Ultrà serbi scatenano il caos a Genova. Annullata la partita

... e non infierite sul povero Ivan.

Alla fine ha chiesto scusa all'Italia

Cantastorie ha scritto:
il punto centrale è che le tot migliaia di origine serba che sono rimasti in Nord-Kosovo hanno diritto ad avere assicurata in quella zona un Quid di Autonomia mministrativa che la maggioranza albanese del Kosovo intero DEVE riconoscere (faccio l'esempio dell'Alto Adige per semplicità con un Quid di autonomia amm.tiva motivata da quella specificità).

Fosse per me gliel'ho lascerei alla serbia. Non capisco perchè ci devi stare con la maggioranza che non vuole stare con te.

In cambio, la medesima minoranza serba che ha scelto di fermarsi là - la guerra risale a oltre 10 anni fa ormai - Riconosce il diritto della maggioranza di quella regione-stato che è il Kosovo...che è quella di costituire uno stato indipendente, sia da Albania che da Serbia.....riconoscere significa partecipare ad es. all'elezione dei rappr. in Parlamento kosovaro del prox. novembre ...Le scorse elezioni 2007 furono abbondantemente disertate dalla minoranza serba residente in Nord Kosovo.

Non lo fanno perchè il Belgrado non vuole. C'è una cosa che devo dire, Belgrado da sempre ha usato i serbi del Kosovo per far leva sul nazionalismo serbo. E' una mia profonda convinzione che in realtà si è sempre fregato di loro e del Kosovo, dato che è sempre stato la provincia più povera e con investimenti zero (escluso gli investimenti di Tito negli anni 70). I serbi del Kosovo erano i più poveri.

Quello che Non so, nel senso che non sono riuscita a trovare una fonte-esaustiva è QUALI passi avanti concreti siano stati compiuti nell'arco di questi 10 anni tra le due comunità....se la minor. serba ha vissuto isolata e in speranza di "miracoli riunione con madrepatria") e la parte albanese, cullandosi sulla presenza di forze Nato e sull'essere Maggioranza in tot kosovo che avrebbe potuto decidere su tutto da sola, con l'avallo internazionale...

La minoranza serba non fa' un cazzo senza l'approvazione della Serbia, e comunque non vorrebbe dato che la Serbia è la "madre", per ciò la vedono come l'unica speranza. Cmq non faranno niente finchè la Serbia non risolve la questione con il Kosovo. La maggioranza albanese non è che può decidere da sola, anche volendo, perchè in pratica è quasi governata dalle istituzioni della communità europea etc. Miglioramento chiamerei le leggi che sono stati fatti, ma resta il problema della applicazione rigorosa. Ci sono dei miglioramenti, ma secondo me finchè non ci sarà una soluzione definitiva dello status del Kosovo questo non si può risolvere.

Finche' regna l'insicurezza e le due parti vivono asserragliate nel "proprio cortile" non c'è integrazione, non c'è dialogo....e se volete non c'è la base essenziale di quella cosa che si chiama "rispetto reciproco o riconoscimento reciproco di diritti/doveri".

Belgrado ha ritirato la sua mozione dall'ONU e pare sia intenzionato a discuttere con Prishtina.
Questo è la proposta dall'inviato speciale dell'ONU Martti Ahtisaari:

http://www.unosek.org/unosek/en/statusproposal.html

Pare che la parte albanese sia daccordo, per quella serba non si sà ancora anche perchè devono discuttere con loro dopo le elezioni.

E putroppo non arriveremo alla verità (e non era neanche mia intenzione, giuro.

La mia era una voglia di discuttere, del tutto civile mi sembra, con una persona che reputo intelligente e che mi sembra abbia conoscenza di quella regione. Di certo non siamo storici academici per stabilire delle "verità", se è questo che intendi.

Le stragi che citi fan parte di una tipologia che ben conosciamo: la rappresaglia contro coloro che aiutano (o sono sospettati di aiutare), un esercito di guerriglia.

ah bhe....allora va meglio. Adesso capisco perchè è cosi estraneo il concetto di "crimini contro l'umanità" e "genocidio" per i Serbi.
Chissà sà se quelle persone sparate dai cecchini e bombardati dalle colline di Sarajevo aiutavano l'esercito di guerriglia.
Questa teoria mi suona tanto "I Sangue dei vinti" di Panza.

Forse è meglio fare come avete fatto prima: proporre materiali di approfondimento non contaminati: E' già una cosa importante visto che la rete è piena di polemiche in cui tendono a ripresentarsi sempre le stesse ricostruzioni di parte.

Non so' di quali ricostruzioni di parte parli. Non ti ho portato niente che non fosse supportato da fonti. Nel post precedente dal raporto di Human Rights Watch.
Il fatto che io sia albanese non rende la mia visione automaticamente parziale, cosi come uno straniero (nel non serbo o albanese) per il fatto di non essere direttamente coinvolto non è neccessariamente automaticamente obbietivo, per diversi motivi che non sto qui a elencare.

mambu ha scritto:
Ti proporrei anche di finirla perché ho così poco tempo che faccio fatica a seguire il dibattito e gli argomenti sono molto delicati ed è facile cadere in fraintendimenti.

Nessun fraintendimento, ma non ho nessuno problema a finirlà qui. Non è un problema che disturba molto del resto. Possiamo discuttere anche in MP, se ti va e se hai tempo.

Grazie Ama per le precisazioni e per il link..

e hai ragione.....

Io penso che sia anche una questione di eredità dal passato:
quando uno stato X subiva una sconfitta militare ...la "pagava" anche cedendo parte del proprio territorio al "vincitore" o allo stato-vittima protetto dal vincitore...

la storia del territorio italiano è una continua "riproposizione di questo schema ad es"...il regno perdente risarciva mollando territori extra-confini della nazione allo stato o coalizione vincente.

La ex Yugoslavia (che ora identifichiamo con Serbia) considera un TORTO subito quella battaglia persa...o meglio politicamente lo "vende" sia ai suoi cittadini che all'estero come un Torto subito.
Da questo credo nasca l'atteggiamento vittimista-persecutorio che non riescono a lasciar perdere.

La minoranza serba in Kosovo aspetta la "mamma"...la quale anzicchè sedersi e imporre com'è giusto il rispetto di ogni diritto di quella minoranza "sorella", si alza, non partecipa....fa le bizze come un bimbo capriccioso insomma.

E' come se...l'Italia - perdente 2a guerra mondiale - non avesse firmato anni dopo il patto che assegnava la cosiddetta ZonaB alla Yugoslavia (lo dico sottovoce: la rimozione mnemonica di quanto accaduto in quelle zone dopo il 45 ..per decenni ..mi fa mbestialire ancora oggi...tanto quanto gli armadi della vergogna rivolti verso il muro a prop. delle azioni contro la pop. civile tra 43-45..).

...

Piccolo Ivan e gli altri hanno avuto confermato l'arresto...quindi per il momento stanno in galera da noi....

Scusate, ma alla fine, di che parliamo? Quali che siano le ricostruzioni storiche:
A) facciamo finta - e sottolineo finta - che le pretese serbe sul Kosovo siano giustificate da ragioni storiche: a questa stregua, visto che l'impero serbo comprendeva in origine l'attuale Bosnia, il Montenegro, la Macedonia,la attuale Albania, la costa Croata,parte della Bulgaria e la Grecia, ci dobbiamo aspettare prossimamente che qualcuno li rivendichi?
B) il Sud Tirolo è una terra storicamente, linguisticamente, culturalmente austriaca. Faceva parte dell’impero Asburgico. Ma a nessuno in Italia è venuto in mente di cacciare via i germanofoni. Non parliamo di eliminarli fisicamente. Gode anzi di uno statuto speciale, la popolazione di origine austriaca e lingua tedesca è oggi in maggioranza, persino la toponomastica è in lingua tedesca. Milosevic ha deciso di revocare TUTTE le concessioni che Tito – che dio lo abbia in gloria – fece al Kosovo con la costituzione del 1974. Decisioni, e conseguenze

il paragone con l'AltoAdige io l'ho scritto come esempio realizzato di autonomia amministrativa (entro lo stato italiano) e di rispetto della minoranza tedesca che là ha continuato a vivere e vive.
La minoranza serba di quella regione deve accettare di esser parte dello stato kosovaro autonomo, ma al contempo ha diritto a quel surplus di autonomia amministrativa (come gli altoatesini hanno nel nostro stato).
La Serbia, l'ho già scritto, se vuol fare l'interesse di quella minoranza ...dovrebbe partecipare ai negoziati Onu su quella regione proprio per difendere i diritti della minoranza serba...anzicchè impuntarsi su rivendicazioni territoriali che in altre epoche (è per questo che ho fatto il riferimento a situazioni precedenti in cui le guerre si risolvevano con le cessioni da parte del perdente al vincitore) non avrebbe avuto diritto di porre sul piatto.


Chiudo la parente, rilevando per l'ennesima volta la "debolezza" dell'Organismo ONU quale ente risolutore di crisi-conflitti....gli esempi abbundano purtropp

Non solo Canta, oggi la minoranza germanofona è maggioranza numerica, ma nè loro nei fatti - anche se qualcuno a parole si - se ne vogliono andare, nè il governo italiano vara politiche di italianizzazione forzata.

Ama, ti rispondo perché è successo quel che temevo

mambu ha scritto:
Ti proporrei anche di finirla perché ho così pocotempo che faccio fatica a seguire il dibattito e gli argomenti sonomolto delicati ed è facile cadere in fraintendimenti.

con questa frase mi riferivo a una difficoltà mia. Purtroppo non sono bravo a essere chiaro e sintetico e poiché ho poco tempo e voglio pure evitare pappardelle mi capita di dare troppo per scontato o già detto

Amantide_Religiosa ha scritto:

Le stragi che citi fan parte di una tipologia che ben conosciamo: la rappresaglia contro coloro che aiutano (o sono sospettati di aiutare), un esercito di guerriglia.

ah bhe....allora va meglio. Adesso capisco perchè è cosi estraneo il concetto di "crimini contro l'umanità" e "genocidio" per i Serbi.
Chissà sà se quelle persone sparate dai cecchini e bombardati dalle colline di Sarajevo aiutavano l'esercito di guerriglia.
Questa teoria mi suona tanto "I Sangue dei vinti" di Panza.

Ecco un esempio. Parlando di tipologia che ben conosciamo mi riferivo in primo luogo alle stragi di civili commesse da nazisti e fascisti in Italia nel 43/45. Pensi che voglia affermare che non sono crimini o addirittura giustificarle?
I tuoi esempi erano tutti del '98/inizio 99 e il parallelismo, anche considerando che ogni paralleleismo storico tra fatti avvenuti in tempi e contesti diversi contiene qualche elemento di forzatura, non mi sembra così assurdo.

Inoltre avevo già parlato dell'assurdità della rivendicazione del Kosovo come serbia tout court. Quello è sempre stato un territorio misto e ormai da decenni (dai tempi del regno di Yugo, l'ho scritto) era a forte preponderanza albanese.
E avevo citato i moti studenteschi di Pristina dell'81 (dai quali comincia la mia memoria personale) come nuovo inizio del conflitto, dopo il breve periodo seguito alla concessione dell'autonomia (senza diritto di secessione lo so, e infatti la principale richiesta di parte albanese nei primi 80 era l'autonomia piena e il riconoscimento come 7° repubblica)

[avevo anche fatto un errore e Cuore me l'ha corretto: l'autonomia era del 74 e non del 73]

Amantide_Religiosa ha scritto:

Forse è meglio fare come avete fatto prima: proporre materiali di approfondimento non contaminati: E' già una cosa importante visto che la rete è piena di polemiche in cui tendono a ripresentarsi sempre le stesse ricostruzioni di parte.

Non so' di quali ricostruzioni di parte parli. Non ti ho portato niente che non fosse supportato da fonti. Nel post precedente dal raporto di Human Rights Watch.

Anche qui mi son spiegato male. Volevo esprimere una valutazione positiva degli interventi tuoi, di Gaufre, di Cuore, di Canta (dimentico qualcuno?), che appunto m i sembravano dettati dalla voglia di capire e di fornire materiali di approfondimento; in contrasto con le mille polemiche tutte uguali che avevo trovato facendo un rapido giro in rete (i cattivoni sono fuori di qui )

Amantide_Religiosa ha scritto:Il fatto che io sia albanese non rende la mia visione automaticamente parziale

mai neanche pensato, se non non avrei neanche iniziato a discutere con questo strumento (il forum)

Amantide_Religiosa ha scritto:cosi come uno straniero (nel non serbo o albanese) per il fatto di non essere direttamente coinvolto non è neccessariamente automaticamente obbietivo, per diversi motivi che non sto qui a elencare.

verissimo
e addirittura l'obiettività (una B ) è un qualcosa da inseguire che non si raggiunge mai... ma questo che dico non c'entra niente, quindi saluto

P.s.: la discussione la continuerei volentieri a voce. Se la facciamo via PC tanto vale farla pubblica così se qualcuno è interessato legge (oppure ci saltano a pie' pari )

Giusto per sapere cosa esce sui quotidiani

Ultràbombe
Per capire cos’è successo martedì sera a Genova bisogna rifare un po’ di storia. Non del calcio. Della politica.

di Massimo Fini

Nei primi anni ’90, dopo la disgregazione della Jugoslavia, si creò in Kosovo, considerato da Belgrado “la culla della Nazione serba” (un po’ come per noi il Piemonte), un forte indipendentismo albanese. Negli ultimi decenni, per ragioni demografiche, in Kosovo si era formata una maggioranza albanese che pretendeva la separazione da Belgrado. Dall’altra parte lo Stato serbo voleva conservare una regione che era sempre stata, storicamente e giuridicamente, sua. Gli albanesi facevano guerriglia non disdegnando l’uso del terrorismo, com’è inevitabile in ogni lotta partigiana, la Serbia reagiva con le maniere forti, con l’esercito, con la polizia, con le milizie paramilitari di cui i giovani che hanno impedito la partita Italia-Serbia sono gli eredi.

C’erano quindi due ragioni, entrambe valide, a confronto: l’indipendentismo albanese e il diritto di uno Stato all’integrità dei propri confini, perché una terra non appartiene solo a chi in quel momento ci vive e ci abita ma anche alle generazioni che vi hanno vissuto, abitato e lavorato nel passato. Era quindi una questione che serbi e albanesi avrebbero dovuto risolvere fra di loro, secondo i reali rapporti di forza, o al massimo con l’intermediazione diplomatica dell’Onu. Ma gli Stati Uniti, che foraggiavano la guerriglia, decisero che le ragioni stavano solo dalla parte degli indipendentisti. Per tre mesi si misero a bombardare una grande capitale europea come Belgrado, facendo 5500 morti, finché la Serbia dovette arrendersi. Il tutto con l’appoggio degli europei e con l’Italia di D’Alema nella poco onorevole posizione del “palo” (i bombardieri partivano da Aviano).

Era una guerra ingiusta, non autorizzata dall’Onu (ma si sa che ci si richiama all’Onu quando serve, come in Afghanistan, quando non serve la si ignora). Era una guerra contro l’Europa e particolarmente “cogliona” per l’Italia come dissi al presidente D’Alema a Ballarò senza che lui osasse replicare. Noi non abbiamo mai avuto contenziosi con la Serbia, caso mai con la Croazia che per decenni ha vessato i nostri profughi in Istria. Anzi con la Serbia avevamo storicamente degli ottimi rapporti. Ma ci sono anche ragioni più attuali. Il “gendarme Milosevic”, con alle spalle una Serbia forte, checché se ne sia detto e scritto in contrario, era un fattore di stabilità dei Balcani. Ora in Kosovo (dove c’è, guarda caso, la più grande base militare Usa), in Montenegro, in Macedonia, in Albania sono concresciute grandi organizzazioni criminali che vanno a concludere i loro sporchi affari nel Paese vicino più ricco, cioè l’Italia. Come se non bastasse ai serbi è stata inflitta l’ulteriore umiliazione di portare Slobodan Milosevic, che non era un dittatore ma un autocrate (a Belgrado esisteva un’opposizione che faceva opposizione più di quanto la si faccia, oggi, in Italia) davanti al Tribunale internazionale dell’Aja come “criminale di guerra“. Il processo iniziò con gran clamore ma a poco a poco non se ne parlò più perché Milosevic, uno dei protagonisti della pace di Bosnia quale firmatario degli accordi di Dayton, aveva troppe buone carte nelle sue mani. Poi è provvidenzialmente morto d’infarto. Dico, incidentalmente, che aver avallato da parte della cosiddetta Comunità internazionale l’indipendenza del Kosovo è un insidioso precedente per tutti. Poniamo che fra 50 anni in Piemonte ci sia una maggioranza di cittadini musulmani che reclamino l’indipendenza di quella regione dall’Italia. Cosa potremmo rispondergli?

Comunque sia i duemila serbi che sono calati martedì sera a Genova non c’entrano nulla con un discorso sportivo, hanno usato un avvenimento sportivo, come è accaduto altre volte, per manifestare la loro umiliazione, la loro frustrazione, la loro rabbia per i soprusi che la Serbia ha dovuto subire negli ultimi vent’anni. Io – e non solo io – ero sentimentalmente con loro

Ecco, quando è possibile inanellare una tale sequela di troiate - per tacere della chiusa del pezzo - e, quel che è peggio, avere un seguito di centinaia di commenti plaudenti, mi viene davvero voglia di mandare a fare in culo questo paese, i suoi sedicenti intellettuali, i suoi rivoluzionari terzomondisti in Nike e Playstation, e ritirarmi ad allevare pecore in qualche sperduta montagna.

ma ne avesse scritta almeno UNA vera



poi certo, se chi legge, non sa di suo e s'accontenta di una fonte sola che fa propaganda anzicchè raccontare fatti veri...salute
io penso anche che una delle cose piu' "SERIE" è che non ci si allena a pensare con la propria testa, a cercarsi da soli fonti e notizie e fatti, indipendentemente da quello che ti "vende" il giornalista o l'autore X...

in fondo, è quello che con i nostri limiti stiamo cercando di fare qui, nel nostro piccolissimo

in seguito alla decisione della Chiesa Ortodossa Montenegrina, a speararsi dalla chiesa Serba e diventare autonoma nel 2000, ecco una risposta che fa capire tanto:

For [the Serbian Orthodox], the Montenegrin Orthodox Church represents nothing less than heresy. "They are a sect. They're Judas," said Father Danilo, his hands tightly clenching his rosary beads. "As we all know, there are only two ways to go: to hell or to paradise. They all will be going to hell."

Religione e politica sono inseparabili in questa parte del mondo. Identificare la tua identità nazionale con la religione, e sopratutto usarlo deliberatamente in modo opportunistico e cinico come arma, è la fonte di tutti i mali.

A prop. della questione "pallonara" l'UEFA ha proposto:

- 3-0 a tavolino pro Italia
- 3 partite a porte chiuse per Serbia (compreso il ritorno di Serbia-Ita)
- 2 anni di "esclusione da competizioni" qualora si ripetessero episodi simili ..quello che per i reati normali sarebbe la sospensione condizionale

Cantastorie ha scritto:A prop. della questione "pallonara" l'UEFA ha proposto:

- 3-0 a tavolino pro Italia
- 3 partite a porte chiuse per Serbia (compreso il ritorno di Serbia-Ita)
- 2 anni di "esclusione da competizioni" qualora si ripetessero episodi simili ..quello che per i reati normali sarebbe la sospensione condizionale

non hanno aggiunto "possibilmente con la morte di qualcuno"? Strano....

Anche multa all'Italia però. E squalifica di due giornate con sospensione condizionale.

Inzomma pare che abbiano riconosciuto anche qualche inadempienza/inefficienza anche da parte nostra

mambu ha scritto:Anche multa all'Italia però. E squalifica di due giornate con sospensione condizionale.

Inzomma pare che abbiano riconosciuto anche qualche inadempienza/inefficienza anche da parte nostra

Hanno riconosciuto un cazzo. Non cambiaerà niente.

scusa ma che significa squalifica di due giornate con sospensione condizionale

Amantide_Religiosa ha scritto:

mambu ha scritto:Anche multa all'Italia però. E squalifica di due giornate con sospensione condizionale.

Inzomma pare che abbiano riconosciuto anche qualche inadempienza/inefficienza anche da parte nostra

Hanno riconosciuto un cazzo. Non cambiaerà niente.

scusa ma che significa squalifica di due giornate con sospensione condizionale

che rimane sospesa finché l'Italia non ottiene un'altra squalifica. E allora si sommano e le scontiamo entrambe.

(di solito poi ogni due anni cancellano lesqualifiche sospese)

mambu ha scritto:

Amantide_Religiosa ha scritto:

mambu ha scritto:Anche multa all'Italia però. E squalifica di due giornate con sospensione condizionale.

Inzomma pare che abbiano riconosciuto anche qualche inadempienza/inefficienza anche da parte nostra

Hanno riconosciuto un cazzo. Non cambiaerà niente.

scusa ma che significa squalifica di due giornate con sospensione condizionale

che rimane sospesa finché l'Italia non ottiene un'altra squalifica. E allora si sommano e le scontiamo entrambe.

(di solito poi ogni due anni cancellano lesqualifiche sospese)

si ma cosa vuol dire due giornate di squalifica?

Aggrediti quindici turisti inglesi
forse scambiati per hooligans

La comitiva a poche ore dall'incontro con il LIverpool era a cena in un ristorante del centro storico quando è stata raggiunta da pietre e bottiglie lanciate da un gruppo di giovani vestiti di nero. Un cittadino inglese è stato medicato all'ospedale Incurabili e giudicato guaribile in sette giorni. Oggi alcol vietato in alcune zone della città

di IRENE DE ARCANGELIS


NOTTE di aggressioni nel centro storico di Napoli, a poche ore dalla partita di Europa League Napoli-Liverpool. Sono stati ben quattro gli episodi ai danni di cittadini inglesi - semplici turisti oppure tifosi venuti per l'incontro sportivo - con un bilancio di quattro feriti e tre arresti. Primo caso in via Mezzocannone, dove all'interno della pizzetteria "Int'o core" stavano cenando quindici turisti britannici. All'improvviso dall'esterno del locale un gruppo di persone vestite di nero ha cominciato a lanciare contro di loro oggetti di vario tipo, facendo un vero e proprio, pericoloso tiro al bersaglio.

Il titolare del locale si è precipitato all'esterno inveendo contro la banda e gridando loro di smetterla, ma è stato aggredito a sua volta e picchiato a calci e a pugni. Il gruppo di "uomini neri" si è quindi allontanato, ma poco dopo, ancora in via Mezzocannone, un tifoso del Liverpool è stato accoltellato alla coscia destra e picchiato, riportando ferite alla testa.

E ancora, lungo il vicino corso Umberto, due amici anglosassoni hanno subito calci, pugni e coltellate ai glutei e alla testa. Uno di loro è stato ricoverato. Infine in piazza Principe Umberto, aggressione ad un altro gruppo di tifosi inglesi. Uno di loro è stato accoltellato ai glutei. In questo caso la polizia, dopo un inseguimento, ha bloccato tre dei presunti aggressori, due napoletani e un avellinese, tutti con precedenti penali.

In vista dell'incontro il prefetto ha varato un piano sicurezza, entrato in vigore nelle prime ore di oggi, che prevede il divieto assoluto di alcolici in tutti i locali della prima Municipalità (Chiaia-San Ferdinando), nella seconda (San Giuseppe - Montecalvario - Avvocata - Mercato-Pendino - Porto), nella quarta (Vicaria-San Lorenzo), nella settima (Secondigliano area aeroportuale) e, chiaramente, nella decima (Bagnoli-Fuorigrotta)

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/10/21/news/scontri_nella_notte_feriti_tre_tifosi_del_liverpool-8283419/

sevirebbe una grande squalifica....allo schifo segue sempre altro schifo purtroppo!

fear-of-the-dark ha scritto:Aggrediti quindici turisti inglesi
forse scambiati per hooligans

secondo me col cazzo che sono stati scambiati per hooligans, coloro che hanno aggredito sono dei veri hoolingans, criminali aggiungo.

Squalifica due anni, ed è il minimo. Non se ne può più!

nel messaggio precedente avevo solo sentito un flash di giornale radio ...


NYON (20 ottobre) - Altro che ripetizione: Italia-Serbia costerà alla nazionale di Belgrado lo 0-3 a tavolino e un'altra serie di pesanti sanzioni, se le richieste della procura Uefa saranno accolte dalla Disciplinare di Nyon.

Mano pesante con Belgrado, ma sanzioni sono state chieste anche per l'Italia: due partite interne a porte chiuse ma con la sospensione condizionale della pena. Riassumendo, lo svizzero Jean-Samuel Leuba - procuratore sportivo della confederazione europea del calcio - ha esaminato i referti di arbitro e delegato presenti a Genova la sera del 12 ottobre e i filmati della notte di follia degli ultrà serbi. E oggi ha formulato le sue richieste: vittoria a tavolino per gli azzurri di Prandelli e tre partite interne a porte chiuse per la nazionale di Petrovic. Poi, esclusione per due anni dall'Europeo per la Serbia, ma con la condizionale, e due gare interne a porte chiuse anche per l'Italia, e pure in questo caso con la sospensione condizionale.

Ovvero, se il 29 ottobre il primo grado della giustizia sportiva europea dovesse accogliere in toto le richieste, queste ultime due sanzioni sarebbero sospese e diventerebbero effettive solo in caso di recidive delle due federazioni. Una spada di Damocle, pesantissima per la Serbia e dura anche per l'Italia. Alla quale l'Uefa, evidentemente, imputa la responsabilità oggettiva, in quanto paese ospitante. Italia e Serbia hanno tempo fino al 27 ottobre per le controdeduzioni all'atto d'accusa steso da Leuba. Poi il 29 si andrà al giudizio di primo grado.
------

questo è tratto da qui invece ..
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=123591&sez=SPORT

.....

Sui fatti anti-inglesi a Napoli, becero teppismo da ultra....ma Na da quanti anni mancava da competizioni europee?...Dai tempi di Maradona o mi sbaglio io?

Amantide_Religiosa ha scritto:

fear-of-the-dark ha scritto:Aggrediti quindici turisti inglesi
forse scambiati per hooligans

secondo me col cazzo che sono stati scambiati per hooligans, coloro che hanno aggredito sono dei veri hoolingans, criminali aggiungo.

Squalifica due anni, ed è il minimo. Non se ne può più!

la caccia all'inglese è una tradizione da anni in Italia (perlopiù a Roma ma non solo).

Ogni volta se ne parlucchia, qualche esecrazione e poi shhhh

mambu ha scritto:

Amantide_Religiosa ha scritto:

fear-of-the-dark ha scritto:Aggrediti quindici turisti inglesi
forse scambiati per hooligans

secondo me col cazzo che sono stati scambiati per hooligans, coloro che hanno aggredito sono dei veri hoolingans, criminali aggiungo.

Squalifica due anni, ed è il minimo. Non se ne può più!

la caccia all'inglese è una tradizione da anni in Italia (perlopiù a Roma ma non solo).

Ogni volta se ne parlucchia, qualche esecrazione e poi shhhh

Io gli adoro.
Dopo quella "tradizione" del cavolo dei hooligans sono tra i migliori. Sono venuti a Tirana, quando abbiamo giocato con l'Inlgiterra e sembrava una festa. Penso che i bar abbiano fatto bingo quel giorno ma tutto è andato liscio. E' una gioia andare negli stadi inglesi, una tristezza infinta in quelli italiani.

ma la radice di sta "beceraggine" anti-inglese? Ma non sarà che il fatto che le "regole-ferree" in patria hanno fatto intendere a sti "intelligentoni italioti" che quelli sono piu' mansueti-indifesi-timorosi e quindi piu' "vittime-facili"? Poi io sarò cretina, ma c'è una forma di vigliaccheria a menare "in branco" che mi fa venì l'orticaria al neurone vagante

io no calcio, ma sono stata allo stadio Twickenham dove fanno il rugby quand'ero in vacanza a Londra in estate 4 anni fa...
ok era rugby, era un amichevole tra nazionali giovanili in piena estate, ma piavolissimo...e io pensare che non tifo manco per loro..ma per i gallesi..eppure mi è rimast tutt'impresso..fairplay...tanti ragazzini in fila...gli omoni coi cappelloni tipo jocker a spicchi...uffffffffffffffff

Cantastorie ha scritto:ma la radice di sta "beceraggine" anti-inglese? Ma non sarà che il fatto che le "regole-ferree" in patria hanno fatto intendere a sti "intelligentoni italioti" che quelli sono piu' mansueti-indifesi-timorosi e quindi piu' "vittime-facili"? Poi io sarò cretina, ma c'è una forma di vigliaccheria a menare "in branco" che mi fa venì l'orticaria al neurone vagante

è questo Canta, vorrei vederli uno ad uno questi quanto sono "coraggiosi"