Ampio e Libero Cazzeggio su Mengoni....

ARZACH ha scritto:

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli
italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani
o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

fORSE NON MI SONO SPIEGATA....

I cantanti italiani non è che non sappiano cantare, ma non sanno buttarsi... navigano da anni e anni sugli stessi generi e più andiamo aventi più i nuovi artisti mi sembrano una versione rifritta dei precedenti!

ARZACH ha scritto:Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!

In fine il mercato americano lo trovo molto criticabile per mille motivi e se parlo di internazionale mi riferisco a pochi artisti americani che per me valgono veramante! i prodotti esclusivamente del marketing non mi interessano!

miniatina ha scritto:OT: di la verità, non vedevi l'ora di usare questa, eh? Nel topic faccine ci tenevi tanto a quella con gli occhiali...

ANNA ha scritto: e pensare che Scintilla ed Effeci erano un esempio per noi
le x usate le x

matilde ha scritto:Da FB, una ragazza:


Matti ho un'importante news x tutti voi!!!
ieri dopo il concerto all'Alcatraz ho avuto la fortuna di incontrare STELLA FABIANI!!!
mi ha espressamente detto che al flashmob del 19 giugno che si terrà in
ogni capoluogo italiano,dovremo mobilitare più gente possibile in modo
che ne parlino tutti i giornali e i telegiornali!

ma la cosa più matta è che la coreografia che dovremo eseguire al flashmob ce la farà
avere Marco!!! ci faranno sapere loro! ma molto probabilmente sarà su
stanco!!!!!!!!!

cominciate a prepararvi psicologicamente,fisicamente e organizzativamente perchè.... SCATENEREMO IL DELIRIO e LA MATTITA' PURA!
chi è con noi????
LET'S MENGONIZE THE WORLD!!!
ps_ sono graditi in qst discussione i promotori dei vari flashmob!!!!!

Aeris ha scritto:

matilde ha scritto:Da FB, una ragazza:


Matti ho un'importante news x tutti voi!!!
ieri dopo il concerto all'Alcatraz ho avuto la fortuna di incontrare STELLA FABIANI!!!
mi ha espressamente detto che al flashmob del 19 giugno che si terrà in
ogni capoluogo italiano,dovremo mobilitare più gente possibile in modo
che ne parlino tutti i giornali e i telegiornali!

ma la cosa più matta è che la coreografia che dovremo eseguire al flashmob ce la farà
avere Marco!!! ci faranno sapere loro! ma molto probabilmente sarà su
stanco!!!!!!!!!

cominciate a prepararvi psicologicamente,fisicamente e organizzativamente perchè.... SCATENEREMO IL DELIRIO e LA MATTITA' PURA!
chi è con noi????
LET'S MENGONIZE THE WORLD!!!
ps_ sono graditi in qst discussione i promotori dei vari flashmob!!!!!

queste sono le cose che mi fanno girare le scatole a mille

Ma

Ma ragionare con il cervello no?

matilde ha scritto:A me fa scompisciare l'idea del Mengoni-coreografo

Aeris ha scritto:Ciao Antigone

com'è l'Iperuranio? è un posto confortevole?

Antigone ha scritto:

Aeris ha scritto:Ciao Antigone

com'è l'Iperuranio? è un posto confortevole?

Dipende

@Zoe:Ciao! Perchè il 19 non uscirai di casa?

Gaufre ha scritto:

ARZACH ha scritto:

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli
italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani
o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

fORSE NON MI SONO SPIEGATA....

I cantanti italiani non è che non sappiano cantare, ma non sanno buttarsi... navigano da anni e anni sugli stessi generi e più andiamo aventi più i nuovi artisti mi sembrano una versione rifritta dei precedenti!

questo non è assolutamente vero... trovami qualcosa che assomigli a Capossela, per esempio, su cui Lepi ha aperto un topic che dimostra che si può anche andare a suonare all'estero con successo restando fedeli al proprio progetto musicale e culturale. Questo solo per fare un nome, ma ce ne sarebbero altri.

ARZACH ha scritto:Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!

In fine il mercato americano lo trovo molto criticabile per mille motivi e se parlo di internazionale mi riferisco a pochi artisti americani che per me valgono veramante! i prodotti esclusivamente del marketing non mi interessano!

Chi sono gli artisti americani a cui pensi? Per curiosità.
Le tue due frasi sono leggermente in contraddizione fra loro.
E comunque, a me la parola "internazionalizzare", sa tanto di "appiattire su uno stesso livello". O forse ho capito male...
Comunque lascio che risponda Lepi, al tuo post. Leggerò in seguito le risposte. Scusa l'intromissione. Anzi, vado, sennò non riesco a lavorare

scintilla ha scritto:

EffeCi ha scritto:Il critico fa il critico di mestiere ed è giusto così. Se mi chiamassero a scrivere la critica del concerto di Marco è chiaro che avrei anch'io alcune cose da notare. Non ho l'anello al naso, come forse sembra, e so distinguere ancora, nonostante ami molto questo interprete.
Una disquisizione fredda e analitica posso farla e spaccare in quattro il concerto e pure la scenografia, ma non lo faccio, perché, dal mio punto di vista di fruitrice dello spettacolo, non ha alcun senso. Poichè mi sono molto divertita ed ho goduto tantissimo, non me ne frega niente delle pecche estetiche, della eventuale grezzaggine e nemmeno degli sbalzi qualitativi fra le canzoni.
E' tutto molto ovvio. Direi quasi scontato e prevedibile.
Se vogliamo rimescolare di nuovo le critiche ai due ep, facciamolo, ma sono cose che abbiamo già dette e ridette. Re Matto sta dove sta ed è così che è uscito. Quel disco è, per ora, l'unico repertorio inedito di Marco Mengoni. Se i signori giornalisti non hanno perso nemmeno tempo a criticare l'ep, tanto schifo fa, forse è normale che stiano a smontarlo adesso che viene proposto live. Ma scoprono l'acqua calda. L'ep Re Matto è debole. E allora? Si sapeva già da un pezzo. Non è qui la sostanza dei concerti di Marco. Non siamo andati ad assistere all'esibizione dal vivo di un affermato artista che ripropone il suo fantasmagorico repertoro. Siamo andati a vedere un artista emergente che propone un evento fatto di tanti piccoli tasselli basati su idee non pretenziose, che però sono l'espressione pura e intensa del suo mondo interiore in divenire. E' un evento senza smargiassate e senza il supporto di grandi mezzi economici. E' come guardare il lavoro di un ragazzo che sta cominciando a dispiegare le sue ali e che utilizza solo quello che ha in mano in questo momento. Non possiede uno staff megagalattico, ha solo la sua testa, il suo cuore e le sue intuizioni. Si è fatto aiutare da Luca Tommassini, che però è restato fedele all'intento iniziale di Marco.
Non ci sono stratificazioni intellettuali, né richiami a chissà che. E' solo un momento di divertimento e di emozioni che si inanellano attraverso il breve percorso artistico che Marco può mettere in gioco. A mio parere, questo tour rappresenta veramente un soffio di freschezza e di innovazione, proprio perché non si attacca a scuse e cerca di essere vario per la pura volontà di immaginare e di comunicare al suo pubblico gli stati d'animo che Marco sta attraversando in questi mesi, comprese le imperfezioni, comprese le contraddizioni.
Se analizzate scientificamente, queste cose forse portano a certi commenti che ho letto. Se prese come vanno prese, sono incredibilmente affascinanti e indicano veramente quale grande potenzialità artistica ci troviamo davanti.
Quanto al fatto delle cover, poi, certe cose sono veramente ridicole. Marco ha scelto pezzi bellissimi e li rivisita con classe ed originalità. Se c'è una cosa che sa fare bene, è quella. Non c'è accozzaglia, ci sono omaggi sentiti a brani immortali che arricchiscono un live che altrimenti non avrebbe mai potuto mettere in piedi. Tutti fanno covers, tutti. Le facevano anche i Beatles nei primi due anni della loro attività. Ne hanno rimpinguato i primi album e i loro concerti.

Ripeto, è veramente molto sterile tornare a criticare Re Matto. L'abbiamo già fatto. Il live è una cosa a sè e va vissuto dentro, standoci e respirandolo. Dai video e dalle registrazioni, per quanto buone, non si può giudicare un concerto, che è fatto di sensazioni vive, di emozioni, di adrenalina, di odori, di miliardi di immagini che ti percuotono la mente e lo stomaco e che non si possono comunicare attraverso il video di un pc o le cuffie di un ipod. Un concerto è una cosa che pulsa. Cavolo, anzi, cazzo.

Cazzo anche da parte mia!!
E ti straquoto perfino!!
Effe. dai sempre voce ai miei pensieri incessanti ma persi nella frenesia delle giornate.
Ti voglio bene ......

Zoe ha scritto:per non assistere a scene di delirio e mattità

puccafra ha scritto:Buongiorno a tutti .....





......che scemo!

puccafra ha scritto:Buongiorno a tutti .....
......che scemo!

Aeris ha scritto:

Gaufre ha scritto:

ARZACH ha scritto:

già siamo sempre delle mezze cacche quando cantiamo..tutti.
Gli
italiani se non cantano come gli americani o ballano come gli americani
o fanno come nel mercato americano.. non sono internazionali.

quindi non sono che la copia degli americani?

fORSE NON MI SONO SPIEGATA....

I cantanti italiani non è che non sappiano cantare, ma non sanno buttarsi... navigano da anni e anni sugli stessi generi e più andiamo aventi più i nuovi artisti mi sembrano una versione rifritta dei precedenti!

questo non è assolutamente vero... trovami qualcosa che assomigli a Capossela, per esempio, su cui Lepi ha aperto un topic che dimostra che si può anche andare a suonare all'estero con successo restando fedeli al proprio progetto musicale e culturale. Questo solo per fare un nome, ma ce ne sarebbero altri.

ARZACH ha scritto:Ma se parlo di internazionale mi riferisco a qualcosa di talmente comunicativo da essere comprensibile ed emozionante per persone di luoghi e culture differenti!

In fine il mercato americano lo trovo molto criticabile per mille motivi e se parlo di internazionale mi riferisco a pochi artisti americani che per me valgono veramante! i prodotti esclusivamente del marketing non mi interessano!

Chi sono gli artisti americani a cui pensi? Per curiosità.
Le tue due frasi sono leggermente in contraddizione fra loro.
E comunque, a me la parola "internazionalizzare", sa tanto di "appiattire su uno stesso livello". O forse ho capito male...
Comunque lascio che risponda Lepi, al tuo post. Leggerò in seguito le risposte. Scusa l'intromissione. Anzi, vado, sennò non riesco a lavorare

Capossela è originale e fa canzoni originali, ma a me personalmente non piace, non comprerei mai un suo cd.
Anche Elio fa musica originale e divertente

Il genere di Capossela è diametralmente opposto a ciò che ora propone Marco.
E' inutile negarlo, ciò che ha messo su Marco per il suo tour è originale, almeno in Italia. Può non piacere, ma quelli sono gusti personali.

Non facciamoci confondere dai gusti personali.