Ampio e Libero Cazzeggio su Mengoni....

Ma cosa è sta classifica FIMI? L'invasione degli ultracorpi?
Siamo ormai al ridicolo...questa non è piu' una classifica di musica, è quella di un reality, è quella di gradimento di Amici...

E' un meccanismo artificioso, di puro marketing, che con la musica non ha quasi piu' nulla a che fare e che alla musica non fa certo bene.
Pier Lago davanti a Madonna? Si va bene, ok, ma qui l'arte non c'entra davvero piu' nulla.

Sinceramente, mi interessa poco.
E' il risultato di questi tempi di crisi economica e di questa apatia culturale. Prima o poi finirà o evolverà in qualche cosa d'altro.
Ignorare il fenomeno è forse il modo migliore per accelerarne la fine.

Spero per Marco che si allontani il piu' possibile da questo meccanismo, perchè è finto, non puo' portare a nulla di duraturo.
Il suo posto in classifica, e nel gradimento del pubblico, deve essere vero, autentico, qualunque esso sia.

Cosa si è deciso?
Club della motosega o peace and love?
Non vorrei combinare disastri e mettere in imbarazzo lo staff ...
forse ieri sera ci siam fatti prendere la mano ...

Strawberry Fields ha scritto:Cosa si è deciso?
Club della motosega o peace and love?
Non vorrei combinare disastri e mettere in imbarazzo lo staff ...
forse ieri sera ci siam fatti prendere la mano ...

Versione modificata

http://milano.cronacaqui.it/news-shel-shapiro-ha-scritto-lautobiografia-io-sono-immortale-io-milano-e-quel-1963---_34577.html

L’ex Rokes: «Dal ’71 abito qui, ma gli inizi non sono stati facili»
Shel Shapiro ha scritto l’autobiografia 'Io sono immortale' «Io, Milano e quel 1963...»

MILANO 09/04/2010 - Se l’8 maggio del 1963, quando Shel Shapiro arrivò a Milano per la prima volta, qualcuno gli avesse detto che di quella città si sarebbe innamorato perdutamente, non ci avrebbe creduto per nulla al mondo. E invece, il leader dei Ro­kes - accento inglese e leggendaria chitarra a freccia - con “E la pioggia che va” o “Ma che colpa abbiamo noi” ha dato un sottofondo musica­le ai sogni della più inquieta gio­ventù italiana ancora ignara di suo­ni internazionali. Ora che Shapiro è un signore di 67 anni, elegantemen­te freakettone, mechès grigie e smil­zo fisico da ragazzino, ha deciso di scrivere un libro “Io sono immorta­le” (Mondadori), l’avventura di un ragazzo e di una generazione inna­morati della musica e della libertà.
Shapiro, la sua rivoluzione qua­rant’anni fa qual era?
«Volevamo suonare blues e rock ’n’ roll, volevamo divertirci. Io ero pazzo di Jerry Lee Lewis, Ray
Charles. Studiavo Medicina, ma a sedici anni ero già fuori di casa per via della musica e a diciannove anni con i Rokes eravamo ad Am­burgo a fare la gavetta».
E in Italia? Come fu l’impatto di quattro inglesi capelloni con il nostro Paese?
Eravamo arrivati per una tournée di bassa lega, teatrini di varietà e cose così. Scendendo dal treno alla Cen­trale di Milano, era il ’63, ci pareva tutto un po’ polveroso, vecchio: le donne vestite di nero, la 600 multi­pla, qualcuno che ci urlava “buson” per via dei capelli lunghi….».
Non un bell’inizio…
«Mi sembrava una città spenta. Una città in bianco e nero, mentre Lon­dra era già una città a colori».
Poi Milano è diventata la sua città. Ha cambiato idea?
«Dal ’71 in poi ho sempre vissuto a Milano, negli anni ’80 ho viaggiato molto, ma avevo famiglia qui. Sono legato alle strade di Milano. Amo la mia zona, Porta Venezia, dove ci sono tante etnie diverse e dove c’è un’integrazione che funziona. Ma credo che Milano in grandi linee è spesso bene integrata, anche via Paolo Sarpi, con rare eccezioni, non ha mai avuto problemi, una convi­venza delle differenze. È una città che sa rispettare, che ha capito qua­le è il futuro del nostro mondo».
Come se la passa la musica og­gi?
«Oggi come oggi omandano i talent show, ma li trovo limitativi: ai veri geni della musica non gli freghereb­be nulla di andare a “X Factor” o ad “Amici”, il vero genio non vuole essere mai omologato. Mi piace co­munque Marco Mengoni, vedremo se sarà una stella che dura o me­no ».
Lei Shapiro è davvero “immorta ­ le”?
«Quello del titolo è un grido col dito medio alzato, la consapevolez­za che se tu sei appassionato a una cosa, come io ero appassionato alla musica, uno non fa il conto con la vita e con la morte ma solo con la vita».


Andrea Caglieris

dove la trovo questa versione?

Eccolo li! Conquista dopo conquista...

mary.. ha scritto:dove la trovo questa versione?

Ce l'ho già

mary.. ha scritto:

mary.. ha scritto:dove la trovo questa versione?

Ce l'ho già

Ma questo lo avete letto? ... strano che Marco dica così di Morgan ... non gli interessa conoscerlo ?
http://www.leggo.it/articolo.php?id=54689&sez=GOSSIP


“Magari mi proponessero di fare l’attore. lo provo tutto e mi butto su tutto: a me piace l'arte in generale”. Ormai scatenato Marco Mengoni, dopo la vittoria a X-Factor e l’ottimo piazzamento alla Kermesse di Sanremo è pronto a dedicarsi al mondo del cinema: “Tutto fa esperienza – ha dichiarato a “Diva e donna” - Magari mi fanno fare il Cappellaio Matto al posto di Johnny Depp in Alice nel Paese delle Meraviglie”.
Il suo album “Re Matto” è in cima alle classifiche (“Il Re Matto è Marco Mengoni. Per me l’essere un po’ matti vuol dire essere liberi, riuscire ad esprimere le proprie emozioni senza limiti che non siano, ovviamente, il rispetto degli altri”), ma a dispetto del titolo Marco non è tipo da follie: “Non ne ho fatte molte. Ripeto: oggi la follia è veramente di essere liberi. Di piangere come di essere a volte stonato, anche volutamente”.
Dopo il “litigio” con Morgan i due non si sono più sentiti (“non so come sia andata a finire quella storia, anche perché poi non c'era niente di copiato. Lui era preso dal fatto di andare contro la casa discografica”), come non ascolta più le voci sulla sua presunta omosessualità: “Non voglio diventare un sex symbol: io canto. E giudico i cantanti per quello che fanno sul palco, non per la loro vita privata. Come ho fatto anche per Morgan, eccezionale come cantante mentre per il resto non lo conosco e né mi interessa conoscerlo. Tornando alla domanda, su questo gioco sempre con voi giornalisti, anche perché per me non è un fatto importante e, poi, io nasco provocatore: recito bene”.

Buongiorno!!!!!! Cioè, io vi ho lasciati sul più bello ieri sera in pratica!! Mi sono persa il proseguo della deliranza della motosega dopo avervi (onoratissimaaa sia piaciuto) suggerito il nome!!

@dada
Sono articoli di terza mano...occorre recuperare l'articolo di Diva e Donna per vedere se ci sono le stesse parole...o quel significato che sembra trasparire..lui si riferiva alla vita privata.

Buongiorno a tutti!! Dopo le risate di ieri sera...mi collego per caso con il cell all'università...e l'avete fatto davvero??? Woooowww!!! Bellissimo Brill!

Devo assolutamente riuscire a metterlo anche io in firma...ma
voglio che rimanga la mia foto sconvolgente di Marco...

Fantastico veramente..sono rimasta senza parole! :sorriso4:

e ubik che fine ha fatto? Il capogruppo degli amici della motosega!!

Avevo già letto quell'articolo, ma secondo me non gli interessa conoscerlo sotto l'aspetto privato in quanto lui ha detto sempre che ognuno è libero di fare ciò che vuole in privato, forse anche per evitare le domande indiscrete dei giornalisti

Dada, ha dichiarato piu' volte di vedere una netta divisione fra vita artistica e vita privata. Credo si riferisse a quello, non penso volesse alludere a nulla di particolare.

Per il momento vi saluto, vado a preparare il pranzo, a dopo

Romeo, er mejo del Coloseo!

Vista la Fimi? Che vi ebbi ( ) detto ieri sulla tripletta nelle prime 3 posizioni degli Amiciani?! Devo fare la veggente lo so! Evviva la Depippaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

buongiorno a tutti

Kaiser ha scritto:@dada
Sono articoli di terza mano...occorre recuperare l'articolo di Diva e Donna per vedere se ci sono le stesse parole...o quel significato che sembra trasparire..lui si riferiva alla vita privata.

Marco ha sempre tenuto a sottolineare la differenza tra artista e vita privata,cosa che dovremmo fare anche noi soprattutto adesso

Vale ci avevi raggione!
Pensavo che l'avanzata della corazzata Potiomky fosse un po' piu' lenta...

era facilmente prevedibile l'avanzata amiciana
ma il 5o posto di Marco è un ottimo risultato

E' brutto anche il titolo del disco di PierLago. Una canzone pop? che banalità....

Therese ha scritto:E' brutto anche il titolo del disco di PierLago. Una canzone pop? che banalità....

aveva esaurito la fantasia in tutti i modi,in tutti i luoghi,in tutti i laghi

Ho provato ad aggiungere la firma.. si vede?

Ciao a tutte.

Stamattina ho trovato questo:

Gli alieni esistono e vivono tra noi, travestiti da comuni esseri
umani. E' quel che crede il venti per cento degli interpellati in un
sondaggio effettuato a livello globale.

da: http://misterobufo.corriere.it/

Alzi la mano chi non ha mai avuto il dubbio che Marco sia un alieno...in certi momenti io penso che Marco sia un esperimento degli alieni effettuato su donne con marito, figli e vita comunque abbastanza ricca di interessi...

Spoiler:

Adesso?