegare....ma la chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane per esempio è un capolavoro, quella cupola è semplicemente magnifica. Sant'Ivo alla Sapienza, la scala al Palazzo Barberini etc., insomma trovo che abbia avuto uno sguardo più moderno rispetto alla sua epoca e lo stile barocco, ma forse dico una grande cazzata. A me sembra cosi.
Quello che volevo dire è che certe scelte vengono dal suo vissuto, beh tutti gli artisti lo fanno in fondo. Pero' ecco, la scelta di fare la "Decollazione di San Giovanni Battista" (ho trovato il nome) a Malta, firmando il suo nome con il "sangue" di Giovanni Battista, e poi mettere la sua testa per rafigurare Golia, e Davide con quello sguardo di compassione e la sigla scritta sulla spada di Davide "l'Umiltà uccise la superbia" sono fortemente personali.
Il fatto è che io mi ero limitata a guardare le opere sue a Roma, senza mai andare a leggere qualcosa. Quindi per me è stato una rivelazione, se vogliamo dire. Adesso che ci penso mi stupisco che non ho notato l'assomiglianza con la testa di Golia prima.
Su Borromini, non so' se è più complesso leggere una sua architettura (probabilmente si, mi fido del tuo sapere sull'argomento) e non si tratta nemmeno di scegliere il migliore. Come hai scritto anche tu la piazza di S. Pietro è magnifica e splendidamente colossale.
Ripeto, amo Bernini ed è anche grazie a lui che amo cosi tanto Roma. Ma ai miei occhi lo stile di Borromini è più bello, meno caricato e con delle linee più "pure". Non riesco a spiegare....ma la chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane per esempio è un capolavoro, quella cupola è semplicemente magnifica. Sant'Ivo alla Sapienza, la scala al Palazzo Barberini etc., insomma trovo che abbia avuto uno sguardo più moderno rispetto alla sua epoca e lo stile barocco, ma forse dico una grande cazzata. A me sembra cosi.
Ultima modifica di Amantide_Religiosa il Lun 20 Dic 2010, 15:54 - modificato 1 volta.
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Re: e tu cosa vedi?
Sulla decollazione del San Giovanni ci sono due teorie: la più popolare è quella narrata nel documentario, ma la firma, f. Michelangelo, si riferirebbe alla sua recente inclusione nell'Ordine dei Cavalieri di Malta (f starebbe per fratello). Il soggetto non è stato scelto da Caravaggio, ma è frutto di una richiesta della committenza.
Per Borromini: penso che tu abbia ragione. Essendo più astratto, il suo linguaggio è più moderno.
Mamma, che voglia di tornare a Roma!
Per Borromini: penso che tu abbia ragione. Essendo più astratto, il suo linguaggio è più moderno.
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Re: e tu cosa vedi?
Io ci torno il 27 Pero' ho deciso che in primavera faccio un tour di tutti questi posti, con "l'esperto" a fianco a farmi da cicerone.
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Re: e tu cosa vedi?
My two cents. Borromini richiede lessico e sintassi, Bernini - almeno in apparenza - meno... ovviamente è un pò come decidere se sono meglio le mele o le pere. Personalmente preferisco le mele del Borromini alle pere del Bernini
Cuore di Tenebra- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: e tu cosa vedi?
A me piace tutta la frutta, ma in buona sostanza concordo con te sulla prima frase. Comunque se devo scegliere mi piacciono ancora di più gli ananas di GuariniCuore di Tenebra ha scritto:My two cents. Borromini richiede lessico e sintassi, Bernini - almeno in apparenza - meno... ovviamente è un pò come decidere se sono meglio le mele o le pere. Personalmente preferisco le mele del Borromini alle pere del Bernini
Ok, dieci minuti di vergona per questa bettuta da due soldi
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
Se tu cambi regione io cambio periodo e genere gastronomico... con i dadi knorr di Terragni ...e vado a nascondermi pure io!!!
Cuore di Tenebra- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: e tu cosa vedi?
Cuore di Tenebra ha scritto:Se tu cambi regione io cambio periodo e genere gastronomico... con i dadi knorr di Terragni ...e vado a nascondermi pure io!!! [code]
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: e tu cosa vedi?
mitici! andate avanti per piacere voi tre che mi sto appassionando?
anche fuori dal verduricompralo!
anche fuori dal verduricompralo!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: e tu cosa vedi?
cuore mi presti i tuoi due cents..
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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