Video Intervista di Morgan con Simona Ventura

Kayla ha scritto:Cavolo dopo giorni in cui avevo la sensazione di ricordare altri arpeggi simili ho avuto l'illuminazione.

Bea ha scritto:Maimeri, l'istinto di chiudere il forum è fortissimo: moderatori disponibili non ne trovo. Moderatori disponibili e capaci di ingoiare merda men che meno.

Questo forum era stato concepito come luogo tendenzialmente anarchico.

Io tengo duro. Ma con MOLTA meno pazienza.

EffeCi ha scritto:

Lucadev ha scritto:

EffeCi ha scritto: Si assomigliano... O.k. Ora pace libera tutti. Minghia. Esco dal tunnel, altrimenti soffoco.

Se ti riferisci al mio intervento, dicevo che sono proprio uguali, non che si assomigliano. Se sei musicista ne possiamo parlare in termini tecnici se ti va.

No, non sono musicista. Ho capito l'antifona e mi sgancio, altrimenti ne esco pazza. Faccio lo struzzo.
George Harrison, ad esempio, ebbe una famosissima causa di plagio per "My sweet Lord", la perse e pagò una cifra folle. Ma la gente ascolta solo la sua canzone e nessuno si ricorda dell'altra. Era un artista troppo grande per esserne scalfito. Potremmo parlare ore di casi musicali.
Quindi mi ritiro perché l'argomento è troppo vasto e preferirei che la faccenda venisse sviscerata in altra sede dagli interessati, sempre che ci sia qualcosa da sviscerare.
Resto Mengonella a prescindere e non tolgo il saluto a Morgan, manco per sogno. A meno che i due non scendano a vie di fatto e mi tocchi schierarmi. Sceglierei Marco Mengoni, lo dico prima.

Kayla ha scritto:

Lucadev ha scritto:

EffeCi ha scritto: Si assomigliano... O.k. Ora pace libera tutti. Minghia. Esco dal tunnel, altrimenti soffoco.

Se ti riferisci al mio intervento, dicevo che sono proprio uguali, non che si assomigliano. Se sei musicista ne possiamo parlare in termini tecnici se ti va.

Per curiosità, cosa suoni?

echo86 ha scritto:Ho letto qualche pagina solamente. Io dico:
1) Per me al limite c'è una libera ispirazione piuttosto che un plagio.
2) Morgan-musicista è sempre lo stesso Morgan-musicista. Bisogna scindere l'artista dall'uomo
3) Mi piace un sacco la sala di Morgan con quelle grandi finestre bianche. Ma il puffo enorme è proprio una mancanza di stile.

Nikki ha scritto:

willywonka2009 ha scritto:
scusa cosa intendi con asso nella manica?

Intendo dire che forse lui volutamente ha fatto sentire un pezzettino simile ma non uguale, per cui ha fatto la pesante accusa di plagio senza ancora portare le prove.
Questo non vuol dire che non ha le prove. Magari ce le ha eccome ma ancora non le esibisce.
Questo lo dico perché non so più cosa pensare... non voglio pensare male di Morgan, anche se per dirla tutta il fatto che lui faccia comunella con una persona - la Ventura - che io disprezzo profondamente, mi fa pensare che forse lui non disapprovi poi così tanto certi giochetti.

Kayla ha scritto:

Lucadev ha scritto:

Rispondo a chi ha detto che gli accordi non sono gli stessi.
Gli accordi sono gli stessi, proprio identici, stessa tonalità anche.
Per essere più precisi: come accordi, l'inizio del brano è identico tranne per una cosa: la serie si differenzia (nel brano del Mengoni) nella seconda ripetizione del giro in quanto nell'ultimo accordo la progressione di basso scende mentre in quella dei RHCP sale, ma sostanzialmente il giro armonico è identico.
Lo scheletro degli arpeggi è pure praticamente identico tranne che per gli abbellimenti che sono leggermente differenti (migliori in quello dei RHCP però sono anche due chitarre, nel brano del Mengoni è una sola elettrica).
I due brani comunque si differenziano nel ritornello ma, ripeto, nella progressione armonica iniziale sono assolutamente identici tranne che in una nota nella linea di basso nella ripetizione della strofa.
Come qualità a livello di arrangiamenti e registrazione / mix quella dei RHCP è una spanna sopra, questo per sostenere la linea di chi dice che la Sony sta facendo un pessimo lavoro con Marco Mengoni.

Ok, non ero entrata così nello specifico. Per me il fatto di sentire la nota di basso differente mi fa sentire l'insieme diverso, ma non sto cercando di difendere una posizione o polemizzare. Anzi, grazie per le tue precisazioni. Poi che la tonalità sia la stessa l'avevo colto anch'io.
Comunque, sarò ingenua, ma in generale (cioè non nel caso specifico) penso che nel momento in cui componi possa capitare che ti vengano certe idee senza ricordare di averle già sentite.

Invece per quanto riguarda il discorso sul pessimo lavoro della Sony penso che potremo capire di più con il prossimo disco. Da quello che ho capito questi pezzi sono tutti del periodo precedente xfactor eccetto Credimi ancora. L'ho sentito in un'intervista dire che In un giorno qualunque è di un anno fa.
Non so se è legato con i fratelli Calabrese (che sono i produttori artistici) da qualche contratto e che libertà di scegliere avrà. Io intanto incrocio le dita...

Cuore di Tenebra ha scritto:Condivido ciò che dici, Luca, a proposito del mondo della produzione; ci conosciamo da tempo e sai cosa ne penso. Tuttavia credo che, se banco degli imputati deve essere (e lo deve), è ora che a finirci sia anche il pubblico. Non solo e non tanto perchè premia le schifezze, ma soprattutto perchè mediamente non mostra NESSUNA curiosità verso altro di diverso dalla musica usa e getta (e fosse solo la musica...).
Per carità, so benissimo che la desertificazione culturale del nostro paese è il punto d'arrivo di un processo iniziato molti anni fa; ma credo sia anche il caso di cominciare a dire che, per ogni carnefice, ci deve essere qualcuno disposto a vestire i panni della vittima. Sennò, altra abitudine italiana, è sempre colpa degli "altri".

Lucadev ha scritto:....ma a questo punto mi viene da pensare che è tutta l'organizzazione della Sony italiana che ha qualcosa che non va.

Lucadev ha scritto:
Con Marco Mengoni invece mi pare che lo stiano usando come una vacca da mungere....ma a questo punto mi viene da pensare che è tutta l'organizzazione della Sony italiana che ha qualcosa che non va.

Cuore di Tenebra ha scritto:Condivido ciò che dici, Luca, a proposito del mondo della produzione; ci conosciamo da tempo e sai cosa ne penso. Tuttavia credo che, se banco degli imputati deve essere (e lo deve), è ora che a finirci sia anche il pubblico. Non solo e non tanto perchè premia le schifezze, ma soprattutto perchè mediamente non mostra NESSUNA curiosità verso altro di diverso dalla musica usa e getta (e fosse solo la musica...).
Per carità, so benissimo che la desertificazione culturale del nostro paese è il punto d'arrivo di un processo iniziato molti anni fa; ma credo sia anche il caso di cominciare a dire che, per ogni carnefice, ci deve essere qualcuno disposto a vestire i panni della vittima. Sennò, altra abitudine italiana, è sempre colpa degli "altri".

Ghinda ha scritto:

Lucadev ha scritto:....ma a questo punto mi viene da pensare che è tutta l'organizzazione della Sony italiana che ha qualcosa che non va.

Italiana? Ottimista...
A mio parere il punto è un altro, e non tocca solo l'Italia: la musica è una merce? Allora troveremo dei pizzicagnoli che come tale la tratteranno (con tutto il rispetto per i pizzicagnoli veri, eh?). La musica non è una merce? Allora tutto il gigantesco "biz" che gli è stato costruito sopra negli ultimi 40 anni ha da schiatta'. Tertium non datur. O meglio, datur, datur, ma con infinite contraddizioni che coinvolgono in primis quegli artisti che ci piacerebbe tanto credere "puri"

chiav ha scritto:

Lucadev ha scritto:
Con Marco Mengoni invece mi pare che lo stiano usando come una vacca da mungere....ma a questo punto mi viene da pensare che è tutta l'organizzazione della Sony italiana che ha qualcosa che non va.

Mi permetto di dire che Marco rischia di divenire un fotomodello-cantante, una sorta di ottimo manichino (per ribadire il connubio moda-musica che tanto accattiva i produttori).

Credo che la sony non faccia un buon lavoro discografico a livello mondiale e riesca ad appiattire anche artisti affermati, con anni di gavetta e carriera alle spalle.
Purtroppo sta catalizzando ed inglobando in sé qualsiasi casa discografica e non c'è etichetta che la sony non controlli (vedi la Rhino), vige così una sorta di dittatura discografica mondiale.

I produttori discografici, poi, hanno paura di puntare sul nuovissimo, preferiscono proporre cose immediate e vendibili al momento, sanno che il pubblico è distratto ed ha poco tempo e non ha voglia di ascoltare paturnie alla Battiato (soprattutto quando raccoglie ortiche a Pechino) quindi, gli artisti divengono una sorta di replicanti musicali.