La TV da guardare

22 gennaio 11 sabato
Ospiti: Christian De Sica, Gad Lerner, Flavio Caroli, Massimo Gramellini, Luca Mercalli


Christian De Sica, attore e regista cinematografico e teatrale, showman, cantante e conduttore televisivo ma soprattutto figlio d’arte, il 5 gennaio scorso ha compiuto 60 anni; a dicembre è tornato nelle sale con due film: The Tourist, diretto da Florian Henckel von Donnersmarck (Le vite degli altri) con Angelina Jolie e Johnny Depp e Natale in Sudafrica, il suo ventisettesimo cine-panettone. Nel 2010, ha vinto il Nastro d’Argento come Miglior attore protagonista per Il figlio più piccolo di Pupi Avati mentre nel 2009 ha ottenuto un David di Donatello speciale per venticinque anni di successi con i film di Natale; del 2008, infine, è Figlio di papà, autobiografia in cui racconta la propria vita “come fosse uno spettacolo di varietà” a partire dalla sua infanzia che assomiglia molto alla storia del cinema italiano; è atteso per quest’anno Amici miei – Come tutto ebbe inizio, il prequel della mitica serie di film firmati da Mario Monicelli.

Gad Lerner, giornalista d’inchiesta e conduttore televisivo, è stato inviato speciale per l’Espresso, vicedirettore de La Stampa, direttore del TG 1 e del TG de La7, oggi editorialista per La Repubblica, Vanity Fair e Nigrizia; dal 1990, conduttore televisivo di programmi come Passo falso, Profondo Nord e Milano, Italia su Rai Tre, Pinocchio per Rai Uno ed infine L’infedele (La7), giunto quest’anno alla sua nona edizione; il suo nome è nella lista degli ebrei da eliminare pubblicata, il 12 gennaio 2011, sulle pagine italiane del forum neonazista americano Stormfront, fondato nel 1995 da Don Black, ex leader del Ku Klux Klan.

Le analisi climatiche ed ambientali di Luca Mercalli, la rubrica d’arte e pittura a cura di Flavio Caroli e l’originale commento delle notizie ‘indimenticabili e imperdibili’ della settimana a cura di Massimo Gramellini completano questa puntata di Che tempo che fa.


23 gennaio 11 domenica
Ospiti: Emma Marcegaglia, Roberta De Monticelli, Stefano Bollani & David Riondino, Luciana Littizzetto

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria dal 13 marzo 2008 è anche amministratore delegato della Società Marcegaglia S.p.A. tra i leader mondiali nella trasformazione dell’acciaio con 3,6 miliardi di fatturato, 7.000 dipendenti, 50 stabilimenti sparsi in tutto il mondo e una ramificazione negli investimenti che comprende anche servizi, turismo ed energia. Il 27 maggio 2010, alla vigilia della seconda assemblea da Presidente della Confindustria, il premier Berlusconi offrì alla Marcegaglia il Ministero dello Sviluppo Economico, vacante dopo le dimissione di Claudio Scajola; nonostante la frattura tra Fiat e Confindustria, il giudizio di Emma Marcegaglia sul risultato del referendum del 15 gennaio 2011 è stato positivo e, dopo la votazione, ci sono state prove di dialogo tra la Presidente di Confindustria e Susanna Camusso, Segretaria generale della Cgil il 18 gennaio scorso alla Casa della Cultura di Milano; la considerazione finale della Marcegaglia è stata: È vero, non siamo cinesi, ma dobbiamo competere con l'industria cinese, turca e brasiliana.

Roberta De Monticelli, professore ordinario di Filosofia della persona (Teoretica) all’Università Vita-Salute San Raffaele, è titolare della prima cattedra in Italia con questa denominazione; ha studiato alla Scuola Normale e all’Università di Pisa, dove si è laureata nel 1976 con una tesi su E. Husserl: dalla Filosofia dell’aritmetica alle Ricerche logiche, proseguendo le sue ricerche presso le prestigiose Università di Bonn, Zurigo e Oxford mentre dal 1989 al 2004 occupa la cattedra di Filosofia moderna e contemporanea all’Università di Ginevra; nell’ottobre 2008, a seguito di una disputa sulla vita biologica con Monsignor Giuseppe Betori, segretario uscente della Cei, sancisce il suo addio a qualunque collaborazione diretta o indiretta con la Chiesa cattolica italiana; autrice di numerose pubblicazioni, nel novembre scorso è tornata in libreria con La questione morale, tema, nel nostro Paese, di sconcertante attualità.

Stefano Bollani & David Riondino, dal 15 gennaio 2011, ogni sabato e domenica, alle ore 13 su Radio3, conducono il varietà radiofonico Dr Djembé, via dal solito tam tam, con la collaborazione del sassofonista Mirko Guerrini; nell'anteprima presentano alcuni personaggi della nuova edizione del programma, in onda dal 2006.

L’esilarante appuntamento cult con Luciana Littizzetto che cerca e commenta a modo suo i fatti della settimana completa questa puntata di Che tempo che fa.

http://www.chetempochefa.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-8814de1e-15b8-42a3-8781-a881a9939d68.html

Mede@ ha scritto:[b]22 gennaio 11 sabato]
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[b]23 gennaio 11 domenica

Stefano Bollani & David Riondino, dal 15 gennaio 2011, ogni sabato e domenica, alle ore 13 su Radio3, conducono il varietà radiofonico Dr Djembé, via dal solito tam tam, con la collaborazione del sassofonista Mirko Guerrini; nell'anteprima presentano alcuni personaggi della nuova edizione del programma, in onda dal 2006.


http://www.chetempochefa.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-8814de1e-15b8-42a3-8781-a881a9939d68.html

uh, è ricominciato?! E io domani non lo posso sentire.. . vabbè mi rifarò col podcast!

in televisione è la fine del mondo quel programma, dovrebbero riproporlo

La Littizzetto ha fatto il botto, il doppio di Amici praticamente. Io l'ho vista, non era male, ottimo cast.
http://www.sorrisi.com/2011/01/24/auditel-di-domenica-23-gennaio/
"La fiction «Fuoriclasse», in onda ieri sera su Raiuno, ha debuttato con un ottimo risultato d’ascolto: il primo episodio è stato visto da 7.983.000 spettatori, pari al 27.41% di share, il secondo da 6.902.000 spettatori (28.30%). La nuova serie con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè ha vinto la serata contro la terza puntata del serale di «Amici» che ha ottenuto una media di 4.093.000 spettatori (19.58%).
Su Italia 1, il film «Die Hard – Vivere o morire» è stato visto da 2.724.000 spettatori (10.81%), risultato di poco inferiore a quello dei telefilm di Raidue: «NCIS» (2.686.000, 8.96%) e «Castle» (2.723.000, 9.43%). Sostanziale pareggio anche tra «Elisir» (Raitre, 1.743.000, 6.43%) e «Il comandante Florent» (Rete 4, 1.515.000, 5.56%). Su La7, la miniserie «Ben Hur» è stata vista da 561.000 spettatori, 2.68%)."

merita la visione? non amo molto le fiction italiane... a parte casi rari ed eccezionalissimi

maimeri ha scritto:merita la visione? non amo molto le fiction italiane... a parte casi rari ed eccezionalissimi

Ti capisco, anch'io. Non si può dire sia un capolavoro ma è godibile, ben scritta, ben recitata e da attori anche di grande esperienza cinematografica.

Emmaris è un prodotto molto Rai uno.
La litizzetto interpreta se stessa.
Sembra quasi che le battute le abbia aggiunte lei.
La dimensione liceale è a metà strada tra i cesaroni e i liceali di mediaset.
Con quest'ultima produzione già s'intravede lo stesso schema.
La prof che dovrà conquistare i suoi alunni più il figlio che tra la separazione del padre e l'adolescenza sembra respingerla.
Stesso schema anche nell'intreccio sentimentale tra colleghi.
L'antagonista nel vicepreside per rendere l'eroina più avvincente e una serie di stereotipi tra prof e alunni tagliati con l'accetta.

Decisamente nulla di imperdibile ma rispetto al resto della programmazione( amici,florent,die hard e saturday night live)direi che si salvava solo elisir per qualità.

Ho trovato la questione del crocifisso davvero insolita per il pubblico di rai uno,e ho apprezzato quella del non-voto del preside-suora perchè la chiesa non prende mai posizioni scomode.

il resto era un cesaroni in salsa torinese..

lepidezza ha scritto:Emmaris è un prodotto molto Rai uno.
La litizzetto interpreta se stessa.
Sembra quasi che le battute le abbia aggiunte lei.
La dimensione liceale è a metà strada tra i cesaroni e i liceali di mediaset.
Con quest'ultima produzione già s'intravede lo stesso schema.
La prof che dovrà conquistare i suoi alunni più il figlio che tra la separazione del padre e l'adolescenza sembra respingerla.
Stesso schema anche nell'intreccio sentimentale tra colleghi.
L'antagonista nel vicepreside per rendere l'eroina più avvincente e una serie di stereotipi tra prof e alunni tagliati con l'accetta.

Decisamente nulla di imperdibile ma rispetto al resto della programmazione( amici,florent,die hard e saturday night live)direi che si salvava solo elisir per qualità.

Ho trovato la questione del crocifisso davvero insolita per il pubblico di rai uno,e ho apprezzato quella del non-voto del preside-suora perchè la chiesa non prende mai posizioni scomode.

il resto era un cesaroni in salsa torinese..

Come ho detto non è un capolavoro, a me non sembra così tagliata con l'accetta, tratta temi interessanti ed ha una media di recitazione superiore quella della fiction italiana, certo sempre di scuola si tratta e da Mio figlio professore a I liceali l'habitat non è rivoluzionario. Poi un Cesaroni in salsa torinese è impossibile, i Cesaroni hanno quello svaccamento tipicamente latino, oltretutto obsoleto, e infatti è un format spagnolo.

Direi che anche senza vederlo avrei potuto interamente scrivere io stessa la puntata.

Non prevedibile. Mille volte più che prevedibile.

La recitazione mi è sembrata meccanica. Mancava solo che scandissero la punteggiatura durante le battute.

La suora-preside, poi, quanto di più ruffiano si potesse immaginare. Lei che addirittura non sponsorizza l'ora di religione, e preferisce al crocefisso, la foto di Napolitano .

Seeeeeeeeee, ma dove l'hanno visto?

Tutto il resto, poi, stereotipato al massimo, all'inverosimiglianza.

Il bullo, la crisi adolescenziale, i pettegolezzi tra colleghi. La poco più che quarantenne lasciata dal marito per l'amante che lotta contro le avversità quotidiane e bla bla bla .

Ma questa cosa, ha un significato politico secondo voi?

Se penso al confronto con alcune serie americane... non faccio nomi perchè tanto già intuite

Brina78 ha scritto:Direi che anche senza vederlo avrei potuto interamente scrivere io stessa la puntata.

Non prevedibile. Mille volte più che prevedibile.

La recitazione mi è sembrata meccanica. Mancava solo che scandissero la punteggiatura durante le battute.

La suora-preside, poi, quanto di più ruffiano si potesse immaginare. Lei che addirittura non sponsorizza l'ora di religione, e preferisce al crocefisso, la foto di Napolitano .

Seeeeeeeeee, ma dove l'hanno visto?

Tutto il resto, poi, stereotipato al massimo, all'inverosimiglianza.

Il bullo, la crisi adolescenziale, i pettegolezzi tra colleghi. La poco più che quarantenne lasciata dal marito per l'amante che lotta contro le avversità quotidiane e bla bla bla .



Ma questa cosa, ha un significato politico secondo voi?

Se penso al confronto con alcune serie americane... non faccio nomi perchè tanto già intuite

Trattasi di commedia sulla scuola italiana. I temi, le persone, i personaggi sono quelli. Io trovo che in un'ambientazione di temi e sfondi, familiari, cerchino di portare avanti, magari fra le righe, punti di vista interessanti. Poi è sempre Raiuno e gli americani non esistono per loro. Negli usa un dirigente di rete che non sia produttore non mette bocca in una fiction, qui si fanno 10 mila riscritture solo perché all'ultimo funzionario non piace una scena e si dettano i cast in base al colore politico e i flussi femminili di Arcore. Già il fatto che qui gli interpreti siano di tutto rispetto e coinvolgano anche attori che raramente fanno fiction, è uno sforzo da apprezzare. Otto milioni poi vogliono dire che c'era una fetta di giovani a guardarla, cosa rara per la fiction di Raiuno.

Si emmaris la Litizzetto ha fatto da specchietto per le allodole.
S'è mangiata tutto il pubblico che i duetti della de filippi non sono riusciti a fregare.
E dici bene anche su cast e testi.
Era una fiction rai uno al cubo.
con una spolverata di umorismo alla Lucianina di Fazio.
se faccio una sintesti tra i liceali e i cesaroni questa fiction mi sembra il giusto compromesso.

Posso dire che a me é piaciuta? Che per passare una serata leggera va benissimo? E poi Ninni Bruschetta in un ruolo diverso dal solito é stata una piacevole sorpresa

Mede@ ha scritto:Posso dire che a me é piaciuta? Che per passare una serata leggera va benissimo? E poi Ninni Bruschetta in un ruolo diverso dal solito é stata una piacevole sorpresa

No, non puoi!!!!

Spoiler:

Brina78 ha scritto:

Mede@ ha scritto:Posso dire che a me é piaciuta? Che per passare una serata leggera va benissimo? E poi Ninni Bruschetta in un ruolo diverso dal solito é stata una piacevole sorpresa

No, non puoi!!!!

Spoiler:

brina...ma lei è l'admin...può tutto

sickGirl ha scritto:

Brina78 ha scritto:

Mede@ ha scritto:Posso dire che a me é piaciuta? Che per passare una serata leggera va benissimo? E poi Ninni Bruschetta in un ruolo diverso dal solito é stata una piacevole sorpresa

No, non puoi!!!!

Spoiler:

brina...ma lei è l'admin...può tutto

eppure da come ne parlate sembra che sia carina perchè è il paragone che la discarica imperante che la eleva un po'. non so, io ho visto il promo mi ha attirato perchè c'è lei ma ho avuto un po' un impressione da ragazzi della terza c vestito da serie improntata sul sociale. però mi incuriosisce


emmaris spiegami che in tendi quando dici che i cesaroni hanno uno svaccamento tipicamente latino, mi incuriosisce questa cosa , con tutto che dei cesaroni ho visto tipo due mezze puntate perchè non ce la faccio proprio io di mio a seguire le serie lunghe tanto più se sono comemdie. (l'unica serie che ho visto praticamente tutte le stagioni è stato x files)

poi: che fosse un format spagnolo lo sapevo, quello spagnolo è uguale uguale se lo hai visto?

Vabbè gli attori ci sarebbero anche, ma manca totalmente di ritmo. La trama è più piatta di una rèclame del Mulino Bianco, e le caratterizzazioni piuttosto scialbe e, come abbiamo notato un po' tutti, eccessivamente stereotipate.

A mio dire, non si salva.

Se penso ad una fiction rai fatta bene, penso a "Tutti pazzi per amore", non a questa cosa.

maimeri ha scritto:eppure da come ne parlate sembra che sia carina perchè è il paragone che la discarica imperante che la eleva un po'. non so, io ho visto il promo mi ha attirato perchè c'è lei ma ho avuto un po' un impressione da ragazzi della terza c vestito da serie improntata sul sociale. però mi incuriosisce


emmaris spiegami che in tendi quando dici che i cesaroni hanno uno svaccamento tipicamente latino, mi incuriosisce questa cosa , con tutto che dei cesaroni ho visto tipo due mezze puntate perchè non ce la faccio proprio io di mio a seguire le serie lunghe tanto più se sono comemdie. (l'unica serie che ho visto praticamente tutte le stagioni è stato x files)

poi: che fosse un format spagnolo lo sapevo, quello spagnolo è uguale uguale se lo hai visto?

Il format spagnolo Los Serrano, è un po' più volgaruccio anche visivamente, come la versione spagnola de Il medico in famiglia. In Spagna e in generale in tutto il centro e sudamerica sono abituati in tv a un umorismo più pesante, più immediato, anche perché gli piace giocare con il grottesco. In Italia questi format (che poi arrivano tutti attraverso Bixio) vengono edulcorati perché con i vari comitati dei minori certe cose non passerebbero, resta però un trionfo di stereotipi sulla famiglia, sulle realtà regionali, e nello specifico dei format spagnoli un impronta più farsesca e facile, rispetto alla commedia di costume di tradizione italiana. Io metterei Fuoriclasse tra i due modelli. Tutti pazzi per amore è un'altra cosa ancora, di qualità sicuramente superiore e molto godibile (d'altronde la scrive Cotroneo, lo sceneggiatore di Ozpetek), anche se nella seconda serie era già trita, secondo me. Poi lo trovo comunque una vampirizzazione di On connait la chanson di Resnais, scritto da quei due geni che sono Jaoui e Bacri.

ma cosa è una vampirizzazione di on connait la chanson? tutti pazzi per amore? tra l'altro il film non ricordo di averlo mai visto ma adoro sia bacrì che la jaoui ( tra l'altro li ho persi un po' di vista, è uscito qualcosa di loro ultimamente?).


tra l'ltro dicono tutti che tutti pazzi per amore è scritto da dio con tempi teatrali perfetti, io ho visto solo qualche clip ma non riesce ad attirarmi, anche se almeno una puntata o due finirò prima o poi per vedermele, se non altro per conscenza.

maimeri ha scritto:ma cosa è una vampirizzazione di on connait la chanson? tutti pazzi per amore? tra l'altro il film non ricordo di averlo mai visto ma adoro sia bacrì che la jaoui ( tra l'altro li ho persi un po' di vista, è uscito qualcosa di loro ultimamente?).


tra l'ltro dicono tutti che tutti pazzi per amore è scritto da dio con tempi teatrali perfetti, io ho visto solo qualche clip ma non riesce ad attirarmi, anche se almeno una puntata o due finirò prima o poi per vedermele, se non altro per conscenza.

Si, tutti pazzi per amore. La differenza è che in On connait le chanson gli attori non cantano con le loro voci le canzoni ma si sentono le versioni dei veri interpreti. Più potente e divertente secondo me poi chiaramente la sceneggiatura essendo di Jaoui e Bacri era uno spettacolo. Loro dopo Così fan tutti, premiato a Cannes, sono usciti con un altro film molto bello nel 2008, Parlez noi de la pluie (dal titolo di una canzone di Brassens, anche se non aveva un legame diretto con la storia), una satira molto brillante sulla politica ma anche sulle 'umiliazioni giornaliere', i razzismi sottaciuti, da noi purtroppo non è arrivato, io l'ho ordinato in Francia

Ti metto due videoucci
On connait la chanson (Parole, parole parole il titolo italiano)


PMDLP
http://dailymotion.virgilio.it/video/x6nigl_parlez-moi-de-la-pluie-bande-annonc_shortfilms

divertente, peccato che parlano così veloce che mi perdo un sacco di parole.


cmq che vocione che ha la jaoui!

ma questo secondo che mi hai linkato in italia è già uscito,si?

Tv/ Domani su La7 'Ausmerzen' di Marco Paolini


Alle 21.10 in diretta da ospedale psichiatrico 'P.Pini' di Milano




Roma, 25 gen. (TMNews) - Il 26 gennaio alle 21.10, alla vigilia della Giornata della Memoria, La7 e Marco Paolini portano il teatro civile in televisione con 'Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute'. Una serata dedicata alla vicenda legata alle teorie dell'eugenetica che, fra il 1934 e il 1945, ha portato il nazismo alla sterilizzazione prima, e all'eliminazione poi, dei disabili e dei malati di mente, con la sperimentazione di tecniche di 'eliminazione di massa'.

In diretta dall'ospedale psichiatrico 'Paolo Pini' di Milano, l'artista veneto porterà su La7 - senza interruzioni pubblicitarie - una narrazione pensata per approfondire il valore del ricordo, il dolore dell'esperienza, il senso della responsabilità storica e individuale, il concetto di diversità e di accoglienza. Gad Lerner accompagnerà il pubblico in teatro introducendo brevemente lo spettacolo e, al termine, condurrà un approfondimento discutendo dei temi toccati con l'ex direttore del Paolo Pini Benedetto Saraceno, il direttore dell'istituto psichiatrico di Kaufbeuren Michael Von Cranach, lo scrittore e storico della Medicina Giorgio Cosmacini e un gruppo di insegnanti della Scuola Media di Via Vivaio. Sarà possibile seguire e commentare l'evento anche in diretta sul sito www.la7.it/diretta/paolini, in replica, sottotitolato per i non udenti, sulla catch up tv www.La7.tv.

Anche il palinsesto pomeridiano della rete sarà dedicato al ricordo di tutte le vittime dell'Olocausto: alle 13.50 sarà in onda 'L'Ultimo treno' di Yurek Bogayevicz. A seguire, alle 15.55 in prima visione tv, 'Non vi ho dimenticato', documentario diretto da Richard Trank che, attraverso la voce narrante del premio Oscar Nicole Kidman, racconta le vicende dell'ingegnere austriaco ed ebreo Simon Wiesenthal, persecutore dei criminali nazisti sopravvissuto all'Olocausto. L'impegno di La7 continua giovedì 27 gennaio alle 13.50 con 'Caccia all'uomo' di Norman Jewison, pellicola incentrata sulla vita di un ex boia nazista che diventa bersaglio di sicari e di investigatori della polizia. Infine, alle 15.55, sarà la volta di 'Train de vie', film diretto e sceneggiato dal regista franco-rumeno Radu Mihaileanu e vincitore nel 1998 del David di Donatello come miglior film straniero.

http://notizie.virgilio.it/notizie/spettacoli/cinema/2011/01_gennaio/25/tv_domani_su_la7_ausmerzen_di_marco_paolini,28024373.html

grande emmaris..

Emmaris ha scritto:

maimeri ha scritto:merita la visione? non amo molto le fiction italiane... a parte casi rari ed eccezionalissimi

Ti capisco, anch'io. Non si può dire sia un capolavoro ma è godibile, ben scritta, ben recitata e da attori anche di grande esperienza cinematografica.

Quoto Emmaris

Sarò in minoranza, ma io non ho mai amato la Litizzieto. Per me fa un tipo di humour, ironia, abbastanza benevole.