Scary Amici, vicini e lontani.
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
echo ha scritto:
Emma cazzia tutti!
A parte il linguaggio un pò ( troppo ) colorito ha fatto bene però a incazzarsi...
Noemi9999- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Uh maronn
Musica/ Emma: Operata d'urgenza per massa tumorale e maligna
Roma, 16 mar. (TMNews) - "Oggi è il mio secondo anniversario di vita". Parola di Emma, che confessa di aver superato un tumore. Ha scoperto la malattia durante i viaggi con la sua band, i M.j.u.r. "Per un anno facciamo su e giù sui treni di notte, siamo morti di fame per amore della musica. Esce il disco e piace, ci chiamano per i concerti ed è pronto un minitour. Il minitour non parte mai perché io comincio a star male. Sono sempre stanca, si bloccano alcuni funzioni vitali, non mangio, arrivo a 40 chili, sento un peso enorme dentro di me. I medici - spiega la cantante al settimanale 'Gioia' - scoprono che nell`utero ho una grande massa, tumorale e maligna. Sono operata d`urgenza a Roma. L`intervento dura sette ore e riescono a salvarmi l`utero. Quando mi sveglio ho un lungo taglio, ma sono già un`altra persona".
Fino ad ora lo aveva confessato solo a Maria De Filippi: "Non era il momento giusto. Sarei passata per una vittima. Io invece voglio testimoniare. Alle ragazze, le fan, voglio dire - prosegue - non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze. I loro problemi sono i miei. Hanno comprato 150mila copie dei miei dischi e non me ne interesso? Ho i loro soldi in tasca - continua mi ascoltano e io li devo ascoltare. Non riesco a non farlo. Leggo le loro e-mail e rispondo, a tutti. È il dazio che pago".
Alle ragazze e alle madri che le scrivono dei loro problemi Emma dice: "Ragazze, non sono la vostra cura. Io voglio essere la colonna sonora della vostra guarigione".
http://www.rds.it/spettacolo/16758061/Musica/%20Emma:%20Operata%20d%27urgenza%20per%20massa%20tumorale%20e%20maligna
Musica/ Emma: Operata d'urgenza per massa tumorale e maligna
Roma, 16 mar. (TMNews) - "Oggi è il mio secondo anniversario di vita". Parola di Emma, che confessa di aver superato un tumore. Ha scoperto la malattia durante i viaggi con la sua band, i M.j.u.r. "Per un anno facciamo su e giù sui treni di notte, siamo morti di fame per amore della musica. Esce il disco e piace, ci chiamano per i concerti ed è pronto un minitour. Il minitour non parte mai perché io comincio a star male. Sono sempre stanca, si bloccano alcuni funzioni vitali, non mangio, arrivo a 40 chili, sento un peso enorme dentro di me. I medici - spiega la cantante al settimanale 'Gioia' - scoprono che nell`utero ho una grande massa, tumorale e maligna. Sono operata d`urgenza a Roma. L`intervento dura sette ore e riescono a salvarmi l`utero. Quando mi sveglio ho un lungo taglio, ma sono già un`altra persona".
Fino ad ora lo aveva confessato solo a Maria De Filippi: "Non era il momento giusto. Sarei passata per una vittima. Io invece voglio testimoniare. Alle ragazze, le fan, voglio dire - prosegue - non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze. I loro problemi sono i miei. Hanno comprato 150mila copie dei miei dischi e non me ne interesso? Ho i loro soldi in tasca - continua mi ascoltano e io li devo ascoltare. Non riesco a non farlo. Leggo le loro e-mail e rispondo, a tutti. È il dazio che pago".
Alle ragazze e alle madri che le scrivono dei loro problemi Emma dice: "Ragazze, non sono la vostra cura. Io voglio essere la colonna sonora della vostra guarigione".
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Emma: il male che ho vinto
Giovedì, 17 marzo 2011 14:15
Bisogna partire da quel momento: “Quando mi sveglio in sala operatoria ho un lungo taglio. Ma sono già un’altra persona”. Accadeva due anni fa, a marzo, quando il suo corpo lottava contro il tumore. La ragazza di cui l’Italia si è innamorata a Sanremo, racconta la felicità del suo “secondo anniversario di vita”
di Alessandra Di Pietro - foto Bruno Barbazan - styling Monica Curetti
Il bilancio al momento è di due album, sei singoli, il secondo posto a Sanremo (con i Modà), una vittoria ad Amici (2010), tre dischi di platino appesi nella sua cucina arancione. Emma ha 26 anni ed è energia pura: nella voce, nel cuore e nelle parole che corrono veloci come lei.
È bella, ma doma la bellezza sotto il talento, se è fragile in amore non se ne vergogna, fa le voci buffe e le linguacce: si sente libera e non ha paura di dire come la pensa. Questa sua sicurezza nel saper stare al mondo comincia nella piccola Aradeo, in provincia di Lecce, dove cresce in una famiglia affettuosa, e si forgia (anche) lottando contro il male che Emma ha vinto: «Oggi è il mio secondo anniversario di vita».
Che cosa vuol dire?
È una storia lunga. Prima le devo raccontare un po’ della mia famiglia.
Sono qui che ascolto.
Mio padre era infermiere a Firenze e noi stavamo ad Aradeo. Mamma badava a mio fratello e io vivevo con la nonna. Eravamo in simbiosi, mi insegnava a pulire casa, a fare la pasta e il punto a croce. Quando ero adolescente la mamma si lamentava perché volevo cantare, ma nonna mi difendeva. Intanto facevo la mia durissima gavetta, anche con qualche partecipazione a trasmissioni televisive e vari fallimenti, insomma ci provavo. Nel 2005 la nonna si ammala. Un giorno mentre le massaggio le gambe, mi guarda serissima negli occhi e dice: “Emma domani torno a casa, ma non da viva. Ascoltami, io l’ho visto: tu devi fare la cantante”. Le dico di smetterla, la conforto e vado via. L’indomani lei muore con un sorriso sulle labbra.
E cambia la sua vita.
Sì, perché mi lascia una profonda fede in Dio e una assoluta determinazione a diventare cantante.
Si sentiva pronta per il grande salto.
Con la mia band, i M.j.u.r, registriamo a Torino un disco autoprodotto. Per un anno facciamo su e giù sui treni di notte, siamo morti di fame per amore della musica. Esce il disco e piace, ci chiamano per i concerti ed è pronto un minitour.
Dove suonate?
Il minitour non parte mai perché io comincio a star male. Sono sempre stanca, si bloccano alcuni funzioni vitali, non mangio, arrivo a 40 chili, sento un peso enorme dentro di me. I medici scoprono che nell’utero ho una grande massa. Tumorale. E maligna. Sono operata d’urgenza a Roma. L’intervento dura sette ore e riescono a salvarmi l’utero.
Quindi si ferma tutto?
Quando mi sveglio ho un lungo taglio, ma sono già un’altra persona. Dopo cinque ore provo a camminare, dopo cinque settimane canto in un locale, mio padre che trema davanti a me. I marker tumorali sono rientrati, non serve radioterapia o chemio. Quel che mi hanno tolto era maligno, ma ancora lo studiano per capirne la natura. Era marzo, il 3 giugno faccio il provino per Amici e lo supero. Sotto la maglietta ho ancora il busto con le stecche.
E lo racconta oggi, per la prima volta.
L’ho confidato solo a Maria De Filippi. Non era il momento giusto. Sarei passata per una vittima. Io invece voglio testimoniare.
Che cosa?
Alle ragazze, le fan, voglio dire: non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. Il problema non è un fidanzato stronzo ma chi non ha i soldi per mangiare. Oh, pure io piango per le cazzate, però guardo la vita anche da un altro punto di vista.
Di chi stava per morire
E invece sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze.
Non sarà un senso eccessivo di responsabilità?
Forse sì, però se loro mi hanno scelto e devono capirmi. Voglio un pubblico pensante. I loro problemi sono i miei.
E perché?
Hanno comprato 150mila copie dei miei dischi e non me ne interesso? Ho i loro soldi in tasca, mi ascoltano e io li devo ascoltare. Non riesco a non farlo. Leggo le loro e-mail e rispondo, a tutti. È il dazio che pago. Se a 15 anni ti sembra che il mondo crolli perché la professoressa ce l’ha con te, ti voglio ricordare che da un’altra parte del mondo una ragazza della tua età è sfregiata e infibulata.
E poi che cosa scrive nelle risposte?
Che tutte abbiamo il potere per cambiare la nostra vita e lo dico perché mi sono fatta un mazzo così per arrivare qui. Io sono il simbolo di me stessa, ognuna è il simbolo di se stessa. Ne voglio parlare.
Con chi?
Con le mie fan e le loro madri. L’altro giorno una di loro mi ha detto: “Mia figlia sta guarendo dall’anoressia ascoltando il tuo disco”. Eh no, e che c…! La forza devi trovarla dentro di te, io non sono la cura, semmai voglio essere la colonna sonora della tua guarigione.
Chi cerca di darle un’etichetta politica fa sempre una figuraccia.
Io non sono né di destra né di sinistra, ma pago le tasse. Oggi chi sta da una parte o dall’altra l’ha ereditato dai genitori.
Per lei non conta l’appartenenza politica, ma la condizione sociale.
Lo dimostrano i fatti. Uno studente con il parka e le Converse manifesta per la scuola e un altro con gli anfibi gli dà addosso, o al contrario. E che hai concluso? A scuola ci andate tutti e due, dovete manifestare insieme per averne una migliore.
Da dove viene questa sua coscienza civile?
Mio padre ha sempre soccorso i compaesani. Dall’importante avvocato alla gente delle case popolari, chiunque è passato da casa mia, per chiedere una puntura ma pure per far chiudere una buca stradale. Papà si è sempre messo a disposizione per il bene di tutti, gratis, e io l’ho imparato. Lo aiutavo a fare le medicazioni e le suture, mi piaceva tantissimo.
Poteva studiare medicina.
Al liceo classico la sfangavo e seguivo con passione solo filosofia, con una prof fantastica.
Alla fine ha trovato un buon lavoro, come dice lei, e guadagna bene.
Ho comprato una macchina e una bici a rate, il resto dei soldi sono in banca gestiti da mio padre. Ho un bancomat limitato e mi basta. Adesso mi regalano tanti vestiti, ma io compro ancora le magliette per otto euro ai grandi magazzini.
Mi racconta di Emma bambina?
Ero un maschiaccio in kilt. Mia mamma mi cuciva i vestiti ed era fissata con le gonne scozzesi. Giocavo a pallone e andavo sullo skateboard. Avevo solo una Barbie che ogni mattina pettinavo, vestivo e lasciavo in un angolo. Studiavo ginnastica ritmica, sognavo di diventare ballerina, avevo i capelli biondi, lunghi e boccolosi, un angelo.
Con le ginocchia sbucciate.
Sempre.
Adolescente ribelle?
Avevo le orecchie pieni di buchi e pettinature strane. Le altre si tatuavano le farfalle, io invece un drago sulla schiena. Ero ancora minorenne, mia madre pianse per un giorno intero senza rivolgermi la parola.
Prima esibizione a nove anni: è vero?
Si. Mio papà ha da sempre una band, gli H20. Un giorno mi chiese di cantare e dissi di sì solo per farlo contento. Eravamo in un pub e la canzone era Grande grande grande di Mina.
Presto la musica si fa largo.
E diventa un’esigenza. Anche questo mi fa strana per il mio paese.
Perché?
Non sfilavo per il corso sottobraccio alle amiche ma stavo al pub con i musicisti. Allora ero convinta che i maschi servissero solo per suonarci insieme, magari fossi rimasta così. Tutti pensavano che io facessi chissà cosa, ma a rimanere incinte erano le altre (ride, ndr).Comunque, ho già la mia band.
Comincia a studiare canto?
No, e mi rifiuto di farlo anche adesso. Ho imparato da sola. Il cuore della mia musica è selvaggio e voglio preservare la mia parte primitiva. Se devo salire su un palco, tremo, sudo e ho le crisi di panico. Poi vado e mi sfogo, sputo fuori tutto quello che ho covato, perdo il controllo di me stessa. Alla fine piango anche per un’ora, e non parlo con nessuno. Chi lavora con me lo sa. Quando canto sono quella che sono davvero: a Sanremo gli artisti erano a letto alle 11, io alle quattro e mezza.
La canzone di Sanremo racconta di lacrime. Lei piange spesso, almeno in tv.
Le lacrime sono naturali, tenersele dentro è un male.
E piangeva per un amore appena finito. Lui (Stefano, ballerino di Amici, ndr) l’ha lasciata a mezzo intervista, baciando un’altra in tv.
La verità la sappiamo solo noi e non è quella raccontata dai giornali. In ogni caso la terrò per me. È finita e ho chiesto anche alle mie fan di non accanirsi contro la sua nuova storia.
Soffre?
Ho sofferto. Ho dato amore puro e sono convinta che un giorno mi tornerà indietro. Penso di aver fatto bingo a lasciarlo perché distratta com’ero da lui non mi accorgevo delle persone che mi amano e mi stanno intorno.
E le voci di un flirt con Kekko dei Modà?
Smentisco. Kekko è fidanzato da 12 anni con Laura e a Sanremo eravamo tutti insieme.
Dunque, nessun nuovo amore?
Adesso mi godo un grande amore per me stessa.
Come si diverte Emma?
Faccio le pulizie, vado al supermercato e mi occupo di riempire il frigo, la domenica faccio le lasagne e poi grandi cene con gli amici che abitano qui vicino.
Non vuole tornare in Puglia
Sto mettendo su casa qui.
Se tutto questo dovesse finire
Ci rimarrei male ma il dono della vita va vissuto. Farei la commessa a Roma.
Perché proprio la commessa?
Pagano bene.
Le auguro il futuro che desidera avere: che cosa vuole mettere dentro?
I figli.
No, dico nella musica.
Spero di poter mettere già nel prossimo disco le canzoni che sto scrivendo.
Di che cosa raccontano?
Dell’amore. Perché alla fine parlando di amore racconti te stesso. Una canzone è per la mia nonna.
Altri sogni?
Aprire il tour di Gianna Nannini, il mio mito. Se quello che ho vissuto fino ad adesso dovesse servire per realizzare questo mio sogno, ne sarebbe valsa la pena.
Questa intervista è stata come un concerto. Emma mi guarda con i suoi intensi e lucidi occhi neri, ed è stanca: “Vado a dormire”. Ora non ha più voglia di parlare con nessuno.
http://www.gioia.it/Emma-il-male-che-ho-vinto#pag-1
Giovedì, 17 marzo 2011 14:15
Bisogna partire da quel momento: “Quando mi sveglio in sala operatoria ho un lungo taglio. Ma sono già un’altra persona”. Accadeva due anni fa, a marzo, quando il suo corpo lottava contro il tumore. La ragazza di cui l’Italia si è innamorata a Sanremo, racconta la felicità del suo “secondo anniversario di vita”
di Alessandra Di Pietro - foto Bruno Barbazan - styling Monica Curetti
Il bilancio al momento è di due album, sei singoli, il secondo posto a Sanremo (con i Modà), una vittoria ad Amici (2010), tre dischi di platino appesi nella sua cucina arancione. Emma ha 26 anni ed è energia pura: nella voce, nel cuore e nelle parole che corrono veloci come lei.
È bella, ma doma la bellezza sotto il talento, se è fragile in amore non se ne vergogna, fa le voci buffe e le linguacce: si sente libera e non ha paura di dire come la pensa. Questa sua sicurezza nel saper stare al mondo comincia nella piccola Aradeo, in provincia di Lecce, dove cresce in una famiglia affettuosa, e si forgia (anche) lottando contro il male che Emma ha vinto: «Oggi è il mio secondo anniversario di vita».
Che cosa vuol dire?
È una storia lunga. Prima le devo raccontare un po’ della mia famiglia.
Sono qui che ascolto.
Mio padre era infermiere a Firenze e noi stavamo ad Aradeo. Mamma badava a mio fratello e io vivevo con la nonna. Eravamo in simbiosi, mi insegnava a pulire casa, a fare la pasta e il punto a croce. Quando ero adolescente la mamma si lamentava perché volevo cantare, ma nonna mi difendeva. Intanto facevo la mia durissima gavetta, anche con qualche partecipazione a trasmissioni televisive e vari fallimenti, insomma ci provavo. Nel 2005 la nonna si ammala. Un giorno mentre le massaggio le gambe, mi guarda serissima negli occhi e dice: “Emma domani torno a casa, ma non da viva. Ascoltami, io l’ho visto: tu devi fare la cantante”. Le dico di smetterla, la conforto e vado via. L’indomani lei muore con un sorriso sulle labbra.
E cambia la sua vita.
Sì, perché mi lascia una profonda fede in Dio e una assoluta determinazione a diventare cantante.
Si sentiva pronta per il grande salto.
Con la mia band, i M.j.u.r, registriamo a Torino un disco autoprodotto. Per un anno facciamo su e giù sui treni di notte, siamo morti di fame per amore della musica. Esce il disco e piace, ci chiamano per i concerti ed è pronto un minitour.
Dove suonate?
Il minitour non parte mai perché io comincio a star male. Sono sempre stanca, si bloccano alcuni funzioni vitali, non mangio, arrivo a 40 chili, sento un peso enorme dentro di me. I medici scoprono che nell’utero ho una grande massa. Tumorale. E maligna. Sono operata d’urgenza a Roma. L’intervento dura sette ore e riescono a salvarmi l’utero.
Quindi si ferma tutto?
Quando mi sveglio ho un lungo taglio, ma sono già un’altra persona. Dopo cinque ore provo a camminare, dopo cinque settimane canto in un locale, mio padre che trema davanti a me. I marker tumorali sono rientrati, non serve radioterapia o chemio. Quel che mi hanno tolto era maligno, ma ancora lo studiano per capirne la natura. Era marzo, il 3 giugno faccio il provino per Amici e lo supero. Sotto la maglietta ho ancora il busto con le stecche.
E lo racconta oggi, per la prima volta.
L’ho confidato solo a Maria De Filippi. Non era il momento giusto. Sarei passata per una vittima. Io invece voglio testimoniare.
Che cosa?
Alle ragazze, le fan, voglio dire: non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. Il problema non è un fidanzato stronzo ma chi non ha i soldi per mangiare. Oh, pure io piango per le cazzate, però guardo la vita anche da un altro punto di vista.
Di chi stava per morire
E invece sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze.
Non sarà un senso eccessivo di responsabilità?
Forse sì, però se loro mi hanno scelto e devono capirmi. Voglio un pubblico pensante. I loro problemi sono i miei.
E perché?
Hanno comprato 150mila copie dei miei dischi e non me ne interesso? Ho i loro soldi in tasca, mi ascoltano e io li devo ascoltare. Non riesco a non farlo. Leggo le loro e-mail e rispondo, a tutti. È il dazio che pago. Se a 15 anni ti sembra che il mondo crolli perché la professoressa ce l’ha con te, ti voglio ricordare che da un’altra parte del mondo una ragazza della tua età è sfregiata e infibulata.
E poi che cosa scrive nelle risposte?
Che tutte abbiamo il potere per cambiare la nostra vita e lo dico perché mi sono fatta un mazzo così per arrivare qui. Io sono il simbolo di me stessa, ognuna è il simbolo di se stessa. Ne voglio parlare.
Con chi?
Con le mie fan e le loro madri. L’altro giorno una di loro mi ha detto: “Mia figlia sta guarendo dall’anoressia ascoltando il tuo disco”. Eh no, e che c…! La forza devi trovarla dentro di te, io non sono la cura, semmai voglio essere la colonna sonora della tua guarigione.
Chi cerca di darle un’etichetta politica fa sempre una figuraccia.
Io non sono né di destra né di sinistra, ma pago le tasse. Oggi chi sta da una parte o dall’altra l’ha ereditato dai genitori.
Per lei non conta l’appartenenza politica, ma la condizione sociale.
Lo dimostrano i fatti. Uno studente con il parka e le Converse manifesta per la scuola e un altro con gli anfibi gli dà addosso, o al contrario. E che hai concluso? A scuola ci andate tutti e due, dovete manifestare insieme per averne una migliore.
Da dove viene questa sua coscienza civile?
Mio padre ha sempre soccorso i compaesani. Dall’importante avvocato alla gente delle case popolari, chiunque è passato da casa mia, per chiedere una puntura ma pure per far chiudere una buca stradale. Papà si è sempre messo a disposizione per il bene di tutti, gratis, e io l’ho imparato. Lo aiutavo a fare le medicazioni e le suture, mi piaceva tantissimo.
Poteva studiare medicina.
Al liceo classico la sfangavo e seguivo con passione solo filosofia, con una prof fantastica.
Alla fine ha trovato un buon lavoro, come dice lei, e guadagna bene.
Ho comprato una macchina e una bici a rate, il resto dei soldi sono in banca gestiti da mio padre. Ho un bancomat limitato e mi basta. Adesso mi regalano tanti vestiti, ma io compro ancora le magliette per otto euro ai grandi magazzini.
Mi racconta di Emma bambina?
Ero un maschiaccio in kilt. Mia mamma mi cuciva i vestiti ed era fissata con le gonne scozzesi. Giocavo a pallone e andavo sullo skateboard. Avevo solo una Barbie che ogni mattina pettinavo, vestivo e lasciavo in un angolo. Studiavo ginnastica ritmica, sognavo di diventare ballerina, avevo i capelli biondi, lunghi e boccolosi, un angelo.
Con le ginocchia sbucciate.
Sempre.
Adolescente ribelle?
Avevo le orecchie pieni di buchi e pettinature strane. Le altre si tatuavano le farfalle, io invece un drago sulla schiena. Ero ancora minorenne, mia madre pianse per un giorno intero senza rivolgermi la parola.
Prima esibizione a nove anni: è vero?
Si. Mio papà ha da sempre una band, gli H20. Un giorno mi chiese di cantare e dissi di sì solo per farlo contento. Eravamo in un pub e la canzone era Grande grande grande di Mina.
Presto la musica si fa largo.
E diventa un’esigenza. Anche questo mi fa strana per il mio paese.
Perché?
Non sfilavo per il corso sottobraccio alle amiche ma stavo al pub con i musicisti. Allora ero convinta che i maschi servissero solo per suonarci insieme, magari fossi rimasta così. Tutti pensavano che io facessi chissà cosa, ma a rimanere incinte erano le altre (ride, ndr).Comunque, ho già la mia band.
Comincia a studiare canto?
No, e mi rifiuto di farlo anche adesso. Ho imparato da sola. Il cuore della mia musica è selvaggio e voglio preservare la mia parte primitiva. Se devo salire su un palco, tremo, sudo e ho le crisi di panico. Poi vado e mi sfogo, sputo fuori tutto quello che ho covato, perdo il controllo di me stessa. Alla fine piango anche per un’ora, e non parlo con nessuno. Chi lavora con me lo sa. Quando canto sono quella che sono davvero: a Sanremo gli artisti erano a letto alle 11, io alle quattro e mezza.
La canzone di Sanremo racconta di lacrime. Lei piange spesso, almeno in tv.
Le lacrime sono naturali, tenersele dentro è un male.
E piangeva per un amore appena finito. Lui (Stefano, ballerino di Amici, ndr) l’ha lasciata a mezzo intervista, baciando un’altra in tv.
La verità la sappiamo solo noi e non è quella raccontata dai giornali. In ogni caso la terrò per me. È finita e ho chiesto anche alle mie fan di non accanirsi contro la sua nuova storia.
Soffre?
Ho sofferto. Ho dato amore puro e sono convinta che un giorno mi tornerà indietro. Penso di aver fatto bingo a lasciarlo perché distratta com’ero da lui non mi accorgevo delle persone che mi amano e mi stanno intorno.
E le voci di un flirt con Kekko dei Modà?
Smentisco. Kekko è fidanzato da 12 anni con Laura e a Sanremo eravamo tutti insieme.
Dunque, nessun nuovo amore?
Adesso mi godo un grande amore per me stessa.
Come si diverte Emma?
Faccio le pulizie, vado al supermercato e mi occupo di riempire il frigo, la domenica faccio le lasagne e poi grandi cene con gli amici che abitano qui vicino.
Non vuole tornare in Puglia
Sto mettendo su casa qui.
Se tutto questo dovesse finire
Ci rimarrei male ma il dono della vita va vissuto. Farei la commessa a Roma.
Perché proprio la commessa?
Pagano bene.
Le auguro il futuro che desidera avere: che cosa vuole mettere dentro?
I figli.
No, dico nella musica.
Spero di poter mettere già nel prossimo disco le canzoni che sto scrivendo.
Di che cosa raccontano?
Dell’amore. Perché alla fine parlando di amore racconti te stesso. Una canzone è per la mia nonna.
Altri sogni?
Aprire il tour di Gianna Nannini, il mio mito. Se quello che ho vissuto fino ad adesso dovesse servire per realizzare questo mio sogno, ne sarebbe valsa la pena.
Questa intervista è stata come un concerto. Emma mi guarda con i suoi intensi e lucidi occhi neri, ed è stanca: “Vado a dormire”. Ora non ha più voglia di parlare con nessuno.
http://www.gioia.it/Emma-il-male-che-ho-vinto#pag-1
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Ballando con le stelle 2011 - Emma Marrone ballerina per una notte nella quarta puntata
Nella puntata di sabato 19 marzo non mancherà lo spazio per la “ballerina per una notte“, che questa settimana vedrà ospite Emma Marrone, la cantante che stasera aprirà il concerto milanese di Taylor Swift al Mediolanum Forum di Assago. TvBlog vi anticipa infatti che la vincitrice di Amici 9, seconda classificata a Sanremo 2011 con i Modà e recentemente impegnata in un lungo tour televisivo arriverà alla corte di Milly Carlucci per esibirsi in una prova di ballo con Ferdinando Iannaccone.
http://www.tvblog.it/post/24434/ballando-con-le-stelle-2011-emma-marrone-ballerina-per-una-notte-nella-quarta-puntata
Nella puntata di sabato 19 marzo non mancherà lo spazio per la “ballerina per una notte“, che questa settimana vedrà ospite Emma Marrone, la cantante che stasera aprirà il concerto milanese di Taylor Swift al Mediolanum Forum di Assago. TvBlog vi anticipa infatti che la vincitrice di Amici 9, seconda classificata a Sanremo 2011 con i Modà e recentemente impegnata in un lungo tour televisivo arriverà alla corte di Milly Carlucci per esibirsi in una prova di ballo con Ferdinando Iannaccone.
http://www.tvblog.it/post/24434/ballando-con-le-stelle-2011-emma-marrone-ballerina-per-una-notte-nella-quarta-puntata
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
MARCO CARTA PASSA ALLA LIRICA PER ‘PIERINO E IL LUPO’ DI PROKOF’V
Che Amici ormai avesse valicato tutti i confini lo sapevamo, ma pensare di vedere un giorno Marco Carta nel bel mezzo di un’opera lirica al Teatro di Cagliari, anche se si tratta di una storia musicata per l’infanzia, forse non l’avrebbe immaginato nessuno. Potere del marketing direte voi, e forse avete ragione. Sta di fatto che per il piccolo ex parrucchiere sardo un altro tabù è sfatato: da personaggio della favola amiciana e sanremese, a cantore della favola di Prokof’v.
Marco farà da voce narrante che reggerà lo spettacolo insieme all’orchestra diretta da Alessandro Caldario. Carta eredita un ruolo che ha avuto illustri predecessori quali Roberto Benigni, Claudio Amendola, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Dario Fo, Eduardo De Filippo, Paolo Poli, Tino Carraro, solo per citare alcuni. Una bella scommessa dunque per l’amico di Maria che per primo ha portato il programma al di là della siepe strettamente autoreferenziale della trasmissione, il primo a togliersi piccole grandi soddisfazioni. Ultimamente Marco non ha avuto gli exploit degli inizi, ma il suo fan club conta ancora un folto numero di scatenati sostenitori che non gli hanno girato le spalle per seguire gli idoli più recenti, dalla Amoroso alla Marrone.
Certo il rischio è grosso, vista la quantità di avvoltoi pronti con il fucile puntato a cibarsi di una sua performance non all’altezza del contesto. Avrà veramente la caratura artistica e la maturità per non raccogliere i fischi del pubblico più sofisticato il talento della De Filippi? Se lo chiedono in tanti, così come in tanti pensano che il musicista russo potrebbe rivoltarsi nella tomba se sapesse. E’ giusto esporlo così tanto, in una vetrina così delicata?
La sovrintendenza, davanti ai tanti nasi arricciati per questo accostamento singolare tra pop talent e teatro lirico, ha individuato nel contributo del conterraneo sardo una possibile rinascita dell’interesse giovanile per i palchi accademici dell’opera. Un’operazione di rilancio e di riavvicinamento dunque che nell’immediato potrebbe dare i suoi frutti. Il richiamo di Carta, candidato ai prossimi Trl Awards come Best talent show artist, è tale che molti blog di fan parlano di ammiratori ed appassionati che hanno già fatto incetta dei biglietti pur di non lasciare solo il loro idolo in un passo così delicato nelle due serate di metà aprile.
E voi come giudicate quest’avventura di Marco? Avrà telefonato all’amica Maria prima di imbarcarsi in questa ennesima sfida, ma soprattutto cosa gli avrà consigliato la De Filippi che ben conosce rischi e pericoli di questi attraversamenti di competenze?
Che Amici ormai avesse valicato tutti i confini lo sapevamo, ma pensare di vedere un giorno Marco Carta nel bel mezzo di un’opera lirica al Teatro di Cagliari, anche se si tratta di una storia musicata per l’infanzia, forse non l’avrebbe immaginato nessuno. Potere del marketing direte voi, e forse avete ragione. Sta di fatto che per il piccolo ex parrucchiere sardo un altro tabù è sfatato: da personaggio della favola amiciana e sanremese, a cantore della favola di Prokof’v.
Marco farà da voce narrante che reggerà lo spettacolo insieme all’orchestra diretta da Alessandro Caldario. Carta eredita un ruolo che ha avuto illustri predecessori quali Roberto Benigni, Claudio Amendola, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Dario Fo, Eduardo De Filippo, Paolo Poli, Tino Carraro, solo per citare alcuni. Una bella scommessa dunque per l’amico di Maria che per primo ha portato il programma al di là della siepe strettamente autoreferenziale della trasmissione, il primo a togliersi piccole grandi soddisfazioni. Ultimamente Marco non ha avuto gli exploit degli inizi, ma il suo fan club conta ancora un folto numero di scatenati sostenitori che non gli hanno girato le spalle per seguire gli idoli più recenti, dalla Amoroso alla Marrone.
Certo il rischio è grosso, vista la quantità di avvoltoi pronti con il fucile puntato a cibarsi di una sua performance non all’altezza del contesto. Avrà veramente la caratura artistica e la maturità per non raccogliere i fischi del pubblico più sofisticato il talento della De Filippi? Se lo chiedono in tanti, così come in tanti pensano che il musicista russo potrebbe rivoltarsi nella tomba se sapesse. E’ giusto esporlo così tanto, in una vetrina così delicata?
La sovrintendenza, davanti ai tanti nasi arricciati per questo accostamento singolare tra pop talent e teatro lirico, ha individuato nel contributo del conterraneo sardo una possibile rinascita dell’interesse giovanile per i palchi accademici dell’opera. Un’operazione di rilancio e di riavvicinamento dunque che nell’immediato potrebbe dare i suoi frutti. Il richiamo di Carta, candidato ai prossimi Trl Awards come Best talent show artist, è tale che molti blog di fan parlano di ammiratori ed appassionati che hanno già fatto incetta dei biglietti pur di non lasciare solo il loro idolo in un passo così delicato nelle due serate di metà aprile.
E voi come giudicate quest’avventura di Marco? Avrà telefonato all’amica Maria prima di imbarcarsi in questa ennesima sfida, ma soprattutto cosa gli avrà consigliato la De Filippi che ben conosce rischi e pericoli di questi attraversamenti di competenze?
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Che c'entra la lirica... la voce narrante di Pierino e il lupo parla, mica canta
G.Kaplan- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
La lirica??????? Ma ce l'ha la voce??? O lo doppieranno???
Edit: voce narrante
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VivaMatteo- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
VivaMatteo ha scritto:La lirica??????? Ma ce l'ha la voce??? O lo doppieranno???
Edit: voce narrante
No, come giustamente ha detto Kaplan la voce narrante di Pierino e il lupo parla e non canta, per fortuna!
Noemi9999- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Marco farà da voce narrante che reggerà lo spettacolo insieme all’orchestra diretta da Alessandro Caldario. Carta eredita un ruolo che ha avuto illustri predecessori quali Roberto Benigni, Claudio Amendola, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Dario Fo, Eduardo De Filippo, Paolo Poli, Tino Carraro, solo per citare alcuni.
Ditemi che è un pesce d'aprile anticipato,vi prego....
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Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Nu
Roma - Marco Carta fa il suo debutto nella musica classica. Al giovane cantante cagliaritano, vincitore del Festival di Sanremo 2009, è affidata la voce recitante nell’opera di Sergej Prokofiev “Pierino e il lupo”.
L’appuntamento, in programma il 15 e 16 aprile al Teatro Lirico di Cagliari, è inserito nell’11/a edizione del Festival Sant’Efisio. Il cantante ha inserito la notizia del debutto nel suo sito e subito sono partite le prenotazioni. Una fan ha già prenotato 40 posti in platea. Il neo sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Gennaro Di Benedetto, ha così spiegato questa sceltà: «Ci sono larghe fette di pubblico che non si avvicinerebbero mai alla musica classica in questa maniera attiriamo i giovani al teatro».
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2011/03/26/AOaF0sH-musica_classica_quarta.shtml
Roma - Marco Carta fa il suo debutto nella musica classica. Al giovane cantante cagliaritano, vincitore del Festival di Sanremo 2009, è affidata la voce recitante nell’opera di Sergej Prokofiev “Pierino e il lupo”.
L’appuntamento, in programma il 15 e 16 aprile al Teatro Lirico di Cagliari, è inserito nell’11/a edizione del Festival Sant’Efisio. Il cantante ha inserito la notizia del debutto nel suo sito e subito sono partite le prenotazioni. Una fan ha già prenotato 40 posti in platea. Il neo sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Gennaro Di Benedetto, ha così spiegato questa sceltà: «Ci sono larghe fette di pubblico che non si avvicinerebbero mai alla musica classica in questa maniera attiriamo i giovani al teatro».
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
io ho la versione di Benigni e quella di Poli...
Carta?
No, grazie!
Carta?
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bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
bellaprincipessa ha scritto:io ho la versione di Benigni e quella di Poli...
Carta?
No, grazie!
sai che bella versione darà... con quella dizione perfetta che si ritrova
G.Kaplan- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Ma Morbioli è in trasferta?
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
esce fra qualche settimana il live di Scanu!
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
imperdibboli!
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
echo ha scritto:
esce fra qualche settimana il live di Scanu!
ovvero il 3millessimo album in tre(?) anni di onorata carriera artistica ad appena 20(?) anni
enfant prodige
sickGirl- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Comunque la stanno spremendo più di un limone usato...
Ho letto che ha dovuto annullare due concerti della tournée perché si è sentita male...
Non so fino a quando reggerà questo ritmo....
E comunque a me dice proprio nulla! Boh!
Per Scanu, come si dice: nun me po' frega de meno!
Ho letto che ha dovuto annullare due concerti della tournée perché si è sentita male...
Non so fino a quando reggerà questo ritmo....
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Re: Scary Amici, vicini e lontani.
Si è svenuta durante un concerto ed hanno sospeso le ultime date del tour a data da rinviarsi.
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