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Re: G.A.S.Fo.M.
Nuova Zelanda, nuova esplosione
nessuna speranza per i minatori
Una deflagrazione molto più violenta di quella di venerdì scorso che ha seppellito i 29 uomini. I soccorsi resi quasi impossibili dalla densità dei gas e dal continuo rischio di scoppi. Il premier: "Una tragedia nazionale"
Una nuova esplosione nella notte, molto più forte della prima, e la Nuova Zelanda è entrata in lutto: non c'è più speranza di trovare vivi i minatori intrappolati da venerdì scorso. Nella miniera si è registrata una seconda deflagrazione sotterranea di gas metano e il responsabile dei soccorsi ha annunciato che nessuno è sopravvissuto: "Iniziamo ora la fase di recupero dei corpi". L'annuncio ha scatenato le lacrime, ma anche la rabbia dei familiari da giorni in attesa: qualcuno ha cominciato a gridare, altri si sono buttati a terra, sono volati anche insulti alle autorità che hanno impedito fino all'ultimo alle squadre di soccorso di entrare in miniera proprio per il rischio dei gas tossici e delle esplosioni.
Nessun contatto si era riuscita a stabilire con i 29 minatori dopo il drammatico incidente di venerdì scorso nella miniera di carbone di Pike River, situata sulla costa occidentale della South Island. Difficili i soccorsi: nelle ultime ore si era riusciti ad aprire un piccolo tunnel fino alla galleria, ma quando era stata analizzata l'aria, gli esperti avevano trovato una quantità eccessiva di monossido di carbonio e gas metano, e scarsità di ossigeno. Le vittime, di età fra 17 e 62 anni, sono 24 neozelandesi due australiani, due britannici e due sudafricani. Subito dopo la prima esplosione, due minatori erano riusciti ad uscire dalla miniera ed a mettersi in salvo.
Il premier John Key in una conferenza stampa ha parlato di "tragedia nazionale". "La Nuova Zelanda - ha detto - è un Paese piccolo, in cui ognuno si prende cura dei suoi fratelli, quindi perdere tanti fratelli in una volta è una ferita lancinante".
(24 novembre 2010)
nessuna speranza per i minatori
Una deflagrazione molto più violenta di quella di venerdì scorso che ha seppellito i 29 uomini. I soccorsi resi quasi impossibili dalla densità dei gas e dal continuo rischio di scoppi. Il premier: "Una tragedia nazionale"
Una nuova esplosione nella notte, molto più forte della prima, e la Nuova Zelanda è entrata in lutto: non c'è più speranza di trovare vivi i minatori intrappolati da venerdì scorso. Nella miniera si è registrata una seconda deflagrazione sotterranea di gas metano e il responsabile dei soccorsi ha annunciato che nessuno è sopravvissuto: "Iniziamo ora la fase di recupero dei corpi". L'annuncio ha scatenato le lacrime, ma anche la rabbia dei familiari da giorni in attesa: qualcuno ha cominciato a gridare, altri si sono buttati a terra, sono volati anche insulti alle autorità che hanno impedito fino all'ultimo alle squadre di soccorso di entrare in miniera proprio per il rischio dei gas tossici e delle esplosioni.
Nessun contatto si era riuscita a stabilire con i 29 minatori dopo il drammatico incidente di venerdì scorso nella miniera di carbone di Pike River, situata sulla costa occidentale della South Island. Difficili i soccorsi: nelle ultime ore si era riusciti ad aprire un piccolo tunnel fino alla galleria, ma quando era stata analizzata l'aria, gli esperti avevano trovato una quantità eccessiva di monossido di carbonio e gas metano, e scarsità di ossigeno. Le vittime, di età fra 17 e 62 anni, sono 24 neozelandesi due australiani, due britannici e due sudafricani. Subito dopo la prima esplosione, due minatori erano riusciti ad uscire dalla miniera ed a mettersi in salvo.
Il premier John Key in una conferenza stampa ha parlato di "tragedia nazionale". "La Nuova Zelanda - ha detto - è un Paese piccolo, in cui ognuno si prende cura dei suoi fratelli, quindi perdere tanti fratelli in una volta è una ferita lancinante".
(24 novembre 2010)
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
mambu ha scritto:"maleodorazioni" "l'ottimo ministro"... che ccazzo di lingua parla?
ha mescolato l'aziendalese anglo-meneghino col politichese neoborbonico alla vaccinara.
davvero un uomo finito
un uomo?
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Alta tensione tra le due Coree, vicine alla guerra. Altre due vittime. Obama: "Minaccia seria"
Resta altissima la tensione tra le due Coree, dopo il bombardamento da parte dell’esercito di Pyongyang dell’isola di Yeonpyeong. E si aggrava pure il bilancio delle vittime: dopo i due militari, i corpi senza vita di due civili sono stati rinvenuti oggi sull'isola sudcoreana. Stando a quanto riferito dalla Guardia costiera di Seoul, si tratta di due uomini, due operai di circa 60 anni. I loro corpi sono stati ritrovati bruciati. Pyongyang ha lanciato ieri decine di colpi di artiglieria contro l'isola: il bilancio delle vittime era finora di due soldati uccisi e 19 feriti.Accuse da Pyonyang - La Corea del Nord ritiene che le azioni di Seul stiano conducendo la penisola ''sulla soglia della guerra'', riferisce l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna. L'agenzia ha aggiunto che la Corea del Sud ha causato la situazione di crisi ''con le sue continue provocazioni'' e sospendendo l'aiuto umanitario. Secondo la Corea del Nord i fatti di questi giorni hanno ''rovinato'' la possibilitàdi nuovi passi per il ricongiungimento delle famiglie divise dalla guerra del 1950-53. La Croce Rossa nordcoreana ha annullato un incontro sul ricongiungimento delle famiglie che era previsto per domani.Manovre congiunte Corea del sud-Usa – Per tutta risposta, la Corea del Sud e gli Stati Uniti daranno il via a manovre militari navali congiunte a partire da domenica prossima. Lo hanno deciso il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e quello sudcoreano Lee Myung-Bak. Le manovre, che si svolgeranno nel Mar Giallo, dove si è verificato l'attacco di ieri, vedranno la partecipazione della portaerei americana George Washington, secondo quanto comunicato dall'agenzia sudcoreana Yonhap.Seul dispiegherà nuove batterie di missili - La Corea del Sud ha poi annunciato che dispiegherà nuove batterie di missili sull'isola bombardata ieri dall'artiglieria nordcoreana. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Kim Tae-Young. "Abbiamo sei missili K9 sull'isola di Yeonpyeong e prevediamo di installarne altri", ha dichiarato il ministro davanti alla Commissione Difesa del Parlamento. "Sostituiremo anche i cannoni da 105 mm con cannoni ad autopropulsione di gittata più lung", ha dichiarato il ministro, citato dall'agenzia Yonhap. L'isola, situata nel Mar Giallo, si trova in una zona contesa tra le due Coree, già teatro in passato di altri incidenti. L'attacco di ieri - circa un'ottantina di granate hanno colpito l'isola (1.500 abitanti) - ha causato la morte di due soldati e il ferimento di altri 15 militari e di tre civili.Tokyo chiede a Pechino di intervenire nella crisi - L'attacco "ha suscitato forti preoccupazioni, non soltanto in Corea del Sud, ma in tutta l'Asia orientale, anche in Giappone", ha spiegato il premier. Tokyo chiede dunque a Pechino di intervenire nella crisi. "Dobbiamo chiedere alla Cina, che esercita un'influenza importante sulla Corea del Nord, di unirsi ai nostri sforzi per contenere le azioni della Corea del Nord", ha detto il premier Naoto Kan, aprendo oggi una riunione di crisi del suo governo. Ieri, la Cina ha espresso la sua "preoccupazione" per quanto accaduto. Kan ha invece denunciato "con forza" questo "atto imperdonabile di barbarie", facendo sapere di essere pronto a un'azione coordinata con Corea del Sud e Stati Uniti.
Obama: minaccia seria, siamo al fianco di Seul - Gli Stati Uniti rimarranno "fianco a fianco" con la Corea del Sud dopo l'attacco subito ieri dalla Corea del Nord. E' quanto ha ribadito il Presidente americano Barack Obama, in un'intervista all'emittente Abc. "La Corea del Sud è un nostro alleato - ha detto Obama - lo è dai tempi della guerra di Corea. E noi ribadiamo con forza il nostro impegno a difendere la Corea del Sud nell'ambito di questa nostra alleanza". Gli Stati Uniti hanno 29.000 militari di stanza nella Corea del Sud. "Noi condanniamo con forza l'attacco e stiamo concordando un'azione comune della comunità internazionale per fare pressione sulla Corea del Nord", ha aggiunto il Presidente Usa, citando esplicitamente il ruolo della Cina. Secondo Obama, ogni Paese della regione deve sapere che "questa è una minaccia seria e continua". Stando a quanto riferito da una fonte dell'amministrazione Usa, funzionari americani a Washington e a Pechino stanno facendo pressioni sulla Cina perchè condanni l'attacco, sottolineando che si è trattato di un'azione che minaccia la stabilità dell'intera regione, e non solo quella della penisola coreana.
Tiscali
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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:
chiaro esempio di uomo abituato al contraddittorio
Vale82- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
BONDI E IL FINTO PREMIO A VENEZIA PER L’ATTRICE AMICA DI BERLUSCONI: “LE HA PROMESSO CHE VINCERA’ IL LEONE D’ORO”
LE PRESSIONI DI BONDI: “E’ UN’AMICA CARA AL PREMIER BULGARO E A BERLUSCONI”… COME BONDI SI INVENTO’ UN PREMIO PER MICHELLE BONEV: LE TELEFONATE, LA TARGA PREMIO DEL MINISTERO, LA CLAQUE IN SALA PER LA STARLETTE
La telefonata arriva durante l’estate. Nella città deserta, un uomo lavora.
Da una parte del filo il ministro Bondi, dall’altra Nicola Borrelli, direttore generale del ministero dei Beni culturali, sezione cinema.
“Dottore, allarme rosso. Un’emergenza terrificante. C’è una amica molto cara al primo ministro bulgaro e al premier, una brava ragazza, si chiama Michelle Bonev. Dice che vuole andare al Festival di Venezia e che partecipare non le basta più. Il nostro presidente Berlusconi le ha promesso che lo vincerà e che sarà una bellissima serata, piena di luci e colori. Una serata di libertà. Lei, con il tempo, se ne è convinta e non c’è verso di farle cambiare idea”.
Borrelli, ex vice di Blandini precipitato al comando nel biennio più difficile della recente storia culturale italiana, balbetta qualcosa.
“Ministro, proviamo, non so se sarà possibile”.
Alla prima richiesta ne seguono però altre, sempre più insistenti e una storia che sembra inventata da Age e Scarpelli diventa un frammento di realtà italiana. Passano le settimane e “l’allarme rosso” cambia di sede.
Venezia, il Festival, la celebrità. Le promesse vanno mantenute.
La messa in scena è da Oscar.
Una targa fasulla con il logo della comunità europea e con quello del ministero (che i ben informati raccontano ordinata in tutta fretta in una bottega romana nei giorni precedenti alla partenza della delegazione ministeriale), un premio inventato dal nulla, una gag istituzionalizzata che ha come palcoscenico il Lido e una serie di figuranti più o meno consapevoli.
Ministri, parlamentari europei, claque assortite .
Nel regno di Sandro Bondi, che pur avendo giurato “nell’esclusivo interesse della Repubblica”, ne ha creata una autonoma, è la normalità.
Fabrizio Indaco, il figlio della sua compagna e deputata Manuela Repetti, può avere una scrivania ministeriale vanagloriando parentele come in occasione della premiazione dell’ultimo festival di Roma al quale, nell’imbarazzo dei presenti, pretendeva di assistere senza avere gli accrediti necessari: “Bondi è mio padre, adesso lo chiamo e vi faccio vedere”.
E il suo genitore naturale, Roberto Indaco, ottenere invece una consulenza da 25.000 euro registrata a bilancio nelle spese del Fus 2009, per la non meglio precisata competenza specifica in “Arte e moda”.
A Venezia, l’allegro gruppo in trasferta si è superato.
Michelle Bonev (all’anagrafe Dragomira) non ha vinto il Leone d’oro ma ha avuto, l’impressione (alla fine ciò che conta), di farlo.
L’organizzazione è diabolica.
Approfittando dell’evento “Action for women”, coccarda vera per cortometraggi con giuria di alto livello (tra gli altri Tornatore, Francesca Comencini, Roberta Torre) e della confusione tematica, il piano Bonev scatta nel tardo pomeriggio. Una location defilata, la Sala Pasinetti , ed ecco uscire fuori la targa incriminata, per il film prodotto dalla Bonev “Goodbye Mama”, e coprodotto da Rai Cinema con il patrocinio del Mibac.
Storia di emarginazione piena di bellone da esportazione che si trasforma in opera “dall’alto valore sociale”.
L’epigrafe, solenne, a dare una parvenza di credibilità: “Premio speciale della Biennale assegnato in occasione del 60° anniversario della Convenzione europea per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle Libertà fondamentali, il Ministro per i Beni e le Attività culturali”.
Avrebbero potuto darle anche l’altro perché, è innegabile, la ragazza è estremamente attiva.
I primi vagiti di notorietà a Sanremo, quando al povero Baudo la affiancano in veste di opinionista nel Dopofestival edizione 2003.
Pippo si incazza, ma si piega ai desideri di Agostino Saccà, sponsor ammaliato dal fascino erinnico di una bruna fanciulla di un metro e ottanta, fisico da maggiorata anni ‘50.
La scalata non conosce ostacoli.
Una fiction con il cantore dei Barbarossa leghisti, Renzo Martinelli (La bambina dalle mani sporche), un libro pubblicato con Mondadori e una recensione (estorta) a Giampiero Mughini che per Panorama di Carlo Rossella vergò un’ironica stroncatura e si ritrovò in pagina un pezzo che paragonava la ragazza a Marguerite Yourcenar.
Anni dopo, il ricordo è ancora vivo: “Mi ritrovai pubblicato un foglio ampiamente emendato in senso ruffianoide nei confronti della Bonev”.
A Venezia, oltre al ministro della cultura bulgaro, a far festa a Dragomira (Michelle), mezzo governo italiano.
Giancarlo Galan, giulivo: “Il presidente Berlusconi mi ha pregato di portarle personalmente i suoi saluti più calorosi e io lo faccio volentieri con tutto l’affetto di cui sono capace”, Mara Carfagna: “Sono orgogliosa di poter omaggiare una ragazza così coraggiosa” e gli sconvolti Marco Muller e Paolo Baratta, direttore della Mostra e presidente della Biennale, chiamati in tutta fretta dalle stanze del ministero di Bondi per trovare adeguato palcoscenico al desiderio del premier e terrorizzati dalla presenza della stampa.
Unici assenti, infatti, i giornalisti.
Con il fantasma del malcapitato Enrico Magrelli (Film tv) dato per presente, scambiato per un turbine fonetico con Mereghetti del Corriere della Sera e vanamente atteso da Dragomira Bonev che tra un inchino e l’altro continuava a ripetere: “Dov’è famoso Magrelli de corriere de Milano?, Presidente mi ha promesso c’era, io voglio tanto abbracciare lui”.
In sala, un pubblico finto, sgomento, lo stesso di certi programmi del pomeriggio tv, ravvivato da Deborah Bergamini (patrocinante del vero premio “Action for woman”), quel giorno a Venezia suo malgrado con una pletora di europarlamentari diligentemente seduti in platea.
A fine serata, telefonata complimentosa di Berlusconi e nuovi, mirabolanti scenari futuri da disegnare insieme.
A chiudere degnamente l’imitazione felliniana, una lettera della Ue, anch’essa fittizia, offerta a Dragomira-Michelle, abito lilla, scollatura choc, collana di perle, colta da estasi mistica e pronta ad aggiungere la sua testimonianza al libro nero del comunismo: “Arrivai in Italia nel 1990 con solo un paio di scarpe gialle e 20 dollari in tasca. Devo molto all’Italia: la Bulgaria mi ha dato la vita ma l’Italia la libertà“.
Dalle parti di Arcore, sentitamente, confermano.
Malcom Pagani
(da “il Fatto Quotidiano“)
LE PRESSIONI DI BONDI: “E’ UN’AMICA CARA AL PREMIER BULGARO E A BERLUSCONI”… COME BONDI SI INVENTO’ UN PREMIO PER MICHELLE BONEV: LE TELEFONATE, LA TARGA PREMIO DEL MINISTERO, LA CLAQUE IN SALA PER LA STARLETTE
La telefonata arriva durante l’estate. Nella città deserta, un uomo lavora.
Da una parte del filo il ministro Bondi, dall’altra Nicola Borrelli, direttore generale del ministero dei Beni culturali, sezione cinema.
“Dottore, allarme rosso. Un’emergenza terrificante. C’è una amica molto cara al primo ministro bulgaro e al premier, una brava ragazza, si chiama Michelle Bonev. Dice che vuole andare al Festival di Venezia e che partecipare non le basta più. Il nostro presidente Berlusconi le ha promesso che lo vincerà e che sarà una bellissima serata, piena di luci e colori. Una serata di libertà. Lei, con il tempo, se ne è convinta e non c’è verso di farle cambiare idea”.
Borrelli, ex vice di Blandini precipitato al comando nel biennio più difficile della recente storia culturale italiana, balbetta qualcosa.
“Ministro, proviamo, non so se sarà possibile”.
Alla prima richiesta ne seguono però altre, sempre più insistenti e una storia che sembra inventata da Age e Scarpelli diventa un frammento di realtà italiana. Passano le settimane e “l’allarme rosso” cambia di sede.
Venezia, il Festival, la celebrità. Le promesse vanno mantenute.
La messa in scena è da Oscar.
Una targa fasulla con il logo della comunità europea e con quello del ministero (che i ben informati raccontano ordinata in tutta fretta in una bottega romana nei giorni precedenti alla partenza della delegazione ministeriale), un premio inventato dal nulla, una gag istituzionalizzata che ha come palcoscenico il Lido e una serie di figuranti più o meno consapevoli.
Ministri, parlamentari europei, claque assortite .
Nel regno di Sandro Bondi, che pur avendo giurato “nell’esclusivo interesse della Repubblica”, ne ha creata una autonoma, è la normalità.
Fabrizio Indaco, il figlio della sua compagna e deputata Manuela Repetti, può avere una scrivania ministeriale vanagloriando parentele come in occasione della premiazione dell’ultimo festival di Roma al quale, nell’imbarazzo dei presenti, pretendeva di assistere senza avere gli accrediti necessari: “Bondi è mio padre, adesso lo chiamo e vi faccio vedere”.
E il suo genitore naturale, Roberto Indaco, ottenere invece una consulenza da 25.000 euro registrata a bilancio nelle spese del Fus 2009, per la non meglio precisata competenza specifica in “Arte e moda”.
A Venezia, l’allegro gruppo in trasferta si è superato.
Michelle Bonev (all’anagrafe Dragomira) non ha vinto il Leone d’oro ma ha avuto, l’impressione (alla fine ciò che conta), di farlo.
L’organizzazione è diabolica.
Approfittando dell’evento “Action for women”, coccarda vera per cortometraggi con giuria di alto livello (tra gli altri Tornatore, Francesca Comencini, Roberta Torre) e della confusione tematica, il piano Bonev scatta nel tardo pomeriggio. Una location defilata, la Sala Pasinetti , ed ecco uscire fuori la targa incriminata, per il film prodotto dalla Bonev “Goodbye Mama”, e coprodotto da Rai Cinema con il patrocinio del Mibac.
Storia di emarginazione piena di bellone da esportazione che si trasforma in opera “dall’alto valore sociale”.
L’epigrafe, solenne, a dare una parvenza di credibilità: “Premio speciale della Biennale assegnato in occasione del 60° anniversario della Convenzione europea per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle Libertà fondamentali, il Ministro per i Beni e le Attività culturali”.
Avrebbero potuto darle anche l’altro perché, è innegabile, la ragazza è estremamente attiva.
I primi vagiti di notorietà a Sanremo, quando al povero Baudo la affiancano in veste di opinionista nel Dopofestival edizione 2003.
Pippo si incazza, ma si piega ai desideri di Agostino Saccà, sponsor ammaliato dal fascino erinnico di una bruna fanciulla di un metro e ottanta, fisico da maggiorata anni ‘50.
La scalata non conosce ostacoli.
Una fiction con il cantore dei Barbarossa leghisti, Renzo Martinelli (La bambina dalle mani sporche), un libro pubblicato con Mondadori e una recensione (estorta) a Giampiero Mughini che per Panorama di Carlo Rossella vergò un’ironica stroncatura e si ritrovò in pagina un pezzo che paragonava la ragazza a Marguerite Yourcenar.
Anni dopo, il ricordo è ancora vivo: “Mi ritrovai pubblicato un foglio ampiamente emendato in senso ruffianoide nei confronti della Bonev”.
A Venezia, oltre al ministro della cultura bulgaro, a far festa a Dragomira (Michelle), mezzo governo italiano.
Giancarlo Galan, giulivo: “Il presidente Berlusconi mi ha pregato di portarle personalmente i suoi saluti più calorosi e io lo faccio volentieri con tutto l’affetto di cui sono capace”, Mara Carfagna: “Sono orgogliosa di poter omaggiare una ragazza così coraggiosa” e gli sconvolti Marco Muller e Paolo Baratta, direttore della Mostra e presidente della Biennale, chiamati in tutta fretta dalle stanze del ministero di Bondi per trovare adeguato palcoscenico al desiderio del premier e terrorizzati dalla presenza della stampa.
Unici assenti, infatti, i giornalisti.
Con il fantasma del malcapitato Enrico Magrelli (Film tv) dato per presente, scambiato per un turbine fonetico con Mereghetti del Corriere della Sera e vanamente atteso da Dragomira Bonev che tra un inchino e l’altro continuava a ripetere: “Dov’è famoso Magrelli de corriere de Milano?, Presidente mi ha promesso c’era, io voglio tanto abbracciare lui”.
In sala, un pubblico finto, sgomento, lo stesso di certi programmi del pomeriggio tv, ravvivato da Deborah Bergamini (patrocinante del vero premio “Action for woman”), quel giorno a Venezia suo malgrado con una pletora di europarlamentari diligentemente seduti in platea.
A fine serata, telefonata complimentosa di Berlusconi e nuovi, mirabolanti scenari futuri da disegnare insieme.
A chiudere degnamente l’imitazione felliniana, una lettera della Ue, anch’essa fittizia, offerta a Dragomira-Michelle, abito lilla, scollatura choc, collana di perle, colta da estasi mistica e pronta ad aggiungere la sua testimonianza al libro nero del comunismo: “Arrivai in Italia nel 1990 con solo un paio di scarpe gialle e 20 dollari in tasca. Devo molto all’Italia: la Bulgaria mi ha dato la vita ma l’Italia la libertà“.
Dalle parti di Arcore, sentitamente, confermano.
Malcom Pagani
(da “il Fatto Quotidiano“)
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Re: G.A.S.Fo.M.
perfetto per lavorare in un call center.Vale82 ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:
chiaro esempio di uomo abituato al contraddittorio
Waltzing Matilda- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Waltzing Matilda ha scritto:perfetto per lavorare in un call center.Vale82 ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:
chiaro esempio di uomo abituato al contraddittorio
potrebbe farlo davvero, così si abitua ai fangala
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Bil, ecco la recensione di Mughini dall'archivio di panorama
http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001020893
e l'intervista a sabelli Fioretti in cui ricorda l'episodio
http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=222
http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001020893
e l'intervista a sabelli Fioretti in cui ricorda l'episodio
http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=222
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Vedete cosa succede a far vincere Nathalie ad ascoltare Saviano......dopo c'è chi si monta la testa
..........venghino venghino siori.....inizia la festa
:corna:
Alla vigilia del voto della Camera sul ddl di riforma universitaria, si intensificano le iniziative di protesta messe in atto da studenti, dottorandi e ricercatori facenti capo alle associazioni contrarie ai contenuti del testo: le iniziative ormai riguardano la metà degli oltre 60 atenei italiani. A Roma alcuni studenti hanno tentato di superare le barriere di sicurezza nel tentativo di entrare a Palazzo Madama, sede del Senato. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che sono riusciti a respingere l’assalto chiudendo il portone dello stabile. Durante l'invasione dell'atrio un funzionario di Polizia ha accusato un malore e per questo è stato prima visitato all'infermeria del Senato e poi trasportato all'ospedale Santo Spirito per accertamenti. Il presidente del Senato, Renato Schifani, che gli ha fatto visita in infermeria, ha riferito che il funzionario ha riportato una sindrome di schiacciamento del torace. Fuori da Palazzo Madama sono stati lanciati anche fumogeni e uova contro il portone al grido "Dimissioni, dimissiono". Le forze dell'ordine si sono schierate davanti all'ingresso del Senato in tenuta antisommossa.
..........venghino venghino siori.....inizia la festa
:corna:
Università in rivolta contro il ddl Gelmini: irruzione in Senato e scontri a Roma
Alla vigilia del voto della Camera sul ddl di riforma universitaria, si intensificano le iniziative di protesta messe in atto da studenti, dottorandi e ricercatori facenti capo alle associazioni contrarie ai contenuti del testo: le iniziative ormai riguardano la metà degli oltre 60 atenei italiani. A Roma alcuni studenti hanno tentato di superare le barriere di sicurezza nel tentativo di entrare a Palazzo Madama, sede del Senato. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che sono riusciti a respingere l’assalto chiudendo il portone dello stabile. Durante l'invasione dell'atrio un funzionario di Polizia ha accusato un malore e per questo è stato prima visitato all'infermeria del Senato e poi trasportato all'ospedale Santo Spirito per accertamenti. Il presidente del Senato, Renato Schifani, che gli ha fatto visita in infermeria, ha riferito che il funzionario ha riportato una sindrome di schiacciamento del torace. Fuori da Palazzo Madama sono stati lanciati anche fumogeni e uova contro il portone al grido "Dimissioni, dimissiono". Le forze dell'ordine si sono schierate davanti all'ingresso del Senato in tenuta antisommossa.
LucyGordon- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Bentornate al Medioevo
Lidia Ravera
Attente, donne, il processo di smaltimento delle nostre storiche conquiste, continua. La Regione Lazio, governata da Frangetta Nera Polverini, ha approntato un nuovo inceneritore con l’attiva collaborazione di Tarzia Olimpia, bionda bio-cantautrice, specializzata in inni alla vita, purchè nello stadio embrionale (voi che siete nate da un pezzo non valete un soldo). È sua la proposta di far piazza pulita dei cari vecchi consultori, ottenuti da quella stagione di lotte che sembra appartenere a una felice preistoria, e di sostituirli con apposite Parrocchie della Procreazione, dove chi vuole interrompere una gravidanza non voluta viene convinta a volerla, quella gravidanza. In ogni caso. Se guadagna meno di 500 euro al mese le viene promessa una mancetta mensile (a Milano 250 euro). Se è spaventata le vengono prospettate le fiamme dell’inferno. Se è ben decisa ad abortire, le viene spiegato che è una lurida assassina. Se è poverissima, minorenne, handicappata, malata o femminsta, le viene proposto di partorire comunque, che poi il frutto-del-ventre-suo-gesù lo piazzano da qualche parte loro. Loro. Ma loro chi? Psicologi? Ginecologi? Macchè. Loro del Viva la Vita Fan Club. Quelli del Movimento Pro Life. Quelli che hanno nella Tarzia la loro cantatrice, oltre che la presidentessa e direttora di una decina di associazioni. Ascoltate i versi di «Per una vita mancata», in cui un embrione canta alla mamma dal buio dell’utero «che voglia ho di giocare con te». Ascoltate e tremate. Saranno gli integralisti della Famiglia Fondata sul Matrimonio, quelli della Maternità a Tutti i Costi purchè Naturale, a ricevere le donne con problemi di coppia, di riproduzione, di disperazione. Invece di essere aiutate, saranno giudicate, invece di essere accolte, condannate. Vogliamo provare a impedirlo?
25 novembre 2010
http://www.unita.it/news/lidia_ravera/106233/bentornate_al_medioevo
Lidia Ravera
Attente, donne, il processo di smaltimento delle nostre storiche conquiste, continua. La Regione Lazio, governata da Frangetta Nera Polverini, ha approntato un nuovo inceneritore con l’attiva collaborazione di Tarzia Olimpia, bionda bio-cantautrice, specializzata in inni alla vita, purchè nello stadio embrionale (voi che siete nate da un pezzo non valete un soldo). È sua la proposta di far piazza pulita dei cari vecchi consultori, ottenuti da quella stagione di lotte che sembra appartenere a una felice preistoria, e di sostituirli con apposite Parrocchie della Procreazione, dove chi vuole interrompere una gravidanza non voluta viene convinta a volerla, quella gravidanza. In ogni caso. Se guadagna meno di 500 euro al mese le viene promessa una mancetta mensile (a Milano 250 euro). Se è spaventata le vengono prospettate le fiamme dell’inferno. Se è ben decisa ad abortire, le viene spiegato che è una lurida assassina. Se è poverissima, minorenne, handicappata, malata o femminsta, le viene proposto di partorire comunque, che poi il frutto-del-ventre-suo-gesù lo piazzano da qualche parte loro. Loro. Ma loro chi? Psicologi? Ginecologi? Macchè. Loro del Viva la Vita Fan Club. Quelli del Movimento Pro Life. Quelli che hanno nella Tarzia la loro cantatrice, oltre che la presidentessa e direttora di una decina di associazioni. Ascoltate i versi di «Per una vita mancata», in cui un embrione canta alla mamma dal buio dell’utero «che voglia ho di giocare con te». Ascoltate e tremate. Saranno gli integralisti della Famiglia Fondata sul Matrimonio, quelli della Maternità a Tutti i Costi purchè Naturale, a ricevere le donne con problemi di coppia, di riproduzione, di disperazione. Invece di essere aiutate, saranno giudicate, invece di essere accolte, condannate. Vogliamo provare a impedirlo?
25 novembre 2010
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bilquis- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Non dico niente sennò xenas si arrabbia
ma putroppo l'assalto ai consultori è una vecchia strategia dei papisti. In molte asl del cattolicissimo (?) veneto se ne sono letteralmente appropriati grazie al pensionamento dei vecchi medici e paramedici. Hanno pazienza.... l'eternità gioca per loro
ma putroppo l'assalto ai consultori è una vecchia strategia dei papisti. In molte asl del cattolicissimo (?) veneto se ne sono letteralmente appropriati grazie al pensionamento dei vecchi medici e paramedici. Hanno pazienza.... l'eternità gioca per loro
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Hai ragione Mambu non commento anch'io altrimenti si apre il vaso di Pandora
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
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Aprite gli archivi di stato, verità sulle stragi
Al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio e ministri interessati, ai Presidenti di Copasir e delle Commissioni parlamentari d’inchiesta.
Un’intera stagione, quella dello stragismo che ha macchiato di sangue l’Italia, rischia di essere archiviata a seguito della recente sentenza sulla strage di Piazza della Loggia, Brescia, che ha assolto per insufficienza di prove tutti gli imputati. Un’assoluzione sulla quale ha pesato non il ricorso a segreti di Stato, bensì silenzi e reticenze di comodo, anche da parte di uomini appartenenti alle istituzioni.
Per garantire un cammino trasparente alla giustizia, anche in relazione al resto delle inchieste tuttora in corso per altri fatti di criminalità organizzata, e rendere possibile la ricerca storica su quegli anni, avvertiamo sempre di più una triplice esigenza:
chiediamo che siano aperti tutti gli archivi con una gestione che ne faciliti l’accesso a tutti i soggetti interessati, senza preclusione alcuna;
chiediamo che vengano fatte decadere tutte le classificazioni di segretezza su tutti i documenti relativi all’evento - compreso i nominativi ivi contenuti - in possesso in particolare dei servizi segreti, della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza, che i documenti vengano catalogati e resi pubblici senza distinguere tra documenti d’archivio e d’archivio corrente;
chiediamo che in tal senso sia data piena attuazione alla legge del 3 agosto 2007, n.124 che regola il segreto di Stato la quale prescrive che, passati al massimo trent’anni dalla data in cui è stato apposto il segreto sull’evento e sui relativi documenti o dalla data in cui sia stato opposto al magistrato che indagava, tutti i documenti che si riferiscono all’evento siano resi pubblici e consultabili. Non è più accettabile che a tutt’oggi manchino gli specifici decreti attuativi. In tal senso il Freedom of Information Act statunitense ci pare un modello a cui è possibile ispirarsi
L’ipotesi, avanzata dalla commissione Granata nel Copasir, di reiterare il segreto di stato dopo trent’anni è inaccettabile.
Chiediamo alle nostre istituzioni di attivarsi il più decisamente possibile affinché gli Stati che sono oggetto di richieste di rogatorie internazionali collaborino fattivamente e rapidamente.
Occorre garantire alla verità e alla giustizia il giusto corso, non dobbiamo consegnare le generazioni che si sono succedute da allora ad oggi alla rassegnazione e all’avvilimento.
Auspichiamo una volontà politica reale volta all’accertamento di tutti i fatti criminali che hanno sconvolto la storia d’Italia
http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391200&ref=HRER2-1
Al link trovate come firmare
perchè il nostro non sia un paese senza memoria e perchè i giovani non debbano più vivere quelle tragedie
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Protesta studenti. Il Tg1 mescola le immagini con gli scontri degli aquilani del 7 luglio.
ROMA - Ennesimo episodio di cattiva informazione al Tg1 di Minzolini. E' accaduto nel servizio di apertura della durata di 1minuto e 27 secondi andato in onda ieri sera alle 20 sulla protesta degli studenti al Senato.
Inizialmente nel video si vedono gli studenti che tentano di entrare a Palazzo Madama. Ma poi, quando si inizia a parlare di scontri, si mostrano le immagini che non hanno niente a che vedere con la protesta degli studenti. Infatti, le immagini si riferiscono alla manifestazione degli aquilani del 7 luglio scorso. Dal 51° al 57° secondo si notano alcune bandiere nero-verdi, utilizzate proprio durante la manifestazione aquilana. Dal minuto 1,16 fino alla fine del servizio si continuano a vedere gli scontri, ma sono sempre quelli del 7 luglio. C'è un uomo col caschetto da operaio, simbolo della protesta de L'Aquila, la gente veste con abbigliamento estivo, mentre ieri a Roma c'erano 12 gradi. Alzando l'audio si sente addirittura il coro che intona "L'Aquila, L'Aquila".
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=21c01254fa25c850
ROMA - Ennesimo episodio di cattiva informazione al Tg1 di Minzolini. E' accaduto nel servizio di apertura della durata di 1minuto e 27 secondi andato in onda ieri sera alle 20 sulla protesta degli studenti al Senato.
Inizialmente nel video si vedono gli studenti che tentano di entrare a Palazzo Madama. Ma poi, quando si inizia a parlare di scontri, si mostrano le immagini che non hanno niente a che vedere con la protesta degli studenti. Infatti, le immagini si riferiscono alla manifestazione degli aquilani del 7 luglio scorso. Dal 51° al 57° secondo si notano alcune bandiere nero-verdi, utilizzate proprio durante la manifestazione aquilana. Dal minuto 1,16 fino alla fine del servizio si continuano a vedere gli scontri, ma sono sempre quelli del 7 luglio. C'è un uomo col caschetto da operaio, simbolo della protesta de L'Aquila, la gente veste con abbigliamento estivo, mentre ieri a Roma c'erano 12 gradi. Alzando l'audio si sente addirittura il coro che intona "L'Aquila, L'Aquila".
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bilquis- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: G.A.S.Fo.M.
ma oggi la Gelmini ha votato contro se stessa in Parlamento?
ha sbagliato e ha votato con le opposizioni
ma come si fa?
ha sbagliato e ha votato con le opposizioni
ma come si fa?
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
perché è una brava bambina e quindi non è abituata a usare le ditafear-of-the-dark ha scritto:ma oggi la Gelmini ha votato contro se stessa in Parlamento?
ha sbagliato e ha votato con le opposizioni
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mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
mambu ha scritto:perché è una brava bambina e quindi non è abituata a usare le ditafear-of-the-dark ha scritto:ma oggi la Gelmini ha votato contro se stessa in Parlamento?
ha sbagliato e ha votato con le opposizioni
ma come si fa?
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
che facce...tte nerebilquis ha scritto:Protesta studenti. Il Tg1 mescola le immagini con gli scontri degli aquilani del 7 luglio.
ROMA - Ennesimo episodio di cattiva informazione al Tg1 di Minzolini. E' accaduto nel servizio di apertura della durata di 1minuto e 27 secondi andato in onda ieri sera alle 20 sulla protesta degli studenti al Senato.
Inizialmente nel video si vedono gli studenti che tentano di entrare a Palazzo Madama. Ma poi, quando si inizia a parlare di scontri, si mostrano le immagini che non hanno niente a che vedere con la protesta degli studenti. Infatti, le immagini si riferiscono alla manifestazione degli aquilani del 7 luglio scorso. Dal 51° al 57° secondo si notano alcune bandiere nero-verdi, utilizzate proprio durante la manifestazione aquilana. Dal minuto 1,16 fino alla fine del servizio si continuano a vedere gli scontri, ma sono sempre quelli del 7 luglio. C'è un uomo col caschetto da operaio, simbolo della protesta de L'Aquila, la gente veste con abbigliamento estivo, mentre ieri a Roma c'erano 12 gradi. Alzando l'audio si sente addirittura il coro che intona "L'Aquila, L'Aquila".
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sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
sarebbe molto importantenonhol'età ha scritto:
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Al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio e ministri interessati, ai Presidenti di Copasir e delle Commissioni parlamentari d’inchiesta.
Un’intera stagione, quella dello stragismo che ha macchiato di sangue l’Italia, rischia di essere archiviata a seguito della recente sentenza sulla strage di Piazza della Loggia, Brescia, che ha assolto per insufficienza di prove tutti gli imputati. Un’assoluzione sulla quale ha pesato non il ricorso a segreti di Stato, bensì silenzi e reticenze di comodo, anche da parte di uomini appartenenti alle istituzioni.
Per garantire un cammino trasparente alla giustizia, anche in relazione al resto delle inchieste tuttora in corso per altri fatti di criminalità organizzata, e rendere possibile la ricerca storica su quegli anni, avvertiamo sempre di più una triplice esigenza:
chiediamo che siano aperti tutti gli archivi con una gestione che ne faciliti l’accesso a tutti i soggetti interessati, senza preclusione alcuna;
chiediamo che vengano fatte decadere tutte le classificazioni di segretezza su tutti i documenti relativi all’evento - compreso i nominativi ivi contenuti - in possesso in particolare dei servizi segreti, della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza, che i documenti vengano catalogati e resi pubblici senza distinguere tra documenti d’archivio e d’archivio corrente;
chiediamo che in tal senso sia data piena attuazione alla legge del 3 agosto 2007, n.124 che regola il segreto di Stato la quale prescrive che, passati al massimo trent’anni dalla data in cui è stato apposto il segreto sull’evento e sui relativi documenti o dalla data in cui sia stato opposto al magistrato che indagava, tutti i documenti che si riferiscono all’evento siano resi pubblici e consultabili. Non è più accettabile che a tutt’oggi manchino gli specifici decreti attuativi. In tal senso il Freedom of Information Act statunitense ci pare un modello a cui è possibile ispirarsi
L’ipotesi, avanzata dalla commissione Granata nel Copasir, di reiterare il segreto di stato dopo trent’anni è inaccettabile.
Chiediamo alle nostre istituzioni di attivarsi il più decisamente possibile affinché gli Stati che sono oggetto di richieste di rogatorie internazionali collaborino fattivamente e rapidamente.
Occorre garantire alla verità e alla giustizia il giusto corso, non dobbiamo consegnare le generazioni che si sono succedute da allora ad oggi alla rassegnazione e all’avvilimento.
Auspichiamo una volontà politica reale volta all’accertamento di tutti i fatti criminali che hanno sconvolto la storia d’Italia
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sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
bilquis ha scritto:Bentornate al Medioevo
Lidia Ravera
Attente, donne, il processo di smaltimento delle nostre storiche conquiste, continua. La Regione Lazio, governata da Frangetta Nera Polverini, ha approntato un nuovo inceneritore con l’attiva collaborazione di Tarzia Olimpia, bionda bio-cantautrice, specializzata in inni alla vita, purchè nello stadio embrionale (voi che siete nate da un pezzo non valete un soldo). È sua la proposta di far piazza pulita dei cari vecchi consultori, ottenuti da quella stagione di lotte che sembra appartenere a una felice preistoria, e di sostituirli con apposite Parrocchie della Procreazione, dove chi vuole interrompere una gravidanza non voluta viene convinta a volerla, quella gravidanza. In ogni caso. Se guadagna meno di 500 euro al mese le viene promessa una mancetta mensile (a Milano 250 euro). Se è spaventata le vengono prospettate le fiamme dell’inferno. Se è ben decisa ad abortire, le viene spiegato che è una lurida assassina. Se è poverissima, minorenne, handicappata, malata o femminsta, le viene proposto di partorire comunque, che poi il frutto-del-ventre-suo-gesù lo piazzano da qualche parte loro. Loro. Ma loro chi? Psicologi? Ginecologi? Macchè. Loro del Viva la Vita Fan Club. Quelli del Movimento Pro Life. Quelli che hanno nella Tarzia la loro cantatrice, oltre che la presidentessa e direttora di una decina di associazioni. Ascoltate i versi di «Per una vita mancata», in cui un embrione canta alla mamma dal buio dell’utero «che voglia ho di giocare con te». Ascoltate e tremate. Saranno gli integralisti della Famiglia Fondata sul Matrimonio, quelli della Maternità a Tutti i Costi purchè Naturale, a ricevere le donne con problemi di coppia, di riproduzione, di disperazione. Invece di essere aiutate, saranno giudicate, invece di essere accolte, condannate. Vogliamo provare a impedirlo?
25 novembre 2010
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Blisquis, tu non hai l'idea esatta dei pensieri che si affastellano nella mia mente in ordine a Tarzia cosetta Pollon Olimpia, e dove manderei lei e che tutti quelli come lei Comunque spiace ma nonostante la gestione del partito democratico sono sempre più convinta di stare a sinistra.
sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Bersani: "I miei voti sul web. Gelmini farà lo stesso?"
''Il ministro - ha detto Bersani nel corso del dibattito sulla riforma dell'Università a Montecitorio - mi ha dato del ripetente. Per questo annuncio che domani metterò su Internet tutti i miei voti di esame e di laurea. Mi aspetto che il ministro faccia altrettanto, compreso il giro turistico a Reggio Calabria''.
''Il ministro - ha detto Bersani nel corso del dibattito sulla riforma dell'Università a Montecitorio - mi ha dato del ripetente. Per questo annuncio che domani metterò su Internet tutti i miei voti di esame e di laurea. Mi aspetto che il ministro faccia altrettanto, compreso il giro turistico a Reggio Calabria''.
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Re: G.A.S.Fo.M.
Molto significativo oltre che simbolicamente importante che gli studenti abbiano contestato il parlamento perché fino a prova contraria almeno foramlmente questa é una repubblica parlamentare. L'organo parlamentare zeppo di soggetti che non hanno merito per sedere su quegli scranni é giusto sia contestato.LucyGordon ha scritto:Vedete cosa succede a far vincere Nathalie ad ascoltare Saviano......dopo c'è chi si monta la testa
..........venghino venghino siori.....inizia la festa
:corna:Università in rivolta contro il ddl Gelmini: irruzione in Senato e scontri a Roma
Alla vigilia del voto della Camera sul ddl di riforma universitaria, si intensificano le iniziative di protesta messe in atto da studenti, dottorandi e ricercatori facenti capo alle associazioni contrarie ai contenuti del testo: le iniziative ormai riguardano la metà degli oltre 60 atenei italiani. A Roma alcuni studenti hanno tentato di superare le barriere di sicurezza nel tentativo di entrare a Palazzo Madama, sede del Senato. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che sono riusciti a respingere l’assalto chiudendo il portone dello stabile. Durante l'invasione dell'atrio un funzionario di Polizia ha accusato un malore e per questo è stato prima visitato all'infermeria del Senato e poi trasportato all'ospedale Santo Spirito per accertamenti. Il presidente del Senato, Renato Schifani, che gli ha fatto visita in infermeria, ha riferito che il funzionario ha riportato una sindrome di schiacciamento del torace. Fuori da Palazzo Madama sono stati lanciati anche fumogeni e uova contro il portone al grido "Dimissioni, dimissiono". Le forze dell'ordine si sono schierate davanti all'ingresso del Senato in tenuta antisommossa.
Comunque una biuona notizia Emilio Fede ha preso tre cazzotti da un imprenditore di sua conoscenza.
Qaulcuno invece sa come sta il deputato dell'Italai dei valori, che per protesta ha portato un piccolo sacchetto di quelli per l'immondizia ed é stato picchiato dagli onorevoli (si fa per dire) del PDL?
sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
bilquis ha scritto:Bersani: "I miei voti sul web. Gelmini farà lo stesso?"
''Il ministro - ha detto Bersani nel corso del dibattito sulla riforma dell'Università a Montecitorio - mi ha dato del ripetente. Per questo annuncio che domani metterò su Internet tutti i miei voti di esame e di laurea. Mi aspetto che il ministro faccia altrettanto, compreso il giro turistico a Reggio Calabria''.
e bravo bersanino primo della classe voglio anche la foto di quarta elementare con la pagellina di tuttidieci e la carta geografica dietro
fa davvero tutto per venire incontro al popolo, si rimbocca le maniche, sale sui tetti, parla di "disastro omeopatico"
un genio!
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
sophia ha scritto:
Comunque una biuona notizia Emilio Fede ha preso tre cazzotti da un imprenditore di sua conoscenza.
il signor Amarogiuliani, per questioni di corna
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
mambu ha scritto:bilquis ha scritto:Bersani: "I miei voti sul web. Gelmini farà lo stesso?"
''Il ministro - ha detto Bersani nel corso del dibattito sulla riforma dell'Università a Montecitorio - mi ha dato del ripetente. Per questo annuncio che domani metterò su Internet tutti i miei voti di esame e di laurea. Mi aspetto che il ministro faccia altrettanto, compreso il giro turistico a Reggio Calabria''.
e bravo bersanino primo della classe voglio anche la foto di quarta elementare con la pagellina di tuttidieci e la carta geografica dietro
fa davvero tutto per venire incontro al popolo, si rimbocca le maniche, sale sui tetti, parla di "disastro omeopatico"
un genio!
Quello che volevo evidenziare è la parte in grassetto.....
bilquis- Utente Colonna: 2001-5000 post
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