Mad Men- le recensioni della I stagione

da una settimana maratona Mad men, mannaggia alla nuova pusher( alux)
Chissà Miao che ne direbbe?
una serie televisiva che è basata su una grandissima idea: uomini “folli” che hanno iniziato quel business, la pubblicità, che oggi è la ragione di sopravvivenza di tutti i media,e di masse di popoli che ne seguono i messaggi senza filtrarli,il tutto in un periodo lontano dal nostro, gli anni 50e 60, ma così vicino perchè quei mad men ora siamo noi, uomini che lottano per ragioni spesso futili, dimenticando ciò che hanno sotto gli occhi, arrampicatori sociali nella solitudine perchè tra relazioni professionali, sentimentali, personali, nessuna funziona e quando il proprio universo scoppia è allora che vincono ancora le idee.
Le idee muovono il mondo,realmente. Mad men diventa il regno dell’apparenza, le cravatte e gli abiti sempre a postoma non si basa sul fascino dei personaggi, piuttosto su storie quotidiane di sopravvivenza alla vita e di lotta di classe,la classe dei pubblicitari nel falò dell’apparenza oltre che fiera delle vanità.

lepidezza:
sto finendo la prima stagione..l'ultima puntata.
si delineano meglio tutti i ruoli e l'insoddisfazione generale che si affronta in maniera diversa e senza rispettare le regole da parte di tutti.
pochi gli scrupoli di coscienza e sempre meno spazio alle riflessioni sul marketing.
Sull'elezione di kennedy ,Sterling dichiara tra un massaggio e l'altro le modalità di vittoria dei repubblicani.
Speravo si potesse sfatare questo mito almeno da questo punto di vista.
Coraggioso WeinerMi chiedo se la serie sarà altrettanto impavida nello svelare il segreto di pulcinella anche sulla morte del presidente Kennedy.

alux:
a me è piaciuto tanto come affronteranno la morte di Kennedy, ma ne parliamo quando ci arrivi

alux Sab Lug 10, 2010 4:11 pm

adesso faccio confusione tra prima e seconda stagione, le ho viste di seguito più di un anno fa...
però ricordo una scena, stupenda e raggelante allo stesso tempo, della prima stagione su Betty. Lei, perfetta come sempre, in camicia da notte, immancabile sigaretta in bocca, una mattina imbraccia il fucile a pallettoni e spara agli uccelli del vicino, con una grazia e una nonchalance disarmanti.
Betty aveva uno spiraglio di libertà, le sedute dallo psicologo. E quando scopre che pure questo le è stato rubato ha un crollo. Lei è un uccello in gabbia, ha lasciato il lavoro di modella per poter essere moglie e madre, come si conviene a una donna degli anni '50. Cerca disperatamente il permesso del marito (perché ha bisogno che lui le dia il permesso)per poter tornare a lavorare e potersi sentire una "persona", indipendentemente dalla mura domestiche che la opprimono. Ma anche questa fessura verso la libertà viene otturata. E allora non può che provare invidia per gli uccellini del vicino, liberi di svolazzare durante il giorno per poi tornare in gabbia solo la sera...
Betty, insieme a Joan, è l'immagine della donna che non si chiede quali siano i suoi sogni, ma che accetta che qualcuno dica loro cosa sognare. E che prima o poi sente il peso di questi sogni non suoi...

lepidezza:
é disarmante la sua immaturità.
gioca con la figlia come fosse una bambola..
e crolla in lacrime con il figlio della vicina domandandogli se tutta questa infelicità finirà.
Si autoconvince di essere invidiata.Di fare una esistenza invidiabile rispetto alla vicina della quale sminuisce gestione famigliare e benessere per non doverne invidiare l'indipendenza e l'emancipazione.
La scena che hai descritto ha lasciato di stucco anche me.

Che dire poi dell'inserimento del "rilassatore",ovvero l'antenato del vibratore , è stato una vera sorpresa.
Sopratutto perchè la presa in giro dei mariti le cui mogli ne facevano uso sortisce il sarcastico commento di Draper coi colleghi(regala le sensazioni di un rapporto con uomo senza uomo), proprio mentre sua moglie Betty si accontenta della centrifuga della lavatrice e le fantasie su un venditore di condizionatori in una torrida giornata estiva.

alux Sab Lug 10, 2010 5:00 pm

lepidezza ha scritto:
é disarmante la sua immaturità.
gioca con la figlia come fosse una bambola..
e crolla in lacrime con il figlio della vicina domandandogli se tutta questa infelicità finirà.
Si autoconvince di essere invidiata.Di fare una esistenza invidiabile rispetto alla vicina della quale sminuisce gestione famigliare e benessere per non doverne invidiare l'indipendenza e l'emancipazione.

parli della vicina divorziata? è evidente che Betty in realtà l'ammira. ma non può dirlo, nemmeno a se stessa. secondo me non è immatura, è frustrata. betty si è lasciata illudere da un uomo, lei ha visto cosa c'è dietro lo specchio, ma preferisce restare da questa parte e fingere di avere ancora gli occhi chiusi. da questo nasce la frustrazione. lei è consapevole di tutto, ma vuole restare aggrappata all'american dream.

su Don non mi esprimo, perchè sapendo cosa sta per succedere non riesco a fare un'analisi distaccata sorrisodiscuse

invece dimmi un po', che ne pensi del personaggio di Peter?

tu come interpreti la sigla?

alux Sab Lug 10, 2010 5:11 pm

lepidezza : tu come interpreti la sigla?

un uomo in caduta libera osserva un mondo che si disgrega. cade e nel frattempo osserva gli idoli (tutte figure femminili, sensuali o casalinghe) che ha creato che giganteggiano di fronte a lui. e secondo me è emblematico che a un certo punto il piede di una donna stia per colpirlo. (sogno che entro la fine della serie quel piede dia un calcione al Mad Man e lo spinga lontano verso l'infinito ciao UAUAUA! )
però alla fine si ritrova seduto in poltrona, con la sua bella sigaretta in una mano e il whiskey nell'altra (non si vede ma secondo me c'è). finché resterà seduto su quella poltrona andrà tutto bene. dovrà solo capire come adattarsi a quel mondo che si sgretola, e poi potrà rimettersi comodo ad osservare...

lepidezza: il Sab Lug 10, 2010 5:08 pm
Peter è scritto in modo che si prendano le distanze dal suo essere ambizioso a spese di chiunque,ma allo stesso tempo il quadro familiare e il bisogno di meritare la stima per il suo genio e le sue abilità servono ad avvicinarlo alle simpatie del pubblico.
Non è un cattivo e non è un buono.
E' un uomo alla ricerca del proprio ruolo.Segue il branco nel rapportarsi a donne e società.Nello svolgersi degli episodi viene fuori l'insofferenza per un ruolo che non lo gratifica.Si convince di aver contratto un buon matrimonio come Betty ma realizza da subito che le affinità non ci sono.
Stessa dinamica tra Draper e la ricca proprietaria ebrea della gioielleria.
Peter trova comprensione in peggy con la quale sembra parlare la stessa lingua( sono entrambi soli e ambiziosi)e Draper la trova nella sua cliente, Rachel per le stesse ferite di solitudine dell'infanzia.

questo personaggio è fin troppo emancipato per essere credibile.
con qualche piccola impercettibile debolezza:(non portarla qui,non parlarmi di tua moglie, mi fa sentire crudele)butta la tv dalla finestra per mostrare di non tenere ai regali di altri amanti.
l'anticonformismo giunge però al parossismo della frequentazione di artisti maledetti droghe e e avanguardia artistico politica. ci strafacciamo e ci ascoltiamo Miles piuttosto che accettare un viaggio a Parigi.
i soldi di Draper servono a definire il genere di relazione tra loro a fronte di un rifiuto.
Del resto Draper è quello della battuta: non accetto che una donna si rivolga a me in questo modo.

alux Sab Lug 10, 2010 5:19 pm

lepidezza :
Peter trova comprensione in peggy con la quale sembra parlare la stessa lingua( sono entrambi soli e ambiziosi)

concordo sulla prima parte, ma non su questa frase. secondo me Peter e Peggy sono molto distanti in realtà. Condividono solo l'ambizione, ma Peggy riesce a fare quasi a meno del contatto umano, è il personaggio più freddo e distaccato là dentro. Peter invece è in fondo ancora un ragazzino; è ambizioso ma vorrebbe sempre una pacca sulla testa da qualcuno che incarni per lui una figura paterna, o un po' di coccole da una ragazza che lo possa capire. Ma quella ragazza non è Peggy, lei ha fatto con lui ciò che gli uomini fanno con le loro amanti...

lepidezza: Sab Lug 10, 2010 5:22 pm

la battuta più felice di tutte è quella di peggy alle critiche di Joan sul suo fisico in evidente stato di lievitazione:
sono la prima donna che scrive qualcosa per questa agenzia.
meriti vs apparenza.

lepidezza:

alux Sab Lug 10, 2010 5:29 pm

sì, molto vero. ma non mi toccare Joan, che ha due cojones che le arrivano a terra però non posso dire niente, uffa censura

alux ha scritto:

lepidezza ha scritto:
Peter trova comprensione in peggy con la quale sembra parlare la stessa lingua( sono entrambi soli e ambiziosi)

concordo sulla prima parte, ma non su questa frase. secondo me Peter e Peggy sono molto distanti in realtà. Condividono solo l'ambizione, ma Peggy riesce a fare quasi a meno del contatto umano, è il personaggio più freddo e distaccato là dentro. Peter invece è in fondo ancora un ragazzino; è ambizioso ma vorrebbe sempre una pacca sulla testa da qualcuno che incarni per lui una figura paterna, o un po' di coccole da una ragazza che lo possa capire. Ma quella ragazza non è Peggy, lei ha fatto con lui ciò che gli uomini fanno con le loro amanti...

per come la vedo io il personaggio più consapevole di quel che vive è proprio peggy.
Il cambiamento di chiusura nei confronti di Peter è legato al suo intermittente interesse, e all'ennesima grauita cattiveria ricevuta.
quanto alla scrittura dei personaggi e alle due coppie simili,intendevo dire che sia l'uomo più maturo che quello più giovane trovano in due donne che non sono le mogli( e per draper neppure l'altra amante)il porto sicuro cui abbandonarsi in confidenze e confessionali.
Peter è Peggy sono ambiziosi ed entrambi sgomitano per crescere.
Peggy non ha che questo e ci si butta a capofitto dopo i primi inaspettati risultati,vista la fallimentare relazione con il suo collega di lavoro.
Per Peter è sempre stato questa la priorità: il lavoro e le conferme alla sua autostima.

durante la visione della serie ho riflettuto sugli schemi relazionali della sceneggiatura.
i triangoli e le strizzatine alla comprensione al perdono :
draper ha una infanzia terribile
peter un padre che non lo stima
roger una moglie e una figlia distanti e fredde

al femminile
Betty ingenua e infantile come le amiche mogli che frequenta
Peggy ingenua e debole
Rachel debole e rigida
l'illustratrice amante di Draper anticonformista e algida.
Joan accomodante fino ad accogliere elegantemente dal suo più amante ufficiale il complimento che mai ci si sarebbe aspettati al loro incontro dopo aver rischiato di morire di infarto

Spoiler:

alux: Sab Lug 10, 2010 6:02 pm

Peggy ingenua e debole? a me non pare né l'una né l'altra

sull'illustratrice amante non mi esprimo. anzi mi esprimo in spoiler, così se non vuoi rovinarti la sorpresa non leggi

Spoiler:

Spoiler:

Spoiler:

lepidezza : 10, 2010 6:11 pm

debole e ingenua perchè crede e cede alle parole di Peter più volte.
all'ennesima grauita mancanza di sensibilità si risveglia rifiutandosi di farsi calpestare.
a fine stagione viene fuori la risolutezza ( la richiesta di aumento e il pretendere i riconoscimenti alle sue idee di copy)