G.A.S.Fo.M.

Lucadev ha scritto:La mia lettura di quello che sta succedendo è che da tempo si è avviato un processo per creare una situazione di instabilità economica, sociale e politica/istituzionale che non può che sfociare in un periodo di eventi "forti".

Se con questa frase intendi dire che siamo di fronte ad una vera e propria strategia di lungo periodo che ha finalità di tipo "sovversivo" (da "guerra civile", passami il termine), non lo credo più di tanto.
Quello che credo è che la tattica della contrapposizione, leitmotiv degli anni del dopo tangentopoli, effettuata per colpire "la pancia" e per perseguire finalità di breve periodo (elettorali, di mero interesse personale o economico, ecc..) non può che portare ora ad eventi "forti", come diretta conseguenza e non come fine, intendo. In questi termini, la tattica della contrapposizione trovo sia stata, oltre che deleteria ovviamente, per niente ma proprio per niente lungimirante.

a questo proposito senza scomodare il nazismo, proporrei l'analisi di camilleri sull'Italiano,
il successo del fascismo e di come non sia tramontato con piazzale loreto.

La marcia su Roma, da Mussolini, fatta in vettura-letto e abilmente
propagandata con toni epici, probabilmente sarebbe finita in una bolla
di sapone davanti all’esercito pronto ad aprire il fuoco se Vittorio
Emanuele III non avesse spalancato le porte al fascismo non firmando lo
stato d’assedio.

Nel primo governo Mussolini, tra quelli dei
fascisti, spiccano molti nomi di eminenti liberali, socialisti,
cattolici, democratici. Da quel momento in poi, fatta eccezione per il
brevissimo periodo immediatamente seguente al delitto Matteotti, il
fascismo trovò la strada in discesa e in poco tempo seppe guadagnarsi il
consenso degli italiani. I pochi che resistettero furono incarcerati,
mandati al confino o comunque messi a tacere.

All’italiano del
fascismo piacevano parecchie cose tra le quali l’autoritarismo, il
decisionismo, il «me ne frego», il machismo e soprattutto piacque
l’imposizione della divisa che permetteva una sorta di livellamento tra
le classi.

Quando, all’inizio degli anni Trenta, il fascismo
pretese il giuramento di fedeltà al partito da tutti coloro che in un
modo o nell’altro erano dipendenti dallo Stato, non un magistrato, un
burocrate, un poliziotto, un funzionario di qualsiasi ordine e grado si
tirò indietro. Solo dodici docenti universitari opposero un netto
rifiuto e furono mandati a casa.

Insomma, a un certo momento, la
frequente scritta murale «Duce, tu sei tutti noi» rispecchiò la realtà
italiana. Si disse che le adunate oceaniche di piazza Venezia erano il
risultato di una precettazione capillare, ma non era assolutamente vero,
l’italiano amava ascoltare la parola del capo sentendosi uno tra i
tanti.

il resto qui:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=50f04a2833ba102f

ma è fondamentale l'agenzia stefani allora e il monopolio mediatico raiset oggi.

per raccontare all'italiano quel che si vuole.
i brani di sanremo che mi sembrano delineare la realtà sono quelli di moro e cristicchi.
meno male che si parla di carla bruni o altri vip..
e
siamo condannati all'evasione fiscale..

Lucadev ha scritto:

Bess ha scritto:

Lucadev ha scritto:Dipende da cosa si intende per volontà. A seconda del significato, la risposta alla tua domanda potrebbe essere si oppure no.

in questo caso intendo "intenzione"

Anche intenzione andrebbe definita come parola. Lo so che sembra pedante, in realtà a seconda del significato che diamo alle parole potremmo fare percorsi di riflessione diversi e giungere a conclusioni diverse. Senza contare il fatto che se si danno significati diversi alla stessa parola poi non ci si intende.

Comunque per rispondere alla tua domanda, il mio punto di vista è questo: tutto è interconnesso e tutto concorre a creare una determinata condizione, tutto interagisce con tutto. Quindi possiamo dire che una data condizione sia stata creata intenzionalmente da un solo individuo oppure anche da pochi ?
Per esempio, e con questo rispondo anche all'ultimo intervento di fear, per quale motivo il modello proposto dal signor B. ha successo ? Non c'è una corresponsabilità di tutti nel giudicare quel modello valido o desiderabile ? Questo perchè ? Perchè la nostra attenzione si è spostata su quei valori che promuovono l'individualismo, il successo, il potere.
Quindi se in un determinato momento storico c'è una persona che si fa portavoce di determinati valori è perchè trova il supporto o il consenso di altre persone, anche quelle apparentemente insignificanti. Pensiamo ad esempio a quello che è successo in germania durante il nazismo.

scusa, non avevo visto questo post
comunque, su questo concordo assolutamente ... ora comprendo meglio il senso di ciò che hai scritto prima. Io pensavo intendessi una sorta di disegno sovversivo. Quando parli di "eventi forti", cosa intendi? Io temo ad esempio veri e propri scontri di piazza, per capirci.

OT: ora devo scappare, leggerò i vostri post più tardi, mi interessa molto questo argomento

Bess ha scritto:

Lucadev ha scritto:

Bess ha scritto:

Lucadev ha scritto:Dipende da cosa si intende per volontà. A seconda del significato, la risposta alla tua domanda potrebbe essere si oppure no.

in questo caso intendo "intenzione"

Anche intenzione andrebbe definita come parola. Lo so che sembra pedante, in realtà a seconda del significato che diamo alle parole potremmo fare percorsi di riflessione diversi e giungere a conclusioni diverse. Senza contare il fatto che se si danno significati diversi alla stessa parola poi non ci si intende.

Comunque per rispondere alla tua domanda, il mio punto di vista è questo: tutto è interconnesso e tutto concorre a creare una determinata condizione, tutto interagisce con tutto. Quindi possiamo dire che una data condizione sia stata creata intenzionalmente da un solo individuo oppure anche da pochi ?
Per esempio, e con questo rispondo anche all'ultimo intervento di fear, per quale motivo il modello proposto dal signor B. ha successo ? Non c'è una corresponsabilità di tutti nel giudicare quel modello valido o desiderabile ? Questo perchè ? Perchè la nostra attenzione si è spostata su quei valori che promuovono l'individualismo, il successo, il potere.
Quindi se in un determinato momento storico c'è una persona che si fa portavoce di determinati valori è perchè trova il supporto o il consenso di altre persone, anche quelle apparentemente insignificanti. Pensiamo ad esempio a quello che è successo in germania durante il nazismo.

scusa, non avevo visto questo post
comunque, su questo concordo assolutamente ... ora comprendo meglio il senso di ciò che hai scritto prima. Io pensavo intendessi una sorta di disegno sovversivo. Quando parli di "eventi forti", cosa intendi? Io temo ad esempio veri e propri scontri di piazza, per capirci.

In questo momento non te lo so dire. Quello che si nota è che stanno succedendo diverse cose che amplificano le divisioni.
Per esempio:
1. si sta creando l'idea di una divisione all'interno del sistema "Stato" attaccando un potere dello stato che è la magistratura;
2. le politiche economiche aumentano le differenze sociali, i politici stessi dicono che sta sparendo la classe "media", senza contare che la crisi economica ha creato più disoccupazione, quindi la prospettiva è che nel futuro le differenze aumenteranno;
3. i politici e il sistema di informazione sta creando l'idea che: immigrato / extracomunitario = portatore di problemi o potenziale terrorista;
4. gli eventi legati ai vari scandali politici, compreso l'ultimo sulla protezione civile sta creando l'idea che ci sia un sistema di potere che è slegato dai problemi dei cittadini e della gente comune.

Ora qui bisogna capire questo senso di divisione e separazione che ruolo gioca a livello di psicologia individuale e collettiva ma qui non mi voglio sbilanciare.

Lucadev ha scritto:

In questo momento non te lo so dire. Quello che si nota è che stanno succedendo diverse cose che amplificano le divisioni.
Per esempio:
1. si sta creando l'idea di una divisione all'interno del sistema "Stato" attaccando un potere dello stato che è la magistratura;
2. le politiche economiche aumentano le differenze sociali, i politici stessi dicono che sta sparendo la classe "media", senza contare che la crisi economica ha creato più disoccupazione, quindi la prospettiva è che nel futuro le differenze aumenteranno;
3. i politici e il sistema di informazione sta creando l'idea che: immigrato / extracomunitario = portatore di problemi o potenziale terrorista;
4. gli eventi legati ai vari scandali politici, compreso l'ultimo sulla protezione civile sta creando l'idea che ci sia un sistema di potere che è slegato dai problemi dei cittadini e della gente comune.

Ora qui bisogna capire questo senso di divisione e separazione che ruolo gioca a livello di psicologia individuale e collettiva ma qui non mi voglio sbilanciare.

Concordo, questo è lo scenario di riferimento. Tu parli di "divisioni", io di "contrapposizioni", ma il senso è il medesimo. Apprezzo la tua cautela ("non mi voglio sbilanciare") circa gli sviluppi futuri. Per quanto mi riguarda, ho un pò di idee, ma non ancora sistematizzate. Ho bisogno di altre evidenze e di osservare ancora un pò. In linea generale, credo che la rete (i vari blog, forum, ecc.) avrà un ruolo chiave, nel bene o anche nel male.

Le mani della cricca su L'Aquila
appalti tre giorni dopo il sisma
La presidente della Provincia Pezzopane: "Rendano pubblico l'elenco delle imprese appaltate"di PAOLO BERIZZI


Guido Bertolaso, ieri in Calabria

FIRENZE - I verbali smentiscono Gianni Letta: chi rideva del terremoto, all'Aquila ha fatto affari. Altro che "non hanno mai messo piede a l'Aquila" e "non hanno avuto né avranno un euro di lavori", come aveva assicurato nei giorni scorsi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. A smascherare gli imprenditori che come avvoltoi - a cadaveri ancora caldi - si sono avventati sulla ricostruzione post-terremoto, ci sono ora le intercettazioni. Sono gli stessi costruttori al centro dell'inchiesta fiorentina su appalti e favori per il G8. Quelli che già dal pomeriggio del 6 aprile - il giorno del sisma costato la vita a 300 persone - si attivavano per mettere le mani sull'affare dove "adesso ci fanno carne di porco...". Uno scenario che emerge dal rapporto dei carabinieri del Ros (oltre 20 mila pagine) allegato all'ordinanza di arresto di Angelo Balducci, Diego Anemone, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis. Sugli schizzi di fango all'Aquila sta indagando, da sette mesi, anche la Procura del capoluogo abruzzese: nei giorni scorsi il procuratore capo, Alfredo Rossini, ha chiesto ai magistrati di Firenze copia degli atti dell'inchiesta che vede indagato, assieme ad altre 23 persone, Guido Bertolaso. "Tanti sono venuti e si sono organizzati per fare speculazioni truffaldine", spiega Rossini.

"La magistratura faccia chiarezza", dice il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. Più dura la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane: "Letta è stato smentito, ora siano rese pubbliche le liste delle imprese appaltate". Il pressing dei pm aquilani (123 imprese sono già sotto la lente della Prefettura e della Procura antimafia) si concentra sulle possibili infiltrazioni di comitati d'affari negli appalti (ricostruzione e G8). I riflettori sono puntati, in particolare, sul Consorzio Federico II, formato da tre imprese aquilane (Barattelli, Vittorini Emidio Costruzioni e Marinelli ed Equizi) e dalla Btp di Vincenzo De Nardo e Riccardo Fusi già coinvolta nell'inchiesta di Firenze. La strada per il Consorzio - stando ai verbali - si fa in discesa a partire dal 14 maggio, quando Gianni Letta incontra Riccardo Fusi, imprenditore in strettissimi rapporti con Denis Verdini (il coordinatore del Pdl indagato per corruzione). Gli appalti per il Consorzio arrivano: tra i 10 e i 12 milioni di euro. Oltre alla messa in sicurezza della sede della Cassa di risparmio della Provincia dell'Aquila e del Palazzo Branconi Farinosi, Fusi e soci hanno avuto l'appalto per la realizzazione della scuola media Carducci, pari a 7,3 milioni. 22 luglio 2009: sms di Libero Fracassi, direttore tecnico del Federico II, a Fusi: "Abbiamo vinto il primo appalto: una scuola per 7,3 milioni. È il primo, gli altri a breve. Ferie all'Aquila".

Se la ridevano gli imprenditori. I cognati Pierfrancesco Gagliardi e Francesco De Vito Piscicelli - quello che il 6 aprile 2009 dice "alle 3 di notte ridevo nel letto" - il 9 aprile 2009 sono "lanciatissimi". "Vuoi fare un bel appalto sul lago di Garda?". "No - risponde Piscicelli - mo' c'è il terremoto da seguire... lì c'è da ricostruire per dieci anni". Non meno interessati alla torta sembrano Angelo Balducci, presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, e il costruttore Diego Anemone (entrambi arrestati). Il primo chiama Anemone e gli riferisce che Bertolaso gli ha detto di contattarlo subito: ne va della partecipazione ai lavori di ricostruzione. Un ruolo importante, nell'affare, è esercitato anche dal magistrato della Corte dei conti, Mario Sancetta. Il 7 aprile il giudice attiva i suo contatti per far ottenere appalti al Consorzio Stabile Novus di Antonio Di Nardo, funzionario delle Infrastrutture e costruttore ritenuto vicino al clan dei Casalesi. Parlando con l'imprenditore Rocco Lamino, chiede chi sia il provveditore per le opere pubbliche per l'Abruzzo. È Giovanni Guglielmi, con cui Di Nardo ha ottimi rapporti. Guglielmi promette un interessamento per gli appalti, in cambio chiede di essere aiutato a diventare presidente dell'Anas.

la canzone di cristicchi è perfetta a questo proposito.
La gente non ha voglia di pensare cose
negative
La gente vuol godersi in pace le vacanze estive
Ci
siamo rotti il pacco di sentire che va tutto male
Della valanga di
brutte notizie al telegiornale
C’è – l’Italia paese di Santi

Pochi idraulici e troppe badanti



C’è
la crisi mondiale che avanza
E i terremoti ancora in vacanza
Ma meno male che
c’è Carla Bruni( o sanremo,paris hilton,gf,serie A etc)

Se si parla di te il problema non c’è

Ambarabaciccicoccò soldi e coca sul comò!
C’è l’Italia dei
video ricatti
C’è la nonna coi seni rifatti
E vissero tutti
felici e contenti
Ma disinformati sui fatti

La verità è come il vetro
Che è trasparente se non è appannato
Per nascondere quello che c’è dietro
Basta aprire bocca e dargli
fiato!

Io me la prendo con qualcuno
Tu te la prendi con qualcuno
Lui se
la prendi con qualcuno
Noi ce la prendiamo..

io ho visto poco festival.
giovedì ho guardato santoro
i duetti li ho visti dopo aver trattenuto la nausea per la ricostruzione della corruzione che porta i vari anemone e balducci a decidere di "regalare" una massaggiatrice in perizoma al superman bertolaso.
una ricostruzione raccapricciante.
più la protesta degli aquilani che la nostra tv non manda in onda.

ma menomale che c'è sanremo
se si parla di te tutto il resto non c'è!

lepi cristicchi ti è entrato in testa. ...comunque anche io ho visto la ricostruzione....e la ricerca dei preservativi: una nuova tecnica di massaggio?!?!?

visto anche io (più che visto sentito... questa settimana ero a casa a dipingere porte -non ho ancora finito! e ho visto annozero il giorno dopo in streaming)
fanno schifo
travaglio però dovrebbe reagire con più compostezza, sennò fa il gioco dei vari porro e belpietro

Vi dirò che non sto seguendo molto vicendo la vicenda; un po' presuntuosamente non mi stupisco perché le critiche di sistema al totem della protezione non mi erano ignote (e mi pare neanche a voi).

una cosa che non capisco è perchè ci si fissi tanto sul problema se Bertolazzo abbia scaricato le balle oppure no.
Cioè: un favore è un favore, che si tratti di massaggi o di pompini per me poco cambia. E chi ha un ruolo istituzionale non può accettare né tantomeno ruichiedere favori a nessuno, tantomeno a qualcuno in rapporti di affari con la sua istituzione

si travaglio ci casca sempre.. ma è pur vero che le balle vendute dai maggiordomi del sultano,alle quali non si replica finiscono per passare per verità.
screditare il ragionmatore quando non si sa screditare il ragionamento.
quanto a cristicchi, fear..
sarà che sono piuttosto imbestialito con una tv che parla del nulla dalla mattina alla sera e rende il pubblico indifferente alle vere emergenze.
ci si arrovella sui dettagli di una trasmissione( dagli ospiti ai vestiti)e ci si dimentica di tutto il resto per 5 giorni?
neppure cristicchi e moro riescono a farlo, con la musica come cavallo di troia?

bertolaso sconvolge di più se si sa che ha "ricevuto" una donna come regalo per i favori che in appalti si sarebbero affidati ai vari balducci e soci?
gatti il servizio sulla maddalena lo aveva fatto tempo prima e non parlava solo di corruzione..ma perfino di malavita..
ciò che mi fa paura è che la rabbia del testo di moro e l'ironia amara di quella di cristicchi non centrano il dibattito quanto povia o il principe di savoia fino a mengoni.
cazzo siamo nella merda, paghiamo la corruzione a sti imprenditori e tutto ciò di cui ci preoccupiamo è SANREMO?
come fai a goderti la leggerezza in musica se siamo alle pezze al culo e chi ce le mette è la gente che organizza e sponsorizza sanremo?
quella che legittima la lottizzazione in rai come quella sugli appalti?

hanno vinto loro!
hanno vinto mazzi clerici la rai di galimberti e masi la tv dell'infotainment..
quella delle ridicole e insulse domande della clerici rivolte a ospiti insulsi e dozzinali a partire dalla regina di giordania fino a costanzo stasera passando per la comicità da tormentone di quell'essere che era in perfetta sintonia con la pochezza in musica e in arte di questo varietà di terz'ordine?
sai cosa che l'amarezza di una crisi sociale economica culturale non riesce a trovare una valvola di sfogo neppure in musica.
perchè la musica non si fa portavoce di quel che si dovrebbe sentire.
la ruffianata di pupo e mazzi..ne vogliamo parlare?
(quanto quella di povia.)
con lippi e il suo pistolotto sono la riprova che l'italiano puoi anche prenderlo per il culo.
i valori sono quelli dei mondiali di calcio?
con le olimpiadi relegate alle ultime notizie di approfondimento?
si sa tutto dei controcazzi di clerici e ospiti e non si sa nulla di quel che lo sport a livello olimpico produce?

i fischi andrebbero a tutto il festival che ha accettato queste ruffianate, queste ospitate e ha usato i valori e il moralismo per poi sponsorizzare l'ignoranza di clerici cassano savoia umorismo da quattrosoldi e testi ridicoli e banali.
uno sfarzo direttamente proporzionale agli sprechi di queste grandi manifestazioni in mano al protettore civile..
e noi ad accontentarci di quel che passa il convento rai?
e a contare gli ascolti?

Tensione come non se ne vedeva da anni al festival. La Clerici un po'
si perde e Maurizio Costanzo anticipa il suo ingresso in scena con tre
operai della Fiat di Termini Imerese. Cerca di placare gli animi con un
ricordo di Mike Bongiorno, scatta l'applauso, poi però l'intervista
alle tute blu riaccende la sala, Costanzo offre il microfono al
segretario del Pd Pierluigi Bersani ma quello neanche comincia (dice
appena "non è possibile mandarli sui tetti...") che partono i buu.
Prende il microfono il ministro Claudio Scajola - che gioca in casa,
visto che Imperia è il suo collegio elettorale - che ribadisce
l'intenzione del governo di trovare una soluzione per lo stabilimento
Fiat e guadagna un applauso. Qualcuno prova a contestare pure lui ma è
pronto l'intervento di Guido Paglia, direttore delle relazioni esterne
e della comunicazione Rai, che si alza di scatto e fa un gestaccio con
le mani verso l'origine del brusìo a stroncare la protesta. Stacco
pubblicitario, si rientra con la banda dell'Arma dei Carabinieri che
attacca la colonna sonora di Guerre Stellari. Cinque minuti dopo, l'orchestra e la Clerici intonano Le tagliatelle di nonna Pina. E' tutto così surreale.

perché qualsiasi cosa mi deve ricordare che vengo da un paese corrotto e politicamente schifoso?

lepidezza ha scritto:si travaglio ci casca sempre.. ma è pur vero che le balle vendute dai maggiordomi del sultano,alle quali non si replica finiscono per passare per verità.
screditare il ragionmatore quando non si sa screditare il ragionamento.

20 febbraio 2010


Caro Michele,

ho riflettuto su quanto è accaduto giovedì ad Annozero.
E, siccome è accaduto davanti a 4 milioni di persone, te ne parlo in
forma pubblica. Parto da una tua frase dell’altra sera: "Parliamo di
fatti". Il punto è proprio questo. Si può ancora parlare di fatti in
tv? Sì, a giudicare dagli splendidi servizi di Formigli, Bertazzoni e Bosetti.
No, a giudicare dal cosiddetto dibattito in studio, che non è più (da
un bel pezzo) un dibattito, ma una battaglia snervante e disperante fra
chi tenta di raccontare, analizzare, commentare quel che accade e chi
viene apposta per impedirci di farlo e costringerci a parlar d'altro.

La maledizione della par condicio, dovuta alla maledizione di Berlusconi,
impone la presenza simmetrica di ospiti di destra e di sinistra. E,
quando si tratta di politici, pazienza: la loro allergia ai fatti è
talmente evidente che il loro gioco lo capiscono tutti.
Ma quando, come l’altra sera, ci si confronta fra giornalisti, anzi fra
iscritti all’albo dei giornalisti, ogni simmetria è impossibile: quelli
"di destra" parlano addosso agli altri e – quando non sanno più che
dire – tirano fuori le mie condanne penali (inesistenti) o le mie
vacanze con mafiosi o a spese di mafiosi (inesistenti). Da una parte ci
sono giornalisti normali, come l'altra sera Gomez e Rangeri,
che non fanno sconti né alla destra né alla sinistra; e dall’altra i
trombettieri. Che non sono di destra: sono di Berlusconi. E non fanno i
giornalisti: recitano un copione, frequentano corsi specialistici in
cui s'impara a fare le faccine e a ripetere ossessivamente le stesse
diffamazioni.

Invece di contestare i fatti che racconti, tentano di squalificarti
come persona. Poi, a missione compiuta, passano alla cassa a ritirare
la paghetta. E, se non si abbassano a sufficienza, vengono redarguiti o
scaricati dal padrone. Non hanno una faccia e dunque non temono di
perderla.
Partono avvantaggiati, possono permettersi qualunque cosa. Non hanno
alcun obbligo di verità, serietà, coerenza, buonafede, deontologia. Non
temono denunce perchè il padrone mette ogni anno a bilancio un fondo
spese per risarcire i danni che i suoi sparafucile cagionano a tizio e
caio dicendo e scrivendo cose che mai scriverebbero o direbbero se non
avessero le spalle coperte. Come diceva Ricucci, che al loro confronto pare Lord Brummel, fanno i froci col culo degli altri.

Sguazzano nella merda e godono a trascinarvi le persone pulite per
dimostrare che tutto è merda. E ci tocca pure chiamarli colleghi perchè
il nostro Ordine non s'è mai accorto che fanno un altro mestiere.
Ci vorrebbe del tempo per spiegare ogni volta ai telespettatori chi
sono questi signori, chi li manda, quali nefandezze perpetrano i loro
"giornali", perchè quando si parla di Bertolaso rispondono sulle mie ferie e soprattutto che cos'è davvero accaduto a proposito delle mie ferie: e cioè che ho documentato su voglioscendere.it di aver pagato il conto fino all'ultimo centesimo
e di aver conosciuto un sottufficiale dell'Antimafia prima che fosse
arrestato e condannato per favoreggiamento, interrompendo ogni rapporto
appena emerse ciò che aveva fatto (i due trombettieri invece dirigono e
vicedirigono i giornali di due editori - Giampaolo Angelucci e Paolo Berlusconi, già arrestati due volte ciascuno, il secondo pregiudicato - e non fanno una piega).

Ma in tv non c'è tempo per spiegare le cose con calma. E, siccome io
una reputazione ce l'ho e vi sono affezionato, non posso più accettare
che venga infangata ogni giovedì da simili gentiluomini.
Gli amici mi consigliano di infischiarmene, di rispondere con una
risata o un'alzata di spalle. Nei primi tempi ci riuscivo. Ora non più:
non sai la fatica che ho fatto giovedì a restarmene seduto lì fino alla
fine. Forse la mia presenza, per il clima creato da questi signori, sta
diventando ingombrante e dunque dannosa per Annozero.
Che faccio? Mi appendo al collo le ricevute delle ferie e il casellario
giudiziale? Esco dallo studio a fumare una sigaretta ogni volta che mi
calunniano? O ti viene un'idea migliore?

rivalutazione
dell’anarchico Bresci.
Il trio, eliminato la prima sera
quando a votare era solo la giuria
demoscopica, è stato ripescato
grazie al televoto. Un
meccanismo che ha sempre
fatto discutere, anche perché
ha trasformato Sanremo nel talent-
festival. Nella sera decisiva
del ripescaggio, il televoto
che secondo la scaletta doveva
terminare alle 23.15 è stato fatto
proseguire per altri 40 minuti.
“Non c’è un termine presta
bilito”, spiegano. Però siccome
i risultati arrivano in
tempo reale, almeno per trasparenza
sarebbe meglio che
ci fosse un limite orario preciso.
E poi: il televoto è gestito
da una società che fa capo alla
stessa che produce X-Factor
(per la cronaca, il vincitore
della categoria giovani è Tony
Maiello, appunto da X-Factor).
Si chiama Neonetwork ed è
parte del gruppo Magnolia (di
cui Giorgio Gori, ex direttore
di Canale 5, è uno dei soci fondatori).
Ma qui sono tutti un
po’ Amici: il direttore artistico
Gianmarco Mazzi ha organizzato
nel 2007 l’opera di Cocciante,
rilanciata l’altra sera
dal palco dell’Ariston. I dirigenti
Rai respingono con fermezza
seccata le accuse di
conflitto di interessi. A proposito
della collaborazione con
Cocciante, Mazzi precisa: “E’
una cosa che risale a molto
tempo fa. Comunque anche se
io avessi rapporti professionali
con lui non vedo che problema
ci sarebbe”. E rassicurano:
il televoto, nella gestione del
software, è blindato e non manomettibile.
Però alla richiesta
dei giornalisti di avere un rappresentante
nella stanza dei
bottoni viene risposto che è
impossibile. E non è dato sapere
esattamente come funziona
il meccanismo di assegnazione
dell’appalto. Con una gara?
A trattativa privata? Comunque,
dicono, sono pochissime
le società attrezzate per gestire
un servizio così impegnativo
come quello del televoto di
Sanremo. Intanto gli orchestrali,
che pesano sul risultato
per il 50 per cento, devono firmare
una liberatoria sul conflitto
di interessi. Quindi, secondo
coscienza, non si sono
espressi quelli che hanno rapporti
di lavoro con gli artisti.
Conflitto di interessi double face.
Come la “par condicio”,
che interessa tanto alla Rai per
via delle imminenti elezioni.
Un po’ meno quando si tratta
di concorrenti. Vedi alla voce
“Italia amore mio”: durante
l’intermezzo pubblicitario
della puntata va in onda lo spot
della trasmissione di Pupo (nomen
omen, “I raccomandati”).
Mister Lippi venerdì si è presentato
insieme con le Divas
vestite in tricolore e i tre “pupar
i”. Già partono i fischi. “Sono
qui perché, con un titolo
così, il commissario tecnico
della nazionale di calcio doveva
esserci. La canzone, non importa
interpretata come (!), si
rivolge agli italiani”. Antonella
Clerici molto correttamente
alza un cartellino giallo: “Marcello
scusa, ma ti devo interrompere
sennò mi tagliano la
gola. Il regolamento prevede
l’esecuzione del brano e non
un tuo intervento”. Ma lui, è lo
stile Juve dei bei tempi, non ci
sta. E qui i fischi si fanno così
forti che non è possibile ignorarli.
Anche perché partono
cori che inneggiano a Cassano.
“Ero certo di questi cori,
mi avete fatto vincere un sacco
di soldi che avevo scommesso
con Emanuele. Il cuore degli
italiani l’abbiamo conquistato
quattro anni fa e speriamo di
rifarlo in Sudafrica”. Poi parte
la canzone riveduta e corretta
in chiave calcistica. Ieri, alla
domanda sull’eventuale violazione
del regolamento, Mazzi
(non) risponde così: “Lippi è
un’icona italiana che ci ha regalato
un sogno e il titolo mondiale.
Quando Antonella mi faceva
segno che dovevo intervenire,
io non me la sono sentita.
Mi sembrava un po’ ir rispettoso
intervenire nei suoi
confronti, è evidente che Lippi
non conosce i meccanismi e
le regole di questo evento. Sapevamo
anche delle variazioni
al testo e ci è sembrata una cosa
bella per omaggiare il calcio
italiano”. E’ stato un momento
di spettacolo: “Io non sono un
amministratore di condominio”.
E continua: “Penso che
quei fischi al ct azzurro abbiano
spinto tanti tifosi di Lippi a
televotare per il Trio”. Fischi
continuati anche dopo, davanti
al ristorante in cui cenavano
Pupo & c. (c’era anche il direttore
del Tg1, Augusto Minzolini).
Però una gara è una gara
ed è difficile, fa notare un giornalista,
immaginare gli azzurri
in campo con Vasco Rossi guest
star. Il trio di “Credo sempre
nel futuro, nella giustizia e nel
l avo ro ” fa infuriare anche Fare-
Futuro, fondazione vicina a
Gianfranco Fini. Che, tramite
Dalla pubblicità dei sottaceti al palco dell’Ariston
DOPO IL RIENTRO IN ITALIA, EMANUELE FILIBERTO NON HA MAI LASCIATO LA TV
di Caterina Perniconi
Emanuele Filiberto Umberto
Reza Ciro Renato Maria di
Savoia è il nome completo
del principe di Venezia e del
Piemonte. Ballerino, testimonial,
conduttore, aspirante politico
e ora anche cantante e poeta,
ha tanti nomi quanti mestieri che
si è inventato al suo ritorno in Italia.
Parola d’ordine: restare sul
piccolo schermo. E quindi eccolo
interprete canoro sul palco
dell’Ariston di un testo scritto da
lui stesso, che nei reconditi pensieri
del poeta in pectore dove va
essere un inno d’amore all’Italia,
ma ha suscitato il sentimento
contrario, condito da sonori fis
ch i .
Il personaggio, in realtà, divide
l’opinione pubblica da sempre.
Pochi mesi dopo la fine dell’esilio
la rivista on line - in un corsivo
del direttore Filippo Rossi - annuncia:
“Le canzoni sono cose
importanti. Come le parole. E
allora, senza scherzare, lo annunciamo
alla radicale: nel caso
sventurato che a Sanremo
vinca quell’inno imbarazzante,
nazional-trombonesco,
cantato dall’inarrestabile e incontenibile
trio ‘P u p o - Fi l i b e r -
to-Canonici’, il sottoscritto inizierà
immediatamente uno
sciopero della fame. Non è
imposto ai membri di casa Savoia,
il trentasettenne nato in
Svizzera si sposò a Roma con l’at -
trice Clotilde Courau, con una
cerimonia fiabesca che non aveva
niente da invidiare al matrimonio
di Francesco Totti, paralisi
del traffico cittadino compreso.
Lanciato da Fabio Fazio a Quelli
che il calcio, quando apparve in tv
in uno spot per sottaceti in molti
si chiesero se la pubblicità fosse
appropriata al suo ruolo, ma le ragazzine
già lo adoravano. Da allora,
in un’ascesa di popolarità,
ha partecipato come giurato,
esperto di danze nobiliari, al talent
show di Mediaset Il ballo delle
debuttanti e poi, come ballerino,
al reality show “sotto le stelle” di
Raiuno che ha vinto accanto a
Natalia Titova, fidanzata del nuotatore
Massimiliano Rosolino.
In questo periodo è in tv con I
Raccomandati, che conduce insieme
a Pupo, suo compagno d’av -
ventura anche a Sanremo. L’espo -
sizione mediatica del principe è a
tuttotondo, e sui giornali imperversa
la sua immagine in una pubblicità
di gioielli. Su Facebook,
poi, ha un profilo con 5000 amici
e un gruppo che ne contiene altri,
ma non abbastanza: “Sugger ite
questa pagina – scriveva il
principe il 20 gennaio sul social
network – in modo che diventino
fans altre persone”. Insomma,
più famosi si è, meglio è. Che non
si sa mai, poi ci si butta in politica.
Memorabile il pranzo organizzato
a Roma per giornalisti e fotografi,
in un ristorante scintillante
di ricordi della Dolce Vita, quando
Emanuele Filiberto doveva lanciare
il suo partito, “Valori e Fut
u ro ”. Dopo un antipasto a base
di mozzarella di bufala, gli invitati
furono cacciati prima dell’ar rivo
del principe, che evidentemente
aveva cambiato idea sulla strategia
di comunicazione. Ma il repentino
ripensamento non funzionò,
e alle elezioni politiche
del 2008 “Valori e Futuro con
Emanuele Filiberto” fu un flop,
con un misero 0,4% di consensi.
L’anno dopo, abbandonati i sogni
di un partito solo suo, ci ha riprovato
con l’Udc alle Europee, ma
nonostante le ventiduemila preferenze,
il terzo posto in lista non
gli è valso lo scranno.
Nell’estate del 2006, dopo l’ar resto
del padre, fu indagato dal pm
Woodcock per frode informatica
ai danni di un sito internet che
svelava affari della famiglia. L’in -
chiesta fu poi archiviata e l’o n o re
preservato. In nome del popolo
sovrano, soprattutto quando usa
il telecomando.
uno scherzo. E’ uno sciopero
che nasce dalla vergogna. Sarà
uno sciopero della fame tutto
culturale e soprattutto politico.
Perché c’è qualcuno che
deve far capire al Paese che a
destra, in Italia, c’è anche altro
rispetto a una retorica patriottarda
e vuota”.

Comunque santoro dovrebbe dare la possibilità a travaglio di dire queste cose in trasmissione, ne verrebbe fuori un casino ma è ora che qualcuno faccia qualcosa.....non se ne può più!!!!

fear-of-the-dark ha scritto:Comunque sanremo dovrebbe dare la possibilità a travaglio di dire queste cose in trasmissione, ne verrebbe fuori un casino ma è ora che qualcuno faccua qualcosa.....non se ne può più!!!!

fear, hai letto quello che hai scritto?

asuhasuhsauhsauhasuhasushauashuashuash..............ho bevutoooooooooo!!!!

fear-of-the-dark ha scritto:asuhasuhsauhsauhasuhasushauashuashuash..............ho bevutoooooooooo!!!!

piccola ! una settimana di sanremo ti ha fatto perdere il lume della ragione

direi proprio di si. Urge una disintossicazione.....

fear-of-the-dark ha scritto:direi proprio di si. Urge una disintossicazione.....

maro' pure il Fatto quotidiano ha dedicato due pagine intere al festival!
ho postato tutto nell'edicola di sanremo ma è meglio se tu non li leggi !

sto facendo tre cose contemporaneamente: leggo il blog di assante e castaldo, seguo il forum e guardo le olimpiadi.
Praticamente Fabris ha cantato con pupo, povia guida un bob e i laghi sono in tutti i luoghi e fanno l'amore con scanu.

fear-of-the-dark ha scritto:
sto facendo tre cose contemporaneamente: leggo il blog di assante e castaldo, seguo il forum e guardo le olimpiadi.
Praticamente Fabris ha cantato con pupo, povia guida un bob e i laghi sono in tutti i luoghi e fanno l'amore con scanu.