Ampio e Libero Cazzeggio su Mengoni....

Ciao.
Sono uscite rec di critici oltre La Repubblica?

<blockquote>

ARZACH ha scritto:Rieccomi.... ho finito
di ascoltare la registrazione del concerto di Milano e devo dire una
cosa che hanno già espresso altri....
Non sono ancora andata a
vederlo dal vivo, ma dalla registrazione mi paiono evidenti alcuni
punti:
Prima di tuttu è vero che la scelta di cover così importanti
va a scontrarsi con pezzi molto più grezzi come quelli del suo Ep..... è
un contrasto molto forte!
Io credo che (per quanto mi renda conto
che ha fatto tutto quel che era umanamente possibile per il tempo a
disposizione) le canzoni di Re matto facciano una gran fatica a tenere
il confronto.... e il Live ne risente con momenti spettacolari e parti
più deboli!
Poi è inutile, alcune canzoni dell' Ep non riesco a
farmele piacere.... o per la musica o per i testi a tratti veramente
troppo melensi e con espressioni un po' banali...
Non tutte le nuove canzoni sono così, ma è evidente che un
lavoro più approfondito avrebbe portato molte migliorie alle canzoni....
Ma
comunque, in fondo capisco alcune critiche che gli sono state mosse
perchè il live ha livelli musicali un po' troppo diversi (e non parlo di
generi ma unicamente di qualità).
Condanno però frasi del tipo "
Possiamo dargli una seconda possibilità" perchè nel complesso il live
non è affatto un flop, anzi!
Trovo che Marco abbia saputo dimostrare
la sue potenzialità e che abbia lasciato una buona base che fa ben
sperare per i suoi prossimi lavori.

Ovviamente tutto questo
riguarda esclusivamente l'ascolto, perche dai filmati che ho visto lo
sforzo di rendere coreograficamente le canzoni mi è piaciuto molto e, se
curato un pochettino di più, può portare certamente a grandi risultati!
La
voce di Marco è in ogni caso sorprendente e il suo modo di usarla fa
pensare a tutto tranne che ad un artista italiano.... indubbiamente
internazionale!

il suo modo di usarla fa
pensare a tutto tranne che ad un artista italiano.

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

spero anche io che il repertorio si ingigantisca quanto i superlativi che sono stati spesi.Magari lontano da quel che già timberlake fa in giro per il mondo.
Qualcosa di meno internazionale in questo senso e più specifico,unico.
E NON LO SCLUDO affatto!









</blockquote>

matilde ha scritto:Posso dire una cosa da - ehm - giornalista ?
Non la vedo così nera. Di Marco stanno scrivendo i migliori critici. Quelli che ai concerti non dico di uno Scanu qualsiasi (lì neanche ci vanno) ma neppure di una tanto acclamata Pausini andrebbero senza un buon antiemetico in tasca (e non gli so dar torto).

Non mi aspettavo certo che sarebbero stati conquistati dalle canzoni di Re Matto. La maggior parte non piacciono neanche a me, che l'ho comprato (e per la cronaca, di Marco comprerei anche la versione reloaded delle canzoni dello Zecchino d'oro).

Poi se a 21 anni, con una notevole faccia tosta, ti permetti di presentarti ai concerti con le cover del meglio della storia del rock, credo che le critiche dei duri e puri le metti in conto.
A me Marco piace anche per la sua sfrontatezza. Si butta. Per me è uno dei suoi pregi migliori.

Ha "solo" bisogno di costruirsi un repertorio suo di buona qualità. Ha le potenzialità e i mezzi. E' impossibile che non ce la faccia

Le tue parole mi hanno risollevato la giornata, ero un po' depressa non so come mai, ma le tue parole le trovo sagge, giuste e vere e sono più che convinta che sarà così.

in effetti certi critici di concerti di certa gente non ne ho mai sentito parlare, e inoltre mi scordo sempre com'è facile considerare qualsiasi cosa riferita a Marco, sempre al di sotto delle sue possibilità, perchè le sue possibilità sono veramente enormi

Buongiorno ragazze, come va?
Avete qualche bella novità da raccontarmi??
Io non vedo l'ora che arrivi sabato... :sorriso4:

PS: Il mio prof è Mengonello!! Oggi durante la lezione ha iniziato a ripetere "Forse sì, forse no..."

Ma delle Mengonelle chi andava a Roma?

Il critico fa il critico di mestiere ed è giusto così. Se mi chiamassero a scrivere la critica del concerto di Marco è chiaro che avrei anch'io alcune cose da notare. Non ho l'anello al naso, come forse sembra, e so distinguere ancora, nonostante ami molto questo interprete.
Una disquisizione fredda e analitica posso farla e spaccare in quattro il concerto e pure la scenografia, ma non lo faccio, perché, dal mio punto di vista di fruitrice dello spettacolo, non ha alcun senso. Poichè mi sono molto divertita ed ho goduto tantissimo, non me ne frega niente delle pecche estetiche, della eventuale grezzaggine e nemmeno degli sbalzi qualitativi fra le canzoni.
E' tutto molto ovvio. Direi quasi scontato e prevedibile.
Se vogliamo rimescolare di nuovo le critiche ai due ep, facciamolo, ma sono cose che abbiamo già dette e ridette. Re Matto sta dove sta ed è così che è uscito. Quel disco è, per ora, l'unico repertorio inedito di Marco Mengoni. Se i signori giornalisti non hanno perso nemmeno tempo a criticare l'ep, tanto schifo fa, forse è normale che stiano a smontarlo adesso che viene proposto live. Ma scoprono l'acqua calda. L'ep Re Matto è debole. E allora? Si sapeva già da un pezzo. Non è qui la sostanza dei concerti di Marco. Non siamo andati ad assistere all'esibizione dal vivo di un affermato artista che ripropone il suo fantasmagorico repertoro. Siamo andati a vedere un artista emergente che propone un evento fatto di tanti piccoli tasselli basati su idee non pretenziose, che però sono l'espressione pura e intensa del suo mondo interiore in divenire. E' un evento senza smargiassate e senza il supporto di grandi mezzi economici. E' come guardare il lavoro di un ragazzo che sta cominciando a dispiegare le sue ali e che utilizza solo quello che ha in mano in questo momento. Non possiede uno staff megagalattico, ha solo la sua testa, il suo cuore e le sue intuizioni. Si è fatto aiutare da Luca Tommassini, che però è restato fedele all'intento iniziale di Marco.
Non ci sono stratificazioni intellettuali, né richiami a chissà che. E' solo un momento di divertimento e di emozioni che si inanellano attraverso il breve percorso artistico che Marco può mettere in gioco. A mio parere, questo tour rappresenta veramente un soffio di freschezza e di innovazione, proprio perché non si attacca a scuse e cerca di essere vario per la pura volontà di immaginare e di comunicare al suo pubblico gli stati d'animo che Marco sta attraversando in questi mesi, comprese le imperfezioni, comprese le contraddizioni.
Se analizzate scientificamente, queste cose forse portano a certi commenti che ho letto. Se prese come vanno prese, sono incredibilmente affascinanti e indicano veramente quale grande potenzialità artistica ci troviamo davanti.
Quanto al fatto delle cover, poi, certe cose sono veramente ridicole. Marco ha scelto pezzi bellissimi e li rivisita con classe ed originalità. Se c'è una cosa che sa fare bene, è quella. Non c'è accozzaglia, ci sono omaggi sentiti a brani immortali che arricchiscono un live che altrimenti non avrebbe mai potuto mettere in piedi. Tutti fanno covers, tutti. Le facevano anche i Beatles nei primi due anni della loro attività. Ne hanno rimpinguato i primi album e i loro concerti.

Ripeto, è veramente molto sterile tornare a criticare Re Matto. L'abbiamo già fatto. Il live è una cosa a sè e va vissuto dentro, standoci e respirandolo. Dai video e dalle registrazioni, per quanto buone, non si può giudicare un concerto, che è fatto di sensazioni vive, di emozioni, di adrenalina, di odori, di miliardi di immagini che ti percuotono la mente e lo stomaco e che non si possono comunicare attraverso il video di un pc o le cuffie di un ipod. Un concerto è una cosa che pulsa. Cavolo, anzi, cazzo.

Ciao a tutti, mi sto preparando per stasera, aspetto mio marito che torna dal lavoro e poi si parte! Anche se non siamo di ottimo umore...

IsyJoke ha scritto:
...
@Kaiser: bello il bannerino AdminKia...l'ho visto adesso Ma tu il tuo parere sul concerto l'hai scritto da qualche parte??? Non l'ho visto!!! A volte non riesco a leggere tutto

Ho solo postato qualche notizia e commento flash...
come disse Carcano 'ormai non sono più obiettivo...gli voglio troppo bene', poi non sono nè musicologo nè musicista e non conosco una cippa della storia del rock...
E' l'unico '... cantante che mi fa godere'(cit. :moltobene: )

da qualche parte lunedì notte ho scritto che all'alcatraz ho visto uno shuttle che sta rullando sulla pista (anche se gli shuttle non lo fanno e a dire la verità mi emozionano di più gli atterraggi )...ieri sera s'è alzato in volo...non era solo un concerto...

Kaiser ... leva sto rosso dal rank ... solo nerazzurro ....

Mi scusi signor Adminkia ma siamo arrivati a pag. 69 o sbaglio?

Tra un po' si sdoppia, in automatico...

Signora Effeci, cazzo si skrive con due x,

EffeCi ha scritto:Il critico fa il critico di mestiere ed è giusto così. Se mi chiamassero a scrivere la critica del concerto di Marco è chiaro che avrei anch'io alcune cose da notare. Non ho l'anello al naso, come forse sembra, e so distinguere ancora, nonostante ami molto questo interprete.
Una disquisizione fredda e analitica posso farla e spaccare in quattro il concerto e pure la scenografia, ma non lo faccio, perché, dal mio punto di vista di fruitrice dello spettacolo, non ha alcun senso. Poichè mi sono molto divertita ed ho goduto tantissimo, non me ne frega niente delle pecche estetiche, della eventuale grezzaggine e nemmeno degli sbalzi qualitativi fra le canzoni.
E' tutto molto ovvio. Direi quasi scontato e prevedibile.
Se vogliamo rimescolare di nuovo le critiche ai due ep, facciamolo, ma sono cose che abbiamo già dette e ridette. Re Matto sta dove sta ed è così che è uscito. Quel disco è, per ora, l'unico repertorio inedito di Marco Mengoni. Se i signori giornalisti non hanno perso nemmeno tempo a criticare l'ep, tanto schifo fa, forse è normale che stiano a smontarlo adesso che viene proposto live. Ma scoprono l'acqua calda. L'ep Re Matto è debole. E allora? Si sapeva già da un pezzo. Non è qui la sostanza dei concerti di Marco. Non siamo andati ad assistere all'esibizione dal vivo di un affermato artista che ripropone il suo fantasmagorico repertoro. Siamo andati a vedere un artista emergente che propone un evento fatto di tanti piccoli tasselli basati su idee non pretenziose, che però sono l'espressione pura e intensa del suo mondo interiore in divenire. E' un evento senza smargiassate e senza il supporto di grandi mezzi economici. E' come guardare il lavoro di un ragazzo che sta cominciando a dispiegare le sue ali e che utilizza solo quello che ha in mano in questo momento. Non possiede uno staff megagalattico, ha solo la sua testa, il suo cuore e le sue intuizioni. Si è fatto aiutare da Luca Tommassini, che però è restato fedele all'intento iniziale di Marco.
Non ci sono stratificazioni intellettuali, né richiami a chissà che. E' solo un momento di divertimento e di emozioni che si inanellano attraverso il breve percorso artistico che Marco può mettere in gioco. A mio parere, questo tour rappresenta veramente un soffio di freschezza e di innovazione, proprio perché non si attacca a scuse e cerca di essere vario per la pura volontà di immaginare e di comunicare al suo pubblico gli stati d'animo che Marco sta attraversando in questi mesi, comprese le imperfezioni, comprese le contraddizioni.
Se analizzate scientificamente, queste cose forse portano a certi commenti che ho letto. Se prese come vanno prese, sono incredibilmente affascinanti e indicano veramente quale grande potenzialità artistica ci troviamo davanti.
Quanto al fatto delle cover, poi, certe cose sono veramente ridicole. Marco ha scelto pezzi bellissimi e li rivisita con classe ed originalità. Se c'è una cosa che sa fare bene, è quella. Non c'è accozzaglia, ci sono omaggi sentiti a brani immortali che arricchiscono un live che altrimenti non avrebbe mai potuto mettere in piedi. Tutti fanno covers, tutti. Le facevano anche i Beatles nei primi due anni della loro attività. Ne hanno rimpinguato i primi album e i loro concerti.

Ripeto, è veramente molto sterile tornare a criticare Re Matto. L'abbiamo già fatto. Il live è una cosa a sè e va vissuto dentro, standoci e respirandolo. Dai video e dalle registrazioni, per quanto buone, non si può giudicare un concerto, che è fatto di sensazioni vive, di emozioni, di adrenalina, di odori, di miliardi di immagini che ti percuotono la mente e lo stomaco e che non si possono comunicare attraverso il video di un pc o le cuffie di un ipod. Un concerto è una cosa che pulsa. Cavolo, anzi, cazzo.

Effeci hai ragione, però nel momento che nel suo concerto ci sono anche (e mi sembra logico ) le canzoni del suo ep, è normale che poi si finisca a parlare anche di quelle.
Sono sincera, nel guardare i video postati del concerto mi soffermo di più sulle cover che sulle sue canzoni (a parte Credimi Ancora e Stanco che a me piacciono). Io voglio che Marco si evolva, che migliori e non mi sembra di fargli un torto se dico che alcune canzoni che ha fatto finora per me non valgono tanto.

Marco è un interprete eccezionale, un artista come pochi, caspita, io ho pianto su "dove si vola" ci rendiamo conto?? ti sembra possibile visto che è una ciofeca di canzone? Eppure è così, ho pianto. Ma il fatto che io abbia pianto e che mi sia emozionata non rende come per magia la canzone un capolavoro. Mi sono spiegata?

Io voglio e pretendo il meglio da Marco, non mi importa quanto debba aspettare. Però lo voglio, non mi accontento.

e comunque cacchio, maledetti fortunelli, anch'io voglio vedere il concerto del Mengoniiiii anch'io voglio godere

mary.. ha scritto:Ciao a tutti, mi sto preparando per stasera, aspetto mio marito che torna dal lavoro e poi si parte! Anche se non siamo di ottimo umore...

Ciao Mary
Goditi il concerto

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli
italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani
o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

fORSE NON MI SONO SPIEGATA....
Quando dico internazionale non parlo necessariamente di Americano, a dire il vero come ho già detto quando sono entrata, mi riferisco ad un tipo di spettacolo che ho visto in molti artisti orientali!
Quando parlai di un cantante giapponese che mi ricordava molto Marco, dissi che il tipo di spettacolo che creava nei live era una versione più completa di quello che stà facendo Marco!
I cantanti italiani non è che non sappiano cantare, ma non sanno buttarsi... navigano da anni e anni sugli stessi generi e più andiamo aventi più i nuovi artisti mi sembrano una versione rifritta dei precedenti! Non credo sia sbagliato sperare in qualcosa di meglio per il Mengoni!
I grandi artisti italiani ci sono, e meno male!
Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!
Gackt Camui, l'artista giapponese di cui parlavo prima, ci riusciva in maniera tutta sua, con una forte teatralità, una grande sensibilità , una scenografia ben curata e delle coreografie molto d'impatto! Tutte caratteristiche che rivedo nel ragazzo di Ronciglione che ci ha portato a riunirci e confrontarci!
In fine il mercato americano lo trovo molto criticabile per mille motivi e se parlo di internazionale mi riferisco a pochi artisti americani che per me valgono veramante! i prodotti esclusivamente del marketing non mi interessano!

ARZACH ha scritto:

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli
italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani
o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

fORSE NON MI SONO SPIEGATA....
Quando dico internazionale non parlo necessariamente di Americano, a dire il vero come ho già detto quando sono entrata, mi riferisco ad un tipo di spettacolo che ho visto in molti artisti orientali!
Quando parlai di un cantante giapponese che mi ricordava molto Marco, dissi che il tipo di spettacolo che creava nei live era una versione più completa di quello che stà facendo Marco!
I cantanti italiani non è che non sappiano cantare, ma non sanno buttarsi... navigano da anni e anni sugli stessi generi e più andiamo aventi più i nuovi artisti mi sembrano una versione rifritta dei precedenti! Non credo sia sbagliato sperare in qualcosa di meglio per il Mengoni!
I grandi artisti italiani ci sono, e meno male!
Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!
Gackt Camui, l'artista giapponese di cui parlavo prima, ci riusciva in maniera tutta sua, con una forte teatralità, una grande sensibilità , una scenografia ben curata e delle coreografie molto d'impatto! Tutte caratteristiche che rivedo nel ragazzo di Ronciglione che ci ha portato a riunirci e confrontarci!
In fine il mercato americano lo trovo molto criticabile per mille motivi e se parlo di internazionale mi riferisco a pochi artisti americani che per me valgono veramante! i prodotti esclusivamente del marketing non mi interessano!

Arzach alla centesima volta che ti quoto posso avere in omaggio la tua motosega insanguinata?

Kaiser AdminKia?

ma noooooo, dovevi mettere Lord Froll

Ok, la faccio finita

Son tornata! Voglio fare un monumento a Delilah
Ho ascoltato tutto il concerto correndo e mi sono anche presa rami in faccia
Non è che tu e Valentina mi adottate?

Adesso vado a leggere quel che avete scritto..mi mancano anche dei resoconti mi sa.
Kaiser bellissimo il nuovo bannerino

buongiorno a tutti
letto gli articoli linkati,che dire?che critica è dire che c'è troppa differenza tra le cover scelte e i brani dell'ep? se avesse scelto un repertorio tutto di Dove si vola che scrivevano?
quoto ARZACH,in particolare
Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!
Arzach io in cambio non ti chiedo niente,la motosega l'ho già

un abbraccio speciale a Mary

a dopo

Arzach alla centesima volta che ti quoto posso avere in omaggio la tua motosega insanguinata?

AH AH AH AH
Guarda la mia motosega è parte di me ormai.... ma se vuoi te ne posso fare un disegnino....
O se trovi una motosega rotta re la posso rifare uguale alla mia
Comunque grazie per avermi quotato!

dimenticavo
bellissimo il nuovo bannerino di Kaiser
complimenti a te per l'autoironia e a Brill come sempre per la bravura

ARZACH ha scritto:

Arzach alla centesima volta che ti quoto posso avere in omaggio la tua motosega insanguinata?

AH AH AH AH
Guarda la mia motosega è parte di me ormai.... ma se vuoi te ne posso fare un disegnino....
O se trovi una motosega rotta re la posso rifare uguale alla mia
Comunque grazie per avermi quotato!

c'ho provato



a sì....... buongiorno Annina

ah non ti avevo visto............buongiorno Aeris

EffeCi ha scritto:Il critico fa il critico di mestiere ed è giusto così. Se mi chiamassero a scrivere la critica del concerto di Marco è chiaro che avrei anch'io alcune cose da notare. Non ho l'anello al naso, come forse sembra, e so distinguere ancora, nonostante ami molto questo interprete.
Una disquisizione fredda e analitica posso farla e spaccare in quattro il concerto e pure la scenografia, ma non lo faccio, perché, dal mio punto di vista di fruitrice dello spettacolo, non ha alcun senso. Poichè mi sono molto divertita ed ho goduto tantissimo, non me ne frega niente delle pecche estetiche, della eventuale grezzaggine e nemmeno degli sbalzi qualitativi fra le canzoni.
E' tutto molto ovvio. Direi quasi scontato e prevedibile.
Se vogliamo rimescolare di nuovo le critiche ai due ep, facciamolo, ma sono cose che abbiamo già dette e ridette. Re Matto sta dove sta ed è così che è uscito. Quel disco è, per ora, l'unico repertorio inedito di Marco Mengoni. Se i signori giornalisti non hanno perso nemmeno tempo a criticare l'ep, tanto schifo fa, forse è normale che stiano a smontarlo adesso che viene proposto live. Ma scoprono l'acqua calda. L'ep Re Matto è debole. E allora? Si sapeva già da un pezzo. Non è qui la sostanza dei concerti di Marco. Non siamo andati ad assistere all'esibizione dal vivo di un affermato artista che ripropone il suo fantasmagorico repertoro. Siamo andati a vedere un artista emergente che propone un evento fatto di tanti piccoli tasselli basati su idee non pretenziose, che però sono l'espressione pura e intensa del suo mondo interiore in divenire. E' un evento senza smargiassate e senza il supporto di grandi mezzi economici. E' come guardare il lavoro di un ragazzo che sta cominciando a dispiegare le sue ali e che utilizza solo quello che ha in mano in questo momento. Non possiede uno staff megagalattico, ha solo la sua testa, il suo cuore e le sue intuizioni. Si è fatto aiutare da Luca Tommassini, che però è restato fedele all'intento iniziale di Marco.
Non ci sono stratificazioni intellettuali, né richiami a chissà che. E' solo un momento di divertimento e di emozioni che si inanellano attraverso il breve percorso artistico che Marco può mettere in gioco. A mio parere, questo tour rappresenta veramente un soffio di freschezza e di innovazione, proprio perché non si attacca a scuse e cerca di essere vario per la pura volontà di immaginare e di comunicare al suo pubblico gli stati d'animo che Marco sta attraversando in questi mesi, comprese le imperfezioni, comprese le contraddizioni.
Se analizzate scientificamente, queste cose forse portano a certi commenti che ho letto. Se prese come vanno prese, sono incredibilmente affascinanti e indicano veramente quale grande potenzialità artistica ci troviamo davanti.
Quanto al fatto delle cover, poi, certe cose sono veramente ridicole. Marco ha scelto pezzi bellissimi e li rivisita con classe ed originalità. Se c'è una cosa che sa fare bene, è quella. Non c'è accozzaglia, ci sono omaggi sentiti a brani immortali che arricchiscono un live che altrimenti non avrebbe mai potuto mettere in piedi. Tutti fanno covers, tutti. Le facevano anche i Beatles nei primi due anni della loro attività. Ne hanno rimpinguato i primi album e i loro concerti.

Ripeto, è veramente molto sterile tornare a criticare Re Matto. L'abbiamo già fatto. Il live è una cosa a sè e va vissuto dentro, standoci e respirandolo. Dai video e dalle registrazioni, per quanto buone, non si può giudicare un concerto, che è fatto di sensazioni vive, di emozioni, di adrenalina, di odori, di miliardi di immagini che ti percuotono la mente e lo stomaco e che non si possono comunicare attraverso il video di un pc o le cuffie di un ipod. Un concerto è una cosa che pulsa. Cavolo, anzi, cazzo.

Cazzo anche da parte mia!!
E ti straquoto perfino!!
Effe. dai sempre voce ai miei pensieri incessanti ma persi nella frenesia delle giornate.
Ti voglio bene ......