..e al cinema vacci tu...

A me The Artist é piaciuto tantoooooo

su dujardin non ho dubbi invece

la stampa:you are the french george clooney ...
Dujardin: what else?


cita jeremiah johnson...( bob redford apprezzerebbe )

Dujardin in un' intervista ammette di essersi preparato alla parte guardando le pellicole di murnau fritzlang, chaplin e vidor ma sopratutto i film di gene kelley, douglas fairbanks( zorro) e il nostro vittorio gassman.
( è un fan di gassmann e tognazzi)

Per il suo pnuovo film il regista di The Artist ha guardato ancora al passato, ma molto più recente: ha diretto insieme ad altri( compreso lo stesso Du jardin che partecipa alla pellicola)un episodio di "Les Infidèles", omaggio al cinema italiano degli anni Settanta, tutto incentrato sulle infedeltà maschili.
Il riferimento dovrebbe essere tognazzi e gassmann...( i mostri)
io ne ho visto il trailer e mi sembra che dell'omaggio ci sia poco,
forse si riferivano alle commedie dei figli di tognazzi e gassmann

lepidezza ha scritto:Per il suo pnuovo film il regista di The Artist ha guardato ancora al passato, ma molto più recente: ha diretto insieme ad altri( compreso lo stesso Du jardin che partecipa alla pellicola)un episodio di "Les Infidèles", omaggio al cinema italiano degli anni Settanta, tutto incentrato sulle infedeltà maschili.
Il riferimento dovrebbe essere tognazzi e gassmann...( i mostri)
io ne ho visto il trailer e mi sembra che dell'omaggio ci sia poco,
forse si riferivano alle commedie dei figli di tognazzi e gassmann

Hazanavicius (il regista di The artist), firma solo uno degli episodi

ho scritto ha diretto insieme ad altri( compreso lo stesso Dujardin che partecipa alla pellicola)un episodio, ma ho esordito parlando di un nuovo film quindi ho creato confusione , è vero.

piuttosto che mi dici a proposito dei miei dubbi sulla variazione sul tema del film muto di hazanavicious?

il sundance festival 2012 inizia domani


This Must be the place‘ sarà tra le pellicole di quest'anno.
Il film di Paolo Sorrentino dopo la mancata possibilità di accedere agli Oscar 2012 visto lo slittamento dell’uscita americana del film, parteciperà però alla kermesse cinematografica creata da Robert Redford e che da sempre rappresenta la vetrina del cinema indipendente americano e quindi un evento molto importante e di rilevanza assoluta nel panorama del cinema USA.


Altre notizie che ci conducono direttamente al Sundance Film Festival di quest’anno.Diamo un doveroso spazio ad un documentario. Si tratta di 5 Broken Cameras, diretto da Emad Burnat. Qual è l’argomento? Semplice, il film documenta ciò che avviene costantemente, da parecchi anni a questa parte, nel piccolo villaggio palestinese di Bil’in.

Resoconto di ordinaria follia, dove le truppe israeliane fanno il bello e cattivo tempo a proprio piacimento, dinanzi al muro di omertà che copre le loro malefatte. Palestinesi trattati alla stregua di animali, in una condizione che, di fatto, è quella di occupati. Burnat acquistò la sua prima videocamera nel 2005, in occasione del compleanno di suo figlio. Da allora ce ne sono volute ben cinque per riprendere quanto sta avvenendo in quel territorio dimenticato da tutti.

Ad aiutare il coraggioso Emad, anche l’israeliano Guy Davidi, giusto per mettere in risalto il dissenso da parti di alcuni tra gli stessi israeliani al trattamento subito dai palestinesi in quelle zone. Perché se è vero che in un mondo in cui la verità viene taciuta “saranno i sassi a parlare“, perché non dare prima voce alle immagini, la cui eloquenza fa spesso breccia anche nella peggiore delle indifferenze?


http://www.cineblog.it/post/33945/sundance-2012-5-broken-cameras-trailer-del-documentario-palestinese

lepidezza ha scritto: ho scritto ha diretto insieme ad altri( compreso lo stesso Du jardin che partecipa alla pellicola)un episodio, ma dall'incipit ho lasciato ad intendere a un'intera pellicola.

Pardon

lepidezza ha scritto: piuttosto che mi dici a proposito dei miei dubbi sulla variazione sul tema del film muto di hazanavicious?

Sono d'accordo sul fatto che sia un omaggio non solo al cinema muto formalmente, ma anche ai suoi capolavori e generi, alla sua mitologia Greta Garbo/John Gilbert, alle commedie anni '30, al musical (da Astaire a Gene Kelly), a decine di registi, da Lang a King Vidor, con molta ironia secondo me sul cinema da camera francese (la scena della moglie che non sopporta il marito silente è illuminante). Io penso che non sia un omaggio fine a se stesso ma una grande dimostrazione di vitalità registica e attoriale, che è in grado di far passare in una costruzione di metacinema che in altre mani sarebbe stata barocca, una storia semplice, ma capace di emozionare e coinvolgere, universale.

dici che poteva venirne un'accozzaglia pomposa e invece nel collage ha portato a casa una storia usando linguaggi altrui ben amalgamati?
Ti chiedo secondo te qual'è il contributo di Hazanavicious, il suo quid nel ripercorrere scene set e inquadrature storiche del cinema?

lepidezza ha scritto:dici che poteva venirne un'accozzaglia pomposa e invece nel collage ha portato a casa una storia usando linguaggi altrui ben amalgamati?
Ti chiedo secondo te qual'è il contributo di Hazanavicious, il suo quid nel ripercorrere scene set e inquadrature storiche del cinema?

L'essere riuscito a far rimanere autentici i due protagonisti, apparentemente semplici ma non stereotipati e assolutamente moderni, in un accumulo impressionante di significanti. Non si è fatto soffocare dalla struttura regalando intrattenimento di grandissima classe a tratti momenti di intensità notevole. E questa è un 'arte. Un risultato simile usando gli stessi strumenti, l'aveva raggiunto negli ultimi anni,.solo Tarantino ne Le iene. Il film concede al pubblico un doppio piacere: per chi ama il cinema, godersi la storia e le citazioni, e per chi non si accorgesse del gioco, scoprire, anche un'epoca. Insomma Hazanavicius rivelato delle doti di metteur en scene degne del miglior Minnelli, secondo me. Speriamo Hollywood non lo bruci.

grazie Emmaris
a giudicare da lost in rio( Rio ne repond plus) non m'è sembrato nulla di nuovo il suo contributo da regista.
Dopo The Artist sono andato a cercarmi altri lavori di Dujardin e Hazanavicious( compreso l'episodio de les infedeles di cui sopra) e pare un soldalizio il loro che dura da anni.

Se penso che per me dujardin era solo il protagonista comico di "un gar, une fille"...
Devo proprio scoprirlo come attore "vero"...

princi nel muto di hazanavicious è bravissimo.
Nelle altre pellicole m'è sembrato una macchietta...
the french george clooney non gli rende giustizia però..

umberto D?

Sembra John Gilbert in un film che è tra un mix tra ladri di bicilette e Umberto D.

Mi hai fatto ricordare Umberto D adesso. Un film che amo alla follia e che purtroppo non riesco più a rivederlo perchè mi spezza l'anima.

pure a me...credimi
De sica magistrale.
il film di hazanavicious è una gara a chi rintraccia più citazioni

lepi, ma lui é una macchietta!
o almeno, quello ha fatto e fa da anni!!!
per carità, oggi sta cercando di riciclarsi come attore "serio" e sicuramente sarà anche bravo, pero' credo che certi automatismi siano difficili da eliminare...

Forse tu hai un quadro più chiaro, princi perchè io l' ho visto in soli due film( + trailer dell'ultima commedia)
Nel muto bravissimo, nella commedia, stile austin power francese, una macchietta.


giudicate voi.

Lepi, quel film l'ho visto pure io... Una boiata galattica
Comunque non è che se uno fa commedia commerciale o fiction leggera non possa essere definito un bravo attore, eh! Quelle sono scelte di vita e carriera, evidentemente Dujardin aveva anche voglia di cimentarsi in altro.

infatti!
dico solo che é probabilmente difficile, per chi ha fatto per anni personaggi da macchietta, smarcarsi da quel tipo di perosnaggi e da quel tipo di recitazione (penso per esempio ad un villaggio, che in parte c'é riuscito, o ad un abadantuono)...

che poi è sempre hazanavicious che ha girato quella boiata con lui...
ci ha visto il potenziale e l'ha tirato fuori. Solo che se devi farti un'idea di quell' attore e del regista e badi alla precendente produzione ti ritrovi un po' spiazzato. Da una parte una macchietta, dall'altra una clonazione raffinata di icone al maschile della storia del cinema.
Il trailer de les infideles poi non aiuta nella media, però è vero anche quello che dici tu, gaufre. Copioni interessanti probabilmente non piovono tutti i giorni, e si deve pur lavorare.
The artist non lo voleva produrre nessuno...

No, io volevo dire un'altra cosa... E cioé che c'è un pregiudizio di fondo che riguarda il tipo di cinema che un attore fa. Uno può essere bravissimo ed efficacissimo anche nelle commedie-boiata: che faccia cose di quel tipo o film impegnati, è sempre un bravo attore, tutto qui.Infatti, se non erro, col film boiata che fa il verso ai film di Belmondo venne pure nominato come migliore attore ai Césars!
Per citare un attore nominato da Princi: Abatantuono per me è ottimo,
sia che faccia il terrunciello nelle commedie anni Ottanta o il perdente
nei film di Avati.

Gaufre ha scritto:No, io volevo dire un'altra cosa... E cioé che c'è un pregiudizio di fondo che riguarda il tipo di cinema che un attore fa. Uno può essere bravissimo ed efficacissimo anche nelle commedie-boiata: che faccia cose di quel tipo o film impegnati, è sempre un bravo attore, tutto qui.Infatti, se non erro, col film boiata che fa il verso ai film di Belmondo venne pure nominato come migliore attore ai Césars!
Per citare un attore nominato da Princi: Abatantuono per me è ottimo,
sia che faccia il terrunciello nelle commedie anni Ottanta o il perdente
nei film di Avati.

Quoto tutto.

Anche a me piace molto Abatantuono. Infatti mi fa ridere, ma lo trovo anche molto dramatico.

Appena visto "This must be the place". Mah...

dicci dicci..recensione alla gaufre spietata!