NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi

X Factor 5, tutto pronto per il via. Morgan: «Biondi? Non so chi sia»

Il teatro della Luna di Milano che ospiterà lo show (su Sky Uno da giovedì alle 21.10) ha aperto in anteprima le porte alla stampa. Tra le novità: un palco tridimensionale e un backstage "vivo". Il giudice risponde agli attacchi del cantante siciliano

A parte il salottino di Xtra Factor (ancora in allestimento), al Teatro della Luna di Milano è tutto pronto per il primo live della quinta edizione di X Factor, che partirà giovedì 17 alle 21.10 su Sky Uno e vedrà ospiti Miguel Bosè e la rock band britannica dei Kasabian. Il teatro, che ha aperto in anteprima le porte alla stampa, è stato trasformato per l'occasione in uno studio televisivo, in cui a farla da padrone è un ampio palco "a tre dimensioni", molto più grande (e profondo) rispetto alle passate edizioni (trasmesse dagli studi Rai di via Mecenate): per fargli spazio, le poltrone nel parterre sono state drasticamente ridotte. Oltre al palco ("che fa sì che le esibizioni dei cantanti siano centrali come quelle delle grandi popstar") elementi portanti dello show sono anche il backstage ("che vivrà a tutti gli effetti nel programma") e, appunto, il "cubo" da cui sarà trasmesso Xtra Factor. Il "processo al programma", a differenza degli anni scorsi, andrà in onda sulla stessa rete subito dopo la diretta, condotto da Brenda Lodigiani e Max Novaresi,con la partecipazione fissa di Costantino della Gherardesca e Rocco Tanica ("anche noi siamo stati scelti tra 50mila candidati") e il coinvolgimento del pubblico che potrà telefonare da casa via Skype. Le performance dei concorrenti saranno accompagnate da una coreografia grafica (videoclip), mentre non ci sarà un corpo di ballo ufficiale (perché per Luca Tommassini "i talent non sono dei varietà"). Ma più che il programma (e i dodici concorrenti), a tenere banco in conferenza stampa è stato il cantante Mario Biondi, preso di mira per il suo attacco ai talent (e non solo) in un'intervista a Repubblica: "I telespettatori si sono stancati: a X Factor ci vanno ormai i matti", e anche "Morgan invita i concorrenti a concentrarsi sulle vendite, proprio lui che non vende una copia". Replica del bersaglio Morgan: "Se questa critica l'avesse fatta un Battiato o un De Gregori - gente che le canzoni le scrive - l'avrei considerato un punto di vista legittimo, non se la fa uno che interpreta musica da piano bar che neanche conosco".

http://www.vanityfair.it/show/tv/2011/11/1...tanica-cattelan

che interpreta...

sophia ha scritto:che interpreta...

Delicato eh...

Chiara 75 ha scritto:

sophia ha scritto:che interpreta...

Delicato eh...

sì come un cobra quando ti passa addosso

Fa bene...Deve difendersi lu vagnone !

Chiara 75 ha scritto:X Factor 5, tutto pronto per il via. Morgan: «Biondi? Non so chi sia»
Replica del bersaglio Morgan: "Se questa critica l'avesse fatta un Battiato o un De Gregori - gente che le canzoni le scrive - l'avrei considerato un punto di vista legittimo, non se la fa uno che interpreta musica da piano bar che neanche conosco".

E se non lo conosce come fa a sapere che fa musica da piano bar...?

Comunque risposta prevedibile direi da parte di Morgan, anche se avrebbe potuto ribattere, a ragione tra l'altro, che lui queste affermazione sulle vendite non le aveva mai fatte.

Chiara 75 ha scritto:Mario Biondi: "Simona Ventura non può giudicare l'intonazione. Morgan non vende. A X Factor i matti"

Mario Biondi, in un'intervista a Repubblica, critica ancora una volta i talent show e decide di puntare (nel doppio cd Due) anche su artisti emergenti e non ancora affermati presso il grande pubblico, come la cantautrice Chiara Civello, la popstar danese Hanne Boel, il cantante soul Alain Clark.
"Non tutto ciò che diventa mainstream - afferma - merita il successo che ha. Allo stesso tempo, a tanta gente bravissima che c'è in giro, non si dà una chance per mettersi in luce".

E sui talent il giudizio è netto: "Cerchiamo interpreti o artisti veri? Se devo seguire X Factor per giudicare un'intonazione carina allora è meglio ascoltare il mio panettiere, che ha un bel timbro ed è anche simpatico. Con questi programmi ci stiamo mettendo in ridicolo, il nostro è un lavoro da professionisti, non da hobby: qualcuno mi spieghi a quale titolo Simona Ventura viene chiamata a giudicare un'intonazione quando dovrebbe giudicare al massimo solo il mezzo televisivo. Per non dire di Morgan che invita i concorrenti a concentrarsi sulle vendite, e detto da uno che non vende nemmeno una copia... Comunque i telespettatori si sono stancati e a X Factor ci vanno ormai i matti, quelli che cantano nella piazza come i lupi". Dichiarazioni che faranno sicuramente "rumore".

http://realityshow.blogosfere.it/2011/11/m...factor-van.html



Scusate...Quand'è che Morgan ha detto ai concorrenti di concentrarsi sulle vendite? Mi son persa qualcosa?
Comunque si vede che si sta avvicinando X factor eh...Chissà quante ne arriveranno di queste fracciatine...

ma proprio morgan che parla di vendite! Ma questo ha la lava dell'etna nel cervello!

Le offese personali sono sempre patetiche, Morgan in questo caso ha semplicemente risposto a tono... però a leggere certe cose sembra di stare all'asilo infantile

SuperSimo ha lan­ciato la sfida a Morgan.

«È sicuramente l'uomo da batte­re, perché ha sempre vinto quando ha partecipato. Co­munque le mie ragazze sono come il Barcellona, la mia squadra del cuore dopo il Tori­no: hanno grandi doti, soprat­tutto Nicole che ha un talento purissimo. Mi piacerebbe vin­cere, ma l'importante è aiutare tutti i ragazzi a vivere al me­glio questa esperienza. Senza creare false illusioni». Più che parlare dei suoi 3 gio­vani talenti, confidando che la scelta finale è stata per lui durissima, Morgan ha voluto commentare l'affermazione di Mario Biondi («I talent show sono finiti. Se devo seguire "X Factor" per giudicare un'into­nazione carina allora è meglio il mio panettiere») in un'inter­vista di ieri sul suo nuovo disco " Du e". La replica di Morgan è stata ironica e sfer­zante: « Non conosco Mario Biondi. Conosco molti croo­ner e ho una discografia ster­minata, eppure non ho un suo disco, perché non ascolto i cantanti da piano bar. Avrei trovato legittimo questo ap­punto se me l'avessero fatto Guccini, Battiato o De Grego­ri, che sono autori. Non so nemmeno se Mario Biondi ab­bia un codice Siae».

http://www.cronacaqui.it/gossip/19963_grande-successo-per-x-factor-supersimo-ho-vinto-ancora-una-volta.html

http://www.repubblica.it/persone/2011/11/14/foto/celebrit_e_social_network-24978299/1/?ref=HRERO-2
in questa galleria di Repubblica una foto di Morgan con Cattelan, che non è nemmeno menzionato, povero...

http://www.ilgiornale.it/spettacoli/mi_sento_fantasma_la_mia_salvezza_mia_figlia_e_musica/16-11-2011/articolo-id=557177-page=0-comments=1
Morgan: «Mi sento un fantasma La mia salvezza? Mia figlia e la musica»
X Factor entra nel vivo su Sky e il «giudice» si confessa: «Deluso dalla vita privata, canto canzoni arrabbiate»
di Paolo Giordano - 16 novembre 2011, 08:00
C’è lui, Morgan, a scintillare in mezzo alla giuria di X Factor che parte da domani sera in diretta su Sky Uno. La sua grande rivincita. Il suo grande dolore. Mentre Simona Ventura (radiosa), Arisa (spaesata ma non è una novità), Elio (graffiante) e Alessandro Cattelan (torrenziale) parlano e ridono durante la presentazione dello show negli studi del Teatro della Luna, Morgan divaga e polemizza.

Ce l’ha anche con Mario Biondi, reo di aver decretato la fine dei talent show : "Lui rosica - dice Morgan - perché non li fa. Io ho iniziato a incidere dischi a 16 anni, lui aveva vent’anni di più". E via così. "Se vuole giocare a ping pong, ha vinto lui. A me non piacciono queste polemiche", risponde Biondi da Londra.

Battibecco. Un altro. In fondo sempre questo il destino di Morgan: fare casino. E poi parlarne.
Morgan, dicono che i talent show come X Factor sono finiti.
«Lo dice chi non li conosce».
Dicono anche che lei come giudice punti più sulla stravaganza che sulla qualità effettiva dei cantanti.
«Fate voi. Io ho puntato su Noemi e Mengoni e tre dei miei cantanti hanno vinto X Factor . Anche Giops, che ha appena inciso un disco per Dori Ghezzi, era un mio favorito. Diciamo che non sono messo poi così male. E lo dico senza presunzione... Scusa, c’è Fiorello che mi aspetta al telefono.... ».
Ha visto il suo show l’altra sera su Raiuno?
«No, l’ho visto il mattino dopo su YouTube».
Raiuno. Lei è stato cacciato dal Festival di Sanremo.
«E quindi dovrei riabilitarmi? Non ho nulla per cui riabilitarmi. Forse sono stato considerato troppo libero e posso aver dato fastidio ». È stato anche allontanato da X Factor . Ma adesso ci ritorna su di un’altra tv.
«Quando ho saputo che la Rai non l’avrebbe più fatto, ho chiamato Francesco Facchinetti: perché non facciamo noi un altro format? Mi ha risposto: parliamone, vediamoci. Ma non si è fatto più sentire, mi ha bypassato e ha iniziato Star Academy . Ne prendo atto».
Adesso lei a X Factor ritrova Simona Ventura.
«Mi piace come lavora. Non è mai forte con i deboli né debole con i forti. Mi ricordo come polemizzò con i direttori di rete Rai. Tosta». Morgan, come sono i suoi concorrenti in gara qui?
«Non ho ancora iniziato a lavorare su di loro, ma manca poco, adesso comincia il bello».
Momento nero della discografia, che ha finito di investire su nuova musica. Lei su chi punterebbe?
«Sui Ministri, senz’altro. E poi Bugo. Bugo è un grande, uno che, se mi criticasse, mi dispiacerebbe molto ma lo terrei in grande considerazione. È uno dei pochi che ha uno stile suo, è un vero nuovo cantautore».
A proposito: e lei?
«Sono quasi quattro anni che non pubblico nulla». Appunto. «Ma tra poche settimane mi rifaccio: esce Italian songbook volume 2 . Con le canzoni d’autore ».
Ad esempio.
«Ho rifatto Il denaro di Piero Ciampi, Il tarlo di Fausto Amodei, Si può morire dei Gufi. C’è anche Sole malato di Modugno che io ho tradotto in inglese. Non sono canzonette d’amore, ma canzoni d’impegno. E ho incluso in scaletta anche una mia composizione di 12 minuti, When the old man smokes . Ho fatto questo disco con una concenzione della musica innovativa. Diciamo che è musica 2.0».
Visionario. E ottimista.
«Ho anche ritradotto l’ Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters nella parte in cui ha ispirato De André. Ho conservato la metrica di De André però tornando alla lingua di Lee Masters».
Ci vuole fantasia per mettere in piedi un’operazione così.
«Io sono molto dispersivo. E non pianifico quasi mai nulla, neppure la pettinatura dei capelli ».
Infatti talvolta parla in libertà.
«E posso dare fastidio».
Suona ovunque e appare in tv. Ma nel privato?
«Sono privato. Nel senso che mi sento defunto».
In amore?
«Sono deluso da come sono andate le cose nella mia vita privata
Guardando al mio matrimonio che è andato in frantumi come uno specchio che cade, mi sento come una ragazza violentata. Dopo un tale amore, non posso più amare. Per dirla con John Donne, poeta del Seicento, potrò anche avere piacere carnale, ma mai più provare amore».
Che tristezza, Morgan.
«Sono spento, deluso, anche se gli altri non se ne accorgono. E difatti mando spesso in vacca le cose. Meno male che c’è ancora mia figlia. Senza di lei, forse non avrei fatto questa intervista. In fondo, non vedo altri motivi per essere qui».

"Dicono anche che lei come giudice punti più sulla stravaganza che sulla qualità effettiva dei cantanti."

Che teste di ca..o

Giordano è stato carino nel modo di porre le domande. Forza Marco

finalmente la conferma che si tratta di ISB 2


bello Il tarlo

poi vorrei capire cosa intende per "Ho fatto questo disco con una concenzione della musica innovativa. Diciamo che è musica 2.0"

Andava tutto bene... Ma doveva proprio dire l'ennesima cazzata sul finale? Non si può paragonare l'effetto della fine di una storia d'amore - per quanto possa essere stato complesso, difficile o straziante - con quello di una violenza sessuale.

la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.
grazie Medea per l'articolo io non l'avevo trovato

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Perchè mai?
Io penso che esistano tanti eventi che ti possano togliere il sorriso (anche per sempre) non solo la violenza sessuale
Un lutto, la violenza psicologica, la delusione... dipende dalle situazioni, come si fa a classificare

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

parlava dell'effetto di privazione assoluta di se stesso, (violato=privato), venuto meno, infatti lui si considera morto. Effetto che si verifica in quasi tutte violenze. Paral di questa sospensione da tempo.
Questo della privazione ricorre ache nei lutti, quando muore il compagno o la compagna.
Purtroppo l'effetto su di lui, vuoi per sensibilità, per depressione già presente o che, è stato analogo. Ha detto questo,non c'è nè offesa nè altro.
La sostanza dell'intervista è altra.

G.Kaplan ha scritto:

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Perchè mai?
Io penso che esistano tanti eventi che ti possano togliere il sorriso (anche per sempre) non solo la violenza sessuale
Un lutto, la violenza psicologica, la delusione... dipende dalle situazioni, come si fa a classificare

Ma certo che esistono molti eventi che possono segnarti per sempre. Ma la fine di una storia non è paragonabile a una violenza sessuale. Il suo paragone era preciso: non riesce più ad amare ma eventualmente solo a provare piacere carnale... forse per una vittima di stupro è difficile riprovare entrambe le cose. In ogni caso io non mi permetterei mai di paragonarmi a una vittima di una violenza così orrenda. Direi "soffro". E basta.
@Sophia
Ho già risposto qui sopra. Lascerei le vittime di stupro da parte e le morti di compagni/e idem. Lui si è separato. Che poi questa cosa lo faccia soffrire tantissimo è indubbio, ma esistono modi e modi per esternare la propria sofferenza. Io lascerei in pace chi ha subito violenze di cui non posso nemmeno immaginare gli effetti. E' una questione di rispetto per la sensibilità altrui. Ma qui pare conti solo la sua.

G.Kaplan ha scritto:

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Perchè mai?
Io penso che esistano tanti eventi che ti possano togliere il sorriso (anche per sempre) non solo la violenza sessuale
Un lutto, la violenza psicologica, la delusione... dipende dalle situazioni, come si fa a classificare

Infatti concordo, aggiungo che certe separazioni, divorzi, perdita del lavoro in certe situazioni, carcere e privazione di libertà, lutti familiari vissute come privazioni sono quelle dove si rischiano gesti inconsulti verso sè ed altri.

sophia ha scritto:

G.Kaplan ha scritto:

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Perchè mai?
Io penso che esistano tanti eventi che ti possano togliere il sorriso (anche per sempre) non solo la violenza sessuale
Un lutto, la violenza psicologica, la delusione... dipende dalle situazioni, come si fa a classificare

Infatti concordo, aggiungo che certe separazioni, divorzi, perdita del lavoro in certe situazioni, carcere e privazione di libertà, lutti familiari vissute come privazioni sono quelle dove si rischiano gesti inconsulti verso sè ed altri.

Non c'entra NULLA col paragone fatto da lui. La violenza è altra cosa. Ribadisco la mia aggiunta al post precedente.

Gaufre ha scritto:

G.Kaplan ha scritto:

Gaufre ha scritto:

sophia ha scritto:la perdita di una famiglia non è cosa da poco per chi ha una malattia che si chiama depressione.

Mai sostenuto il contrario. Sostengo che il paragone tra una separazione e uno stupro sia offensivo e fuori luogo.

Perchè mai?
Io penso che esistano tanti eventi che ti possano togliere il sorriso (anche per sempre) non solo la violenza sessuale
Un lutto, la violenza psicologica, la delusione... dipende dalle situazioni, come si fa a classificare

Ma certo che esistono molti eventi che possono segnarti per sempre. Ma la fine di una storia non è paragonabile a una violenza sessuale. Il suo paragone era preciso: non riesce più ad amare ma eventualmente solo a provare piacere carnale... forse per una vittima di stupro è difficile riprovare entrambe le cose. In ogni caso io non mi permetterei mai di paragonarmi a una vittima di una violenza così orrenda. Direi "soffro". E basta.
@Sophia
Ho già risposto qui sopra. Lascerei le vittime di stupro da parte e le morti di compagni/e idem. Lui si è separato. Che poi questa cosa lo faccia soffrire tantissimo è indubbio, ma esistono modi e modi per esternare la propria sofferenza. Io lascerei in pace chi ha subito violenze di cui non posso nemmeno immaginare gli effetti. E' una questione di rispetto per la sensibilità altrui. Ma qui pare conti solo la sua.

Non mi voglio impuntare cmq lui ha detto che se non fosse per la figlia non vorrebbe neanche più essere in vita... peggio di così
Indubbiamente per lui è stata una grossa tragedia che lo ha segnato per sempre, perchè un tale dolore non dovrebbe essere paragonato ad un lutto?
Perchè dovrebbe dire "soffro" e basta, se per lui è stato ed è un dramma? Tutto è relativo
Cmq ripeto, non mi voglio impuntare

Guardando al mio matrimonio che è andato in frantumi come uno specchio che cade, mi sento come una ragazza violentata. Dopo un tale amore, non posso più amare. Per dirla con John Donne, poeta del Seicento, potrò anche avere piacere carnale, ma mai più provare amore

Kaplan, io ho criticato solo questa frase, e non metto minimamente in dubbio che lui possa star malissimo. Ma per me, una separazione e una violenza sessuale sono due cose molto diverse, che hanno conseguenze diverse. Non mi permetterei mai di paragonare il mio dolore, per quanto possa essere straziante, con quello di qualcuno che ha subito una violenza così orribile. Poi certo, ci sono sensibilità diverse, ognuno ha la sua, ma per la mia questa è stata un'uscita di cattivo gusto. Johnny Depp qualche mese fa fece un paragone simile - paragonò la violenza dei media e paparazzi che lo perseguitavano a uno stupro - e fu costretto a chiedere scusa. Non solo, si offrì gratuitamente come testimonial per un'associazione antistupro.