G.A.S.Fo.M.

in bocca al lupo al figlio di Timo e al fratello di Princi per la maturità!

Come sono andati i pupi?
A quest'ora saranno tornati.....

sophia ha scritto:
Gaufre come già detto la frase figurata "il Belgio è in m. totale senza governo" è e rimane per me nel senso politico istituzionale, non economico. Sia io che i giornalisti che ho letto e ascoltato conosciamo l’esistenza dei governi ad interim laddove non c’è il governo eletto. Gli articoli non ne fanno mistero . Non raccontano di un vuoto non gestito, ma di un anno di incarichi falliti, con manifestazioni nel belgio dell’europea bruxelles.
Circa la lingua tu mi hai chiesto cosa e dove ho sentito dei problemi sulla lingua con un piglio come se, o io o i giornalisti fossimo un po’ duri di comprendonio. Le questioni linguistiche del Belgio si studiano sui libri e non tifo per alcuno. Le notizie che ti ho riferito corrispondono al vero, non ho notato particolari sensazionalismi di forma.
La virtù dell’ironia ce la teniamo per raccontare a casa nostra che Maroni l’altro ieri a Pontida pareva il dio Odino, che i ministeri italiani amano il cambiamento d’aria, che il dialetto lumbard si sposa con l’inglese e i libri di Saviano fanno male alla digestione.
Comunque, l’idea cosmopolita e di stato liberale che ho io non è quella in cui Salomone per sedare temuti conflitti impedisce la musica in due lingue, dando retta a 4 scribacchini. lo stato liberale per me è quello dove si ascoltano entrambe le forme linguistiche, nonostante gli scribacchini.
Se uno stato federale dichiara due lingue ufficiali può apparire importante conoscerle entrambe per non scomodare l'inglese per chiacchierare col vicino di casa.
C’era anche un’intervista ad alcuni ragazzi che, raccontando questa situazione di non conoscenza reciproca, qualche dubbio se lo ponevano.
Che il plausibile impasse o fine corsa del federalismo possa costituire uno fra i possibili scenari, cui dare un occhio e riflettere, prima di trangugiarci il federalismo, è fatto su cui si può opinare diversamente, ma bollare altri di superficialità fa sì che l’epiteto torni al mittente.
Belgio e Italia riportano differenze storico-culturali. E’ ovvio, ma anche qualche analogia. Il risorgimento non è stato tutto rose e fiori. Pontida da 16 anni mostra uno spaccato edificante del "non dover essere" pescando in un substrato passato-presente (futuro) di divisioni storico-culturali. Possediamo elementi che unificano (lingua, Vaticano), ma non li sopravvalutiamo salvificamente.
Un elemento comune a nva e lega? Entrambe ritengono che la regione di turno più ricca, debba tenersi i soldi, mentre gli altri si fottano e si paghino il loro debito...quanti separatismi dipendono in discreta misura da questioni di ricchezza economica ed intanto al fine approfondiscono le differenze storico-culturali già esistenti, causa ed effetto di una sinergia malata.?
Ancora, la lega italiana considera un esempio da seguire il Belgio perché dimostrativo di come dal federalismo- di transizione- si possa arrivare all’auspicata secessione in modo quasi indolore.

Il paragone N-Va / Lega l'ho fatto io per prima, ammettendone l'ovvia superficialità. Borghezio per fortuna non è il mio vate e posso anche evitare di voler approfondire le sue analisi.
Mi interessava sapere dove avessi sentito le informazioni sul problema linguistico, perché le trovavo incomplete e superficiali, così come le altre notizie da te riportate; non stavo dando a te della superficiale, al massimo penso che tu sia vittima di una cattiva informazione. Ti ricordo che il Belgio ha tre lingue ufficiali, non due, e che nessuno ha "proibito" la musica nelle due lingue, come ho spiegato nel mio post (mi hai chiesto spiegazioni e io ho cercato di fornirle).
Io penso di avere un'idea abbastanza nebulosa di molti dei problemi del paese in cui vivo - ormai da diversi anni - perché, malgrado cerchi di capire tenendomi informata e leggendo la stampa nazionale (in francese e in fiammingo) e quella estera, italiana inclusa, molte questioni mi sfuggono perché non sono Belga, e non riesco a capire cosa significhi, visto che talvolta pare sia difficile anche per loro, spiegarti in cosa consista il loro collante culturale o sociale.
Per questo evito di approfondire (o di parlare per clichés): non credo di esserne all'altezza malgrado conosca il problema per esperienza diretta e non per sentito dire.

sophia ha scritto:ma sono sempre state sei ore? Mi parevano meno anni fa

io mi ricordo di aver fatto quasi un'intera giornata in materia di:

1. marxismo-leninismo
2. Letteratura
3. storia della musica
4. analisi musicale
4. Folklore
e ovviamente alla fine, ma non nello stesso giorno, lo strumento e cioè il saggio finale. Minchia che tempi.... ho un pò di nostalgia però.

Amantide_Religiosa ha scritto:

sophia ha scritto:ma sono sempre state sei ore? Mi parevano meno anni fa

io mi ricordo di aver fatto quasi un'intera giornata in materia di:

1. marxismo-leninismo
2. Letteratura
3. storia della musica
4. analisi musicale
4. Folklore
e ovviamente alla fine, ma non nello stesso giorno, lo strumento e cioè il saggio finale. Minchia che tempi.... ho un pò di nostalgia però.

affascinante!
Ma era tutto orale?

G.Kaplan ha scritto:

Amantide_Religiosa ha scritto:

sophia ha scritto:ma sono sempre state sei ore? Mi parevano meno anni fa

io mi ricordo di aver fatto quasi un'intera giornata in materia di:

1. marxismo-leninismo
2. Letteratura
3. storia della musica
4. analisi musicale
4. Folklore
e ovviamente alla fine, ma non nello stesso giorno, lo strumento e cioè il saggio finale. Minchia che tempi.... ho un pò di nostalgia però.

affascinante!
Ma era tutto orale?

Tutte due. In pratica c'erano delle domande scritte e tu sceglievi a "occhi chiusi" perchè erano capolvolte sul tavolo. Quindi dovevi scrivere e poi consegnare. Una volta consegnato la commissione di faceva altre domande.
Per esempio, sull marxismo-leninismo era incluso anche la materia di Economia Politica. Ero brava nella teoria, cioè nel Marxismo-Leninismo, ma una frana in Economia Politica.
Storia della musica invece sempre la stessa procedura ma si trattava di compositori, per esempio a me è toccato scrivere di Chopin, Gluck e parlare di Bach.
Analisi Musicale dovevi analizare dal punto di vista dell'armonia e lo sviluppo musicale una composizione, a tua scelta. Io ho scelto il concerto per violino di Cajkovskij dato che lo suonavo per il saggio e lo conoscevo molto bene.

Solo la letteratura era leggermente diversa perchè facevi un esame con le domande con la procedura che ho riportato sopra, e poi in un altro giorno (che in questo caso era lo stesso giorno per tutti in albania) dovevi fare il tema per scritto. Erano tre e tu sceglievi uno.

Devo dire che ho un bel ricordo ed è andato molto bene considerando che prima avevo una paura tremenda.

Ma era il conservatorio?

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=436756&IDCategoria=1

G.Kaplan ha scritto:Come sono andati i pupi?
A quest'ora saranno tornati.....

Il'' pupo'' a consegnato il compito dopo 5 ore!
La traccia scelta è stata: ambito storico politico destra e sinistra......
Mi ha detto che è quella che lo ha ispirato di più, partendo da cenni storici fino a concludere con la strofa finale della canzone di Gaber ' destra sinistra'.
E domani matematica!

timotipo ha scritto:

G.Kaplan ha scritto:Come sono andati i pupi?
A quest'ora saranno tornati.....

Il'' pupo'' a consegnato il compito dopo 5 ore!
La traccia scelta è stata: ambito storico politico destra e sinistra......
Mi ha detto che è quella che lo ha ispirato di più, partendo da cenni storici fino a concludere con la strofa finale della canzone di Gaber ' destra sinistra'.
E domani matematica!

Scientifico?
Forza forza!

Si, peraltro lui prese l'indirizzo p.n.i. (che da quest'anno non c'è più) che li ha sempre tenuti sotto pressione.
Comunque non è agitato per nulla....ieri sera ha fatto tardi con gli amici girovagando e stasera è al pub.

G.Kaplan ha scritto:Ma era il conservatorio?

no, gli esami della maturità.

Amantide_Religiosa ha scritto:

G.Kaplan ha scritto:Ma era il conservatorio?

no, gli esami della maturità.

Beh... caspita, è bello che musica sia una delle materie portanti
Nei licei italiani non esiste proprio!

G.Kaplan ha scritto:

Amantide_Religiosa ha scritto:

G.Kaplan ha scritto:Ma era il conservatorio?

no, gli esami della maturità.

Beh... caspita, è bello che musica sia una delle materie portanti
Nei licei italiani non esiste proprio!

Beh la mia era una scuola di musica infatti. Non tutti erano ammessi, facevi un concorso.

Dal sito:
http://evasori.info/

chi fa la spia non è figlio di Maria...seu..
da noi questo mantra è sedimentato dall'asilo..
ti pare che i controlli dovrebbero farli i cittadini?
è giusto( e io lo faccio) pretendere scontrino e lamentarsi di regole aggirate davanti ai nostri occhi, perchè ci si oppone all'ingiustizia e illegalità, ma che l'evasione debba avvalersi di spioni anonimi ,piuttosto che di una organizzata lotta all'evasione ad opera di istituzioni e controlli applicati sistematicamente è una cloaca maxima.

Eh lo so Lepi ma serve a monitorare la mole di evasione che c'è in Italia,non che ce ne sia bisogno in realtà,la situazione è ben nota a tutti

forse andrebbe segnalato il finanziere che chiude gli occhi su un esercizio commerciale che evade piuttosto che prendersi il pizzo lui stesso per tenere la bocca chiusa.

Pure,Lepi

L'INCHIESTA
Gdf, altri due generali nella rete della P4
I pm hanno coperto con omissis i nomi che si aggiungono a quelli di Adinolfi e Bardi. Il generale Michele Adinolfi indagato per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento
di CARLO BONINI


La si può dire senza fronzoli. Per la Guardia di Finanza è solo l'inizio. Perché ora c'è un uomo, il deputato del Pdl Marco Milanese, fino al pomeriggio di ieri consigliere politico di Giulio Tremonti, che ha deciso di parlare. Che ha cominciato a farlo con i pubblici ministeri napoletani Henry John Woodcock e Francesco Curcio e che non sembra intenzionato a recedere o a correggersi. Insomma, quel che ancora deve venire di questa storia di "talpe" e "infedeltà" ad uso della rete di Luigi Bisignani, potrebbe persino far impallidire il suo incipit, che ha già travolto il Capo di stato maggiore Michele Adinolfi (indagato per rivelazione di segreto di ufficio e favoreggiamento) e il generale Vito Bardi, comandante interregionale per l'Italia meridionale (indagato con Adinolfi per gli stessi reati). Fonti qualificate confermano infatti che nell'inchiesta P4 ballano i nomi di almeno altri due generali, coperti da "omissis" nelle carte sin qui depositate dalla Procura, e la cui posizione formale nell'istruttoria sarebbe già quella di indagati.

LE SOFFIATE DELLE FIAMME GIALLE
E questo perché i pubblici ministeri napoletani sono convinti - e ne avrebbero già delle evidenze - che la "soffiata" che consentì a Luigi Bisignani di sapere con certezza di essere ascoltato al telefono perché oggetto di un'inchiesta della Procura di Napoli (circostanza di cui Marco Milanese è principale testimone di accusa) non fu "una prima volta". Dunque, che un network di alti ufficiali dello Stato maggiore, "organici" alla maggioranza di centro-destra, abbia nel tempo assicurato stabilmente un flusso di notizie riservate su inchieste con immediate ricadute politiche in grado di mettere Palazzo Chigi e la sua dependance di piazza Mignanelli in condizione di conoscere e dunque anticipare il lavoro della magistratura inquirente.
Marco Milanese, dunque. Indagato da tempo dalla Procura di Napoli in due diverse inchieste e da quella di Roma per la compravendita della sua barca (utilizzata, nella ricostruzione del pm Paolo Ielo, per dissimulare il pagamento di una tangente ballata sugli appalti Enav), è l'uomo indicato dallo stesso Luigi Bisignani nel suo ultimo interrogatorio di garanzia al gip (20 giugno) come una delle sue principali fonti di notizie riservate (lo avverte di avere "i telefoni sotto" in almeno una circostanza, che Bisignani non sa o non vuole collocare temporalmente in modo preciso). E' l'ex ufficiale della Guardia di Finanza che Giulio Tremonti vuole giovanissimo nel suo studio tributario e che per un decennio accompagna la carriera politica del suo mentore, governando e sorvegliando per suo conto le nomine negli enti a partecipazione statale, le carriere e gli equilibri nella Guardia di Finanza. Ebbene, deve essersi sentito perduto. Comunque a fine corsa. Stretto in una tenaglia giudiziaria cui era impossibile sottrarsi. E, dunque, ha deciso di parlare. Negli ultimi mesi, ha risposto alle domande dei pm napoletani in due interrogatori che sono stati segretati. Mercoledì scorso, ha sostenuto un complicato confronto con il generale Michele Adinolfi, di cui si era sempre detto "amico personale", senza modificare di un nulla la sua versione.

LE CONFIDENZE DURANTE UNA CENA
Ha ribadito, in quella sede, di aver partecipato "a una cena, tra il settembre e l'ottobre del 2010" (forse quella indicata nel verbale allegato agli atti dell'inchiesta di Manuela Bravi, la compagna di Milanese), durante la quale il capo di stato maggiore della Guardia di Finanza gli avrebbe personalmente confidato l'intenzione di mettere al corrente Luigi Bisignani di quanto stava accadendo a Napoli, utilizzando quale ambasciatore il giornalista Pippo Marra, presidente dell'agenzia di stampa Adn Kronos. Una ricostruzione che non convince per niente il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti, difensore di Marra: "Non si capisce - dice - per quale motivo Adinolfi avrebbe avuto bisogno di rivolgersi a Marra, che per altro nega in modo assoluto la circostanza, per fare arrivare una notizia riservata a Bisignani". "Tuttavia - aggiunge - è evidente che la scelta di Milanese di accusare Adinolfi segnala che sta succedendo qualcosa di molto serio".
"Ha fatto solo il suo dovere e per questo sta subendo agressioni verbali", dicono gli avvocati di Milanese, Bruno La Rosa e Franco Coppi. Ma quelle "aggressioni" messe insieme alla dimissioni da consigliere politico con cui ieri pomeriggio ha reciso formalmente il cordone ombelicale con il ministro dell'Economia, segnalano qualcosa di più. Una scelta irrevocabile, forse "obbligata", di andare da solo a uno scontro che, verosimilmente, non lascerà nella polvere il solo generale Adinolfi. Dello Stato maggiore della Guardia di Finanza, Marco Milanese conosce anche i posaceneri. E' (era) legatissimo a Michele Adinolfi. Ha da sempre un rapporto privilegiato con Emilio Spaziante, co-protagonista dell'affaire Speciale-Visco ed eminenza grigia del Corpo, e con Giuseppe Zafarana, giovane astro nascente, pupillo di Nicolò Pollari. Non a caso, forse, tutti e tre presenti nelle carte napoletane, evocati sin qui dai ricordi di Luigi Matacena, uno degli imprenditori vittime di Alfonso Papa.
La Politica tace. Ad eccezione del solo Pd che, con Emanuele Fiano, presidente del forum sicurezza, parla di "scenario inquietante, che desta preoccupazione" e chiede che su quanto sta accadendo alla Guardia di Finanza il Governo riferisca in aula.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/27/news/p4_altri8_due_generali_gdf-18277548/?ref=HREC1-4

IL CASO
No Tav, battaglia in Val di Susa le ruspe sbaragliano il presidio
All'alba il blitz delle forze dell'ordine nell'area che ospiterà il primo dei cantieri dell'alta velocità. Le ruspe scortate dagli agenti che si sono fatti strada con i lacrimogeni. Qualche tentativo di opposizione, poi manifestanti in fuga. Il campo diventerà l'area di controllo per il cantiere. Una trentina i feriti
di MARIACHIARA GIACOSA e DIEGO LONGHIN

No Tav, battaglia in Val di Susa le ruspe sbaragliano il presidio Gli agenti forzano il presidio

CHIOMONTE (Val di Susa) - Quattro ore di battaglia. I primi movimenti all'alba, quando manca poco alle cinque: nel campo No Tav della Maddalena scatta l'allarme. "Stanno arrivando, stanno arrivando, una colonna è partita da Bardonecchia, aspetta i rinforzi a Ulzio. Saranno qui per le cinque". Sono arrivati un'ora dopo, ma sono arrivati. Oltre alla colonna da Bardonecchia, impegnata sul fronte dell'autostrada per la Francia, altri mezzi delle forze dell'ordine sono partiti da Torino per impegnare i circa mille a difesa della libera repubblica di Maddalena da Giaglione e dalla strada che porta a Chiomonte, dove erano stati piazzate sei barricate. Alla fine, il bilancio è di una trentina di feriti fra agenti e manifestanti. L'area nei pressi della Maddalena di Chiomonte è stata consegnata dalle autorità di polizia alla ditta interessata.


I primi movimenti alle sei, quando nel cielo della Valsusa compaiono anche gli elicotteri. Dal tunnel dell'autostrada
esce una gru con pinza che inizia a distruggere le barriere dell'autostrada. Dalla montagna si butta in strada a torso nudo Turi Varano, un pacifista storico, che vuole tentare di bloccare il mezzo. Viene subito fermato dalle forze dell'ordine. In contemporanea scattano i blitz in altri due punti dell'area attorno a Chiomonte. Gli agenti vogliono fare in fretta e non dare ai manifestanti il tempo di riorganizzarsi.

Piovono fumogeni prima sulla strada dell'Avanà, quella che collega Chiomonte con la Maddalena, e poi sul pianoro del campo base. I manifestanti cercano di opporsi, soprattutto quelli dei centri sociali provano a tirare su le ultime barricate. Parte una sassaiola contro gli uomini che risalgono dall'autostrada e, sull'altro fronte, vengono incendiate balle di fieno. Altra pioggia di lacrimogeni per disperdere la folla.

Il clima è teso, sull'autostrada carica sui manifestanti, la gente non regge il fumo e per paura di altre cariche inizia a disperdersi su per i monti. Poco dopo le forze dell'ordine occupano il piazzale e ordinano lo sgombero dell'area, posto sotto sequestro. Grazie alla mediazione della Comunità montana i No Tav scappati nei boschi ottengono un salvacondotto per lasciare il piazzale. "E' quello che ci aspettavamo - è il commento a caldo del leader del movimento Alberto Perino - ci hanno lanciato addosso migliaia di lacrimogeni. E non è vero che noi abbiamo tirato le pietre. Ma è solo il primo round ed è andato così, il prossimo vedremo".

Ora i No Tav stanno trattando modi e tempi in cui devo smontare tutte le strutture del presidio che sarà il campo permanente per le forze dell'ordine di controllo al cantiere.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/27/news/tav_sgombero-18265648/?ref=HREA-1

cosa ne pensiamo su questo forum dell'indagine sulla p4 che con gli ultimi nomi emersi e la battaglia NO TAV?

seu ho posto la domanda senza aver letto i tuoi due interventi postati?
telepatia?

simpatico pennuto doveva tornare in antartico ma ha sbagliato strada di 4000 km
Operato il pinguino smarrito,
aveva scambiato la sabbia per neve
Nuova Zelanda: endoscopia per Happy Feet. I pinguini nel loro habitat usano la neve per idratarsi

MILANO - Non gli è bastato sbagliare strada, per la bazzecola di circa 4000 km. Ancora convinto di essere nel posto giusto il pinguino imperatore dell'Antartico che la scorsa settimana si è perso finendo sulle coste della Nuova Zelanda ha mangiato sabbia scambiandola per neve ed è finito sotto i ferri. È stato operato con una procedura umana: un'endoscopia.

L'OPERAZIONE - I veterinari hanno inserito una videocamera e un tubo nell'intestino dell'uccello e lavato lo stomaco per rimuovere la sabbia ingerita. I pinguini, infatti, nel loro habitat mangiano la neve per idratarsi. Ora potrebbero volerci circa tre mesi prima che Happy feet, come è stato soprannominato il pinguino, si ristabilisca, ha dichiarato Peter Simpson, funzionario della protezione animali. Kate Baker, portavoce dello zoo di Weillington, ha detto che ora viene nutrito con pesce frullato.

Il pinguino è stato trovato la scorsa settimana e il suo avvistamento ha destato l'attenzione delle autorità, perché la sua specie vive in Antartide e incontra gli umani in rare occasioni.

Io mi domando:
mandare più di 2.000 uomini in assetto antisommossa e con i blindati è un'azione di guerra o no?
bruciare i cassonetti la notte, impedire il ritiro dei rifiuti è un azione di guerra o no?
lo stato come mai si comporta diversamente nelle due situazioni e esiste un antistato in Italia?